mercoledì 22 dicembre 2010

Boot 2011 - LIS Family, piccolo è bello

Dal sito Lis-Klasse
Pragmatisch, questa secondo me è la vera carta vincente dei popoli nordeuropei e lo dimostrano con questa piccola imbarcazione a vela commercializzata da Gade-Boote per essere portata ovunque ma allo stesso tempo disponibile con una "cabina per due".
Queste dovrebbero essere le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza f.t.: 5 m
Lunghezza galleggiamento: 4.62
Larghezza: 1.72 m
Larghezza al galleggiamento: 1.32 m
Pescaggio: 0.30 - 1.25 m
Altezza in cabina: 1.10 m
Peso con deriva: 220 kg
Lunghezza albero: 5.87 m
Sup. velica: 13 mq
Il suo prezzo parte dai 10000 €, questo è il sito dove si trovano i prezzi: Gade-Boote

Dal sito Lis-Klasse

Insomma mi piace, può essere facilmente portata con la mia FIAT 500, può essere varata e alata da spiaggia e sicuramente è comodamente gestibile solamente da me e mia moglie.


martedì 21 dicembre 2010

Novità 2011, MAXUS 21

Foto fornitaci da Northeaster

Mi piacerebbe parlare del Maxus 24, rappresentato in Italia da Northeaster, che ha avuto un ottimo successo al Salone Nautico di Parigi. Invece preferisco anticipare una novità molto importante, l'uscita del Maxus 21, che avverrà la prossima primavera al Salone Nautico Internazionale di  La Rochelle. Questo sembra essere un vero e proprio piccolo grande yacht da crociera carrellabile. 
Vado a ruota libera: peso contenuto sui 1100 kg, quattro comode cuccette + due per bambini, un bagno separato, un grande pozzetto, un cucinotto, altezza in cabina, prezzo intorno ai 21000 €, vele in dacron e quant'altro, di bella presenza .... sembra essere la barca ideale! Mi piace, aspetto con grande interesse la sua uscita.

Foto fornitaci da Northeaster

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 6.25 m
Larghezza: 2.48 m
Pescaggio: 0.30 - 1.25 m
Peso: 1100 kg
Peso zavorra: 250 kg
Sup. velica: 23 mq
Cuccette: 4+2


sabato 18 dicembre 2010

La Rocca del Leone di Federico II di Svevia

Noi, da fidanzati, nel Castello del Leone

Considero un grande privilegio poter veleggiare per molti mesi dell'anno sotto questa bella fortezza che domina uno dei più bei Borghi d'Italia, Castiglione del Lago. Ma forse non tutti sanno che la fortezza di Castiglione del Lago, denominata appunto la "Rocca del Leone" fu fatta erigere da Federico II Hohenstaufen di Svevia, uomo con una personalità poliedrica e affascinante tanto che è stato popolarmente conosciuto come "stupor mundi".

Aspirina sotto la Rocca, il Leone del Trasimeno

Ma tanti misteri e numerosi interrogativi avvolgono questo maestoso maniero che si affaccia sul Trasimeno, come molte le domande che studiosi e storici si pongono ancora sulla figura controversa del suo ideatore, Federico: re di Sicilia, duca di Puglia, principe di Capua, re di Gerusalemme, imperatore dei Romani, re d'Italia e re di Germania. 
Provo ad elencare alcune domande che sollevano questioni irrisolte sulla presenza della rocca, direi di indubbia funzione militare, in questo luogo così incantevole ma che allo stesso tempo lascia al visitatore una sensazione di sconosciuto e misterioso, un po' come in tutti i luoghi che appartengono alle terre del Lago Trasimeno.

I misteri:
Partiamo dal luogo: il Tarminas, così come sembra venisse chiamato il lago dagli etruschi nella "tabula cortonensis"; e potrebbe aver rappresentato qualcosa di più che un luogo per questo popolo che ha dominato l'Italia centrale per più di cinque secoli. Infatti alcuni studiosi accostano il modello bronzeo denominato "fegato di Piacenza" con lo stesso Lago Trasimeno e le sue isole.

Immagine tratta da Wikipedia

Per questo motivo è intuitivo pensare che il Trasimeno potesse essere considerato come un luogo sacro, una sorta di rappresentazione terrena della volta celeste. 
Sicuramente la costruzione di questa fortezza nell'estremo lembo dell'Umbria voleva solo essere un modo per segnare i confini settentrionali del suo "impero", ma non ne sarei così sicuro, troppi sono i "segni" che ruotano intorno alla forma e al significato di questa costruzione.

