lunedì 13 ottobre 2014

Kite Tender: un nuovo mezzo di trasporto destinato ad un grande futuro



Nel video, KiteTender 400 con Tom Court e Sopie Matthews a bordo (Isola di Wight)

Il Kite Surfing, sport che che si è sviluppato da oltre un decennio, fin dalla sua nascita ha visto una grande evoluzione nella concezione della disciplina, dalla configurazione degli aquiloni, ai dispositivi di controllo, per arrivare alle tavole.
Oggi Kite-Tender ha ideato un nuovo mezzo di trasporto, la Kite-Boat, una barca a vela spinta da un aquilone (kite).
Peter Renssen, con l'aiuto del progettista Peter Schermer, ha sviluppato il prototipo del Kite-Tender 400, una barca più che promettente. Infatti nel mese di agosto Tom Court, un kite-surfer e wake-boarder inglese, accompagnato da Sopie Matthews, ha effettuato un test nell'Isola di Wight, sulla costa dell'Inghilterra, con 17-21 nodi di vento.
Kite-Tender si sta apprestando a commercializzare la barca in tutto il mondo, rimanete sintonizzati!
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.40 m
Larghezza: 1.32 m
Peso: 75 kg
Materiale: vetroresina
Prezzo: 4750 €, IVA esclusa
E' prevista anche la costruzione di una versione più grande, il Kite Tender 650.

Dal sito Kite-Tender


Il Minicat 310 di "Kamikaze Rolf"



Nonno Rolf è stato uno dei partecipanti al Primo Meeting Internazionale Minicat 2014 tenutosi sul Garda, nel video si vede il suo coraggioso combattimento contro le onde impetuose ed il vento fresco di Torbole.
Sappiamo bene che il Minicat 310 è una barca molto interessante perché si porta tutta in una borsa di soli 35 kg di peso ed un metro e mezzo di lunghezza circa. Anche il suo costo è relativamente contenuto poiché completa di tutti gli accessori non supera i 4000 €.

Un Minicat 310 uguale a quello di Nonno Rolf
A me piace molto il modello in blu, corredato di tutto ciò che è necessario per un sailonbiketour.

Minicat 310
Di sicuro ci possiamo portare a bordo la bici Brompton (1100 €) più il trolley Hinterher (500 €), per esempio.

Brompton+Hinterher pieghevoli
A questi dovrei aggiungere la tendina, una Bertoni Giglio3 il cui costo si aggira intorno ai 110 €.

C'è un posto dove io andrei con questo Kombinierte Faltrad, mi è rimasto nel cuore fin da quando ero ragazzo, all'Enfola, in treno fino a Piombino, traghetto per l'Elba e poi in bici fino a destinazione. Lì ci sono luoghi meravigliosi da esplorare con un Minicat 310. Credo che non ci sia modo migliore ed ambientalmente sostenibile per una giovane coppia di amici e/ o sposi di fare le proprie vacanze.


Il percorso in bici dal Porto di Portoferraio fino al Camping Enfola è praticabile da chiunque con un minimo di fatica ed in poco tempo, sono solo 7 km con un dislivello massimo di 60 metri.

La mappa di Google Earth con il profilo elevazione



domenica 12 ottobre 2014

sabato 11 ottobre 2014


venerdì 10 ottobre 2014

Sailing Mini-Catamaran "Emotion 420" on Mar Menor, Southern Spain



Tutto il MiniCat 4,20 sta in sole due borse, e lo si può portare facilmente nel luogo di navigazione preferito, 
Si assembla in mezz'ora, il suo peso è di soli 44 kg in totale e lo si può stivare nel bagagliaio dell'auto. 
Il MiniCat 420 può essere condotto da una sola persona e ne può trasportare quattro.  
Non sono necessari patente nautica, registrazioni e ormeggi. 
Per concludere: nessun problema, solo divertimento! 
Un grande compagno per la vostra vacanza.

Deve essere bello il "Mar Menor", nel sud della Spagna.



Entorno del Caravaning La Manga del mar es precioso!

