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giovedì 23 agosto 2012

MOM 600, la zattera autogonfiabile



Beh, interessante questa zattera autogonfiabile denominata MOM 600 della Switlik, azienda americana specializzata in attrezzature di salvataggio. Pesa circa 7 kg, si gonfia automaticamente, occupa pochissimo spazio e ha una capacità di 270 kg. 

Dal sito Switlik
Insomma è proprio vero, il vino buono sta in una botte piccola ma ha anche il suo prezzo, in questo caso un migliaio di dollari.

Dal sito Switlik
Non mi chiedete se è omologata in Italia, per noi piccoli armatori in fondo non importa è solo una questione di spazio e di sicurezza.



martedì 10 luglio 2012

Termiche, amiche o nemiche sempre da temere

Termica pomeridiana tra l'Isola Maggiore e Minore
Quanto accaduto ieri al Trasimeno in prossimità dell'Isola Maggiore mi ha fatto riflettere sulla titubanza che ho avuto in questi giorni ad uscire in barca. Certo per i velisti esperti la termica è una manna, si cazzano ben bene le vele e si parte a tutta birra, ma non per me ed il mio equipaggio, Elena. Avevamo parlato in precedenza di questo argomento, I cinque segreti di una termica e, come appurato nella teoria, in questi giorni abbiamo constatato nella pratica che il grandissimo caldo unito alle acque basse del Trasimeno hanno creato turbolenze pomeridiane alle quali probabilmente molti velisti o vacanzieri hanno dato poca importanza ma che in questa circostanza sono state fatali. In prossimità del canale dell'Isola Maggiore, per esempio, si sviluppa un corridoio in cui le correnti possono diventare molto forti, anche il vento si incanala ed essendoci poco spazio per manovrare la "strambata" involontaria è pressoché assicurata. Una volta nell'entrare nel canale dalla parte di Castiglione del Lago in direzione Tuoro si sviluppò una corrente così forte che riuscì a malapena a tenere fermo il timone di Aspirina che cominciò a vibrare paurosamente, feci appena in tempo ad ammainare le vele e ad accendere i motore altrimenti avrei rischiato di schiantarmi contro l'isola. Un'altra volta con il Bénetéau, sempre nello stesso punto ma in senso opposto, feci una strambata involontaria tale che sembrò strapparmi vele ed albero, fortunatamente non accadde ma il colpo di Maestrale fu davvero forte.
Questo per dire che in natura tutte le condizioni estreme vanno temute, che sia il freddo o il troppo caldo, il vento sostenuto o la bonaccia, le onde o la calma piatta, bisogna sempre conoscere le conseguenze a cui si può andare incontro. Questo però, e purtroppo, non è possibile perché nel 99,9999% dei casi non accade nulla e se si è troppo prudenti si rischia di rimpiangere una giornata di divertimento. Ma io contrariamente all'opinione comune sono uno di quelli che pensano che siano meglio mille rimpianti che un solo rimorso perché so bene cosa vuol dire averne di questi ultimi. Con questo non voglio insegnare a nessuno, è solo che la natura mi fa spesso paura, non amo ascoltare o leggere racconti di avventure vere o inventate di chi esce con barchini come i nostri con dislocamento massimo di 800 kg con venti nodi di vento, in questi casi "l'imponderabile" è sempre in agguato.

Le ricerche del ragazzo scomparso, da Umbria24


mercoledì 20 giugno 2012

Le Carte Marine Francesi Ufficiali con Geogarage

Dal sito Voiles et Voiliers
Voiles et Voiliers in collaborazione con Geogarage hanno messo on-line gratuitamente le carte nautiche francesi. L'Italia è oramai uno dei pochi paesi civilizzati rimasti fuori da questa opportunità, opportunità che non significa certamente dover rinunciare ad acquistare comunque carte nautiche aggiornate e dettagliate, ma l'avere a disposizione uno strumento base per la pianificazione delle rotte. Io sono dell'idea che chiunque navighi oltre un miglio dalla costa debba avere a bordo carte nautiche aggiornate e complete, ma questo non dovrebbe negare la possibilità di mettere in rete carte nautiche "non utili alla navigazione", possibilità che attualmente è vietata in Italia. Mi appello di nuovo al buon senso dei nostri amministratori e tecnici, tanto più che questa apertura, secondo me, produrrebbe una maggiore consapevolezza ed attenzione da parte dei diportisti ampliando il mercato della cartografia cartacea ed elettronica. 

