domenica 20 marzo 2016
venerdì 18 marzo 2016
Ora anche il Presidente Ceco Milos Zeman ha la sua Walker Bay
Insolito regalo al Presidente Ceco Zeman, dal sito Novinky.cz |
"Se non le dispiace, Signor Presidente, abbiamo pensato di farle un piccolo regalo poiché abbiamo notato che lei è un accanito "rematore", e perché no quindi una piccola barca?", ha esordito il Sindaco di Františkovy, Josef Ciglianska, ma quella di donare la barca al Presidente è stata un'idea dei dipendenti, che hanno visto le fotografie della sua barca nel piccolo lago Veselovskij.
"E' il regalo più incredibile che abbia mai avuto", ha risposto il presidente divertito al pubblico presente quando si è trovato di fronte una barchetta di plastica lunga circa tre metri e larga due dotata dei suoi remi.
"Sapete che ho già una barca? Ma è gonfiabile e mi è costata duemila corone (74 €). Ma quando la stagione invernale è passata e si avvicina l'estate il lavoro di rigonfiarla è abbastanza complicato", ha detto Zeman.
"Grazie mille ha proseguito Zeman e vi assicuro che farà il suo bel figurone sul piccolo lago Veselovskij stagno", strappando un fragoroso applauso del pubblico.
Poi, osservando la barca più da vicino ha notato che è a due posti, "rispetto alla barca ad un posto solo ha il vantaggio che qualcuno mi può portare. Così quando qualcuno verrà a trovarmi a New Veseli, io gli chiederò di fare per un giro intorno al laghetto, mi dovrà aiutare a varare ed alare e in più gli darò i remi in mano. Eccellente." ha concluso, mentre una parte della sua scorta tra di se scherzava sul fatto che che cose per il Presidente non potranno andare certamente in quella maniera.
Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Novinky.cz
Via: Walker Bay Boats Facebook
"E' il regalo più incredibile che abbia mai avuto", ha risposto il presidente divertito al pubblico presente quando si è trovato di fronte una barchetta di plastica lunga circa tre metri e larga due dotata dei suoi remi.
"Sapete che ho già una barca? Ma è gonfiabile e mi è costata duemila corone (74 €). Ma quando la stagione invernale è passata e si avvicina l'estate il lavoro di rigonfiarla è abbastanza complicato", ha detto Zeman.
"Grazie mille ha proseguito Zeman e vi assicuro che farà il suo bel figurone sul piccolo lago Veselovskij stagno", strappando un fragoroso applauso del pubblico.
Poi, osservando la barca più da vicino ha notato che è a due posti, "rispetto alla barca ad un posto solo ha il vantaggio che qualcuno mi può portare. Così quando qualcuno verrà a trovarmi a New Veseli, io gli chiederò di fare per un giro intorno al laghetto, mi dovrà aiutare a varare ed alare e in più gli darò i remi in mano. Eccellente." ha concluso, mentre una parte della sua scorta tra di se scherzava sul fatto che che cose per il Presidente non potranno andare certamente in quella maniera.
Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Novinky.cz
Via: Walker Bay Boats Facebook
giovedì 17 marzo 2016
Whisper, revolutie in zeilen
VolansSailing |
Something’s got a hold on me, and I don’t know what, Oh, something’s got a hold on me
and I don’t know what, It’s the beginning of a new age, It’s the beginning of a new age, it’s a new age. (New Age - The Velvet Underground)
Qualcosa mi ha afferrato ma non so cosa sia, oh qualcosa mi ha afferrato ma non so cosa sia, E’ l’inizio di una nuova era, è l’inizio di una nuova era, è una nuova era.
E' proprio una nuova era, e se era cominciata con quei mostri volanti che si vedono gareggiare all'America's Cup, con questo Whisper - Volans Sailing ci siamo già dentro fino al collo anche noi comuni mortali.
Queste le sue caratteristiche tecniche:
Lunghezza: 5.9 metri
Lunghezza ft: 6.2 metri
Larghezza: 2.4 metri
Peso totale: 98 kg
Randa: 12.9 mq
Fiocco: 3.2 mq
Spi: 14 mq
Si solleva con 5 nodi in acqua e può raggiungere una velocità di 25 - 35 nodi!
Prezzo: 28000 €
Null'altro da dire se non quello di invitarvi as osservarlo volare nell'acqua.
Qualcosa mi ha afferrato ma non so cosa sia, oh qualcosa mi ha afferrato ma non so cosa sia, E’ l’inizio di una nuova era, è l’inizio di una nuova era, è una nuova era.
E' proprio una nuova era, e se era cominciata con quei mostri volanti che si vedono gareggiare all'America's Cup, con questo Whisper - Volans Sailing ci siamo già dentro fino al collo anche noi comuni mortali.
Queste le sue caratteristiche tecniche:
Lunghezza: 5.9 metri
Lunghezza ft: 6.2 metri
Larghezza: 2.4 metri
Peso totale: 98 kg
Randa: 12.9 mq
Fiocco: 3.2 mq
Spi: 14 mq
Si solleva con 5 nodi in acqua e può raggiungere una velocità di 25 - 35 nodi!
Prezzo: 28000 €
Null'altro da dire se non quello di invitarvi as osservarlo volare nell'acqua.
Il cartopping di ultima generazione della Polisportiva Franconi
Eh bé, Mira è un bel po' più lunga di MAE e in questo caso l'accrocco diventa indispensabile. Davvero bello, complimenti!
mercoledì 16 marzo 2016
Il lago di Santa Croce, uno specchio di bellezza
Ho fatto mio l'appellativo che è stato dato al lago di Santa Croce nel sito del Camping Sarathei, situato nell'immediata prossimità delle sue sponde.
