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mercoledì 21 maggio 2014

Hartley TS14, a great choice

Foto tratta da un articolo riportato sul Forum Woodenboat
Si scopre che esistono di questi barchini meravigliosi guardando in giro nei siti dei broker, quando per caso ti accorgi che un simpatico armatore inglese l'ha messo in vendita.

Hartley TS14 in vendita su YachtWorld
E poi, cercando nel web, vedi che ci sono giovani coppie che se lo sono costruito in garage, Hartley TS14 Construction. Le linee d'acqua sono molto simili al Lanaverre Menhir di cui abbiamo già parlato, però in questo caso c'è la possibilità di ACQUISTARE I PIANI per soli 38$ e costruirselo da soli.

Piano velico dal sito Sailboatdata
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.27 m
Larghezza: 1.98 m
Pescaggio max: 1.14 m
Peso: 272 kg
Sup. velica: 11.8 mq

E per concludere è proprio il caso di dirlo, per tutti noi che andiamo in barca a vela è un'"another world!".



domenica 13 aprile 2014


lunedì 7 aprile 2014

Trolley per bici autocostruito - collaudo a pieno carico


Il Test
Il Windglider, in versione deriva a vela da me modificata, pesa in tutto 22 kg, in più sotto ho aggiunto una scatola per tenerlo sollevato del peso di circa 8 kg che potrebbe corrispondere a quello di ulteriori attrezzature da campeggio, quindi il test è stato effettuato con un carico totale di circa 30 kg.
Il test è andato bene, non si è rotto nulla, né il gancio, né le ruotine, né la struttura del trolley. In pianura si procede molto facilmente, l'inerzia aiuta addirittura la pedalata e si fa poca fatica, in una salita abbastanza lieve si comincia a sentire il peso e si devono modificare i rapporti. Ho percorso circa un chilometro su asfalto, in pianura e con lievi pendenze.


Conclusioni
Le mie conclusioni sono che questo trolley può essere utile, forse indispensabile, in quelle situazioni in cui si vuole portare l'attrezzatura sportiva da casa/ albergo/ campeggio fino alla spiaggia senza usare l'auto. Per fare  molti chilometri invece ci vuole qualcosa di più professionale e realizzato in lega con idonee giunture.
L'essermi reso conto dei pesi che entrano realmente in gioco mi ha fatto capire che molti dei trolley commerciali che si trovano in rete non potrebbero trasportare più di 15 kg. 
Trenta chilogrammi da portare in bicicletta non sono tanti ma sufficientemente impegnativi soprattutto perché il selciato mette a dura prova la meccanica del trolley, sottoposto a continue sollecitazioni. Sono assolutamente da escludere i trolley con le ruotine troppo piccole e senza raggi.

Ulteriori considerazioni
Max consiglia questo tipo configurazione del braccio, sicuramente migliore di quella che ho realizzato io.



Trolley per bici autocostruito - collaudo a vuoto


La prima cosa che si è rotta dopo dieci metri è stato il gancio in rame, nulla di più semplice che sostituirlo con una "U" in ottone che avevo recuperato da una vecchia sdraio. Come si vede dalla figura ho anche applicato un cordino di sicurezza per non perdere il trolley in caso di distacco del gancio, come si  usa nei carrelli per le barche grandi. Un punto debole, purtroppo, è l'angolo in legno che ho rinforzato con un'altra squadretta., ma ho dei dubbi sulla sua tenuta per lunghe percorrenze. L'angolo è indispensabile perché il trolley ruota quando si gira con la bici, dal punto di vista progettuale però è perfetto.


Ora funziona tutto bene, la prossima fase di collaudo sarà quella di caricarlo con la barchina gonfiabile che dovrebbe pesare circa 25 kg. Ho collaudato il trolley su vari percorsi in salita ed in discesa e, a vuoto, è come non averlo. Con il peso bisognerà verificare anche la tenuta dei perni delle ruote.