La Rocca del Leone, il pentacolo, simbolo della perfezione


Castel del Monte, l'ottagono, simbolo della resurrezione

La pianta pentagonale ha assegnato il nome alla rocca poiché rimanda alla forma della Costellazione del Leone. Ma non è solo questo accostamento che solleva dei dubbi, tutti sappiamo che l'opera più significativa fatta erigere da Federico II di Svevia fu Castel del Monte con la sua pianta ottagonale, simbolo templare della resurrezione. Cosa poteva simboleggiare il pentagono? I pitagorici le attribuirono un significato mistico di perfezione. Il pentagramma è conosciuto con il nome di pentacolo. Per Pitagora e i suoi discepoli il pentagramma era un simbolo sacro che esprimeva l'armonia tra corpo e l'anima, e divenne, su questa base, il segno della salute. In occidente quello del pentagramma è comunque un simbolo antichissimo, lo si ritrova tra l'altro, nei lavori in ceramica etruschi. Anche nelle tombe egizie le stelle del cielo vengono rappresentate a cinque punte. Il numero cinque viene ricondotto al numero degli elementi, la quintessenza spirituale (elemento puramente immateriale dello spirito del mondo) e i quattro elementi abituali (acqua, fuoco, terra e aria).
Altro possibile e misterioso accostamento della forma può essere la famosa "sequenza di Fibonacci" elaborata dal noto matematico italiano che visse alla corte dell'imperatore, e qui si potrebbero aprire un'infinità di interrogativi.

La costellazione del Leone, immagine tratta da Wikipedia

Un'altra ipotesi può essere quella riferita allo stemma dell'imperatore che consisteva in tre leoni sovrapposti, ma ce n'è una molto più romantica. Infatti benché Federico avesse avuto ben tre mogli, il suo vero ed unico grande amore fu la nobildonna siciliana Bianca Lanza, sposa in "articulo mortis" con lui. Ebbene lo stemma dei Lanza è quello di un leone rampante. Che abbia fatto erigere la fortezza in suo onore?

Ulteriore elemento di notevole importanza è il fatto che la rocca si trovasse lungo la Via Francigena, ovvero la strada che percorrevano i pellegrini che si recavano a Roma o a Gerusalemme. Non a caso, infatti, va considerato che nello stesso periodo, proprio dall'altra parte del lago, fu eretto il Castello di Magione, il Castello dei Cavalieri di Malta. Troppe cominciano ad essere le coincidenze, troppi i tasselli che devono essere messi assieme, e non è finita qui.
Non possiamo tralasciare la presenza di San Francesco in quei luoghi, nello stesso periodo. Anche questa una coincidenza? Mi sembrerebbe troppo, tanto che la leggenda narra che durante l'attraversamento del lago per l'Isola Maggiore avvenne un miracolo. Qui San Francesco vi si recò in solitudine per la Quaresima. Un secolo dopo sull'isola venne costruito un Convento francescano, sul quale venne successivamente edificato l'attuale Castello Guglielmi. E l'attenzione andrebbe puntata anche su quest'ultimo, visto che al suo interno raccoglie numerosissimi simboli ed icone misteriosi ed esoterici.

Il Castello Guglielmi visto da Aspirina

Sulla destra della foto del castello Guglielmi c'è lo scoglio di San Francesco, luogo dove approdò il Santo dopo la tumultuosa traversata del Trasimeno e dove compì il miracolo placandone le acque.
Insomma tanti sono gli interrogativi che questa meravigliosa rocca desta alla nostra curiosità, in questo luogo stupendo, forse un po' dimenticato.

... di bolina sotto la rocca:


Articoli correlati:

Le cose che servono costano poco


Sono solo cinque e costano veramente poco le cose che bisognerebbe sempre avere a disposizione in barca:

La pagaia, può far comodo remare

Il coltellino, può essere indispensabile tagliare

Il cordino, può essere utile legare

Il nastro, può servire a fissare o proteggere

Il secchio, può essere necessario togliere.


venerdì 17 dicembre 2010

Le collezioni del Louvre a Cortona. Gli Etruschi dall'Arno al Tevere

Il sito del MAEC di Cortona

Un occasione meravigliosa per visitare Cortona, stupenda cittadina che domina il Trasimeno e le sue terre,  conoscerne i luoghi ed infine navigare nel "piccolo mare dell'Umbria". La mostra inizia il 5 marzo e finisce il 3 di luglio, poi sentirete l'irresistibile tentazione di tornare per il TuscanSunFestival che si terrà dal 30 luglio al 7 agosto. 

Il sito del TuscanSunFestival

Stupendi Cortona e il Trasimeno, terre ricche di fascino, di storia, di cultura, di ambiente protetto e meraviglioso.

Quattro miglia da Castiglion del Lago alla Polvese sono sempre un sogno!

