lunedì 23 maggio 2016

Andare per l'Italia Etrusca

Valerio Massimo Manfredi, Andare per l'Italia Etrusca
Ne è valsa davvero la pena spendere poco più di 10 €, il libro è ancora in promozione scontato da Feltrinelli, per questo "Andare per l'Italia Etrusca" di Valerio Massimo Manfredi.
Il testo non tradisce il profilo culturale e l'esperienza lavorativa del suo autore, archeologo e scrittore ma anche sceneggiatore e conduttore per cinema e TV, le cui competenze gli hanno permesso di esporre in maniera semplice, diretta, sintetica e lineare un argomento di estrema complessità: le radici della nostra civiltà.
La comprensione di ciò che è avvenuto nel corso di circa un millennio prima del predominio di Roma e della sua presenza in tutto il bacino del Mediterraneo non è affatto semplice, tanto meno spiegarlo alla gente comune e non agli studiosi come me.
Chi erano glie Etruschi, che terre hanno bazzicato, come vivevano, cosa facevano per vivere? Ebbene, in questo testo di circa 150 pagine si trovano molte delle risposte a queste domande e non voglio togliervi il gusto di scoprirlo da soli anticipandovi conclusioni e considerazioni che a me personalmente non sono apparse affatto scontate, se per scontato si intende ciò che finora studiosi e programmi scolastici ci hanno inculcato.
Un sola considerazione voglio esprimere a riguardo, c'è una semplice parola di quattro lettere che lega tutti i capitoli del libro, il mare. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare il libro comincia parlando del porto di Spina, nell'Adriatico e ai confini della Pianura Padana, per arrivare fino a Roma attraverso l'entroterra per andare sempre e comunque verso il mare, aprendoci un varco storico e culturale tra la civiltà villanoviana e quella romana, quasi certamente ed in gran parte evoluzioni le une delle altre. Gli Etruschi erano veramente originari della Lidia come alcune fonti ci hanno tramandato oppure erano una popolazione autoctona influenzata dalle molte culture veicolate attraverso i commerci marittimi?


Vi lascio con questo interrogativo riportando una delle frasi che ho apprezzato di più in questo libro:

"Varcare l'Appennino da Nord a Sud significa entrare nella cosiddetta Etruria propria, una terra tra le più straordinarie al mondo per tanti motivi  ...."

Si parla della mia Etruria, della mia Toscana, del mio centro, veramente una delle terre più belle al mondo.




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