Ovviamente la Meg ha voluto presenziare ad ogni fase del collaudo e dei lavori.


domenica 6 aprile 2014

Trolley per bici autocostruito completato


Neanche io ci credevo più, invece oggi tra il taglio del prato, il bagno al cane, l'applicazione dei ganci per le bici in garage, l'acqua alle piante e ai fiori, la passeggiatina con la Meg che, per l'appunto, si era rotolata nei bisognini di cavallo, sono riuscito a terminare il mio trolley per bici. 
Non ho resistito a postarlo, domani lo aggancio alla bici e poi ci caricherò Papì per vedere come va in funzione "sailonbike" e fare un test.


Il più grande pregio di questo trolley, e difetto poi vi spiego perché, è che l'ho pagato solo 2.70 €, cioè il costo delle squadrette di metallo, tutto il resto l'ho fatto con materiali riciclati. Anche il gancio di fissaggio alla bici non l'ho pagato niente perché l'ho trovato qualche mese fa per strada.


La vernice era d'avanzo, il legname faceva parte di qualche vecchio divano, il perno è un reggimensola comprato per sbaglio, le ruote erano di una biciclettina appoggiata al bidone della spazzatura, la molla l'ho sempre vista nella cassetta degli attrezzi assieme alle viti che ho usato.
Unico difetto è che appena l'ha visto Elena mi ha chiesto se ci andavo a raccogliere i cartoni, non gliel'ho perdonata, non gli parlo da un'ora. Per me è un meraviglioso carrettino da bici!




sabato 5 aprile 2014

Kid Yatha, costruire una barchina per bambini

Kid Yatha, il piano velico
Purtroppo non sono molto bravo nell'autocostruzione, riesco a fare solo cose molto semplici, e il più grande rammarico che ho è di non aver avuto il tempo di costruire una barchina per i miei figli quando erano ancora piccoli. Gli anni sono passati troppo in fretta e prima non ero abbastanza pronto. Chissà, se Dio vorrà, sarò sempre in tempo per farlo ai miei nipotini se i miei figli ne vorranno. Ho trovato il progetto ideale, la Kid Yatha, una barchina a vela semplice,  progettata per un ragazzo di età da dieci a quattordici anni che può navigare in acque calme, nei laghi, nelle baie e nei fiumi.


Lunga un metro e mezzo e larga poco più di mezzo, è costituita principalmente da pezzi tagliati in compensato multistrato, da sei millimetri. Una volta assemblata questa può essere verniciata con apposita vernice impermeabile, oppure, ancora meglio, ricoperta di vetroresina. Nelle figure che trovate nel sito che vi ho indicato potrete trovare tutte le dimensioni utili per la sua realizzazione, per l'assemblaggio si consiglia di utilizzare colla per legno e viti in ottone. Come già visto in altri progetti il montaggio inizia con la chiglia e lo specchio di poppa, ma dettagli universali per la costruzione di una barca a vela li potete trovare sul post "Costruire il Tinkerbelle II".


martedì 25 marzo 2014

Manuale ed istruzioni del Kit Velico per canotti Sevylor

 
Traduco e maldestramente interpreto il "Manuale ed istruzioni del Kit Velico" per canotti Sevylor che ho trovato in rete. Questo Kit non viene più commercializzato da tempo ma potrebbe essere d'aiuto agli auto-costruttori per realizzarne uno simile.