La barca, se non l'avete dietro, può essere tranquillamente noleggiata da Acquadolcesailing. Vi assicuro che ne varrà assolutamente la pena. Il Trasimeno visto da Cortona:


giovedì 16 dicembre 2010

Magnum 18, un trimarano accessibile e facile da vivere

Dal sito di VeleVolanti

Non potevo certamente non parlare di lui, uno dei più belli nel mercato, il Magnum 18 della Virus Boats. Ho scelto il più piccolo della gamma perché, come ben sapete, sono molto attratto dalle piccole che riescono a dare soddisfazioni spesso molto superiori delle sorelle maggiori. Potente e leggera, facile da trasportare ed attrezzare può essere tranquillamente armata e messa in acqua da una sola persona ma ne può portare 4. Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.50 m
Larghezza aperto: 4.30 m
Larghezza chiuso 2.20 m
Peso: 220 kg
Sup. Velica: 16 mq
Persone trasportabili: 4
Categoria: C
Motore: 2 - 6 Cv

Dal sito di VeleVolanti

In Italia sono commercializzati da VeleVolanti, almeno quelli a me più vicini cioè a Bolsena, e sono famosi per la loro competenza e disponibilità. Insomma, mi piace molto questo bel trimarano.
Un bel video del Magnum 18:





mercoledì 15 dicembre 2010

Camping nautico, che meraviglia


Mi è bastato andare a guardare nelle prime due righe di risultati nel motore di ricerca di Google per rimanere affascinato di cosa si possa fare con una piccolissima barca ed una tendina da campeggio piazzata sopra. Certamente i catamarani e i trimarani sono la soluzione migliore dal punto di vista tecnico ed organizzativo.


Quanto ho tradotto e riportato nel post "Piccolo è bello" in questo modo il concetto che più la barca è piccola e più la si usa, "l'utilizzo della barca è inversamente proporzionale alle sue dimensioni", diventa sicuramente vero. Insomma, facciamoci un pensierino anche su questo modo di vivere la nautica, specialmente per i più giovani ed intraprendenti.


Per quanto riguarda gli itinerari, qui in Italia, senza andare tanto lontano c'è l'imbarazzo della scelta, da tutta la Costa Etrusca partendo da Livorno fino all'Argentario isole comprese, alla Liguria e le 5 terre, le pontine e il Circeo, e giù costa campana, costa calabra, Sicilia e le sue magnifiche isole, Puglia e poi tornare su fino alla Dalmazia, e tutta la Sardegna ovviamente! Tutti itinerari meravigliosi che sicuramente si possono fare solo se ha una piccola barca da mettere sul tetto della macchina e una tendina.
TASSATIVO: aprire un blog e raccontare le avventure magari con PC palmare a seguito.


martedì 14 dicembre 2010

Potter AX, piccolo ma eccezionale

Immagine tratta da WWPotterowners

Questa piccola barca carrellabile dalle prestazioni "eccezionali" si affaccia nel mercato brasiliano riprendendo lo stile del "Modello-b", dalle linee un po' più morbide di quello attualmente prodotto in California dalla International Marine. Progettato da Stanley Smith alla fine degli anni '60 ha visto nascere almeno quattro modelli e ne sono stati prodotti circa 4000 esemplari sparsi in tutto il mondo. Come l'altro Mini Cruiser, il Montgomery 15 di cui abbiamo già parlato, il West Wight Potter ha dimostrato la sua abilità in lunghe navigazioni off-shore, nel Mare del Nord, dall'Inghilterra alla Svezia, da Seattle all'Alaska, e anche due traversate del Pacifico, tra le altre. Progettata per navigazione facile e sicura, il West Wight AX Potter prodotto in Brasile ha un pozzetto autosvuotante, è auto raddrizzante, inaffondabile ed è estremamente stabile. Con le adeguate attrezzature può essere preparata e messa in acqua in meno di 20 minuti. Dal Brasile è disponibile sia per l'America latina che per i mercati europei!

Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza F.T.: 4.64 m
Lunghezza al galleggiamento 3.71 m
Larghezza: 1.73 m
Pescaggio: 0.15 - 0.94 m
Peso a vuoto: 270 kg
Zavorra: 70 kg
Sup. velica: 9.43 mq
Cuccette: 2
Inaffondabile, autoraddrizzante.

