domenica 7 settembre 2014



Polvere di Stelle


Stamani sul nostro lago una polvere di stelle è discesa dal cielo e lo ha illuminato con un velo d'argento. Magnifico!
C'era quella brezzolina lieve, tanto ricercata e aspettata da noi amanti della vela lenta che ci ha fatto navigare dolcemente e tranquillamente sulle acque del lago.
Ieri non avevamo potuto accettare l'invito di Giovanni e Gabriele di andare con loro alla Polvese, non sono stati solo gli impegni familiari a farci desistere, erano previste raffiche con le quali noi non ci troviamo troppo a nostro agio.


A fine mattinata, quando ce ne siamo andati abbiamo visto che il Circolo Velico ha organizzato una bella iniziativa di vela per disabili. Bravi.
E' stata una mattinata meravigliosa.



sabato 6 settembre 2014

Professional Kayak, Dios está en los detalles

PK-1, Professional Kayak con randa e genoa
"Dio è nei dettagli", questa celebre frase è dell'architetto Mies Van der Rohe, che noi prendiamo come una filosofia di lavoro". (Professional Kayak).

E sembra proprio l'abbiano presa alla lettera questa frase i fabbricanti di questi bellissimi trikayak a vela e pedali spagnoli, situati nei pressi del confine con il Portogallo, affacciati sul Golfo de Càdiz.
Mi piace molto il piano velico, con randa e fiocco rollabile, mi piace la possibilità di navigare a pedali quando non c'è vento, mi piace la cura dei particolari ed infine la linea e la forma.
Anche i prezzi sono interessanti e competitivi rispetto ai concorrenti, tra i 5000 e i 6000 €, secondo i posti.

Hymenopter H-1, Professional Kayak
Molto carino e a basso costo, dai 1815 €, l'Hymenopter H-1, questo davvero, considerate le sue dimensioni e pesi, si porta tranquillamente sul tetto dell'auto ma anche con la bicicletta:
Lunghezza: 2.70 m
Larghezza: da 0.68 a 2.40 m
Peso totale: 22 kg
Sup. velica totale: 5.25 mq


Mi piacerebbe proprio andarmelo a prendere direttamente in Andalusia e farmi un "tour" nella parte più bella della Spagna.

Tour dell'Andalusia, Canella Tour

venerdì 5 settembre 2014


Popular Mechanics: Rigging a sailing canoe

Immagine tratta da dngoodchild
Articolo tratto da Poular Mechanics, settembre 1930, Rigging a Sailing Canoe di C.Ed.Packer, da me parzialmente tradotto ed interpretato.

La canoa a vela è passata attraverso molte fasi. Alcune dei tipi precedenti assomigliavano a piccole golette, altre avevano due vele e un canoista che faceva sia da marinaio che da acrobata. 
Ma fra tutte quelle che ho provato, una in particolare si è distinta come la più pratica in tutti i sensi. E' quella da crociera realizzata dall'American Canoe Association comprendente una canoa aperta con una vela singola, due derive laterali e una pagaia che fa da timone. 
I vantaggi di questo armo velico sono l'economicità, la maneggevolezza, la sicurezza, la facilità di stivaggio o il trasporto, e la capacità di essere sorprendentemente veloce, se adeguatamente attrezzata. 
Lo scopo di questo articolo è di dimostrare come un armo velico di questo tipo possa rendere la canoa estremamente veloce e facile da manovrare.


Piano velico
In realtà non ha molta importanza da dove cominciamo quindi possiamo parlare subito della stessa vela. Il piano velico tipo “ladybug” è eccellente ed è stato testato per oltre 25 anni. Il tessuto utilizzato può essere cotone grezzo molto fine, comunemente chiamato “Zephir” o “baloon silk”. Questo tessuto è largo circa un metro quindi unitene 4 pezzi assieme con una doppia cucitura sovrapposta Poi mettete questo grande pezzo sul pavimento e spianatelo. Con riferimento al piano velico che si vede in figura, mettere un bel chiodo in un angolo con la scritta "bugna". Spianando ma senza tirare il tessuto contrassegnare anche gli angoli di "mura" e di "penna" secondo le dimensioni indicate. Tra questi tre chiodi tirare uno spago per contrassegnare accuratamente i bordi della vela. 


