sabato 15 ottobre 2011

Lo scivolo di Nizza


Afficher Cales de mise à l'eau de CAP Breizh sur une carte plus grande

Trovato grazie al sito francese CAP Breizh lo scivolo di Nizza è situato nel mezzo del suo porto turistico gestito da Riviera-Ports a cui vi potrete rivolgere per avere informazioni, per prenotarne l'utilizzo, conoscerne il costo e l'eventuale disponibilità di parcheggio per auto e carrello. Nel loro sito ci sono molte informazioni e gran parte delle tariffe. L'accesso allo scivolo è buono ed il suo utilizzo facile.

Il porto di Nizza, dal sito Riviera-Ports



venerdì 14 ottobre 2011

Lo scivolo di Baia Sistiana nel Golfo di Trieste

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Lo scivolo di Baia Sistiana, nel Golfo di Trieste, sembra un ottimo punto di partenza per frequentare quelle zone, dalla Laguna Veneta, fino all'Istria e la Croazia. Scivolo pubblico con pendenza ottimale è situato in un contesto in cui non mancano né spazi per parcheggiare, né possibilità di ormeggio protetto. Bello insomma.


Altre informazioni le potrete trovare su:


mercoledì 12 ottobre 2011

Natanti, si ritorna all'immatricolazione?


Non so se piangere o ridere o cos'altro, in questa schizofrenia dilagante non ci rimane che esserlo. Quello che però mi sconcerta è l'ipocrisia di quelli che si lamentano con frasi che vanno dal patetico al retorico come "si uccide definitivamente la piccola nautica e la cantieristica minore". Ma scusate, questi signori dove erano quando si costruivano porti solo per barche sopra i dodici metri? Dove erano quando, nel cercare un posto barca per il mio barchino, mi si guardava con disprezzo? Ma a chi interessa veramente la piccola nautica? A nessuno, altrimenti si sarebbero lamentati prima.
Ma entriamo nel merito, il Giornale della Vela ne parla in due articoli: ART.1 e ART.2. Se comprendo la critica a questa classe politica, a dir poco sconsiderata, non capisco perché si scandalizzano tanto. Oggi la proprietà di un natante da 9.90 metri del valore di 120.000 € può essere gestita allo stesso modo di quella della mia bicicletta. Vi sembra una cosa ragionevole? Quanti evasori si saranno leccati i baffi e arricchiti su questo piatto ricchissimo che in questi anni gli è stato posto in tavola? Credo e vedo tantissimi, pensate, gestire un valore di 100.000 come se fosse un rotolo di carta igienica.
Certamente a questo punto chi pagherà di più come al solito saranno quelli che avendo una barchetta di sei metri saranno messi assieme ai grandi yacht di dieci e, con la solita retorica da quattro soldi sulle ingiustizie, faranno pagare tutti allo stesso modo o quasi. E su questo sono fortemente preoccupato, non c'è da aspettarsi nulla di buono dalle teste vuote. E poi dimenticavo, quante vecchie barche sotto i dieci metri dovranno essere affondate, consiglio un business: il loro smaltimento. Un ultimo suggerimento, che la vostra prossima barca non sia più lunga di cinque metri, non pesi più di 300 kg, non abbia un motore superiore a 2 cavalli ed infine che sia trasportabilissima, magari con la bici.

SailonBike è lo sport più bello del mondo!


martedì 11 ottobre 2011

Il Dinghy 12" Sant'Orsola

Dinghy 12", Dal sito cantieri Sant'Orsola
Abbiamo parlato anche ultimamente del dinghy, questa bella deriva progettata nel 1913 da George Cockshot ma quest'immagine che ci viene proposta dai Cantieri Sant'Orsola mi attizza proprio. Cosa significano quelle cuccette sotto le panche? Sembra davvero che si stia pensando seriamente di attrezzare un dinghy per il campeggio nautico? Quasi certamente una bella tenda sopra la barca potrebbe essere altrettanto comoda, se non più, di una cabina. Mi sembra veramente un'idea fantastica considerando che il dinghy è facilmente trasportabile e non pesa più di 130 kg. Belli questi dinghy dei Cantieri Sant'Orsola.

Dinghy 12", Dal sito cantieri Sant'Orsola


lunedì 10 ottobre 2011

Pisces 21, Akela under sail


Pisces 21, 'Akela' from Classic Boat Shop on Vimeo.