Il lago di Santa Croce è uno dei laghi minori italiani e uno dei luoghi che mi piacerebbe visitare tanto più che, a quanto pare, il lago è sempre attraversato da un vento termico che garantisce un divertimento assicurato. Per questo motivo esiste un Circolo Velico gestito dalla LNI che ha ben due SEDI nello stesso lago.
Un nostro affezionato lettore, che ringrazio, ci ha inviato alcune foto ed una descrizione dei luoghi che pubblico volentieri.
... il lago di Santa Croce si trova nella provincia di Belluno, nella zona dell'Alpago e nelle vicinanze dell'altopiano del Cansiglio. Ovviamente circondato da montagne che scaricano di più nel pomeriggio, il vento che sale da sud e che arriva dalla pianura.
In questi ultimi anni stanno lavorando per costruire un anello ciclabile pedonale tutto intorno al lago, per ora ci sono solo dei piccoli tratti pronti.
Nel 2014, come puoi vedere dalle foto, c'è stato il Campionato Europeo di fj: le barche in legno mi hanno impressionato, gli mancava la parola!! Sembravano vive ...altro che quelle amorfe in vetroresina!!!
lunedì 14 marzo 2016
La remoderiva di Iperegocentrico
Il nostro fedele lettore Iperegocentrico mi ha inviato un'altra delle sue straordinarie creazioni, vi ricorderete senz'altro la bellissima rappresentazione del VIKO 20 su SketchUp.
Questo è un progetto per "sailonbiker" veramente interessante e se analizzate bene il video lo è in ogni suo aspetto, dal piccolo catamarano a vela e pedale, la strepitosa "remoderiva", fino all'assemblaggio del treno per il trasporto su bici, il tutto rispettando dimensioni e pesi contenuti.
Pubblico volentieri le note di Iperegocentrico che hanno accompagnato questo video, spero non me ne vorrà, ma spiegano da sole davvero tutto:
..... da tempo mi ero posto una domanda (è immaginabile una barchetta fluviale in grado di portare una bicicletta che rimontata in altro modo diventi un rimorchio per biciclette?) e credo di aver trovato una risposta interessante.
Ne ho tratto il cortometraggio con cui iniziare la mia nuova e spero brillante carriera cinematografica, vorrei poter contare ancora sulla tua ospitalità. trama: Brunus il possente, nelle vesti di "Salty Dog" parte dalla sua isola, (citazione inevitabile: una spiaggia così bianca/ un mare così blu/ non erano di questo mondo).
Lungo il viaggio il vento cade e passa alla trazione meccanica.
Raggiunge la sua meta e converte alla versione stradale.
Un minimalismo da far invidia al miglior Antonioni, in effetti avevo come punto di riferimento "l'eclisse", e non temo il confronto con un simile capolavoro.
Se non altro ho speso ancora meno.
Lascio a te la prima visione ed eventuali critiche, tanto niente mi toglierà dalla testa che sono l' unico vero erede della Nouvelle Vague tedesca.
Buon vento, e sii comprensivo con la mia opera prima p.s. so che le apparenze sono contro, ma nessun cane salato è stato maltrattato per realizzare questo film.
.... la remoderiva ... rappresenta la molteplicità dei ruoli da affrontare, oppure mi risparmia di caricare i remi, che su un catamarano dovrebbero essere lunghissimi.
Per dirla tutta l' idea della barchina nasceva da lì, una rivisitazione moderna del remo tradizionale asiatico, che anziché uscire dall'acqua ruota per minimizzare l'attrito.
L'animazione invece nasce dalla presa in giro di un amico molto permaloso, solo dopo ho pensato che poteva essere un buon modo per spiegare la trasformazione in stile Ikea.
A proposito, spero si capisca l' importanza strutturale delle cinghie, a me sembra chiara ma non sono un buon arbitro. ....
Dimenticavo, un ringraziamento al sito Archive3d.net per il disegno della bici.
Inizialmente mi sono perso a condividere le pretese artistiche di Iperegocentrico nel confronto con il magnifico film di Antonioni e la straordinaria Monica Vitti che mi ha fatto sentire Alain Delon, poi riguardando il video ho sognato di poter realizzare veramente questo progetto, magari prima o poi se lui è d'accordo mi deciderò a fare un project financing con crowdfunding ..... ma se qualcuno dei lettori avesse qualche soldarello da investire è ben accetto.
Ne ho tratto il cortometraggio con cui iniziare la mia nuova e spero brillante carriera cinematografica, vorrei poter contare ancora sulla tua ospitalità. trama: Brunus il possente, nelle vesti di "Salty Dog" parte dalla sua isola, (citazione inevitabile: una spiaggia così bianca/ un mare così blu/ non erano di questo mondo).
Lungo il viaggio il vento cade e passa alla trazione meccanica.
Raggiunge la sua meta e converte alla versione stradale.
Un minimalismo da far invidia al miglior Antonioni, in effetti avevo come punto di riferimento "l'eclisse", e non temo il confronto con un simile capolavoro.
Se non altro ho speso ancora meno.
Lascio a te la prima visione ed eventuali critiche, tanto niente mi toglierà dalla testa che sono l' unico vero erede della Nouvelle Vague tedesca.
Buon vento, e sii comprensivo con la mia opera prima p.s. so che le apparenze sono contro, ma nessun cane salato è stato maltrattato per realizzare questo film.
.... la remoderiva ... rappresenta la molteplicità dei ruoli da affrontare, oppure mi risparmia di caricare i remi, che su un catamarano dovrebbero essere lunghissimi.
Per dirla tutta l' idea della barchina nasceva da lì, una rivisitazione moderna del remo tradizionale asiatico, che anziché uscire dall'acqua ruota per minimizzare l'attrito.
