giovedì 12 dicembre 2013


mercoledì 11 dicembre 2013


Le Figaro rende onore al Corsaire

Nautisme Le Figaro
Martedì 10 dicembre Le Figaro Nautisme ha parlato del Corsaire, rendendogli l'onore che merita.

Il Corsaire, una barca che piace ancora

Progettato nel 1954 dall'architetto Jean-Jacques Herbulot, nel 2014 il Corsaire celebrerà il suo sessantesimo anniversario ma nonostante ciò seduce ancora. 

Torniamo a parlare del successo di questa piccola barca a vela con Jacques Lévy, presidente della AS Corsaire, l'associazione dei proprietari dei Corsaire.
Costruito per sessant'anni senza interruzione, il Corsaire è una piccola barca a vela lunga 5,50 metri che, per le sue caratteristiche, soddisfa sia i regatanti che i crocieristi. 
Ad oggi risultano costruite circa 4000 unità, di cui 3000 prodotte in Francia e 1000 in Svizzera. (mi risulta che sia stato prodotto anche in Italia dal Cantiere Sartini, forse in poche unità).

E' più unico che raro che un piccolo cabinato abitabile sia ancora così presente dopo sessant'anni dal suo primo lancio nel mercato nautico, ci dice Jacques Lévy. 
Il Corsaire è, ancora oggi, il cabinato più costruito in Francia. Negli anni sessanta il Corsaire era un po' l'equivalente della 2 CV, abitabile, carino, "una buona barca", ma soprattutto meno caro di tutti gli altri e quindi "abbordabile" ai più, questo è stato il motivo della sua grande diffusione
Attualmente il Corsaire è prodotto in piccole quantità, in poliestere o in compensato marino, come il primo che è stato lanciato.
Il Corsaire ha un'importante presenza nel mercato dell'usato, tanto più che tutto può essere riparato in questa barca, ha continuato Lévy.
Tutt'oggi in Francia  sono ancora in navigazione circa 1000 esemplari, nel resto del mondo la cifra è difficile da valutare.
L'ASCcorsaire conta più di 300 membri armatori, una delle più grandi associazioni di armatori di cabinati in Francia, poi ci sono 200 armatori che ruotano, altri che, pur conoscendo l'associazione non hanno voluto aderire.
Una cosa è certa, il Corsaire è sempre presente in ogni porto, ma certamente ce ne sono ancora altri chiusi nei garage, quelli che non navigano più, o solamente di tanto in tanto.

Ma uno dei motivi del grande successo del Corsaire in tutti questi anni è anche perché AS Corsaire è sempre stata molto attiva, organizzando raduni e regate. Siamo presenti tutti gli anni al Salone Nautico di Parigi dove esponiamo una barca (......).
Il Corsaire è facile da trasportare e gestire, ci andiamo a spasso per la Bretagna, nella regione di Parigi, in Svizzera, nelle Alpi o nel Sud della Francia, nel Mediterraneo. 
Il prossimo anno, per il sessantesimo l'ASCorsaire si aspetta una grande partecipazione di appassionati e armatori in corrispondenza della Myth of Malham Cup, che si terrà a Carantec il 3 agosto, giusto prima della Nazionale 2014. Ci sono molti "Corsairistes" famosi nella baia di Morlaix, come Armel e Gaël Le Cléac'h, che saranno presenti. Armel sta preparando una barca per l'occasione, speriamo di portare altri velisti noti, conclude Lévy.
(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Le Figaro Nautisme)

Personalmente ho parlato del Corsaire in più occasioni, la prima volta nel maggio del 2007 con "Storia e gloria del mitico "Corsaire" di J.J. Herbulot".


martedì 10 dicembre 2013

E chi ha più bisogno dello scivolo?

Dal Canale norvegese Nrk
Wooohowoooohhhh! Quante volte ci ho pensato ad una soluzione del genere e finalmente qualcuno l'ha realizzata davvero.

