"CARTOPPING" è il nuovo pulsante posto sulla barra destra del blog, ovvero null'altro che una barca da portarsi dietro sul tetto dell'auto.
lunedì 16 marzo 2015
domenica 15 marzo 2015
Whitehall at RAID Finland 2005
Whitehall at RAID Finland 2005 from Harold Aune on Vimeo.
An exciting travel adventure documentary with Harold Aune and Marie Hutchinson. They enter Raid Finland in a classic Whitehall Spirit 17 rowboat, accompanied by a Whitehall Spirit 14 sailboat. Captured on film is a fleet of 21 small open boats and 72 sailors from 14 countries having fun while rowing sailing and racing through Finland’s beautiful south-western archipelago.
Un emozionante documentario che narra l'avventura di Harold Aune e Marie Hutchinson. La coppia partecipa al Raid Finland con una Whitehall Spirit 17, una barca classica a remi, accompagnati da un Whitehall Spirit 14 a vela. Nel video potrete vedere una flotta di 21 piccole imbarcazioni e 72 marinai provenienti da 14 paesi divertirsi mentre praticano vela, canottaggio e regate in un bellissimo arcipelago situato nel sud-ovest della Finlandia. (maldestramente tradotto da me medesimo da VIMEO).
Via: Whitehall
Un emozionante documentario che narra l'avventura di Harold Aune e Marie Hutchinson. La coppia partecipa al Raid Finland con una Whitehall Spirit 17, una barca classica a remi, accompagnati da un Whitehall Spirit 14 a vela. Nel video potrete vedere una flotta di 21 piccole imbarcazioni e 72 marinai provenienti da 14 paesi divertirsi mentre praticano vela, canottaggio e regate in un bellissimo arcipelago situato nel sud-ovest della Finlandia. (maldestramente tradotto da me medesimo da VIMEO).
Whitehall Solo 14 è cartoppable |
Via: Whitehall
venerdì 13 marzo 2015
mercoledì 11 marzo 2015
Circumnavigare la Pulpit Harbor con una barca minuscola
Immagine tratta da USHARBORS |
Il racconto tratta dell'avventura di due proprietari di uno yacht ormeggiato sulla Pulpit Harbor che l'hanno circumnavigata con il loro minuscolo Joel White Nutshell Pram.
Come di consueto il testo è stato tradotto ed interpretato maldestramente da me medesimo da: usharbors.
Come di consueto il testo è stato tradotto ed interpretato maldestramente da me medesimo da: usharbors.
Cosa c'è di più bello che veleggiare con un Joel White Nutshell Pram attraverso la Pulpit Harbor sotto il grande cielo del Maine come un mirtillo sulla panna montata?
E portando i cani con noi! Chiamatemi pazzo, ma penso che i nostri cani amino la vela. Eva , la nostra Nutshell Pram che ha deliziato i nostri due figli da piccoli quasi 20 anni fa, oggi lo fa per i cani.
Non c'è da sorprendersi se a loro piace. Come accade per i bambini piccoli, i cani hanno desideri semplici. I potenti occhi di un cane hanno una vista illimitata per tutto ciò che scorre nell'acqua. Una piccola barca a vela naviga in tranquillità, permettendo alle loro orecchie acute di recepire le onde sonore dei cani che latrano in lontananza. E gli infiniti profumi nel vento che i cani bramano esplorare sono ancora più forti in acqua. Il senso dell'odorato di un cane è il suo wifi, le loro quattro narici non hanno mai smesso di battere sui profumi dell'acqua.
Con il massimo dell'entusiasmo a bordo abbiamo deciso di circumnavigare la Pulpit Harbor. A bordo di una barca di 9'6 piedi, Pulpit Harbor è un grande bacino di navigazione.
Abbiamo navigato su di un “lobster” galleggiante in tutta sicurezza, sotto costa, con le sedie a sdraio a portata di mano e le poppe degli yacht a vista.
Con l'alta marea si può remare per circa un miglio fin dalle sorgenti del Pulpit Harbor ma l'albero ci ha impedito di passare sotto il ponte oggi.
Si sono rese necessarie numerose manovre e virate in ogni andatura lungo le rive frastagliate che ci ricordavano le rive dell'Adirondack.
Le tranquille virate tra gli yacht e le barche da pesca non erano notate dai molti che erano a bordo.
Abbiamo solcato baie sulle quali non si può navigare con barche più grandi. Il Cabot Cove può essere navigato da una piccola barca a vela. Con poche interruzioni ci sono volute circa due ore per circumnavigare il litorale.