Mi piace davvero, è la barca ideale per chi non vuol pensare alla barca quando non la usa perché la si può tenere tranquillamente in garage. Un video del West Wight Potter in navigazione:





lunedì 13 dicembre 2010

Dalla scala del vento alle condizioni di navigazione


La scala del vento o “Scala di Beaufort” ci aiuta a capire le condizioni di navigazione perché esprime una correlazione tra la forza del vento e lo stato del mare. Compilata sulla base di osservazioni empiriche fornisce una descrizione degli effetti del vento e della sua azione sul mare.
Sviluppata da Francis Beaufort nel 1808, la scala Beaufort offre informazioni chiave per i marinai, che sono:
1) la forza del vento;
2) le condizioni del mare
3) l’invelatura  più adatta alle circostanze. 
Questa scala è progettata soprattutto per coloro che intendono navigare in acque aperte, dove le maree e la terra non ne influenzano le condizioni.
La scala di Beaufort è suddivisa in gradi, da 0 a 12, che indicano in maniera indicativa lo stato del mare e le condizioni di navigazione in ordine della forza del vento, che va dai venti leggeri fino alle violente tempeste ed uragani. I gradi da 0 a 3 possono essere affrontati con tranquillità, dal 4 al 6 con attenzione e dal 7 in poi le condizioni diventano difficili e possono diventare pericolose.

Nota meteo:
La velocità del vento è proporzionale al “gradiente barico”, in parole povere più le isobare della carta meteo sono ravvicinate e più il vento è forte. Se si misura la distanza delle isobare sulla carta possiamo dedurre la velocità media del vento.  Esistono delle tabelle di correlazione che, sulla base della variazione di pressione, indicano la corrispondenza ad una forza del vento e relativo grado di Beaufort.

La Scala di Beaufort:
Grado: Zero
Descrizione: Calma
Velocità media del vento:  0-1 Nodi; 0-1 Km/h
Effetto del vento:
A terra: calma, il fumo si alza verticalmente
In mare: il mare è uno specchio
In metri: 0
Condizioni: la barca non governa

Grado: Uno
Descrizione: Bava di vento
Velocità media del vento:  1-3 Nodi; 1-5 Km/h
Effetto del vento:
A terra: la direzione del vento è rilevata dal fumo, ma non dal segnavento
In mare: si formano piccole increspature
In metri: 0.1
Condizioni: la barca governa appena, randa e genoa sono pieni.

Grado: Due
Descrizione: Brezza leggera
Velocità media del vento:  4-6 Nodi; 6-11 Km/h
Effetto del vento:
A terra: il vento si avverte sul viso, le foglie si muovono, un segnavento comincia a muoversi
In mare: ondine ancora corte ma più evidenti, le creste non si rompono
In metri: 0.2-0.3
Condizioni: il vento gonfia le vele della barca che avanza a 1-2 nodi, randa e genoa sono pieni

Grado: Tre
Descrizione: Brezza tesa
Velocità media del vento:  7-10 Nodi; 12-19  Km/h
Effetto del vento:
A terra: agitazione continua di foglie e piccoli rami, il vento dispiega le bandiere leggere
In mare: onde molto piccole, le creste cominciano a rompersi, qua e là appaiono pecorelle.
In metri: 0.6-1
Condizioni: la barca comincia a sbandare e avanza a 3-4 nodi, randa e genoa sono pieni

Grado: Quattro
Descrizione: Vento moderato
Velocità media del vento:  11-16 Nodi; 20-28  Km/h
Effetto del vento:
A terra: il vento solleva polvere e fogli di carta, i rami più piccoli si agitano 
In mare: le onde piccole cominciano ad allungarsi e le pecorelle sono più frequenti
In metri: 1-1.5
Condizioni: la barca sbanda in maniera decisa, la randa è piena, si comincia a ridurre il genoa, l’equipaggio comincia ad essere in attenzione, si comincia da allentare la scotta della randa, si mettono fuori i giubbotti salvagente.

Grado: Cinque
Descrizione: Vento teso
Velocità media del vento:  17-21 Nodi; 29-38  Km/h
Effetto del vento:
A terra: gli arbusti oscillano 
In mare: onde moderate assumono una forma nettamente più allungata, compaiono molte creste bianche di spuma ed arrivano i primi spruzzi
In metri: 2-2.5
Condizioni: si riduce la randa di una mano, si riduce ancora il genoa, l’equipaggio è  in attenzione, si allenta la scotta della randa, si riduce la velocità per evitare sbattimenti, si indossano i giubbotti salvagente.

Grado: Sei
Descrizione: Vento fresco
Velocità media del vento:  22-27 Nodi; 39-49  Km/h
Effetto del vento:
A terra: i grandi rami si agitano, l’uso degli ombrelli è difficoltoso
In mare: cominciano a formarsi onde più grandi e più lunghe, le creste di spuma bianca sono ovunque
In metri: 3-4
Condizioni: si riduce la randa di due mani, si riduce ancora il genoa o si mette il fiocchetto, l’equipaggio è  teso, ci si assicura alla barca.

Da questo punto in poi la navigazione è estremamente pericolosa, tanto che potrebbero messe in atto tecniche di sopravvivenza.

