martedì 25 gennaio 2011

ELAN 210, la grande sorpresa di Dusseldorf

Il sito dell'ELAN 210
Ho letto di questa bella notizia stamattina: l'uscita di questo bellissimo ELAN 210. Le dimensioni contenute e la chiglia a siluro retrattile ne fanno uno stupendo veliero carrellabile ma allo stesso tempo spazioso e sicuro. Ritengo che questa barca rappresenti una nuova generazione di velieri carrellabili adatta per le future generazioni di velisti e sportivi.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 6.60 m
Larghezza: 2.50 m
Pescaggio: 0.50 - 1.55 m
Peso a vuoto: 900 kg
Peso deriva: 360 kg
Sup. velica: 28.3 mq
Su Yacht-online abbiamo trovato una discreta fotogallery con descrizione. Attendiamo foto e commenti dal Boot 2011 di Dusseldorf.

Sempre dal forum, ecco il suo prezzo:
Totale: 24990€ IVA inclusa
Anticipo: 30%
Resto da pagare: 17493€
Rateazione possibile fino a 12 anni (144 rate)
Interessi reali totali: 6.95%
Costo pratica: 480€ ca.
Rata mensile: 177.47€

Inserisco due belle foto inviatemi da Adriaship, il rappresentante per l'Italia di Elan Marine. nel loro sito potrete consultare la fotogalley.

da Adriaship
da Adriaship
E c'è già anche un bel video in rete segnalato sul forum ADV:

http://www.youtube.com/watch?v=w_FAgyW-zvU


lunedì 24 gennaio 2011

Nordische Folkeboot, nel paese delle oche selvatiche

Dal sito Nordiske Folkeboote Charter
E' il nostro sogno quello di visitare i paesi scandinavi, e quale soluzione è migliore se non quella di andare là e prendersi un bel Folkboot in charter? Lo faremo senz'altro prima o poi ed i prezzi non sembrano male, 970€ per una settimana. Questi sono i luoghi meravigliosi dove navigare, tra Germania, Norvegia, Svezia e Danimarca. Dimenticavo, ti portano la barca dove vuoi con un bel camioncino d'epoca.


giovedì 20 gennaio 2011


martedì 18 gennaio 2011

Deltania 20.5, solo per velisti ambiziosi


Guarda il VIDEO

Pesa poco più di Aspirina, che corrisponde al Deltania 20, eppure sembra avere linea e "performance" di tutto rispetto pur rimanendo anche una bella barca da crociera questa Deltania 20.5. Consiglio vivamente questo bel veliero promosso da Deltania e presente anch'esso al Boot 2011 di Dusseldorf.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza totale: 6.25 m
Lunghezza al galleggiamento: 5.85 m
Larghezza: 2.5 m
Pescaggio: 0.23 /1.20 m
Peso: 740 kg
Sup. velica: 18 m²
Peso chiglia+deriva: 250 kg + 50 kg
Altezza in cabina: 1,40 m
Letti: 5
Categoria: C
Qui abbiamo una bella FOTOGALLERY.



Heol 7.4 bikieler with bite



Bellissimo questo Heol 7.4, veliero carrellabile di dimensioni importanti quanto le sue caratteristiche tecniche, la doppia chiglia e il rigging Bergstrom ne fanno senz'altro una barca fuori del comune. 
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 7.50 m 
Larghezza: 2.55 m 
Peso: 1300 kg 
Peso deriva: 2x255 kg 
Pescaggio: 0.60 - 1.90 m
Sup. velica: 41 mq




