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giovedì 21 aprile 2016


martedì 12 aprile 2016


mercoledì 23 marzo 2016


giovedì 10 marzo 2016

Una crociera nel Volga con un gommone a vela

Immagine tratta dal forum Fordak
Di questo magnifico gommoncino armato a vela ne avevamo già parlato QUI, oggi vi ripropongo un interessante viaggio condotto da due intrepidi naviganti lungo il Basso Volga, precisamente da Nizhny Novgorod fino a Volvograd, circa 1624 km dei quali il 50% in acqua. Ci sono voluti circa due mesi a Segey e Costantino per rievocare il settantesimo anniversario della vittoria del popolo russo contro l'invasione nazista fermata proprio lungo il Volga e, per quanto falci e martelli risultino oramai memoria di un tempo passato e senza ritorno, il risultato è degno di nota ed apprezzabile. Abbiamo già consegnato alla storia l'inesorabile giudizio di ciò che è stato, il compito che ci attende oggi è quello di combattere da una parte gli eccessi di un capitalismo e materialismo esasperato, dall'altro il radicalismo religioso che sfocia in frustrazione e violenza.
Il resoconto, anche se in lingua russa, è facilmente comprensibile con il traduttore automatico di Google, lo potete trovare QUI.

Dal sito Parusanarod
C'è anche il video:


Insomma, una strabiliante avventura di "campeggio nautico" lungo il percorso di un fiume che in certi tratti sembra un mare.


venerdì 26 febbraio 2016

Tour du monde du Beligou

Dal sito Beligou
Negli anni '60 in molti hanno sognato di costruire la loro barca in ferro cemento, legno o acciaio, ma in quanti sono riusciti a realizzare questo sogno? 
A volte queste auto-costruzioni navali hanno avuto successo ma, nella maggior parte dei casi, i più numerosi non hanno mai visto il mare. 
Non è per nulla facile diventare architetto navale e costruttore così, all'improvviso. 
Allora, quale potrebbe essere la soluzione? Oggi, ci rivolgiamo al mercato dell'usato, che offre una vasta gamma, ma negli anni sessanta questo non era possibile. Questo è il motivo per cui, consapevoli di tutto ciò, tre appassionati di barche e di mare, nonché naviganti, hanno optato per la costruzione della loro barca.

Tre naviganti determinati 
Due marinai, Guy Quiesse (comandante di navi mercantili), Jean Claude Bazin (Ufficiale delle Comunicazioni) e Claude Quiesse (fotografo e pittore) hanno deciso, nei primi anni '60, di lasciare tutto per fare il giro del mondo in barca a vela . 
Restava da trovare la barca. Dopo aver setacciato la costa da Dunkerque a Bayonne senza trovare nulla di interessante che li potesse soddisfare, hanno optato per la costruzione in un piccolo yacht tradizionale. 
Dopo varie indagini, il progetto vincente è stato quello di Maurice Cadou a Saint Jean de Monts, un cutter attrezzato "Marconi Norwegian", costruzione classica in iroko e quercia. Le sue dimensioni erano  di 10,75 m di lunghezza, di 3 m di larghezza e 1,65 m di pescaggio. 
La costruzione è iniziata nei primi mesi del 1964. La messa in acqua ha avuto luogo nel mese di ottobre del 1964 e la partenza nel mese di agosto del 1966. 

La strumentazione 
Oggi anche una piccola imbarcazione da diporto non avrebbe problemi ad attraversare l'Atlantico con la strumentazione a disposizione. Naturalmente, questa rimane pur sempre un'avventura: preparare la barca, trovare un equipaggio, scegliere il momento giusto, le tappe, etc. Poi ci sono i molti supporti elettronici alla navigazione come i GPS, la cartografia, il telefono satellitare e il pilota automatico. Ma cinquant'anni fa non esisteva nulla di tutto ciò. Si utilizzavano il sestante, la navigazione astronomica e le comunicazioni via radio. Non c'era neppure uno strumento che misurasse la profondità dell'acqua se non una sonda a mano. (.......).

Il percorso 
Partiti nell'agosto del 1966 da Saint-Gilles-Croix-de- Vie , il viaggio è stato completato nel luglio 1968 nello stesso luogo di partenza. 
Nel corso di questi due anni, hanno viaggiato 32.000 miglia con 95 tappe dove hanno potuto visitare la costa iberica, i Caraibi, le Galapagos, la Polinesia, la Nuova Caledonia, Reunion, le Mauritius, il Sud Africa, l'Ascensione e al ritorno nel Vendee passando per le Azzorre. 

La storia di questo viaggio è disponibile gratuitamente online nel sito www.beligou.fr . 


