sabato 15 febbraio 2014

OMG: una nave da carico spagnola di 100 metri si spezza in due sulle coste francesi



C'è da chiedersi che senso abbia interrogarsi sula stabilità o meno di una barca, quanto piuttosto cosa ci si voglia fare, dove ci si voglia andare e perché.

La Francia ha sollevato un allarme inquinamento dopo che una nave cargo spagnola si è spezzata in due su un frangiflutti vicino a Bayonne, sulla costa atlantica. Alla deriva, dopo un guasto al motore, il Luno si è schiantato contro il frangiflutti a Anglet, dividendosi perfettamente in due, con le due metà su entrambi i lati delle rocce. Tutti i 12 membri dell'equipaggio sono stati salvati con il verricello da un elicottero, uno alla volta. Solo un membro dell'equipaggio si è rotto il naso.


Il salvagente per l'iPad

Lifejacketcase
Poiché la vita a bordo può essere difficile anche per un iPad, con il quale oramai si fa praticamente tutto incluso misurare la velocità del vento e della barca oltre che pianificare la rotta e sapere con quali navi ci potremmo scontrare, perciò anche lui ha bisogno di molte attenzioni e protezione.
Il giubbotto di salvataggio Lifejacketcase è impermeabile, galleggiante e dispone di una staffa di montaggio.
Costa $ 100.

Via: Cruising World


venerdì 14 febbraio 2014




Con una "sanpierota" attraverso l'Atlantico

Dal sito di Marco Tapetto
La "sanpierota", tipica imbarcazione veneziana in legno che misura circa 6.70 metri di lunghezza e 0.8 metri di larghezza, sarà dotata di tutta l'attrezzatura necessaria per garantirne l’immediata rintracciabilità nonché di un autogonfiabile.
“Achab”, è il suo nome, si appresta a sfidare l'Atlantico con a bordo due intrepidi navigatori, Marco Tapetto e sua moglie Ursula Zancarlin. Questa Sanpierota che è stata progettata e costruita dallo stesso Tapetto, ideatore dell’impresa, abile carpentiere navale ed esperto velista, partirà dal porto di la Spezia tra il 15 e il 18 febbraio a bordo di una nave cargo alla volta dell’Isola di Sal, nell’arcipelago di Capo Verde, dove giungerà alla fine del mese. Da Sal, una volta salpati, Marco e Ursula giungeranno in circa un mese, prima alle Barbados e dopo ad Antigua navigando per circa 2500 miglia con il solo ausilio delle correnti marine e degli Alisei, conosciuti anche come i venti del commercio, in quanto i viaggi di esplorazione seguirono proprio la loro direzione.
Per seguire la loro grande avventura vi potete collegare al loro sito: www.marcotapetto.com.


Via: Ansa Mare, Venezia Today



giovedì 13 febbraio 2014

Aspirina è sotto il Ponte di Brooklyn


In una fredda giornata di febbraio, nell'attesa di climi più miti per salpare, Aspirina naviga con l'immaginazione in luoghi lontani, forse non impossibili visto che l'Atlantico si è attraversato in canoa. Per ora sotto il Ponte di Brooklyn grazie ad Iperegocentrico, a SketchUp e a Google Earth: LINK.


mercoledì 12 febbraio 2014


martedì 11 febbraio 2014

Arezzo, il Casentino e le sue bellezze antiche



Il bravo Alex Revelli Sorini direttore dell'Accademia Italiana di Gastronomia Storica nella trasmissione RAI Unomattina Verde - racconta le bellezze del Casentino.
Mi sono tornati alla mente i tempi in cui io e Elena, molto più giovani, liberi e belli, abbiamo visitato tutti i meravigliosi castelli del Casentino (circa 100) partendo dalla sua casina a Raggiolo.



La ciclobarchina "Serenella" a vela, qualche anticipazione

Ciclobarchina "Serenella", vista laterale in versione "acqua"
C'è chi ha scatenato la sua immaginazione creando un vero e proprio mezzo "anfibio" realizzando uno dei grandi sogni dell'umanità, avere la possibilità di procedere in acqua e sulla terra con lo stesso mezzo.
Sono settimane che ci sta lavorando e ancora non ha raggiunto la versione definitiva ma, avendomela messa a disposizione, non ho saputo trattenermi dal pubblicarla subito, salvo aggiornamenti futuri.