Caravaning La Manga


giovedì 9 ottobre 2014

Il "salone" e la grande illusione dello yachting


L'ispirazione mi è venuta grazie ad un bell'articolo che ho letto nel blog di Sergio Mistro, "Il Salone delle Feste (finite)", ma anche nello sfogliare qua e là le riviste di nautica al supermercato mentre Elena faceva la spesa, è tassativamente vietato ma la tentazione è troppo forte.
Ma entriamo brevemente in argomento, che non mi appresto certo a sviscerare, è solo per fare una considerazione che a me pare tanto ovvia quanto scontata: capitalisti e grandi yacht ci saranno sempre, nessuno mette in dubbio questa grazia che ci è caduta dal cielo, ma pensare che in Italia la nautica potesse essere solo quella dei grandi e dei ricchi mi sconcerta per due, e dico due, semplici motivi che vi elencherò.
Il grande yacht se lo possono permettere solo i ricchi, non ci prendiamo per i fondelli, che siano onesti, evasori o delinquenti fa poca differenza. In tutti e tre i casi per fare soldi bisogna darsi parecchio da fare, alcuni lo chiamano lavorare. Da qui nasce la prima grande illusione, non si utilizzerà mai a sufficienza un grande yacht per quanto lo si è pagato se si lavora per fare i soldi. E' lapalissiano.
L'altra grande illusione riguarda il mare e i marinai. Il mare è un ambiente ostile per quanto meraviglioso. La marineria e la navigazione sono mestieri faticosi, ma siamo proprio certi che dopo un duro anno di lavoro e tanti soldi guadagnati si voglia proprio andare a sfacchinarsi in una barca che per quanto grande sarà sempre troppo piccola davanti alle forze della natura?
Non vado oltre e non dico altro. Sarà stata la crisi? Sarà stato Monti? Sarà colpa dei Finanzieri e di tutti quelli che credono che gli armatori sono solo ricchi evasori? Ancora ci si interroga su queste fesserie, ne ho sentite a iosa sabato su LineaBlu.
Io credo che i mega yacht esisteranno sempre, così come i porti turistici pieni di ricconi con i loro coloriti e pacchiani codazzi appresso, ma siamo proprio sicuri che questo sia lo yachting, o questo è sempre stata solo una grande mega illusione, e come tutto ciò che è effimero va e viene?

Monaco Yacht Show

Scivolo nei pressi dell'Autokamp Jazina in Croazia


Ecco lo scivolo situato all'ingresso dell'Autokamp Jazina in Croazia. Mi chiedo come sia possibile che in un paese come il nostro tra tecnici comunali, geometri, architetti, ingegneri e commissioni edilizie di ogni tipo, e soprattutto di ogni spreco, non si riesca a costruire scivoli semplici, decenti e ben fatti come questo, se non molto raramente e non certo in posti ameni come Jazina.
Io ho perso ogni speranza, l'unica cultura che è rimasta qui da noi è quella del furto e della menzogna.




Ormeggi e navigazioni sul Loundoun Lake


Come l'osmosi consuma la vetroresina, così l'invidia consuma me quando vedo queste cose.
Il Loundoun Lake si trova in una riserva nel Little Tennessee River, il lago è noto anche con il nome Tellico Lake.

Balogh Sail Designs
Di seguito vi propongo l'avventura di Frank e sua moglie che navigano a vela sul loro folding kayak Long Haul Mark II dotato di vele e stabilizzatori della Balogh Sail Designs.





martedì 7 ottobre 2014

Lavori a bordo: lucidare il boma e l'albero

Leghina, pasta, panno e unto di gomito
Ero quasi tentato di farli riverniciare invece Tommaso, forte della sua esperienza con il restauro della vecchia "Aquila" di suo nonno, mi ha detto come fare: unto di gomito, leghina, panno e pasta per carrozziere. Come potete osservare il risultato è stato ottimo e scontato.

Il boma di Aspirina in tutto il suo splendore
Questo è il boma com'era prima, opaco e ossidato. Se proprio bisogna prenderselo in testa meglio che sia lucido!

