Edel 5, una deliziosa barchetta carrellabile d'altri tempi, su: www.etap-hh.de , poca spesa, molto divertimento.
giovedì 2 marzo 2017
martedì 21 febbraio 2017
Southern Cross, in Patagonia con un piccolo Scamp
Dal Blog Small Craft Advisor |
Abbiamo parlato più volte dello SCAMP, questa meravigliosa barchetta di neanche quattro metri che ci può costruire da soli con meno di 3000 Dollari, il progetto è acquistabile su Small Craft Advisor.
Per me è una barca fantastica, ancora di più questo modello con armo "yawl", le vele rosse, il colore dello scafo verdolino e le rifiniture in legno e rosso che la rendono straordinariamente bella e affascinate.
Se poi la vediamo navigare in Patagonia, in quello stretto di Magellano temuto dai più grandi esploratori del passato e di oggi allora si rimane senza fiato, non so se per lo stupore o l'invidia.
La storia di questa straordinaria avventura la potrete trovare sul Southern Cross Report nel Blog di Small Craft Advisor ma anche il suo costruttore nel parla nel suo blog: The Pocket Yacht.
Insomma ve ne ho dati di argomenti per leggere e per ... crepare d'invidia, altro che il MEGA YACHT più grande del mondo che non sanno neanche come fare a pagarlo. Quest'ultimo non mi suscita nessuna ammirazione, ma neanche compassione per chi si è cavato dalla testa un'idea così malsana, è molto più bella la piccola "Southern Cross" di Howard. Sono convinto, tra l'altro, che quel mega yacht non solcherà mai quei mari così affascinati ed insidiosi.
Dal Blog The Pocket Yacht |
giovedì 16 febbraio 2017
giovedì 9 febbraio 2017
SAIL’s Best Boats 2017: X-Cat
Best Daysailer 2017, dalla rivista Sail Magazine |
X-Cat Multisport Catamaran ha vinto il premio della rivista Sail Magazine come miglior "daysailer" dell'anno 2017.
Premio, direi, ampiamente meritato. Questa barca prodotta in Austria è bellissima, oltre che molto pratica e versatile, a remi, a vela, SUP e cartoppabile con facilità.
Via: Sail Magazine
lunedì 6 febbraio 2017
Smartkat in the seas of Calabria
Imperdibile!
sabato 4 febbraio 2017
Zhik AVLARE, a new era in water wear
AVLARE, dal sito Zhik |
AVLARE consiste in un tessuto rivoluzionario utilizzato nella gamma di abbigliamento nautico Zhik ad alte prestazioni.
Il tessuto Avlare è super leggero e idrorepellente, ripara dall'acqua tendendo completamente asciutti ma allo stesso tempo è traspirante, taglia il vento gelido e contemporaneamente ripara dal freddo e dal caldo.
Tutte le misure del TOP AVLARE, dalla S alla XXL, costano 185 €, non è poco, ma può valere assolutamente la pena di spendere questi soldi se ci si vuol divertire in ogni condizione di meteo e di mare.
Rimbaud e Ginevra al Velaraid 2016
Rimbaud al Velaraid 2016, dal sito Giara's Cup |
Era un bel po' che non frequentavo il bel sito del Giara's Cup, bello non tanto dal punto di vista estetico quanto per le iniziative e le avventure che propongono ogni anno nel loro Calendario delle Uscite. Tra i resoconti ho trovato la FOTOGALLERY riguardante la loro partecipazione al VELARAID 2016. Imperdibile, poi come ben sapete io ho un debole per il "Pellicano", questa meravigliosa barchina progettata da Ernesto Quaranta.
Colgo l'occasione per segnalare che il Cantiere Sibma Navale, fondato mezzo secolo fa dall'architetto navale Ernesto Quaranta è diventato "service" per la Classe Dragone, nato da un rapporto di collaborazione con il cantiere inglese Petticrows.
Eh bé, tutti noi sappiamo che "non c'è nulla di più bello di un Dragone".
Un dragone sul carrello, dal sito Petticrews |
lunedì 30 gennaio 2017
BOOT 2017 secondo "Segeln-Forum"
Una meravigliosa deriva smontabile Klepper, da Segel-Forum |
Su Segel-Forum potrete trovare interessanti considerazioni, commenti e foto sul Salone Nautico Boot 2017. Ovviamente l'osservazione che mi è piaciuta di più è quella relativa ad una maggiore presenza di barche a prezzi accessibili.
giovedì 26 gennaio 2017
Seascape 24 - Gewinner European Yacht of the Year 2017
Queste le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 7,30 m
Larghezza: 2,50 m
Pescaggio: 0,30 m / 1,90 m
Dislocamento: 960 kg, di zavorra: 340 kg
Carrellabile, cuccette per quattro persone, grandi prestazioni veliche. Direi che ha ricevuto un premio ampiamente meritato.
Larghezza: 2,50 m
Pescaggio: 0,30 m / 1,90 m
Dislocamento: 960 kg, di zavorra: 340 kg
Carrellabile, cuccette per quattro persone, grandi prestazioni veliche. Direi che ha ricevuto un premio ampiamente meritato.
Seascape 24, dal sito SEASCAPE |
Via: boot.de
giovedì 19 gennaio 2017
VENTUSKY, previsioni di vento e onde, nella minestra, in tempo reale
L'altezza delle onde a Follonico in questo momento, dal sito VENTUSKY |
Nel Blog di Sergio Mistro viene segnalato VENTUSKY, un interessante pagina web che riporta i dati meteo in tempo reale di vento, onde, nuvolosità e pressione atmosferica che sono i parametri che a noi velisti ci premono di più perché è sempre l'onda nella minestra che ci preoccupa.
In questo momento vediamo che a Follonica c'è un'onda di 0.4 metri e un vento a 15 nodi, Tommaso sarebbe partito per andare a divertirsi, io me ne sarei sto a casa o avrei scelto un'altra destinazione.
Come si vede dalle foto ci sono anche le webcam.
Il vento a Follonica in questo momento, dal sito VENTUSKY |
mercoledì 18 gennaio 2017
Tygo Yachts, i modelli Phobos in Olanda
Dal sito Tygo Yachts |
Tygo Yachts 18, 21, 22 e 25, una bella scelta di modelli di piccoli yacht, su scafo Dalpol Yacht, secondo tutte le tasche e necessità.
