venerdì 11 marzo 2016

La dolce mobilità sul Weissensee

WEISSENSEE
Questo è quanto mi ha segnalato un lettore:
"... poco dopo il confine con l'Italia, ed entrando in Austria, ho scoperto il lago di Weiss, un bacino naturale dalla forma allungata e poco profondo. A ovest c'è un campeggio mentre a est una spiaggia ed al centro ci sono dei paesetti dove ogni casa ha un appezzamento di terra che confina con l'acqua, con il suo porticciolo e un natante ormeggiato. 
Mi è parso di notare un piccolo club velico ma non avendo un posto auto sono finito in centro...."




Non ho potuto fare a meno di cercare qualche informazione su questo paradiso naturale dove, a quanto pare, le piccole barche a vela possono placidamente navigare sulle sue acque trasparenti. 
Si dice che il Weissensee Naturpark sia il lago più alto e più pulito di tutte le Alpi, la sua acqua è potabile e può raggiungere la temperatura di 24 gradi.
Se siete brocchi come me vi converrà navigare sulla costa est del lago dove questo "presenta un costante levante" mentre "la parte ovest invece è caratterizzata da un vento a folate tipico per laghi alpini, che richiede abilità da chi pratica la vela o il surf".
QUI potete trovare un'interessante mappa interattiva della zona. M'è presa voglia di andarci.




giovedì 10 marzo 2016

Terraferma Sailors New Look


L'ancora e la carta nautica sono i simboli di ciò che tiene ogni navigante legato al luogo che gli è più congeniale, la terraferma. E quest'ultima affermazione non è una figura retorica, semmai il contrario, perché il navigare, per quanto meraviglioso, fa sì parte della vita dell'uomo ma solo per necessità o per diletto: l'acqua, il mare, i fiumi e i laghi non sono il nostro ambiente naturale. C'è sempre un legame tra la terra e l'uomo e questo legame garantisce  a quest'ultimo la sopravvivenza.
Chiunque si appresta a salpare, anche per brevissime percorrenze, dovrebbe avere un'ancora ed una carta nautica a disposizione, io sono per l'obbligatorietà in ogni natante ed in ogni imbarcazione, di qualsiasi tipo, a qualsiasi distanza dalla terraferma.
Chi ha seguito il mio blog fin dall'inizio è ha conoscenza del fatto che la carta nautica è stato sempre il mio pallino, una passione che ho messo al servizio dei lettori con la creazione della carta degli scivoli, porti a secco gavitelli e corridoi di lancio, vorrei che questa fosse qualcosa di veramente utile per tutti coloro che condividono la voglia di navigare mettendola "al centro" di qualsiasi altra notizia.
Un ringraziamento doveroso e particolare va a NAVIONICS che mi ha concesso, con la fornitura di una "chiave di accesso", l'utilizzo gratuito on line delle sue carte nel mio blog, la NAVIONICS è un'azienda di Viareggio che conosco fin dai suoi esordi, quando produceva apparati.
Terraferma Sailors è solo il mio piccolo "brand", ma ciascun navigante è di terraferma.


Una crociera nel Volga con un gommone a vela

Immagine tratta dal forum Fordak
Di questo magnifico gommoncino armato a vela ne avevamo già parlato QUI, oggi vi ripropongo un interessante viaggio condotto da due intrepidi naviganti lungo il Basso Volga, precisamente da Nizhny Novgorod fino a Volvograd, circa 1624 km dei quali il 50% in acqua. Ci sono voluti circa due mesi a Segey e Costantino per rievocare il settantesimo anniversario della vittoria del popolo russo contro l'invasione nazista fermata proprio lungo il Volga e, per quanto falci e martelli risultino oramai memoria di un tempo passato e senza ritorno, il risultato è degno di nota ed apprezzabile. Abbiamo già consegnato alla storia l'inesorabile giudizio di ciò che è stato, il compito che ci attende oggi è quello di combattere da una parte gli eccessi di un capitalismo e materialismo esasperato, dall'altro il radicalismo religioso che sfocia in frustrazione e violenza.
Il resoconto, anche se in lingua russa, è facilmente comprensibile con il traduttore automatico di Google, lo potete trovare QUI.

Dal sito Parusanarod
C'è anche il video:


Insomma, una strabiliante avventura di "campeggio nautico" lungo il percorso di un fiume che in certi tratti sembra un mare.


mercoledì 9 marzo 2016


martedì 8 marzo 2016


sabato 5 marzo 2016

LEGO Ideas - legovelamania

Trimarano a vela dal sito LEGO Ideas
Che con i mattoncini della LEGO ci si potesse costruire la nave dei pirati lo sapevo anch'io ma arrivare a ricostruire la mitica Joshua di Bernard Moitissier, o l'Hydroptére, fino ad arrivare ad un bel Elan 210 sul suo rimorchio, questo proprio non me l'aspettavo.