Dal sito del suo progettista Defline Yacht Architecture


domenica 16 gennaio 2011

Porto verde Vs marina, qualche considerazione

Un Marina Park realizzato negli States
Si definisce lapalissiano un ragionamento o una affermazione le cui conclusioni appaiono immediatamente ovvie e scontate, e sarebbe quindi del tutto inutile dissertarne (da Wikipedia). A questo punto dovrei fermarmi qui, perché mettere a confronto un "marina" con un "porto verde" significa arrivare a delle conclusioni così ovvie e scontate che sembrerebbe inutile parlarne. Purtroppo non è così, io comunque mi ostino a riassumerle. Premetto che non ho mai pensato che i marina non debbano essere costruiti, anzi, ritengo altresì che debbano essere prima pianificati e poi realizzati in luoghi in cui il loro impatto ambientale non sia devastante ed in alternativa o assieme ai porti verdi destinati alla nautica piccola e popolare.
Ricordo brevemente pro e contro:

Marina:
(definisco brevemente un marina quale un porto con tanto di pontili, banchine, foranee e strutture accessorie come normalmente viene conosciuto)
  • Alti costi di progettazione e realizzazione;
  • Grandi difficoltà di realizzazione e gestione;
  • Grandi spazi per poche utenze principalmente fisse;
  • Alto impatto ambientale;
  • Alto prelievo dalle risorse pubbliche;
  • Basso ritorno alle risorse pubbliche;
  • Lunghi tempi di ammortamento;
  • Alti guadagni per i gestori privati;
  • Scarso ritorno all'economia turistica circostante;
  • Basso indotto e vantaggi nell'economia locale.
Porto verde:
(definisco brevemente porto verde come una struttura a secco consistente in un parcheggio per auto e carrello, scivoli a mare e strutture accessorie)
  • Bassi costi di progettazione e realizzazione (1 a 10 rispetto ad un marina);
  • Piccole difficoltà di realizzazione e gestione;
  • Grandi spazi per molte utenze a rotazione per tutto l'arco dell'anno;
  • Basso impatto ambientale;
  • Basso prelievo dalle risorse pubbliche;
  • Alto ritorno alle risorse pubbliche;
  • Brevi tempi di ammortamento;
  • Alti guadagni per i gestori pubblici e privati;
  • Alto ritorno all'economia turistica circostante;
  • Alto indotto e vantaggi nell'economia locale.
Ce n'è per un trattato di economia, chi può si faccia avanti.

Il Marina di Scarlino, ha un porto verde a fianco

sabato 15 gennaio 2011

Dai laghi della Frisia, FOX 22

Il sito FOX 22 Zeiljacht
Chi frequenta questo blog conosce la mia predilezione per i cabinati molto piccoli grazie alla loro economicità e facilità di gestione ma, sinceramente, questa barca olandese dalle linee d'acqua non troppo recenti ma riproposte in maniera eccellente mi sembra veramente bella. Purtroppo una espressa dichiarazione di copyright non mi permette di inserire foto che comunque potrete trovare nella loro FOTOGALLERY.

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza totale: 6.60 m
Lunghezza al galleggiamento: 6.00 m
Larghezza: 2.50 m
Pescaggio: 0.90 m
Peso: 1100 kg
Peso deriva: 411 kg
Sup. velica: 23.50 mq


venerdì 14 gennaio 2011

Tirion One Design, Dit Is Zeilen!



Veramente bello il Tirion 21 One Design, veliero olandese dalle caratteristiche di un cruiser - racer. Barca relativamente leggera è discretamente invelata, ha la chiglia fissa, è molto rifinita e possiede una piccola cabina per due.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 6.25 m
Larghezza: 2.45 m
Pecaggio: 0.90 m
Peso: 675 kg
Peso chiglia: 225 kg
Sup. velica: 20.35 mq
Dimenticavo, in zona si possono fare degli ottimi charter a prezzi altrettanto buoni, in modo da poterne apprezzare tutte le caratteristiche prima dell'acquisto: Sailingpoint. Anche l'usato si trova a prezzi molto buoni, ritengo che sia una barca che meriti, il giusto compromesso tra divertimento e piccola crociera costiera in tutta sicurezza.

