domenica 10 aprile 2011

Lo scivolo di Campo nell'Elba


Visualizzazione ingrandita della mappa

Ecco lo scivolo di Marina di Campo, per la sua agibilità conviene contattare la Capitaneria di Porto.
Altre foto ed altre informazioni si trovano su: 
Ho dei bei ricordi di questo posto, un amico di famiglia, che aveva una bella villa nelle vicinanze, mi ospitava spesso nel piccolo bar della piazza raccontandomi piacevolmente come aveva creato il suo impero, la più grande azienda orafa del mondo. Purtroppo per me non ho potuto imparare molto da lui, di una cosa però sono certo: le persone migliori sono le più semplici.

Io, seduto, e mio fratello Giuseppe nella nostra casa di Marina di Campo a quei tempi


venerdì 8 aprile 2011

Tara-Tari, la grande avventura di un piccolo veliero da pesca

Dal Blog di Tara-Tari

Corentin de Chatelperron è un giovane ingegnere che si è messo in testa di aiutare il Bangladesh attraverso una formidabile avventura: la costruzione di un veliero da pesca realizzato in fibre di iuta per poi navigare dal Delta del Gange fino alla costa francese attraverso l'Oceano Indiano e il Mar Rosso.

Dal Blog di Tara-Tari

Tutto per testimoniare la tragedia che sta colpendo il Bangladesh ed aiutare le prime vittime del cambiamento climatico. Questo è il blog di Tara-Tari dove lo potrai seguire e sostenere acquistando il resoconto del suo viaggio.



giovedì 7 aprile 2011

Norseboat 21.5, eccola!

Dal sito Norseboat
Ne avevamo parlato in un precedente post, ma senza foto né filmati che ora invece potrete trovare nel sito di Norseboat e su Youtube. Anche se abbastanza costosa è veramente bella questa barca canadese dalle linee d'acqua molto classiche ma allo stesso tempo moderna ed innovativa. Infatti bisogna notare che la barca pesa 580 kg pur essendo stabile e sicura grazie al "water ballast" mentre il suo albero in carbonio pesa solo 9 kg! Tutto ciò significa facilissima trasportabilità ed alberatura, conosciamo quanto queste caratteristiche siano fondamentali ed impagabili per un buon "trailer sailing".


mercoledì 6 aprile 2011



lunedì 4 aprile 2011

La fibra vegetale della Gazelle des Sables




Sicuramente un video interessante sull'utilizzo della fibra vegetale nella costruzione delle barche a vela. In più si parla di questo meraviglioso piccolo veliero che, come sapete, a me piace molto: La Gazelle des Sables, tra modernità e tradizione.
Nel video successivo la Gazelle al Salone Nautico di Parigi, fantastica, anche perché in Francia può essere trasportata tranquillamente con la bici:



sabato 2 aprile 2011

C'è una barca nel bosco

Una barca nella collina di Lignano!
Ebbene si, in piena terraferma nella campagna toscana tra Gaville e Lignano, a più di 200 chilometri dal mare ed almeno 50 dal Trasimeno, mi è spuntata fuori una barca in mezzo ad un bosco, tra olivi e querce secolari. E c'era pure il suo proprietario che faceva carena, proprio mentre facevamo la nostra passeggiata preferita, "lo scoglio" da dove si può osservare un panorama imperdibile sulla città. E' il sogno di tutti avere una barca in giardino in un posto come questo, o sbaglio?

Lo scoglio, dove ci sediamo ad ammirare Arezzo
Insomma, questo si che è carrellare, vi ci voglio a trasportare una barca in stradine come questa! E buon fine settimana a tutti!