L'animazione invece nasce dalla presa in giro di un amico molto permaloso, solo dopo ho pensato che poteva essere un buon modo per spiegare la trasformazione in stile Ikea.
A proposito, spero si capisca l' importanza strutturale delle cinghie, a me sembra chiara ma non sono un buon arbitro. ....
Dimenticavo, un ringraziamento al sito Archive3d.net per il disegno della bici.
Inizialmente mi sono perso a condividere le pretese artistiche di Iperegocentrico nel confronto con il magnifico film di Antonioni e la straordinaria Monica Vitti che mi ha fatto sentire Alain Delon, poi riguardando il video ho sognato di poter realizzare veramente questo progetto, magari prima o poi se lui è d'accordo mi deciderò a fare un project financing con crowdfunding ..... ma se qualcuno dei lettori avesse qualche soldarello da investire è ben accetto.
Brunus parte dalla sua isola a vela |
Il vento cala si attiva la remoderiva |
Brunus raggiunge la terraferma |
Il treno assemblato |
venerdì 11 marzo 2016
La dolce mobilità sul Weissensee
WEISSENSEE |
Questo è quanto mi ha segnalato un lettore:
"... poco dopo il confine con l'Italia, ed entrando in Austria, ho scoperto il lago di Weiss, un bacino naturale dalla forma allungata e poco profondo. A ovest c'è un campeggio mentre a est una spiaggia ed al centro ci sono dei paesetti dove ogni casa ha un appezzamento di terra che confina con l'acqua, con il suo porticciolo e un natante ormeggiato.
Mi è parso di notare un piccolo club velico ma non avendo un posto auto sono finito in centro...."
"... poco dopo il confine con l'Italia, ed entrando in Austria, ho scoperto il lago di Weiss, un bacino naturale dalla forma allungata e poco profondo. A ovest c'è un campeggio mentre a est una spiaggia ed al centro ci sono dei paesetti dove ogni casa ha un appezzamento di terra che confina con l'acqua, con il suo porticciolo e un natante ormeggiato.
Mi è parso di notare un piccolo club velico ma non avendo un posto auto sono finito in centro...."
Non ho potuto fare a meno di cercare qualche informazione su questo paradiso naturale dove, a quanto pare, le piccole barche a vela possono placidamente navigare sulle sue acque trasparenti.
Si dice che il Weissensee Naturpark sia il lago più alto e più pulito di tutte le Alpi, la sua acqua è potabile e può raggiungere la temperatura di 24 gradi.
Se siete brocchi come me vi converrà navigare sulla costa est del lago dove questo "presenta un costante levante" mentre "la parte ovest invece è caratterizzata da un vento a folate tipico per laghi alpini, che richiede abilità da chi pratica la vela o il surf".
QUI potete trovare un'interessante mappa interattiva della zona. M'è presa voglia di andarci.
giovedì 10 marzo 2016
Terraferma Sailors New Look
L'ancora e la carta nautica sono i simboli di ciò che tiene ogni navigante legato al luogo che gli è più congeniale, la terraferma. E quest'ultima affermazione non è una figura retorica, semmai il contrario, perché il navigare, per quanto meraviglioso, fa sì parte della vita dell'uomo ma solo per necessità o per diletto: l'acqua, il mare, i fiumi e i laghi non sono il nostro ambiente naturale. C'è sempre un legame tra la terra e l'uomo e questo legame garantisce a quest'ultimo la sopravvivenza.
Chiunque si appresta a salpare, anche per brevissime percorrenze, dovrebbe avere un'ancora ed una carta nautica a disposizione, io sono per l'obbligatorietà in ogni natante ed in ogni imbarcazione, di qualsiasi tipo, a qualsiasi distanza dalla terraferma.
Chi ha seguito il mio blog fin dall'inizio è ha conoscenza del fatto che la carta nautica è stato sempre il mio pallino, una passione che ho messo al servizio dei lettori con la creazione della carta degli scivoli, porti a secco gavitelli e corridoi di lancio, vorrei che questa fosse qualcosa di veramente utile per tutti coloro che condividono la voglia di navigare mettendola "al centro" di qualsiasi altra notizia.
Un ringraziamento doveroso e particolare va a NAVIONICS che mi ha concesso, con la fornitura di una "chiave di accesso", l'utilizzo gratuito on line delle sue carte nel mio blog, la NAVIONICS è un'azienda di Viareggio che conosco fin dai suoi esordi, quando produceva apparati.
Terraferma Sailors è solo il mio piccolo "brand", ma ciascun navigante è di terraferma.
Chi ha seguito il mio blog fin dall'inizio è ha conoscenza del fatto che la carta nautica è stato sempre il mio pallino, una passione che ho messo al servizio dei lettori con la creazione della carta degli scivoli, porti a secco gavitelli e corridoi di lancio, vorrei che questa fosse qualcosa di veramente utile per tutti coloro che condividono la voglia di navigare mettendola "al centro" di qualsiasi altra notizia.
Un ringraziamento doveroso e particolare va a NAVIONICS che mi ha concesso, con la fornitura di una "chiave di accesso", l'utilizzo gratuito on line delle sue carte nel mio blog, la NAVIONICS è un'azienda di Viareggio che conosco fin dai suoi esordi, quando produceva apparati.
Terraferma Sailors è solo il mio piccolo "brand", ma ciascun navigante è di terraferma.