Generalità
Prima di iniziare il montaggio del Kit Velico è necessario gonfiare la barca e fare un inventario di tutte le parti.
Questo Kit Velico si adatta a tutti i canotti ovali Sevylor di 2,40 m e di lunghezza superiore ad eccezione dei gonfiabili progettati per le piscine.
Il Kit può essere facilmente adattato a barche simili prodotte da altre aziende, come opzione può venire fornito il supporto per il motore.
Istruzioni per il montaggio
1 . Posizionare la traversa # 20 sul canotto gonfiato passando attraverso gli scalmi anteriori. Assicurare la traversa agli scalmi con i morsetti J al perno #  23/ 24. Effettuare questa operazione su entrambi i lati. (Vedi disegni # 2 , 3 e 4 per differenti tipi di scalmi stampati e girevoli).
Importante: Assicurarsi che l'asola di fissaggio di colore nero del bompresso si trovi esattamente al centro del canotto l.
2 . Far passare il bompresso # 1 attraverso la maniglia che è posizionata a prua del canotto. Inserire il bompresso nell'asola di plastica nera situata al centro della traversa # 20 . 
(Vedi disegno # 5. Alcune barche di età superiore o barche non Sevylor non sempre hanno una maniglia a prua, in tal caso legare il bompresso in modo sicuro all'occhio anteriore che si trova su tutti i canotti.)
3 . Montare l'albero che è suddiviso in tre pezzi  # 3 , 4 e 6 . La porzione # 3 dell'albero è già collegata al bompresso. Nel montaggio delle parti dell'albero non si può sbagliare, c'è un solo modo per assemblarle. 

4 .Inserire l'albero all'interno della cucitura della vela. L'albero e la vela ora si trovano al centro della barca .

5 . Montare il telaio collegando le varie parti # 21 e 22 tra di loro (le parti # 22 sono già collegate). C'è solo un modo per collegarle, non ci si può sbagliare.

6 . Collegate il telaio all'albero con il morsetto # 5 (come mostrato nel disegno # 6 ).
7 . Sollevare l'albero e la vela alzando il telaio e e fissandolo alla ghiera # 24 che si si trova sulla cima della tramezza utilizzando il dado e la vite # 17 e 18 (come indicato sul disegno # 7). Fate la stessa cosa dall'altra parte del telaio. 
(Importante: se si sta assemblando il Kit Velico all'aperto in una giornata ventosa, assicurarsi che la barca sia rivolta verso il vento in modo che questa si possa muovere liberamente).
8 . Inserire la coppia di tubi gemelli # 16 nella deriva # 14 . Si prega di notare che vi è una parte anteriore e una posteriore. Il raccordo ovale nero posto sui tubi ha uno smusso e una punta che corrisponde con l'apertura nella deriva. Fissare la deriva ai tubi con il bullone in acciaio lungo, la rondella di sicurezza e il dado cieco # 15. ( Vedi disegno # 8 ). 
9 . Far passare i tubi attraverso il raccordo all'estremità della traversa e posizionare il bloccaggio della deriva # 19 sui singoli tubi (come mostrato nel disegno # 8). 
Importante: verificare il funzionamento del sistema di bloccaggio che non è simmetrico. L'apertura e la chiusura del bloccaggio, che può essere invertita, permette di bloccare la deriva una volta che si è abbassata o alzata. (Quando si naviga, si abbassa la deriva e la si blocca in questa posizione.) 

10 . Fate passare il perno del timone # 25 attraverso gli occhielli di plastica della corda che troverete su tutte le barche Sevylor (disegno # 9). Se non avete una barca Sevylor è necessario acquistare un apposito montante per motore in legno e utilizzare due golfari che serviranno allo stesso scopo.

11 . Utilizzare una piccola corda in nylon per legare la parte inferiore della vela alla punta anteriore del bompresso # 1. Questo consentirà di evitare lo sbattimento della vela.

12 . Posizionate la scotta della randa # 10 come segue : Prendere il bozzello # 8 e fissatelo all'occhiello posto all'estremità esterna estrema della vela. Far passare la scotta nel bozzello e legarne un'estremità in un passa corda posto in fondo al canotto, l'altra estremità si terrà con una mano.

Alcuni suggerimenti importanti: 
Imparate a navigare e scegliete un giorno tranquillo. Non uscite mai senza avere con voi una coppia di remi e senza salvagente. Acquistate un libro sulla navigazione a vela che potete trovare nella maggior parte delle librerie. Studiate i venti e le correnti e chiedete alla gente del posto se sussistono particolari rischi o correnti che potrebbero influenzare notevolmente la vostra capacità di navigazione e mettere in pericolo la vostra vita.
Non utilizzate il canotto con più di due persone a bordo poiché è necessario spazio per muoversi. Non rischiate mai stupidamente. Seguite un corso di navigazione, primo soccorso e pronto intervento in mare.


