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lunedì 1 giugno 2015

Il varo di MAE


Oggi, con il varo di MAE, è completamente cambiato il nostro modo di fare vela. La scelta di abbandonare il cabinato per la deriva ha comportato grandi novità, dal cartopping e alla gestione della barca, di cui non facciamo altro che parlare, fino alla navigazione che abbiamo provato oggi per la prima volta con MAE.
Le prime prove di navigazione mi hanno mostrato che niente ha più a che vedere con la stabilità del cabinato ma allo stesso modo ho provato le grandi sensazioni che la propulsione silenziosa offre: la barca che scivola nell'acqua sospinta dal vento con la grande emozione del suo governo in funzione della sua direzione e della sua forza. Essere a contatto con l'acqua in barca a vela è sempre un'esperienza meravigliosa.
Anche le distanze che prima potevamo permetterci di affrontare non sono più le stesse, una cosa è avventurarsi in mezzo al lago macinando miglia altra è volteggiare sotto costa, sempre con un punto di riferimento sott'occhio.


Ancora è presto per fare bilanci e per accertare quale modo di vivere questa grande passione sia il migliore, certo è che oggi abbiamo goduto la bellezza di un luogo meraviglioso del quale non eravamo a conoscenza, avendolo visto solo da lontano.
Ho fatto un bagno su di un fondale sabbioso e pulito a noi sconosciuto al Trasimeno, normalmente un po' limaccioso, poi gli orizzonti, gli spazi e i colori tra il verde e l'azzurro intenso ci sono sembrati altrettanto belli, come sempre.
Per ultimo la possibilità di cambiare ogni volta il bacino di navigazione ci sembra un vantaggio non da poco, probabilmente anche se oggi al Trasimeno siamo stati benissimo la prossima volta andremo al mare.
La barchina è praticissima e molto carina, mi sembra abbia molti pregi ma anche qualche difetto.


Delle qualità della Walkerbay Breeze 10' ne abbiamo in gran parte parlato, trasportabilità, semplicità di utilizzo e gestione, economicità, etc. quindi non vado oltre, semmai parleremo dei pregi dal punto di vista tecnico in futuro, magari in occasione di una giornata più ventosa.
I pregi che saltano all'occhio subito al meno esperto sono:
  • la presenza dei remi che sono utilissimi per l'avvicinamento e l'allontanamento dalla costa. Non me ne vogliano i puristi della deriva.
  • i tubolari laterali offrono molta stabilità e sicurezza. All'interno della barca mi sono mosso in ogni modo, anche maldestramente, e non ho mai avuto la sensazione di rovesciarmi.
  • il timone regolabile in altezza
Le uniche carenze che ho notato oggi sono state le seguenti:
  • mancanza del segnavento
  • mancanza delle sedute laterali (se si è soli e ci si siede a poppa la barca si alza a prua)
  • barra del timone corta se si deve governare dalla seduta centrale
Ovviamente sono tutte piccolezze che possono essere facilmente risolte. Inoltre come tutte le barche, canoe e kayak di plastica si riga abbastanza facilmente quindi occhio: avrete notato che durante il carico e lo scarico dall'auto utilizzo una coperta per evitare rigature, credo che comunque ci si debba fare l'abitudine ad avere la barca un po' rigata; sarà dura per un perfettino come me.


Ho fatto i soliti errori degni del "decalogo del velista brocco": montato il boma all'incontrario e fissato assolutamente male il punto di scotta, avevo troppa voglia di veleggiare; non ho raddoppiato la scotta del fiocco tanto che ogni volta che viravo di bordo mi obbligava di andare a prua per farla passare, ma non sono certo che l'abbiano fatta sufficientemente lunga, probabilmente dovrò cambiare cima.

Infine immancabile, come sempre, le barche cambiano ma i selfie no.