Una crociera nel Volga con un gommone a vela
Immagine tratta dal forum Fordak |
Di questo magnifico gommoncino armato a vela ne avevamo già parlato QUI, oggi vi ripropongo un interessante viaggio condotto da due intrepidi naviganti lungo il Basso Volga, precisamente da Nizhny Novgorod fino a Volvograd, circa 1624 km dei quali il 50% in acqua. Ci sono voluti circa due mesi a Segey e Costantino per rievocare il settantesimo anniversario della vittoria del popolo russo contro l'invasione nazista fermata proprio lungo il Volga e, per quanto falci e martelli risultino oramai memoria di un tempo passato e senza ritorno, il risultato è degno di nota ed apprezzabile. Abbiamo già consegnato alla storia l'inesorabile giudizio di ciò che è stato, il compito che ci attende oggi è quello di combattere da una parte gli eccessi di un capitalismo e materialismo esasperato, dall'altro il radicalismo religioso che sfocia in frustrazione e violenza.
Il resoconto, anche se in lingua russa, è facilmente comprensibile con il traduttore automatico di Google, lo potete trovare QUI.
Il resoconto, anche se in lingua russa, è facilmente comprensibile con il traduttore automatico di Google, lo potete trovare QUI.
Dal sito Parusanarod |
C'è anche il video:
Insomma, una strabiliante avventura di "campeggio nautico" lungo il percorso di un fiume che in certi tratti sembra un mare.
Insomma, una strabiliante avventura di "campeggio nautico" lungo il percorso di un fiume che in certi tratti sembra un mare.
mercoledì 9 marzo 2016
Island Spinnaker Instructions
Notevole!
martedì 8 marzo 2016
2015 Sage 15 - Sage Cat Sailing Boat
Fratellino minore del SAGE 17 di cui abbiamo già parlato, il SAGE 15 è un piccolo veliero cabinato lungo 4,6 metri, largo 1.95 metri, pesa 335 kg ed ha una superficie velica di 11.3 mq.
Il prezzo base va dai 15000 ai 18000 dollari USA.
Fantastico!
SAGE 15 sul carrello, dal forum SageMarine |
sabato 5 marzo 2016
LEGO Ideas - legovelamania
Trimarano a vela dal sito LEGO Ideas |
Che con i mattoncini della LEGO ci si potesse costruire la nave dei pirati lo sapevo anch'io ma arrivare a ricostruire la mitica Joshua di Bernard Moitissier, o l'Hydroptére, fino ad arrivare ad un bel Elan 210 sul suo rimorchio, questo proprio non me l'aspettavo.
Elan 210 sul rimorchio dal sito LEGO Ideas |
Per vedere le realizzazioni e provare a rifarle basta entrare nel motore di ricerca di LEGO Ideas oppure in questa interessante FOTOGALLERY. Insomma, evviva la LEGO velamania.
Il moth dal sito Lego ideas |
Via: Voilemagazine
martedì 1 marzo 2016
BBCo Sailboat Kit, a classic boat building kit
Dal sito Facebook fi The Balmain Boat Company |
BBCo Sailboat Kit è un vero e proprio IKEA Dinghy, viene fornito dalla Balmain Boat Company pronto per essere assemblato con poche e semplici operazioni descritte in questo MANUALE.
Lunga 3 metri, larga 1.30 metri, pesa circa 50 kg, è la barca ideale per essere utilizzata come tender ma anche per fare car-top boating, chiaramente dopo essersi cimentati come autocostruttori. La barca a vela ideale per cominciare in tutti i sensi.
Molto carina.
Nel video si vede, martello, trapano, cacciavite, stucco, vernice e poco più, mooooolto interessante!
venerdì 26 febbraio 2016
Tour du monde du Beligou
Dal sito Beligou |
Negli anni '60 in molti hanno sognato di costruire la loro barca in ferro cemento, legno o acciaio, ma in quanti sono riusciti a realizzare questo sogno?
A volte queste auto-costruzioni navali hanno avuto successo ma, nella maggior parte dei casi, i più numerosi non hanno mai visto il mare.
Non è per nulla facile diventare architetto navale e costruttore così, all'improvviso.
Allora, quale potrebbe essere la soluzione? Oggi, ci rivolgiamo al mercato dell'usato, che offre una vasta gamma, ma negli anni sessanta questo non era possibile. Questo è il motivo per cui, consapevoli di tutto ciò, tre appassionati di barche e di mare, nonché naviganti, hanno optato per la costruzione della loro barca.
Tre naviganti determinati
Due marinai, Guy Quiesse (comandante di navi mercantili), Jean Claude Bazin (Ufficiale delle Comunicazioni) e Claude Quiesse (fotografo e pittore) hanno deciso, nei primi anni '60, di lasciare tutto per fare il giro del mondo in barca a vela .
Restava da trovare la barca. Dopo aver setacciato la costa da Dunkerque a Bayonne senza trovare nulla di interessante che li potesse soddisfare, hanno optato per la costruzione in un piccolo yacht tradizionale.
Dopo varie indagini, il progetto vincente è stato quello di Maurice Cadou a Saint Jean de Monts, un cutter attrezzato "Marconi Norwegian", costruzione classica in iroko e quercia. Le sue dimensioni erano di 10,75 m di lunghezza, di 3 m di larghezza e 1,65 m di pescaggio.
La costruzione è iniziata nei primi mesi del 1964. La messa in acqua ha avuto luogo nel mese di ottobre del 1964 e la partenza nel mese di agosto del 1966.
La strumentazione
Oggi anche una piccola imbarcazione da diporto non avrebbe problemi ad attraversare l'Atlantico con la strumentazione a disposizione. Naturalmente, questa rimane pur sempre un'avventura: preparare la barca, trovare un equipaggio, scegliere il momento giusto, le tappe, etc. Poi ci sono i molti supporti elettronici alla navigazione come i GPS, la cartografia, il telefono satellitare e il pilota automatico. Ma cinquant'anni fa non esisteva nulla di tutto ciò. Si utilizzavano il sestante, la navigazione astronomica e le comunicazioni via radio. Non c'era neppure uno strumento che misurasse la profondità dell'acqua se non una sonda a mano. (.......).
