giovedì 13 novembre 2014

Ngalawa Sailing at Bomani Beach, Tanzania



Bello, bello, bello, ..... meraviglioso! Questa è la vela, senza nulla togliere a tutti coloro che corrono su quegli scafandri di plastica ai quali la nostra nautica ci ha fin troppo abituato.

Le "ngalawas" sono canoe tradizionali africane. Sono dotate di stabilizzatori e vele. I piccoli trimarani, possono andare abbastanza veloci e sono eccellenti barche da pesca.


Older Old Town sailing canoe, e non solo

Old Town sailing canoe, dal forum songofthepaddle
Nel forum songofthepaddle si parla di questa meravigliosa canoa Old Town attrezzata con armo velico che è stata messa in vendita dal Chesapeake Bay Maritime Museum per 2800 $.
Nel forum potrete trovare altre due foto che vale davvero la pena di guardare perché questa canoa a vela d'epoca è veramente fantastica.
Periodicamente il Chesapeake Bay Maritime Museum mette in vendita sul suo sito barche ricevute da donazioni per autofinanziarsi.
Molto bellino anche l'O'DAY NARINER in vendita per soli 650$. Ci farei una scappatina.

O'Day Mariner in vendita al Chesapeake Bay Maritime Museum
Inserisco anche questa Old Town 18 trovata sul Social Network, davvero bellissima!





mercoledì 12 novembre 2014

Eagle 525/ Skipper 17, a small sailing cruiser

Eagle 525 in vendita su Boat4Sale
Eagle 525/ Skipper 17 è un piccolo cruiser carrellabile prodotto in varie versioni e modelli fino alla fine del secolo scorso, in vendita per poche migliaia di Euro su Boat4Sale, comprensivo di carrello, motore e, come potete osservare voi stessi, una nutrita lista di accessori.
Questo modello in vendita mi sembra molto carino, ben tenuto e ben accessoriato. Mi piace, dovrebbe essere quello che si vede nel video, difficilmente si vedono barche così ben tenute.


martedì 11 novembre 2014

Sailbird: Segeln mit dem Schlauchboot

Dal sito Sailbird
La prestigiosa rivista di vela tedesca Yacht.de ha presentato il Sailbird, un interessante kit velico per gommoni proposto in due versioni, per lunghezze da 2,20 a 2.50 m e da 2.50 a 3.30 m, completo di tutto ciò che è necessario per navigare a vela, dall'armo velico, al timone, fino alle derive. 
Il suo costo è di 986 €, IVA inclusa.
Secondo le lunghezze, la superficie della vela latina può essere di 3.4 mq oppure di 4.2 mq.
Il peso delle due comode borse necessarie per il suo trasporto è di 17 ke e la loro lunghezza massima è di 1.17 m.
Il kit velico è applicabile ai seguenti tipi di gommoni, ma la lista non è esaustiva:
Achilles, Allpa, Allroundmarine, Aqua Marine, Arimar, Avon, Bauhaus, Bombard, Brig, Callegari, Caribe, DSB, e.Sea, Grand Marine, Gugel, Honda, Jago, Jilong, Lodestar, Lomac, Maxxon, Mercury, Metzeler, A.W.Niemeyer, Plastimo, Seago, Selva, Sevylor, Solid Marine, Suzuki, Talamex, Tohatsu, Viamare, Walker Bay, Wehnke, Wiking, Quicksilver, Yamaha, Zodiac u. a.

Direi molto carino.

Dal sito Sailbird


Applicare la deriva centrale al gommone a vela

Da "Катера и Яхты", ottobre 2010
Sulla rivista russa Катера и Яхты (barche e yacht), nell'ottobre 2010, è apparso un interessante articolo di Vladlen Lisovik (Владлен Лисовик) in cui ha spiegato come realizzare la cassa della deriva per un gommone.
Grazie alla mia esperienza maturata nel "Famigerato Circolo dell'Inchiostro a China" ne traduco solo l'introduzione confidando nella vostra conoscenza della lingua russa visto considerato che solo i lettori con una sconfinata cultura leggono questo blog, e comunque le foto sono sufficientemente esplicative.

