venerdì 6 maggio 2016

Engelandvaarders, a vela verso la vittoria

Dal sito Telegraaf Vaarkrant
Sul sito di Telegraaf Vaarkrant si può trovare disponibile on-line la bellissima rievocazione di un fatto accaduto nel 1943, nel corso dell'occupazione tedesca dei Paesi Bassi.
Gli Engelandvaarders sono stati tutti coloro che hanno tentato di fuggire dal nazismo per unirsi agli Alleati per la conquista della libertà. Questa fuga però, nella maggioranza dei casi, è naufragata nei freddi e tempestosi mari del Nord, o a causa delle condizioni meteo marine, o perché catturati dai nazisti, anche perché le loro imbarcazioni erano poco più che gusci di noce. L'unica loro speranza era quella di non essere notati.
Uno di questi equipaggi, in una fredda notte di aprile del 1943, era composto da quattro uomini ed una donna, Yvette, nome con cui chiamarono anche la loro piccola barca. I nostri eroi avevano già compiuto altri tre tentativi di effettuare la traversata riuscendo solo al quarto.

Dal sito telegraaf Vaarkrant
Dopo oltre 70 anni due redattori di Telegraaf Vaarkrant hanno voluto rievocare questa grande avventura con un documentario chiamando come protagonisti i nipoti dell'equipaggio di allora. Con questa traversata, effettuata su di una barca di 5 metri uguale ad Yvette, si è voluta onorare la memoria di tutti gli Engelandvaarders che hanno messo le loro vite a disposizione per la conquista della loro libertà e quella di tutti noi.

Dal sito Telegraaf Vaarkrant


giovedì 5 maggio 2016


lunedì 2 maggio 2016

Monete d'argento da cinquecento lire, il più grande errore "nautico" della storia

La moneta d'argento di Elena da 500 Lire, conio del 1958
La moneta che vedete sopra è la moneta da 500 Lire d'argento di Elena, appartiene alla prima tiratura di serie che fu coniata nel 1958. Fu il primo conio dopo la famosissima scoperta dell'errore, errore che in realtà non c'è mai stato, semmai a mio parere quelle sbagliate furono le centinaia di migliaia emesse dopo, con buona pace del Capitano Giusco di Calabria che ritenne la posizione della bandiera sopra le vele errata.

Le 500 Lire d'argento con la bandiera controvento che furono ritenute errate, dal sito it. finance.yahoo
Qualsiasi navigante con un minimo di esperienza capisce che la posizione corretta delle bandiere e delle vele è quella originale, rappresentata nel conio di "prova", la prima tiratura da 1004 monete. Le caravelle procedendo di bolina hanno le vele orientate verso l'osservatore e la bandiera è posizionata contro vento formando l'angolo corretto per risalire il vento.
L'intera storia delle "Caravelle contro vento" la potrete trova su Nauticareport pertanto non ho intenzione di dilungarmi sull'argomento quanto puntualizzare il fatto che le monete sbagliate sono quelle relative alle tirature successive come quelle di Elena, infatti se le caravelle fossero andate veramente di poppa, come a questo punto maldestramente modificato, le vele avrebbero dovuto essere rappresentate molto più di profilo e non orientate verso l'osservatore.
Ritengo pertanto che questo sia il più grande errore nautico della storia, soprattutto se effettuato nella moneta più bella di cui il popolo di "santi, poeti e navigatori" come il nostro si è sempre fregiato.
Concludo con un'altra osservazione che mi sovviene ricordando una modesta "consulenza velica" che avevo fatto qualche anno fa per il Dipartimento di Storia della Navigazione di un'importante Università relativa alla possibilità che Amerigo Vespucci fosse partito per Le Canarie, come prima tappa per le americhe, non da Cadice ma dalla Galizia. In quella circostanza il professore con cui parlai mi insegnò che la grande scoperta di Colombo e di tutti i navigatori che lo seguirono fu fatta grazie alla capacità di grandi navi di risalire il vento e quindi di attraversare l'Atlantico in qualsiasi andatura. La scoperta dell'America, forse già avvenuta molti secoli prima da parte degli antichi Vichinghi, ha il suo più grande valore nell'apertura delle rotte commerciali tra tutti i continenti del nostro pianeta. Questa è stata la vera grande scoperta ed è per questo che l'aver pensato di aver commesso uno sbaglio sulle cinquecento lire d'argento ed averle modificate è stato il più grande errore nautico della storia.