Il percorso
Partiti nell'agosto del 1966 da Saint-Gilles-Croix-de- Vie , il viaggio è stato completato nel luglio 1968 nello stesso luogo di partenza.
Nel corso di questi due anni, hanno viaggiato 32.000 miglia con 95 tappe dove hanno potuto visitare la costa iberica, i Caraibi, le Galapagos, la Polinesia, la Nuova Caledonia, Reunion, le Mauritius, il Sud Africa, l'Ascensione e al ritorno nel Vendee passando per le Azzorre.
La storia di questo viaggio è disponibile gratuitamente online nel sito www.beligou.fr .
Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, via: Le Figaro Nautisme
A volte queste auto-costruzioni navali hanno avuto successo ma, nella maggior parte dei casi, i più numerosi non hanno mai visto il mare.
Non è per nulla facile diventare architetto navale e costruttore così, all'improvviso.
Allora, quale potrebbe essere la soluzione? Oggi, ci rivolgiamo al mercato dell'usato, che offre una vasta gamma, ma negli anni sessanta questo non era possibile. Questo è il motivo per cui, consapevoli di tutto ciò, tre appassionati di barche e di mare, nonché naviganti, hanno optato per la costruzione della loro barca.
Tre naviganti determinati
Due marinai, Guy Quiesse (comandante di navi mercantili), Jean Claude Bazin (Ufficiale delle Comunicazioni) e Claude Quiesse (fotografo e pittore) hanno deciso, nei primi anni '60, di lasciare tutto per fare il giro del mondo in barca a vela .
Restava da trovare la barca. Dopo aver setacciato la costa da Dunkerque a Bayonne senza trovare nulla di interessante che li potesse soddisfare, hanno optato per la costruzione in un piccolo yacht tradizionale.
Dopo varie indagini, il progetto vincente è stato quello di Maurice Cadou a Saint Jean de Monts, un cutter attrezzato "Marconi Norwegian", costruzione classica in iroko e quercia. Le sue dimensioni erano di 10,75 m di lunghezza, di 3 m di larghezza e 1,65 m di pescaggio.
La costruzione è iniziata nei primi mesi del 1964. La messa in acqua ha avuto luogo nel mese di ottobre del 1964 e la partenza nel mese di agosto del 1966.
La strumentazione
Oggi anche una piccola imbarcazione da diporto non avrebbe problemi ad attraversare l'Atlantico con la strumentazione a disposizione. Naturalmente, questa rimane pur sempre un'avventura: preparare la barca, trovare un equipaggio, scegliere il momento giusto, le tappe, etc. Poi ci sono i molti supporti elettronici alla navigazione come i GPS, la cartografia, il telefono satellitare e il pilota automatico. Ma cinquant'anni fa non esisteva nulla di tutto ciò. Si utilizzavano il sestante, la navigazione astronomica e le comunicazioni via radio. Non c'era neppure uno strumento che misurasse la profondità dell'acqua se non una sonda a mano. (.......).
Il percorso
Partiti nell'agosto del 1966 da Saint-Gilles-Croix-de- Vie , il viaggio è stato completato nel luglio 1968 nello stesso luogo di partenza.
Nel corso di questi due anni, hanno viaggiato 32.000 miglia con 95 tappe dove hanno potuto visitare la costa iberica, i Caraibi, le Galapagos, la Polinesia, la Nuova Caledonia, Reunion, le Mauritius, il Sud Africa, l'Ascensione e al ritorno nel Vendee passando per le Azzorre.
La storia di questo viaggio è disponibile gratuitamente online nel sito www.beligou.fr .
Le recit du Beligou |
Il libro di 300 pagine, con una prefazione di La JY Tourmelin, contiene più di 400 foto, c'è anche una sezione a parte sulla costruzione della barca e un libro degli ospiti con oltre 160 firme.
Il Beligou naviga ancora a vela in tutto il suo splendore.Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, via: Le Figaro Nautisme
giovedì 25 febbraio 2016
Vento, onde e scuffie all'Atlantic Rally for Cruisers 2015 a Las Palmas
Alla fine di novembre, come ogni anno, l'Atlantic Rally for Cruisers (ARC) riesce a radunare più di 200 barche a vela per il Rally di Santa Lucia, nel Mar dei Caraibi.
All'evento ci siamo incontrati con molte altre barche locali. Si tratta di una fiera del mare!
Per noi è una sfida a vela poiché, normalmente, il tempo non è molto buono ... quest'anno le onde hanno fatto da padrone.
Quando eravamo a circa 3 miglia prima di arrivare a destinazione il Tandem Island Seahawk con Jose e Victor a bordo si è capovolto ... ma è meglio guardare il video!
Imperdibile, questo è il mare! (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da Youtube).
All'evento ci siamo incontrati con molte altre barche locali. Si tratta di una fiera del mare!
Per noi è una sfida a vela poiché, normalmente, il tempo non è molto buono ... quest'anno le onde hanno fatto da padrone.
Quando eravamo a circa 3 miglia prima di arrivare a destinazione il Tandem Island Seahawk con Jose e Victor a bordo si è capovolto ... ma è meglio guardare il video!
Imperdibile, questo è il mare! (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da Youtube).