E' davvero conveniente attrezzare un gommone gonfiabile con una vela? La risposta è, di norma, affermativa soprattutto per lo spazio contenuto che la barca occupa durante il rimessaggio ed il trasporto nonché per la sua leggerezza. Purtroppo però, come tutti sappiamo, ci sono delle controindicazioni dovute sostanzialmente alle linee d'acqua dello scafo ed alla sua scarsa rigidità. Poi ci sono da aggiungere l'efficienza relativa delle derive laterali la cui applicazione su di un telaio occupa gran parte dello spazio libero a bordo limitandone l'abitabilità. Come abbiamo già accennato, altro inconveniente dei gommoni gonfiabili è causato dalla forma della chiglia che offre una grande superficie “bagnata” che ne riduce la velocità, in confronto con un catamarano gonfiabile in cui la superficie degli scafi è più piccola la velocità è di due o tre volte inferiore anche se i tempi di montaggio di un catamarano normalmente richiedono tempi più lunghi. L'articolo dimostra come migliorare l'efficienza di un gommone gonfiabile applicandogli una deriva centrale ma anche aumentando lo spazio a bordo.


Come realizzare la cassa della deriva ad un gommone in sei immagini


Il porto a secco di Mazagon Marina in Spagna

Mazagon Marina, da GoogleMaps
Scivoli a gogò anche con la Spagna, dopo che avevo inserito Italia, Croazia, Istria, Francia, Inghilterra (questi ultimi due da directory esterne) e tra un po' anche la Grecia.
Con il tempo e la pazienza la cartina di Terraferma Sailors raccoglierà informazioni sugli scivoli, e non solo, in buona parte del mondo.
Ma il post non riguarda questo, piuttosto la gradita sorpresa che in Spagna, esattamente al Mazagon Marina in Andalusia, ho visto realizzato un porto a secco veramente interessante. Barche parcheggiate su loro stallo con tanto di scivolo e travel lift a disposizione, potete constatare voi stessi.
Anche se sinceramente all'asfalto preferisco i grigliati con il prato questo dovrebbe essere un porto a secco da prendere come esempio..
All'esterno ci sono tutti i servizi accessori come parcheggi, etc. Bello, ma immaginatevelo con meno cemento e asfalto, più prato ed alberi e confrontatelo con il porto accanto.
L'impatto ambientale è ridotto al minimo, in più le barche non avrebbero bisogno di antivegetativa, quindi sarebbero meno inquinanti, durerebbero molto di più e costerebbero meno.


lunedì 10 novembre 2014

Neris, frameless catamaran

Dal sito Neris
Mi piace molto questo catamarano prodotto dall'azienda ucraina NERIS, completamente ed esclusivamente gonfiabile, adatto per ogni condizione acquatica, incluse le rapide, e che si monta in soli 15 minuti.
Vi chiederete, ma le vele dove sono? E' bé, io ci metterei quelle dell'Optimist, mi sembrerebbe davvero ottimo. 
Per la struttura che regge l'albero basterebbe realizzare una cassa con una base semicilindrica da fissare con due cinghie alla struttura pneumatica, lo stesso vale per il timone.

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 360 cm
Larghezza: 180 cm
Capacità di carico: 250 kg
Peso a vuoto: 25 kg
Sup velica: 3.3 mq

Dal sito Kathua


Kayak e bici nella regione di Perm



La regione di Perm' è situata ad ovest della catena degli Urali, al confine tra Europa e Asia. Confina a nord con la repubblica dei Comi, ad est con l'Oblast' di Sverdlovsk, a sud con la repubblica di Bashkortostan ed a ovest con la repubblica di Udmurtia e l'Oblast' di Kirov. Il territorio è caratterizzato ad occidente e nell’area centrale da catene di basse colline tra le quali si stende la valle del fiume Kama. Il Kama scorre da nord a sud e poi dopo aver bagnato Perm piega verso sud-ovest per raggiungere la foce nel Volga. A oriente si ergono i rilievi montuosi degli Urali che superano i 1100 metri. Il Kama riceve numerosi affluenti nel territorio del kraj. Tra i principali affluenti sono da ricordare: Višera, Sylva, Irfen e Čusovaja. Lo sbarramento del Kama forma il lago artificiale di Kamaskoe di 1915 km² posto nell'area centrale. La capitale è Perm, posta sulla riva orientale del fiume Kama. (tratto da Wikipedia).