lunedì 17 marzo 2014

Ciclobarchina "Serenella", la video-presentazione



La versione definitiva della ciclobarchina anfibia "Serenella" è stata completata ed io, come tramite per il suo autore, ho realizzato la mia prima presentazione video. Non posso giudicarne il risultato finale ma così, oltre che conoscere meglio lo sviluppo di questa interessantissima idea, molti dei miei lettori potranno ascoltarmi. Speriamo, da bravo toscano, la mia voce "un se possa sentì" come quella di Renzi!


martedì 4 febbraio 2014

Dallo Strug al Banana Boot, la barca pieghevole

Lo "Strug", dal sito Hobbyport
Nel sito Hobbyport potete trovare un interessante progetto di autocostruzione di una barca pieghevole di nome "Strug". Contrariamente a quanto accade normalmente, in questo caso, il traduttore è estremamente preciso pertanto se ne percepiscono con esattezza tutte le caratteristiche. Il materiale da costruzione dello Strug è l'alluminio ma credo che questo possa essere facilmente sostituibile con materie plastiche.
Di barche pieghevoli di questo tipo se ne trovano diverse nel mercato, tra cui la Banana Boote, la Porta-Bote e la Maraposa. Quest'ultima, come lo Strug, non prevede l'armo velico che può essere tranquillamente acquistato on-line da Sailboats ToGo.

Porta-bote
Non è una barca bellissima da vedere ma è molto pratica perché la si trasporta e arma facilmente, in più è leggera con modelli e lunghezze che partono dai 2,6 metri circa fino ai 4,3 metri con pesi a vuoto che vanno dai 30 ai 50 kg circa.
Questo tipo di barca pieghevole può essere utilizzata come tender in un piccolo cabinato poiché la si può appoggiare ai candelieri occupando pochissimo spazio.
L'amico lettore Luca l'aveva provata a Premantura in Croazia regalandoci questo bellissimo video che avevamo visto nel post "Pieghevole o smontabile?".


Ma c'è anche un bel video più recente girato sul Lago di Garda, a Torbole.




No Frills 15 alias Kingston 15, un altro "pico cruiser" per autocostruttori

"Primerose" in navigazione, dalla sua FOTOGALLERY Picasa
Molto carino e straordinariamente spazioso questo nuovo "pico cruiser" che vi propongo oggi, il NO FRILLS 15, alias KINGSTON 15. E' un piccolissimo cruiser a vela per due persone con due cuccette e sul quale, sembra, si possa stare comodamente a bordo. C'è chi l'ha realizzato e che generosamente ci ha regalato una bella FOTOGALLERY con tutte le fasi di costruzione.

I carinissimi interni di"Primerose", dalla sua FOTOGALLERY Picasa
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali.
Lunghezza: 4.63 m
Larghezza: 1.88 m
Pescaggio: 0.21 - 0.64 m
Peso a vuoto: 339 kg
Dislocamento totale: 580 kg
Sup. velica (randa + fiocco): 11.14 mq
Letti: 2
Costo realizzazione: 3000 $ circa

"Primerose" sul carrello, dalla sua FOTOGALLERY Picasa
Questa barchina è stupenda! C'è anche un piccolissimo video di Primerose in navigazione.




mercoledì 29 gennaio 2014

Corky, come convertire una ciambella in una barca a vela

Dal progetto del Corky
Il progetto del Corky è abbastanza conosciuto, si trova in quasi tutti i siti web dove si parla piani di costruzione gratuiti. Ha la caratteristica di essere una barca a vela per bambini che si può realizzare con pochissimi soldi od utilizzando materiali di riciclo senza spendere nulla, come un copertone di un auto, qualche asse di legno, pali per tende e manici di scopa, ed infine della stoffa per fare la vela.
Come variante, per chi si volesse sbizzarrire nella sua costruzione, adattando la lunghezza dell'assicella centrale di può pensare di inserirci anche un piccolo canotto per offrire una maggiore comodità al navigante, oppure un bel salvagente anulare colorato al posto di un grigio copertone. L'aspetto interessante di questo progetto, infatti, è la possibilità di inserire qualsiasi tipo di galleggiante all'interno della struttura in legno, gonfiabile ma anche in polistirolo dandole la forma desiderata.
Il Corky è stato ideato da David M. Swartwout, il suo progetto pubblicato su Boat Builder's Annual del 1950.