NO ALLE TRIVELLE, per chi ama il mare ed il nostro paese condividete il logo e i contenuti
IL 17 APRILE VOTA SI AL REFERENDUM
Non boicottate il referendum che favorisce solo l'arricchimento dei petrolieri, il costo della benzina non diminuirà, a scapito della bellezza e della sicurezza del nostro territorio, già fragile. Il 17 aprile andate a votare e votate "SI". In Medio Oriente si stanno ammazzando e attuando un genocidio per il petrolio in eccesso e in un futuro non troppo lontano dovremmo cominciare a farne a meno sempre di più a causa degli evidenti cambiamenti climatici. Dimostrate ai potenti, ai finanzieri e ai corrotti che il vostro pensiero vale di più della loro cupidigia. L'indipendenza energetica è un mito in mano a pochi a scapito di tutti.
mercoledì 24 febbraio 2016
Was ist "Open5"? La Micro-Class amplia i suoi orizzonti
Open5 è una nuova classe velica che ha l'ambizione di offrire una possibilità in più di navigare e di partecipare a delle regate con la maggior parte dei cabinati nella gamma tra i 5 e i 6 metri di lunghezza.
L'obiettivo è quello di realizzare gare emozionanti che altrimenti non sarebbero possibili con imbarcazioni molto più grandi essendo diversi i potenziali di velocità.
In particolare l'intento dell'associazione è quello di ampliare la gamma dai limiti imposti dalla micro-class, allineata intorno ai 5,50 metri.
Le regate si terranno in Germania, nell'ambito delle regate previste per la Microcuppper e delle altre classi attinenti le imbarcazioni, se interessate
Nelle regate ci sarà un vincitore assoluto e un vincitore per ogni tipologia di classe partecipante, o tra barche con potenziale di velocità simile gareggiando nello stesso campo di regata in modo che la competizione desti il maggior interesse possibile.
A questa classe potranno rientrare le barche aventi le seguenti caratteristiche:
Barche ammissibili alla classe Open 5:
Via: yacht.de
In particolare l'intento dell'associazione è quello di ampliare la gamma dai limiti imposti dalla micro-class, allineata intorno ai 5,50 metri.
Le regate si terranno in Germania, nell'ambito delle regate previste per la Microcuppper e delle altre classi attinenti le imbarcazioni, se interessate
Nelle regate ci sarà un vincitore assoluto e un vincitore per ogni tipologia di classe partecipante, o tra barche con potenziale di velocità simile gareggiando nello stesso campo di regata in modo che la competizione desti il maggior interesse possibile.
A questa classe potranno rientrare le barche aventi le seguenti caratteristiche:
- Monoscafi
- Lunghezza fuori tutto: 5.00 m - 6.00 m (solo lunghezza dello scafo)
- Baglio massimo: 1.80 m - 2.50 m
- Chiglia, chiglia basculante, zavorra che garantiscano un momento raddrizzante a 90° senza l'equipaggio sulla chiglia
- cabina chiudibile con almeno una superficie piana, che può essere utilizzata come letto
- equipaggio: min. 2
- trapezio non ammesso
- un massimo di due derive subacquee mobili oltre la chiglia
Barche ammissibili alla classe Open 5:
- Microcupper
- Varianta 18
- Seascape 18
- Dehler 18 (Red Riding Hood)
- FarEast 18
- I550
- Sailart 17
- Sailart 19
- Sailart 20
- Mariner 20
- Żagle classe 500, per esempio, S500 o Twins
- Six fot 4 Cruiser
- Viko 20/20 Deltania
- Sportina 600
- 517er
- Avar 18
- Corsaire
- Condor 55
- Edel 2
- Edel 5
- Elan 19
- Fam
- Fan Balt 17
- Flying Cruiser
- Hai 590
- Leisure 17
- L17
- Manta 19
- Rügen Jolle
- Tes 550
- Ultra 550
- Waarship 570
- Oceaan 18
- (...)
Via: yacht.de
martedì 23 febbraio 2016
Non boicottate il referendum sulle trivelle
Qualunque sia la vostra idea non boicottate il referendum, è uno strumento di democrazia. Salvaguardiamo il nostro mare e il nostro territorio cercando di valorizzarlo, tanto il petrolio ce lo fanno pagare caro ugualmente. IL 17 APRILE ANDATE A VOTARE, DIMOSTRATE A QUESTA CLASSE POLITICA CORROTTA CHE GLI IDEALI DI OGNI CITTADINO CONTANO CONTRO LA PREPOTENZA DEI POTENTI.
WELTPREMIERE: Sailart 19
Sailart 19, una piccola grande barca, ne abbiamo già parlato in un precedente post, ripropongo questo video da SegelnMagazin ...... con tanto di motore elettrico e pannello solare.
Via: segeln-magazin
lunedì 22 febbraio 2016
FIAT 500L "keycappuccio", la nostra prossima automobile per il car-top boating
500L, Dal sito Fiat.it |
FIAT 500L "keycappuccio", sarà questo il nome della nostra prossima automobile per lunghi car-top boating con MAE, bicolore beige cappuccino e bianco, a metano e benzina.
Dimensioni della Fiat 500L trovate in rete |
domenica 21 febbraio 2016
Barchette di carta: la nave dei pirati con doblone
Dal sito Atocha Treasure Company |
Sul sito Atocha Treasure Company potrete trovare il modello in carta di una deliziosa nave dei pirati da costruire per i vostri figli o nipotini.
Potete cogliere l'occasione di acquistare un bel "doblone" d'oro da appendervi al collo al prezzo di 500 Sterline, o d'argento con molto meno.
Via: Papermau
sabato 20 febbraio 2016
Die Messe BOOT 2016 - Foto e considerazioni dal BOOT 2016 di Dusseldorf su Segeln-Forum
Interessanti foto e considerazioni, principalmente sui catamarani gonfiabili di ultima generazione, dal BOOT 2016 di Dusseldorf, su Segel-Forum. Assolutamente da leggere.
venerdì 19 febbraio 2016
LANZA FUERTE 2015 sottotitolato in inglese
Campeggio nautico con Hobie Adventure Tandem Island tra le isole di Lanzarote e Fuerteventura alle Canarie, imperdibile!
giovedì 18 febbraio 2016
Lo SCAMP in vetroresina del cantiere statunitense Gig Harbor Boat Works
Dello SCAMP e del suo successo planetario ne avevamo già parlato in precedenza, nel post potrete trovare le caratteristiche di questa meravigliosa piccola grande barca, ma stasera ritorno sull'argomento per comunicarvi che il cantiere statunitense Gig Harbor Boat Works ne ha cominciato la produzione in serie in vetroresina.
