giovedì 31 luglio 2014

martedì 29 luglio 2014

Ciclabile del Trasimeno nella bufera



Vi propongo un deludente servizio della televisione tedesca ARD sulla ciclabile del Trasimeno e sulle sue attuali condizioni di degrado, considerate le insistenti piogge cadute quest'anno.
Non sono del tutto d'accordo in merito a quello che si dice né approvo come il Movimento 5 Stelle stia cavalcando la bufera poiché è da circa mezzo secolo che il Trasimeno non si trovava in queste condizioni, in più c'è da aggiungere che il territorio prospiciente il lago è una pianura di natura alluvionale: allontanarsene troppo nel realizzare la ciclabile avrebbe precluso gran parte del suo fascino, doveva essere fatta una scelta.
Concordo solo su di un punto nelle interviste che si vedono nel video, qualcuno dovrebbe controllare ma se in Italia c'è qualcuno che non fa assolutamente nulla di buono è la nostra classe politica istituzionale che avrebbe questo compito, ma tutti noi sappiamo bene che l'unica cosa che sanno fare egregiamente è riempire i loro portafogli.
In Casentino qualche mese fa è crollato un ponte romanico perché non si trovavano i soldi per restaurarlo, aveva resistito un millennio, purtroppo non ha potuto resistere alla lucrosa buon'uscita della Minetti e a tutti i suoi compari alla Regione Lombardia, né a tutta la gente come loro, presenti nelle Regioni, Umbria e Toscana comprese.

Via: Umbrialeft


lunedì 28 luglio 2014

Un mondo all'altezza dei sogni

Ci siamo alzati a dieci alle sette, come tutte le mattine, per preparare la colazione alla Rachele che parte per andare al lavoro e poi via, di corsa, verso il nostro amato Lago Trasimeno. Tra Laurea di Tommaso, matrimonio di Giulia, imbiancatura della casa e maltempo, abbiamo passato un mese in secca senza che neanche ce ne fossimo accorti.
Non so, sarà stata l'ora sul presto, saranno state le perturbazioni che hanno acceso i colori dell'aria, dell'acqua e della terra ma stamani il Trasimeno era semplicemente meraviglioso, un sogno. 
Dalle foto si percepiscono i colori che difficilmente a fine luglio appaiono così nitidi e lucenti. 
"Voglio vivere in un mondo all'altezza dei miei  sogni", la frase, mutuata dal Liga, esprime tutto ciò che si può dire di questa mattinata passata in mezzo al lago Trasimeno con una brezza leggera che ci ha fatto muovere sempre, in tutte le andature, per concludere con un bel vento in poppa mentre rientravamo. Fantastico!
Nel ritornare a casa con l'auto abbiamo mitigato un po' di stanchezza cantando a squarciagola e sentendoci ancora ragazzi con Mr. Jones, a tutto volume ovviamente.


domenica 27 luglio 2014


I colori sono i veri abitanti dello spazio

Incrocio tra azzurro e giallo ocra
I colori sono i veri abitanti dello spazio. La linea non fa che viaggiarvi attraverso e percorrerlo; essa passa soltanto. (I.Klein)

Il meteo ballerino ci ha convinto che il sistema migliore per passare il nostro  tempo era di fare ciò che desideravamo da tempo, colorare la nostra casa. 
Preso il coraggio a quattro mani, due per pennellare e le altre per pulire, abbiamo colorato già gran parte della casa, in azzurro, in giallo ocra, in rosa ed infine violetto. Tutti colori conosciuti nelle antiche case toscane ma da tempo abbandonati per il bianco, certamente "pulito" ma forse un po' banale.

La stanza del focolare non poteva essere altro che giallo ocra
Le foto non rendono molto e in un caso, con il violetto, non abbiamo avuto abbastanza coraggio nello scegliere una tonalità più intensa.

