sabato 31 dicembre 2016


giovedì 29 dicembre 2016

Andare per castelli e .... desiderarne uno


Da tempo sognavo di andare a vistare il castello di Montegualandro che la tradizione vuole essere appartenuto addirittura a Carlo Magno, ma il mio desiderio era dettato soprattutto dal fatto che lo osservavo in lontananza mentre veleggiavo nelle acque tra Borghetto e Tuoro. Tutte le volte che un bordo mi faceva volgere lo sguardo nella sua direzione pensavo: "il Trasimeno da lassù deve essere fantastico".


Ebbene le mie aspettative non sono state tradite, la vista sul lago Trasimeno era mozzafiato ed il castello bellissimo, nonostante le porte sprangate. Nella nostra gita abbiamo visitato altri quattro castelli e li abbiamo trovati tutti chiusi, la maggior parte in vendita.


Io mi chiedo come si possa pensare di tenere nascosti dei patrimoni così immensi, come non si possano organizzare dei "tour" che farebbero invidia a quelli organizzati nella Loira. Solo nel raggio di cinquanta chilometri intorno al Trasimeno si possono trovare dei castelli medievali di assoluta e primordiale bellezza, ne cito solo alcuni: Montecchio Vesponi, Castiglione del Lago, Magione, Montegualandro, Sorbello, Reschio, Pierle, .... credo che ne potrei scrivere una ventina, ma sarei avaro. 
Se ne volete vedere alcuni, solo da fuori ovviamente, c'è la FOTOGALLERY completa. non ve la perdete.


Ho scoperto anche che Montegualando è in vendita, (CASTELLO DI CARLO MAGNO TRA UMBRIA E TOSCANA). Non ho mai sognato di essere più ricco di quanto non lo sia, commetterei un peccato, ma ieri sinceramente mi è presa questa debolezza, avrei voluto poterlo comprare.


La storia di questo castello la potete trovare nel Blog del Casato dei Ranieri:
" .... Le mura di cinta raccontano di Annibale, che qui pose il suo campo nella battaglia del Trasimeno per combattere il Console Caio Flaminio nel 217 a.C.; di Carlo Magno, che ne fu il primo illustre proprietario; del Signore di Santa Maria, al quale poi egli lo diede in dono; di Federico Barbarossa che lo conquistò ai Perugini e dei Marchesi Ranieri, allora signori del luogo......"


Insomma una "daycation" fantastica, come Elena d'altro canto che mi sopporta anche tutte le volte che sbaglio strada.


mercoledì 21 dicembre 2016

Novità NAUTIC 2016: MacGlide, la pellicola antivegetativa rivoluzionaria ed ecologica

Applicazione della pellicola MacGlide dalla rivista Bateaux
Nella rivista francese online Bateaux si parla di un sistema rivoluzionario di applicazione della antivegetativa in forma di pellicola. 
Presentato in anteprima al Salone Nautico di Parigi 2016, il MacGlide, dopo ben cinque anni di sperimentazioni e ricerca, è finalmente entrato in commercio.
Ma facciamo subito un esempio: per coprire lo scafo di una barca a vela Oceanis 31 (9,50 m) si spendono circa 3200 € (126 € / m2), un po' di più per un motoscafo (142 € / m2) considerato il numero di tagli lungo il fasciame.
L'applicazione deve essere effettuata su di un gelcoat pulito pertanto è più facile da applicare su di una barca nuova, altrimenti bisognerà effettuare una sabbiatura su quegli scafi che hanno già ricevuto mani di antivegetativa col pennello.
Al momento viene assicurata una durata di almeno cinque anni ma nessun test ha ancora provato che possa reggere molto più a lungo.