La FOTOGALLERY completa.



domenica 24 maggio 2015

Il "Sunfish", la barca più popolare al mondo, è trasportabile sul tetto dell'auto

Immagine tratta da Wikipedia
"Sunfish, progettata nel 1952 è un miracolo di semplicità. Il piano velico richiede solo due scotte per le regolazioni e la barca può essere armata e pronta a navigare in qualche minuto. 
Il sistema brevettato del timone permette facili alaggi e vari. 
Lo scafo del Sunfish è leggero, trasportabile sul tetto dell’auto, richiede poca manutenzione e vi garantisce anni di divertimento. 
Il Sunfish combina performance, stabilità e durata nel tempo in un pacchetto che attrae chi si avvicina alla vela ma anche i più esperti. 
Se sono le regate che cerchi, l’Associazione Internazionale Sunfish organizza centinaia di eventi in tutto il mondo e se a questo aggiungi gli eventi che organizzano le Associazioni Nazionali non avrai alcun problema a tenerti occupato a regatare ! 
Più o meno giovane, alto o basso, principiante o esperto, il Sunfish ti garantirà anni di divertimento. 
Il Sunfish è disponibile in due versioni con possibilità di scegliere i colori delle vele."
(Estratto dalla BROCHURE del Sunfish).

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.60 m
Larghezza: 1.20 m
Peso: 54.40 kg
Sup. velica: 7 mq
Persone: 2
Prezzo, Negri Nautica la offre anche a rate.
Offerta Negri Nautica
C'è anche un bel video.


sabato 4 aprile 2015

Alcune considerazioni e suggerimenti sul Parco del Lago Trasimeno

Una bella pilotina d'epoca semiaffondata nei pressi di Borghetto di Tuoro
La gita che io ed Elena abbiamo fatto l'altro ieri al Trasimeno ci ha fatto apprezzarne di nuovo la sua bellezza e rinascere il desiderio di tornarci prima possibile per il suo fascino incontaminato, la sua pace, i suoi colori intensi, la sua storia e, ovviamente, la sua natura straordinariamente unica.
Bisogna conoscerlo il Trasimeno per amarlo, bisogna frequentarlo, poco a poco, fino ad innamorarsene perdutamente come accade in ogni grande amore, di quegli amori veri ed autentici, di quelli che non chiedendo nulla ma danno e basta, con generosità. 
L'acqua che nel corso di questi ultimi mesi si è innalzata fino a mezzo metro oltre lo zero idrometrico ne ha cambiato i connotati, molte delle opere dell'uomo realizzate nel corso di anni di secca sono andate distrutte, tante "costruzioni" a noi familiari sono scomparse, sommerse dalle acque, portate via come piume al vento e delle quale rimangono, in certi casi, relitti o ruderi simboli di questa umanità vana e spesso presuntuosa rappresentata al peggio da una gran quantità di soldi ed investimenti andati perduti. 
Ma la natura ha fatto il suo corso ed in alcuni casi ci è sembrato che la situazione fosse in un completo stato di abbandono. Ma non è così perché in ogni area naturale protetta che si rispetti la natura deve fare sempre il suo corso e deve essere rispettata; per questo motivo l'opera dell'uomo con la tecnologia e le possibilità che offre deve riuscire ad integrarsi al meglio in una condizione di variabilità estrema.
Banchine, pontili, scivoli in ferro, legno e cemento non sono adatti ad un luogo come il Parco del Lago Trasimeno, il prato e ciò che galleggia regnano sovrani e principi ed è da qui che si deve ripartire.
Ad un certo punto abbiamo pensato che la gestione di questo patrimonio potrebbe essere concessa a dei volenterosi che se ne potessero occupare in comodato ma ragionandoci meglio abbiamo concluso che questa non è la soluzione, che poi è il pessimo rimedio che stanno attuando dando in gestione l'isola Polvese per soli 10.000 € annui. Non è svendendo i gioielli di famiglia che si ottengono risultati ai massimi livelli. Le azioni che sta attuando la Provincia di Perugia è solo una misera rinuncia ad un patrimonio immenso, a ciò che abbiamo di valore va dato il giusto prezzo affinché si ottenga il massimo del risultato e, perché no, del profitto.


Valorizzare questo patrimonio naturalistico e storico dovrebbe essere la priorità di tutti gli enti di governo cominciando con l'informazione, promuovendo la letteratura e la conoscenza, con libri, riviste, opuscoli, cartelli, mostre, video, iniziative culturali di ogni genere, etc.
Per quanto riguarda le strutture portuali credo che siano sufficienti pontili galleggianti e/ o gonfiabili rimovibili durante il periodo invernale, nulla di più oltre i prati, gli alberi e il canneto tipico del Trasimeno. Per quanto riguarda gli scivoli basterebbe tenere pulite le scese naturali che già esistono ed infine tante panchine per anziani, parchi giochi per bambini, tavoli pic-nic per famiglie, servizi igienici ben tenuti e puliti e parcheggi nascosti tra gli alberi.
Già avevo scritto che un grande maneggio e un campo da golf potrebbe essere un'attrazione turistica importante, quale luogo migliore di questo per andare a cavallo e giocare a golf.

