giovedì 10 ottobre 2013

Barchette di carta: barca romana - flussliburne

Barca romana, dal sito Kallboys
A poca distanza da Mondorf, in quella che è ora la parte settentrionale di Bonn, nell' 11 a.C., venne eretta una fortezza romana con lo scopo di controllare i traffici lungo il fiume Reno. Poiché il fiume era importante , non solo come linea di confine e di controllo del territorio ma anche come via di trasporto per beni e truppe, i romani progettarono e svilupparono questo tipo di imbarcazione fluviale, chiamata Flussliburne, che andava sia a remi che a vela. Il modello di carta, scaricabile dal sito Kallboys, è in scala 1:72.
Nella mappa c'è Mondorf vista dall'altra parte del Reno.


mercoledì 9 ottobre 2013

Mini Cup

Scribd - Mini Cup
Un bel progetto completo di una piccola deriva in legno tipo laser, il Mini Cup.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 12' (3.65 m)
Larghezza: 4' (1.21 m)
Peso: 125 Lbs (56.7 kg)
Sup. velica: 75 sq. feet (6.9 mq)
Persone trasportabili: 2

Mini Cup, dal sito Stevenson Projects
E c'è anche un video, accompagnati dalle Valchirie di Wagner.




martedì 8 ottobre 2013

Långedrag Julle

Långedrag Julle J18, in vendita su Blocket
Il Långedrag Julle è una barca a vela in legno, le sue origini provengono dalla costa occidentale della Svezia. I Långedragsjullen sono disponibili in diversi formati: J10, J14, J18, J22 e J26, dove il numero indica la dimensione delle vele della barca in metri quadrati. 
Il primo dei Långedragsjullen, che è stato originariamente progettato da Hjalmar Olsson, è stato prodotto dal 1927. (Via: Wikipedia)

Che altro dire, una serie di barche meravigliose che, avendolo saputo a suo tempo, sarei andato di corsa in Svezia a prendermela considerati i prezzi.
Altre informazioni le potrete trovare sul Register över Långedragsjullarna.

A metà estate del 2009 siamo salpati dal porto di Öckerö con destinazione Götenburg,  alla Langedrag Sailing Association, che è il luogo di origine del Langedragsjulle. 
La veleggiata è stata bella, il vento era costante e anche se c'è stato qualche incontro con le grandi navi da carico siamo riusciti a mantenere la rotta. 
Verso sera siamo andati a caccia di un altro Langedragsjulle, che abbiamo trovato.

Esiste anche una versione più moderna in vetroresina di questa barca, ma che non ha nulla a che vedere con la bellezza ed il fascino del legno, comunque la sua storia la potete trovare QUI.

Il piano velico originale di Hjalmar Olsson, dal sito Julleregister
Quello che vedete di seguito è il porto di Gothenburg, un esempio in cui convive un porto a secco con gli ormeggi.




lunedì 7 ottobre 2013

Our Blue Canoe



Viaggio intorno al sogno, è uno dei capitoli imperdibili in cui nel libro "Hugo Pratt, I luoghi dell'avventura" si ripercorre il viaggio in "Una ballata del mare salato" e necessariamente a pagina 79 si parla della "Waka". 
Da qui, e dalle indicazioni che vi si trovano, il passo è stato breve nel ritrovare le informazioni su questo progetto dei Pacific Voyagers: Paddle silently through the water, navigating by the star, seven crews sail across the Pacific, our blue canoe, coming soon to a theater near you.

" ... Sono bellissime, solide e leggere, come i sogni, ....., ma soprattutto la sensazione di ritornare a vivere qualcosa di vero, di riuscire a navigare nel silenzio, senza pensare al tempo e al gasolio, senza preoccuparsi troppo di venti e di onde, perché quelle vele a forma di cuore, chiudendosi come ventagli li lasceranno sfogare, e quegli scafi arcuati, pesanti e sgraziati, non le vorranno sfidare, ma le sapranno assecondare e cavalcare morbidamente, senza preoccuparsi troppo della meta, perché una meta reale non c'è. ...." (Da: Hugo Pratt, I luoghi dell'avventura)

Non vi avevo detto che "e così una qualsiasi mia piccola esperienza, su Aspirina al lago per esempio, sarà come veleggiare sulle leggendarie barche di giunco che solcano l'Oceano Pacifico"?