QUI potrete trovare i prezzi e molte altre informazioni
Dalla recensione della rivista 48° North dello SCAMP |
Che altro dire, questo SCAMP in vetroresina per me è bellissimo, come tutte le barche prodotte da Gig Harbor Boat Works d'altro canto.
Lo SCAMP in navigazione, dal sito Gig Harbor Boat Works |
lunedì 15 febbraio 2016
domenica 14 febbraio 2016
Sistema Nazionale per lo Smaltimento e il Riciclo di Imbarcazioni da Diporto, non è arrivato il momento?
Avevo fatto un cenno sull'argomento nel mio profilo Google+ e da qui mi è presa voglia di approfondire le mie conoscenze sbirciando nel sito ufficiale svedese che si occupa di queste cose, su SWEBOAT.
Il progetto del sistema nazionale per lo smaltimento e il riciclo delle imbarcazioni da diporto |
Forse è arrivato il momento?
Sweboat in collaborazione con Båtskroten Sweden AB e Stena RecyclingAB, ha avviato un progetto con l'obiettivo di costruire un sistema per lo smaltimento e il riciclo delle imbarcazioni da diporto esteso a tutto il paese e che inizierà nell'autunno del 2015.
Il progetto è stato finanziato dai partner del progetto stesso in collaborazione con le Autorità Nazionali.
Analisi della situazione
Il diporto nautico è diventato molto popolare in Svezia fin dal 1920 e si spera che possa svilupparsi ancora di più in futuro.
Nel nostro paese sono circa due milioni le persone che hanno accesso alle 880 000 imbarcazioni da diporto.
La Svezia si colloca in cima alla lista dei paesi più naviganti del mondo.
Il periodo d'oro del diporto nautico ha avuto inizio nel 1970 quando è esplosa la produzione delle barche in plastica, ne sono state prodotte centinaia di migliaia.
Le barche in vetroresina hanno una lunga durata. Quanto durino esattamente non lo sappiamo veramente, ma anche una barca degli anni settanta, se ben tenuta, può ancora navigare bene ed in tutta sicurezza.
Il fatto che le barche in plastica abbiano una durata relativamente lunga non ha reso necessaria fino ad oggi l'istituzione di un sistema di smaltimento e riciclo ma le mutevoli esigenze degli armatori e un valore di rivendita in rapido declino ora ha reso i tempi maturi per cominciare ad iniziare il recupero delle barche.
Finalità e obiettivi
Una volta che il proprietario della barca ha ottenuto l'accesso al sistema nazionale di riciclaggio e smaltimento questi può decidere quando e come lasciarla in custodia in modo che venga ridotto a zero il rischio di inquinamento ambientale, lungo le coste ed in mezzo alla natura.
Inoltre, c'è una grande carenza di posti barca, spesso occupati da veri e propri relitti.
L'esistenza di un sistema di smaltimento e riciclo delle imbarcazioni obsolete permetterebbe di liberare molti posti barca per tutti coloro che vogliano scoprire il fantastico mondo del diporto nautico.
Maldestramente tradotto ed interpretato dallo svedese da me medesimo. Forse non tutti sanno che ho imparato lo svedese in fretta e furia quando un U-Boot sovietico in missione di spionaggio si incagliò proprio davanti alla segretissima base militare svedese di Karlskrona. La tensione fu subito altissima, ma chi pensate che abbia risolto questo mostruoso pasticcio dei Russi? Il Famigerato Circolo dell'Inchiostro a China ovviamente. Il 27 ottobre 1981 il sottomarino sovietico della classe Whiskey S-363 si arenò al momento sbagliato nel posto sbagliato. Forlani era stato insediato da pochi giorni e mi chiamò personalmente nel mezzo della notte pregandomi di fare qualcosa perché sarebbe potuta scoppiare la terza guerra mondiale: "nome in codice Giulio, se non ci pensi te siamo nella merda!"
Purtroppo ancora l'operazione "whisky on the rocks" rimane un caso operativo "N.A.T.O. classificato" e per motivi di sicurezza nazionale non ne posso parlare, l'unico fatto singolare a cui posso accennare è che gran parte delle operazioni furono condotte in collaborazione con i supermercati della zona che ci fornirono adeguate casse di "Chivas Regal" che furono stivate a bordo del cacciatorpediniere Obraztsovy in tutta segretezza. Questo contribuì di molto a placare gli animi e a farmi tornare al Circolo in pochi giorni.
A questi vagabondi, è un eufemismo, che ci governano oggi suggerirei anche il nome da dare a questo sistema di smaltimento e riciclo, lo chiamerei SNARID e per farlo funzionare coinvolgerei le aziende interessate che finanzierebbero gran parte del progetto. Ulteriori finanziamenti, ovviamente, si potrebbero ottenere dal Fondo per l'Ambiente della Comunità Europea e, tanto per fare un esempio, non regalando i 300 - 400 milioni di euro ai petrolieri accorpando con le amministrative il referendum contro le trivelle.
Più facile di così, ma che Dio ci aiuti!
Sweboat in collaborazione con Båtskroten Sweden AB e Stena RecyclingAB, ha avviato un progetto con l'obiettivo di costruire un sistema per lo smaltimento e il riciclo delle imbarcazioni da diporto esteso a tutto il paese e che inizierà nell'autunno del 2015.