Dimensioni della vela, base dell'albero e supporto per le derive laterali
A seconda della forma dello scafo, più o meno arrotondato o più o meno piatto, si può modificarne la dimensione prendendo come base il disegno indicato aumentando la tela. Lungo tutti i bordi della vela, misurare 7 cm, segnare con un carboncino, piegare e orlare. Quando la vela è orlata, cucire un doppio spessore di nastro di tela lungo tutti i bordi. Perpendicolarmente alla balumina possono essere cucite tre tasche per le stecche lunghe 30 cm per 2,5 cm di larghezza, dividendo la sua lunghezza in quattro parti uguali. Per evitare che le stecche in abete rosso, realizzate in dimensioni adeguate, fuoriescano dalle tasche possono essere cucite al loro interno. Mentre gli occhielli possono essere cuciti nel nastro un modo più semplice è quello di cucire anelli galvanizzati ad intervalli di 15 cm come si vede in figura. Una volta completata, è bene rendere la vela resistente alle muffe. Sciogliere 100 gr di acetato di piombo e allume in polvere in una grande pentola piena d'acqua. Lasciate la vela in ammollo per una notte. Poi, senza strizzarla, appenderla per asciugarsi. Per i longheroni, dovrebbe essere utilizzato abete rosso. E se sui lati della vela dovrà essere cucito un nastro di rinforzo per evitare gli strappi sarà meglio andare sul sicuro se si realizzeranno due longheroni eccedenti di 20 cm circa gli angoli della vela. 

Dettagli costruttivi

Il resto della costruzione dell'armo velico lo si evince meglio dalla presa visione dei dettagli riportati in figura che in altre eventuali descrizioni che comunque potete trovare all'interno dell'articolo originale in inglese.
Preferisco invece riportare la stupenda immagine di una canoa a vela di fabbricazione canadese con questo armo velico, realizzata dalla Peterborough Canoe Company, trovata su Aquasno Skiers, A Small Sailing World and More.

Peterborough Sailing Canoe


giovedì 4 settembre 2014

Distillatore e desalinizzatore FAI-DA-TE veloce ed economico



Distillatore, desalinizzatore nonché depuratore FAI-DA-TE per l'acqua.
Grande per il campeggio nautico! E' molto a buon mercato, molto efficiente nella depurazione delle acque e molto veloce nel processo di distillazione / desalinizzazione. 
Distilla 2 litri di acqua potabile all'ora! Costa circa $ 65 (50 Euro) ed è molto facile da realizzare. 
E' molto compatto e quando è smontato occupa poco spazio. 
Consiste in un secchio, un tubo e un bollitore per il té. 
Il tubo, lungo 3 metri, è di rame,  il catino è realizzato in plastica senza composti organici volatili e con anti microbici, il bollitore da campeggio in alluminio è da 2 litri. 
I vari raccordi in rame si trovano nelle ferramenta.