Timofey, dal 22 giugno al 2 luglio 2014 ha deciso di esplorare la Regione di Perm con la sua bicicletta e la canoa appresso, 425 km in undici giorni dei quali 240 in acqua. Uulteriori e dettagliate informazioni relative a questo fantastico viaggio con molte fotografie le potrete trovare su forum guns.

Tutta l'alttrezzatura di Timofey, dal forum guns


domenica 9 novembre 2014


sabato 8 novembre 2014

Scoperta in Nuova Zelanda una canoa a vela polinesiana di 600 anni fa

By Sci-news
Gli archeologi dell'Università di Auckland, sulla costa della Nuova Zelanda, hanno trovato una sezione di grandi dimensioni di una canoa polinesiana a vela risalente al XV secolo.

La colonizzazione dei mari da parte dei popoli polinesiani ha ricoperto una notevole importanza nella storia delle migrazioni umane e della marineria. 
I primi polinesiani erano un popolo marinaro con capacità di navigazione altamente sviluppate. 
Questo popolo ha colonizzato le isole dell'Oceano Pacifico percorrendo anche lunghissime distanze in canoa.
Ci sono prove che intorno al 1280 D.C. si sono stabiliti in un ​​vasto triangolo che raggiungeva ad uno dei suoi apici l'Isola di Pasqua, a nord le Hawaii  e a sud la Nuova Zelanda. 
Fino ad oggi le ricostruzioni delle canoe utilizzate dai polinesiani si erano basate principalmente su osservazioni effettuate da esploratori europei in epoche molto successive. 
Nel 2012 l'archeologo Dilys Johns e i suoi colleghi dell'Università di Auckland hanno trovato una sezione lunga 6 metri di un'antica canoa posta in una zona remota sul lato nord-occidentale della Nuova Zelanda, ad una breve distanza dalla foce dell'Anaweka River. 
Secondo un nuovo studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences la canoa, soprannominata Anaweka, è stata costruita in legno in Nuova Zelanda e ha fatto il suo ultimo viaggio intorno al 1400 D.C..

Si suppone che fosse originariamente lunga 20 metri e costruita con Prumnopytis Taxifolia neozelandese.
La canoa, come si vede dalle foto, ha una tartaruga di mare scolpita sulla carena tipica delle rappresentazioni simboliche ancestrali e artistiche della cultura polinesiana. (estratto dall'originale e maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo).

Tutte le altre interessantissime informazioni su questa formidabile scoperta le potrete trovare nell'articolo originale pubblicato su Sci-News.

Su Google Map il luogo approssimativo della scoperta.