Nell'immagine sopra è riassunta la mia elaborazione sulle possibili rotte tenute da Amerigo Vespucci dalla Galizia o da Cadice, elaborazione fatta sulla sovrapposizione della carta nautica "A Rombi di Vento del Conte Etemano Freducci" sul planisfero di Google. Le conclusioni a cui giungemmo furono che gli scritti di Amerigo non davano sufficienti indicazioni per elaborare una teoria certa. Amerigo Vespucci solo qualche mese dopo Colombo, come da lui scritto in uno dei suoi nei suoi diari, partì con il vento di bolina (ci indicò la direzione del vento) dove arrivò "diritto" lasciandoci in sospeso con una questione "filologica" sul luogo esatto di partenza e sul tempo intercorso, bolina che fu più o meno larga a seconda che fosse partito da Cadice o dalla Galizia.
Certo invece è che in Galizia furono costruite le prime grandi navi capaci di attraversare gli oceani e risalire il vento.


domenica 1 maggio 2016


sabato 30 aprile 2016

Delle boe intelligenti ci diranno quando l'acqua è sporca

Le boe intelligenti, dal sito Michigan State University
È abbastanza pulita l'acqua in cui intendete nuotare oggi? 
Attualmente, l'unico modo per scoprirlo è quello di prendere un campione d'acqua, portarlo ad un laboratorio, quindi attendere l'analisi dalle 24 alle 48 ore al più tardi. 
Presto, però, delle boe ancorate al largo delle spiagge potrebbero fornire un'analisi in tempo reale della qualità delle acque. 
Sviluppato da scienziati della Michigan State University e la US Geological Survey, ciascuna delle boe contiene sensori che misurano continuamente variabili quali la temperatura dell'acqua, la chiarezza e il contenuto batterico. 
Utilizzando un modem collegato ad un cellulare i dati verranno trasmessi ad un server di terra che elaborerà i dati, quindi utilizzerà un feed RSS per avvisare la popolazione ed i responsabili delle spiagge, dei parchi e delle località balneari sulla qualità delle acque. 
Queste persone potranno a loro volta decidere se le spiagge dovranno essere chiuse fino a quando la contaminazione non sarà passata. 
Inoltre la popolazione potrà essere informata tramite un sito web dedicato. 
Questa tecnologia è già in uso in diverse spiagge del lago Michigan a Chicago. 
"Il nostro obiettivo finale è quello di proteggere la popolazione da sempre esposta all'inquinamento dell'acqua", esordisce il Prof. Phanikumar Mantha dello Stato del Michigan. "Questo problema può essere particolarmente dannoso per i bambini e gli anziani, che tendono ad essere più sensibili ai suoi pericoli." 
(Fonte: Michigan State University, maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo via Gizmag).

Le boe intelligenti, dal sito Michigan State University

LiteXP: una canoa a vela per il Race to Alaska, ma non solo

LiteXP dal video pubblicato da Lite Boat
Di cosa sia il R2AK - Race to Alaska ne abbiamo già parlato in un precedente post, quindi inutile dilungarsi, basta ricordarsi che qualsiasi mezzo per navigare va bene per raggiungere la meta purché non sia a motore. Nella figura sotto è rappresentato il tragitto che copre 750 miglia e va da Port Townsend nello stato di Washington fino a Ketchikan in Alaska.

Dal sito Race to Alaska
Ma quello che c'è di interessante e di nuovo che ho trovato sulla rivista online Boat Industry è la presentazione di questo nuovo trikayak a remi e a vela che a me pare fantastico. 


Race To Alaska
A Liteboat piacciono le sfide, ci piace l'avventura e amiamo la vela. La Race to Alaska, è un nuovo tipo di avventura giunta alla sua seconda edizione, questa esperienza offrirà una favolosa opportunità per l'azienda e il suo fondatore, Mathieu Bonnier, di dimostrare la propria esperienza nella progettazione e nella costruzione della barca. Il prototipo studiato per la spedizione del LiteXP ha una grande potenzialità dal punto di vista dell'innovazione coniugando al meglio la vela con il canottaggio. Progettata partendo da un modello LiteRace, questo trimarano consente la combinazione della forza del vento e del rematore con la possibilità di trasportare attrezzature per lunghi viaggi. Questo prototipo è stato costruito interamente da LITEBOAT dai piani di Sam Manuard. (maldestramente tradotto da me medesimo dal sito Liteboat).

Lo straordinario concetto remi e vela di LiteXP
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 6 m 
Larghezza: 2.80 m 
Peso totale: 100 kg
Sup. Randa: 5,30 m² 
Sup Gennaker: 8 m² 
Dotata di deriva, timone e tenda Shelter

LiteXP cabinata, dal sito Lite Boat


giovedì 28 aprile 2016

A Sea Scout Tent

Sea Scout Tent, da Popular Mechanics del maggio 1937
Nella rivista Popular Mechanics del maggio 1937 si trova questa interessante soluzione di tenda da barca. Come potete vedere dalla figura, assieme al progetto di costruzione del Sea Scout, c'è anche lo schema di realizzazione del tendalino.
Mi piace molto il posizionamento della tenda sotto il boma, molto di più di ciò che ho realizzato con MAE, nei prossimi giorni provo a fare la modifica poi vedremo quale scegliere.



martedì 26 aprile 2016




domenica 24 aprile 2016


sabato 23 aprile 2016

Patresi, l'oasi degli dei


Di sicuro ci son passato ma proprio non me lo ricordavo questo scivolo a  Patresi all'Elba. C'è tutto quello che serve per chi possiede una piccola barca, uno scivolo, un piccolo rimessaggio, un pontile e il corridoio di lancio. Nelle vicinanze ci sono Bed and Breakfast, pensioni ed alberghi, ma non troppi. Insomma un luogo meraviglioso lungo la costa occidentale, forse la più bella e selvaggia dell'isola d'Elba. 
Meta ideale per chi pratica snorkeling ed immersioni, oltre che la vela ovviamente. Non è il posto adatto per chi cerca la ressa, straordinariamente bello per chi ama la solitudine.