mercoledì 3 settembre 2014



martedì 2 settembre 2014


Scaricare merda e sentirsi dalla parte della ragione




Bosa Marina, i diportisti sono sporchi, vietato dare fonda, con questo articolo la rivista SoloVela ci delinea in tutta la sua avvilente realtà lo spirito che anima ogni italiota verace, in questo caso egregiamente rappresentato dal diportista arrogante: se lo fanno gli altri perché non lo dovrei fare io?
E' già, è lo stesso discorso che fanno i nostri politici che a vari livelli stanno depredando le casse dello stato con ruberie, compiacenze, corruzione e nepotismi.
Ma rimaniamo in tema di merda, se la Capitaneria di Porto ha inteso bene di vietare la fonda vuol dire che i poveri bagnanti non ne potevano più di trovarsi nei pressi di stronzi galleggianti, eventualità che evidentemente non accade quando si ormeggia solo nei pontili o lungo il fiume. E' chiaro che una cosa è il "turn over" continuo di barche alla fonda che scaricano i loro liquami, altra cosa sono le barche ormeggiate in porto, spesso non abitate o forse solamente con gli armatori che si rendono conto che  se scaricassero tutti nell'ambito ristretto del porto si troverebbero sommersi dagli escrementi.
Non mi dilungo con ulteriori considerazioni, posso solo dare tutto il mio appoggio e comprensione alla Capitaneria di Porto di Bosa Marina e a tutti i bagnanti che frequentano quella magnifica baia e trovarmi in completo disaccordo con la rivista SoloVela che, indirettamente, vorrebbe dare giustificazione alla consolidata ed ignobile abitudine che hanno molti diportisti italiani, scaricare merda nelle baie infischiandosene degli altri e, citando Martin Luther King, ricordo a tutti che: "La mia libertà finisce dove comincia la vostra".


lunedì 1 settembre 2014

Nomad Portable Hot Tub, il bagno caldo portatile

Dal sito The Original Nomad
Non tutti amano le doccette scaldate con il sole visto che il risultato non è sempre assicurato, vuoi per i 10 litri che non bastano mai, vuoi per il sole che non sempre scalda a sufficienza. 
Allora ecco la soluzione, il Nomad Portable Hot Tub, sicuramente efficace per i più esigenti, può funzionare sia con la bombola a gas che con un piccolo fuocherello a legna.
I prezzi vanno dai 550 ai 1000 Dollari, secondo il tipo, contiene 220 litri d'acqua pertanto conviene utilizzare una piccola pompa portatile, pesa una quindicina di chili e si porta in una borsetta.




LIS Family, per una gestione terra-mare

Dal sito FACEBOOK di Gade Bootsbau
Ho trovato in rete qualche altra foto del LIS Family, un piccolo cabinato a vela del quale avevamo già parlato nel post "Boot 2011 - LIS Family, piccolo è bello", che a mio parere se dotato di un idoneo carrello motorizzato può essere gestito da terra senza troppa difficoltà grazie al suo peso contenuto (circa 220 kg).
Non sono tanti quelli che mi scrivono per chiedermi consigli, ed effettivamente io non sono un esperto, ma tra questi quasi tutti si interrogano se c'è veramente la possibilità di trovare un piccolo cabinato che si possa gestire con facilità da terra senza dover essere costretti a mantenere un costoso ormeggio in acqua. Effettivamente non ce ne sono molti e quei pochi che si contano su di una mano sono quasi tutti realizzati oltreoceano.
Gade-Bootsbau può risolvere questo problema offrendo una "chance" anche a chi possiede limitate disponibilità da destinare ad una barca, sia dal punto di vista dell'acquisto iniziale che successivamente per la sua gestione.
Guardate voi stessi, a me piace.

Dal sito FACEBOOK di Gade Bootsbau
Le foto che si trovano sul sito FACEBOOK di Gade Bootsbau sono state prese da vari saloni dedicati alla piccola nautica che via via si tengono in Germania.

Dal sito FACEBOOK di Gade Bootsbau
Per quanto riguarda i carrelli motorizzati ne avevamo parlato tempo fa nel post "I porti spiaggia e i carrelli motorizzati", a Senigallia per esempio con un carrello del genere c'è chi ala e vara anche il mio barchino, come si vede nell'annuncio su Subito.it
Ovviamente scegliere una barca più piccola come il LIS Family consente maggiori risparmi e meno preoccupazioni.