Davvero belli, abitabili ed attraenti anche dal punto di vista economico. Il Tygo 22 è una novità 2017.
Davvero belli, abitabili ed attraenti anche dal punto di vista economico. Il Tygo 22 è una novità 2017.
martedì 17 gennaio 2017
In Montenegro con un Ducky di nome "Down"
Mykhailo in mOntenegro con il suo Ducky, dal forum Ducky |
Le avventure del catamarano Down che "ha scoperto le distese del Mar Adriatico" in Montenegro. Video imperdibile!
sabato 7 gennaio 2017
Melchiorre attraversa il Mar Rosso, a vela, e lo yachting medievale di Francesco Pesellino
Pesellino (Francesco di Stefano) Viaggio dei Magi , Melchiorre attraversa il Mar Rosso 1440-1445 |
In verità non è certo l'autore di questo bellissimo e pressoché sconosciuto dipinto su tavola, forse facente parte di un trittico che comprendeva gli atri due Magi. Le attribuzioni sono diverse, la più accreditata sembra essere quella effettuata da Zanobi Strozzi ad un tal Pseudo Domenico di Michelino della Bottega del Beato Angelico, anche se più spesso lo troviamo appartenente a Francesco di Stefano, detto il Pesellino.
Più certa è la datazione, in ogni caso della metà del XV secolo, tra il 1430 e il 1460.
Personalmente ritengo probabili i dubbi espressi da Federico Zeri che ha aggiunto tra i possibili autori anche Benozzo Gozzoli e il Pesellino, prediligendo quest'ultimo per la simpatia che mi ispira il nome.
Attribuzione a parte ritengo questo dipinto estremamente interessante sotto il profilo strettamente nautico, addirittura visionario su quello che sarà il futuro della nautica da diporto.
E' si, perché qui di nautica da diporto si tratta, andare ad adorare Gesù non si può definire per certo un azione spinta dalla necessità, bensì dalla volontà, dal desiderio e dalla fede.
Nel dipinto sono rappresentate, in una sorta di pellegrinaggio mistico, classi sociali e clero che attraversano il Mar Rosso su navi di diverse dimensioni, ciascuna secondo le proprie possibilità, in una sorta di pratica della navigazione a vela che sembra rappresentare lo yachting moderno.
Il fraticello in primo piano naviga in solitario su di una piccola barchetta, poi, subito prima della grande nave di Melchiorre il Re, c'è quella del nobile con la sua corte messa ai remi, quindi c'è il grande "yacht" di Melchiorre seduto sul trono, anch'esso con la sua corte ed i marinai, dietro vediamo la barca del commerciante in piedi con l'equipaggio, e poi la famigliola composta da due persone. A terra ci sono notabili e dame che osservano. Un frate osserva dalla grotta perché quello è il luogo a lui più convenevole secondo la tradizione francescana. Di contorno città fortificate e tante altre barche a vela in pellegrinaggio.
E' impressionante, a questo punto possiamo asserire che il pellegrinaggio nautico fosse una sorta di "yachting medievale"?
mercoledì 4 gennaio 2017
La grande avventura di Giuba II, il Re dimenticato della Numidia
Vi avevo preannunciato che la Rachele mi avrebbe regalato per Natale "Rex Iuba di Stefano Medas" e che ne avrei dato una seppur semplice e modesta recensione, certamente difficile per un profano come me nell'arte della "critica", tanto più se la sua lettura mi è stata auspicata dall'autore stesso, perdonatemi se non ne sarò veramente all'altezza.
Posso senz'altro affermare che le aspettative non sono state deluse e per prima cosa vi dico subito cosa non è questo libro: il solito resoconto di avventure in mare, vento, onde e marinai coraggiosi.
Certo tutto ciò fa parte di un contorno inevitabile quando si parla di una spedizione navale ma il centro e la sostanza del romanzo, in questo caso "storico", sono tutt'altra cosa.
Certo tutto ciò fa parte di un contorno inevitabile quando si parla di una spedizione navale ma il centro e la sostanza del romanzo, in questo caso "storico", sono tutt'altra cosa.
La storia si sviluppa basandosi su quanto rimasto delle opere di Giuba II che tra il 52 a.C. e il 23 d.C. regnò sulla Numidia e la Mauretania, opere in gran parte andate perdute ma delle quali hanno parlato i più eminenti eruditi del suo tempo, da Plutarco a Plinio il Vecchio.
Le fonti dalle quali ha attinto l'autore del romanzo sono state citate nelle Note e nella Bibliografia che vi consiglio di leggere prima di iniziare a leggere la storia, assieme alla raccolta di più informazioni possibile su questo Re, tanto dimenticato quanto importante e significativo dal punto di vista storico e culturale nell'età imperiale romana. Questo vi sarà utile anche per capire di quali territori si sta parlando e in quali mari si va navigando, gli attuali Marocco, l'Algeria e le Canarie. queste ultime un grande arcipelago di sette isole situate nell'Oceano Atlantico, al largo dell'Africa Nord Occidentale. Vi consiglio di leggere subito anche il Glossario per capire termini e distanze, citati nel testo secondo le usanze del tempo.
La lettura di questo libro mi ha permesso di conoscere lo spessore dell'uomo Giuba, dotto, artista, letterato, geografo ed esploratore, per alcuni aspetti non dissimile dalla figura dell'Imperatore Adriano delineata, nel ben noto romanzo, da Marguerite Yourcenar in Le Memorie di Adriano, a me molto caro assieme a pochi altri.
Le fonti dalle quali ha attinto l'autore del romanzo sono state citate nelle Note e nella Bibliografia che vi consiglio di leggere prima di iniziare a leggere la storia, assieme alla raccolta di più informazioni possibile su questo Re, tanto dimenticato quanto importante e significativo dal punto di vista storico e culturale nell'età imperiale romana. Questo vi sarà utile anche per capire di quali territori si sta parlando e in quali mari si va navigando, gli attuali Marocco, l'Algeria e le Canarie. queste ultime un grande arcipelago di sette isole situate nell'Oceano Atlantico, al largo dell'Africa Nord Occidentale. Vi consiglio di leggere subito anche il Glossario per capire termini e distanze, citati nel testo secondo le usanze del tempo.
La lettura di questo libro mi ha permesso di conoscere lo spessore dell'uomo Giuba, dotto, artista, letterato, geografo ed esploratore, per alcuni aspetti non dissimile dalla figura dell'Imperatore Adriano delineata, nel ben noto romanzo, da Marguerite Yourcenar in Le Memorie di Adriano, a me molto caro assieme a pochi altri.