Il “gran finale” è stata la nostra navigazione in solitario al tramonto.
Dalla nostra piccola barca a vela abbiamo osservato i cormorani a pochi metri di distanza da noi incollati sulle rocce che, infastiditi dalla nostra presenza, si asciugavano le penne delle ali.
Finalmente un piccolo di falco pescatore si è alzato dalle Pulpit Rock mentre ci avvicinavamo, mi piace pensare più per orgoglio che per paura, mostrando le sue nuove abilità al volo.
Avvicinandoci abbiamo potuto osservare il nido del falco pescatore costruito con ramoscelli e fango sulla cima scintillante e bagnata delle Pulpit Rock, era veramente grande.
Con un'ultima oscillazione del piccolo timone abbiamo virato verso sud dirigendoci verso la nostra barca ormeggiata all'ancora.
Mi sono girato per osservare il piccolo del falco pescatore volteggiare sulle antiche rive contro il sole del tramonto.
E' stata una navigazione a vela perfetta della quale ciascun armatore a bordo di un piccolo Joel White's non può che rimanerne deliziato.
E portando i cani con noi! Chiamatemi pazzo, ma penso che i nostri cani amino la vela. Eva , la nostra Nutshell Pram che ha deliziato i nostri due figli da piccoli quasi 20 anni fa, oggi lo fa per i cani.
Non c'è da sorprendersi se a loro piace. Come accade per i bambini piccoli, i cani hanno desideri semplici. I potenti occhi di un cane hanno una vista illimitata per tutto ciò che scorre nell'acqua. Una piccola barca a vela naviga in tranquillità, permettendo alle loro orecchie acute di recepire le onde sonore dei cani che latrano in lontananza. E gli infiniti profumi nel vento che i cani bramano esplorare sono ancora più forti in acqua. Il senso dell'odorato di un cane è il suo wifi, le loro quattro narici non hanno mai smesso di battere sui profumi dell'acqua.
Con il massimo dell'entusiasmo a bordo abbiamo deciso di circumnavigare la Pulpit Harbor. A bordo di una barca di 9'6 piedi, Pulpit Harbor è un grande bacino di navigazione.
Abbiamo navigato su di un “lobster” galleggiante in tutta sicurezza, sotto costa, con le sedie a sdraio a portata di mano e le poppe degli yacht a vista.
Con l'alta marea si può remare per circa un miglio fin dalle sorgenti del Pulpit Harbor ma l'albero ci ha impedito di passare sotto il ponte oggi.
Si sono rese necessarie numerose manovre e virate in ogni andatura lungo le rive frastagliate che ci ricordavano le rive dell'Adirondack.
Le tranquille virate tra gli yacht e le barche da pesca non erano notate dai molti che erano a bordo.
Abbiamo solcato baie sulle quali non si può navigare con barche più grandi. Il Cabot Cove può essere navigato da una piccola barca a vela. Con poche interruzioni ci sono volute circa due ore per circumnavigare il litorale.
Il “gran finale” è stata la nostra navigazione in solitario al tramonto.
Dalla nostra piccola barca a vela abbiamo osservato i cormorani a pochi metri di distanza da noi incollati sulle rocce che, infastiditi dalla nostra presenza, si asciugavano le penne delle ali.
Finalmente un piccolo di falco pescatore si è alzato dalle Pulpit Rock mentre ci avvicinavamo, mi piace pensare più per orgoglio che per paura, mostrando le sue nuove abilità al volo.
Avvicinandoci abbiamo potuto osservare il nido del falco pescatore costruito con ramoscelli e fango sulla cima scintillante e bagnata delle Pulpit Rock, era veramente grande.
Con un'ultima oscillazione del piccolo timone abbiamo virato verso sud dirigendoci verso la nostra barca ormeggiata all'ancora.
Mi sono girato per osservare il piccolo del falco pescatore volteggiare sulle antiche rive contro il sole del tramonto.
E' stata una navigazione a vela perfetta della quale ciascun armatore a bordo di un piccolo Joel White's non può che rimanerne deliziato.
martedì 10 marzo 2015
MAE, prove di montaggio e smontaggio completo
La necessità di verificare alcuni dettagli tecnici nella mia Walker Bay Brezze 10, quali per esempio il perfetto scorrimento della deriva, ma anche il calcolare i tempi di montaggio e smontaggio nonché gli sforzi necessari mi hanno spinto ad approfittare della bella giornata ed effettuare un'ulteriore prova su MAE prima del varo in modo da non avere sorprese.