La sala si tinge d'azzurro
Abbiamo lavorato molto ma ci ha aiutato l'ottima qualità della vernice, spendere un po' di più ci ha fatto risparmiare tempo e fatica.

Il rosa della camera da letto è il più riposante
Insomma è bello vivere in uno spazio colorato, che sia in mezzo alla natura che in casa propria.

Peccato, il violetto è stato poco coraggioso
Elena in rosa.

Elena in un disegno di un pittore inglese
Il colore esalta Magritte!



venerdì 25 luglio 2014



giovedì 24 luglio 2014

Rollout, il cargo trailer semovente per bici

Rollout Trailers
Il problema più grosso dei trailer per biciclette è la grande sollecitazione fisica che richiedono, in particolar modo quando si trasportano carichi pesanti come quelli che si vedono in figura, oppure nel corso di pendenze e percorrenze impegnative. 
L'ingegnere americano Brian Bartel ha risolto questa difficoltà dotando il suo carrello, che ha chiamato Brouhaha Rollout, di un motore elettrico, ma l'aspetto interessante di questa realizzazione è che questo provvede solo a se stesso lasciando che il ciclista continui a pedalare normalmente come se dovesse andare da solo con la sua bici, senza toglierli il piacere delle due ruote . 
Tutto ciò è stato reso possibile grazie ad un'alimentazione elettrica controllata da sensori che mantengono a zero la forza necessaria per il traino.
Per ora il Brouhaha è solo un prototipo ma, una volta definiti alcuni dettagli, questo verrà commercializzato entro breve tempo.
La campagna di vendita offre varie opportunità, dal noleggio a 1200 $ per tre mesi, al ritiro dei prototipi usati per 2500 $, fino all'acquisto del nuovo che si aggirerà intorno ai 5000 $. 
Le possibili applicazioni di questo nuovo tipo di carrello per bicicletta sono elencate nella sezione Trailer Apps del sito di Brian, tra queste la più interessante per noi è il trasporto di imbarcazioni, gonfiabili, smontabili o addirittura intere come kayak e canoe.

Brouhaha sullo scivolo, dalla FOTOGALLERY di Rollout
E a questo punto arriviamo al punto importante perché la combinazione di una batteria da 36 V da 500 W garantisce un'autotrazione del carrello fino a 181 kg lordi.
Per concludere il video di Brian.



Via: GIZMAG


martedì 22 luglio 2014

Tao : sauvetage réussi en plein Atlantique


Pubblicato il 22/lug/2014 
La mattina del 15 Maggio 2014, la barca francese Tao, trovatasi in mezzo ad una tempesta nel Nord Atlantico è stata capovolta da un'onda anomala. Una grande quantità di acqua ha riempito la barca nel corso del capovolgimento durato circa 5 minuti. 
Sebbene l'equipaggio fosse molto esperto, questo non ha potuto impedire l'affondamento di questa robusta barca di 44 piedi in lega d'alluminio. Un Hercules C-130 statunitense della Guardia Costiera è arrivato ​​rapidamente sulla scena per salvare i naufraghi che alla fine sono stati raccolti da un peschereccio spagnolo. 
Ecco una ricostruzione con l'impressionante filmato girato dalla Guardia Costiera.

Via: Canale Youtube Voilesetvoiliers

Impressionnant!




lunedì 21 luglio 2014

La balade du Balea


Cosa c'è di più semplice di un piccolo veliero attrezzato perché possa essere armato in pochi secondi? Cosa c'è di più pratico di una barca facile da trasportare, varare e alare in acqua senza difficoltà? Se va sia a vela che a remi cosa c'è di più versatile ed ecologico per divertirsi nell'acqua con o senza vento?
Eccovi una dimostrazione nel Bacino di Arcachon, con un très sympathique Balea. (via: voilemagazine).