Geogarage Premium
Sottoscrivendo il Servizio Marine Geogarage Premium si può accedere ad una cartografia aggiornata e dettagliata per 9.90 € al mese con la possibilità di manipolare e pianificare le rotte. Il servizio è disponibile anche su IPad.


domenica 3 giugno 2012


sabato 12 maggio 2012

Dizionario nautico in quattro lingue di Jean-Luc Garnier

Copertina del dizionario, dal sito LivresBoiBel
Dizionario Marittimo in quattro lingue - Jean-Luc Garnier - De Vecchi: "La navigazione ha un vocabolario ricco e spesso molto poetico ...... Ma il mare è per sua natura uno spazio internazionale. Oggi gli equipaggi provengono da tutto il mondo e un marinaio deve saper comunicare in francese, in inglese, spagnolo o italiano. E' quindi essenziale essere in grado di cavarsela in queste quattro lingue per capire in modo inequivocabile un messaggio radio, nominare una manovra, leggere una cartina meteo o trovare il pezzo mancante in un porto straniero. Diviso in diciassette sezioni, dal sartiame alla manutenzione della barca, dagli sport acquatici  come il windsurf, le derive o le immersioni fino alle regate, ecc, questo dizionario definisce più di 1500 termini utili per la navigazione e fornisce loro un esatto equivalente in tutte e quattro le lingue (francese, inglese, spagnolo e italiano). Chiaro, facile da utilizzare, riccamente illustrato, questo dizionario è per tutti coloro che vogliono allargare i propri orizzonti, sia a vela che a motore. Un libro essenziale che al più presto va messo nel borsone." (Tradotto maldestramente da me medesimo da: LivresBoiBel).

Prezzo: 22 €

Via: Allboatsavenue


venerdì 11 maggio 2012

Freno Walder, strambare senza rischi

Freno Walder, dal sito Walderweb
Non sono molte le volte che ho stambato involontariamente nell'andatura di poppa, ma se devo essere proprio sincero me la sono vista brutta. La peggiore fu nel corridoio tra le due isole Maggiore e Minore del lago Trasimeno dove se il vento arriva forte ed improvviso ci sono pochissimi margini di manovra e la strambata, potente e pericolosa, è assicurata. Non pensavo che questo freno per il boma potesse essere applicato anche in barche piccole, invece il modello Walder 103 è stato realizzato appositamente per piccoli cabinati a vela di circa sei metri. La sua importantissima funzione è quella di rallentare la rotazione improvvisa del boma in caso di strambata, sia in senso orizzontale che verticale.

Il freno Walder posizionato su di un Edel IV, dal sito Walderweb
Montarlo in barca è semplicissimo ed il suo prezzo, incluse le spese di spedizione, è di 295 €. Penso che valga proprio la pena averlo a bordo.

Dati tecnici e montaggio, dal sito Walderweb
Bé, oggi avrei già speso 450€, basta sognare!

Un canale tra due isole può essere micidiale per la strambata


mercoledì 9 maggio 2012

L'App Float Plan

The Float Plan App

Visto che il suo prezzo attuale di lancio è di soli 0.99 € credo proprio che chi ha l'IPhone si debba affrettare ad acquistarlo perché è certo che questo The Float Plan App diventerà indispensabile a bordo.
Poco da dire, moltissimo da apprezzare:
  • File inviabile agli interessanti in meno di 60 sec.
  • Possibilità di gestire fino a 5 barche diverse
  • Possibilità di memorizzare fino a 5 Piani di Navigazione per ogni barca
  • Integrazione con GPS e Google Maps
  • Gestione email e messaggi
  • Note sulla sicurezza in barca
Insomma davvero fantastico, mi piace!