"Tutti hanno un paio d'ali, ma solo chi sogna impara a volare" cantava Jim Morrison alla fine degli anni '60.  E come non si può dire che questo stupendo daysailer/ weekender, il Pisces 21, realizzato nel Maine da Classic Boat Shop,  non sia un vero e proprio sogno, una barca da sogno. Per costare costa, ma darei qualsiasi cosa per possedere una barca così. Le sue linee sono ispirate al Herreshoff Fish Class Daysailer, un bellissimo sloop che apparve per la prima volta nel 1915 nella Buzzard's Bay, appartenendo per le sue linee d'acqua, la sua storia e le sue eccellenti finiture alla migliore tradizione dei costruttori di barche del Maine. 

Pisces 21 sul carrello, dal sito Classic Boat Shop
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 6.4 m
Larghezza: 2.2 m
Pescaggio: 0.6 m
Peso a vuoto: 1475 kg 
Peso deriva/ zavorra: 725 kg
Sup. velica: 24 mq

Pisces 21 "Northwest", dal sito Classic Boat Shop


sabato 8 ottobre 2011



venerdì 7 ottobre 2011

Wherries

New Foiundland Trap Skiff, dal sito Duck Trap
Vi rendete conto? I Wherries sono i "barchini", non avrei mai pensato che questa definizione a noi tanto cara delle nostre piccole barche avesse una traduzione anche in inglese. I Wherries sono barche a vela e a remi dalle belle linee e dalle traverse tornite. Cinquecento anni fa facevano parte della vita di tutti i giorni lungo le sponde del Tamigi ed erano formidabili barche da pesca al salmone. In Inghilterra c'è ancora chi le fabbrica oppure chi fornisce i piani di costruzione per realizzarli da soli: Duck Trap Companies. Sono veramente belle queste barche! Dimenticavo, barchino al singolare si dice "Wherry".
New Foiundland Trap Skiff, dal sito Duck Trap

Lo scivolo di Torbole sul Garda


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Segnalatomi da Marek di Northeaster, pubblico qualche foto di questo scivolo pubblico situato nel centro di Torbole. Per quanto riguarda parcheggi, a pagamento, conosciamo tutti la situazione di Torbole, così come l'affollamento, consigliato di evitare nei periodi di maggior ressa. Come si evince dalle foto in questo scivolo non ci sono grandissimi spazi di manovra, ma che meraviglia!

Foto di Marek
Foto di Marek


mercoledì 5 ottobre 2011

La Presqu'île du Ponant con Astus Boats

Etoile Marine Mediterranee
"Au bord de la mer", i Clubs Balambra offrono una variegatissima serie di opportunità per le vacanze e, tra gli altri, in uno dei luoghi più esclusivi del Mediterraneo, nella Penisola di Giens in Costa Azzurra. Ma non mi voglio soffermare sul Club, che ognuno di voi potrà valutare autonomamente, quanto sul fatto che questo offre il vantaggio di noleggiare i trimarani Astus Boats in quella zona e, nel caso si prendesse un Astus 20.2 cabinato si può pernottare in barca. Questo è il LISTINO PREZZI. Il noleggio delle imbarcazioni non è vincolato dalla residenza nel Club, basta rivolgersi alla Base Nautica
Come ho già detto altre volte, ai tanti che si affacciano al mondo della vela e che intendono acquistare la loro prima barca, l'eventualità di fare prima un charter è una carta sicuramente da giocare tanto più che, volendo, ti mettono a disposizione un istruttore. 

L'Astus 18.2, dal sito Astus Boats
C'è da aggiungere che quella del charter è un'opzione che non va mai scartata a prescindere dalla proprietà di una piccola barca che si tenga vicino a casa, infatti, conti alla mano, può essere più conveniente noleggiarla che averla e/ o portarsela dietro ogni volta, con tutti i vantaggi che ne conseguono anche in termini di sicurezza visto che le barche sono seminuove e dotate di tutto il necessario. 
Altro vantaggio è che si può noleggiare la barca per solo una giornata quindi l'opportunità è "per tutte le tasche", e la formula week-end con pernottamento con il cabinato al prezzo di 375€ è certamente il migliore dei "compromessi" da attuare durante una vacanza in famiglia, magari  pianificando una puntatina alle Porquerolles.  
Ulteriore aspetto che voglio mettere in risalto è quello della "prova": tantissimi sono gli appassionati di vela e di nautica, ma non tutti sono portati per il pernottamento in una barca medio piccola, provare significa sviluppare idee chiare su quale tipologia di veliero dovremmo acquistare, per il daysailing o la crociera, sportivo o comodo, carrellabile o no.



martedì 4 ottobre 2011

Come costruire una barca in tre giorni

La barca costruita in tre giorni, dal sito Classiboats
Oh my God! E' fantastico questo articolo, viene voglia di prendere seghetto e trapano e cominciare subito. Classicboats ci insegna a costruire una barca in tre giorni: How to built a boat in three days: Part1, Part2 la parte finale ancora la devono pubblicare ma queste due prime sezioni sono più che eloquenti.
Anche l'armatore di Daisy Grace ne ha costruita una da portarsi dietro al suo magnifico BayCruiser20 della Swalloboats e questa è la barchina che ha realizzato con le sue mani questa estate:

Il dinghy autocostruito, dal blog di Daisy Grace
Anche questo dinghy a vela, del quale si possono scaricare gratuitamente i disegni è veramente carino: 3.8m Dinghy.