Non entro in merito alla grande avventura di Re Giuba II narrata in questo romanzo, lascio a voi il gusto di svelarne, pagina dopo pagina, il senso ed i significati, gusto che si concretizza in una lettura scorrevolissima a veloce, per nulla noiosa, tanto che le quasi quattrocento pagine si leggono tutte d'un fiato; a me sono bastati un paio di giorni.
Per concludere ne cito solo un breve tratto dall'epilogo, poche righe che rendono all'istante un significato diverso al viaggio e all'esplorazione fini a se stessi: ".. E avvertì di essere un uomo diverso da allora. Aveva imparato molto e non soltanto sui luoghi e sulla natura, ma anche su se stesso. Gli eventi estremi e inattesi, pensò, ci conducono attraverso vie che pensavamo imperscrutabili, obbligandoci a vedere le cose con occhi diversi e a destarci dal nostro torpore .... .
Per concludere ne cito solo un breve tratto dall'epilogo, poche righe che rendono all'istante un significato diverso al viaggio e all'esplorazione fini a se stessi: ".. E avvertì di essere un uomo diverso da allora. Aveva imparato molto e non soltanto sui luoghi e sulla natura, ma anche su se stesso. Gli eventi estremi e inattesi, pensò, ci conducono attraverso vie che pensavamo imperscrutabili, obbligandoci a vedere le cose con occhi diversi e a destarci dal nostro torpore .... .
Busto di Re Giuba II, da Splendors of Volubilis |
E così ho riguardato indietro, a tutta la mia vita, e a quando al capezzale di un letto di ospedale decisi di cambiare tutto e comprare una barca a vela con cui stare di più con la mia famiglia. In quella piccola barca a vela abbiamo parlato di tutto, della scuola, di quale università avrebbero scelto i nostri figli e dei loro primi fidanzatini, dei nostri progetti, del lavoro, dei nostri viaggi e delle nostre vacanze. Dal quel momento in poi abbiamo cominciato a vedere il mondo con occhi diversi, che siano stati gli orizzonti sconfinati del mare, quelli mozzafiato del nostro lago o le cime meravigliose delle montagne, quelli di una straordinaria scultura o di un dipinto in un museo, di una chiesa, di un castello, oppure del semplice e maestoso paesaggio della nostra Toscana, sempre con il cuore in gola per la semplicità e la bellezza di poterlo condividere assieme.
Tutto ciò, oltre ad aprirmi la mente ad un personaggio e ad un periodo della storia a me sconosciuti, è quello che mi ha regalato questo bel libro di Stefano Medas.
sabato 31 dicembre 2016
Balex, automatic boat loader
Dal sito balexmarine |
Balex, Automatic Boat Loader, in pratica si sta parlando di rulli mobili applicati sul carrello che fanno scivolare automaticamente la barca in fase di varo e alaggio. Fantastico, la nuova frontiera del marinaio da carrello.
giovedì 29 dicembre 2016
Andare per castelli e .... desiderarne uno
Da tempo sognavo di andare a vistare il castello di Montegualandro che la tradizione vuole essere appartenuto addirittura a Carlo Magno, ma il mio desiderio era dettato soprattutto dal fatto che lo osservavo in lontananza mentre veleggiavo nelle acque tra Borghetto e Tuoro. Tutte le volte che un bordo mi faceva volgere lo sguardo nella sua direzione pensavo: "il Trasimeno da lassù deve essere fantastico".
Ebbene le mie aspettative non sono state tradite, la vista sul lago Trasimeno era mozzafiato ed il castello bellissimo, nonostante le porte sprangate. Nella nostra gita abbiamo visitato altri quattro castelli e li abbiamo trovati tutti chiusi, la maggior parte in vendita.
Io mi chiedo come si possa pensare di tenere nascosti dei patrimoni così immensi, come non si possano organizzare dei "tour" che farebbero invidia a quelli organizzati nella Loira. Solo nel raggio di cinquanta chilometri intorno al Trasimeno si possono trovare dei castelli medievali di assoluta e primordiale bellezza, ne cito solo alcuni: Montecchio Vesponi, Castiglione del Lago, Magione, Montegualandro, Sorbello, Reschio, Pierle, .... credo che ne potrei scrivere una ventina, ma sarei avaro.
Se ne volete vedere alcuni, solo da fuori ovviamente, c'è la FOTOGALLERY completa. non ve la perdete.
Ho scoperto anche che Montegualando è in vendita, (CASTELLO DI CARLO MAGNO TRA UMBRIA E TOSCANA). Non ho mai sognato di essere più ricco di quanto non lo sia, commetterei un peccato, ma ieri sinceramente mi è presa questa debolezza, avrei voluto poterlo comprare.
La storia di questo castello la potete trovare nel Blog del Casato dei Ranieri:
" .... Le mura di cinta raccontano di Annibale, che qui pose il suo campo nella battaglia del Trasimeno per combattere il Console Caio Flaminio nel 217 a.C.; di Carlo Magno, che ne fu il primo illustre proprietario; del Signore di Santa Maria, al quale poi egli lo diede in dono; di Federico Barbarossa che lo conquistò ai Perugini e dei Marchesi Ranieri, allora signori del luogo......"
mercoledì 21 dicembre 2016
Novità NAUTIC 2016: MacGlide, la pellicola antivegetativa rivoluzionaria ed ecologica
Applicazione della pellicola MacGlide dalla rivista Bateaux |
Nella rivista francese online Bateaux si parla di un sistema rivoluzionario di applicazione della antivegetativa in forma di pellicola.
Presentato in anteprima al Salone Nautico di Parigi 2016, il MacGlide, dopo ben cinque anni di sperimentazioni e ricerca, è finalmente entrato in commercio.
Ma facciamo subito un esempio: per coprire lo scafo di una barca a vela Oceanis 31 (9,50 m) si spendono circa 3200 € (126 € / m2), un po' di più per un motoscafo (142 € / m2) considerato il numero di tagli lungo il fasciame.
L'applicazione deve essere effettuata su di un gelcoat pulito pertanto è più facile da applicare su di una barca nuova, altrimenti bisognerà effettuare una sabbiatura su quegli scafi che hanno già ricevuto mani di antivegetativa col pennello.
Al momento viene assicurata una durata di almeno cinque anni ma nessun test ha ancora provato che possa reggere molto più a lungo.