Grado: Sette
Descrizione: Vento forte
Velocità media del vento:  28-33 Nodi; 50-61  Km/h
Effetto del vento:
A terra: gli alberi oscillano, è difficoltoso andare contro vento
In mare: il mare diventa agitato, la spuma bianca che si forma al frangere delle onde comincia da essere soffiata in strisce che si distendono nella direzione del vento
In metri: 4-5.5
Condizioni: l’equipaggio è attento per navigare in sicurezza e predispone tutti i dispositivi individuali e collettivi di emergenza.

Grado: Otto
Descrizione: Burrasca
Velocità media del vento:  34-40 Nodi; 62-74  Km/h
Effetto del vento:
A terra: il vento spezza i ramoscelli, camminare contro vento diventa molto difficile
In mare: onde di media altezza e di maggiore lunghezza, dalle creste cominciano a staccarsi spruzzi vorticosi, la schiuma è sempre più visibile nell’aria
In metri: 5.5-7.5
Condizioni: si mette la tormentina, barca ed equipaggio si affaticano rapidamente.

Grado: Nove
Descrizione: Burrasca forte
Velocità media del vento:  41-47 Nodi; 75-88  Km/h
Effetto del vento:
A terra: il vento causa danni leggeri alle abitazioni
In mare: le onde sono alte e le creste cominciano a precipitare, gli spruzzi riducono la visibilità
In metri: 7-10
Condizioni: l’equipaggio cerca di raggiungere il largo e poi randa in cappa.

Grado: Dieci
Descrizione: Tempesta
Velocità media del vento:  48-55 Nodi; 89-102  Km/h
Effetto del vento:
A terra: alberi sradicati, danni considerevoli alle abitazioni
In mare: onde molto alte con lunghe creste, la superficie del mare è bianca e il rotolare dei frangenti diventa intenso e vioento, la visibilità è ridotta
In metri: 9-12.5
Condizioni: è un navigare in sopravvivenza che è meglio evitare.

Grado: Undici
Descrizione: Tempesta violenta
Velocità media del vento:  56-63 Nodi; 103-117  Km/h
Effetto del vento:
A terra: può provocare danni estesi, molto rara.
In mare: onde eccezionalmente alte, la superficie del mare è bianca e il rotolare dei frangenti è intenso e vioento, la visibilità è ridotta
In metri: 11.5-15
Condizioni: è un navigare in sopravvivenza che è meglio evitare.

Grado: Dodici
Descrizione: Uragano
Velocità media del vento:  64 e oltre Nodi; 118 e oltre  Km/h
Effetto del vento:
A terra: danni enormi.
In mare: onde eccezionalmente alte, l’aria è piena di schiuma e si respira a fatica, la visibilità è fortemente ridotta
In metri: 14-17.5
Condizioni: è un navigare in sopravvivenza che è meglio evitare.

Come già sottolineato, i naviganti possono trarre grandi vantaggi dalla comprensione della scala Beaufort ed è  particolarmente utile per tutti quelli che si affacciano allo sport/ passione della vela , aiutandoli a conoscere i tipi di vele necessarie in diverse condizioni meteo marine.


sabato 11 dicembre 2010


venerdì 10 dicembre 2010

Starck attaque, il catamarano sportivo cambia volto


Torno su prototipo del nuovo catmarano della Hobie H+ con questa bella presentazione della rivista Voiles et Voiliers. Sembra proprio che il piccolo cat, finora dedicato principalmente agli sportivi, possa diventare un veliero adatto a tutta la famiglia. Mi piace parecchio questo Hobie H+, guardate il filmato con attenzione, si capisce tutto anche senza conoscere il francese.


mercoledì 8 dicembre 2010

Novità 2011, Minibee del Cantiere Barramundi

Dal sito del suo produttore, il Minibee del Cantiere Barramundi

Finalmente è arrivata e sembra essere esattamente ciò che ci aspettavamo, una barca spaziosa, di buona carrellabilità per il suo peso contenuto e molto bella. Anche questa è una novità presentata al salone Nautico di Parigi 2011. Non ne conosco il prezzo, ma certamente avendo la possibilità di tenerla sul proprio carrello sotto casa, con il risparmio che si otterrebbe evitando porti e rimessaggi, molta gente si potrebbe permettere un vero e proprio grande yacht senza doversi svenare .... e la cosa più importante dimenticarsene quando non lo si utilizza. Mi piace proprio questo Minibee, speriamo di vederne tanti navigare nelle nostre coste.

Dal sito del suo produttore, il Minibee del Cantiere Barramundi

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 6.5 m 
Baglio maxi: 2.5 m
Peso: 950 Kg
Peso deriva: 410Kg
Pescaggio: 0.30 /2.00
Sup. velica: 30 m²
Classificazione: CE CLASSE B

Per le sue caratteristiche ed il suo peso ritengo che sia una delle barche carrellabili "ideali".


martedì 7 dicembre 2010

Novità 2011, Aviateur 5.7 del Cantiere Pichavant


L'Aviateur 5.7 from Nautical on Vimeo.