La vista "esplosa" del Corky
Il Corky è un "Pint-Sized Sailer", per il motivo che vi ho spiegato sopra, in più non  ci sarà bisogno di preoccuparsi se vostro figlio decide di giocare a Robinson Crusoe in questa barca a vela, lei non può affondare.
Infatti il Corky è una barca a vela inaffondabile per ragazzi che può essere costruita con facilità in una o due serate nella vostra cantina. Anche la mamma potrà essere d'aiuto perché mentre voi realizzerete le parti in legno lei potrà cucire la vela.

Le dimensioni del Corky
In figura si vedono abbastanza chiaramente le dimensioni che possono essere facilmente convertite in millimetri. Si raccomanda di fare attenzione a non forare l'asse centrale su cui dovrà appoggiare l'albero ma di forare solo la parte superiore che fungerà da cassa. Le viti utilizzate dovranno essere in ottone e per fissare la ciambella al supporto di legno possono essere riciclate due vecchie cinture. Per albero può essere utilizzato un palo per le tende, con relativi anelli per tirarla su, e per barra del timone un manico di scopa.
La barra e la pala del timone del Corky
 E' consigliabile dotare il Corky di un remo, in caso ci si trovasse senza vento al largo.

Lista dei materiali utilizzati per costruire il Corky
In rete si trovano le foto di alcune realizzazioni, sicuramente le più pregevoli sono nel sito Instructables e in quello di Mario, dove sono mostrati diversi dettagli costruttivi. 

Corky in produzione di serie, dal sito Instructables
Nel sito di Mario, Mywinterproject si consiglia l'utilizzo di camere d'aria rinforzate per neve e torrenti, del tipo TUBE PRO.

La camera d'aria con copertina è anche più bella da vedere, da TUBE PRO
Mi sembra un gioco divertente da proporre ai propri ragazzi.

Il bellissimo Corky di Mario


mercoledì 22 gennaio 2014

La barca di polistirolo

La barca di polistirolo, dal sito svoimi-rukami
Certamente più leggera ed economica di una barca costruita tutta in legno o vetroresina, questa barca in polistirolo presentataci nel sito svoimi-rukami è sicuramente interessante. Credo che varrebbe la pena di effettuare alcuni esercizi di stile anche con qualcosa di più elaborato, giusto per vedere come viene.


venerdì 10 gennaio 2014

Sztranduś, un veliero classe "pico" per autocostruttori

Dalla FOTOGALLERY di Sztranduś
Sztranduś è un veliero classe "pico" molto simile all'Inséparable 389 di cui abbiamo già parlato e del quale è disponibile in rete il progetto. E' molto bellino e dalle caratteristiche tecniche interessanti:
Lunghezza scafo: 400 cm
Lunghezza al galleggiamento: 367 cm
Larghezza scafo: 180 cm
Pescaggio: 20 - 80 cm
Dislocamento: 510 kg
Superficie velica: 8.5 mq (randa + fiocco)
Peso: 180 kg
Peso zavorra interna: 100 kg
Cuccette: 2

Come gentilmente segnalatomi da Eric di Nauticaltrek dopo la pubblicazione di questo articolo, ulteriori informazioni e i piani di costruzione di questa bella barchina si possono scaricare dal sito francese Bateaubois: Sztranduś, un vrai croiseur de poche!, nella sezione Downloads insieme a tanti altri progetti. Grazie Eric, sempre molto gentile!