Carrello motorizzato, da Subito.it


domenica 31 agosto 2014

Io come Dante

L'immagine di Dante Alighieri posta sotto il Castello di Poppi
" ... a pie' del Casentino traversa un' acqua ch' a nome l' Archiano, 
che sovra l' Ermo nasce in Appennino ..."  (Dante Alighieri)

Guido Novello II Guidi, Conte di Raggiolo, esercitava nei primi anni del Trecento una signoria rurale completa. Gli atti di un notaio alle sue dipendenze, che coprono gli anni 1299-1335, forniscono una ricca messe di dati per la ricostruzione della vita del castello in questo periodo. L'A. analizza in primo luogo le risorse produttive e il loro sfruttamento, fra cui il caso particolare di alcune fucine di ferro; ricostruisce la popolazione del castello, la struttura della proprietà e la distribuzione della ricchezza, per soffermarsi infine sulla vita quotidiana degli abitanti. Dalla documentazione emergono anche molti dati relativi al conte Guido Novello, del quale viene quindi tracciato un ampio profilo biografico. L'accento viene comunque posto soprattutto sull'analisi delle strutture della signoria, sulle forme cioè di potere politico, giudiziario, militare ed economico che i conti Guidi esercitarono sul territorio. Conclude la ricerca lo studio delle modalità del passaggio di Raggiolo sotto il controllo della città di Firenze che stava ponendo le basi del suo dominio territoriale sulla Toscana. In appendice viene offerta una selezione di documenti, tra cui il testamento del conte Guido Novello. (Patrizia Salvadori, da Mirabileweb nella presentazione del libro di Marco Bicchierai, Il castello di Raggiolo e i conti Guidi. Signoria e società nella montagna casentinese del Trecento).

Raggiolo visto dalla "mercatella", l'antico ingresso al Castello dei conti Guidi
A questo punto vi chiederete cosa c'entro io con Dante Alighieri e Guido Novello II, assolutamente nulla, solamente il fatto che la proprietà della famiglia di Elena si trova esattamente dove era la torre del Castello di Raggiolo intorno al 1300 dalla quale esercitava il suo potere il Conte, coetaneo di Dante Alighieri ma, contrariamente a lui, originariamente ghibellino fino ad assumere progressivamente un ruolo più spiccato fra i Guidi che sostenevano la parte imperiale.  Di certo Guido Novello II e Dante Alighieri si incontrarono a San Godenzo nel 1302 "nel corso del quale si presero accordi fra i fuorusciti fiorentini guelfi bianchi e ghibellini con i signori feudali del Valdarno e dell'Appennino per una guerra da portare contro Firenze appunto nel Valdarno superiore" (da Enciclopedia Treccani), e poi successivamente.
Ed infatti fu nel Castello di Poppi dei Conti Guidi che Dante Alighieri soggiornò nel 1307 e poi nel 1311, la tradizione vuole che proprio a Poppi il sommo poeta abbia composto il XXXIII canto dell' Inferno.

Il Castello di Poppi, una meraviglia di architettura medievale
Oggi Poppi è una bella ed elegante cittadina che domina la Piana di Campaldino, luogo dove si svolse la famosa battaglia che sancì il predominio di Firenze su tutta la Toscana.

Io come Dante ai piedi del Castello e a fianco della statua, stesso naso fiero, ma solo quello
Ora la torre del Castello di Raggiolo del Conte Guido Novello II non c'è più, ma le sue antiche mura e le sue fondamenta sono ancora riconoscibili tra  le pareti della casa di Elena, chissà se Dante, ospite in quella zona, non abbia osservato la Verna da una delle sue finestre.

Una finestra caratteristica della casa di Elena, forse del Castello
Insomma, davvero bella questa gita a Poppi, la mattina eravamo al lago e la sera qui a riscoprire leggende di guerrieri, poeti, fate e nobildonne, come la bella Matelda e la sua torre .



venerdì 29 agosto 2014

Onda nella minestra


Prima di tornarcene a Raggiolo nella pace dei boschi del Casentino, come previsto, abbiamo fatto una puntatina al Trasimeno. Le mie previsioni davano delle condizioni ottimali, purtroppo non avevo considerato che, se pur la brezzolina era ottima, c'era anche un po' d'onda, quell'onda stretta e fastidiosa del Trasimeno. Avendo visto Elena un po' a disagio ce ne siamo tornati in darsena, così ne ho approfittato per dare una pulita al ponte. E' stata la prima volta quest'anno che ci è andata a buca, ma è stato bello lo stesso, la mattinata era stupenda!


Aspirina ora è in tutto il suo splendore!



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