Al termine del montaggio completo ho effettuato una discreta quantità di foto con e senza tubolari.
Per rimuovere la barca dal garage, montarla sul carrellino, effettuare la prova e le foto ed infine rimettere tutto a posto, incluso tutti i materiali nella apposita scaffalatura, ho impiegato circa tre ore.
Tempi di sistemazione ed assemblaggio:
- Sistemazione sul carrello: ho fatto tutto da solo ed ho impiegato non più di 10 minuti. Per evitare rigature e danneggiamenti allo scafo ho appoggiato sopra il carrellino il "coltrone" in stoffa e piuma che utilizzo per la copertura.
- Montaggio armo velico completo: il montaggio prevede l'applicazione del timone, della deriva, dei remi, dell'albero con la vela ed il fiocco ed infine delle drizze e delle scotte. Ci sono voluti circa 20 minuti, non di più.
- Montaggio e gonfiaggio dei tubolari: questa è stata l'operazione più lunga e laboriosa. Ci sono voluti circa mezz'ora per il montaggio e dieci minuti per il gonfiaggio. Ci vuole anche una certa attenzione per evitare che le punte delle viti non danneggino il tubolare.
In totale ho impiegato un'ora e dieci, credo che con maggiore esperienza si possa arrivare ad un'ora, forse anche meno.
Dal punto di vista estetico la barca è molto bellina in tutti e due i modi, bisognerà vedere come si comporta in navigazione, certamente proverò prima senza i tubolari montati.
Tutto il resto del tempo l'ho impiegato per fare le foto e rimettere tutto a posto.
Lo sforzo è stato relativo ma alla fine un po' di stanchezza l'ho sentita per cui ho elaborato delle considerazioni finali, tanto per non andare oltre con i sogni e rimanere con i piedi per terra in merito alle possibilità che abbiamo io ed Elena.
Conclusioni:
- Per non sforzarsi eccessivamente è conveniente sistemare la barca sopra l'auto la sera prima di partire, che siano uno o più giorni, in modo da effettuare il viaggio riposati.
- Se si parte per un giorno conviene montare i tubolari solo in caso di necessità, infatti senza il montaggio di questi ultimi occorrerà non più di mezz'ora per la messa in acqua e lo stesso tempo per la risistemazione sull'auto.
- Premesso questo si possono fare uscite giornaliere anche con una discreta periodicità, purché i chilometri di percorrenza non siano molti. Se si fanno più di 100 km è consigliabile rimanere almeno due giorni, oppure riducendo la periodicità per non stancarsi troppo.
- In ogni caso vedremo con la prova dei fatti.
Ovviamente queste considerazioni valgono solo per gli ultra cinquantenni come me e non troppo atletici, altrimenti con una barchetta del genere ci si può fare tutto quello che si vuole.
Questa è la FOTOGALLERY completa.
Portrait de Florence Arthaud
Un pensiero per Florence, la piccola sposa dell'Atlantico, e per tutte le altre giovani vittime di un tragico quanto assurdo scontro tra elicotteri.
Sopravvissuta a numerosi incidenti, in mare e non, il suo motto che pronunciava fin da adolescente ha chiuso il suo cerchio: Demain, on sera tous morts"
Sopravvissuta a numerosi incidenti, in mare e non, il suo motto che pronunciava fin da adolescente ha chiuso il suo cerchio: Demain, on sera tous morts"
lunedì 9 marzo 2015
BoatWasher, l'alternativa svedese all'antivegetativa
Dal sito BoatWasher |
BoatWasher, il sistema antivegetativo ecologico.
Non sarà più necessario applicare antivegetative tossiche per proteggere lo scafo, basterà pulire la carena periodicamente con delle spazzole.
Il sistema proposto da BoatWasher è efficace, veloce e pulisce la carena sia che si possieda una barca a vela che a motore rendendo il diporto nautico più rispettoso dell'ambiente, più comodo e più economico.
A. Riduce del 95-100% il rilascio di sostanze tossiche nell'ambiente
Nel mese di aprile-maggio di ogni anno gli armatori svedesi utilizzano circa 500.000 kg di vernici antivegetative. Quanta ne viene utilizzata nel resto del mondo ancora non si sa. Questa vernice, che si applica sul fondo delle barche, rilascia delle tossine dannose per le piante, gli animali e gli esseri umani e aumenta il contenuto di rame e di altri metalli negli oceani, nei laghi e nei cantieri navali.