Dal progetto di Sztranduś
Nel video la costruzione di Bijou, dove lo si può osservare in tutto il suo fascino.


sabato 28 dicembre 2013

Old Town Canoe in Italia

INSPORT, tutto per la canoa in Italia
INSPORT è l'importatore in Italia delle canoe Old Town di cui abbiamo già parlato nel post Old Town Molitor Canoe
INSPORT è l'importatore di altri prodotti molto interessanti tra cui Grabner e Sevylor sui quali sono applicabili kit velici.
Riguardo alle Old Town ho trovato questa bellissima immagine d'epoca  relativa all'armo velico.

L'armo velico su di un vecchio modello Old Town, se non mi scordo ripreso dal forum.woodenboat
Prendo spunto da questa informazione per comunicarvi che nei prossimi giorni sarò meno attivo nel blog perché, come promesso, impegnato nel completamento della traduzione del libro "Camping Out with the British Canoe Association" di John D. Hayward, la mia futura pubblicazione "free".
Vi chiederete perché abbia scelto, fra i tanti, proprio questo libretto pubblicato in Inghilterra nel 1891, tra l'altro abbastanza impegnativo nella traduzione considerato il linguaggio di più di un secolo fa. E' semplice, ad un certo punto l'autore asserisce, "qualcuno dice che la canoa a vela è lo yacht dei poveri, ma non è così ....".  Questa frase credo che sancisca la nascita della nautica "popolare" al mondo, successivamente ripresa dai francesi negli anni sessanta con la "voile démocratique". Inoltre in questo libro si parla di campeggio nautico secondo un vero e proprio stile scout, a cui ho aderito per tantissimi anni; poi ci si trovano curiosità, definizioni ed aneddoti, nonché le avventure dei protagonisti vissute in un mondo che oramai non esiste più, ma che siamo sempre in tempo a recuperare con le nostre scelte.
Forse vi chiederete anche il perché del "free", senza averne assolutamente nulla in cambio come tutto quello che faccio nel blog, bé anche questa una scelta in controtendenza in un mondo in cui o si fa tutto per denaro o per ricevere qualcosa in qualsivoglia altro modo. Negli ultimi anni io e Elena abbiamo scoperto una cosa molto banale, il denaro non fa la felicità e non serve a nulla se non lo si sa spendere, anzi per contro può provocare molta infelicità. Certo un po' ce ne vuole, ma è sufficiente quello che serve per vivere, e anche il lavoro non deve essere sempre condizionato ad un controvalore in denaro Si può lavorare gratis, per volontariato facendolo per solidarietà, ma lo si può fare anche solamente per diffondere una cultura o delle idee. 
Bisogna lavorare per vivere, non vivere per lavorare, e da molta soddisfazione spendere il proprio tempo per gli altri.

Il metodo di traduzione del "Famigerato Circolo dell'Inchiostro a China", via via che si traduce la colonna in lingua originale scompare e si allunga quella in italiano


mercoledì 18 dicembre 2013

TRI-TANIC, titanico Tri-Kindza

Dal video Youtube Volga Regatta 2013
Definirei "titanica" quest'idea sviluppata sul sito Nedoyachting di realizzare catamarani e trimarani con mezzi di fortuna, tipo canne di bambù e paline d'abete, ed addirittura andarci in giro per il mondo, in Thailandia per esempio. Nel sito che vi ho segnalato potete vedere i fantastici resoconti delle loro avventure.
Di tutti però mi ha colpito la realizzazione di questo trimarano, in occasione della Volga Regatta 2013, che ho soprannominato "Tri-tanic", il suo vero nome è Tri-Kindza, poiché durante la sua realizzazione è stato riproposto il sottofondo musicale dell'omonimo film.