Elan 210 sul rimorchio dal sito LEGO Ideas
Per vedere le realizzazioni e provare a rifarle basta entrare nel motore di ricerca di LEGO Ideas oppure in questa interessante FOTOGALLERY. Insomma, evviva la LEGO velamania.

Il moth dal sito Lego ideas



martedì 1 marzo 2016

BBCo Sailboat Kit, a classic boat building kit

Dal sito Facebook fi The Balmain Boat Company
BBCo Sailboat Kit è un vero e proprio IKEA Dinghy, viene fornito dalla Balmain Boat Company pronto per essere assemblato con poche e semplici operazioni descritte in questo MANUALE.
Lunga 3 metri, larga 1.30 metri, pesa circa 50 kg, è la barca ideale per essere utilizzata come tender ma anche per fare car-top boating, chiaramente dopo essersi cimentati come autocostruttori. La barca a vela ideale per cominciare in tutti i sensi.
Molto carina.
Nel video si vede, martello, trapano, cacciavite, stucco, vernice e poco più, mooooolto interessante!


venerdì 26 febbraio 2016

Tour du monde du Beligou

Dal sito Beligou
Negli anni '60 in molti hanno sognato di costruire la loro barca in ferro cemento, legno o acciaio, ma in quanti sono riusciti a realizzare questo sogno? 
A volte queste auto-costruzioni navali hanno avuto successo ma, nella maggior parte dei casi, i più numerosi non hanno mai visto il mare. 
Non è per nulla facile diventare architetto navale e costruttore così, all'improvviso. 
Allora, quale potrebbe essere la soluzione? Oggi, ci rivolgiamo al mercato dell'usato, che offre una vasta gamma, ma negli anni sessanta questo non era possibile. Questo è il motivo per cui, consapevoli di tutto ciò, tre appassionati di barche e di mare, nonché naviganti, hanno optato per la costruzione della loro barca.

Tre naviganti determinati 
Due marinai, Guy Quiesse (comandante di navi mercantili), Jean Claude Bazin (Ufficiale delle Comunicazioni) e Claude Quiesse (fotografo e pittore) hanno deciso, nei primi anni '60, di lasciare tutto per fare il giro del mondo in barca a vela . 
Restava da trovare la barca. Dopo aver setacciato la costa da Dunkerque a Bayonne senza trovare nulla di interessante che li potesse soddisfare, hanno optato per la costruzione in un piccolo yacht tradizionale. 
Dopo varie indagini, il progetto vincente è stato quello di Maurice Cadou a Saint Jean de Monts, un cutter attrezzato "Marconi Norwegian", costruzione classica in iroko e quercia. Le sue dimensioni erano  di 10,75 m di lunghezza, di 3 m di larghezza e 1,65 m di pescaggio. 
La costruzione è iniziata nei primi mesi del 1964. La messa in acqua ha avuto luogo nel mese di ottobre del 1964 e la partenza nel mese di agosto del 1966. 

La strumentazione 
Oggi anche una piccola imbarcazione da diporto non avrebbe problemi ad attraversare l'Atlantico con la strumentazione a disposizione. Naturalmente, questa rimane pur sempre un'avventura: preparare la barca, trovare un equipaggio, scegliere il momento giusto, le tappe, etc. Poi ci sono i molti supporti elettronici alla navigazione come i GPS, la cartografia, il telefono satellitare e il pilota automatico. Ma cinquant'anni fa non esisteva nulla di tutto ciò. Si utilizzavano il sestante, la navigazione astronomica e le comunicazioni via radio. Non c'era neppure uno strumento che misurasse la profondità dell'acqua se non una sonda a mano. (.......).

Il percorso 
Partiti nell'agosto del 1966 da Saint-Gilles-Croix-de- Vie , il viaggio è stato completato nel luglio 1968 nello stesso luogo di partenza. 
Nel corso di questi due anni, hanno viaggiato 32.000 miglia con 95 tappe dove hanno potuto visitare la costa iberica, i Caraibi, le Galapagos, la Polinesia, la Nuova Caledonia, Reunion, le Mauritius, il Sud Africa, l'Ascensione e al ritorno nel Vendee passando per le Azzorre. 

La storia di questo viaggio è disponibile gratuitamente online nel sito www.beligou.fr . 


Le recit du Beligou
Il libro di 300 pagine, con una prefazione di La JY Tourmelin, contiene più di 400 foto, c'è anche una sezione a parte sulla costruzione della barca e un libro degli ospiti con oltre 160 firme. 
Il Beligou naviga ancora a vela in tutto il suo splendore.

Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, via: Le Figaro Nautisme


giovedì 25 febbraio 2016

Vento, onde e scuffie all'Atlantic Rally for Cruisers 2015 a Las Palmas



Alla fine di novembre, come ogni anno, l'Atlantic Rally for Cruisers (ARC) riesce a radunare più di 200 barche a vela per il Rally di Santa Lucia, nel Mar dei Caraibi. 
All'evento ci siamo incontrati con molte altre barche locali. Si tratta di una fiera del mare! 
Per noi è una sfida a vela poiché, normalmente, il tempo non è molto buono ... quest'anno le onde hanno fatto da padrone. 
Quando eravamo a circa 3 miglia prima di arrivare a destinazione il Tandem Island Seahawk con Jose e Victor a bordo si è capovolto ... ma è meglio guardare il video!

Imperdibile, questo è il mare! (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da Youtube).


NO ALLE TRIVELLE, per chi ama il mare ed il nostro paese condividete il logo e i contenuti


IL 17 APRILE VOTA SI AL REFERENDUM

Non boicottate il referendum che favorisce solo l'arricchimento dei petrolieri, il costo della benzina non diminuirà, a scapito della bellezza e della sicurezza del nostro territorio, già fragile. Il 17 aprile andate a votare e votate "SI". In Medio Oriente si stanno ammazzando e attuando un genocidio per il petrolio in eccesso e in un futuro non troppo lontano dovremmo cominciare a farne a meno sempre di più a causa degli evidenti cambiamenti climatici. Dimostrate ai potenti, ai finanzieri e ai corrotti che il vostro pensiero vale di più della loro cupidigia. L'indipendenza energetica è un mito in mano a pochi a scapito di tutti.


mercoledì 24 febbraio 2016

Was ist "Open5"? La Micro-Class amplia i suoi orizzonti


Open5 è una nuova classe velica che ha l'ambizione di offrire una possibilità in più di navigare e di partecipare a delle regate con la maggior parte dei cabinati nella gamma tra i 5 e i 6 metri di lunghezza. 
L'obiettivo è quello di realizzare gare emozionanti che altrimenti non sarebbero possibili con imbarcazioni molto più grandi essendo diversi i potenziali di velocità.
In particolare l'intento dell'associazione è quello di ampliare la gamma dai limiti imposti dalla micro-class, allineata intorno ai  5,50 metri.
Le regate si terranno in Germania, nell'ambito delle regate previste per la Microcuppper e delle altre classi attinenti le imbarcazioni, se interessate
Nelle regate ci sarà un vincitore assoluto e un vincitore per ogni tipologia di classe partecipante, o tra barche con potenziale di velocità simile gareggiando nello stesso campo di regata in modo che la competizione desti il maggior interesse possibile.

A questa classe potranno rientrare le barche aventi le seguenti caratteristiche:
  • Monoscafi
  • Lunghezza fuori tutto: 5.00 m - 6.00 m (solo lunghezza dello scafo)
  • Baglio massimo: 1.80 m - 2.50 m
  • Chiglia, chiglia basculante, zavorra che garantiscano un momento raddrizzante a 90° senza l'equipaggio sulla chiglia
  • cabina chiudibile con almeno una superficie piana, che può essere utilizzata come letto
  • equipaggio: min. 2
  • trapezio non ammesso 
  • un massimo di due derive subacquee mobili oltre la chiglia 

Barche ammissibili alla classe Open 5:
  • Microcupper 
  • Varianta 18 
  • Seascape 18 
  • Dehler 18 (Red Riding Hood) 
  • FarEast 18 
  • I550 
  • Sailart 17 
  • Sailart 19 
  • Sailart 20 
  • Mariner 20 
  • Żagle classe 500, per esempio, S500 o Twins 
  • Six fot 4 Cruiser 
  • Viko 20/20 Deltania 
  • Sportina 600 
  • 517er 
  • Avar 18 
  • Corsaire 
  • Condor 55 
  • Edel 2 
  • Edel 5 
  • Elan 19 
  • Fam 
  • Fan Balt 17 
  • Flying Cruiser 
  • Hai 590 
  • Leisure 17 
  • L17 
  • Manta 19 
  • Rügen Jolle 
  • Tes 550 
  • Ultra 550 
  • Waarship 570 
  • Oceaan 18 
  • (...)
Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, fatti salvi eventuali errori di comprensione dal sito Open 5.

Via: yacht.de

martedì 23 febbraio 2016

Non boicottate il referendum sulle trivelle




Qualunque sia la vostra idea non boicottate il referendum, è uno strumento di democrazia. Salvaguardiamo il nostro mare e il nostro territorio cercando di valorizzarlo, tanto il petrolio ce lo fanno pagare caro ugualmente. IL 17 APRILE ANDATE A VOTARE, DIMOSTRATE A QUESTA CLASSE POLITICA CORROTTA CHE GLI IDEALI DI OGNI CITTADINO CONTANO CONTRO LA PREPOTENZA DEI POTENTI.



lunedì 22 febbraio 2016


domenica 21 febbraio 2016


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