Questo nuovo metodo di pulizia dello scafo è molto ecologico in quanto i proprietari delle barche non hanno più bisogno di verniciarlo. Infatti basta pulirlo regolarmente in una stazione di lavaggio. Con questo sistema i proprietari delle barche interrompono immediatamente l'inquinamento che proviene dalle loro barche, e per sempre.
B. Comodo ed ecologico
I proprietari di imbarcazioni non avranno più bisogno di comprare la vernice antivegetativa, né avranno bisogno di pulire la barca da alghe ed altre incrostazioni, comunque depositatesi, prima di applicarla di nuovo.
Si fa tutto in 15 minuti ogni tanto al posto di ore di pittura e pulizia dello scafo, Il costo approssimativo è di circa 50 € per lavare una barca di sette metri.
(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: boatwasher.se).
Personalmente ritengo che questo sistema dovrebbe essere reso obbligatorio nei laghi e in prossimità delle aree marine protette a prescindere dalla sua economicità e semplicità di utilizzo.
Per quanto riguarda le barche a vela queste ne gioverebbero molto anche dal punto di vista delle prestazioni in quanto la vernice applicata sullo scafo ne riduce come minimo la velocità.
Via: BÅTMILJÖ
Il sistema proposto da BoatWasher è efficace, veloce e pulisce la carena sia che si possieda una barca a vela che a motore rendendo il diporto nautico più rispettoso dell'ambiente, più comodo e più economico.
A. Riduce del 95-100% il rilascio di sostanze tossiche nell'ambiente
Nel mese di aprile-maggio di ogni anno gli armatori svedesi utilizzano circa 500.000 kg di vernici antivegetative. Quanta ne viene utilizzata nel resto del mondo ancora non si sa. Questa vernice, che si applica sul fondo delle barche, rilascia delle tossine dannose per le piante, gli animali e gli esseri umani e aumenta il contenuto di rame e di altri metalli negli oceani, nei laghi e nei cantieri navali.
Questo nuovo metodo di pulizia dello scafo è molto ecologico in quanto i proprietari delle barche non hanno più bisogno di verniciarlo. Infatti basta pulirlo regolarmente in una stazione di lavaggio. Con questo sistema i proprietari delle barche interrompono immediatamente l'inquinamento che proviene dalle loro barche, e per sempre.
B. Comodo ed ecologico
I proprietari di imbarcazioni non avranno più bisogno di comprare la vernice antivegetativa, né avranno bisogno di pulire la barca da alghe ed altre incrostazioni, comunque depositatesi, prima di applicarla di nuovo.
Si fa tutto in 15 minuti ogni tanto al posto di ore di pittura e pulizia dello scafo, Il costo approssimativo è di circa 50 € per lavare una barca di sette metri.
(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: boatwasher.se).
Personalmente ritengo che questo sistema dovrebbe essere reso obbligatorio nei laghi e in prossimità delle aree marine protette a prescindere dalla sua economicità e semplicità di utilizzo.
Per quanto riguarda le barche a vela queste ne gioverebbero molto anche dal punto di vista delle prestazioni in quanto la vernice applicata sullo scafo ne riduce come minimo la velocità.
Via: BÅTMILJÖ
domenica 8 marzo 2015
In collaborazione con gli architetti navali Finot-Conq, Marine Composite lancia BIHAN 650
Bihan 650, dal sito Finot-Conq |
Marine Composite, con Bihan 650, punta sulla tecnologia, lo stile e l'innovazione finalmente abbinati ad un veliero di piccole dimensioni, trasportabile e con deriva mobile, insomma tutto ciò che auspichiamo da anni.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 6.50 m
Larghezza: 2.54 m
Pescaggio: 0.20 - 1.20 m
Peso: 750 kg
Sup. velica: 28 mq (bolina), 48 mq (portanti)
Posti letto: 4
Le attrezzature sono in carbonio e lo spinnaker asimmetrico, la finitura del ponte è in teck.
Lascio ai più esperti di me le valutazioni tecniche ma personalmente la considero una bellissima barca.
venerdì 6 marzo 2015
Boat Parking Port Land
Siamo nel Port Land a Hyères, Provence-Alpes-Côte d'Azur. Non c'è nulla di romantico come in un marina però forse è un po' più economico, credo che si risparmi soprattutto sulle antivegetative.