Una nuova invenzione norvegese apre un mondo di nuove possibilità per chi vuol trasportare la sua barca col carrello. La novità consiste in un rimorchio che ha un'estensione nella parte posteriore che può essere allungata e appoggiata sull'acqua. In cima alla prolunga si trova un galleggiante. 
A questo punto non c'è più bisogno di cercare uno scivolo per alare e varare la barca, basta posizionarsi sul molo e via! 
Fin ad oggi, nessun carrello del genere è mai stato presentato nel mercato tanto che l'inventore, Kurt Egil Strømø, ha già ottenuto il brevetto in molti paesi. Diversi potenziali clienti, incluse le agenzie governative e organizzazioni come la Croce Rossa hanno già manifestato il proprio interesse. ....
Successivamente alle autorizzazioni e test necessari, il "carrello - scivolo" dovrebbe entrare in produzione nel 2015 presso la Tysse che attualmente sta conducendo indagini di mercato. Dopodiché verranno comunicati caratteristiche tecniche e prezzi.

Via: Hamnen, nrk


Nautic 2013: Vik 600, le fils normand du Muscadet

Voiles et Voiliers
Vi avevo promesso che avrei trovato il produttore di questo bel veliero carrellabile dallo stile un po' retrò, ebbene ho trovato molto di più, una presentazione sulla rivista Volies e Voiliers: Vik 600, le fils normand du Muscadet.
Certo, secondo l'epoca in cui sono stati prodotti, i velieri si sono assomigliati un po' tutti ma questo Vik 600 davvero sembra molto di più il Piviere di Mancini e Renai che il Muscadet. 

Progettato da Patrick James e Francis Rougier, il Vik 600 è il primo veliero da diporto nautico costruito dal Chantier du Bessin, finora specializzato nella costruzione e manutenzione di pescherecci. Semplice e robusto, questo piccolo veliero di soli 5,98 metri realizzato in compensato e resina epossidica, sembra il successore normanno del famoso Muscadet di Philippe Harlé. 
Eric Vibart ve ne parla direttamente dal Nautic 2013.

Via: Voiles et Voiliers

Il mitico Piviere ormeggiato a Castiglione del Lago, 

Harbour Boats, Decked Sailing Canoe

Decked Sailing Canoe, dal sito Harbour Boats
Decked Sailing Canoe della Harbour Boats, un'altra piccola meraviglia che vi propongo con rinnovata soddisfazione. Sicuramente l'ideale per navigare serenamente nei nostri laghi, per esempio quelli del centro, ma anche nei fiumi e nel mare.

Questa canoa è stata progettata da John Heason per la Harbour Boats su specifica di un cliente che ne ha acconsentito la produzione.
Il cliente aveva necessità di trasportare la canoa da solo quindi era indispensabile fare attenzione ai pesi dei materiali da costruzione.
Il suo peso finale, compresi l'albero e le vele infatti è di sole 75 libbre (35 kg circa). L'albero e il boma sono stati costruiti a mano, in mogano massello, anche la barra del timone e la deriva sono in mogano, mentre il resto è in compensato marino.
A differenza delle altre canoe a vela presenti sul Markey, questa possiede una deriva centrale estraibile e regolabile in altezza, esattamente come la voleva il cliente.
La vela è stata realizzata utilizzando un nuovo tessuto tipo ripstop nylon / poliestere in modo da mantenerne il peso contenuto, infatti il peso della vela e dell'albero erano molto importanti per bilanciare il peso in uno scafo leggero.

La canoa è lunga 14 piedi (4.30 metri circa) e ha una larghezza di 38 pollici (circa 1 metro) che permettono all'armatore di pagaiare come in una canoa tradizionale in assenza di vento. L'albero non utilizzato può essere riposto all'interno del pozzetto. 
Questa canoa viene promossa come un esempio della nostra produzione ma può essere personalizzata da ciascun cliente, esattamente come la vuole in modo da soddisfare ogni sua esigenza e necessità. 
Questo tipo di imbarcazione a vela è veloce e l'ideale per acque protette, fiumi, laghi e insenature. Per ottenere il massimo delle prestazioni è necessaria esperienza di navigazione. 
Il suo prezzo parte da 3.500 Sterline, secondo le opzioni. 

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, da: Harbour Boats).