Esempio di schermata da Itunes.Apple


domenica 6 maggio 2012


giovedì 19 aprile 2012

Marine Traffic, un indispensabile ausilio alla navigazione

La schermata di Marine Traffic
Grazie alla gentilezza di Luca che me lo ha segnalato vi ripropongo Marine Traffic, questo interessante ed utile sito nel quale sono localizzate gran parte delle navi commerciali presenti nel Mediterraneo e negli Oceani, incluse informazioni relative alla loro rotta, velocità, destinazione, etc. Luca che naviga dentro e fuori la Laguna Veneta ha pensato bene di servirsene durante le sue navigazioni a vela; non so se alcuni di voi si sono trovati ad incrociare traghetti e navi da trasporto di grandi dimensioni ma vi assicuro che l'esperienza può essere non proprio così piacevole, sia per il timore di un abbordaggio sempre in agguato sia per le grandi onde che queste lasciano dietro la loro scia. Quando ci si appresta a fare una traversata è sempre bene conoscere orari e rotte delle grandi navi da trasporto. Nel sito c'è anche un utile portolano ed un'interessante galleria di foto delle navi,  incluse le loro caratteristiche tecniche. 
Questa segnalazione mi ha rimandato la memoria a quando con Elena e tutta la famiglia andammo nel porto di Ancona a vedere una bella Armagnac modello "ancien" in vendita, dopo quella di Ostia. In quell'occasione Elena si mise a piangere per ben tre volte, la prima quando vide l'enorme traghetto rosso ormeggiato vicino alla barca, la seconda quando il venditore ci spiegò a cosa serviva l'accetta esposta in bella mostra all'entrata della cabina e la terza di ritorno in auto a causa della mia arrabbiatura perché non avevamo comprato quella barca, ma il pianto più convinto fu il primo causato dall'idea di trovarsi prima o poi nelle vicinanze di un bestione del genere in mare aperto. L'Armagnac era bellissima, ..... ma perché alla fine le mogli hanno sempre ragione, per un motivo o per un altro? Mannaggia!

L'Armagnac modello "ancien" di Harlé, la barca più bella del mondo


domenica 1 aprile 2012

Katadyn Survival 35, il desalinizzatore più piccolo al mondo

Katadyn Survivor 35, dal sito Katadyn
Il Katadyn Survivor 35 è un desalinizzatore manuale, in pratica funziona a manovella ed è capace di produrre con la sola forza delle braccia 4,5 litri/ ora di acqua desalinizzata. Molto utilizzato dalle forze armate e da avventurieri di ogni specie in tutto il mondo credo che possa essere uno strumento molto utile a bordo per produrre acqua potabile anche in assenza di energia elettrica. Il principio di funzionamento è basato sull'osmosi inversa cioè quello che utilizzano normalmente una buona parte dei desalinizzatori presenti sulla faccia della terra, in pratica all'interno di questa pompa una membrana agisce come filtro molecolare. Maggiori informazioni sul suo utilizzo le potrete trovare nel MANUALE D'USO in lingua italiana. Il prezzo di circa 1800 € è abbastanza alto ma chi naviga conosce perfettamente i danni che la carenza di acqua potabile può causare alla vita umana pertanto il suo acquisto è certamente da valutare, specialmente per chi si appresta a fare lunghe crociere.
Di seguito abbiamo un interessante video dimostrativo, l'unica cosa che mi convince proprio poco è quel bugliolo, avrei preferito una bottiglia!



giovedì 29 marzo 2012

Storm Trysail

Storm Trysail, dal sito Tenayatravels
Quando arriva la buriana sono sempre più d'una le opzioni che passano per la mente per cercare di tornare velocemente ed in sicurezza in porto. Una di queste è stata quella di utilizzare il fiocchetto al posto della randa, quasi come questa vela che oggi ho trovato in rete, la Storm Trysail. Sembra una buona soluzione.



martedì 20 marzo 2012

Check List di Primavera

Aspirina, come vorrei prepararla per la crociera costiera
Siamo alle porte della primavera, è arrivata l'ora di preparare la barca per la stagione velica, vediamo di elencare le cose da fare:

CONTROLLO GENERALE
  • Pulizia generale dello scafo, della coperta e delle murate utilizzando un detergente dedicato, "la pulizia della barca con un occhio all'ambiente".
  • Controllo  e funzionalità dello scarico e dell'ombrinale.
  • Eventuale applicazione della cera.
  • Eventuale scartatura e applicazione olio delle parti in teak.
  • Lavaggio copertina invernale.
  • Pulizia degli interni e delle sentine.
  • Controllo e pulizia del vano dell'ancora e dello scarico.
  • Controllo infiltrazioni ed eventuali riparazioni.
  • Controllo delle parti di ricambio e degli attrezzi.
  • Controllo dei documenti e degli obblighi (verifica obbligatoria e certificato motore, pagamento quota ormeggio, etc.).
CARENA
  • Controllo abrasioni, graffi, tagli e gobbe con eventuale riparazione.
  • Controllo e sostituzione eventuale zinco.
  • Controllo e pulitura parabordi.
  • Controllo scaletta.
  • Controllo funzionalità deriva mobile e della scotta con eventuale sostituzione.
  • Verifica tenuta oblò e passauomo.
  • Verifica tenuta del ponte e del pozzetto.
  • Controllo funzionalità del timone, della cimetta e dei raccordi.
  • Controllo antivegetativa ed eventuale applicazione o ritocco.
ATTREZZATURE, COPERTA E RACCORDI
  • Verifica integrità e tenuta candelieri, pulpiti e draglie.
  • Verifica attrezzature di coperta, winch, strozzascotte, bozzelli, carrelli, etc. ed ingrassaggio ove necessario.
  • Verifica e tenuta impianto idraulico.
  • Verifica funzionalità ed integrità delle cime, delle scotte e delle drizze.
  • Verifica eventuale zattera e/ o canotto.
  • Controllo, pulizia WC chimico e prodotti necessari per il suo funzionamento.
  • Controllo dell'ancora, attacchi della catena e della cima.
  • Funzionalità pompa di sentina a mano.
IMPIANTO ELETTRICO,  ELETTRONICA  E STRUMENTAZIONE
  • Controllo della batteria ed eventuale ricarica
  • Controllo dei cavi di alimentazione e dei terminali, pulizia e lubrificazione.
  • Controllo fusibili e disponibilità ricambi parti elettriche (lampadine. fusibili, terminali, etc.).
  • Controllo dell'impianto elettrico e funzionalità delle luci e delle prese  in cabina.
  • Controllo degli attacchi e della luce in testa d'albero.
  • Controllo funzionalità alternatore/ caricabatteria.
  • Controllo funzionalità pompa dell'acqua.
  • Controllo e funzionalità stazione meteo e GPS.
  • Controllo funzionalità bussola.
  • Controllo funzionalità segnavento e presenza indicatori alternativi (fili di lana, etc.).
  • Controllo e funzionalità VHF.
DOTAZIONI DI SICUREZZA
  • Verifica presenza e integrità delle dotazioni di sicurezza in base alle prescrizioni.
  • Controllo funzionalità dispositivi di segnalazione sonora, tromba e fischietti.
  • Controllo ed eventuale ricarica estintore.
  • Controllo segnali di soccorso e verifica data di scadenza.
  • Controllo dei salvagente e dell'anulare con cima.
  • Controllo e sostituzione dei materiali di primo soccorso.
  • Controllo presenza pompa, bugliolo e sassola.
  • Controllo presenza e funzionalità remi di emergenza e mezzo marinaio.
CAMBUSA
  • Controllo e funzionalità serbatoio della,acqua, presenza pastiglie per la depurazione.
  • Verifica impianto gas, attacchi e funzionalità fornello. Eventuale riempimento della bombola.
  • Controllo presenza stoviglie, tegami, contenitori, e quanto necessario per la cucina ed il lavaggio delle stoviglie.
  • Pulizia e controllo degli stipetti e della stiva.
MOTORE FUORIBORDO
  • Sostituzione candela.
  • Pulizia generale.
  • Pulizia impianto di raffreddamento.
  • Ingrassaggio e pulizia carburatore.
  • Regolazione del minimo.
  • Pulizia e/ o sostituzione filtro della benzina.
  • Controllo tenuta raccordi e tubi di alimentazione.
  • Controllo spina elica ed eventuale sostituzione.
  • Controllo anodo ed eventuale sostituzione.
  • Insomma la "manutenzione del motore fuoribordo", ma non tutto si può fare da soli.
CARRELLO
  • Controllare alcuni parametri del rimorchio
  • Alcune regole fondamentali per trainare la barca
  • Pulizia e lubrificazione delle parti meccaniche ed in movimento.
  • Controllo stato e pressione degli pneumatici e delle ruote.
  • Controllo e funzionalità dei freni.
  • Controllo e funzionalità dell'impianto elettrico.
  • Controllo fissaggio e pulizia targhe.
  • Controllo funzionalità cime e/ o catene di fissaggio.
  • Controllo funzionalità cavo di sicurezza.
  • Controllo e fissaggio dei rulli.
VELE
  • Condizioni generali delle vele, lavaggio e pulizia.
  • Controllo usura e sfregamenti.
  • Controllo delle stecche e delle tasche.
  • Controllo delle cime e delle attrezzature necessarie per armare le vele.
  • Ispezione della ralinga.
ALBERO
  • Controllo albero, verifica attacchi dello strallo e delle sartie, tensione sartie, controllo base dell'albero. 
  • Controllo della corrosione nell'albero ed in corrispondenza delle crocette e degli arridatoi.
  • Controllo dei rivetti ove presenti.
  • Controllo tenuta degli occhioni.
  • Controllo e regolazione degli arridatoi.
  • Controllo e regolazione del paterazzo.
  • Controllo e pulizia della canaletta della randa.
  • Controllo funzionalità e stato delle drizze con eventuale sostituzione.