Facendo un sommario delle qualità di questo prodotto trovate nel web si può dire che:
Ma facciamo subito un esempio: per coprire lo scafo di una barca a vela Oceanis 31 (9,50 m) si spendono circa 3200 € (126 € / m2), un po' di più per un motoscafo (142 € / m2) considerato il numero di tagli lungo il fasciame.
L'applicazione deve essere effettuata su di un gelcoat pulito pertanto è più facile da applicare su di una barca nuova, altrimenti bisognerà effettuare una sabbiatura su quegli scafi che hanno già ricevuto mani di antivegetativa col pennello.
Al momento viene assicurata una durata di almeno cinque anni ma nessun test ha ancora provato che possa reggere molto più a lungo.
Facendo un sommario delle qualità di questo prodotto trovate nel web si può dire che:
- è economico, soprattutto considerando la maggior durata
- è ecologico, preservando l'ambiente marino e la salute umana
- è auto pulente, garantendo una maggiore velocità allo scafo
- è efficace, può essere applicato ovunque
- è risparmioso, riduce il consumo di carburante
- è durevole, almeno cinque anni
- è efficiente, riduce al minimo il rischio d'osmosi
Insomma, molto interessante
Via: Bateaux.com
martedì 20 dicembre 2016
L348 RAID, una piccola barca trasportabile e molto versatile
L348 RAID |
Finalmente, grazie ad Aurelio, a breve ci verrà proposta una soluzione ibrida tra la deriva ed il cabinato, una barca aperta durante il giorno e coperta per la notte in modo da poter sfruttare gli spazi al meglio, secondo le necessità ed il tipo di utilizzo che se vuol fare, adatta per il campeggio nautico ma anche come deriva sportiva o familiare, per il "daysailing" o la crociera.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3,48 m
Baglio max. : 1,75 m
Pescaggio: 0.13 - 0.74 m
Sup velica (randa): 8 mq
Peso (incluso albero e deriva pivotante di 45 kg): 142 kg
Capacità: 215 kg
Motorizzazione: da 2.5 a 6 HP
Categoria: D3
Il progetto è stato curato da Aurelio in collaborazione con Henseval Yacht Design e per qualsiasi altra informazione tecnica e commerciale vi potete rivolgere direttamente ad Aurelio: alprevici@libero.it
Baglio max. : 1,75 m
Pescaggio: 0.13 - 0.74 m
Sup velica (randa): 8 mq
Peso (incluso albero e deriva pivotante di 45 kg): 142 kg
Capacità: 215 kg
Motorizzazione: da 2.5 a 6 HP
Categoria: D3
Il progetto è stato curato da Aurelio in collaborazione con Henseval Yacht Design e per qualsiasi altra informazione tecnica e commerciale vi potete rivolgere direttamente ad Aurelio: alprevici@libero.it
L348 RAID |
L'L348 RAID, oltre che motorizzabile è anche predisposto per la remata, alternativa o possibilità molto allettante per chi non vuol montare il motore o vuol praticare anche questo tipo di attività.
L348 RAID |
Come si vede dal progetto l'armo è semplice ma allo stesso tempo realizzato con materiali di ultima generazione quali la fibra di carbonio. L'albero pesa solo 4.75 kg, è lungo 6.84 m , è suddivisibile in due parti ed è rotante, la vela è avvolgibile per aumentare la sicurezza e la praticità durante la navigazione.
L348 RAID |
Insomma, un piccolo grande yacht versatile, comodo, economico e sicuro. Mi piace. Da QUI, potete scaricare il piano velico.
lunedì 19 dicembre 2016
domenica 18 dicembre 2016
Saturn Nanocat with sail kit
Nanocat, dal sito boatstogo |
Il Saturn Nanocat NC290 armato a vela appare come una bella e portabilissima barca a vela gonfiabile.
La barca è così leggera che può essere trasportata da una sola persona (circa 25 kg) ed allo stesso tempo ha una capacità di 275 kg di carico.
Il materiale con cui è stato realizzata è molto più resistente dei canotti commerciali come i Mariner, Intex e altri.
La barca viene fornita di timoni/ remi, derive, supporto/ cornice, vela, cinghie di fissaggio e le istruzioni complete.
Sono inclusi anche pompa, kit di riparazione e borse. Può essere installato un motore con cilindrata massima di 2,5 CV. (maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da boatstogo).
Nanocat armato a vela può essere spedito ovunque nel mondo al prezzo di 1110 $ da Sailboatstogo.
E' proprio vera la frase "una spiaggia alle Bahamas è la stessa che la si veda con una barca di trenta metri che con un canotto di tre" e sicuramente nel secondo caso non hai nessuna preoccupazione per come fare a mantenerla.
La barca è così leggera che può essere trasportata da una sola persona (circa 25 kg) ed allo stesso tempo ha una capacità di 275 kg di carico.
Il materiale con cui è stato realizzata è molto più resistente dei canotti commerciali come i Mariner, Intex e altri.
La barca viene fornita di timoni/ remi, derive, supporto/ cornice, vela, cinghie di fissaggio e le istruzioni complete.
Sono inclusi anche pompa, kit di riparazione e borse. Può essere installato un motore con cilindrata massima di 2,5 CV. (maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da boatstogo).
Nanocat armato a vela può essere spedito ovunque nel mondo al prezzo di 1110 $ da Sailboatstogo.
E' proprio vera la frase "una spiaggia alle Bahamas è la stessa che la si veda con una barca di trenta metri che con un canotto di tre" e sicuramente nel secondo caso non hai nessuna preoccupazione per come fare a mantenerla.
giovedì 15 dicembre 2016
Volkswagen Trailer Assist, carrellare senza stress
Wolkswagen Trailer Assist, dal video di YACHT.DE |
La rivista Yacht.de ha collaudato il sistema Trailer Assist della Volkswagen in condizioni reali svelandoci un ottimo sistema per carrellare senza stress. Il video commerciale di lancio del prodotto forse sembrava un po' troppo inverosimile ma .... va visto fino in fondo.
mercoledì 14 dicembre 2016
Blackcat Skipper é um mini veleiro com ótimo desempenho e confiabilidade
Skipper, dal sito VELEIRO INFLAVEL |
SKIPPER è la "novidade" 2016 di Veleiro Inflavel. Si tratta di un catamarano gonfiabile adatto a ragazzi che vanno da 6 a 12 anni.