venerdì 7 novembre 2014



giovedì 6 novembre 2014

La vergognosa intervista di Bruno Vespa al TG1

Castellano e Eisenhower alla firma dell'armistizio a Cassibile, il 3 settembre 1943
Stasera al TG1 ho assistito ad una delle più vergognose esternazioni che un personaggio pubblico si sia mai permesso di rivolgere al popolo italiano attraverso il principale canale di informazione della nostra "repubblica", il TG1.
Il Signor Bruno Vespa, nel presentare il suo ultimo libro, ha affermato che uno tra i tanti "voltagabbana" di cui si fregia di scrivere sarebbe stato anche il Generale Badoglio. 
Devo dire che fino a questo punto, per quanto io non sia assolutamente d'accordo con questa visione della storia, ci si poteva stare. 
Personalmente ritengo che dare del voltagabbana a Badoglio è semplicemente ridicolo e superficiale perché sappiamo che i voltagabbana sono stati tutti quegli italiani che in Mussolini avevano creduto e in questo, per quanto deprecabile da altri, non c'era nulla di male. Il mondo, a quei tempi, era ancora in mano a re, imperatori, dittatori e uomini forti di ogni specie che riscuotevano più simpatie di quanto non si pensi, in ogni fronte, almeno fino al momento in cui i loro sostenitori non si fossero resi conto di che pasta erano fatti veramente. 
Ma quello che è stato oltraggioso e vergognoso, a mio parere, è l'aver asserito che Badoglio avrebbe tradito Benito Mussolini, sposando di fatto le teorie di un giornale fascista e piduista gravitante nell'area della destra berlusconiana nelle quali si è criminalizzato a più riprese il comportamento del Re e di Badoglio con l'atto della "resa". Credo invece fermamente che l'unico traditore, nel caso specifico, sia stato Benito Mussolini che, inizialmente "servo" del popolo italiano, ne è diventato il dittatore; quello di stravolgere la realtà e la storia in questo modo è tipico dei "neofascisti" di oggi.
E' sì, perché l'armistizio è stata solamente una resa, certamente pericolosa per il fatto che i nazisti erano ancora presenti in Italia, ma assolutamente necessaria. 
L'Italia non poteva essere lasciata in mano ad un uomo che progressivamente aveva mostrato segni di squilibrio e scarsa lucidità e che si era completamente asservito ad un criminale come Hitler che ha sterminato milioni di persone inermi ed innocenti, inclusi un milione e mezzo di bambini ebrei.
Se si sono voltate le spalle a due criminali del genere, una volta che ci eravamo resi conto in che situazione ci avevano messo, dovevamo sentirci dei traditori? Per me il Re e Badoglio per quanti errori abbiano commesso, e ne hanno fatti moltissimi, in quell'occasione hanno fatto la scelta giusta, come l'hanno fatta tutti quei soldati italiani che sono andati a combattere con le truppe alleate. Bisogna chiamare traditori anche quelli?
Mi vergogno di avere un Telegiornale Rai come quello che sono stato costretto a vedere stasera. Ometto commenti e giudizi sull'operato del Signor Bruno Vespa del quale non nutro alcuna stima, ritengo questa esternazione inaccettabile nei confronti del popolo italiano e della nostra democrazia che è costata la vita a milioni di uomini, donne, bambini e ai tanti soldati italiani, inglesi, americani, polacchi, marocchini, indiani ... che ci hanno liberati dalla dittatura nazi-fascista. 


Dériveur Little Skellig / PLASMOR su Leboncoin

Little Skellig/ Plasmor su Leboncoin
Su Leboncoin si trovano ottimi affari, barche di tutte le dimensioni, grandi e piccine, cabinate e non, ma se qualcuno di voi lettori desidera un piccolo veliero classico da poter tenere in garage e allo stesso tempo che sia di quelle barche che fanno girare le persone quando le vedono allora questo Little Skellig è la barca che fa per voi. 
E' carina da morire, completa di carrello e motore ad un prezzo abbordabile. Assolutamente da farci un pensierino e poi andarsela a prendere in un posto come Lorient, in Bretagna!
Mi sembra che la barchetta sia spiaggiata nei pressi del Museo Nazionale della Marineria a Port Louis, quello che si vede davanti, così ci scappa anche una bella vista al museo.







mercoledì 5 novembre 2014

Costruire un modellino di yacht a vela



Model Yachts and Model Yacht Sailing di James E. Walton, New York, 1880. E' uno dei miei sogni quello di realizzare un modellino di yacht a vela d'epoca come quello in figura. 
Il testo è in inglese, non sarebbe un problema tradurlo ed aggiungerlo alle mie pubblicazioni ma sinceramente non ho avuto quasi nessun riscontro di interesse dalle precedenti e a questo punto non so quanto ne valga davvero la pena.
Questa nautica italiana è un po' tutta così, o grandi sogni o niente e non c'è spazio per il piccolo, la stessa cosa che accade per tutto il resto, come in politica, grandi impostori, nessun risultato se non peggiorare le cose, maggiore povertà per molti e arricchimenti e privilegi sconsiderati per pochi. E' bé, stiamo arrivando al punto in cui qualsiasi soluzione sarà sempre migliore della precedente e questo è molto, molto pericoloso, è già arrivata l'ora di sbattere fuori quest'ultimo "masaniello".