Il torrione di Borghetto di Tuoro
Della bella torre presente a Borghetto di Tuoro, per esempio, si trovano pochissime informazioni ed entrando nel paese non c'è nessuna indicazione sul suo accesso, non so neppure se è un luogo pubblico, privato o se è visitabile. Di seguito riporto una delle pochissime note che ho trovato sul web in questi giorni.

Il castello venne, a più riprese, perduto e riconquistato, danneggiato e ricostruito e fu teatro di memorabili scontri, come quello del 1501 tra le nobili famiglie perugini degli Oddi e dei Baglioni, ma anche di scorrerie di opposte fazioni fino a divenire pressoché inabitabile. Ciò costrinse le autorità perugine a donare due mine di terreno (quasi un ettaro) a coloro che avessero avuto intenzione di stabilirsi a Borghetto. 
Dell’antico castello, oltre alla chiesa parrocchiale di S. Martino, la cui origine è concomitante proprio con i lavori di fortificazione di Borgo Nuovo, rimane la torre dell’angolo sud-orientale, simbolo della frazione, oltre a tratti di mura e delle torri angolari più piccole. Intorno al 1570, l’architetto militare Cipriano Piccolpasso ritrae la prima rappresentazione visiva del castello, disegnandone la pianta. Esso appare di forma rettangolare, con agli angoli quattro torrioni collegati da mura merlate alla cui sommità si sviluppa il camminamento di ronda. Nel mezzo di due mura sono disegnate due torri fuoriuscenti semicircolari, dalle cui feritoie, in caso di attacco, si effettuava il tiro di fiancheggiamento, risorsa questa molto vantaggiosa per i difensori. Infine, all’interno del cortile, sono poste varie abitazioni ma senza una precisa collocazione in isolati. Nel disegno non si notano né le due porte, una levante e l’altra ponente, né vi è indicata l’antica chiesa di S. Martino. 
Nel 1479 il castello fu preso dall’esercito fiorentino guidato da Roberto Malatesta, signore di Rimini, nel corso della guerra contro il Papa. Nel 1643 il castello subì l’ultima distruzione ad opera di Ferdinando II di Toscana. (tratto da prolocotuorosultrasimeno).

Alle mie spalle la foranea del porto turistico di Castiglione del Lago, quasi scomparsa
Se piove per altri due mesi la diga foranea del porto turistico di Castiglione del Lago scomparirà, a cosa sarà servito spendere tanti soldi? Forse non sarebbe bastata una protezione mobile galleggiante come se ne vedono ovunque, soprattutto nei laghi?

Arte e natura, un bel connubio che va promosso
Concludo affermando che apprezzo molto ciò che Comuni, Provincia e Regione stanno attuando sul lago Trasimeno, credo però che gli avvenimenti occorsi negli ultimi tempi insegnino ad attuare iniziative mirate, sicuramente meno costose e più utili di alcune che sono state realizzate finora. 
E come si fa a lasciare un patrimonio come il Monastero di San Secondo alla Polvese inutilizzato ed incompleto?

La grande incompiuta del Monastero di San Secondo alla Polvese

giovedì 2 aprile 2015

Walkerbayers

Io dopo aver caricato la barca sul tetto dell'auto, tutto da solo a Castiglione del Lago
Sapevamo che il meteo oggi non era ideale per noi, troppo vento, ma abbiamo voluto provare lo stesso perché la giornata era veramente fantastica e dovevamo vedere se il nostro sogno di fare "cartopping" era realizzabile veramente e a quale prezzo .... in termini di fatica ovviamente.


Visto che abbiamo deciso all'ultimo momento non avevo preparato la macchina ma non c'è voluto molto, ci eravamo alzati piuttosto tardi quindi alla fine era tutto pronto alle dieci e mezzo.


Il viaggio è stato tranquillo, non ho mai superato i 70 all'ora anche perché la provinciale per il Trasimeno è abbastanza trafficata ed in qualche punto sconnessa. Unico fastidio un leggero rumore tanto che sembra di essere in aereo, ma io ci sono abituato al ronzio dell'elica.


