giovedì 24 ottobre 2013

Lo scivolo di Calle Agua Armaga, da Alicante e la Costa Blanca fino a Formentera


Carlo, i progettista e costruttore del Veuliah 20 mi ha gentilmente inviato la foto di uno scivolo presente presso Alicante, dove abita, utile non solo per visitare la meravigliosa Costa Blanca ma per partire verso l'Arcipelago delle Baleari, Palma e Formentera. 
Nell'attesa del completamento della sua bella barca mandiamo un saluto a Carlo con l'intento di fornirvi al più presto maggiori informazioni sul suo progetto.


La posizione dello scivolo si vede molto bene anche su Google Maps.




mercoledì 23 ottobre 2013

Daniele e Paola, gli armatori di Pallina

Il nuovo VIKO 20 di Daniele e Paola
Da Bologna mi hanno scritto i due armatori di "Pallina", il VIKO 20 nuovo di pacca di Daniele e Paola. Oltre alla loro simpatia e generosità nell'avermi permesso di pubblicare qualche foto ho constatato alcune interessanti novità su questo nuovo modello di VIKO 20 acquistato presso l'importatore in Italia.

Daniele al lavoro sul ponte di Pallina
La prima cosa che salta all'occhio è il timone in acciaio. Troppo più pratico, comodo da usare e  poi basta con le continue manutenzioni al legno sempre a rischio di rotture. Inoltre la moderna impugnatura offre maggiori garanzie di controllo durante la navigazione.

La felicità di Paola al timone
Del tambuccio scorrevole, dell'oblò nella cabina di poppa, della delfiniera, della presa in banchina e del lazy bag, tutte cose che io ancora mi sogno, conoscevamo l'esistenza ma certamente salta all'occhio la qualità delle loro finiture, qualità che si nota anche in tutte attrezzature di coperta. Questa barchina è sempre più bella, tanto più che Daniele e Paola mi hanno assicurato che i difetti che avevano i primi modelli non ci sono più.
Insomma, complimenti Daniele e Paola, nonostante che ce l'abbia anch'io il Viko 20 la sapete una cosa? Crepo d'invidia! In senso buono ovviamente.

Daniele e Paola all'opera su Pallina

Il Wayfarer e la sua tenda

Le componenti base del Wayfarer, da USWayfarer
Il Wayfarer (Viandante in italiano) è una deriva, costruita inizialmente di legno o e poi in vetroresina con armo Bermuda o Marconi, utilizzata sia per regate che come daysailer.
La barca è di 15 piedi e 10 pollici (4,82 m) di lunghezza, e abbastanza capiente per contenere tre adulti.
Alcuni appassionati l'hanno utilizzata in alto mare, in particolare Frank Dye ci ha navigato dalla Scozia fino all'Islanda attraverso il Mare del Nord.

Un Wayfarer in navigazione, dal sito Hartley Boats
Le sue dimensioni e la stabilità l'hanno resa popolare nelle scuole di vela ma anche in regata i Wayfarer hanno ottenuto importanti riconoscimenti in tutto il mondo.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.82 m
Larghezza: 1.85 m
Pescaggio: 0.20 - 1.16 m
Peso: 169 kg
Sup. velica (randa + fiocco): 8.83 + 2.78 mq
Il primo Wayfarer è stato realizzato in legno nel 1957 su progetto di Ian Proctor, successivamente ne sono state realizzate diverse versioni, tra cui l'ultima, il Mark IV prodotta da Hartley Boats.
I Wayfarer originali si riconoscono dal "W" sulle loro vele.
I Wayfarer sono famosi per essere spesso coperti da una loro tenda per fare campeggio nautico.

Il Wayfarer e la sua tenda, dal sito NWSAILS
Esistono varie Associazioni di Classe tra cui, la Wayfarer International, la United States Wayfarer Association e la prestigiosa UK Wayfarer Association.
Il filmato che vi propongo di seguito è un piccolo gioiello di storia della nautica, parla della grande avventura di Frank Dye della quale vi ho già accennato. Da non perdere.

.