Tratta dal libro "Model Yachts and Model Yachts Sailing"


martedì 4 novembre 2014

Model Sailing Boat with Mummy

Model sailing boat with mummy, Metropolitan Museum
Ne abbiamo già parlato in altre occasioni delle barche a vela egizie, una fra queste quella in cui parlammo di Akhenaton e delle sue borose, ma quando mi capita di trovare qualche immagine in rete non posso fare a meno di condividerle, come in questo caso, il "Model sailing boat with mummy" esposto al Metropolitan Museum of Art.
E meravigliosa! Si tratta probabilmente della rievocazione di un rito funebre avvenuto tra il 1900 e il 1985 avanti Cristo, nella regione di Menphite, sotto il Regno di Amenemhat II della 12 Dinastia  del Medio Regno.

Il popolo egiziano fu tra i primi, se non addirittura il primo, a sfruttare la navigazione come mezzo di trasporto per merci e informazioni. Il Nilo, che attraversa l'intero Egitto, è infatti un'ottima via di comunicazione grazie alle sue acque calme e al vento che, soffiando prevalentemente da nord, permette la navigazione controcorrente. ...
Le prime imbarcazioni 
I primi esempi di barca sono più simili a delle zattere fatte di papiri legati tra loro con delle corde. Esse permisero agli Egizi di effettuare già una buona esplorazione del Nilo e garantirono lo svilupppo del commercio. Questi primi esemplari sono da datarsi tra il 5000 a.C. e il 3500 a.C. ossia nel Periodo Predinastico. La forma delle zattere di papiro era piatta con le estremità rialzate a curva. Sul corpo centrale della barca, probabilmente, c'era una specie di tenda. Venivano spinte da pagaie ed erano piuttosto difficile da manovrare. La vita di queste barche era di breve durata: infatti, una volta che i papiri erano inzuppati d'acqua, marcivano rendendo la barca inservibile. Questi tipi di barche potevano trasportare materiale abbastanza pesante che però doveva essere posizionate sui fianchi dell'imbarcazione stessa. Il corpo piatto era infatti la parte più fragile della barca. Quando fu introdotta la vela (verso il 5000 a.C.) fu necessario impiantare un albero sulla barca. Gli Antichi Egizi, che forse furono gli inventori della vela, vi impiantarono un albero bipode, ossia con due appoggi proprio sui fianchi della barca. Le prime vele furono probabilmente fatte di foglie di palma, ma, verso il 4000-3000 a.C., comparvero le prime vele quadrate munite di boma e pennone. (tratto da: ombradeglidei)


lunedì 3 novembre 2014

Test anemometro per iPhone Zephirus

Dal sito Google Play
Non è stato semplice fare questo test perché dovremmo essere in due, meglio sarebbe confrontare la misura con un anemometro classico ma ho voluto provare con un metodo empirico che ritengo altrettanto valido, confrontare la misura dell'anemometro con la velocità della bicicletta.
Ho dato per scontato che il vento reale era pari a zero, perciò il vento apparente dovrebbe corrispondere velocità della bici. Nel corso del test non c'era presenza di vento né di rumori molesti.

Dal sito COLNAGO
Salvo errori marchiani, che sono abbastanza frequenti nel mio caso, il risultato sembra ottimo. 
Nel momento in cui ho effettuato la misura della velocità del vento la bicicletta andava a 19.19 km/ h che corrispondono a 5.33 m/ s, l'anemometro segnava 5.2 m/ s che corrispondono a 18.72 km/ h.
Non male!