Il primo luogo che abbiamo voluto vedere non appena arrivati al lago è stato il Borghetto di Tuoro Car-top Boat Park. E' bellissimo e c'è veramente tutto, parcheggi, ottimi servizi igienici, tavolini per il pic-nic, un bar risotorante ed una deliziosa spiaggetta. La vista su Castiglione del Lago in lontananza è imperdibile.


L'unica zona che richiede vendetta è la piccola darsena che a causa delle forti piogge e l'innalzamento del livello del lago è andata quasi completamente distrutta. Lo scivolo è inutilizzabile, colpevole il materiale depositatosi nel fondo.


Abbiamo deciso che comunque ci torneremo perché il luogo è davvero carino ma ci sono altri "cartoppers and carriers" che hanno avuto la nostra stessa idea prima di noi.


Poi abbiamo deciso di andare a Castiglione del Lago, scaricare la barca è stato semplicissimo.


Il carrellino smontabile che mi ero portato dietro ha fatto egregiamente il suo servizio, sia nella fase di carico e scarico che nel trasporto della barca.


Poi ho fatto due grandi errori, il primo è stato la scelta del posto dove varare la barca, in prossimità di un pontile in cemento e nei pressi di alcuni vincoli in acqua che potevano compromettere il lancio della barca e la sua stessa integrità.


Armare la barca è stato veloce e semplicissimo anche se l'ora ormai tarda, era quasi l'ora di pranzo, non mi ha permesso di montare i tubolari. 


L'altro errore che ho fatto nel corso del varo è stato quello di non aver sventato completamente la vela e considerato che il vento a quell'ora era intorno ai 10 nodi mi è risultato praticamente impossibile uscire. Poi il lago era abbastanza freddo e non ho voluto rischiare, dieci nodi di vento sono troppi per cominciare.


Quindi abbiamo pranzato e ci siamo riposati in riva al meraviglioso Lago Trasimeno. E' stato tutto veramente fantastico!


Dopo pranzo abbiamo deciso di ricaricare la barca sul tetto dell'auto e di fare un giretto per Castiglioni, il lago era meraviglioso.


Sulla via del ritorno siamo passati nel vicino "Camping Badiaccia" per vedere com'è, tante volte ci venisse voglia di rimanere sul lago per più di un giorno, quindi siamo tornati a casa per la funzione della "lavanda dei piedi" in chiesa.
Nei pressi di Badiaccia, sotto il ponte della superstrada per Perugia, ci hanno fermato i Carabinieri che, dopo i dovuti controlli e verifiche, ci hanno detto che era tutto a posto, nulla da eccepire sulla barca nel tetto del'auto.


Alle cinque la barca era già in garage ed ogni cosa al suo posto.


Insomma una giornata bellissima, in più abbiamo potuto verificare che con la Walker Bay si può fare "cartopping" anche in un solo giorno senza ammazzarsi di fatica. Questa è la FOTOGALLERY completa dei "walkerbayers".



mercoledì 1 aprile 2015

Borghetto di Tuoro Car-top Boat Park


Mi sono ricordato che anche a Borghetto di Tuoro c'è un Car-top Boat Park, piccolo ma molto carino ed attrezzato.
C'è tutto quello che serve e forse di più: lo scivolo, l'area attrezzata per camper, il parcheggio, l'area giochi per bambini, un'area pic-nic, un'area verde, un'ampio spazio fronte lago, un minuscolo marina con pontile ed infine un ristoro. Nei prossimi giorni ci andremo per vedere com'è visto che è molto tempo che non ci torniamo, potrebbe essere una meta alternativa a Castiglione del Lago.
Da qui, costeggiando, senza allontanarsi troppo dalla riva si possono raggiungere Tuoro, Passignano, le isole Maggiore e Minore e, dall'altra parte Castiglione del Lago.

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giovedì 5 marzo 2015

Car-top Boat Park a Castiglione del Lago, pronti per il varo di MAE

Da un'immagine di Google Earth
Il varo di MAE non potrà essere che lì, a Castiglione del Lago, a fianco della darsena dove abbiamo tenuto per dieci anni le nostre barche. Lì c'è una sorta di "car-top boat park" perché c'è tutto quello che serve, il parcheggio per l'auto, il prato dove fare pic-nic, un piccolo pontile ed una specie di scivolo naturale. 
La data è prevista per l'inizio della nostra stagione velica, da fine marzo, presumibilmente l'ultimo fine settimana o, secondo il meteo, il primi giorni di aprile, durante la Pasqua. 