mercoledì 30 marzo 2011

Le norme tedesche per il trasporto su bici

Dal sito bocklradweg

Viene specificata solo la larghezza del rimorchio che non può superare 1 metro. Per quanto riguarda le altre dimensioni non ci sono requisiti specifici, ma vengono date tre raccomandazioni soprattutto per i fabbricanti dei trolley:
  • una lunghezza massima  di 2 metri, per carichi normali, ed una massima di 4 metri per attrezzature turistiche sportive;
  • un'altezza massima di 1.4 metri;
  • il peso deve andare da 40 kg a 80 kg a seconda se il rimorchio è frenato o non frenato.
La sporgenza laterale e posteriore massima ammessa dovrebbe essere di 50 cm. Sono vigenti anche delle disposizioni per la circolazione su piste ciclabili.
Tutti gli altri requisiti relativi all'illuminazione ed alla frenatura li potrete trovare nel sito: bocklradweg



giovedì 24 marzo 2011

Lo scivolo di Le Grazie, Portovenere


Non sembra proprio male questo bello scivolo situato nel Golfo dei Poeti, tra Portovenere e La Spezia.  Ecco alcuni link con tanto di foto ed informazioni:
Lo scivolo, come si vede, è buono e gratuito, il parcheggio è a pagamento posto al suo a fianco, ottimo nei periodo poco frequentati, altrimenti ....




martedì 22 marzo 2011

Lo sviluppo sostenibile del Parco del Trasimeno

La darsena di Castiglione del Lago, esempio di portualità "eco-sostenibile"

Coniugare sviluppo e ambiente presuppone una forte volontà di conservazione del patrimonio ambientale ma allo stesso tempo tante idee e risorse per adeguare il territorio ad una maggiore ricettività. Certo al Trasimeno la pressione antropica non potrà mai superare determinati limiti ma, d'altro canto, la massa è già orientata verso altre destinazioni e quello che è giusto chiedersi è se questo meraviglioso lago potrebbe accogliere una maggior presenza di "eco-turisti". Io penserei proprio di si, specialmente se si sceglie e si investe su diversi fronti in modo da garantire l'offerta per tutto l'arco dell'anno.

Portualità: la nuova darsena di Castiglione del Lago è un vero e proprio gioiello, la dimostrazione di come possa essere realizzato un porto senza cementificare costituito solo da prati e pontili flottanti. Purtroppo ritengo che lo sforzo, per quanto notevole, non sia sufficiente anche se l'amministrazione Provinciale di Perugia sta attuando lodevoli ed importanti interventi nella darsena di Passignano. Castiglione del Lago, Tuoro, Passignano, San Feliciano e Sant'Arcangelo dovrebbero diventare le destinazioni cardine su cui sviluppare il "polo nautico" del Trasimeno. E' di fondamentale importanza che l'appassionato di nautica trovi a disposizione un minimo di servizi come l'accesso ai pontili per l'ormeggio, uno scivolo, un parcheggio per auto, un'eventuale area sosta camper, un deposito a secco per le barche piccole ed infine i servizi igienici, non servirebbe nient'altro. Per quanto riguarda il servizio gru è sufficiente quello già attuato nelle darsene di Castiglion del Lago, Passignano e San Feliciano. Non si possono fare "i conti senza l'oste" dice un vecchio detto popolare, ma le infrastrutture sono l'alimento di qualsiasi presenza turistica, che sia un porto in una località di mare o lago o un impianto di risalita in montagna, ed una portualità ben concepita e distribuita farebbe la differenza.

Econautica: ne abbiamo già parlato nel post "Non lasciare traccia" e siamo abbastanza consapevoli di cosa significhi tutto ciò in un ambiente così delicato come quello del Trasimeno. Si tratterebbe quindi di promuovere e sviluppare determinati tipi di attività quali il nuoto, la vela, la canoa, il sailonbike, l'utilizzo di motori elettrici, il kitesurf, insomma gli sport nautici a "basso impatto ambientale". Anche in questo caso la nuova Scuola di Vela all'Isola Polvese è certamente il "fiore all'occhiello" ma non è sufficiente tanto che difficilmente si alimenterà se non vengono promosse attività parallele. Con questo intendo, per esempio, locazione di piccole barche, cabinati, canoe, sailyak, piccoli motoscafi, bici e canoe, insomma ogni darsena dovrebbe essere dotata di un piccolo centro di "charter" e di ampi spazi per il "transito", cioè per coloro che frequentano il lago solo per brevi periodi.