3,8, dinghy, dal sito Dinghy.pl


In risposta a Beppe Grillo ..... amo i velisti

La foto di un'Idea19, barca per autocostruttori, dalla FOTOGALLERY di Luca
La risposta di Luca a Beppe Grillo .... amo i velisti. Fantastica, bravo Luca. Per capire cosa è la vera vela basta guardare la FOTOGALLERY di Luca.

amo i velisti

amo quelli che al prezzo di una bici elettrica si sono comprati una barchina a vela.

amo quelli che fanno vela con un 5 metri, senza scarpe Prada, senza vele al carbonio, ma senza vergogna ne parlano con armatori di yacht superlusso.

amo quelli che le domeniche di sole, invece di rinchiudere i figli in un cinema, li portano in barca all'aria aperta.

amo quelli che lottano contro la casta dei marina privati per avere un posto barca ad un prezzo onesto.

amo i velisti che in mare, quando incrociano una barca a motore, vedono nell'altro un altro marinaio ... e se sei in difficoltà ti danno una mano.

amo quelli che in mare quando ti incontrano fanno un cenno di saluto, perchè comunque siamo tutti in mare a godere di una natura più grande di noi.

amo quelli che quando vedono un velista non dicono "ecco un ricco, un evasore, un pappone ...", ma giudicano l'altro senza pregiudizi

amo tutti gli italiani che si rendono conto che siamo nella nazione con più costa e nel centro del mediterraneo ... nonostante in Italia il senso di "marineria" e pari a Zero.

amo tutti gli italiani che donano gratuitamente parte del loro tempo per portare in barca (grande o piccola che sia) bambini, famiglie e diversamente abili per condividere con loro quanto hanno ricevuto dalla vita.

amo qualsiasi cosa galleggi sull'acqua, sia essa a motore che a vela, ma soprattutto i marinai orgogliosi per quello che sono .. e non per quello che hanno.


sabato 1 ottobre 2011

Amo il Trasimeno e la mia barca


Sembrava di essere in un pomeriggio di fine Agosto invece che il primo di Ottobre oggi al Trasimeno. Una leggera brezza tra i 4 e i 5 nodi ci ha fatto muovere sempre e placidamente nelle sue acque. Ho avuto anche modo di dare una bella pulita allo scafo e alla carena mentre Elena tentava in qualche modo di mantenere la rotta. Insomma, come sempre, un meraviglioso pomeriggio ed anche oggi abbiamo fatto due incontri, un Meteor e il mitico "Mezzo Limone" un Cramar 599. Il Cramar 599, è un bel barchino, molto simile ad Aspirina per la sua opera viva alta e l'ampio spazio in cabina e nel pozzetto.
Ed ecco invece Mezzo Limone ormeggiato al Circolo Velico, spero che i suoi armatori non si dispiacciano se pubblico una sua foto di un paio d'anni fa.


Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 5.99 m
Larghezza: 2.50 m
Pescaggio: 1.04 m
Peso: 960 kg
Sup. velica: 22 mq
Altezza in cabina: 1.55 m
Portata: 6 persone

Ed infine ecco la nostra fotogallery completa: Amo il Trasimeno e la mia barca.



In alto mare con un catamarano gonfiabile


Bellissimo video, viene da pensare "ma se lo fanno loro, non potremmo farlo anche noi con i nostri barchini?". Le prime 800 miglia della Mini Transat sono state caratterizzate da venti al traverso sui 5/8 nodi e pochissima onda, le condizioni ideali per me!.
Altra considerazione, il tragitto che loro hanno fatto con l'aereo io l'avrei fatto con "sailonbike", sai che spettacolo "terra e mare" meravigliosi.


giovedì 29 settembre 2011


Odio ai velisti

Dal Blog di Beppe Grillo
Non è che ami moltissimo questo personaggio, forse non lo capisco, probabilmente i "signori" che risiedono in Parlamento si meriterebbero di molto peggio, però non ha tutti i torti: ODIO AI VELISTI. Aggiungo un'altra considerazione, io li ho chiamati "signori" lui ha il coraggio, o le possibilità, di chiamarli come meritano, ... 