Oggi il Wayfarer il legno utilizzato da Frank Dye per fare la traversata è esposto al National Maritime Museum.


martedì 22 ottobre 2013

Seahorse, il mini yacht

Seahorse, dal sito Vodnyimir
Seahorse, ancora non è mai stato costruito benché sia bellino da morire. Nel sito potrete trovare i piani di costruzione gratuiti.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.05 m
Larghezza: 1.93 m
Peso: 600 kg
Peso chiglia: 190 kg
Pescaggio: 0.6 - 1.3 m
Sup. velica: 14.1 mq
Altezza in cabina: 1.2 m


lunedì 21 ottobre 2013

Alpiro 18, è sicuramente meglio vederlo una sola volta che mille parole

Alpiro 18 versione 2013, dal sito ALPIRO
Alpiro costruisce un unico modello, l'Alpiro 18, che rinnova ogni anno tanto che l'annata ne identifica la versione. Questo tipo di catamarano gonfiabile, oltre ad essere molto convincente dal punto di vista tecnico, mi piace per il modo in cui i loro produttori pianificano i miglioramenti per gli anni successivi. 
Per il 2014, per esempio, possiamo vedere l'intenzione, tra le altre, di adattare il catamarano alle lunghe crociere e al campeggio nautico.

Alpiro 18 versione 2014 da crociera, dal sito ALPIRO
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.50 m
Larghezza: 2.80 m
Sup. velica (randa + fiocco): 10.9 + 4.4 mq
Capacità: 600 kg
Sup. totale della piattaforma: 12 mq
Peso a vuoto 150 kg
Tempo di montaggio/ smontaggio: 105/ 60 minuti
Persone trasportabili: 2 - 5 
Insomma, davvero bello ed interessante, c'è anche un video, ma l'avevamo già visto in navigazione nel post precedente.
Certo pensare di avere uno "yacht a vela gonfiabile" con tanto di cabina, semplicemente gestibile da una delle tante meravigliose spiagge della nostra costa durante l'estate per poi dimenticarselo su di uno scaffale l'inverno .......!!!!




domenica 20 ottobre 2013


sabato 19 ottobre 2013

Solar Wrap Mini, il pannello solare portatile

Solar Wrap Mini aperto, dal sito Bushnell
Interessante il Solar Wrap Mini, questo pannello solare ripiegabile in un cilindretto, aggiungendo la facile portabilità alla capacità di ricarica e stoccaggio dell'energia. Costa 89.99 $ e si può acquistare online QUI.
Solar Wrap Mini chiuso, dal sito Bushnell
Solar Wrap Mini dispone di due uscite USB per la ricarica dei dispositivi, un ingresso Micro USB per la ricarica dalla presa del muro, un indicatore del livello della batteria e all'interno ci sono batterie a lunga durata  Li Ion. 
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:

Caratteristiche tecniche del Solar Wrap Mini, dal sito Bushnell
Pesa circa 88 grammi, chiuso è lungo 11 cm, largo 3.2 cm, aperto è lungo 46.2 cm.



venerdì 18 ottobre 2013



mercoledì 16 ottobre 2013

DOC-YW, lo yacht su due ruote

DOC-YW, dal sito Wind Water Way
Volevo aspettare domani a mandare questo post ma non ho resistito, troppo forte questo caravan che diventa una barca, DOC-YW lo yacht su due ruote.
Ho visto che nel sito Wind Water Way ci sono altre cose interessanti di cui sicuramente parleremo in seguito, comunque avessi quei 30000 € che ci vogliono io il DOC-YW lo comprerei subito. Questa barca farà sicuramente parlare di se.


Il tesoro sommerso del Trasimeno


Visualizza La Battaglia di Annibale in una mappa di dimensioni maggiori

Non c'è nascosto solamente il Santo Graal al Lago Trasimeno,  ma un tesoro altrettanto importante dal punto di vista storico ed archeologico.

La teoria di fondo parte dalla storia e si mescola alla leggenda: 
La battaglia del Trasimeno, svoltasi nel giugno del 217 a.C. (II Guerra Punica), vide come teatro di svolgimento, secondo la più recente ricostruzione scientifica dei luoghi della battaglia (Gambini-Brizzi, 2008), la piana di Tuoro. Polibio dice infatti che alcuni legionari tentarono di salvarsi gettandosi in acqua, ma il peso delle armature li trascinò a fondo. Di questi reperti non si son mai cercate le tracce. Almeno fino ad oggi. Ed è possibile dunque che siano custodite sotto metri di sabbie in questo tratto del lago di Tuoro, importanti testimonianze dello storico episodio .......