Di sicuro ho dimenticato qualcosa!

I lavori di primavera sono sempre piuttosto impegnativi, mai farli quando è troppo caldo


giovedì 26 gennaio 2012

Risk Management in Navigazione


La tragedia del Concordia ci ha messo davanti ad una cruda realtà: non basta una preparazione di base e l'esperienza per essere in grado per prevenire e/ o superare adeguatamente situazioni di pericolo. Purtroppo nel nostro paese non c'è la mentalità della "gestione del rischio", forse è molto sentito e applicato negli istituti bancari, timidamente in pochi altri settori come nel settore sanitario, Forumriskmanagement o nella sicurezza nei luoghi di lavoro.
La gestione del rischio in navigazione è uno degli aspetti più critici con cui ogni "marinaio" consapevole si confronta ogni volta che esce. Certo è che più le responsabilità sono grandi, più le azioni preventive e correttive devono essere condivise tra persone idoneamente preparate ed organizzate  per gestire la sicurezza dell'imbarcazione e dell'equipaggio. 
Nella mia breve esperienza nel settore dell'accreditamento di sedi formative, ed al quale ho direttamente partecipato fin dalle sue origini sia come Quality Manager che come docente, ho rilevato realtà alternative alla mia, che operava principalmente nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro, in cui scorrevano fiumi di denaro proveniente dalla Comunità Europea per corsi assolutamente discutibili e di dubbia utilità. Sarebbe il caso di pensarci e di sfruttare al meglio potenzialità e possibilità, è inutile inventarsi l'inutile senza pensare a ciò di cui abbiamo realmente bisogno.
Help Position, da Cruising World - Boating Safety
Video ed immagine via: Cruising World - Boating Safety


mercoledì 18 gennaio 2012

U.S. Aids to Navigation System

Scarica dal sito USCG Boating
Guardate, vorrei essere proprio smentito da qualcuno che ne sa più di me, a fianco c'è il mio indirizzo email. Ma fare un libretto sulla sicurezza della navigazione di poche pagine come hanno fatto negli U.S.A. e metterlo a disposizione gratuitamente per i naviganti nei porti, sarebbe così difficile e costoso? Si potrebbe anche copiare e tradurre, mi permetto di dare un suggerimento al genio italico. Si può leggere anche in formato Libro. La sicurezza non dovrebbe essere un "business" e neanche le Carte Nautiche, peraltro pagate abbondantemente dai contribuenti, ma ne avevo già parlato: Sicurezza in mare: carte nautiche. Già, dimenticavo che siamo un miserabile paese di lobbysti, dai tassisti, ai farmacisti, ai notai, ai giornalisti .... fino agli editori e ai politici, quest'ultima pietosissima casta che ci ha portato alla rovina non poteva mancare, visto e considerato che ogni lobbysta pensa solo ai propri affari e non al bene comune.