Grafici rilevati da RUNTASTIC e FOTO sull'iPhone


Smart Compass

Foto inviata dall'iPhone
Smart Compass, una bussola, free in versione base, per iPhone che mi sembra molto ben fatta. Come si vede dalla foto questa bussola è dotata anche di inclinometro, altimetro, localizzatore GPS e misuratore di campo magnetico.


domenica 2 novembre 2014

Inclinometro free per iPhone

Clinometer + bubble level
Clinometer + bubble level, ho installato anche questo in modo da vedere a che angolo Elena comincia a fare i suoi piantini di preoccupazione. Lo si può scaricare gratuitamente da Google Play.
Mi ricordo che l'inclinometro era uno degli strumenti fondamentali da tenere d'occhio in aereo, dopo la bussola e l'altimetro ovviamente.

Io, secondo pilota di mio padre qualche annetto fa

sabato 1 novembre 2014

Hobie Islands Sail the Topock Gorge.



Un video che vale assolutamente la pena di guardare, stupendo!
Siamo all'interno della Gola di Topock sul Colorado River, lungo il confine tra Arizona e California, con due amici a bordo di un Hobie Adventure Island ed un Hobie Tandem Island.




venerdì 31 ottobre 2014

Zephyrus, anemometro free per iPhone

Zephyrus Wind Speed Meter
Zephyrus Wind Speed Meter, è un anemometro elettronico che si basa sul segnale rilevato dal microfono dell'iPhone. E' di fondamentale importanza fare le misurazioni in assenza di rumori forti, inoltre bisogna avere l'accortezza di tenere le dita lontano dal microfono del cellulare.
La velocità viene misurata in m/ s che corrispondono a 1.94 nodi.
Non vengono rilevati segnali sotto 1 m/ s e sopra 20 m/ s.
Nel cellulare vengono visualizzati 3 valori relativi alla velocità del vento: la misura istantanea, la media e il valore massimo.
Viene indicata anche la direzione del vento e riprodotto un grafico che riporta la velocità del vento in funzione del tempo.
L'applicazione base è gratuita ed è scaricabile su GooglePlay.
Nei prossimi giorni farò un test per verificarne il corretto funzionamento, intendo effettuare il controllo simulando una misurazione in bicicletta con velocità nota rilevata grazie a Runtastic.

Zephyrus Wind Speed Meter


giovedì 30 ottobre 2014

Lungo il Sentiero dei Prìncipi

Apri il Sentiero dei Prìncipi su Google Maps
Il Sentiero dei Prìncipi, è così che ho definitivamente chiamato il mio Sailonbike Tour da percorrere in barca e bici tra le terre delle mie amate Toscana e Umbria.
Perché questo nome, in parte perché attraversa un tratto del Sentiero della Bonifica che si chiama il "Sentiero dei Princeps Etruschi" ma io l'ho voluto estendere ad una striscia del tempo ben più ampia della storia dell'umanità visto che questa strada l'hanno percorsa in molti, dal mitico Re Porsenna che mise sotto scacco Roma per poi proseguire con i "generali" romani, Annibale e i Capi delle popolazioni Visigote ed Ostrogote fino Federico II di Svevia e tutti i Re ed Imperatori che gli sono succeduti, per concludere con il Granduca Pietro Leopoldo che la Valdichiana la fece Bonificare. Non ci possiamo dimenticare neppure di San Francesco d'Assisi che il Trasimeno, le sue terre, e La Verna amò come luoghi privilegiati dove coltivare e consolidare la sua fede e la sua dottrina rivoluzionaria.
Sono 113 chilometri, più gli ulteriori 56 necessari per tornare a casa, di una pista quasi completamente ed esclusivamente ciclabile immersa nelle dolci colline della campagna toscana costellata da fattorie, case leopoldine, magnifici castelli templari, pievi e monasteri meravigliosi.
Alcuni luoghi potranno essere raggiunti solo in barca, come le tre isole del Trasimeno, tutto il resto si fa in bicicletta. Nella mappa ho inserito alcuni resort e villaggi dove potersi fermare per dormire, ma sono solo esempi, secondo i gusti e le necessità.