Pacific Voyagers Film


Hugo Pratt, I Luoghi dell'Avventura

La mia postazione di "lavoro", solo per modo di dire. Da oggi invece "luogo dell'avventura"
In vita mia credo di aver azzeccato due regali su cento, e questo la dice lunga sul mio carattere distratto e introverso. Invece ieri sera la Rachele mi ha fatto un regalo tanto desiderato quanto inaspettato, il libro "Hugo Pratt, I luoghi dell'avventura". 
Ho cominciato a leggerlo subito e proseguirò stamani, è bellissimo.
I suoi autori, il fotografo Marco D'Anna e lo scrittore Marco Steiner, "hanno realizzato quattordici reportage che introducessero i lettori a tutte le storie di Hugo Pratt sui luoghi percorsi da Corto Maltese nei primi anni del Novecento. Il concetto era quello di tracciare un ritratto di quegli ambienti e descrivere l'attualità di quelle situazioni geografiche con dei racconti che rispettassero la precisione storica, ma anche la suggestione di tutte le storie prattiane. (......) Le persone non fanno i viaggi, ma sono i viaggi che fanno le persone, diceva John Steinbeck, ma viaggiare secondo le rotte immaginarie di Corto, provando a seguire i percorsi culturali, artistici e le imprecise geografie di Hugo Pratt è un'esperienza rigenerante, forse una vera rinascita. (.....) Leggere una storia di Corto può sicuramente divertire, intrigare, incuriosire o stimolare, ma fare un viaggio per seguirla può rendere davvero felici".

Ed è proprio una sensazione di felicità che provo sempre quando leggo le storie di Corto, una sorta di immedesimazione che, per quanto improbabile, è resa possibile da quella atmosfera tra sogno e immaginazione in cui Hugo Pratt riesce ad immergermi fin da subito. 
Il sogno mi appartiene quanto la realtà e quanto il primo riesce a coinvolgermi come se vivessi la storia da protagonista tanto più il mio pensiero si adegua, si conforma, si adatta ad uno spirito avventuroso che non mi lascia neppure nella grigie giornate di una persona qualunque. E così una qualsiasi mia piccola esperienza, su Aspirina al lago per esempio alla ricerca del Santo Graal, sarà come veleggiare sulle leggendarie barche di giunco che solcano l'Oceano Pacifico, così come affrontare gli oscuri personaggi con cui Corto si trova a fianco. Ma quanti di questi ci troviamo di fronte ogni giorno, con l'ambiguità che caratterizza ogni animo umano?
Dalla locandina della mostra di Corto Maltese in mostra da Lugano, da Viaggi24 - Il Sole24Ore
Quanto documentato nel libro che mi ha regalato la Rachele è stata oggetto di una mostra tenutasi al Museo dell'Arte di Lugano dall'8 luglio al 2 ottobre 2011.

Il cappello da marinaio calcato sugli occhi, la giubba blu con i bottoni dorati, l'eterna sigaretta tra le labbra. 
Corto Maltese è certamente il personaggio più famoso uscito dalla penna di Hugo Pratt (1927-1995), uno dei più importanti fumettisti italiani. 
Ed è a lui, soprattutto, che è dedicata la mostra Hugo Pratt. I luoghi dell'avventura al Museo d'Arte di Lugano dall'8 luglio al 2 ottobre. 
Acquarelli, studi e tavole, disegni originali in bianco e nero e a colori, strisce di fumetti e materiali documentari: l'esposizione ripercorre le avventure del celebre marinaio e ne segue le tracce nei luoghi dei suoi numerosi viaggi. (.......). (Da: Viaggi24 - Il Sole24Ore).

Nel video Corto Maltese raccontato da Hugo Pratt.



domenica 6 ottobre 2013


sabato 5 ottobre 2013


LADA 4x4, la massima resa con la minima spesa

Lada 4x4 con rimorchio parcheggiata vicino casa del "citto" della Rachele
Non è particolarmente attraente, ma se si vuole un vero 4x4 con cui trainare una grande barca senza spendere una fortuna allora la LADA 4x4M è l'auto ideale del marinaio carrellatore. 
L'abbiamo vista spesso utilizzata per portare i grandi catamarani gonfiabili nel suo portabagagli attraverso gli immensi territori della Russia; qualche volta, come si vede nella foto, la vediamo anche qui da noi in Italia.
Le caratteristiche tecniche ed il prezzo di partenza di soli 12.080 € sono per quelli che vanno al "sodo", da notare il peso massimo rimorchiabile di 1490 kg; per utilizzarlo oltre i 1280 kg ci vuole la patente BE perché è maggiore della massa del veicolo in ordine di marcia.
Il produttore dovrebbe essere lo stesso della grande UAZ. Bei ricordi quando, da boy scout, facevamo le pesche per comprarla ai frati del Convento di San Domenico ad Arezzo, l'unica auto che abbia mai visto che riusciva andare a benzina e gasolio contemporaneamente!
Nel video "lada niva submarine under water car scuba diving". Questo video è incredibile, non vi azzardate a riprovarci.




L'Italia s'è fatta, ma non gli italiani




"Il primo bisogno d'Italia è che si formino Italiani dotati d'alti e forti caratteri. E pure troppo si va ogni giorno più verso il polo opposto: pur troppo s'è fatta l'Italia, ma non si fanno gl'Italiani." (frase attribuita a Massimo  Tapparelli, Marchese d'Azeglio).