Il Booklet Chart gratuito distribuito on-line negli U.S.A.


martedì 17 gennaio 2012

Un semplice VHF portatile per la piccola crociera costiera

Dal sito Cobra
E' uno strumento indispensabile anche per la piccola navigazione costiera e visto che mi è stato segnalato da un conoscente, inserisco questo Vhf Cobra MR HH125 Eu commercializzato da Nautica Pontemagra al prezzo di circa 75 €. Leggero e con batterie ricaricabili possiede delle caratteristiche di rilievo per il suo prezzo, insomma che sia questo modello o uno simile bisognerebbe averlo a bordo, anche se è obbligatorio solo oltre le sei miglia.

Dalla Brochure del MR HH125 Eu
Dimenticavo un link con le informazioni relative alla Licenza di Esercizio, da Pianeta Nautica.


venerdì 13 gennaio 2012

Boat Bog, converrebbe tenerlo a bordo



Solo venticinque dollari, questo è quanto potrebbe valere la vostra barca senza un turafalle a bordo: Boat Bog è un innovativo sistema di riparazione delle falle, non richiede nessuna preparazione, basta applicarlo sul buco ed il gioco è fatto. 
Forse non tutti sanno che un buco da 5 cm può far entrare in barca 1,8 litri al secondo e i primi minuti di contenimento di una falla sono quelli più critici ed importanti, ebbene questo nuovo prodotto di fabbricazione australiana certamente può rendere le vostre navigazioni molto più tranquille. Sono sincero, non c'è stata notte prima di addormentarmi in cuccetta senza aver pensato a cosa sarebbe successo se una delle prese a mare avesse fatto cilecca, non so voi. 
Se poi aggiungiamo che gli scafi moderni, seppur più elastici, sono molto più sottili di quelli di un tempo la convenienza di avere un prodotto del genere a bordo dovrebbe essere un obbligo.

Le prese a mare, il cruccio di ogni armatore


lunedì 2 gennaio 2012

Sea Joule, una piccola pompa di sentina automatica con pannello solare

Una semplice applicazione dal blog Newsfromthebow
Sea Joule, molto interessante questa soluzione semplice ed economica, costa circa 200 Sterline, che risolve il problema dell'acqua in sentina. Si carica con un pannello solare, secondo quale opzione si scelga a luce diretta o con pannello separato, si appoggia in sentina e via preoccupazioni, la pompa funziona da sola quando è necessario. Mi sembra un'ottima idea.


venerdì 30 dicembre 2011

Portland Pudgy, molto più che una scialuppa

Dal sito Portland Pudgy
Il Portland Pudgy è una piccola barca progettata come scialuppa per imbarcazioni più grandi ma che offre potenzialità ben maggiori ed inaspettate: dinghy a vela e/ o a motore e remi, tender ed infine scialuppa di salvataggio. Realizzato con uno scafo doppio a intercapedine e riserva di galleggiamento è inaffondabile e facilmente raddrizzabile in caso di capovolgimento, ma la lista delle sue caratteristiche e peculiarità è lunghissima, ci si può fare praticamente di tutto, anche il camping nautico. Lo scafo pesa circa 60 kg, può trasportare fino a 4 persone e i suoi optional comprendono oltre il kit "base", il kit "vela" ed il kit "salvataggio". A bordo c'è la possibilità di avere corrente ed un quadro elettrico che possa alimentare strumentazione e luci, una tenda gonfiabile come riparo dalle onde, il sole e per la notte, i remi, un pannello solare, tutte le dotazioni di sicurezza, un'ancora galleggiante e molto di più. Il Portland Pudgy è un piccolo gioiello di tecnologia e creatività che non può passare inosservato ai naviganti più esperti ed esigenti. Qui potrete trovare le sue caratteristiche tecniche principali: Dimensions and Basic Specs for Dinghy.
Il Portland Pudgy nelle versioni dinghy a vela e salvataggio, dal sito Portland Pudgy
Qualche particolare sulla qualità esecutiva di questa meravigliosa barchina:

Particolari del Portland Pudgy, dal sito Portland Pudgy
Ecco un video di presentazione trovato su Boatinglocal:


Dimenticavo, trasportare il Portland Pudgy è un gioco da ragazzi, probabilmente ci si può fare anche Sailonbike.

Movimentazione del Portland Pudgy, dal sito Portland Pudgy


venerdì 28 ottobre 2011

In barca d'autunno

La navigazione in autunno ed inverno è un'esperienza magnifica, ma altrettanto rischiosa
L'opportunità o meno di andare in barca in questo periodo mi ha spinto a fare qualche riflessione su come doversi attrezzare per navigare nel caso volessi uscire con la barca tra i mesi di ottobre e febbraio. Certo dalle nostre parti non c'è il problema di scegliere i mesi più freddi per navigare in alternativa agli affollati mesi estivi tanto che mi è capitato di uscire i primi di novembre solo una volta, due anni fa in cui ci fu un autunno eccezionalmente caldo. Dal punto di vista dell'affollamento il Trasimeno è un paradiso, si naviga sempre con tranquillità grazie alle scelte delle amministrazioni locali che hanno imposto il divieto di navigazione con motori sopra i 40 CV. 
Quando avevo la barca ormeggiata lungo l'Arno, a Marina di Pisa, mi tiravano su la barca agli inizi ottobre e me la ritiravano giù a metà maggio, comprensibilmente per paura delle piene, ed i fatti degli ultimi giorni hanno dimostrato la validità della scelta: Liguria, cento barche alla deriva. Questo fu  un'altro dei motivi per cui me ne sono andato da quel marina, pagare così tanto per poter utilizzare la barca meno di cinque mesi l'anno per me era impensabile, tra le altre cose.

Il FIRST24 agli inizi di ottobre era già fuori dall'acqua
Comunque vada nella bassa stagione le temperature, così come il sole e la luce, scendono velocemente mettendo i naviganti incontro a rischi di non poco conto.
L'iniziale intenzione di coprire le cinque miglia e ritorno che dividono Castiglione del Lago con Passignano i primi di novembre, dopo attenta riflessione, si è rivelata troppo azzardata, infatti le ore di navigazione non potevano essere più di sei e se ci si mette la distanza, l'incontro con gli altri partecipanti ed anche un seppur frugale pasto non c'era tempo per realizzare qualcosa di veramente divertente perché, in alternativa, avrei messo a rischio la sicurezza.

Boatsafeblog, in merito a questo argomento ci regala, come sempre, alcune importanti raccomandazioni (tradotto, integrato e mal interpretato da me medesimo):

Considerate gli scenari peggiori 
Non esistono margini di errore nella bassa stagione, quindi bisogna prendere in considerazione ogni possibile scenario, cominciando dalla possibilità di rimanere fermi, senza vento né benzina. Per prima cosa assicuratevi di avere sempre abbastanza carburante per arrivare dove si sta andando e il ritorno, a prescindere dalla presenza o meno del vento. La regola generale è di avere a disposizione un terzo del carburante per l'andata, un terzo per il ritorno e il rimanente per le emergenze.

Se uno skipper responsabile è consapevole che si dovrebbe sempre portare una cassetta di pronto soccorso, in bassa stagione, bisogna essere sicuri di avere a bordo un kit di emergenza che comprenda un cambio di vestiti, degli snack ad alto contenuto calorico, acqua dolce, un thermos di caffè , cacao o altre bevande calde, nastro adesivo, una torcia elettrica impermeabile portatile con batterie di ricambio, boetta, razzi e dispositivi di emergenza di vario tipo. Tutto questo materiale dovrebbe essere conservato in un sacchetto impermeabile. Ricordatevi anche di non portarvi dietro bevande alcooliche  perché queste appannano il giudizio e accelerano l'insorgenza di ipotermia.