Dal sito Sailingpoint


Dacia Duster, competitiveness

Dacia Duster da Autoblog
Un vero e proprio SUV questa Dacia Duster, a 11900 € in versioni sia 4x2 che 4x4 quindi con una capacità di traino rispettivamente di 1200 e 1500 kg. Insomma, spaziosa, economica e, come d'abitudine, sembra essere un ottimo compromesso per trasportabilità, spazio, massa contenuta ed economicità. L'ho vista stamani e sinceramente non mi è dispiaciuta affatto.


giovedì 13 gennaio 2011


mercoledì 12 gennaio 2011

Karas 520, una piccolo cabinato proveniente dalla Polonia

Dal sito di Karas
Me l'ha segnalato un lettore e volentieri presento questo piccolo cabinato polacco chiamato Karas 520 che sembra essere veramente carino. Mi interesserebbe sapere il prezzo.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghzza F.T.: 5.20 m
Lunghezza al galleggiamento: 4.80 m
Larghezza: 2.20 m
Larghezza al galleggiamento: 1.84 m
Peso: 465 kg
Pescaggio: 0.20 - 1.35 m
Sup. velica: 14.70 mq
Cuccette: 3-4


Trekking velonautico, una nuova frontiera da oltrepassare

Ecco uno schema che dovrebbe indicativamente mostrare le proporzioni del treno bici + trolley + barca. Tutte le dimensioni si mantengono entro il 10% in più rispetto al limite massimo ammesso dal codice italiano per il trasporto su strada. Secondo le regole francesi il treno è abbondantemente entro i limiti rispetto a quanto richiesto.
La configurazione migliore sembra essere questa:
Barca a vela: Walkerbay 8' Performance comprensivo di kit vela, remi e telo di copertura. Prezzo indicativamente intorno ai 2400 €. La possibilità di aggiungere il bordo gonfiabile aumenta la sicurezza di questi dinghy nonché quella di aggiungere fiocco e bompresso: Walkerbay Brochure.
Trolley: Spot-Shuttle smontabile. Prezzo indicativamente intorno ai 300 €. Per brevi spostamenti la stessa Walkerbay fornisce un piccolo trolley, vedi brochure.
Bicicletta: Ripiegabile da strada Dahon. Prezzo da 500 a 1300€
Costo totale: dai 3000 ai 4000 €
Bici e trolley possono essere ripiegati e smontati rispettivamente e essere messi all'interno della barca durante i trasferimenti a vela, eventualmente assieme ad una piccola tenda, uno zainetto ed un saccoletto. Il tutto dovrà essere conservato in una sacca stagna, dove necessario, e fissato ad una o più boe di galleggiamento in caso di scuffia.
Questa possibilità permette di effettuare trekking velonautico ovunque ci sia una strada e dell'acqua dove navigare effettuando lunghi percorsi e alternando bici e vela.