Qui ci sono le TARIFFE, annuali, mensili e settimanali. inclusi gli orari che permettono la messa in acqua istantanea. Le categorie vanno da meno di 6 metri fino a 9 metri.
giovedì 5 marzo 2015
Car-top Boat Park a Castiglione del Lago, pronti per il varo di MAE
Da un'immagine di Google Earth |
Il varo di MAE non potrà essere che lì, a Castiglione del Lago, a fianco della darsena dove abbiamo tenuto per dieci anni le nostre barche. Lì c'è una sorta di "car-top boat park" perché c'è tutto quello che serve, il parcheggio per l'auto, il prato dove fare pic-nic, un piccolo pontile ed una specie di scivolo naturale.
La data è prevista per l'inizio della nostra stagione velica, da fine marzo, presumibilmente l'ultimo fine settimana o, secondo il meteo, il primi giorni di aprile, durante la Pasqua.
Non vedo l'ora, MAE è già pronta per partire!
Il caldo sole di primavera, le lievi brezze che accarezzano dolcemente il lago, il fruscio della barca che scivola silenziosamente nell'acqua ...... cosa si può desiderare di più dalla vita.
martedì 3 marzo 2015
Affidamento in gestione Isola Polvese, son desto?
La vedete questa villa ducale, inclusi tutti gli annessi e il giardino del Porcinai?
E questo meraviglioso castello?
E tutto quello che c'è intorno?
Inclusi i moli ...
e la chiesetta? Ebbene li danno in gestione alla mastodontica cifra di
10.000 € / anno + IVA
e c'è anche l'Ostello ad ancora meno (8000 €/ anno).
ENTRO IL 19 MARZO, No comment! Son desto?
Cartopping: protezione anticaduta per portatutto
Sia nella fase di carico che durante il trasporto, credo che sia indispensabile una protezione laterale sulle barre, anche se durante il viaggio la barca non si dovrebbe muovere grazie alle cinghie.
In ogni caso, visto che è stato molto semplice, ho preferito prendere delle precauzioni inserendo quattro piolini nei due portatutto, ovviamente quelli dalla parte del carico vanno inseriti successivamente alla sistemazione sul tetto dell'auto.
Non so se ci sono oggetti del genere disponibili come "optional" alle barre ma, considerato che ho pochissimo spazio a disposizione, ho preferito utilizzare viti, dadi e rondelle, nulla di più.
Il tubicino di plastica serve a proteggere la barca da eventuali danneggiamenti.
OMG: qualcuno ha perso la barca!
Dalla rivista Boating Magazine (22 ottobre 2014):
Trasportare la barca in completa sicurezza è di fondamentale importanza; mentre stai rimorchiando il tuo orgoglio e la tua gioia sul tetto della tua auto, devi essere assolutamente sicuro di non aver trascurato nulla e di sapere bene come fare. Il varo e l'alaggio sulla rampa sembrano molto più complicati del trasporto, tuttavia se non assicuri la tua barca in maniera corretta c'è una buona probabilità di non avere più una barca da varare quando si arriva alla rampa.
Via: Boatingmag
Via: Boatingmag
lunedì 2 marzo 2015
Come realizzare un "car-top boat park"
car-top boat park, adattato da rdn.bc.ca, Regional District of Nanaimo |
Dopo anni di proposte di porti verdi e a secco ecco la novità, il "car-top boat park". Si tratterebbe, così come è stato proposto da alcuni residenti, abitanti nei pressi del Quennell Lake, di una piccola area attrezzata di un parcheggio, area di carico/ scarico, pontile e servizi per i car-topper.
Nella figura ho provveduto a semplificare e a tradurre le caratteristiche di progetto che sembra molto interessante.
Il "car-top boat park" è il primo modello di approccio alla nautica, un sistema semplice ed economico per sviluppare il turismo nautico in ogni sua manifestazione e, indipendentemente dalla condizione economica e sociale, in modo ecologico e altamente compatibile con l'ambiente.
Ce ne vorrebbero a migliaia negli 8000 km delle nostre coste ma soprattutto anche nei nostri magnifici laghi e lungo i fiumi.
Come promesso qualche giorno fa, evito di fare ulteriori commenti su come si dovrebbe comportare la nostra classe dirigente, mi permetto solo di dare un piccolo consiglio su come potrebbero investire alcune e poche centinaia tra le migliaia di euro che l'Italia non riesce a spendere dei finanziamenti europei.
Evviva il car-topping!