Le recit du Beligou
Il libro di 300 pagine, con una prefazione di La JY Tourmelin, contiene più di 400 foto, c'è anche una sezione a parte sulla costruzione della barca e un libro degli ospiti con oltre 160 firme. 
Il Beligou naviga ancora a vela in tutto il suo splendore.

Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, via: Le Figaro Nautisme


venerdì 1 gennaio 2016


lunedì 7 dicembre 2015

Alain Bombard, le naufragé volontaire



Alan Bombard era un studioso francese che decise di dimostrare che si poteva sopravvivere in mezzo all'Oceano Atlantico con una scialuppa di salvataggio a vela, addirittura attraversandolo dalle Canarie fino alle coste americane. La sua fu definita come una missione suicida ma il successo di quest'esperienza gli rese una grande popolarità poiché da "eretico", questo era il nome della sua scialuppa, dimostrò che non erano la fame e la sete che uccidevano i naufraghi, ma il terrore e la disperazione. Successivamente alla traversata Alain Bombard pubblicherà un libro intitolato "Naufragé Volontaire" nella quale racconterà i 113 giorni della sua esperienza. Questo eroe dei tempi moderni ci ha lasciato il 19 luglio del 2005, all'età di 83 anni, dopo una vita dedicata alla protezione dell'ambiente e allo studio della biologia umana.
Sicuramente un libro da leggere.

La versione illustrata per bambini, Ed. de Paris, 1953


lunedì 16 novembre 2015

Una bella stagione Smartkat 2015


Impressioni dalla stagione Smartkat 2015 che parte da Finikounda / Peloponneso in Grecia, poi a Silvaplana in Svizzera per proseguire fino a Le Lavandou / Côte d'Azur in Francia. Altre destinazioni sono state il lago di Gérardmer sempre in Francia, i laghi di Müritz e Ammersee in Germania ed infine il lago di Davos in Svizzera. Tutto sommato una bella stagione con ottimi venti. 

Imperdibile!


mercoledì 11 novembre 2015

Panico a bordo, ho il mal di mare

La Rachelina ai tempi del "mal de mer"
Ci siamo passati anche noi purtroppo, ed anche in "malo modo": contare i giorni, le ore, i minuti per scappare, montare in auto, fare due ore di autostrada ed arrivare alla sognata barca, tirare su le vele, sentirsi trasportare nel vento nel silenzio con gli spruzzi dell'acqua del mare sul viso e poi, cos'è questo trambusto?  Un sospetto, ........ mi giro e vedo le donne di casa gettarsi fuori dalla battagliola per rimettere quel poco di cibo che, come nella normalità, avevano ingurgitato a colazione o a pranzo. Vi assicuro che è uno spettacolo desolante perché i rimedi, a mio parere, sono ben pochi.
Personalmente abbiamo conciliato il superamento di questo problema con il risparmio che ci ha permesso l'abbandono della costa per il lago dove le onde quasi mai arrecano questo fastidio, contrariamente al vento che va tenuto costantemente d'occhio per le sue mutevoli variazioni, a volte anche pericolose. La barca che sbanda non fa venire il mal di mare, semmai un po' di timore.
La rivista online Le Figaro Nautisme ha provato a dare qualche consiglio e devo dire che sono rimasto molto colpito sul risultato degli occhialetti dei quali avevamo parlato in un precedente post: Mal de mer la solution Boardin Ring.

Maldestramente tradotto ed interpretato da: Le Figaro Nautisme

Pochi naviganti possono vantarsi di non aver mai avuto, in un momento o in un altro, il mal di mare. Non pretendiamo di dare una cura miracolosa, ma semplicemente alcuni utili suggerimenti.

Comprendere il mal di mare 
In realtà è la stessa malattia di cui soffriamo in aereo, auto, treno e, naturalmente, in barca. A terra, i nostri movimenti sono causati dal corpo umano. A bordo, i nostri segnali visivi seguono il movimento del nostro corpo ed i nostri occhi non possono rilevare i nostri movimenti come sulla terra. In pratica, i sensori dell'equilibrio che si trovano nell'orecchio interno continuano a lavorare indipendentemente dal fatto che ci troviamo a bordo. Il cervello è costantemente alla ricerca di armonizzare tutto il sistema sensoriale con il risultato di causare patologie come il vomito.

