venerdì 29 luglio 2016

L'Ara degli Etruschi a Socana


Ieri pomeriggio abbiamo accompagnato Tommaso al campo scout e, di ritorno, ci siamo fermati a visitare l'Ara degli Etruschi in prossimità della Pieve di Socana, in Casentino.
Sono rimasto strabiliato per la sua rara bellezza e credo che, anche se forse è la meno conosciuta e fuori dai normali circuiti turistici - archeologici, questa sia l'ara etrusca più bella che sia rimasta. A parte l'Ara della Regina di Tarquinia, are etrusche simili a quella di Socana e risalenti allo stesso periodo si trovano nei pressi di Marzabotto, lungo la direttrice che portava dalla Tuscia verso il Mare Adriatico e la Pianura Padana, le rotte commerciali del grano e marittime privilegiate dagli etruschi prima che si imponessero quelle etrusco - romane del Mar Tirreno.

L’Ara e il Tempio etrusco sono stati ritrovati in seguito ai lavori di restauro della chiesa di Pieve a Socana, effettuati negli anni 1966- 1972 dalla sopraintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Arezzo. L’Ara fu ritrovata nel settembre del 1969: è molto ben conservata, ma manca la parte superiore. Sul lato destro dell’Ara erano ancora presenti rivoli di grasso attaccati alla pietra: nell’ara si sacrificavano capretti, agnelli, cinghiali di cui sono stati trovate ossa e denti. L’Ara si trova davanti al tempio, è a pianta rettangolare ed è lunga mt 4,99 x mt 3,75; al centro presenta una cavità rotondeggiante, costruita su tre piani ed è un’ “Ara sacrificale” dove gli animali venivano sacrificati alla dea Tinia Minerva alla quale era dedicato il tempio. Sono stati inoltre ritrovati 12 scalini in “tufo locale” con sotto la pietra d’appoggio che permettevano l’accesso al tempio il quale misurava mt 40 x mt 18,40. Davanti ad esso sono state trovate delle tegole di gronda, losanghe e ante-fisse, quest’ultime risalgono alcune al V secolo a.C. e hanno forma di medane, altre al III secolo a.C., sono di epoca ellenistica e hanno la forma di una donna che rappresenta la testa della dea Minerva. Una delle antefisse più belle è la testa di una donna con capelli lunghi fino alle spalle, ondulati, occhi neri e una collana che ne orna il collo, risalente probabilmente al 470-460 a.C. (Via: armanduck)


Testa della Minerva ritrovata a Socana, via Wikipedia
Se da un lato abbiamo potuto constatare la bellezza di questa area archeologica, sul suo stato di conservazione siamo rimasti assolutamente delusi dalla carenza di informazioni ed indicazioni a riguardo. Non una segnalazione, non un cartello sulla sua storia. La scalinata all'antico tempio che si trova sotto la Pieve l'ha vista per caso Elena, io non mi sarei neppure accorto che esistesse.

La scalinata in tufo che apparteneva al tempio della Mineva si trova dietro quella grata in ferro
Tutti siamo a conoscenza quanto gli etruschi  prediligessero il tufo come materiale da costruzione ed il fatto che in zona fosse presente fa presupporre che questa non sia l'unica costruzione di rilevo realizzata in quest'area del Casentino. Gli stessi toponini: Rassina, di evidente derivazione etrusca, Tulliano, antica villa romana, Santa Maria del Bagno, forse antichissime acque salubri e termali può far pensare che alcune ricerche archeologiche potrebbero essere approfondite.

L'antica scalinata del Tempio nascosta sotto la Pieve di Socana
Mi auguro inoltre che tutta l'area venga conservata e promossa con maggior attenzione, purtroppo anche voi, dalla FOTOGALLERY, potrete notare una notevole trasandatezza.


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