Non vedo l'ora, MAE è già pronta per partire!  
Il caldo sole di primavera, le lievi brezze che accarezzano dolcemente il lago, il fruscio della barca che scivola silenziosamente nell'acqua ...... cosa si può desiderare di più dalla vita.



martedì 3 marzo 2015

Affidamento in gestione Isola Polvese, son desto?


La vedete questa villa ducale, inclusi tutti gli annessi e il giardino del Porcinai?


E questo meraviglioso castello?


E tutto quello che c'è intorno?


Inclusi i moli ...


e la chiesetta?  Ebbene li danno in gestione alla mastodontica cifra di

10.000 € / anno + IVA

e c'è anche l'Ostello ad ancora meno (8000 €/ anno).



ENTRO IL 19 MARZO, No comment! Son desto?



domenica 25 gennaio 2015

25 gennaio 2015 - Zahi Hawass a Cortona



"Nell’ambito delle iniziative programmate nel 2015 per celebrare i 10 anni del rinnovato MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona), il Comune di Cortona, l’Accademia Etrusca assieme all’Associazione Etruria Media Communication e Atrapos, con il patrocinio del Ministero per i Beni e Attività Culturali, della Regione Toscana ed il sostegno della Banca Popolare di Cortona presenta un incontro con il Zahi Hawass il grande archeologo egiziano che oggi ricopre il ruolo di Segretario Generale del Consiglio supremo delle antichità egiziane nonché direttore del sito di Giza." (MAEC Cortona Youtube Channel)


giovedì 4 dicembre 2014


lunedì 22 settembre 2014


sabato 13 settembre 2014


domenica 7 settembre 2014

Polvere di Stelle


Stamani sul nostro lago una polvere di stelle è discesa dal cielo e lo ha illuminato con un velo d'argento. Magnifico!
C'era quella brezzolina lieve, tanto ricercata e aspettata da noi amanti della vela lenta che ci ha fatto navigare dolcemente e tranquillamente sulle acque del lago.
Ieri non avevamo potuto accettare l'invito di Giovanni e Gabriele di andare con loro alla Polvese, non sono stati solo gli impegni familiari a farci desistere, erano previste raffiche con le quali noi non ci troviamo troppo a nostro agio.


A fine mattinata, quando ce ne siamo andati abbiamo visto che il Circolo Velico ha organizzato una bella iniziativa di vela per disabili. Bravi.
E' stata una mattinata meravigliosa.



venerdì 5 settembre 2014


venerdì 29 agosto 2014

Onda nella minestra


Prima di tornarcene a Raggiolo nella pace dei boschi del Casentino, come previsto, abbiamo fatto una puntatina al Trasimeno. Le mie previsioni davano delle condizioni ottimali, purtroppo non avevo considerato che, se pur la brezzolina era ottima, c'era anche un po' d'onda, quell'onda stretta e fastidiosa del Trasimeno. Avendo visto Elena un po' a disagio ce ne siamo tornati in darsena, così ne ho approfittato per dare una pulita al ponte. E' stata la prima volta quest'anno che ci è andata a buca, ma è stato bello lo stesso, la mattinata era stupenda!


Aspirina ora è in tutto il suo splendore!



giovedì 28 agosto 2014

L'Isola di Einstein, la scienza fa spettacolo dal 5 al 7 settembre alla Polvese

L'Isola di Einstein
L'Isola di Einstein è un festival di spettacoli dedicati alla scienza e adatti a un pubblico di tutte le età; dai piccoli curiosi agli adulti che amano divertirsi con la scienza e la tecnologia. 
La terza edizione dell’evento creato da Psiquadro, organizzazione non profit di divulgatori che organizza festival della scienza ed eventi rivolti al grande pubblico, si svolgerà da venerdì 5 a domenica 7 settembre all’Isola Polvese del Lago Trasimeno in Umbria. 
Scienziati, artisti di strada, musicisti, attori e creativi di ogni genere si esibiranno sui prati dell’isola realizzando esperimenti dal vivo che producono effetti affascinanti e coinvolgenti. 
In quest’atmosfera il pubblico partecipa attivamente al fascino della scoperta e si gode il piacere di avvicinarsi alla scienza nel relax di un ambiente naturale unico. 
Accanto allo spettacolo degli esperimenti quello più usuale di contastorie e narratori che racconteranno storie di scienza e aneddoti della vita di Einstein ai turisti: scienziati per un giorno. 
L’Isola di Einstein è un appuntamento che coniuga intrattenimento, intelligenza e cultura un evento che trasmette la passione per la scoperta e il piacere della curiosità. (Da: Umbriaeventi).