Alcuni consigli 
Prima di parlare delle cure è bene seguire alcuni suggerimenti che possono alleviare il mal di mare.
  • Prima di tutto non state troppo in cabina. Evitate gli odori forti, inoltre la mancanza di punti di riferimento non può che facilitare la nausea.
  • Allontanatevi, se possibile, dal cattivo odore del combustibile e dei gas di scarico del motore, o di fumare sigarette. 
  •  Non state senza far niente, tenetevi occupati. Parlando, per esempio, o dando una mano sono il rimedio più efficace. 
  • Guardate l'orizzonte e il mare. In questo modo si aiuta l'orecchio interno a trovare punti di riferimento .. 
  • Evitate di stare con lo stomaco vuoto. Sentitevi liberi di mangiare le numerose e diverse pietanze tipiche dei naviganti. Un bicchiere di vino rosso con l'Hénaff paté è probabilmente la pietanza tipica dei marinai bretoni, ma non vale per tutti, mangiate invece pane secco tostato, i cracker e alcuni frutti come le banane, evitate i frutti acidi come le mele. 
  • Non patite il freddo, non esitate ad indossare un abbigliamento caldo, non appena se ne avverta il bisogno 
  • I rimedi disponibili sul mercato sono efficaci o solo un placebo? Non ci sbilanciamo in giudizi, tuttavia, tre prodotti in particolare hanno attirato la nostra attenzione per la loro originalità: gli occhiali, l'abbigliamento e il bracciale contro il mal di mare. 
Gli occhiali Boarding Ring
Coloro che frequentano i saloni nautici non possono non aver notato esposti i "Boarding Ring" dove, nel loro stand,  Hubert Jeannin presenta la sua invenzione: gli occhiali contro il mal di mare. Intorno a questi particolari occhiali ci sono dei cerchi riempiti con un liquido blu. Questo fluido mobile si sposta secondo i movimenti della barca. Gli occhi trasmettono tali informazioni al cervello poiché questi rendono alla vista ciò che percepisce l'orecchio interno. In verità il suo progettista asserisce che non è necessario indossarli continuamente ma solo ai primi sintomi di mal di mare e di rimuoverli non appena ci si sente meglio, normalmente dopo circa quindici minuti. Tutto ciò è spiegato nel foglietto illustrativo degli occhiali che sono stati studiati dal dipartimento di salute della Marina sotto l'autorità del CCPPRB della Bretagna, a Brest. Su una popolazione mista di adulti sotto i 60 anni il Boarding Ring  ha dato risultati positivi sul 95% del campione.

Abbigliamento Is My Boat 

Questi indumenti sono stati progettati da tre appassionati del mare: Trentesaux Olivier, Olivier e Philippe Danekaert Perroy. La membrana di tessuto Is My Boat è composta da un polimero / minerale che cattura la radiazione infrarossa dal sole per ritrasmetterla al corpo umano. Gli effetti degli infrarossi danno una benefica sensazione di comfort e facilitano la sua reazione. I tessuti utilizzati nella fabbricazione di questo tipo di abbigliamento (t-shirt, polo, giacca) sono prodotti e trasformati in Europa e sono conformi alla normativa REACH e Oeko-Tex (senza prodotti chimici). 

Digitopressione con braccialetto
Acupressing è un braccialetto che allevia la nausea esercitando pressione sul punto di agopuntura P6 (Nei Kuan) che si trova sul polso. Secondo il suo progettista questo può essere utilizzato da adulti e bambini illimitatamente. Nel mercato si trovano altri prodotti simili come come le solette da scarpe.

Il nostro parere 
Esiste veramente una cura miracolosa contro il mal di mare? Forse, ma probabilmente non è universale. Basta provare e sceglierne una che funziona bene su chi lo usa perché l'efficacia varia con essa.


Lo sbandamento non fa venire il mal di mare, le onde si


martedì 3 novembre 2015

ALASKA

Immagine tratta da Melting Whispers dei Doi Nomazi
Ecco il nuovo video degli amici Doi Nomazi in cui ci fanno un resoconto dettagliato del loro ultimo viaggio con una canoa in Alaska, in particolare nella Glacier Bay. Di seguito ho maldestramente tradotto ed interpretato la loro "premessa" al film che contiene immagini e scorci di straordinaria bellezza.
Bravi e grazie Doi Nomazi, ci fate sempre sognare.