Portate il telefono cellulare in caso di guasto al VHF che deve essere sempre a bordo. I telefoni cellulari perdono il segnale di frequente e sono unidirezionali, inoltre solo una persona riceve la telefonata rispetto ai molti che invece possono ascoltare una chiamata di soccorso via radio. Se andate lontano dalla costa, prendere in considerazione l'aggiunta di un EPIRB o di un satellitare di emergenza avanzato. Se ci si trova in difficoltà con il freddo ogni minuto diventa di vitale importanza.

I giubbotti gonfiabili leggeri sono molto popolari nei mesi estivi ma, quando fa freddo, gli indumenti galleggianti non solo mantengono a galla, ma forniscono anche un buon isolamento dal freddo. Considerato  che raramente c'è tempo per indossare un giubbotto di salvataggio in caso di emergenza, assicuratevi che tutti lo indossano sempre quando si è in barca. Inoltre, controllate che giubbotti di salvataggio siano dotati dei dispositivi sonori (fischietti) per aiutare i soccorritori a trovarvi più velocemente. Se cadete in acqua, possibilmente rimanete più vicini alla vostra barca in modo che i soccorritori vi possano localizzare più facilmente. Siate addestrati al recupero dell'uomo in mare. Considerate anche che la risalita in barca dopo una caduta in acqua può essere quasi impossibile a causa degli abiti appesantiti, dal freddo, dai vestiti invernali bagnati, anche nel caso in cui si sia rimasti illesi. La scaletta deve essere sempre a bordo e pronta per essere utilizzata. Consiglio vivamente a chi non è sufficientemente addestrato e non ha la necessaria esperienza di non navigare nelle stagioni fredde così come di portarsi passeggeri a bordo, si potrà tranquillamente tornare in barca con il caldo.

Cosa dovete indossare
Se si va in barca in autunno, questo è l'abbigliamento adeguato:
  • Vestitevi a strati e siate consapevoli che anche i piccoli cambiamenti nel meteo possono generare l'ipotermia. 
  • Portatevi dietro ricambi asciutti in un sacchetto impermeabile. 
  • Indossate indumenti di qualità, calzature antiscivolo, indossate le calze anche con i sandali. 
  • Indossate sempre il giubbotto di salvataggio o cappotto/ giacca galleggianti.
L'acqua fredda prosciuga rapidamente le vostre forze. I giubbotti di salvataggio offrono un isolamento dal freddo aggiuntivo. Se si cade in acqua, solo indossando un giubbotto di salvataggio può essere sufficiente per farvi tornare in barca senza gravi conseguenze. La prima reazione che si ha quando si cade nell'acqua fredda è quella di boccheggiare e di succhiare l'acqua, Il giubbotto di salvataggio è in grado di concedere allo sventurato quei minuti cruciali per regolare la respirazione dopo lo shock della caduta.

Muta di galleggiamento per velisti, dal sito  Ursuk
Ma questa è veramente troppo per me, meglio le calde giornate primaverili ed estive!


giovedì 25 agosto 2011

Nuovo comunicatore satellitare compatto ed economico

Dal sito inReach

inReach è un nuovo comunicatore satellitare economico che sta ricevendo riconoscimenti in tutto il mondo e in procinto di entrare nel mercato americano ed europeo. Piccolo, impermeabile, antiurto, galleggiante e resistente  può comunicare bidirezionalmente anche in ambienti difficili, in pratica ovunque. Il suo costo si aggira intorno ai 250 Dollari e l'abbonamento mensile non costa più di 10 Dollari. Si possono inviare messaggi precaricati di testo o avvisi di SOS con ricevuta di ritorno e rilevamento coordinate GPS, oppure può essere abbinato ad un telefono Android, come in figura, per inviare messaggi tramite Facebook o Twitter. Insomma uno strumento veramente fantastico per tutti i naviganti e/ o praticanti di trekking.


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