Ovviamente lo SKIPPER è completamente smontabile, è leggero (solo 19 kg), è molto agile, veloce e divertente. Può trasportare un adulto o due bambini. Eccezionale!
SKIPPER, dal sito VELEIRO INFLAVEL |
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 2.6 m
Larghezza: 1.60 m
Altezza albero: 3.70 m
Peso: 19 kg
Dimensioni borse: 40 x 28 cm e 1.40 x 20
Tempo di montaggio: 20 minuti
Prezzo: non c'è scritto, ma lo comprerei subito ad occhi chiusi
martedì 13 dicembre 2016
Il Club Velico Trasimeno a Procida
CVT - Procida 6/9 ottobre 2016 |
Vi propongo una bellissima FOTOGALLERY del Club Velico Trasimeno a Procida, terra e mare dei miei avi materni e a cui sono molto affezionato.
lunedì 12 dicembre 2016
Stefano Medas, REX IUBA
REX IUBA, dal sito Mondadori |
Ieri Stefano Medas, archeologo e autore del romanzo Rex Iuba, mi ha scritto per fornirmi qualche interessante dettaglio in più sul capitello la "Pesca Miracolosa, a vela, nella Pieve di Romena" di cui avevo scritto tempo fa nel blog.
Mi ha fatto molto piacere che Stefano mi abbia contattato perché le tantissime pagine visualizzate non suscitano nei lettori un gran desiderio di confrontarsi sugli argomenti che via via gli sottopongo. In più se chi mi contatta è un personaggio pubblico, o uno studioso, questo mi riempie di orgoglio e soddisfazione, come quando il Dipartimento di Storia delle Esplorazioni Geografiche di una nota Università italiana mi contattò per chiedermi un parere tecnico su una delle più grandi ed importanti rotte che i nostri navigatori abbiano mai solcato, nel corso della scoperta dell'America, disquisendo su uno dei basilari documenti della navigazione del passato e della cartografia, la Cosmographiae Introductio.
Ma torniamo a Stefano e a quello che mi ha scritto, invitando anche tutti voi ad andare a vistare la meravigliosa Pieve di Romena ad ammirare quello straordinario capitello:
"Buongiorno Francesco,
ho incontrato il tuo blog TS cercando informazioni sul capitello della pieve di Romena in cui compare la scena della pesca miracolosa, con Pietro e Andrea. Ho visitato la pieve proprio ieri, scoprendo questa inconsueta iconografia, particolarmente significativa per il fatto di appartenere al XII secolo, epoca avara di iconografie navali. In effetti, pur essendo molto stilizzata (i personaggi corrispondono bene ai canoni espressivi del nord Italia di quest'epoca, dal momento che la pieve sembra esser stata realizzata da maestranze lombarde), ci mostra due aspetti interessanti:
1. la dominante diffusione dell'armo latino, in particolare nel naviglio minore, come quello da pesca;
2. la presenza del timone o governale laterale di tradizione antica, non ancora sostituito dal timone centrale di provenienza nord-europea (in effetti, in area mediterranea il timone centrale si affermerà lentamente, con fenomeni di persistenza del sistema antico, o di entrambi i sistemi insieme, fino a tutto il XIV e gli inizi del XV secolo).
Che si tratti della scena evangelica della pesca miracolosa mi sembra confermato dalle linee seghettate che indicano il mare e che arrivano ad occupare quasi tutto lo scafo, per evidenziare la linea di galleggiamento molto alta, dunque il fatto che la barca fosse molto carica (di pesce, evidentemente).
Ho quindi fatto un tour nel tuo blog, trovando notizie interessanti, tra libri, eventi e vicende. Ho appreso lì, tra l'altro, della morte di Elvstrom, personaggio che ho sempre ammirato moltissimo, essendo io derivista da quarant'anni.
Considerando gli argomenti e interessi del blog (dove ho trovato con piacere le recensioni ai lavori degli amici Valerio Manfredi e Fabio Fiori), desideravo segnalarti un mio recente romanzo, il primo che ho scritto, dopo anni di pubblicazioni scientifiche dedicate alla storia della navigazione e all'archeologia navale.
Si intitola REX IUBA e narra della spedizione che portò alla scoperta delle Isole Fortunate - le nostre Canarie - alla fine del I secolo a.C. Un'avventura interamente dedicata alla navigazione e al tormentato rapporto dell'uomo mediterraneo con gli spazi atlantici.
Grazie per la pazienza. Un cordiale saluto
La Rachele mi ha già detto che sarà il suo regalo di Natale perciò, non appena avrò letto il romanzo di Stefano, ne farò una recensione qui nel blog. Questo è quanto si scrive del romanzo nel sito della Mondadori:
"Roma, 46 a.C. Nel corteo trionfale di Cesare dopo la campagna d'Africa sfila un giovanissimo orfano di guerra: è Giuba, figlio del re di Numidia, sconfitto dai cesariani. Un triste futuro lo attende se non fosse che gli dèi, da cui dipendono le sorti degli uomini, hanno in serbo altri progetti per lui: a Giuba è riservato un destino che lo porterà a riconquistare gli onori del suo rango. Viene infatti accolto nella famiglia di Augusto e cresciuto secondo il costume romano. Nel 25 a.C. è lo stesso Ottaviano ad assegnargli il regno di Mauretania, in Nordafrica, e a dargli in sposa la bella e sensuale Cleopatra Selene, figlia di Cleopatra e Marco Antonio, una donna colta e raffinata, legata al marito da un sentimento profondo.
Appassionato di arte e letteratura, di filosofia e geografia, non pago dei preziosi volumi custoditi nella sua immensa biblioteca, Giuba promuove diverse spedizioni esplorative, spinto dalla sua inestinguibile sete di conoscenza. Fra queste, la più avventurosa e rocambolesca lo condurrà, insieme ad alcuni amici fidati e a una settantina di marinai abili con i remi quanto con la spada, alla scoperta delle Isole Fortunate, le odierne Canarie. Lì, in quei luoghi sospesi fra mito e realtà, agli estremi confini del mondo conosciuto, i protagonisti della spedizione scopriranno una natura spettacolare e selvaggia, incontreranno un popolo che non conosce il denaro e l'avidità, assisteranno ai fenomeni prodotti dall'immane potenza dell'Oceano, nelle cui viscere ribollono fiumi di lava e dimorano mostri marini.