Facendo un sommario delle qualità di questo prodotto trovate nel web si può dire che:
  • è economico, soprattutto considerando la maggior durata
  • è ecologico, preservando l'ambiente marino e la salute umana
  • è auto pulente, garantendo una maggiore velocità allo scafo
  • è efficace, può essere applicato ovunque
  • è risparmioso, riduce il consumo di carburante
  • è durevole, almeno cinque anni
  • è efficiente, riduce al minimo il rischio d'osmosi
Insomma, molto interessante


martedì 20 dicembre 2016

L348 RAID, una piccola barca trasportabile e molto versatile

L348 RAID
Finalmente, grazie ad Aurelio, a breve ci verrà proposta una soluzione ibrida tra la deriva ed il cabinato, una barca aperta durante il giorno e coperta per la notte in modo da poter sfruttare gli spazi al meglio, secondo le necessità ed il tipo di utilizzo che se vuol fare, adatta per il campeggio nautico ma anche come deriva sportiva o familiare, per il "daysailing" o la crociera.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3,48 m
Baglio max. : 1,75 m
Pescaggio: 0.13 - 0.74 m
Sup velica (randa): 8 mq
Peso (incluso albero e deriva pivotante di 45 kg): 142 kg
Capacità: 215 kg
Motorizzazione: da 2.5 a 6 HP
Categoria: D3
Il progetto è stato curato da Aurelio in collaborazione con Henseval Yacht Design e per qualsiasi altra informazione tecnica e commerciale vi potete rivolgere direttamente ad Aurelio: alprevici@libero.it

L348 RAID
L'L348 RAID, oltre che motorizzabile è anche predisposto per la remata, alternativa o possibilità molto allettante per chi non vuol montare il motore o vuol praticare anche questo tipo di attività.

L348 RAID
Come si vede dal progetto l'armo è semplice ma allo stesso tempo realizzato con materiali di ultima generazione quali la fibra di carbonio. L'albero pesa solo 4.75 kg, è lungo 6.84 m , è suddivisibile in due parti ed è rotante, la vela è avvolgibile per aumentare la sicurezza e la praticità durante la navigazione.

L348 RAID
Insomma, un piccolo grande yacht versatile, comodo, economico e sicuro. Mi piace. Da QUI, potete scaricare il piano velico.


lunedì 19 dicembre 2016


domenica 18 dicembre 2016

Saturn Nanocat with sail kit

Nanocat, dal sito boatstogo
Il Saturn Nanocat NC290 armato a vela appare come una bella e portabilissima barca a vela gonfiabile. 
La barca è così leggera che può essere trasportata da una sola persona (circa 25 kg) ed allo stesso tempo ha una capacità di 275 kg di carico. 
Il materiale con cui è stato realizzata è molto più resistente dei canotti commerciali come i Mariner, Intex e altri. 
La barca viene fornita di timoni/ remi, derive, supporto/ cornice, vela, cinghie di fissaggio e le istruzioni complete. 
Sono inclusi anche pompa, kit di riparazione e borse. Può essere installato un motore con cilindrata massima di 2,5 CV. (maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da boatstogo).

Nanocat armato a vela può essere spedito ovunque nel mondo al prezzo di 1110 $ da Sailboatstogo.

E' proprio vera la frase "una spiaggia alle Bahamas è la stessa che la si veda con una barca di trenta metri che con un canotto di tre" e sicuramente nel secondo caso non hai nessuna preoccupazione per come fare a mantenerla.



giovedì 15 dicembre 2016


mercoledì 14 dicembre 2016

Blackcat Skipper é um mini veleiro com ótimo desempenho e confiabilidade

Skipper, dal sito VELEIRO INFLAVEL
SKIPPER è la "novidade" 2016 di Veleiro Inflavel. Si tratta di un catamarano gonfiabile adatto a ragazzi che vanno da 6 a 12 anni.
Ovviamente lo SKIPPER è completamente smontabile, è leggero (solo 19 kg), è molto agile, veloce e divertente. Può trasportare un adulto o due bambini. Eccezionale!

SKIPPER, dal sito VELEIRO INFLAVEL
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 2.6 m
Larghezza: 1.60 m
Altezza albero: 3.70 m
Peso: 19 kg
Dimensioni borse: 40 x 28 cm e 1.40 x 20
Tempo di montaggio: 20 minuti
Prezzo: non c'è scritto, ma lo comprerei subito ad occhi chiusi