Se volete conoscere tutta la storia leggete l'articolo "Sulle tracce di Annibale", da Tuttoggi.


Fu una carneficina mai dimenticata nella gloriosa e millenaria storia di Roma, certo viene da riflettere che solo oggi, dopo ben 2230 anni, si pensi di andare a cercare qualche reperto archeologico anche in fondo al lago. Le ricerche vengono condotte dall'ISMAR del CNR, ulteriori informazioni sulla ricerca le potete trovare nel blog de "La Rotta dei Fenici", II Fase delle indagini al Trasimeno per confermare le teorie sulla Battaglia di Annibale.

I tecnici del CNR al lavoro per analizzare il fondale, foto tratta da frescodiweb



Ship to go

Ship to go, dal sito Yachthandel Hamburg
SHIP TO GO, è la prima volta che vedo attuato questo tipo di "charter", una barca pronta nel suo carrello per poterla portare ovunque la si voglia far navigare. Certamente altrettanto conveniente che un acquisto considerato che si paga solo 770 €/ settimana per  il VIKO 20, è sufficiente avere un auto con una capacità di traino di 1300 kg. C'è la possibilità di prendere anche un VIKO 23 ma la capacità di traino dell'auto deve essere superiore, credo intorno ai 2000 kg.
Bisogna aggiungere che le barche in "charter" sono sempre seminuove, equipaggiate e mantenute a dovere. 
Un'attività da imitare anche qui da noi in Italia perché andare a prenderla ad Amburgo è forse un po' troppo lontano, a meno che da lì non si voglia partire per andare ad esplorare le meravigliose coste della Danimarca ed i suoi fiordi.



martedì 15 ottobre 2013


La Taberna del Puerto

Dal forum La Taberna del Puerto
Capita di rado, ma quando si parla bene del proprio blog fa sempre piacere:

Buscando por internet me encontré con esta web/blog italiana:
( http://terrafermasailors.blogspot.com.es/ )
que os gustará a todos los que apreciéis la náutica simple (slow sailing?).
Hay mucha información sobre dinghy cruising, campings con boyas, embarcaciones remolcables, etc. No he terminado de explorarla pero hay cantidad de información que desconocía:
Boyas: impresionante la cantidad de info:
http://translate.google.es/translate...gavitelli.html
Fueraborda/vela: la solución para una auxiliar hinchable!!!
Piraguas y kayacs a vela, incluso hinchables. Zodiacs a vela .
Cartografía
Sail on Bike
Mapa de rampas. etc etc.
Una perla: una tienda de campaña para padlesurf (surfcruising?): http://translate.google.es/translate...la-meglio.html
Que la disfrutéis.

¡muchas gracias!!!

Un nuovo albero per Vicius, il bellissimo Lanaverre Menhir di Massimo

Vicius, il Lanaverre Menhir di Massimo
Massimo mi ha contattato perché è alla ricerca di un nuovo albero per il suo Lanaverre Menhir, causa rottura per anzianità. Chi lo avesse a disposizione, magari perché usa la barca solo a motore o solo perché non sa più che farsene può contattare Massimo a questo indirizzo email, altrimenti potete contattare me per i numeri telefonici. (PS: Massimo ha riparato il suo albero).
Il Lanaverre Menhir è una piccola barca a vela cabinata molto interessante e carina, leggera, facilmente trasportabile, ottima per il daysailing o il campeggio nautico per due.

Vicius, il Lanaverre Menhir di Massimo
Queste sono le dimensioni dell'albero del Lanaverre Menhir di Massimo, riprese da un altro sito a lui dedicato: Le Menhir, mon voilier dériveur intégral.

Le mat, dal sito Le Menhir mon voilier dériveur intégral
Queste sono le caratteristiche tecniche principali del Lanaverre Menhir:
Lunghezza: 4.75 m
Larghezza: 1.92 m
Pescaggio: 0.30 - 0.85 m
Peso a vuoto: 280 kg
Peso chiglia: 100 kg
Sup. velica (randa + fiocco): 8.25 + 4.00 mq

Il piano velico del Menhir, dal sito Voilier Menhir
E c'è anche un bel video di come ci si può divertire con una barchetta del genere.


lunedì 14 ottobre 2013

Lungo le "Vie della Seta", le lontane frontiere dell'immigrazione e della civiltà


Visualizza Lungo le Vie della Seta in una mappa di dimensioni maggiori

Il viaggio di Marco Polo che vedete rielaborato su Google Maps l'ho estratto da un bellissimo sito russo che parla dei grandi viaggiatori, wiki.marshruty. Ve ne consiglio la lettura, è molto ben fatto e la mia estrapolazione nella carta è solo parziale.
Ma non è solo del fantastico viaggio di Marco Polo, che ho ripercorso piacevolmente, che vi volevo parlare ma aprire una piccola parentesi sull'immigrazione, argomento in questo momento così cruciale per la nostra umanità.