Balea è una piccola e magnifica canoa a vela della quale si possono acquistare i piani di costruzione per 130 €, costruirsela da se con circa 2000 €, oppure acquistarla finita, pronta a navigare, per 7500 €.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.50 m
Larghezza max: 1.50 m
Peso: 66 kg (70 kg completa di tutto)
Sup. velica: 5.10 mq
Zavorra ad acqua: 48 litri
Persone trasportabili: 2

Uno stupendo Balea in costruzione, dal sito KANOTA
E per concludere un bel blog per gli amanti di questa barca: le blog de escumayres-talasta.


sabato 19 luglio 2014


Il viaggio di Brent e Gary lungo il Bow River con una bici, un trolley e una canoa


In una calda giornata estiva c'è solo una cosa migliore che andare in bicicletta lungo il bordo di un fiume meraviglioso, è remare lungo il fiume in canoa. Per anni queste due attività sono state pensate per essere reciprocamente esclusive. 
La logistica della spola di una canoa dal punto A per poi recuperarla al punto B è abbastanza difficile. Non c'è proprio bisogno di farsi venire il mal di testa nel cercare di far entrare un paio di biciclette assieme alle pagaie, i giubbotti di salvataggio e gli zaini in una station wagon già caricata con la canoa nel tetto. 
Nell'estate del 2003, Gary Pluim ha deciso di fondere il mondo del ciclismo con quello della canoa. La sua idea è stata geniale, risolvendo il problema secolare che ha sempre tenuto queste due attività separate.
E lui lo ha risolto così, non con l'idea di una nuova station wagon, ma eliminandola definitivamente! 
Il fatto che Gary non possedesse una station wagon, nonostante fossimo a conoscenza della sua audacia nello sfidare le convenzioni, è stata ammirevole. 
Il suo piano è consistito nell'utilizzare una bicicletta tandem per il traino di una canoa su un piccolo rimorchio a due ruote dal centro di Calgary lungo tutta la strada fino a Bow Lake, la bicicletta e il rimorchio sarebbero stati stivati ​​nella canoa, e poi con la barca avrebbe remato indietro verso Calgary lungo il fiume Bow. (maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Bikeforest).

BIKEFOREST
I rimorchi per le biciclette si trovano facilmente nei negozi di bici di oggi, ma trovarne uno che possa trainare una barca di 16 piedi e che pesa 50 kg non è poi così facile. La scarsità di questo tipo di rimorchi è stato un piccolo ostacolo, ma certamente non abbastanza per fermare Gary. 
Ma perché poi Gary si doveva preoccupare del rimorchio se non aveva né la bicicletta né la canoa? Gary avrebbe acquistato una canoa in alluminio usata per questa avventura. Quest'ultima non era l'ideale per le acque del fiume Bow superiore, ma in caso di deragliamento sulla strada un colosso del genere sembrava una scelta saggia. 
In qualità di partner di Gary, l'acquisto della bici e del rimorchio era passato sotto la mia responsabilità. Ho realizzato un trailer personalizzato nel mio garage in Ontario e ordinato una bicicletta tandem pieghevole da dei bravi artigiani di Eugene nell'Oregon, i Bike Friday
La bicicletta tandem ci è stata spedita direttamente a Calgary dove Gary la stava aspettando ansiosamente con la sua lucida canoa d'argento. 
Il trailer è arrivato quando l'ho terminato. Questo non si adattava alla bici come avevo previsto ma con un po' di ritocchi, abbiamo realizzato un qualcosa che ha funzionato. 
Siamo andati subito a navigare dolcemente su e giù per le strade ripide del quartiere dove abita Gary.


BIKE FRIDAY
Il 7 agosto, in una splendida mattinata nell'Alberta, siamo partiti dal centro di Calgary. Abbiamo avuto un paio di scontri contro le barricate di cemento lungo le ciclabili finché finalmente non abbiamo capito come dovevamo curvare con il nostro rimorchio e ben presto ci siamo diretti velocemente fuori la città.