Da qui a rielaborare una versione personalizzata di questo trimarano è stato tutt'uno, utilizzando al posto degli scafi gonfiabili dei bei TUBI IN PVC di grandi dimensioni e LISTELLI IN LEGNO, oltre corde e chiodature. Le dimensioni del trimarano possono variare secondo quelle dei tubi, la struttura il legno può essere fissata sui tubi con dei bulloni e gli stessi, per garantire una maggiore riserva di galleggiamento, potrebbero essere riempiti di poliuretano espanso. L'ho visto fare sui portelloni di grandi frigoriferi ad un'azienda casentinese alla quale ho seguito la certificazione ambientale ISO/ EMAS qualche anno fa; in questo caso però il trimarano, anche se molto più sicuro, diventerebbe più costoso. Bello anche il colore blu in contrasto con il legno trattato della struttura. Chiunque in questo modo potrebbe costruirsi una barca, anche cabinata, con poca spesa e impegno relativo dal punto di vista della costruzione e dei materiali necessari.
Il mio TRI-TANIC
Non so se verrebbe bello uguale a questo ma mi piacerebbe provare!

Dal video Youtube Volga Regatta 2013


venerdì 13 dicembre 2013

TRIKA 540, Geniales Multifunktionsboot



Il TRIKA 540 è un bel trimarano, ibrido, multifunzionale, per autocostruttori, fornito anche in kit dall'azienda tedesca Metz Boats.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza dello scafo principale: 5.40 m
Lunghezza degli stabilizzatori: 3.34 m
Larghezza dello scafo principale: 0.70 m
Larghezza max con stabilizzatori: 3.28 m
Larghezza min con stabilizzatori: 1.30 m
Peso dello scafo principale: 32 kg
Peso totale: 70 kg
Carico max utile: 200 kg
Sup. randa: 5.5 mq
Sup. fiocco: 2.3 mq
Lunghezza albero: 5.1 m
C'è anche una dettagliata BROCHURE in inglese.

Il piano velico del TRIKA 540, dalla sua BROCHURE
Il TRIKA 540 è un trimarano veloce e stabile per una o due persone. Si assembla in soli 25 minuti senza dover ricorrere ad attrezzature speciali, è facilmente gestibile e trasportabile e, volendo, non necessita di carrello potendolo caricare sul tetto dell'auto. Sono disponibili il progetto (20 €), i piani costruttivi (100 €) ma anche il kit contenente i prezzi pre-tagliati e tutto il materiale necessario.

TRIKA 540, dalla sua BROCHURE
Se ne parla dettagliatamente su Smalltrimaran.


martedì 29 ottobre 2013


martedì 22 ottobre 2013

Seahorse, il mini yacht

Seahorse, dal sito Vodnyimir
Seahorse, ancora non è mai stato costruito benché sia bellino da morire. Nel sito potrete trovare i piani di costruzione gratuiti.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.05 m
Larghezza: 1.93 m
Peso: 600 kg
Peso chiglia: 190 kg
Pescaggio: 0.6 - 1.3 m
Sup. velica: 14.1 mq
Altezza in cabina: 1.2 m


venerdì 11 ottobre 2013

Dinghy Caravela 1.7, non c'è limite al piccolo

Caravela 1.7, dal sito di B&G Yachtdesign
Questo barchino, chiamato Caravela 1.7 di Roberto Baros, è destinato ad essere utilizzato come tender, barca a vela per il tempo libero e, in caso di emergenza, può anche essere utilizzato come imbarcazione di salvataggio. Le sue dimensioni compatte permettono di essere facilmente riposto in coperta, o sulla parte superiore della cabina di una qualsiasi barca a vela da crociera, tranne quelle più piccole.
Può andare a vela, a remi, o con un piccolo motore fuoribordo. Una ruota attaccata allo skeg aiuta il varo e l'alaggio, se il terreno non è troppo irregolare.
Come barca a vela la Caravela 1.7 offre una buona opportunità di godere la deriva quando la barca madre è all'ancora.
E' inaffondabile e stabile, può essere usata da bambini, e per questo, è una buona barca scuola.
Le due derive sono a portata di mano, ma soprattutto non prendono spazio interno.

Caravela 1.7, dal sito di B&G Yachtdesign
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 1.70 m
Larghezza: 1.24 m
Peso: 35 kg
Portata: 200 kg (2 persone)
Sup. velica: 2.43 mq

Caravela 1.7, dal sito di B&G Yachtdesign
Il progetto completo gratuito l'ho trovato su SUPERENGINEER. Ottima anche da trasportare in bici.


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