Siamo tutti figli di emigranti!

L'uomo, sin dalla notte dei tempi, non è mai stato fermo e se ciascuno di noi riesce ad approfondire le proprie conoscenze nelle radici della storia scoprirà con enorme sorpresa che le sue origini provengono da terre lontanissime, in tempi lontanissimi, quando guerre, pestilenze, siccità, o più semplicemente un lavoro o un pellegrinaggio, avevano spinto i suoi antenati a muoversi verso terre più fertili, ricche e dove si potevano condividere ideali di civiltà e tolleranza.
E se oggi le vie dell'immigrazione che ci angosciano di più sono quelle che provengono dal Nord Africa attraverso il Canale di Sicilia, nel corso del medioevo erano soprattutto quelle che si propagavano attraverso le cosiddette “vie della seta”, strade e percorsi principalmente commerciali già battute sin dai primi secoli dell'ultimo millennio da Marco Polo, ma anche prima, fin dal tempo dei romani.
Nel caso di mia nonna paterna per esempio, pensate, è bastata la scritta nella tomba di un Santo nel Duomo di Lucca per scoprire che il nome di quest'ultimo ha quasi certamente ed inequivocabilmente attribuito la provenienza della sua famiglia, stabilitasi in Toscana tra il 1200 e il 1300, dall'Armenia, con precisione da una delle sue più importanti e gloriose capitali da cui è stato generato quel cognome.

Iscrizione sulla tomba del Santo
Una capitale fondata dal Re Chorsoe III di Armenia nel 335 e da allora utilizzata come residenza principale dei re armeni della dinastia arsacide. Da lì si vede il Monte Ararat, il "luogo creato da Dio" e dell'Arca di Noè. Dopo le varie vicissitudini della storia, inclusa l'occupazione islamica, la capitale è diventata sede della Chiesa armena fino a circa il 1300 da dove si trasferì nell'isola di Akmadar nel Lago di Van, allora appartenente al grande impero armeno. Ed è proprio in questo periodo, epoca in cui quella capitale fu distrutta dai mongoli, che partirono attraverso le "Vie della Seta" i pellegrini, seguaci del Santo, o forse solo commercianti, e che si stabilirono a Lucca e in Toscana.

Dal sito vie della seta
Sembra che fossero molto bravi a commerciare ed insegnare tanto che il mio trisnonno, ingegnere, nominato BACCELLIERE dal Granduca di Toscana perché studente meritevole, voleva insegnare matematica al Liceo Classico di Montalcino dove era nato. Invece, tra il 1859 e il 1863, il fato lo portò ad Arezzo, come direttore operativo degli scavi etruschi di una famosa Società filantropica fiorentina. Il suo operato, oltre che nelle LETTERE che ho ritrovato alla Biblioteca Centrale Nazionale di Firenze, è menzionato anche nel prestigiosissimo “Archivio Storico Italiano” di Giovan Pietro Vieusseux, del quale era stimato e rispettato conoscente, nonché fidato amico. L'esito dei suoi scavi è servito a creare il Museo Nazionale Archeologico di Firenze. Dopodiché fu assunto ad Arezzo ed è in gran parte per merito suo che noi abitiamo ancora qui. Questo trisnipote di emigranti è stato anche un EROE della nostra guerra di indipendenza avendo partecipato alla campagna di Curatone Montanara. Credo che dopo ebbe parte nella realizzazione della Bonfica della Valdichiana, ma questa è un'altra storia da raccontare.
Non mi voglio abbassare a tanto, cioè a giudicare coloro i quali in questi anni hanno prodotto leggi criminali contro l'immigrazione, vorrei solo chiedergli: ma voi che cosa siete, da dove venite?