Decked Sailing Canoe, dal sito Harbour Boats


Seduzione Etrusca

MAEC, Seduzione Etrusca
Una mostra-evento ricostruisce tra dipinti, disegni, reperti archeologici, documenti e oggetti, la nascita dell’etruscologia moderna nel XVIII secolo e la passione degli anglosassoni e dell’Europa per gli Etruschi. Prestiti eccezionali per la prima volta in Italia dal British Museum e dalla residenza di Holkham Hall e i più noti capolavori etruschi accostati ai disegni originali del De Etruria Regali.

Dal sito del MAEC è possibile scaricare una elaborata e completa cartella informativa sull'evento che si terrà a Cortona, Palazzo Casali, dal 21 marzo al 31 luglio 2014.
Un'altra ottima occasione per venire a vistare Arezzo e i suoi dintorni, Cortona e i laghi "chiari", il Trasimeno, Chiusi e Montepulciano con le loro ricchezze naturali, storiche, culturali ed archeologiche. Da non perdere.

Via: MAEC


lunedì 9 dicembre 2013

Nautic 2013, meno barche, più novità


La 53-esima edizione del Nautic che si tiene al Parc des Expositions de la Porte de Versailles a Parigi dal 7 al 15 dicembre si presenta con i mercati francesi ed europei depressi ma i produttori stanno rivolgendo la propria attenzione all'export negli Stati Uniti, Brasile e Sud-Est Asiatico. 
Come risultato, il numero di barche a vela esposte è diminuito rispetto allo scorso anno, ma i cantieri continuano a innovare come nel caso di Dufour 310, Astus 24,  RM 890 e 600 Vik 600.
Il punto della situazione nel video con Pierre-Marie Bourguinat.

Dal video ho tratto alcune immagini significative ed interessanti, tra altre che ho solo intravisto.

A presto l'identificazione del cantiere, un retrò che mi ricorda molto il Piviere. Davvero bellissima.
Non saprei
Questo è di sicuro l'Albatros di Finot, un gioiello. Via De Telegraaf Vaarkrant
Uno stupendo trimarano, sembra proprio il DIAM 24
Interessantissima novità, il catamarano che vola sull'acqua con gli hydrofoil
Ed infine il bellissimo Astus 24 di cui abbiamo già parlato


Novità 2014: Salon Nautique de Paris 2013, trimaran de croisière Astus 24



Il cantiere Astusboats è presente al Nautic di Parigi con un nuovo trimarano da crociera trasportabile, l'Astus 24. 
Progettato da Eric Henseval, questa barca di 7,40 metri è la più grande finora prodotta dal cantiere "morbihanais". 
Rimangono immutati e veri i valori del marchio: semplicità, facilità di utilizzo e low cost. 
Grazie alle sue dimensioni e design, il nuovo Astus dovrebbe consentire la crociera in tutta sicurezza e per lunghe navigazioni. 
Ecco il video istruttivo di Pierre-Marie Bourguinat.



Vita nei laghi di Chiusi e Montepulciano



Il bravo Alex Revelli Sorini nel programma televisivo "Esplorando", con la regia di Giuliano e Giulietta Sodi e la collaborazione di Franco Boschi dell'associazione Gens Valia, racconta la "Vita nei laghi di Chiusi e di Montepulciano". 
I temi proposti sono l'attività dei pescatori, il turismo sostenibile, l'allevamento del luccio, il centro visite della riserva naturale. La trasmissione terminerà di fronte ad una tavola con i prodotti del lago di Chiusi.
Certamente meravigliosi laghi da esplorare contestualmente al Sentiero della Bonifica di cui abbiamo già parlato. 
Credo che in queste zone sarebbe ottima un'attività di trekking velonautico, bici + canoa a vela e a remi + pesca + birdwatching + turismo eno-gastronomico storico e archeologico, immersi in una natura stupenda ed incontaminata che potrebbe attirare migliaia di turisti. 
Mah, e mentre noi italiani ci piangiamo addosso forse, alla fine, verrà qualche straniero furbo ad aprire un'attività del genere qui da noi pur essendo già presente un'importante centro sportivo di canottaggio, i Canottieri d'Aloja Chiusi.
La barca ideale per passare da un lago all'altro con la bici potrebbe essere il piccolo Sea Eagle Explorer a vela per esempio, ma nel blog ne potete trovare tantissime altre, dai faltboot, ai gonfiabili fino alle canoe e kayak in legno tutti muniti di armo velico. L'importante, in questi laghi, è il basso pescaggio e niente motore perché l'acqua del lago di Chiusi si beve.