Con passione e competenza, restituendoci vividi i colori dell'epoca, Stefano Medas ci accompagna lungo le coste dell'Africa, in un itinerario costellato di pericoli che è prima di tutto un viaggio dell'anima, dal quale si torna inevitabilmente trasformati e consapevoli che il luogo ideale nel quale rifugiarsi per sfuggire ai nostri tormenti risiede, prima ancora che in qualche terra remota, in noi stessi."
Essendo Stefano un archeologo subacqueo,
Stefano Medas è archeologo subacqueo e navale e ha condotto numerose campagne di scavo su relitti e siti sommersi. È stato docente a contratto di Storia della navigazione antica all'università di Bologna ed è attualmente presidente dell'Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale. Ha pubblicato più di cento articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali, oltre ad alcune monografie, tra cui: La marineria cartaginese - le navi, gli uomini, la navigazione, De rebus nauticis - L'arte della navigazione nel mondo antico, Lo Stadiasmo o Periplo del Mare Grande e la navigazione antica. Da anni tiene corsi di vela con le barche tradizionali. Rex Iuba è il suo primo romanzo.
non ho potuto fare a meno di annoiarlo ed aggiornarlo in merito a tutte le mie ricerche, sulla storia della mia famiglia, del trisnonno ingegnere ed archeologo a Sovana, Chiusi, Poggio Gaiella e Roselle, del biadaiolo di Firenze e il suo Specchio Umano ed infine della Via Romea Imperiale da cui noi tutti Lenzi proveniamo, dimenticandomi però la storia più attinente al suo mestiere, cioè che avevo i nonni materni naviganti e armatori in quel della mitica isola di Procida e i suoi gatti. Ma cosa c'entrano i gatti? C'entrano, c'entrano, ma questa è un'altra storia.
La chiacchierata con Stefano mi ha fatto ricordare che la nostra è una civiltà straordinaria e antichissima.
Nella BIBLIOGRAFIA di Stefano, tra le altre, ho trovato una pubblicazione che non può non attizzare l'interesse di tutti i miei assidui lettori, Le Barche Tradizionali della Laguna Veneta.
BarcheTradizionali della Laguna Veneta, Stefano Medas |
lunedì 5 dicembre 2016
The Elbow Run 2016 - The Lake Diefenbaker WindRider Experience
Dal video Youtube "The Elobow Run 2016" |
Vi propongo questo imperdibile video di campeggio nautico:
"Otto trimarani WindRider e nove intrepidi marinai hanno navigato a vela e fatto campeggio nautico per una settimana sul lago di Diefenbaker, Saskatchewan, nel mese di luglio 2016 ...."
Il lago di Diefenbaker, il suo scivolo e la sua area di parcheggio, troppo complicato fare una cosa così in Italia è.
giovedì 1 dicembre 2016
Carte nautiche, secc. XIV-XVII, dall'Archivio di Stato di Firenze
Dal Progetto Archivi Digitalizzati dell'Archivio di Stato di Firenze |
Carte nautiche, secc. XIV-XVII
Raccolta probabilmente formata nella seconda metà del secolo XIX riunendo, per esigenze di conservazione, il materiale cartografico ritenuto di particolare valore appartenente a vari fondi archivistici (in particolare al Diplomatico). Contiene alcune delle più antiche carte nautiche conosciute e una rarissima carta della Toscana del sec. XVI.
Questo Progetto degli Archivi Digitalizzati dell'Archivio di Stato di Firenze è meraviglioso, come le Carte Nautiche che vi sono raccolte.
Ma è possibile trovare anche la data di nascita di un proprio antenato, magari nel Gonfalone dell'Unicorno a Orsanmichele come nel mio caso.
E' si perché: scala, nicchio, ferza, drago, carro, bue, leon nero, ruote, vipera, unicorno, leon rosso, leon bianco, leon d'oro, chiavi, vaio, non sono solo i nomi delle classi della scuola di Hogwarts di Harry Potter ma anche i Gonfaloni della Firenze medievale, che corrispondono più o meno ai suoi quartieri.
Raccolta probabilmente formata nella seconda metà del secolo XIX riunendo, per esigenze di conservazione, il materiale cartografico ritenuto di particolare valore appartenente a vari fondi archivistici (in particolare al Diplomatico). Contiene alcune delle più antiche carte nautiche conosciute e una rarissima carta della Toscana del sec. XVI.
Questo Progetto degli Archivi Digitalizzati dell'Archivio di Stato di Firenze è meraviglioso, come le Carte Nautiche che vi sono raccolte.
Ma è possibile trovare anche la data di nascita di un proprio antenato, magari nel Gonfalone dell'Unicorno a Orsanmichele come nel mio caso.
E' si perché: scala, nicchio, ferza, drago, carro, bue, leon nero, ruote, vipera, unicorno, leon rosso, leon bianco, leon d'oro, chiavi, vaio, non sono solo i nomi delle classi della scuola di Hogwarts di Harry Potter ma anche i Gonfaloni della Firenze medievale, che corrispondono più o meno ai suoi quartieri.
Atto di nascita all'incirca del 1390, dal 79° Libro dell'Età |
Attività da imitare: Walker Bay Nong Bon Water Sport Center
Eh bé, insomma, mica ci sono solo io al mondo che naviga con la sua Walker Bay, qui siamo a Bankok al Walker Bay Nong Bon Sport Center dove si praticano gli sport della bici e della vela..
E per chi volesse imitare un'attività del genere che si può gestire tranquillamente in un piccolo laghetto con un pontile galleggiate può consultare il loro sito FACEBOOK
Dal sito Facebbok del Nong Bon Walker Bay Water Sport Center |
lunedì 28 novembre 2016
Comprare o noleggiare? Questo è il dilemma
Il sito polacco di charter AHOJ |
Comprare o noleggiare? E' un quesito che ci siamo posti spesso e di cui abbiamo parlato più di una volta anche in questo blog, oggi lo stesso interrogativo ci viene posto nella rivista di vela polacca ZAGLE che nello stesso tempo cerca di dare alcuni suggerimenti che condivido in tutto e per tutto.
Barche a vela: comprare o noleggiare? Il prezzo di una barca a vela può essere abbassato!
La domanda che abbiamo posto nel titolo pervade molti appassionati di vela. Se si acquista una barca a vela, come deve essere? Se la si vuol noleggiare, dove e per quanto tempo? Le risposte a queste domande non sono facili, tanto più che il generale aumento del benessere, fluttuazioni a parte, e dell'interessamento a questa pratica invocano una risposta soddisfacente ed urgente.