Vai al sito Piste Ciclabili
Walkerbay, piccoli - grandi dinghy 

lunedì 10 gennaio 2011

Daysailing o crociera, le spese raddoppiano


Detto tra noi e fuori dai denti molti dei miei "colleghi" velisti mi sembrano un po' patetici, anzi lo sembriamo quasi tutti. Il motivo è perché si trovano tutte le giustificazioni plausibili per convincere se stessi e gli altri che ci sono mille motivi per continuare a sostenere spese "insostenibili" per mantenersi una barca: l'odore ed il sapore della salsedine, il dondolare delle onde, il caffè al tramonto in una baia, il lavoretti in barca, l'amore per la vela, il mare e la navigazione e alla fine mettiamoci un po' di orgoglio e amor proprio. Tutti motivi però, a parte gli ultimi due che ho menzionato, che non giustificano assolutamente la spesa di migliaia di euro all'anno per farsi al massimo un mese di navigazione che si potrebbe comunque fare sia con una barca piccola, e non uno yacht, che con un charter. 
Allora ricominciamo da capo, ma questa volta voglio sottolineare un aspetto molto importante al quale molti non danno peso e con il quale invece mi sono dovuto scontrare fin dal primo giorno in cui acquistai il mio 24 piedi, e che oggi non ho più. Si pensa alla spesa della barca, ok quelli sono in banca e una volta staccato l'assegno non ci si pensa più, poi c'è il posto barca, l'antivegetativa, il varo e l'alaggio, la manutenzione del motore ed infine qualche spesuccia di mantenimento. Tutti costi preventivati e se non la metto in un marina troppo "impegnativo" me la posso cavare con 300/€ mese, se in casa entrano 3-4000 €/ mese ci si può stare, non c'è bisogno di essere molto ricchi per mantenersi una barca! 
L'errore grave invece è quello di fermarsi qui, infatti se si acquista una barca da crociera, quindi da 7 metri in su la crociera va fatta e la crociera costa. Non mi metto a fare un elenco dettagliato per non dilungarmi ma, ad occhio e croce, le spese raddoppiano, quindi si va come minimo a 600€/ mese. Infatti è impensabile ritenere possibile di passare tutte le proprie notti in rada e così le spese salgono. Per contro mi sembrano ridicoli coloro che si mantengono una barca di certe dimensioni per farsi le uscitine giornaliere, e quanti ne ho visti.
Insomma, il 20% dello stipendio solo per la barca comincia ad essere veramente tanto, non si risparmia più niente, non bisogna avere un mutuo casa e tutte le altre spese come l'auto, la settimana bianca, i viaggi all'estero, l'università dei figli, etc. cominciano ad essere pesanti. Ed è a questo punto che tutte le giustificazioni diventano patetiche, tanto più quando ci sono annate di tempo perturbato o quando siamo oberati da impegni familiari e lavorativi. Dal patetico si passa al tragico quando scompaiano dall'orizzonte i figli/ equipaggio e ci si mette alla forsennata ricerca di improbabili amici/ equipaggio, lascio a voi immaginare cosa significa trovarsi a dover passare una vacanza/ crociera con persone che non sono assolutamente adatte allo scopo o che non ci stanno simpatici.
Faccio infine presente che finora ho parlato di importi netti e che non non ho considerato né i cosiddetti "oneri finanziari", quindi come minimo la svalutazione della barca, né i grossi imprevisti come il doversi far rimorchiare per un guasto o per il maltempo. A me è successo il primo giorno che uscii con la mia nuova barca per un guasto al motore, fortunatamente alle tre del pomeriggio si alzò il vento di mare che mi riportò diritto all'ormeggio, altrimenti quanto avrei speso per farmi trainare per tre miglia lungo l'Arno? Duecento, cinquecento, mille? Sei nelle mani del primo onesto o farabutto che ha un rimorchiatore ed una corda. 
Tutto qua, nient'altro da dire. Guadagnate centomila euro netti l'anno e potete permettervi di andare almeno un mese in barca? Allora compratevi pure un bel dodici metri, altrimenti vi do un consiglio: compratevi una barca a vela piccola piccola e fatevi portare dal vento quando vi pare e come vi pare, senza pensieri e con poca spesa, così la barca e la vela vi potranno dare grandissime soddisfazioni.  Insomma, classe media addio!
Vi consiglio infine di leggere questo bel blog dedicato a Lisbeth, una piccola barchina restaurata con amore dal suo attuale armatore, meditate gente di mare, meditate.

Lisbeth in navigazione nel Mar Baltico, dal sito di Lisbeth

domenica 9 gennaio 2011

Quando si dice "carrellare"

Dal sito Stockmann Boote, distributore Harbeck
Veramente bella questa foto, e significativa. On-line in questo sito anche i listini Harbeck suddivisi per piccoli e grandi trailer, interessanti da consultare: Listini Harbeck
Interessantissimi i carrelli con i trolley per il varo a mano. Altra cosa che ho notato nei carrelli per le barche a vela è che sono scomparse le rulliere ma si vedono solamente selle, mi sembra una scelta intelligente.

Dal sito della Harbeck

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