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sabato 3 agosto 2013

Al mare con Papì

Dalla FOTOGALLERY, Al mare con Papì
Oggi abbiamo fatto Daycation, a day vacation con Papì, solo il quarto incomodo in auto con noi visto che Tommaso è al campeggio con gli scout. In auto è entrato senza problemi, avremmo potuto tranquillamente essere in quattro, pur essendo la Fiesta relativamente piccola. Anche la gestione è stata semplice grazie al borsone che non supera i 20 kg di peso. Nonostante fossimo il 3 di agosto e di sabato non abbiamo potuto fare a meno di notare la quasi assoluta mancanza di traffico, questo la dice tutta in che situazione ci hanno cacciato i trenta anni del governo delle "autonomie", regionali, provinciali, scolastiche, sanitarie, tariffarie, etc. etc. un apparato enormemente e sconsideratamente costoso, da cui personalmente non vedo via di uscita.


Il montaggio, come previsto, è stato semplice e veloce, non più di 15 minuti, attività che ha destato molta curiosità nei bagnanti di Principina a Mare. La Rachele mi ha dato una mano.


Finalmente il varo, il mare non era dei più tranquilli, c'erano onde e regime di brezza.


Il collaudo per certi aspetti è andato bene, per altri purtroppo no, ma c'era da immaginarselo. Il principio su cui ho basato le mie modifiche è giusto, purtroppo non potevo illudermi che l'insartiamento avrebbe retto su due occhielli in metallo incollati e fissati con due viti di 3 mm. Al primo colpo di vento un occhiello ha ceduto e l'albero è venuto giù. Ciò mi ha convinto a predisporre delle modifiche molto più invasive che consisteranno in una base e due occhielli per il sartiame imbullonati sulla base del Windglider. Questo lavoro oramai lo potrò iniziare solo il prossimo autunno. 


Nel frattempo la Rachele ha usato un po' il surf e abbiamo provato anche il tanto in voga "stand up paddle". Questo è il grande vantaggio del Windglider, la sua versatilità. Quella che si vede in lontananza dietro la Rachele è l'Elba ma si vedevano anche l'Argentario e l'isola del Giglio.


Ultima nota è l'attenzione da porre nel riporre i pezzi metallici assieme alla vela, probabilmente per la vele converrebbe fare una borsa apposita.


Insomma io e Rachele, a parte la delusione del cedimento per quanto prevedibile, ci siamo divertiti da matti, l'Elena un po' meno perché, come si sa, lei non è mai stata entusiasta del mare, ama la montagna.




domenica 14 luglio 2013

La modifica alla base dell'albero di Papì


Se ben vi ricordate mi ero rammaricato di non aver scattato alcune foto durante le modifiche che ho fatto a Papì, il vecchio Mistral Windglider, che non aveva l'opzione barchina a vela ma solo windsurf. 
Per poter realizzare il perno, che invece attualmente si può trovare nella nuova versione del Windglider Multisport, ho provveduto a fare come in figura estraendo il dado a vite in plastica utilizzato per il supporto dell'albero del windsurf. La foto l'ho trovata in un forum ungherese.
Successivamente ho preso un vecchio tubo da aspirapolvere e l'ho tagliato per una lunghezza di sei centimetri.


Poi all'estremità ci ho incollato il dado di plastica e, dopo che si è ben fissato e asciugato stando attendo ad inserirci della carta per non rovinarne la filettatura con la colla, ho sigillato tutto all'interno del foro ottenendo questo risultato. Per far entrare il perno perfettamente nel vano l'ho dovuto scartavetrare per ridurne leggermente il diametro. Come colla ho utilizzato la "Pattex - Plastica"


In questo modo posso ottenere il doppio risultato di utilizzare la base per l'albero del surf, come nell'originale,


oppure come perno per l'albero.


Nella foto noterete anche l'asola di ancoraggio del sartiame che serve per fissare l'albero, incollato sempre con "Pattex - Plastica" e fissato con due viti molto corte. Il sartiame è fissato all'albero attraverso dei fori passanti bloccati da un nodo semplice all'interno dell'albero.


Il risultato finale ve lo ricorderete.


Tempo permettendo il collaudo è previsto per sabato prossimo.


mercoledì 19 giugno 2013

Trolley per Papì in lavorazione

Il trolley di Papì
Non è stato per nulla difficile realizzare questo trolley, è bastata un po' di pazienza. La prima cosa da aspettare era la fine vita della cuccia della Meg, il suo telo si era completamente bucato, l'altra un paio di ruotine da bicicletta per bambini. Tutto quello che mancava erano quattro viti con relativi dadi e rondelle.