Spiaggia di Patresi, dal sito Viaggiareoltre


venerdì 22 aprile 2016


giovedì 21 aprile 2016


mercoledì 20 aprile 2016

La nave di Teseo sul vaso François ed i suoi interrogativi ancora irrisolti

La nave di Teseo rappresentata sul vaso François
Il vaso François è così chiamato dal nome dell’archeologo italiano Alessandro François che lo scoprì nel 1845 nella necropoli etrusca di “Fonte Rotella” a Chiusi. Qualcuno si ricorderà che io ed Elena ci siamo stati "alla ricerca del tesoro perduto di Re Porsenna".

Lato A e lato B, per convenzione, del vaso François 
La forma del vaso è nota come cratere a volute, cioè un cratere con anse a volute. Si tratta del primo cratere a volute attico, e uno dei primi in Grecia. Più tardi i ceramisti amplieranno le volute, aggiungeranno un labbro all'apertura, cambieranno la forma del piede, la forma diverrà complessivamente più alta, ma il modello di Ergotimos rimase esempio insuperabile. (fonte Wikipedia).
Nel primo registro del lato A vediamo a sinistra una nave con un personaggio maschile che scende; davanti a lui un personaggio femminile, e poi un corteo che si dirige verso destra. Si tratta dell’episodio dello sbarco di Teseo, che sta tornando in patria con i giovani ateniesi liberati dal labirinto, e sbarca nell’isola di Delo, dove viene effettuata una danza denominata “il ballo della gru”. (fonte universitarianweb).
E qui nasce l'arcano che ha stimolato la mia curiosità così come avvenne nella "pesca miracolosa, a vela, nella Pieve di Romena" ma anche quando visitammo "Lucignano, la sua bellezza ed i suoi tesori".
La nave è rappresentata già ferma con la poppa a terra ed i marinai che presumibilmente si stanno muovendo, chi volgendo la testa, chi alzandosi e chi camminando. Su questa interpretazione però non tutti gli studiosi sono d'accordo poiché alcuni ritengono che parte dei marinai sarebbero rivolti verso poppa e parte verso prua cercando di dare conferma di come la voga di spalla sia quella consuetudinaria considerando come errore la rappresentazione dei rematori che guardano verso prua invece che verso la poppa. Siamo ancora davvero lontani a capire la reale natura del problema? Personalmente concordo con la prima ipotesi sulla base della disposizione dei remi a barca ferma, i remi in quella posizione possono essere messi solo con le spalle a prua, ma perché i rematori vengono rappresentati sia verso poppa che verso prua? Forse che sullo stesso remo agivano due rematori, uno con la schiena a prua ed uno con la schiena a poppa, in modo da aumentarne la potenza?
Ma c'è un altro particolare che sembra assolutamente ignorato dagli studiosi, il legno posto in mezzo alla barca tra i personaggi della storia. Si trattava dell'albero? Come mai veniva tirato giù in fase di ormeggio? Forse il porto dell'isola di Delo aveva un arco di ingresso? O era una consuetudine rimuovere l'albero a barca ferma?
Altra possibilità è che l'albero sia molto avanzato, e quindi nascosto alla vista a causa delle rotture del vaso, ed il legno sia l'antenna o il picco della vela. L'argomento è in ogni caso interessante ai fini dell'identificazione dell'armo, sia per la lunghezza del particolare in legno che, come già detto, per la posizione dell'albero. Se l'albero fosse stato molto avanzato, come presumibile, si può pensare che l'armo velico fosse costituito da una grande vela triangolare dotata di pennone, ma questa è solo un'ipotesi molto azzardata. In ogni caso la potenza e la forza della civiltà della Grecia in mare non poteva essere prodotta con armi velici che non stringessero il vento.
Nelle ricostruzioni che sono state fatte dell'antico porto di Delos non esistono archi pertanto è purtuttavia plausibile che quella di abbattere l'albero sia stata una consuetudine, sempre che di albero si sia trattato.
Molto interessante anche il sistema a timone con doppia pala che in ogni caso fa presumere che la barca sia stata effettivamente a remi e a vela, pertanto l'albero c'era di sicuro. E' impressionante la somiglianza di questa barca dipinta con i modellini trovati nella tomba di Tutankhamon e, più in generale, con le rappresentazioni di barche egizie che avevano come caratteristica la doppia timoneria e la poppa molto rialzata.

Ricostruzione del porto di Delos, dal sito Exploring the world on Blue Velvet on Sark'
Insomma, un bel mistero da risolvere!

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