Ciclobarchina "Serenella", vista dall'alto in versione "acqua"
Come potete osservare dalle figure la versione vela prevede tutto ciò che serve per navigare: gli scafi, la deriva, il timone, l'elica a pedali, l'albero e la vela. Gli scafi, a questo punto del progetto, consistono in tubi in PVC riempiti da poliuretano a bassa densità, o altro materiale che garantisca galleggiamento e spinta, con un semplice sistema di rotazione che permetta di sollevarli. Non sono escluse però altre soluzioni.

Ciclobarchina "Serenella", vista laterale in versione "strada"
Una volta sollevati gli scafi, il timone e la deriva il gioco è fatto, si procede per strada dallo scivolo. Fantastica questa ciclobarchina "Serenella", poi è a due posti!

Ciclobarchina "Serenella", vista dall'alto in versione "strada"
Sono convinto che i tanti lettori "teutonici" che leggono questo blog e maestri nella meccanica sarebbero in grado di realizzarla al meglio.


domenica 9 febbraio 2014

Les Phares de la Côte - Bretagne


"Oggi i guardiani dei fari sono scomparsi, superati dalla "modernità". Solo i fari con la loro presenza, ormai quasi tutti abbandonati, testimoniano ancora un passato non così lontano. Questo video è un modesto omaggio a quegli uomini e donne che hanno rischiato la loro vita e hanno a lungo "sfidato" gli elementi della natura per salvare naviganti in difficoltà. Le splendide immagini aeree sono della nostra amata costa della Bretagna .... I fari potrebbero raccontarci delle tempeste che hanno superato, della loro eroica resistenza alle onde dell'inverno che colpiscono ancora, ancora e ancora. Loro sono sempre in piedi ad affrontare il mare, senza batter ciglio. Ma la mancanza di mezzi di sostentamento per le loro colonne di pietra li stanno facendo morire lentamente ..."-

Via: Canale Youtube MGROYAUME



sabato 8 febbraio 2014

Giallo sul blu, il ritorno di un colore intelligente?

Lo stupendo Armagnac giallo "Fricco", dal blog Voilier-Fricco
Una volta quando ad un nostro lettore dissi che Aspirina mi sarebbe piaciuta più di colore blu, questi mi fece giustamente osservare che il blu sul blu poteva non essere poi una scelta ideale a causa della difficoltà a distinguerla per poi rischiare abbordi in mare. Non ho potuto fare a meno di concordare, ed aggiungo che spesso nella scelta del colore della barca ragioniamo più col sentimento e l'estetica che con la ragione.
Nella rivista yacht.de potrete trovare un interessante anticipo su di un articolo della rivista che rivaluta il giallo che era molto in auge nella metà del secolo scorso.
Quelli della mia età si ricorderanno che molti dei primi "Pivere" erano di colore giallo, colore che progressivamente è stato coperto con il bianco o il blu, così come gli Armagnac simili allo stupendo Fricco.

Dal post "Un Piviere e il suo carrello"
Via: Yacht.de


venerdì 7 febbraio 2014

Mr. Punch a bordo

Mr. Punch aflot, dal Progetto Gutemberg
Mr. Puch afloat è un'esilarante serie di aneddoti e storielle marinaresche raffigurate creata per rappresentare la "crema" dell'humor nazionale inglese. Il tema forte della comicità britannica è l'autoironia, rappresentata in modo distaccato ed impassibile, con le emozioni sepolte sotto un umorismo che appare distaccato ed insensibile alle altre culture. 

Purtroppo la necessità di tradurre ed interpretare i testi non ne rendono semplice la comprensione, neppure a chi conosce la lingua, vale però assolutamente la pena di sforzarsi e cercare di capire come sono capaci di prendersi in giro i più grandi navigatori del mondo.
Nel mondo nostrano della nautica italiana ho visto una capacità del genere solo con "Il vademecum del perfetto navigatore" di Neri Tanfucio e altri suoi racconti.