Questa è la presentazione al Nautic 2010 di Parigi da parte del Cantiere Pichavant suggerita da Nauticaltrek, costruttori dell'Aviateur 5.7, una barca adatta sia alla crociera costiera e giornaliera che alla navigazione d'altura. Veramente bella ed interessante questa barca a vela facilmente carrellabile ma progettata per attraversare anche l'Oceano.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 5.70 m
Baglio: 2.50 m
Pescaggio: 0.66 - 1.30 m
Peso a vuoto: 625 kg
Peso deriva: 230 kg
Sup. velica: 22.5 mq

L'Aviateur al Nautic 2010, dal sito Pichavant



lunedì 6 dicembre 2010

Dalla Cina con Freefly

Dal sito Far East Boote

Insomma, val proprio la pena di pensarci perché costa solo 5000 € questo bel trimarano fabbricato in Cina e commercializzato in Europa da Far East Boote.

Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 4,60 m
Larghezza: 3,00 m
Pescaggio: 0,20-0,90 m
Superficie velica: 11 m²
Peso: 120 kg (pronta a navigare)
Peso trasportabile: 200 kg

Si monta in 20 minuti, è facilmente carrellabile e garantito da un importatore tedesco. Cosa volete di più?

Dal sito Far East Boote



Funboat, facile come una bicicletta


Per chi vuol divertirsi senza tante preoccupazioni, veramente carino per iniziare i ragazzi alla vela o per andare a prendere il sole veleggiando. Da ora in poi andare in barca a vela può essere veramente per tutti:

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3.90m 
Baglio: 1.25m
Sup. velica: 4.80mq / 5.80mq
Peso:  70kg


domenica 5 dicembre 2010

Novità 2011, Hobie H+ di Starck

Dal sito di Philippe Starck

Finalmente anche questo catamarano di nuova concezione progettato dal famoso designer Philippe Starck è stato presentato ieri al Salone Nautico di Parigi. Il nuovo catamarano H + è l'interpretazione innovativa dello spirito di semplicità che ha sempre ispirato la Hobie. 
Molte le novità, dalla vela che avvolge l'albero, all'albero tenuto su da un trapezio e all'abolizione del sartiame, al motore inglobato nello scafo, ai timoni, al trampolino circolare fino alla scaletta per scendere. Insomma fantastico e innovativo, una nuova concezione del cat. 
Da qui si scarica la brochure: Hobie + (dal sito del suo progettista).
Gli scafi sono realizzati in polietilene, tutto il materiale di costruzione è riciclabile al 100%. Le dimensioni sono quelle caratteristiche di un Hobie16, di seguito ne riportiamo le principali:
Lunghezza: 5 metri 
Larghezza: 2,40 metri 
Volumi dei serbatoi: 650 litri per scafo
Carico massimo: 350 kg 
L'H + dovrebbe essere disponibile prima dell'estate 2011. A meno di 10.000 euro? Speriamo.
Di seguito un video in anteprima nazionale in cui viene presentato al Nautic di Paris 2010.


sabato 4 dicembre 2010

Dal Nautic 2008: Multi 23



E' stato pubblicato nel sito Nautic 2010 di Parigi, ma riguarda il 2008 l'uscita del MULTI23. Oltre il video, ecco la foto a 360° nel prestigioso salone nautico: Multi23 al Nautic 2008

Foto tratta da Windcraft

Il progetto è di quelli di Oracle, ovvero America's Cup: VPLP. Anche in questo caso le parole da spendere sono poche, oltre che è facilmente carrellabile e bellissimo.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:

Specifications: length overall: 23'5"
length at the waterline: approx 18'
beam: 15' 6"
draft: 1'4" board up/ 4' 4" board down
weight: 700 lbs
mast length: 33'
mast height above water: 36'
Sail areas (actual areas, Smyth Performance sail option): mainsail: 237 sq ft
jib: 102 sq ft
screacher: 204 sq ft
asymmetrical spinnaker: 443 sq ft
optional Code Zero: 257 sq ft.
wing mast: 16 sq ft

Foto tratta da Windcraft




venerdì 3 dicembre 2010


giovedì 2 dicembre 2010



mercoledì 1 dicembre 2010

Il ritorno del Maraudeur, plan Herbulot

Dal sito Chantier Naval Bretagne, immagine di fiera
Mi piace, mi piace e mi piace questo piccolo veliero creato nel 1958 da J.J. Herbulot e brillantemente riproposto dal cantiere francese A.C.B.
Queste sono le caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.95 m
Larghezza: 1.85 m
Peso: 320 kg
Peso deriva: 75 kg
Pescaggio 0.30 - 1.15 m
Sup. velica: 14.3 mq