Questa è la celebre citazione che mi è tornata alla mente osservando questa intervista risposta al servizio di Report "Un Decreto da Diporto", ho scritto abbastanza in passato su UCINA ed i suoi Rappresentanti quindi non mi posso permettere di fare ulteriori considerazioni.
Tutto ciò si commenta da solo, in particolar modo in giornate drammatiche come quelle che si stanno vivendo a Lampedusa, e su questo argomento è inutile aggiungere ancora ipocrisia rischiando di essere solamente demagogico e falso.
Voglio solo ricordare una cosa, anche a tutti gli altri che a questa gente si ostina a dar ragione asserendo che il gettito della tassa sulle barche è stato ininfluente.
L'odiata Tassa Monti, per certi aspetti ingiusta perché doveva prevedere anche i natanti, e quindi in minor misura per tutti progressiva secondo la lunghezza e la potenza del motore, poteva essere un formidabile strumento per contrastare l'evasione fiscale ed il minor reddito che si è avuto rispetto alle previsioni è stato causato dal suo totale stravolgimento perpetrato dalla destra berlusconiana.
Purtroppo l'abitudine di ribaltare la realtà dei fatti che ci viene mostrata ogni giorno dal partito del signor Berlusconi, che non ha nulla a che vedere con il liberalismo democratico né con la destra storica italiana, è sotto gli occhi di tutti. Questo signore con tutti i suoi lacché si sta mangiando l'Italia, per chi non se ne fosse accorto e, in linea generale, non c'è cosa più rivoltante di un ricco che fa la vittima, che sia per pagare le tasse sul suo yacht o le conseguenze dei suoi errori.
Che poi i ricchi, o i meno ricchi come me, non debbano pagare le tasse sulle loro barche perché altrimenti si toglie il lavoro al comparto della nautica è una considerazione così scandalosa che rasenta la soglia del ridicolo. Ma come possono persone a certi livelli dire certe cose, qualcuno me lo può spiegare?
Che altro dire, è proprio una vergogna, mi vergogno di essere italiano.

Precisazione: in un post in passato avevo espresso il timore che il ritorno della tassa di stazionamento avrebbe potuto portare delle ingiustizie nel senso che i piccoli natanti avrebbero pagato troppo per i servizi che, in alternativa, vengono offerti solo ai grandi yacht. Paradossalmente si è invece verificata la cosa opposta, si è tassato solo i grandi, favorendo principalmente chi, pur possedendo un costosissimo e potentissimo yacht di 9.90 m con 500 CV di potenza, non paga un bel nulla. E per quel che mi riguarda finché avrò i soldi per mantenere la mia barchina che sia per l'ormeggio, o per l'antivegetativa, o le tasse che ci metteranno la terrò, altrimenti, cercando di starmene in silenzio e rispetto per chi sta peggio di me la venderò.


venerdì 4 ottobre 2013



giovedì 3 ottobre 2013

DUO 480 C, il pocket cruiser catamaran

DUO 480 C, dal sito K-Designs
Dopo Vado pazzo per Miss Cindy e Puddle Cat Adventure, un piccolo catamarano con armo biplano, eccovi un nuovo pocket cruiser in formato catamarano, il DUO 480 C, segnalatomi dal lettore Mike che sarebbe intenzionato a costruirselo.
Effettivamente è delizioso. Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.80 m
Larghezza: 2.30 m
Peso: 180 kg
Portata: 450 kg
Sup. velica: 2 x 8 mq
Tempo di costruzione: circa 300 ore
Prezzo dei piani: 85 $

DUO 480 C, dal sito K-Designs



Un Decreto da Diporto

REPORT - Un Decreto da Diporto
Confermato dagli armatori di grandi yacht, non si dice altro che quello che scrivo oramai da anni, qualsiasi tipo di tassa venga messa su tutte le barche, grandi e piccole proporzionalmente, questa influirà pochissimo sulle tasche dei loro armatori a causa degli esosi costi di ormeggio e mantenimento. Così è stato per la Tassa Monti, poi modificata, poi dimezzata, in più nulla è stato fatto per questo ipotetico rilancio della nautica.
Uno degli intervistati, tutti con teste pensanti, ha detto che la nautica delle piccole imbarcazioni potrebbe essere sviluppata molto di più, come in Francia, e portare benefici a tutti, costruttori, armatori e famiglie.
Centovencinque milioni persi non sono niente? Già, così come non sono niente i soldi ai partiti, le auto blu e le scorte inutili, le pensioni d'oro, etc. etc., mi facciano il piacere!
Comunque, mentre la Merkel va a fare la spesa da sola, i nostri politici invece fanno bene a mantenersi le scorte, se proseguono con questo andazzo presto gli serviranno eccome.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...