Nota: Mr. Punch è una maschera inglese utilizzata nei teatri dei burattini. La figura clownesca di Punch è un derivato di Pulcinella, dalla commedia dell'arte italiana, prima approdato in Francia come Polichinelle e di qui giunto a Londra come Punchinello (in seguito abbreviato in "Punch"). Le scenette di Punch e Judy erano eseguite da un solo burattinaio. Punch apparve nei teatri dei burattini inglesi nel XVII secolo, ma solo nel XVIII si definirono le sue caratteristiche: la gobba, il lungo naso adunco che quasi si unisce al mento ricurvo. Il vestito, a differenza della casacca bianca di Pulcinella, è un appariscente abito giallo e rosso da giullare. Si caratterizzò come maschera negativa, dedito alle peggiori malefatte e sempre capace di sfuggire alla "giusta punizione" facendosi beffe delle istituzioni umane (il boia) o addirittura di forze soprannaturali (incluso Satana in persona). (estratto da: Wikipedia)

Sembro io!!!


mercoledì 5 febbraio 2014

Coracle NRX 250 con armo velico fotografato al London Boat Show 2014

Nautiraid Coracle NRX 250 al London Boat Show, dal Joly's Braime Blog
Ne avevamo parlato qualche giorno fa della presenza Nautiraid al London Boat Show 2014 ma non ero ancora riuscito a trovare una foto del nuovo modello del Nautiraid NRX 250 con armo velico. 
Ebbene nell'interessante blog di Joly Braime ho scovato una bella foto e non solo, si vede anche il trolley per portarlo a mano, ed eventualmente in bicicletta.
Joly nel post "I punti salienti del London Boat Show", ci descrive la sua visita al salone puntualizzando quelle che, secondo lui, sono state le cose più interessanti che ha visto. Tra queste ci parla della Nautiraid, rappresentata in Inghilterra dalla Nestaway Dinghy, inserendo la foto dei Coracle NRX 250 e 300 con armo velico. Vi consiglio di leggerlo.
Il Coracle NRX 250 rimane, secondo me, una delle soluzioni più interessanti in tema di piccole barche trasportabili per i seguenti motivi:
  • è bello;
  • è ben curato;
  • è stabile e sicuro,
  • è facilmente trasportabile con ogni mezzo;
  • è economico, qui ci sono i PREZZI base nel Regno Unito.
Personalmente mi piace molto e rimane tra le tre o quattro possibilità di un eventuale acquisto che potrebbero essere, oltre a questo, o un kayak faltboot, o un catamarano gonfiabile, o un sit-on-top gonfiabile, tutti con armo velico.
Mi permetto di tradurre ed interpretare il punto, "3. Barche da commandos", in cui Joly ci parla della Nautiraid.

"Gli inglesi hanno una particolare predilezione per tutto ciò che si piega, si gonfia e si apre oppure che si può confezionare in una borsa, e c'è sempre un bello spazio espositivo quando nei saloni nautici britannici c'è il bisogno di mostrare queste barche.
Questo aspetto (contrariamente a quanto accade qui da noi, ndr) restituisce al visitatore  una meravigliosa sensazione di democrazia per il fatto che, per quanto piccola sia la vostra casa o l'auto, si può sempre sognare di possedere una barca che può essere contenuta in uno scaffale o in un armadio ed infine portare la barca sul tetto di una Mini e assemblarla da soli in pochi minuti. (....)
E' già da tempo che apprezzo le proposte delle barche smontabili Nestaway , che si possono suddividere in più sezioni infilandosi una dentro l'altra come curiose "matrioske" nautiche. Il concetto è divertente, e le barche carine, ma ho sempre pensato che fossero ancora un po' troppo ingombranti e pesanti, fino a quando ho visitato il nuovo stand di Nautiraid ed ho potuto ammirare le sue barche pieghevoli. 
Nautiraid è una società francese che costruisce barche skin-on-frame, canoe e kayak (il loro background è nei kayak militari per le forze speciali), fatte apposta per essere leggere ed essere trasportate sulla schiena. 
Così anche i sogni di un piccolo ragazzo potrebbero essere realizzati. 
Inoltre, con quella pelle addosso, le versioni del "Coracle" assomigliano un po' a delle grandi banane scure."

Grazie Joy! Se volete sapere qualcosa di più di Nautiraid, nel blog di Madame Rêve potete trovare foto ed informazioni davvero interessanti.

Nel video il montaggio del modello più piccolo, l'NRX 190.




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