E allora per tornare ai luoghi dell'avventura di Corto Maltese e dell'Armenia perché non gustarsi "La casa dorata di Samarcanda".
Ma in fondo, più luoghi dell'avventura della piccola storia di vita che vi ho raccontato oggi, dove vogliamo andare?





domenica 13 ottobre 2013


sabato 12 ottobre 2013

Antila 22 avec remorque

Antila 22 in vendita su Leboncoin
Acquistare un usato, praticamente nuovo, ti offre il vantaggio di avere una barca chiavi in mano e pronta alla navigazione senza doversi preoccupare degli accessori e relativi costi aggiuntivi. Insomma, quel che c'è, c'è e si sa dove si comincia e dove si finisce, specialmente se la si può ormeggiare in giardino.
Questa Antila 22 in vendita su Leboncoin, della quale abbiamo già parlato nel post Antila 22, bella e possibile, al prezzo di 25000, tutto compreso incluso il carrello, è davvero interessante; una barca da crociera abitabile e carrellabile.

Antila 22 in vendita su Leboncoin
E c'è anche un bel video promozionale dell'Antila 22. Mi piace.


Lo scivolo di Rapallo


Facente parte del Marina Pubblico di Rapallo lo scivolo è ampio e, in caso di necessità, dotato di gru. Credo sia consigliabile informarsi e/ o prenotare prima del suo utilizzo che dovrebbe essere gratuito. In zona sono presenti parcheggi a pagamento e il Marina Privato Carlo Riva.
Ulteriori informazioni le potrete trovare su:




venerdì 11 ottobre 2013

Катамаран парусный надувной Альфа 3, 12.000 rph

Alpha 3, dal sito SLANDO
Alpha 3, è il nuovo catamarano gonfiabile prodotto dalla società ucraina Solaris-Boat. Comodo, facile da usare e da trasportare è un ibrido che abbiamo già visto in altri modelli, tra un catamarano e un gommone, certamente non offrirà le performance di un catamarano puro ma di sicuro più comodo e adatto al divertimento in famiglia. Mi piace!

Alpha 3, dal sito SLANDO

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.2 m
Larghezza: 1.9 m
Sup. velica: 5.5 mq (randa)
Peso: 55 kg
Il prezzo sembra davvero conveniente anche se credo che debbano essere contattati, viene spedito su ordinazione in 45 giorni.

Alpha 3, dal sito SLANDO
E c'è già un bel video dimostrativo.



Via: SLANDO


Beccati questo e Beccati quello


Tra il lago di Chiusi e quello del Trasimeno, lungo il Sentiero della Bonifica, esattamente in mezzo al confine tra Toscana e Umbria, si trovano due torri che rappresentano un simbolo della nostra storia medievale. 
Si chiamano Beccati Questo e Beccati Quello (o Quest'altro). 

"La torre Beccati Questo, costruita nel territorio del comune di Chiusi, può essere datata intorno al 1279, ma la ricostruzione definitiva avvenne nel 1427. Venne costruita dai Guelfi dopo una vittoria sui Ghibellini, e doveva simboleggiare il loro dominio sui territori paludosi che segnavano il confine tra il territorio sotto il controllo di Siena e quello di Perugia. Pochi anni dopo, però, la controparte perugina costruì nel territorio umbro la torre di Beccati Quello (oppure Beccati Quest’altro) per sbeffeggiare a loro volta i rivali senesi. Il particolare nome delle torri, rimasto tuttora in uso, dimostra l’importanza della derisione degli avversari in epoca medievale, come strumento per evitare oppure inasprire i conflitti. (....)

Le due torri, pur apparendo come dei veri e propri fortilizi difensivi e predisposte come avamposti militari, furono in realtà utilizzate principalmente come stazioni di Gabella, ovvero per la riscossione dei tributi necessari al transito di merci e persone nei territori della Valdichiana, tra Siena e Perugia. (....)