martedì 13 dicembre 2016



lunedì 12 dicembre 2016

Stefano Medas, REX IUBA

REX IUBA, dal sito Mondadori
Ieri Stefano Medas, archeologo e autore del romanzo Rex Iuba, mi ha scritto per fornirmi qualche interessante dettaglio in più sul capitello la "Pesca Miracolosa, a vela, nella Pieve di Romena" di cui avevo scritto tempo fa nel blog. 
Mi ha fatto molto piacere che Stefano mi abbia contattato perché le tantissime pagine visualizzate non suscitano nei lettori un gran desiderio di confrontarsi sugli argomenti che via via gli sottopongo. In più se chi mi contatta è un personaggio pubblico, o uno studioso, questo mi riempie di orgoglio e soddisfazione, come quando il Dipartimento di Storia delle Esplorazioni Geografiche di una nota Università italiana mi contattò per chiedermi un parere tecnico su una delle più grandi ed importanti rotte che i nostri navigatori abbiano mai solcato, nel corso della scoperta dell'America, disquisendo su uno dei basilari documenti della navigazione del passato e della cartografia, la Cosmographiae Introductio.
Ma torniamo a Stefano e a quello che mi ha scritto, invitando anche tutti voi ad andare a vistare la meravigliosa Pieve di Romena ad ammirare quello straordinario capitello:

"Buongiorno Francesco, 
ho incontrato il tuo blog TS cercando informazioni sul capitello della pieve di Romena in cui compare la scena della pesca miracolosa, con Pietro e Andrea. Ho visitato la pieve proprio ieri, scoprendo questa inconsueta iconografia, particolarmente significativa per il fatto di appartenere al XII secolo, epoca avara di iconografie navali. In effetti, pur essendo molto stilizzata (i personaggi corrispondono bene ai canoni espressivi del nord Italia di quest'epoca, dal momento che la pieve sembra esser stata realizzata da maestranze lombarde), ci mostra due aspetti interessanti: 
1. la dominante diffusione dell'armo latino, in particolare nel naviglio minore, come quello da pesca;
2. la presenza del timone o governale laterale di tradizione antica, non ancora sostituito dal timone centrale di provenienza nord-europea (in effetti, in area mediterranea il timone centrale si affermerà lentamente, con fenomeni di persistenza del sistema antico, o di entrambi i sistemi insieme, fino a tutto il XIV e gli inizi del XV secolo). 
Che si tratti della scena evangelica della pesca miracolosa mi sembra confermato dalle linee seghettate che indicano il mare e che arrivano ad occupare quasi tutto lo scafo, per evidenziare la linea di galleggiamento molto alta, dunque il fatto che la barca fosse molto carica (di pesce, evidentemente). 
Ho quindi fatto un tour nel tuo blog, trovando notizie interessanti, tra libri, eventi e vicende. Ho appreso lì, tra l'altro, della morte di Elvstrom, personaggio che ho sempre ammirato moltissimo, essendo io derivista da quarant'anni. 
Considerando gli argomenti e interessi del blog (dove ho trovato con piacere le recensioni ai lavori degli amici Valerio Manfredi e Fabio Fiori), desideravo segnalarti un mio recente romanzo, il primo che ho scritto, dopo anni di pubblicazioni scientifiche dedicate alla storia della navigazione e all'archeologia navale. 
Si intitola REX IUBA e narra della spedizione che portò alla scoperta delle Isole Fortunate - le nostre Canarie - alla fine del I secolo a.C. Un'avventura interamente dedicata alla navigazione e al tormentato rapporto dell'uomo mediterraneo con gli spazi atlantici. 
Grazie per la pazienza. Un cordiale saluto

La Rachele mi ha già detto che sarà il suo regalo di Natale perciò, non appena avrò letto il romanzo di Stefano, ne farò una recensione qui nel blog. Questo è quanto si scrive del romanzo nel sito della Mondadori:

"Roma, 46 a.C. Nel corteo trionfale di Cesare dopo la campagna d'Africa sfila un giovanissimo orfano di guerra: è Giuba, figlio del re di Numidia, sconfitto dai cesariani. Un triste futuro lo attende se non fosse che gli dèi, da cui dipendono le sorti degli uomini, hanno in serbo altri progetti per lui: a Giuba è riservato un destino che lo porterà a riconquistare gli onori del suo rango. Viene infatti accolto nella famiglia di Augusto e cresciuto secondo il costume romano. Nel 25 a.C. è lo stesso Ottaviano ad assegnargli il regno di Mauretania, in Nordafrica, e a dargli in sposa la bella e sensuale Cleopatra Selene, figlia di Cleopatra e Marco Antonio, una donna colta e raffinata, legata al marito da un sentimento profondo. Appassionato di arte e letteratura, di filosofia e geografia, non pago dei preziosi volumi custoditi nella sua immensa biblioteca, Giuba promuove diverse spedizioni esplorative, spinto dalla sua inestinguibile sete di conoscenza. Fra queste, la più avventurosa e rocambolesca lo condurrà, insieme ad alcuni amici fidati e a una settantina di marinai abili con i remi quanto con la spada, alla scoperta delle Isole Fortunate, le odierne Canarie. Lì, in quei luoghi sospesi fra mito e realtà, agli estremi confini del mondo conosciuto, i protagonisti della spedizione scopriranno una natura spettacolare e selvaggia, incontreranno un popolo che non conosce il denaro e l'avidità, assisteranno ai fenomeni prodotti dall'immane potenza dell'Oceano, nelle cui viscere ribollono fiumi di lava e dimorano mostri marini. Con passione e competenza, restituendoci vividi i colori dell'epoca, Stefano Medas ci accompagna lungo le coste dell'Africa, in un itinerario costellato di pericoli che è prima di tutto un viaggio dell'anima, dal quale si torna inevitabilmente trasformati e consapevoli che il luogo ideale nel quale rifugiarsi per sfuggire ai nostri tormenti risiede, prima ancora che in qualche terra remota, in noi stessi."

Essendo Stefano un archeologo subacqueo,

Stefano Medas è archeologo subacqueo e navale e ha condotto numerose campagne di scavo su relitti e siti sommersi. È stato docente a contratto di Storia della navigazione antica all'università di Bologna ed è attualmente presidente dell'Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale. Ha pubblicato più di cento articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali, oltre ad alcune monografie, tra cui: La marineria cartaginese - le navi, gli uomini, la navigazione, De rebus nauticis - L'arte della navigazione nel mondo antico, Lo Stadiasmo o Periplo del Mare Grande e la navigazione antica. Da anni tiene corsi di vela con le barche tradizionali. Rex Iuba è il suo primo romanzo.

non ho potuto fare a meno di annoiarlo ed aggiornarlo in merito a tutte le mie ricerche, sulla storia della mia famiglia, del trisnonno ingegnere ed archeologo a Sovana, Chiusi, Poggio Gaiella e Roselle, del biadaiolo di Firenze e il suo Specchio Umano ed infine della Via Romea Imperiale da cui noi tutti Lenzi proveniamo, dimenticandomi però la storia più attinente al suo mestiere, cioè che avevo i nonni materni naviganti e armatori in quel della mitica isola di Procida e i suoi gatti. Ma cosa c'entrano i gatti? C'entrano, c'entrano, ma questa è un'altra storia.
La chiacchierata con Stefano mi ha fatto ricordare che la nostra è una civiltà straordinaria e antichissima.
Nella BIBLIOGRAFIA di Stefano, tra le altre, ho trovato una pubblicazione che non può non attizzare l'interesse di tutti i miei assidui lettori, Le Barche Tradizionali della Laguna Veneta.

BarcheTradizionali della Laguna Veneta, Stefano Medas


lunedì 5 dicembre 2016

The Elbow Run 2016 - The Lake Diefenbaker WindRider Experience

Dal video Youtube "The Elobow Run 2016"
Vi propongo questo imperdibile video di campeggio nautico:

"Otto trimarani WindRider e nove intrepidi marinai hanno navigato a vela e fatto campeggio nautico per una settimana sul lago di Diefenbaker, Saskatchewan, nel mese di luglio 2016 ...."



Il lago di Diefenbaker, il suo scivolo e la sua area di parcheggio, troppo complicato fare una cosa così in Italia è.


giovedì 1 dicembre 2016

Carte nautiche, secc. XIV-XVII, dall'Archivio di Stato di Firenze

Dal Progetto Archivi Digitalizzati dell'Archivio di Stato di Firenze
Carte nautiche, secc. XIV-XVII 
Raccolta probabilmente formata nella seconda metà del secolo XIX riunendo, per esigenze di conservazione, il materiale cartografico ritenuto di particolare valore appartenente a vari fondi archivistici (in particolare al Diplomatico). Contiene alcune delle più antiche carte nautiche conosciute e una rarissima carta della Toscana del sec. XVI.