....... continua a leggere su BIKEFOREST


Romena e i suoi castelli


Ieri sera siamo andati a cena a Raggiolo in Casentino e nel tornare a casa ci siamo ricordati delle meravigliose serate al tramonto ai piedi del Castello di Romena mangiando le ciliege, i duroni casentinesi, proprio in quella "greppa" che si vede su Street View. 
Non dimenticherò mai l'ultima volta che ci sono stato, tanti anni fa il giorno in cui morì mio padre, credo che sia arrivato il momento di tornarci.



L'itinerario che vi propongo oggi, a piedi, in bici o in auto, sono i Castelli del Casentino. Da non perdere.

Il castello di Romena, Dante e Mastro Adamo   ....   ma c'è anche D'Annunzio
Le prime testimonianze sull'esistenza del fortilizio risalgono al 1088 quando era la residenza del conte Guido Alberto dei Marchesi di Spoleto, il quale partendo da questa rocca riuscì nel corso del XI secolo ad estendere i suoi domini sul Casentino. Nel XII secolo il maniero divenne proprietà dei nuovi signori della valle: i conti Guidi. Alla morte del conte Guido Guerra III (1217), i beni dei Guidi furono suddivisi tra i figli e il castello di Romena passò ad Aghinolfo, e da lui discendono i cosiddetti "conti Guidi di Romena", un ramo minore della famiglia.
L'episodio forse più celebre nella lunga storia del castello avvenne nel 1281. In quel tempo presso il castello viveva Mastro Adamo da Brescia che per conto dei Guidi di Romena, falsificava i fiorini d'oro della Repubblica di Firenze. Catturato e condannato a morte venne giustiziato nei pressi del castello nella località oggi chiamata Omomorto; l'episodio di Mastro Adamo è riportato anche da Dante Alighieri nel canto XXX dell'Inferno.
Lo stesso Dante Alighieri è vissuto per qualche tempo nel castello al tempo del suo esilio durato dal 1301 alla morte nel 1321. Dante era in buoni rapporto con i conti Guidi che accettarono di ospitarlo e proteggerlo, va detto per amor di verità che il sommo poeta risiedette però quasi sempre nel vicino Castello di Porciano. I Guidi rimasero padroni di Romena fino al 1357 quando il castello venne acquistato dal comune di Firenze.
Nel XIV secolo il castello aveva un aspetto molto diverso dall'attuale: era presente un palazzo signorile per i Signori ed anche un cassero qual punto di estrema difesa, era difeso da un sistema costituito da ben tre cerchie murarie e da 14 torri. All'interno del recinto murario vi erano le abitazioni per circa cento persone ed anche un ospedale per i pellegrini o per i poveri; in seguito le torri furono ridotte a cinque.
Probabilmente il numero delle torri diminuì già nel 1440 quando il castello fu conquistato e in parte distrutto dalle truppe arruolate dai Visconti, signori di Milano, guidate dal condottiero Niccolò Piccinino. Il castello pochi anni dopo tornò in mano ai fiorentini e da allora in poi seguì le vicende prima di Firenze poi del Granducato di Toscana. Un devastante terremoto nel 1579 ridusse il maniero in un rudere. Proprietà prima dei conti Goretti passò nel 1768, a seguito di un'asta pubblica, ai Flamini, ancora oggi proprietari del castello. Ancora nel 1889 i terreni all'interno delle mura erano coltivati con viti e olivi e addossate alla seconda cerchia di mura c'erano della case da contadini. Al conte Ottaviano Flamini si deve il restauro conservativo che ha permesso al castello di salvarsi da un inesorabile degrado. Nel castello soggiornò nel 1901 Gabriele d'Annunzio che qui scrisse gran parte dell'Alcyone.
Purtroppo durante la seconda guerra mondiale il castello venne pesantemente bombardato dall'esercito alleato per cacciare le truppe tedesche che qui si erano arroccate. (tratto da Wikipedia).


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