Stabilimenti balneari: è un punto importante e molto critico, difficilissimo esternare un'idea, per quanto gratuita e peregrina come tutte quelle che sto scrivendo. Il problema nasce dalla naturale irregolarità della profondità del lago, sembra però che questo problema si stia risolvendo, almeno in parte. Io non credo che si debbano creare arenili dove non esistano, sarebbe uno scempio, si potrebbe invece migliorare l'accesso ai piccoli arenili tipici del lago. Grandi prati ben curati ed alberi ad alto fusto fino alle piccole spiagge naturali che si affacciano nell'acqua. Un esempio è il lungo lago di Castiglione del Lago, ma ce ne dovrebbero essere molti altri. Non necessariamente una spiaggia deve essere fatta di rena, potrebbe essere un prato ed apparire altrettanto bella. Le strutture balneari mi sembra che siano quasi totalmente assenti ed è ovvio che questo tipo di attività è, come per i porti, la ninfa vitale della presenza turistica. Come presupposto ci deve essere una grande attenzione a mantenere il livello del lago costante e all'accesso agli stabilimenti come le strade ed i parcheggi.

Ciclismo, equitazione, golf: Ottima l'iniziativa della ciclabile e del servizio di locazione biciclette ma è arrivato il momento di alzare il "tiro" con l'equitazione ed il golf lungo i meravigliosi percorsi storici, archeologici, naturalistici delle Terre del Trasimeno.

Turismo eno-gastronomico: già si fa tanto ma non c'è solo quello.

Avifauna e percorsi storico-naturalistici: la locazione di battelli, di bici e di cavalli, nonché la creazione di adeguate infrastrutture, può essere un mezzo per accedere più facilmente il territorio, con attività quali il bird watching, i percorsi museali, etc., non sto ad elencarli tutti, anche perché già viene fatto tanto. Si può fare di più.

E' proprio lei, la Moretta Tabaccata specie rarissima che frequenta il Trasimeno?

lunedì 21 marzo 2011

Pare-Fouling, una sfida eco tripla

Dal sito Nautic-Innovation

Mi piace parecchio questa soluzione proposta dalla azienda francese Nautic Innovation, il Pare-Fouling. Nel loro sito vengono elencate le tre motivazioni per cui vale la pena informarsi seriamente su questo prodotto, e che ho tentato di tradurre maldestramente. Ovviamente Pare-Fouling è valido per chi lascia sempre la barca in acqua e non la utilizza per lunghi periodi.

UNA SFIDA ECO TRIPLA

Ecologia:
- L'antivegetativa è protetta dal Pare-Fouling e non si diffonde nell'ambiente.
- Il carenaggio è meno frequente (da 3 a 5 anni)  e i rifiuti associati alla pulizia della carena sono, di conseguenza, ridotti.
- I film utilizzati sono stati appositamente selezionati e progettati per questo utilizzo a causa della loro neutralità per l'ambiente e le loro caratteristiche completamente riciclabili.

Economia di tempo e fatica:
- 1 ora (posa o rimozione), rispetto a 1 o 2 giorni per un refit.
- tempi di prenotazione per effettuare le operazioni di carenaggio.
- tempi di raschiatura e verniciatura.

Risparmio:
- Il  Pare-Fouling prolunga la vita dell' antivegetativa, riducendo la frequenza delle carene da eseguire.
- La sua vita, quando vengono soddisfatte le condizioni di installazione e utilizzo, è di 5 anni minimo.
- Il suo acquisto è ammortizzato nel primo anno, cosa alquanto rara nel mondo dello yachting.


domenica 20 marzo 2011

L'albero con cerniera

Aspirina sta per essere disalberata
Più di una volta amici velisti mi hanno chiesto come fosse fatta la cerniera del mio albero perciò, l'ultima volta che sono andato al lago, ne ho approfittato per fare qualche foto. La cerniera nell'albero è molto comoda per  alberare e disalberare in sicurezza e ritengo che tutte le barche fino a 24 piedi dovrebbero averla. Di come abbiamo fatto a disalberare ne abbiamo già parlato qui.

La base in coperta
La drizza che si vede è quella della deriva mobile. La base in coperta, ha due asole e due fori per una spina, la spina è amovibile ed andrà a fissare la parte superiore fungendo da da cerniera.