Questo Progetto degli Archivi Digitalizzati dell'Archivio di Stato di Firenze è meraviglioso, come le Carte Nautiche che vi sono raccolte.
Ma è possibile trovare anche la data di nascita di un proprio antenato, magari nel Gonfalone dell'Unicorno a Orsanmichele come nel mio caso.
E' si perché: scala, nicchio, ferza, drago, carro, bue, leon nero, ruote, vipera, unicorno, leon rosso, leon bianco, leon d'oro, chiavi, vaio, non sono solo i nomi delle classi della scuola di Hogwarts di Harry Potter ma anche i Gonfaloni della Firenze medievale, che corrispondono più o meno ai suoi quartieri.

Atto di nascita all'incirca del 1390, dal 79° Libro dell'Età


Attività da imitare: Walker Bay Nong Bon Water Sport Center



Eh bé, insomma, mica ci sono solo io al mondo che naviga con la sua Walker Bay, qui siamo a Bankok al Walker Bay Nong Bon Sport Center dove si praticano gli sport della bici e della vela..



E per chi volesse imitare un'attività del genere che si può gestire tranquillamente in un piccolo laghetto con un pontile galleggiate può consultare il loro sito FACEBOOK

Dal sito Facebbok del Nong Bon Walker Bay Water Sport Center


lunedì 28 novembre 2016

Comprare o noleggiare? Questo è il dilemma

Il sito polacco di charter AHOJ
Comprare o noleggiare? E' un quesito che ci siamo posti spesso e di cui abbiamo parlato più di una volta anche in questo blog, oggi lo stesso interrogativo ci viene posto nella rivista di vela polacca ZAGLE che nello stesso tempo cerca di dare alcuni suggerimenti che condivido in tutto e per tutto.

Barche a vela: comprare o noleggiare? Il prezzo di una barca a vela può essere abbassato!

La domanda che abbiamo posto nel titolo pervade molti appassionati di vela. Se si acquista una barca a vela, come deve essere? Se la si vuol noleggiare, dove e per quanto tempo? Le risposte a queste domande non sono facili, tanto più che il generale aumento del benessere, fluttuazioni a parte, e dell'interessamento a questa pratica invocano una risposta soddisfacente ed urgente.
Sempre di più le offerte economiche in fase di acquisto di una barca vengono compilate prevedendo tutti gli accessori, come si dice in gergo prezzo "alla boa". Questo permette all'acquirente di capire subito dove si andrà a finire con i costi e se sarà in grado di completare l'acquisto della barca dei suoi sogni. Allo stesso tempo però l'acquisto in contanti sta perdendo sempre di più importanza lasciando spazio ad altre forme "finanziarie" come i leasing o i prestiti.

Acquistare una barca, i costi

L'acquisto dello yacht è solo una parte delle spese che si andranno a sostenere. Un importante quota di spesa annuale saranno le tasse portuali, che negli ultimi anni sono aumentati in modo significativo e vanno da
1000 € in su secondo le dimensioni della barca ed il luogo di ormeggio (ndr).
In media, ci si può aspettare una spesa di circa 2000 € all'anno (ndr). Il motivo è il forte aumento della domanda (numero di barche) per posti disponibili nei porti turistici e contemporaneamente uno scarso aumento degli investimenti in questo settore.
Si può ricorrere alla soluzione di "parcheggiare" la barca d'inverno altrove, a volte lontano dal marina ma anche in questo caso ci si può aspettare una spesa che difficilmente è inferiore ai 500 € (ndr). In quest'ultimo caso si presenta la necessità del trasporto, che nel caso di grandi yacht a vela di oltre 3,5 t (auto + rimorchio + yacht) spesso richiedono i servizi di società di trasporto professionali. In quest'ultimo caso i costi minimi vanno da circa 1€ al chilometro (ndr).
A tutto ciò si aggiungono le spese di manutenzione e mantenimento, vedi l'antivegetativa, le piccole riparazioni e gli adeguamenti dei sistemi per la sicurezza.
In molti casi, la spesa di manutenzione e mantenimento supera anche la diminuzione del valore annuale della barca a vela. Dopo dieci anni il suo valore è circa il 50 per cento del prezzo iniziale. Ed è già meglio che per le auto. Statisticamente, si può supporre che il costo totale di acquisto (Yacht di 24 piedi) di una barca a vela va da 2000 a 4000 € all'anno secondo se lo si trasporta sotto casa o lo si tiene in un marina (ndr), ed il calcolo non è esagerato. Vedi articolo "Quanto costa mantenere un piccolo cabinato a vela" (ndr).