Credo che una BP dovrebbe sponsorizzare un altro tipo di vela, dal sito Banque Populaire


mercoledì 28 settembre 2011

Lo scivolo di Desenzano del Garda


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Anche se quasi in notturna, su Google Maps lo scivolo si vede abbastanza bene, così come l'ampio piazzale e la sua completa accessibilità. La segnalazione l'ho avuta da Federico che, in quelle zone, ala e vara il suo "Millepiedi". Ecco qualche foto che ripubblico volentieri. Lo scivolo è pubblico e il parcheggio attiguo non prevede la sosta dei carrelli.

Foto di Federico
Foto di Federico 
Foto di Federico 

martedì 27 settembre 2011

Deep Water, la folle regata

Donald Crowhurst, dal sito Everyeye
Era tanto che lo pieggiavo ed oggi, grazie ad una segnalazione, l'ho potuto vedere in streaming su RAI5. Questo film - documentario, secondo me, è bellissimo perché alla narrazione giornalistica si intercalano immagini e fatti realmente accaduti con interviste ai personaggi reali e cineriprese che coinvolgono emotivamente lo spettatore in maniera magistrale. Credo che tanto si sia scritto su questa tragica competizione quindi non vi annoierò con la mia ignoranza, e se volete conoscere un parere più brillante del mio c'è la recensione del libro effettuata da Amikus su Dinghy Mirror.
Solo questo mi è venuto alla mente appena ne ho terminato la visione:
"A parte chi a vinto che sicuramente lo ha meritato se non altro per la generosità, oltre che per la bravura, ne escono tutti a pezzi: il protagonista un uomo schiacciato dai suoi stessi sogni, i media che si comportano come sempre da nausea, il mondo dell'imprenditoria arrogante e avido, Bernard Monitssier un grande navigatore? Forse, ma non capisco il gesto, non amo i "mollo tutto e me ne vado", per me i veri eroi sono i "duri i banchi", a testa bassa e tutti zitti. 
Ho trattenuto a stento le lacrime, un quadro dell'esistenza che prescinde dalla vela e dalla regata."


Mi perdonino coloro che si sono risentiti, lungi da essere una recensione considerata la mia, già ammessa, ignoranza in materia. Cito solo l'ultima delle mie risposte sulla controversia:
"Lo sai per me chi è un eroe? Mia moglie Elena, che come tante altre donne che lavorano, un'ora fa è uscita per tornare in classe, la sua nuova prima con venti bambini di cui alcuni con problemi gravi. Lei non scriverà mai dei libri, di lei non si dirà mai che è coraggiosa, di lei si è detto che è fannullona, di lei si è detto che quei 1400 euro al mese dopo 20 anni di lavoro sono troppi e gli va tolta la tredicesima al posto del contributo di solidarietà ai ricchi. Lei ha pensato ai suoi figli, agli apparecchi ai denti, ai loro libri, alla scuola, a pagare le tasse, ora pensa all'università dei ragazzi, pensava a me quando ero in ospedale e poi tutto il resto. Di lei non parlerà mai nessuno, lei non potrà mai andarsene."


lunedì 26 settembre 2011

Onawind Blue e la sua tenda

Summer Cruise, da The Invisible Workshop
Bella questa immagine di Camping Nautico fatta con una Quechua, una di quelle tende che si montano in due secondi. Bel racconto, bella esperienza, bella barca su The Invisible Workshop. E c'è anche un video delle navigazioni di Onawind Blue in Mediterraneo, nella magnifica Ibiza. Questo si che è carrellare, questo si che è campeggio nautico!


domenica 25 settembre 2011


sabato 24 settembre 2011

Über den Jollenkreuzer FAM

Il Klepper FAM è un piccolo cabinato a vela fabbricato in Germania che ho avuto occasione di ammirare al lago nello stesso pontile dove era Aspirina. Barchina semplice, leggera, abitabile per due, fa parte della schiera di quei velieri che ti danno poche preoccupazioni, sia per la qualità di esecuzione che per il semplice fatto che viene prodotto da quasi mezzo secolo sempre allo stesso modo, vantando una schiera di appassionati fra i frequentatori dei laghi della Germania e dell'Austria. Esiste un sito di classe dove trovare informazioni e tutte le manifestazioni che raccolgono gli armatori di queste piccole barche: FAM-KV. C'è anche chi si è appassionato ad un magnifico restauro: Il restauro di un Klepper FAM.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.40 m
Larghezza: 2.05 m
Peso: 450 kg
Pescaggio: 0.44 m
Sup. velica: 15.5 mq
Persone trasportabili: 5
Essendo una barca molto popolare, nel mercato dell'usato dei paesi del nord europa si trova a prezzi molto contenuti dai 1500 - 2000 € in su.