Il progetto è stato finanziato dai partner del progetto stesso in collaborazione con le Autorità Nazionali.
Analisi della situazione
Il diporto nautico è diventato molto popolare in Svezia fin dal 1920 e si spera che possa svilupparsi ancora di più in futuro.
Nel nostro paese sono circa due milioni le persone che hanno accesso alle 880 000 imbarcazioni da diporto.
La Svezia si colloca in cima alla lista dei paesi più naviganti del mondo.
Il periodo d'oro del diporto nautico ha avuto inizio nel 1970 quando è esplosa la produzione delle barche in plastica, ne sono state prodotte centinaia di migliaia.
Le barche in vetroresina hanno una lunga durata. Quanto durino esattamente non lo sappiamo veramente, ma anche una barca degli anni settanta, se ben tenuta, può ancora navigare bene ed in tutta sicurezza.
Il fatto che le barche in plastica abbiano una durata relativamente lunga non ha reso necessaria fino ad oggi l'istituzione di un sistema di smaltimento e riciclo ma le mutevoli esigenze degli armatori e un valore di rivendita in rapido declino ora ha reso i tempi maturi per cominciare ad iniziare il recupero delle barche.
Finalità e obiettivi
Una volta che il proprietario della barca ha ottenuto l'accesso al sistema nazionale di riciclaggio e smaltimento questi può decidere quando e come lasciarla in custodia in modo che venga ridotto a zero il rischio di inquinamento ambientale, lungo le coste ed in mezzo alla natura.
Inoltre, c'è una grande carenza di posti barca, spesso occupati da veri e propri relitti.
L'esistenza di un sistema di smaltimento e riciclo delle imbarcazioni obsolete permetterebbe di liberare molti posti barca per tutti coloro che vogliano scoprire il fantastico mondo del diporto nautico.
Maldestramente tradotto ed interpretato dallo svedese da me medesimo. Forse non tutti sanno che ho imparato lo svedese in fretta e furia quando un U-Boot sovietico in missione di spionaggio si incagliò proprio davanti alla segretissima base militare svedese di Karlskrona. La tensione fu subito altissima, ma chi pensate che abbia risolto questo mostruoso pasticcio dei Russi? Il Famigerato Circolo dell'Inchiostro a China ovviamente. Il 27 ottobre 1981 il sottomarino sovietico della classe Whiskey S-363 si arenò al momento sbagliato nel posto sbagliato. Forlani era stato insediato da pochi giorni e mi chiamò personalmente nel mezzo della notte pregandomi di fare qualcosa perché sarebbe potuta scoppiare la terza guerra mondiale: "nome in codice Giulio, se non ci pensi te siamo nella merda!"
Purtroppo ancora l'operazione "whisky on the rocks" rimane un caso operativo "N.A.T.O. classificato" e per motivi di sicurezza nazionale non ne posso parlare, l'unico fatto singolare a cui posso accennare è che gran parte delle operazioni furono condotte in collaborazione con i supermercati della zona che ci fornirono adeguate casse di "Chivas Regal" che furono stivate a bordo del cacciatorpediniere Obraztsovy in tutta segretezza. Questo contribuì di molto a placare gli animi e a farmi tornare al Circolo in pochi giorni.
A questi vagabondi, è un eufemismo, che ci governano oggi suggerirei anche il nome da dare a questo sistema di smaltimento e riciclo, lo chiamerei SNARID e per farlo funzionare coinvolgerei le aziende interessate che finanzierebbero gran parte del progetto. Ulteriori finanziamenti, ovviamente, si potrebbero ottenere dal Fondo per l'Ambiente della Comunità Europea e, tanto per fare un esempio, non regalando i 300 - 400 milioni di euro ai petrolieri accorpando con le amministrative il referendum contro le trivelle.
Più facile di così, ma che Dio ci aiuti!
sabato 13 febbraio 2016
Rowgeneration
La Walkerbay mi ha fatto riscoprire il piacere della remata, così per chi non se la sente di affrontare il vento e la sua libertà propongo queste bellissime barche a remi svedesi: rowgeneration.
Ottima per fare car-top boating, barca leggera e di piccole dimensioni.
giovedì 11 febbraio 2016
OMG: Fumetti del giorno
S'è scoperto che anche Corto Maltese è un "walkerbayer" però da quelle mani in tasca non sembra che abbia tanta voglia di scaricare la barca, forse lì davanti c'era Rasputin.
Me n'è venuto un altro!
Me n'è venuto un altro!
Le Lascar du Toul' Ru, plaisir à la barre
Le Lascar du Toul' Ru, si può proprio dire "piccolo a terra, grande in mare", con il suo peso e dimensioni contenuti ma con la tipica deriva ad acqua che caratterizza tutta la produzione del cantiere della Gazelle Des Sables.
QUI potete trovare i prezzi di tutte le barche che, seppur non essendo proprio popolari, garantiscono una qualità ed un estetica molto superiori alla normalità, specialmente per chi ama la tradizione coniugata alla modernità.
Ideale per il car-top boating, che sia pesca, vela, remi o motore.
Ideale per il car-top boating, che sia pesca, vela, remi o motore.
Dal sito della Gazelle des Sables |
mercoledì 10 febbraio 2016
"The ladies' cabin arrangement" alla Dixon Kemp
A manual of yacht and boat sailing - Dixon Kemp |
Se Dixon Kemp nel suo "A manual of yacht and boat sailing" proponeva la soluzione di questo lavello a scomparsa per la cabina delle "ladies" su yacht sotto le 5 tonnellate di peso io non vedo perché non possa essere utilizzato sui minuscoli bagnetti, o cucinotti, delle barche di oggi. Non credete?
Il minuscolo bagnetto del Beneteau First 24 |