Ultimamente, nelle più importanti riviste italiane del settore nautico abbiamo assistito ad attacchi "pubblici" ai nostri amministratori in merito alla delega "privata" sulla gestione dei porti. Il teatrino a cui si sta assistendo è quanto meno patetico poiché ritengo che dietro gli investimenti milionari sui grandi porti e relativi appalti ci sia dietro la regia dei grandi gruppi industriali del settore nautico che stanno "opportunamente" coltivando i propri interessi. Abbiamo già parlato abbondantemente di questo argomento, quindi non ci torneremo sopra, ma vorrei sottolineare quanto queste accuse siano quanto meno "ipocrite", visto che queste riviste vivono e prosperano grazie agli stessi gruppi industriali ai quali fanno pubblicità a pagamento e parlando, e sempre bene, delle loro produzioni. Non metto in discussione il fatto che queste riviste, per campare, debbano fare anche questo, però....un po' di pudore non guasterebbe. Mi sembra invece di percepire la stizza di redattori, capiredattori, direttori, quasi sempre "falsi marinai", o che della marineria hanno fatto pura retorica da "bar", dovuta alla perdita dei privilegi che circoli e circoletti vari gli hanno abbonato per lunghi anni per poche lire mentre noi, comuni mortali, abbiamo dovuto pagare o, alla peggio, vendere le nostre barche per non rischiare di non arrivare a fine mese. Chiederei quindi a questi soggetti, o ai loro scribacchini, di avere il buon gusto di tacere su questo argomento oppure, in alternativa, di avere il coraggio di scrivere la verità.....una volta tanto.
Concludo facendo un invito: in queste ultime settimane, si sta palando tanto del milione di euro che è stato stanziato in Liguria per la piccola nautica. Visto che la destinazione naturale, ovvia e compatibile con l'entità del finanziamento sia solo quella di sistemare e/ o adeguare tutti gli scivoli e relativi parcheggi per auto e carrelli che sono nei porti di questa regione, vorrò vedere se qualcuno di questi "signori" avrà il buon senso di consigliare ai nostri amministratori una scelta del genere. Da "cassandra" quale sono, sospetto invece che questi soldi torneranno a "circoli e circoletti" vari che potranno, in questo modo, continuare a elargire favori ai soliti "amici" e "amici degli amici".
Precisazione: per "circoli e circoletti" non intendo i veri Circoli Velici dove si fa scuola e si educano ragazzi ed adulti allo sport della vela, ma quei "circoli" esclusivi che per anni hanno permesso a pochi privilegiati di tenere le loro grandi barche, per pochi soldi, con la scusa dello sport.