Il suo prezzo si aggira intorno ai 15000 € pronto a navigare, ma c'è un opzione anche a prezzo inferiore, se non si mettono gli oblò, etc. Un distributore svizzero, volendo, tempo fa lo offriva a rate a 275€/mese per sei anni. Mi sembra veramente un'ottima barchina da tenere sotto casa e gestibile facilmente con il carrello, considerato il suo peso.
Insomma bella e veramente elegante questa riedizione del Maraudeur di Herbulot. Questo è il sito dell'Associazione Asmaraudeur dove potrete trovare tutte le informazioni su questo piccolo e delizioso veliero carrellabile.


martedì 30 novembre 2010

Little Wing di Warren, semplicemente meraviglioso


E' semplicemente meraviglioso questo sailyak a vela realizzato negli Stati Uniti da Ted Warren, niente altro da dire.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza fuori tutto (LOA) 15' 6" 
Larghezza fuori tutto (BOA) 10' 5"
Altezza albero 15' 2"
Sup. velica totale 82 sq. ft.
Peso 68 lbs
Carico massimo 400 lbs

Il video di presentazione:


e il video di test della rivista Cruising World



Ancora un'immagine, vale veramente la pena ammirarlo:




sabato 27 novembre 2010

Un paradiso per i marinai di carrello: Le Golfe du Morbihan

Questo video è assolutamente da vedere a tutto schermo, da NautismeTV

Il Golfo di Morbihan è un porto naturale sulla costa del dipartimento francese di Morbihan nella Britannia meridionale, in Francia. In bretone l'area è chiamata in maniera più appropriata Ar Mor Bihan, che significa 'piccolo mare'. Una leggenda vuole che in questo giorno ci sia un'isola per ogni giorno dell'anno, anche se ad ogni modo le isole qui presenti sono solo 40, di differenti grandezze. L'area attorno al golfo è un proliferare di monumenti megalitici. Vi sono molti dolmen, piramidi a gradoni con camere sotterranee, cerchi di pietre oltre che a numerosi menhir di grandi dimensioni. L'area meglio conosciuta della zona in senso archeologico è indubbiamente Carnac, le cui rovine si estendono per dieci chilometri......(parzialmente estratto da Wikipedia)


venerdì 26 novembre 2010

Il Twiner 2.80 di Finot, divertimento e sensazioni per tutti

Dal sito di Finot

E' proprio così, perché il Twiner non è la solita barchina piccola progettata ad uso quasi esclusivo per i ragazzi. Realizzata in Twintex, armata a "cat" e prodotta dal cantiere francese 2Win, pur essendo di soli 2.80 metri di lunghezza e 45 kg di peso può portare fino a 150 kg! Ottima quindi per essere trasportata anche con la bici, oltre che essere messa facilmente sopra il tetto della automobile. Bella, sportiva, accattivante, confortevole, resistente, infine una barca versatile, utilizzabile da chiunque.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 2.80 m
Larghezza: 1.40 m
Pescaggio max: 0.80-1.0 m
Peso 30-45 kg
Sup. velica: 3.50 - 4.50 - 5.50 mq
Carico max: 150 kg

Un bel video di un Twiner a Saint Tropez:


Il piano velico del Twiner:

Dal sito del suo fabbricante 2Win



giovedì 25 novembre 2010

Il Triak va in nomination


Secondo Sailing World è tra le più belle novità del 2011 perciò è andata in nomination con altre 17 barche per ottenere il prestigioso riconoscimento di "Barca dell'anno 2011". Piace anche a me questo ibrido tra kayak, trimarano e barca a vela, decisamente bello, sportivo e versatile. Tutte le informazioni del potrete trovare nel sito del suo produttore: Triaksports.
Queste sono le sue caratteristiche principali:

Lunghezza F.T.: 5.5 m
Larghezza chiuso: 53.3 cm
Larghezza aperto: 2.6 m
Pescaggio massimo: 84 cm
Altezza albero: 3.8 m
Capacità: 1 persona/ 200 kg
Peso totale assemblato: 45.3 kg