La base in coperta
La base dell'albero, che andrà a coprire completamente la base in coperta, ha anch'essa i fori per l'inserimento della spina che avete visto fissata alla base in coperta e una spina fissa che andrà ad appoggiarsi sulle asole della base in coperta. 

La base dell'albero

La base dell'albero
La prima operazione che si fa è di fissare la spina con l'albero steso orizzontalmente, una volta fissata la spina si tira su l'albero. Successivamente si collegano lo strallo, le sartie ed infine il paterazzo.

Si collega/ scollega la spina con albero in orizzontale
La cerniera con l'albero su
Le uniche cose che mancano per poter fare tutta l'operazione in sicurezza sono dei supporti laterali, anche posticci, per evitare le oscillazioni laterali dell'albero, in particolare se si volesse fare questa operazione da soli con l'ausilio del paranco della scotta collegata allo strallo, come si vede nel filmato effettuato da Lorenzo. Nel filmato però Lorenzo non aveva i supporti laterali che altrimenti potrebbero essere realizzati in questo modo: due barre da collegare alla base dell'albero e, tramite delle cimette, agli occhioni di fissaggio delle sartie.

Supporti laterali collegati alla base dell'albero e agli occhioni tramite cimette



sabato 19 marzo 2011

Cotti dal vento



La mano dei terzaroli non era venuta proprio perfetta ma la giornata invece lo era stata, bel vento sostenuto, onda e tanto sole di ritorno da "isola", quattro miglia e mezzo così si vivono raramente.



giovedì 17 marzo 2011

150 anni, il meglio della nostra storia

Dal sito Mondovespucci
Certo, fortuna che abbiamo il nostro Presidente che ogni giorno ci dimostra quanto onestà, rettitudine, ideali morali ed etici stiano alla base di ogni persona civile e intelligente, mi è piaciuta la passione, e allo stesso tempo l'eleganza, con cui ieri sera ha fatto il suo breve discorso durante lo spettacolo di RAI1. 


AUGURI ITALIA!


mercoledì 16 marzo 2011

Klepper, la deriva smontabile

Dal sito Klepper
Dice un vecchio detto tedesco: "Naviga a vela quando puoi, pagaia quando devi.", poi nel loro sito aggiungono che il kayak a vela è uno sport sempre più amato. Concordo, e credo proprio che questa "formula" Klepper, molto tedesca per definizione, mi piace parecchio e ne elenco i motivi:
1) la borsa è lunga 1.33 m
2) pesa 36kg a 1 posto, 48 kg a 2 posti
3) ha randa e fiocco da 2.5 a 5 mq
4) è sicura, fino a 4 Bft;
5) è capiente;
6) il kayak completo di vele ed accessori si aggira sui 3000 € ad un posto, 4000 € a due posti;
7) si monta in soli 15 minuti;
8) è bella da vedere.

Dal sito Klepper
Come si vede dalla foto esiste anche l'accessorio per aumentarne la sicurezza rendendolo un piccolo trimarano. Comunque, per valutare tutti gli accessori ed eventualmente acquistarli on-line c'è un apposito sito: Kleppershop. Il sito Klepper è molto ben fatto e con pazienza si possono trovare molte notizie interessanti, inclusa questa meravigliosa avventura: expeditions , e poi video, foto, istruzioni e quant'altro. Insomma proprio belli questi kayak a vela della Klepper soprattutto perché potrei portarmelo facilmente dietro con la mia bici ed il trolley senza alcuna fatica. Per essere portati in kayak a vela ci vogliono bici e trolley ripiegabili:
Cyclone II ripiegabile
Con una tenda, il sacco a pelo ed il kayak dietro ci si potrebbe veramente girare l'Europa in lungo e largo, inclusi i grandi fiumi, le isole, i laghi, i mari .... magari cominciando proprio dal Po, partendo da Mantova per raggiungere Venezia, seguendo la stessa filosofia di Giacomo De Stefano, The man of the river, di cui avevamo parlato in un post precedente, e degli amici di Un altro Po.

Dal sito "Man of the river"
Qui abbiamo un bel video di un Kayak Klepper in navigazione.


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