Sempre di più le offerte economiche in fase di acquisto di una barca vengono compilate prevedendo tutti gli accessori, come si dice in gergo prezzo "alla boa". Questo permette all'acquirente di capire subito dove si andrà a finire con i costi e se sarà in grado di completare l'acquisto della barca dei suoi sogni. Allo stesso tempo però l'acquisto in contanti sta perdendo sempre di più importanza lasciando spazio ad altre forme "finanziarie" come i leasing o i prestiti.
Acquistare una barca, i costi
L'acquisto dello yacht è solo una parte delle spese che si andranno a sostenere. Un importante quota di spesa annuale saranno le tasse portuali, che negli ultimi anni sono aumentati in modo significativo e vanno da 1000 € in su secondo le dimensioni della barca ed il luogo di ormeggio (ndr).
In media, ci si può aspettare una spesa di circa 2000 € all'anno (ndr). Il motivo è il forte aumento della domanda (numero di barche) per posti disponibili nei porti turistici e contemporaneamente uno scarso aumento degli investimenti in questo settore.
Si può ricorrere alla soluzione di "parcheggiare" la barca d'inverno altrove, a volte lontano dal marina ma anche in questo caso ci si può aspettare una spesa che difficilmente è inferiore ai 500 € (ndr). In quest'ultimo caso si presenta la necessità del trasporto, che nel caso di grandi yacht a vela di oltre 3,5 t (auto + rimorchio + yacht) spesso richiedono i servizi di società di trasporto professionali. In quest'ultimo caso i costi minimi vanno da circa 1€ al chilometro (ndr).
A tutto ciò si aggiungono le spese di manutenzione e mantenimento, vedi l'antivegetativa, le piccole riparazioni e gli adeguamenti dei sistemi per la sicurezza.
In molti casi, la spesa di manutenzione e mantenimento supera anche la diminuzione del valore annuale della barca a vela. Dopo dieci anni il suo valore è circa il 50 per cento del prezzo iniziale. Ed è già meglio che per le auto. Statisticamente, si può supporre che il costo totale di acquisto (Yacht di 24 piedi) di una barca a vela va da 2000 a 4000 € all'anno secondo se lo si trasporta sotto casa o lo si tiene in un marina (ndr), ed il calcolo non è esagerato. Vedi articolo "Quanto costa mantenere un piccolo cabinato a vela" (ndr).
Affittare la barca, un modo per ridurre i costi
Un modo intelligente per ridurre i costi è quello di affittare la barca o comprala direttamente stipulando un contratto con società che si occupano totalmente della sua gestione, insomma la barca è tua ma la gestione no (ndr).
Un altro modo efficace può essere quello di mettere la pubblicità nelle vele 😵 (ndr), oppure farsi sponsorizzare nel corso delle regate.
Noleggiare la barca a vela con un servizio di charter
Negli ultimi hanno sono nati molti servizi di charter, nazionali ed esteri, che offrono la possibilità di noleggiare una barca senza la necessità di spendere una grande quantità di denaro.
Gli ultimi 20 anni sono stati caratterizzati da un rapido sviluppo dei charter di barche a vela. Si potrebbe dire che è stata la crescita della domanda che ne ha favorito il successo dando nello stesso tempo fiato ai cantieri nazionali che ancora oggi possono contare sulle esportazioni.
Queste aziende procurano centinaia di barche a vela all'anno ai naviganti di ogni nazionalità (ndr).
Partendo dal presupposto che si vogliano trascorrere in barca almeno due settimane, dobbiamo fare i conti con il costo di poche migliaia di Euro (ndr), a seconda delle dimensioni della barca e il periodo. I prezzi tra l varie società non cambiano molto se non per la differenza di età dello yacht e dei servizi forniti.
Il costo per il noleggio di barche più grandi è superiore, ma ci sono più posti disponibili con cui ripartire la spesa. Pertanto, le grandi barche a vela vengono affittate più volentieri dai giovani, che siano studenti o coppie.
Il cosiddetto "last minute" a costi inferiori è normalmente un mito che invece diventa valido maggiormente al di fuori dei periodi più frequentati .
Gli yacht più piccoli vengono normalmente noleggiati dalla "famiglia equipaggio", di solito con i bambini. Per loro la motivazione è diversa. Una piccola barca a vela è più facile da condurre da una sola persona, mentre l'altro genitore è generalmente occupato a guardare i figli e a prendersi cura della loro sicurezza; quest'ultimo, in situazioni difficili, raramente sarà in grado di aiutare nella gestione dello yacht.
Conclusioni
Facciamo il saldo dei costi, che vi aiuteranno a prendere una decisione - comprare o affittare?
La variabile più importante è la quantità di tempo che si può trascorrere in barca. Confrontando i costi di gestione di uno yacht a vela privato con i costi del noleggio, possiamo concludere che l'acquisto di uno yacht è conveniente se lo si utilizza (ogni anno per 10 anni) almeno 6 - 8 settimane.
Questo è il motivo per cui nella maggior parte dei casi gli yacht vengono acquistati prevalentemente da persone in età pensionabile o che si è ritirata.
E' solo a questa età che le persone che desiderano navigare cominciano ad avere il tempo e il denaro per farlo per un discreto periodo di tempo all'anno e, di conseguenza, permettersi un utilizzo economico dello yacht di proprietà.
Un altro modo possibile è quello di condividerlo con altre persone, la cosiddetta comproprietà (ndr) .
In tutti gli altri casi, siamo condannati al charter.
Il soggetto di un altro articolo è stato quello riguardante l'acquisto di una barca usata . Ma questo è un caso speciale, in cui più del prezzo della barca conta la conoscenza dell'acquirente.
Vale la pena ricordare l'assoluta necessità di prestare attenzione nell'acquisto di uno yacht di "seconda mano" perché i successivi costi di riparazione potrebbero essere superiori a quelli dell'acquisto di una barca nuova.
(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo dalla rivista ZAGLE)
Nota: le frasi non in grassetto menzionate con (ndr) sono state inserite dall'autore rapportando i prezzi qui da noi per barche medio piccole, massimo 28 piedi (8-9 metri) di lunghezza.