Profilo elevazione di Google Earth
Il "profilo elevazione", tratto da Google Earth, indica un percorso tranquillo a parte due punti uno dei quali è situato proprio dietro casa e durante il quale sarà necessario scendere e trasportare la bici ed il trolley a mano. Si tratta della "collina di Sargiano" sulla cui sommità si trova il luogo dove mi sono sposato circa 25 anni fa, non potevo "bypassarlo". Dietro la Chiesa dove abbiamo pronunciato la "promessa" c'è il chiostro dove abbiamo organizzato il nostro semplice rinfresco, ben diverso dai pranzi che si usa fare oggi.

Il Monastero di Sargiano, originariamente francescano, foto tratta dal web
Sabato andremo con Elena a verificare in che stato è il sentiero. Dopo casa nostra, il Monastero di Sargiano è il secondo dei luoghi stupendi che si possono visitare lungo il "Sentiero dei Prìncipi".

La "collina di Sargiano" proprio dietro casa, unico ostacolo per la Valdichiana ed il Trasimeno da raggiungere in bici.
A causa di questo ostacolo dovrò prevedere attrezzature particolari, il trolley per esempio dovrà essere essere trasportabile anche a mano, la barca per due e non troppo ingombrante, infine le bici del tipo "mountain bike". Ho già qualche idea in merito ma ne parleremo più avanti.




mercoledì 29 ottobre 2014


martedì 28 ottobre 2014

RUNTASTIC, make a sport fantastic

RUNTASTIC
Oggi ho provato RUNTASTIC che era installato nell'iPhone che mi ha passato Tommaso, visto che lui se l'è comprato nuovo. Il programma è molto interessante perché "traccia" qualsiasi spostamento con il GPS del telefonino, lo riporta su Google Maps ed elabora tutta una serie di variabili relative all'attività svolta e così via.
La cosa bella è che è possibile impostare moltissime tipologie di attività quali camminata, corsa, bicicletta, vela, etc., ma quella eccezionale, almeno per me, è che si condivide sul social network direttamente dal telefonino per poi rivedere tutto sul loro sito, nel quale sei già iscritto grazie al social network, nel mio caso Google+, quando si torna a casa. La versione base è gratuita.
Ho fatto una prova con la passeggiatina della Meg, insomma, runtastic fantastic!
Dimenticavo, si possono inserire anche le foto.





domenica 26 ottobre 2014

WIKE, boat trailers for bike

WIKE, The Walk and Bike Company
Wike, un sito molto interessante da guardare per ogni tipo di rimorchio per bicicletta fosse necessario, inclusi quelli per le barche. 
Aggiungo solo una considerazione, in un paese come il nostro, circondato da 8000 chilometri di coste straordinarie e pieno d fiumi, torrenti e laghi meravigliosi, se si vedessero molte più immagini del tipo di quella che ho inserito sopra credo che saremmo tutti quanti più ricchi e più felici.
Forse abbiamo pensato un po' troppo a costruire capannoni e a stendere cemento, quello dei porti inclusi, non credete?


venerdì 24 ottobre 2014

Easysail, .... ... stačí ji nafouknout! (basta gonfiare!)

Easysail
Credo che mi mancasse solo l'Easysail da aggiungere al mio RIEPILOGO CATAMARANI GONFIABILI, poi ci dovrebbero essere tutti.
Di fabbricazione ceca, l'Easysail è un grande catamarano gonfiabile poiché può trasportare fino a 6-8 persone. Il suo prezzo di circa 5.500 €, IVA inclusa, sembra essere estremamente conveniente considerate le dimensioni.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.80 m
Larghezza: 3.40 m
Peso: 96 kg
Sup. velica: 11 mq
Carico utile: 650 kg