Affittare la barca, un modo per ridurre i costi

Un modo intelligente per ridurre i costi è quello di affittare la barca o comprala direttamente stipulando un contratto con società che si occupano totalmente della sua gestione, insomma la barca è tua ma la gestione no (ndr).
Un altro modo efficace può essere quello di mettere la pubblicità nelle vele 😵 (ndr), oppure farsi sponsorizzare nel corso delle regate.

Noleggiare la barca a vela con un servizio di charter

Negli ultimi hanno sono nati molti servizi di charter, nazionali ed esteri, che offrono la possibilità di noleggiare una barca senza la necessità di spendere una grande quantità di denaro. 
Gli ultimi 20 anni sono stati caratterizzati da un rapido sviluppo dei charter di barche a vela. Si potrebbe dire che è stata la crescita della domanda che ne ha favorito il successo dando nello stesso tempo fiato ai cantieri nazionali che ancora oggi possono contare sulle esportazioni. 
Queste aziende procurano centinaia di barche a vela all'anno ai naviganti di ogni nazionalità (ndr).
Partendo dal presupposto che si vogliano trascorrere in barca almeno due settimane, dobbiamo fare i conti con il costo di poche migliaia di Euro (ndr), a seconda delle dimensioni della barca e il periodo. I prezzi tra l varie società non cambiano molto se non per la differenza di età dello yacht e dei servizi forniti.  
Il costo per il noleggio di barche più grandi è superiore, ma ci sono più posti disponibili con cui ripartire la spesa. Pertanto, le grandi barche a vela vengono affittate più volentieri dai giovani, che siano studenti o coppie. 
Il cosiddetto "last minute" a costi inferiori è normalmente un mito che invece diventa valido maggiormente al di fuori dei periodi più frequentati . 
Gli yacht più piccoli vengono normalmente noleggiati dalla "famiglia equipaggio", di solito con i bambini. Per loro la motivazione è diversa. Una piccola barca a vela è più facile da condurre da una sola persona, mentre l'altro genitore è generalmente occupato a guardare i figli e a prendersi cura della loro sicurezza; quest'ultimo, in situazioni difficili, raramente sarà in grado di aiutare nella gestione dello yacht. 

Conclusioni

Facciamo il saldo dei costi, che vi aiuteranno a prendere una decisione - comprare o affittare? 
La variabile più importante è la quantità di tempo che si può trascorrere in barca. Confrontando i costi di gestione di uno yacht a vela privato con i costi del noleggio, possiamo concludere che l'acquisto di uno yacht è conveniente se lo si utilizza (ogni anno per 10 anni) almeno 6 - 8 settimane. 
Questo è il motivo per cui nella maggior parte dei casi gli yacht vengono acquistati prevalentemente da persone in età pensionabile o che si è ritirata. 
E' solo a questa età che le persone che desiderano navigare cominciano ad avere il tempo e il denaro per farlo per un discreto periodo di tempo all'anno e, di conseguenza, permettersi un utilizzo economico dello yacht di proprietà. 
Un altro modo possibile è quello di condividerlo con altre persone, la cosiddetta comproprietà (ndr) .
In tutti gli altri casi, siamo condannati al charter.
Il soggetto di un altro articolo è  stato quello riguardante l'acquisto di una barca usata . Ma questo è un caso speciale, in cui più del prezzo della barca conta la conoscenza dell'acquirente. 
Vale la pena ricordare l'assoluta necessità di prestare attenzione nell'acquisto di uno yacht di "seconda mano" perché i successivi costi di riparazione potrebbero essere superiori a quelli dell'acquisto di una barca nuova.

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo dalla rivista ZAGLE)

Nota: le frasi non in grassetto menzionate con (ndr) sono state inserite dall'autore rapportando i prezzi qui da noi per barche medio piccole, massimo 28 piedi (8-9 metri) di lunghezza.

Tariffe di locazione di Horcamyseria a Porto Venere, Cinque Terre


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...