La cuccia della Meg ai bei tempi dei cucciolini
Mi sono mangiato le mani diversi mesi per il fatto di aver rottamato le vecchie biciclettine dei ragazzi ma occupavano spazio inutile. Pensate che le ho tenute per sei mesi in parrocchia con un cartello "si regalano", nessuno le ha mai prese tanto che le ho dovute portare in discarica benché nuovissime. Pertanto ho confidato nel consumismo della gente e così è successo, una famiglia di indiani ha lasciato accanto al bidone della spazzatura una biciclettina con due ruote fantastiche.
Ora siamo quasi pronti per portare Papì con il mio trolley autocostruito, manca il braccio di collegamento alla bici ed un piano di legno che ho già e che devo tagliare a misura.

La bici è della Rachele perché la mia l'anno rubata, notare il catenaccio


martedì 14 maggio 2013

Papì con l'albero e la vela

Papì nella rampa del garage
Ecco Papì completamente montato a parte la deriva e la pala del timone che non sono stati infilati negli appositi "fori" per ovvi motivi. A questo punto manca la prova del vento e delle onde che spero di attuare quanto prima; certo il perno "posticcio" alla base dell'albero sarà sempre una preoccupazione, anche se non si è mosso, ma si potrà pensare di ordinarlo come pezzo di ricambio alla WindGlider e farcelo saldare da chi fa le riparazioni ai gommoni se ci fossero problemi.


Non ho messo il boma del windsurf perché ritengo sia troppo pesante, qualora ce ne fosse il bisogno ne farò uno con una leggera stecca di legno.


Ecco la barra del timone ricavata da una vecchia racchetta da sci, non uso più le racchette da molto tempo quando scio.


Non è stato semplice arrivare a questo risultato ma mi sembra soddisfacente.


Il cosiddetto punto di mura, e per concludere una bella vista dall'alto.




lunedì 13 maggio 2013

Papì è arrivato e oggi ha il suo sartiame


Vi ricordate Paolo ed il suo WindGlider in regalo? Bé, alla fine ci siamo accordati con uno scambio vantaggioso per entrambi, io gli ho regalato due prestigiose pubblicazioni su Arezzo, la mia città.
Abbiamo anche convenuto che il nome migliore da dare a questa futura barca a vela sarebbe stato Papì, dalle iniziali di Paolo che è stato così gentile e generoso.
Mi sono messo subito al lavoro perché ho potuto verificare che la prima versione del WindGlider, il Mistral, è predisposto solo per il surf e non come barca a vela non avendo la base dell'albero, come si vede in figura.

Il perno presente nelle ultime versioni del WindGlider Multisport
Così ho preparato un perno è l'ho incollato nel vano che conteneva il foro per l'inserimento dell'albero mobile del surf.

Nell'originale del Mistral il foro era presente alla base
L'altra cosa che ho realizzato subito dopo sono stati gli attacchi per le sartie nonché i tre fori sulla sezione dell'albero.


E poi lo strallo di prua.


Ultimo aspetto critico è stato il timone che ho realizzato brillantemente con una delle due derive, ridondanti anche secondo il parere di Paolo, togliendogli un perno per renderla mobile e aggiungendo la barra in alluminio.


Ultima cosa che mancava era il perno del timone che ho realizzato con del materiale trovato nella cassetta degli attrezzi.


Papì in versione vela è stato modificato con l'unico scopo di fare "sailonbike", essere trasportato con la bici, gonfiato sulla spiaggia e via. Quasi sicuramente dovrò completare la realizzazione di un trolley per la bicicletta.


Nei prossimi giorni completerò il montaggio di Papì in giardino con le vele, la deriva ed il timone, posterò le foto definitive a breve. Unica cosa negativa è che l'altra sera ho prestato la mia bicicletta a Tommaso che se l'è fatta rubare sotto il naso; la cosa triste è che ad Arezzo sanno benissimo chi è che ruba le bici, dove le rivendono e chi le ricompra ma sembra che non ci si possa fare nulla, a meno di non andare lì a ricomprarsela per 20 €. Ho deciso di non farlo e di ricomprarmela una usata da un rivenditore onesto.

Questa era la mia bici
Comunque sia, a parte tutto, sono contento ..... e a presto con le nuove avventure di Papì! GRAZIE ANCORA PAOLO!!!!

Il WindGlider in una delle versioni più recenti
PS: una cosa sia palese a tutti a scanso di equivoci e malintesi, con Paolo, che è stato squisito, abbiamo convenuto uno scambio ma se per un qualsiasi motivo lui desiderasse indietro Papì io sarò sempre pronto a restituirglielo.


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