mercoledì 11 novembre 2015

Panico a bordo, ho il mal di mare

La Rachelina ai tempi del "mal de mer"
Ci siamo passati anche noi purtroppo, ed anche in "malo modo": contare i giorni, le ore, i minuti per scappare, montare in auto, fare due ore di autostrada ed arrivare alla sognata barca, tirare su le vele, sentirsi trasportare nel vento nel silenzio con gli spruzzi dell'acqua del mare sul viso e poi, cos'è questo trambusto?  Un sospetto, ........ mi giro e vedo le donne di casa gettarsi fuori dalla battagliola per rimettere quel poco di cibo che, come nella normalità, avevano ingurgitato a colazione o a pranzo. Vi assicuro che è uno spettacolo desolante perché i rimedi, a mio parere, sono ben pochi.
Personalmente abbiamo conciliato il superamento di questo problema con il risparmio che ci ha permesso l'abbandono della costa per il lago dove le onde quasi mai arrecano questo fastidio, contrariamente al vento che va tenuto costantemente d'occhio per le sue mutevoli variazioni, a volte anche pericolose. La barca che sbanda non fa venire il mal di mare, semmai un po' di timore.
La rivista online Le Figaro Nautisme ha provato a dare qualche consiglio e devo dire che sono rimasto molto colpito sul risultato degli occhialetti dei quali avevamo parlato in un precedente post: Mal de mer la solution Boardin Ring.

Maldestramente tradotto ed interpretato da: Le Figaro Nautisme

Pochi naviganti possono vantarsi di non aver mai avuto, in un momento o in un altro, il mal di mare. Non pretendiamo di dare una cura miracolosa, ma semplicemente alcuni utili suggerimenti.

Comprendere il mal di mare 
In realtà è la stessa malattia di cui soffriamo in aereo, auto, treno e, naturalmente, in barca. A terra, i nostri movimenti sono causati dal corpo umano. A bordo, i nostri segnali visivi seguono il movimento del nostro corpo ed i nostri occhi non possono rilevare i nostri movimenti come sulla terra. In pratica, i sensori dell'equilibrio che si trovano nell'orecchio interno continuano a lavorare indipendentemente dal fatto che ci troviamo a bordo. Il cervello è costantemente alla ricerca di armonizzare tutto il sistema sensoriale con il risultato di causare patologie come il vomito.

Alcuni consigli 
Prima di parlare delle cure è bene seguire alcuni suggerimenti che possono alleviare il mal di mare.
  • Prima di tutto non state troppo in cabina. Evitate gli odori forti, inoltre la mancanza di punti di riferimento non può che facilitare la nausea.
  • Allontanatevi, se possibile, dal cattivo odore del combustibile e dei gas di scarico del motore, o di fumare sigarette. 
  •  Non state senza far niente, tenetevi occupati. Parlando, per esempio, o dando una mano sono il rimedio più efficace. 
  • Guardate l'orizzonte e il mare. In questo modo si aiuta l'orecchio interno a trovare punti di riferimento .. 
  • Evitate di stare con lo stomaco vuoto. Sentitevi liberi di mangiare le numerose e diverse pietanze tipiche dei naviganti. Un bicchiere di vino rosso con l'Hénaff paté è probabilmente la pietanza tipica dei marinai bretoni, ma non vale per tutti, mangiate invece pane secco tostato, i cracker e alcuni frutti come le banane, evitate i frutti acidi come le mele. 
  • Non patite il freddo, non esitate ad indossare un abbigliamento caldo, non appena se ne avverta il bisogno 
  • I rimedi disponibili sul mercato sono efficaci o solo un placebo? Non ci sbilanciamo in giudizi, tuttavia, tre prodotti in particolare hanno attirato la nostra attenzione per la loro originalità: gli occhiali, l'abbigliamento e il bracciale contro il mal di mare. 
Gli occhiali Boarding Ring
Coloro che frequentano i saloni nautici non possono non aver notato esposti i "Boarding Ring" dove, nel loro stand,  Hubert Jeannin presenta la sua invenzione: gli occhiali contro il mal di mare. Intorno a questi particolari occhiali ci sono dei cerchi riempiti con un liquido blu. Questo fluido mobile si sposta secondo i movimenti della barca. Gli occhi trasmettono tali informazioni al cervello poiché questi rendono alla vista ciò che percepisce l'orecchio interno. In verità il suo progettista asserisce che non è necessario indossarli continuamente ma solo ai primi sintomi di mal di mare e di rimuoverli non appena ci si sente meglio, normalmente dopo circa quindici minuti. Tutto ciò è spiegato nel foglietto illustrativo degli occhiali che sono stati studiati dal dipartimento di salute della Marina sotto l'autorità del CCPPRB della Bretagna, a Brest. Su una popolazione mista di adulti sotto i 60 anni il Boarding Ring  ha dato risultati positivi sul 95% del campione.

Abbigliamento Is My Boat 

Questi indumenti sono stati progettati da tre appassionati del mare: Trentesaux Olivier, Olivier e Philippe Danekaert Perroy. La membrana di tessuto Is My Boat è composta da un polimero / minerale che cattura la radiazione infrarossa dal sole per ritrasmetterla al corpo umano. Gli effetti degli infrarossi danno una benefica sensazione di comfort e facilitano la sua reazione. I tessuti utilizzati nella fabbricazione di questo tipo di abbigliamento (t-shirt, polo, giacca) sono prodotti e trasformati in Europa e sono conformi alla normativa REACH e Oeko-Tex (senza prodotti chimici). 

Digitopressione con braccialetto
Acupressing è un braccialetto che allevia la nausea esercitando pressione sul punto di agopuntura P6 (Nei Kuan) che si trova sul polso. Secondo il suo progettista questo può essere utilizzato da adulti e bambini illimitatamente. Nel mercato si trovano altri prodotti simili come come le solette da scarpe.

Il nostro parere 
Esiste veramente una cura miracolosa contro il mal di mare? Forse, ma probabilmente non è universale. Basta provare e sceglierne una che funziona bene su chi lo usa perché l'efficacia varia con essa.


Lo sbandamento non fa venire il mal di mare, le onde si


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