La domanda che abbiamo posto nel titolo pervade molti appassionati di vela. Se si acquista una barca a vela, come deve essere? Se la si vuol noleggiare, dove e per quanto tempo? Le risposte a queste domande non sono facili, tanto più che il generale aumento del benessere, fluttuazioni a parte, e dell'interessamento a questa pratica invocano una risposta soddisfacente ed urgente.
Sempre di più le offerte economiche in fase di acquisto di una barca vengono compilate prevedendo tutti gli accessori, come si dice in gergo prezzo "alla boa". Questo permette all'acquirente di capire subito dove si andrà a finire con i costi e se sarà in grado di completare l'acquisto della barca dei suoi sogni. Allo stesso tempo però l'acquisto in contanti sta perdendo sempre di più importanza lasciando spazio ad altre forme "finanziarie" come i leasing o i prestiti.
Acquistare una barca, i costi
L'acquisto dello yacht è solo una parte delle spese che si andranno a sostenere. Un importante quota di spesa annuale saranno le tasse portuali, che negli ultimi anni sono aumentati in modo significativo e vanno da 1000 € in su secondo le dimensioni della barca ed il luogo di ormeggio (ndr).
In media, ci si può aspettare una spesa di circa 2000 € all'anno (ndr). Il motivo è il forte aumento della domanda (numero di barche) per posti disponibili nei porti turistici e contemporaneamente uno scarso aumento degli investimenti in questo settore.
Si può ricorrere alla soluzione di "parcheggiare" la barca d'inverno altrove, a volte lontano dal marina ma anche in questo caso ci si può aspettare una spesa che difficilmente è inferiore ai 500 € (ndr). In quest'ultimo caso si presenta la necessità del trasporto, che nel caso di grandi yacht a vela di oltre 3,5 t (auto + rimorchio + yacht) spesso richiedono i servizi di società di trasporto professionali. In quest'ultimo caso i costi minimi vanno da circa 1€ al chilometro (ndr).
A tutto ciò si aggiungono le spese di manutenzione e mantenimento, vedi l'antivegetativa, le piccole riparazioni e gli adeguamenti dei sistemi per la sicurezza.
In molti casi, la spesa di manutenzione e mantenimento supera anche la diminuzione del valore annuale della barca a vela. Dopo dieci anni il suo valore è circa il 50 per cento del prezzo iniziale. Ed è già meglio che per le auto. Statisticamente, si può supporre che il costo totale di acquisto (Yacht di 24 piedi) di una barca a vela va da 2000 a 4000 € all'anno secondo se lo si trasporta sotto casa o lo si tiene in un marina (ndr), ed il calcolo non è esagerato. Vedi articolo "Quanto costa mantenere un piccolo cabinato a vela" (ndr).
Affittare la barca, un modo per ridurre i costi
Un modo intelligente per ridurre i costi è quello di affittare la barca o comprala direttamente stipulando un contratto con società che si occupano totalmente della sua gestione, insomma la barca è tua ma la gestione no (ndr).
Un altro modo efficace può essere quello di mettere la pubblicità nelle vele 😵 (ndr), oppure farsi sponsorizzare nel corso delle regate.
Noleggiare la barca a vela con un servizio di charter
Negli ultimi hanno sono nati molti servizi di charter, nazionali ed esteri, che offrono la possibilità di noleggiare una barca senza la necessità di spendere una grande quantità di denaro.
Gli ultimi 20 anni sono stati caratterizzati da un rapido sviluppo dei charter di barche a vela. Si potrebbe dire che è stata la crescita della domanda che ne ha favorito il successo dando nello stesso tempo fiato ai cantieri nazionali che ancora oggi possono contare sulle esportazioni.
Queste aziende procurano centinaia di barche a vela all'anno ai naviganti di ogni nazionalità (ndr).
Partendo dal presupposto che si vogliano trascorrere in barca almeno due settimane, dobbiamo fare i conti con il costo di poche migliaia di Euro (ndr), a seconda delle dimensioni della barca e il periodo. I prezzi tra l varie società non cambiano molto se non per la differenza di età dello yacht e dei servizi forniti.
Il costo per il noleggio di barche più grandi è superiore, ma ci sono più posti disponibili con cui ripartire la spesa. Pertanto, le grandi barche a vela vengono affittate più volentieri dai giovani, che siano studenti o coppie.
Il cosiddetto "last minute" a costi inferiori è normalmente un mito che invece diventa valido maggiormente al di fuori dei periodi più frequentati .
Gli yacht più piccoli vengono normalmente noleggiati dalla "famiglia equipaggio", di solito con i bambini. Per loro la motivazione è diversa. Una piccola barca a vela è più facile da condurre da una sola persona, mentre l'altro genitore è generalmente occupato a guardare i figli e a prendersi cura della loro sicurezza; quest'ultimo, in situazioni difficili, raramente sarà in grado di aiutare nella gestione dello yacht.
Conclusioni
Facciamo il saldo dei costi, che vi aiuteranno a prendere una decisione - comprare o affittare?
La variabile più importante è la quantità di tempo che si può trascorrere in barca. Confrontando i costi di gestione di uno yacht a vela privato con i costi del noleggio, possiamo concludere che l'acquisto di uno yacht è conveniente se lo si utilizza (ogni anno per 10 anni) almeno 6 - 8 settimane.
Questo è il motivo per cui nella maggior parte dei casi gli yacht vengono acquistati prevalentemente da persone in età pensionabile o che si è ritirata.
E' solo a questa età che le persone che desiderano navigare cominciano ad avere il tempo e il denaro per farlo per un discreto periodo di tempo all'anno e, di conseguenza, permettersi un utilizzo economico dello yacht di proprietà.
Un altro modo possibile è quello di condividerlo con altre persone, la cosiddetta comproprietà (ndr) .
In tutti gli altri casi, siamo condannati al charter.
Il soggetto di un altro articolo è stato quello riguardante l'acquisto di una barca usata . Ma questo è un caso speciale, in cui più del prezzo della barca conta la conoscenza dell'acquirente.
Vale la pena ricordare l'assoluta necessità di prestare attenzione nell'acquisto di uno yacht di "seconda mano" perché i successivi costi di riparazione potrebbero essere superiori a quelli dell'acquisto di una barca nuova.
(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo dalla rivista ZAGLE)
Nota: le frasi non in grassetto menzionate con (ndr) sono state inserite dall'autore rapportando i prezzi qui da noi per barche medio piccole, massimo 28 piedi (8-9 metri) di lunghezza.
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