Dal sito Seaeagle



Kosterbåtarna på Framnäs

Kosterbåtarna på Framnäs
Il Kosterbåt è una barca a vela che è "spetsgattad", cioè ha la prua a punta in entrambe le estremità. Fu costruita con lo scopo di poter navigare nelle acque ventose e poco profonde intorno alle isole Koster. 
La forma dello scafo doveva garantire stabilità e rigidità con vento forte pur non potendo pescare troppo. Costruita con la tecnica del "clinker", cioè con le fasce laterali dello scafo sovrapposte, ha una armo a "gaff" e un bompresso. 
Le prime Kosterbåt vennero originariamente prodotte da artigiani che si erano consorziati per utilizzarle nell'attività della pesca utilizzando vecchie barche acquistate nel luogo. Le barche vennero interamente ricostruite e dotate di un motore.
La Kosterbåt K6 è lunga 6.10 metri e di larghezza adeguata alla sua lunghezza, circa 2.30 metri. 
Nel 1940 ne erano state costruite già 50 e progressivamente le barche cominciarono a vedersi lungo tutta la costa occidentale, soprattutto a Orust e Göteborg. 
Non è noto quante di queste imbarcazioni siano state prodotte fino ad oggi, l'Associazione svedese Kosterbåtsförbundet ne conta dalle 150 alle 200, si parla di quelle costruite artigianalmente e presenti nel loro registro.
Attualmente non esiste una vera e propria produzione significativa, se non quelle in vetroresina, presenti nelle seguenti classi: K6, K20, K22, K25, K32, K38, K45, dove K sta per kosterbåt, mentre il numero indica i metri quadrati di invelatura. 
Alcuni esempi di imbarcazioni costruite oggi sono, in ordine di grandezza: Havsfidra, Storfidra, L28, Allegro27, Allegro30, Vagabond31, Laurin32, OE32 e Allegro 33.

(di certo maldestramente tradotto, riassunto ed interpretato da me medesimo, via: ssfram)



"Navigando nel fiordo di Oslo, raggiungendo una buona velocità con la vecchia ragazza e godendo un bel po'". 
Ooooohhhhh my God!!
I fiordi e la terraferma davanti alle Isole di Koster, che meraviglia!




domenica 8 dicembre 2013

Mit dem Jolli zum Balaton

Tv.Yacht.de
Una crociera estiva sul Balaton, il più grande lago dell'Europa Centrale in Ungheria, lontano dai soliti itinerari turistici. Martin Kreplin ha scoperto il Balaton con il suo meraviglioso Jollenkreuzer.

Certi scorci e le brezze gentili di cui si parla mi hanno ricordato il mio Trasimeno, "lontano dai soliti itinerari turistici".

Tv.Yacht.de
E vi ho trovato anche il marina dove Martin ha varato e alato la barca.



Searching for canoe sail rig with outriggers

Piano velico con stabilizzatori, dal sito Forum Woodenboat
Se per non essere definito un maniaco depressivo affetto da PNM basta non possedere contemporaneamente più di due barche, esclusi i gonfiabili, quindi oltre Aspirina, una una canoa a vela con stabilizzatori è la possibilità che mi attira di più. 
Nella figura presa dal Forum Woodenboat si può osservare uno stupendo armo velico con gli stabilizzatori ma al posto del kayak metterei una canoa. 
Una che mi piace molto, oltre la Old Town di cui abbiamo già parlato, è la Wee Two, di dimensioni più contenute e con una linea che è una meraviglia.

Wee Two, è bellissima. Dal sito Laughingloon
Considerato il peso potrei pensare di portarmela a spasso con una bici come questa, visto che la mia l'hanno rubata penso che la farò esattamente così.

Foto tratta da Copenghen Cycle Chic
Come trolley potrebbe andare un Woody Wagon.

Woody Wagon, da Wike Bicycle Trailers


venerdì 6 dicembre 2013


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