Le regole francesi per il rimorchio su bici


Come sempre e su tutte le cose in Italia si fanno le leggi in modo che non possano essere comprese, ma soprattutto si impongono dei limiti che a volte viene da pensare siano venuti fuori da menti malate o da uno che si è alzato male la mattina. Comunque riporto ciò che mi sembra di aver compreso come valido per la normativa francese, ovviamente il tutto più comprensibile, più logico e più sensato:
  1. Se un rimorchio è agganciato ad una bicicletta, i ciclisti devono andare in fila indiana. 
  2. Se il rimorchio è stato progettato per il trasporto di persone, si può solo trasportare due bambini sotto gli 8 anni. 
  3. La larghezza massima è fissata a 1 metro, il carico non può sporgere più 0,50 m. (significa che si può arrivare ad una larghezza di 1.5 m) 
  4. Il rimorchio non può superare una lunghezza totale di 2,5 m. (se quindi ho capito bene si può arrivare a 3 m con la sporgenza di 0.50 cm) 
  5. L'altezza massima consentita è di 2,5 m. 
  6. Il peso massimo di un rimorchio trainato da una bicicletta è di 80 kg compreso il carico. 
  7. Il rimorchio deve essere permanentemente dotato di due catadiottri rossi posteriori. 
  8. Se si guida e la visibilità è inferiore a 100 m. Il rimorchio deve essere dotato di una luce rossa 
Insomma, un bel po' di più poter portare fino a 3 metri di lunghezza, 1.5 di larghezza e 80 kg di peso. Ci porterei bene delle belle barchette, sicuramente appunto il Laser Bug, l'Open Bic, il Pabouk 260, insomma tutte le barche fino a 9 piedi e oltre, e ce ne sono tante.


mercoledì 24 novembre 2010

I luoghi della piccola nautica: Marina di Pietrasanta

Lo scivolo e il porto spiaggia di Franco Bechini al CVMP

Un dovuto riconoscimento conferito a Franco Bechini il 31 luglio scorso, aver intitolato al suo nome lo scivolo del Circolo Velico Marina di Pietrasanta. Franco Bechini, il noto redattore della rivista "Nautica" scomparso prematuramente nel 2008, è stato l'ideatore del "porto spiaggia" ma non solo, è stato il primo a parlare in Italia dei Porti Verdi e Porti a Secco. Marina di Pietrasanta è, per questo motivo, il più importante riferimento della piccola nautica in Italia.

La cerimonia dell'inaugurazione, dal sito del CVMP

Spot-Shuttle, mobilità sostenibile per sport acquatici

Dal sito Spot-Shuttle

Come sapete mi piace molto l'idea di trasportarmi la barca in bicicletta, ed ecco finalmente chi lo fa in un paese che non sia dall'altra parte dell'oceano. Il trolley sembra veramente ben fatto ed ha tutte le caratteristiche per poter portare barche anche fino a quattro metri di lunghezza. Bisogna vedere come poter conciliare il tutto con la normativa italiana. Insomma, bello il concetto, bella la filosofia, ottimo lo spirito di un prodotto concepito nel rispetto totale della natura e dell'ambiente: Spot-Shuttle.
Dimenticavo, il costo varia dai 250 ai 300 €, secondo la lunghezza, bello, prima o poi questa cosa la farò di sicuro e questo mi sembra il trolley più adatto.

Mi fa impazzire l'idea di arrivare sulla spiaggia con bici e barca a vela

Lavare e riporre le vele

La randa stesa ad asciugare in mansarda

Sono anni oramai che lo faccio, tutti gli anni, tolgo le macchie, le metto nella vasca, le lavo ed infine le asciugo e le ripiego. Quando avevo randa e genoa che facevano quasi trenta metri quadri era tutto un po' più complicato, ma ora che non si superano i quattordici è veramente più semplice, ieri ci ho messo un'ora e mezza.
Le operazioni consistono in:

Smacchiatura: 
Che si utilizzi bicarbonato, citrato di sodio, sale o un po' di varichina l'importante è lavare tutto subito dopo con un buon risciacquo. Le macchie peggiori sono la ruggine, le muffe ed infine i residui organici appartenenti ai vari animaletti a cui piace tanto rifugiarsi dentro le nostre vele immacolate. La smacchiatura deve essere puntuale e non estensiva ed è meglio evitare il contatto con le cuciture. Per fare questo lavoro io utilizzo una spugnetta per lavare i piatti, personalmente non ho mai dato tempo alla vela di arrugginirsi. 

Lavaggio e sciacquatura:
Dicono che è sufficiente sciacquare bene con sola acqua, io utilizzo anche un po' di sapone per i panni delicati. Riesco a lavarle e a risciacquarle tranquillamente nella vasca da bagno e per effettuare quest'ultima operazione mi aiuto con il doccino. Dopo averle tenute a bagno circa venti minuti le passo diverse volte nell'acqua corrente.

Asciugatura:
Le lascio tre giorni in mansarda ad asciugare tutte stese e sollevate da terra.

Piegatura:


I fratelli scout del Catania 14 ci spiegano bene come fare: Come piegare le vele. Io faccio esattamente così, le stendo tutte a terra nel pavimento pulito e poi le piego. Alla fine le infilo nella sacca assieme alle stecche e poi le ripongo assieme a tutto il materiale della barca.

Le vele bianche e immacolate danno una gran soddisfazione

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