Oltre 30 spettacoli con oltre 30 ospiti animeranno l'isola Polvese. Il programma prevede anche giochi e attività per vivere e scoprire l'Isola. Sono previste due serate speciali, con il ripristino dei traghetti notturni: quella del venerdì dedicata a scienza e musica e quella del sabato dedicata all'astronomia. (Da: Facebook - Isola di Einstein).

SCOPRI IL PROGRAMMA

venerdì 15 agosto 2014

Lucignano, la sua bellezza e i suoi tesori

San Francesco in barca a vela, parte (o arriva) per (o da) la Terrasanta?
Se si vuol raggiungere il lago Trasimeno da Arezzo più in fretta passando per la superstrada si deve attraversare Lucignano, un vero gioiello di architettura medievale sul cui SITO istituzionale potrete trovare la storia. 
Per poterne apprezzare in pieno la bellezza però bisogna visitare Lucignano di persona e vi assicuro che ne vale assolutamente la pena poiché è uno di quei paesi ancora completamente raccolto entro le sue mura, rimasto in buona parte integro nella struttura originale, seppur stratificata nei secoli.
Essendo il giorno dell'Assunta, come da tradizione, non ho potuto fare a meno di riflettere sul "magnificat" di Maria e quanto questo sia alla base di tutto il pensiero francescano, ne avevamo già parlato. Anche per questo motivo, una visita a San Francesco a Lucignano era d'obbligo e, come sempre accade quando ci si inoltra nella fantastica vita di questo Santo, mi sono interrogato sulle immagini poste negli affreschi di questa Basilica, in particolare una, quella in cui lo si vede imbarcato per la Terrasanta.

La Basilica di San Francesco a Lucignano
Nelle troppo poche informazioni che ho trovato su questi affreschi sul web e nelle enciclopedie si dice che in questa immagine San Francesco sia in partenza per la Terrasanta ma a me non sembra in quanto la pala del timone è posta sulla destra a poppa, in basso, e l'uomo a prua non sta governando una barra quanto probabilmente sta preparandosi per l'attracco. Inoltre, se San Francesco è partito da Ancona ed è tornato a Venezia, allora le due colonne sono proprio quelle del porto di Venezia, come mi ha fatto notare Elena. Premesso ciò c'è un'altro particolare che pone enormi ed importantissimi interrogativi, cosa tiene in mano il Santo? Secondo me potrebbe essere la Sacra Sindone. A questo punto cadrebbero tutte le teorie secondo le quali questa importantissima reliquia sarebbe arrivata in Francia direttamente dalla Terrasanta. Ma perché se Frate Elia è tornato con il "Chiodo della Croce", e molto probabilmente anche con il "Santo Graal", in Italia la Sacra Sindone dovrebbe essere arrivata in Francia? Queste tre reliquie, e forse altre ancora celate, sono arrivate tutte in Italia grazie a San Francesco e Frate Elia. E cosa aspetta la Sacra Chiesa Romana a riabilitare una figura così importante come Frate Elia, posto a capo dei francescani dallo stesso San Francesco, e fare "mea culpa" sulla sua "damnatio memoriae"? Questa cosa è semplicemente scandalosa, è una negazione della storia del cristianesimo e della sua umanità.

Il "trionfo della morte"attro meraviglioso affresco posto in San Francesco a Lucignano
E se del sopra citato affresco non si parla affatto qualcosa ho trovato su quest'altra meraviglia che è il "trionfo della morte", raffigurata come un cavaliere che scocca la freccia. Insomma, solo per queste due opere Lucignano merita una visita, ma c'è molto, molto di più da vedere. Guardate la FOTOGALLERY che meraviglia!.


Tra le foto ce ne sono due significative, una riporta una frase di Mussolini che è rimasta ancora impressa in uno dei muri del paese, "quando si è forti si è cari agli amici e temuti dai nemici", l'altra è la lapide commemorativa appesa sulla casa del partigiano Licio Nencetti. Tutte e due, tristemente, ci ricordano un'epoca, la prima con la banalità dell'arroganza, la seconda con grandezza dell'eroismo, Licio Nencetti è stato un vero eroe, martire della nostra democrazia.

Uno scorcio caratteristico nei pressi della casa di Licio Nencetti


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