Il boma, ossidato e macchiato prima della lucidatura
L'ossido è veramente noioso da togliere e sarà molto impegnativo fare lo stesso lavoro con l'albero. Piuttosto dentro al boma, come all'interno della cabina, ho trovato numerose larve di calabrone pronte a svilupparsi, meno male che me ne sono accorto. Dovrò provvedere a chiudere i canali di accesso, in cabina entrano dalla parte inferiore del tambuccio, lungo una scanalatura.

L'ossido sul boma
Nel frattempo le vele si stanno asciugando in mansarda, lavate con acqua, sapone e un pannolino di "omino bianco". Qualche macchiolina qua e là l'avevo trattata localmente con appena un po' di varichina diluita e spugnetta.

Fiocco e randa hanno occupato la mansarda
Domani toccherà alla cuscineria, quest'anno è stata un'annata umida e piovosa, bisogna lavare, asciugare e profumare di nuovo il tutto. 


lunedì 6 ottobre 2014

Disalberato Aspirina per manutenzione


Stamattina con Tommaso abbiamo disalberato Aspirina per fare manutenzione: antivegetativa, ripristino sigillante nei finestrini laterali, ritocchi allo scafo, sostituzione di tutte le drizze, manutenzione e controllo totale del motore.
In due ore abbiamo disalberato, svuotato tutta la barca e caricato tutto il materiale in auto.


Insomma, una bella faticaccia ma per Aspirina ne vale sempre la pena.



domenica 5 ottobre 2014

sabato 4 ottobre 2014

Home made sail K2 inflatable kayak



Pedro ha realizzato una canoa a vela dotando un kayak gonfiabile Intex Challenger K2 da due posti di una vecchia vela da windsurf, di un fiocchetto e di due derive laterali, tutto autocostruito. Effettivamente c'è da chiedersi come abbia fatto a farci entrare tutto ma mi sembra che il risultato sia stato eccellente.
Immagine tratta dal sito Rubberboats
Tenete presente che su San Marco questo modello di kayak gonfiabile viene 119 €, spese di spedizione incluse. Il suo peso è di soli 18 kg, ha una portata di 160 kg, le sue dimensioni gonfiato sono di 351 x 73 x 38 cm e da imballato di 44 x 25 x 62 cm.
Le riprese sono state effettuate sul Lagoa de Albufeira in Portogallo, un luogo ideale dove praticare la vela ed il surf e dove è presente un bel campeggio, l'Alagoa Camping.



Questa è un'ulteriore dimostrazione di come si possa vivere meravigliosamente la vela anche con poco ma soprattutto ovunque, portandosi la barca in una borsa.


Allora, cosa stai aspettando?


Hayden di Fastlane Sailing and Kayaking si è preso una giornata di vacanza navigando a vela da Mission Bay fino alla San Diego Bay. Nel corso della navigazione hanno pescato nella Mission Bay, poi hanno ancorato nella Sunset Cliffs per fare surf e pranzare in barca, infine si sono tuffati in acqua al largo di Point Loma. 
E' stato un giorno fantastico e ti viene da chiedere: "Perché non ho ancora un Tandem Island?"

Dal sito FASTLANESAILING
Qui siamo tra la Mission Bay e la San Diego Bay.



giovedì 2 ottobre 2014

Navegación a vela



Qualche spagnolo, o latino-americano, che legge questo blog c'è, e poi se si vuole la loro lingua si capisce abbastanza bene. La Rachele che è tornata giusto la scorsa settimana da Barcellona mi ha detto che riusciva a capire meglio lo spagnolo mai sentito che l'inglese imparato a scuola. Proa, popa, cubierta, orza abatible ..... insomma si capiscono!
Dalle foto che ha riportato Rachele ho potuto apprezzare alcune delle più belle opere di Antoni Gaudì, credo il più grande architetto di tutti i tempi.

Casa Battlò di Antoni Gaudì, mai vista una cosa del genere!


mercoledì 1 ottobre 2014


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