Il 10 MARZO 2000, l'Easysail è salpato dal porto spagnolo di Cadice e, dopo una sosta a Las Palmas nelle isole Canarie, in 26 giorni di navigazione ha traversato l'Oceano Atlantico. Questa prova molto impegnativa di 6.700 km (3.600 miglia nautiche) ha ampiamente testato la struttura dell'EasySail che non ha riportato alcun danno.
Il record giornaliero è stato di di 304 km (164 miglia nautiche) e sua la manovrabilità ha confermato le sue eccezionali caratteristiche tecniche.


giovedì 23 ottobre 2014

Fan 17 - Balt, una deliziosa barca carrellabile in vendita su Yachthandel Hamburg



Del Fan 17 - Balt, questa bella barchetta carrellabile, ne avevamo già parlato QUI. Ritengo che essa sia uno dei pochi modelli che si possano tenere tranquillamente in giardino e gestire con una certa comodità per le sue dimensioni contenute.
In aggiunta è davvero molto carina ed in questo caso completa di tutto ciò che serve. Il suo prezzo, che potete trovare nell'annuncio di Yachthandel Hamburg, è di 8900 €.


OMG: la catastrophe était inévitable




Pubblicato l'11/ott/2013
Jeudi 10 octobre, au cours d'un entraînement au large de Lorient pour la Transat Jacques Vabre, le MOD 70 Virbac Paprec 70 a chaviré par 15 à 20 noeuds de vent. Jean-Pierre Dick, qui barrait au moment de l'accident, a fait une chute de 15 mètres de haut et souffre d'un tassement de vertèbres. Roland Jourdain et les 4 équipiers présents à l'intérieur sont indemmes. Fait exceptionnel : au moment du chavirage, un cameraman tournait des images du bateau depuis un hélicoptère, tandis qu'un journaliste filmait à l'intérieur. Résultat : un reportage saisissant sur l'accident qui montre à quel point la navigation sur ces trimarans de 21 mètres peut être risquée...

Giovedì 10 ottobre durante l'allenamento per la Transat Jacques Vabre, al largo di Lorient, il MOD 70 Virbac Paprec 70 ha scuffiato con 15-20 nodi di vento. 
Jean-Pierre Dick, che era alla barra al momento dell'incidente, è caduto da 15 metri di altezza riportando danni ad una vertebra. Roland Jourdain e altri 4 membri dell'equipaggio erano presenti in cabina. 
Casualmente al momento della scuffia un cameraman stava girando le immagini della barca da un elicottero, mentre un giornalista stava riprendendo dall'interno. 
Risultato: un reportage sull'accaduto che ci dimostra come la navigazione di questi trimarani di 21 metri può essere rischiosa ...

E' bé, come detto altre volte: succede anche nelle migliori famiglie!

Immagine tratta da Voilesetvoiliers


Der KatSol 16+

KatSol 16+, dal sito KatSolution
Il KatSol 16+ colpisce per le sue eccellenti doti di navigazione, qualità e sicurezza senza limiti. La facilità di montaggio senza attrezzi, la semplicità di trasporto e le caratteristiche del suo design lo rendono divertente per la navigazione a vela e molto speciale. 
Gli scafi hanno due scomparti mentre la struttura è stata realizzata con l'impiego di acciaio inox V4A resistente all'acqua del mare garantendo il grado di sicurezza ai massimi livelli. 
Dinamico ed elegante il KatSol 16+ non necessita di patente nautica né di un ormeggio in acqua, potrà garantirvi solamente il massimo del divertimento. 
La forma idrodinamica dello scafo è stata ottimizzata per fendere perfettamente l'onda. 
È possibile raggiungere velocità fino a 18 nodi. 
Potrete godere in assoluta purezza il piacere della vela, da soli o con gli amici. 
Facile da gestire in estrema libertà, rapido, sicuro e in qualsiasi momento lo si voglia utilizzare!
(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo dal loro sito).

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.88 m
Larghezza: 2.30 m
Sup. velica: 11.2 mq
Peso totale: 67 kg
Carico utile: 340 kg (4 persone)
Imballaggio: 2 borse da 210x33x33 cm

Un altro bel catamarano gonfiabile da aggiungere al RIEPILOGO.




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