I viaggiatori che passano nei dintorni del lago di Chiusi, diretti verso il lago Trasimeno, possono facilmente scorgere le due torri che svettano in mezzo alle campagne. Le due torri si sorvegliano reciprocamente da quasi seicento anni, l’una di fronte all’altra, tra Toscana e Umbria. E continuano a ricordare gli anni in cui, in mezzo alla palude, le repubbliche e le signorie rivali si prendevano in giro a vicenda. (....)  (parzialmente estratto da Lavaldichiana, autore Alessio Banini)


Dinghy Caravela 1.7, non c'è limite al piccolo

Caravela 1.7, dal sito di B&G Yachtdesign
Questo barchino, chiamato Caravela 1.7 di Roberto Baros, è destinato ad essere utilizzato come tender, barca a vela per il tempo libero e, in caso di emergenza, può anche essere utilizzato come imbarcazione di salvataggio. Le sue dimensioni compatte permettono di essere facilmente riposto in coperta, o sulla parte superiore della cabina di una qualsiasi barca a vela da crociera, tranne quelle più piccole.
Può andare a vela, a remi, o con un piccolo motore fuoribordo. Una ruota attaccata allo skeg aiuta il varo e l'alaggio, se il terreno non è troppo irregolare.
Come barca a vela la Caravela 1.7 offre una buona opportunità di godere la deriva quando la barca madre è all'ancora.
E' inaffondabile e stabile, può essere usata da bambini, e per questo, è una buona barca scuola.
Le due derive sono a portata di mano, ma soprattutto non prendono spazio interno.

Caravela 1.7, dal sito di B&G Yachtdesign
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 1.70 m
Larghezza: 1.24 m
Peso: 35 kg
Portata: 200 kg (2 persone)
Sup. velica: 2.43 mq

Caravela 1.7, dal sito di B&G Yachtdesign
Il progetto completo gratuito l'ho trovato su SUPERENGINEER. Ottima anche da trasportare in bici.


giovedì 10 ottobre 2013


Barchette di carta: barca romana - flussliburne

Barca romana, dal sito Kallboys
A poca distanza da Mondorf, in quella che è ora la parte settentrionale di Bonn, nell' 11 a.C., venne eretta una fortezza romana con lo scopo di controllare i traffici lungo il fiume Reno. Poiché il fiume era importante , non solo come linea di confine e di controllo del territorio ma anche come via di trasporto per beni e truppe, i romani progettarono e svilupparono questo tipo di imbarcazione fluviale, chiamata Flussliburne, che andava sia a remi che a vela. Il modello di carta, scaricabile dal sito Kallboys, è in scala 1:72.
Nella mappa c'è Mondorf vista dall'altra parte del Reno.


mercoledì 9 ottobre 2013

Mini Cup

Scribd - Mini Cup
Un bel progetto completo di una piccola deriva in legno tipo laser, il Mini Cup.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 12' (3.65 m)
Larghezza: 4' (1.21 m)
Peso: 125 Lbs (56.7 kg)
Sup. velica: 75 sq. feet (6.9 mq)
Persone trasportabili: 2

Mini Cup, dal sito Stevenson Projects
E c'è anche un video, accompagnati dalle Valchirie di Wagner.




martedì 8 ottobre 2013

Långedrag Julle

Långedrag Julle J18, in vendita su Blocket
Il Långedrag Julle è una barca a vela in legno, le sue origini provengono dalla costa occidentale della Svezia. I Långedragsjullen sono disponibili in diversi formati: J10, J14, J18, J22 e J26, dove il numero indica la dimensione delle vele della barca in metri quadrati. 
Il primo dei Långedragsjullen, che è stato originariamente progettato da Hjalmar Olsson, è stato prodotto dal 1927. (Via: Wikipedia)

Che altro dire, una serie di barche meravigliose che, avendolo saputo a suo tempo, sarei andato di corsa in Svezia a prendermela considerati i prezzi.
Altre informazioni le potrete trovare sul Register över Långedragsjullarna.

A metà estate del 2009 siamo salpati dal porto di Öckerö con destinazione Götenburg,  alla Langedrag Sailing Association, che è il luogo di origine del Langedragsjulle. 
La veleggiata è stata bella, il vento era costante e anche se c'è stato qualche incontro con le grandi navi da carico siamo riusciti a mantenere la rotta. 
Verso sera siamo andati a caccia di un altro Langedragsjulle, che abbiamo trovato.

Esiste anche una versione più moderna in vetroresina di questa barca, ma che non ha nulla a che vedere con la bellezza ed il fascino del legno, comunque la sua storia la potete trovare QUI.

Il piano velico originale di Hjalmar Olsson, dal sito Julleregister
Quello che vedete di seguito è il porto di Gothenburg, un esempio in cui convive un porto a secco con gli ormeggi.




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