"Melting Whispers - 2015" è un video diario di 163 minuti girato con attrezzature commerciali che racconta il nostro viaggio lungo il braccio orientale della Glacier Bay, in Alaska. 
Sedotti dalle strabilianti descrizioni di John Muir e del Reverendo Samuel Hall Young, abbiamo cercato di inseguire gli echi del loro viaggio effettuato nel 1879 lungo la Glacier Bay. 
Non abbiamo mai cerchiamo di stabilire dei record, conquistare vette, o tracciare nuovi percorsi. 
Eravamo solo noi due, per lo più sedentari, normalissimi cittadini che hanno voluto godere della magica bellezza e della libertà selvaggia offertaci dalla solitudine dei luoghi. 
Ci piace molto girare dei video e guardarli, giocare con le macchine fotografiche e l'editing. 
Questo video diario vi porterà a bordo di un kayak, Easy Rider Beluga in tandem,  e vi permetterà di sperimentare alcuni dettagli visivi ed emozionali del nostro viaggio. 
Ci auguriamo che il nostro video diario vi farà innamorare della natura e far abbracciare anche a voi l'esperienza di una avventura all'aperto. 
Vorremmo manifestare la nostra gratitudine al talento e alla generosità di Kevin MacLeod di "incompetch.com", Jason Shaw di "audionautix.com", Chris Zabriskie e alla Orkestra di freemusicarchive.org, Antti Martikainen di "anttimartikainen.com" ed infine di tutta la gente meravigliosa di "freestockmusic.com". Le loro meravigliose composizioni sono state utilizzate sotto licenza Creative Commons 3.0, non commerciale. Altri brani musicali sono stati forniti da vari artisti da "audiojungle.com" e anche da Apple Loops. Tutti i "credits" sono stati citati nel video. 
Questo sforzo non ha scopi commerciali, non è sostenuto da alcun prodotto, organizzazione, o fornitore di servizi. 
Grazie per la visione e buon divertimento!


Pubblico alcune immagini significative che ho colto nel video:



Il fuoco di bivacco alla sera scalda il corpo ma anche il cuore e l'anima.


L'esperienza in canoa è sempre appagante ma in questi luoghi deve essere straordinaria.


Passare dai newyorkesi agli orsi come vicini non deve essere nient'affatto facile. Straordinario!


lunedì 2 novembre 2015


domenica 4 ottobre 2015


lunedì 14 settembre 2015

Lago di Idro, una vacanza celestiale


Su Segeln-forum, alla pagina 245 della discussione relativa ai piccoli catamarani, ho trovato l'interessante intervento di un iscritto che parlava del Lago di Idro del quale vi giro la mia solita maldestra interpretazione:

Vi suggerisco il Lago di Idro
Siamo appena tornati dalla nostra vacanza in Italia e a questo punto posso tranquillamente suggerirvi un super appartamento sul lago di Idro. L'appartamento non è molto grande in dimensioni (solo per 4 persone) ma lo è per la sua posizione. 
Il lago di Idro si trova a soli 50 km dal Lago di Garda ma, contrariamente a quest'ultimo per il turismo, è quasi sconosciuto.
Ci sono pochissimi alberghi, solo un paio di campeggi e appartamenti in affitto. 
L'appartamento che abbiamo preso può essere facilmente trovato su Google, se si digita sul motore di ricerca "casa Willy Lago di Idro". 
La sua qualità principale è che si trova solo a 100 metri in linea d'aria da una baia dove ci si può sdraiare e lasciare tranquillamente il catamarano durante tutte le vacanze! 
Si può arrivare con l'auto fino a 10 m dalla baia  anche se è presente una scala, ma che è per noi non è un ostacolo. 
Sembra incredibile, ma vi dico la sacrosanta verità nell'affermare che durante le nostre due settimane di vacanza siamo stati quasi sempre da soli nella baia !! 
Solo una volta abbiamo visto il proprietario della casa ed un pescatore che ha la sua piccola barca lì. 
Per quanto riguarda il vento: siamo stati in grado di navigare ogni giorno. Probabilmente è simile a quello di Garda, leggera brezza fino a mezzogiorno poi il pomeriggio e la sera molto spesso più forte. 
La mattina c'era la quasi totale assenza di vento, occasione che abbiamo sfruttato per fare il bagno.
Il lago non è molto grande, ma più che sufficiente per noi e non ci si deve preoccupare della presenza di altre barche, non se ne vedono quasi!
Certo, ogni tanto si vedono in giro alcune piccole barche a motore, abbiamo incontrato anche Hobie che non si è rivisto. 
Per noi lì è stata una vacanza quasi celestiale. 
Chi ne volesse saperne di più sono disponibile ad inviare ulteriori informazioni in privato. 
Attualmente abbiamo un catamarano +16 collaudato estensivamente, ne riparleremo più avanti in un post a parte. 
Micha

Grazie Micha!

Dal sito Lago d'Idro


venerdì 11 settembre 2015


martedì 18 agosto 2015


venerdì 7 agosto 2015

martedì 30 giugno 2015


martedì 23 giugno 2015


mercoledì 10 giugno 2015


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