venerdì 23 settembre 2011

Gruppo Velico Giara's Cup

Dal sito Giara's Cup, il loro simbolo
Il Giara's Cup è, secondo me, il gruppo velico più bello che esista, e non solo per le avventure veliche da carrello che si svolgono tra Istria, Croazia, Elba e laghi del Nord, ma anche per le fantastiche barche che hanno restaurato, l'ultimo un magnifico Pellicano di Ernesto Quaranta.

Ramona, uno dei cinque Pellicani del Giara's Cup
Il Pellicano mi piace sia per la sua bella linea ma anche per il fatto che è piccolo e facilmente trasportabile, ha due cuccette e non arriva a cinque metri di lunghezza e ai due di larghezza. Parleremo ancora di questa barca che mi attira parecchio.

Un bel Pellicano in vendita qualche anno fa sulla Costa Etrusca


giovedì 22 settembre 2011

Lazy Ka, la barca ideale

Dal sito di LazyKa
Abbiamo parlato in più occasioni di questa piccola barca carrellabile, il WWPotter, ma quello che vi propongo oggi, LazyKa, fa veramente sognare. Il West Wight Potter 15 è, secondo me, uno dei rari esempi di cabinato carrellabile ideale.
Ecco gli altri articoli:
Insomma, poco più di 200 kg, neanche 5 metri di lunghezza, 1.7 metri di larghezza, 8 metri quadri di vele, la barca che si tiene in giardino e che si trasporta con una FIAT 500!

Piano velico, da Sailboatdata
Il West Wight potter 15 è una barca molto conosciuta ed apprezzata in America e in Inghilterra, dovrebbe esserlo anche da noi. Noterete nel video, oltre la serenità degli armatori, il bel tendalino sotto il boma e la possibilità di togliere e mettere l'albero "a braccio". Mi piace!


Un sogno, portarla col cinquino.

Il cinquino sotto casa

mercoledì 21 settembre 2011

Gli scivoli dal Monte di Procida per il Regno del Nettuno


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Se quello che ho scritto è vero, Procida, l'isola più bella del mondo, allora devo dare qualche informazione su come arrivarci, anche se queste sono mutuate più dalla tecnologia che dai ricordi. Infatti l'unica cosa che ricordo bene è che tenevamo il motoscafo nel cantiere proprio accanto allo scivolo di Baia e da lì partivamo per Procida con tutte le nostre valige a bordo, noi sette a volte anche con degli ospiti e il cane. Il motoscafo lo tenevamo ormeggiato tutto il mese alla boa davanti alla spiaggia della Chiaia, quindi credo ben protetto dai frangenti visto che è rimasto sempre lì e comunque non lontano ci sono la Corricella e le sue foranee dove poter riparare in caso di necessità.

Il nostro FIART ormeggiato alla Chiaia
Non bisogna dimenticarsi però che, contrariamente ad allora, oggi il Regno del Nettuno è Area Marina Protetta, quindi bisogna ben sapere dove andare e dove poter ormeggiare: Attività Permesse, dal sito Regno di Nettuno. Da quello che sembra tutto ciò in quella zona non può essere fatto, salvo autorizzazione.
Comunque, tornando agli scivoli, dal Monte di Procida ce ne sono due, uno nel nuovo Marina di Acquamorta, che è ben visibile su Google Maps, e l'altro è quello di Baia che si vede molto bene sulle Mappe di Bing: Scivolo di Baia, tutti e due sono buoni e facilmente accessibili. Altro consiglio da dare, oltre che cercarsi un bel parcheggio a pagamento, è quello di dimenticarsi di questi luoghi in pieno mese di Agosto, la stessa Procida e Ischia sono invivibili. Raggiungere le due isole invece è facilissimo, navi e traghetti a parte, e la traversata prevede circa due miglia di navigazione per la prima e, successivamente, altre due per la seconda. E' la navigazione ideale per una barca a vela di dimensioni medio piccole come le nostre e i luoghi, come già detto, sono meravigliosi.
Qualche altra informazione in più la potrete trovare su: 
Nota parcheggi: tra Pozzuoli e Baia ci sono diversi parcheggi a pagamento e, purtroppo, come in ogni luogo in Italia i prezzi sono abbastanza cari considerando che va lasciato anche il carrello.


martedì 20 settembre 2011


lunedì 19 settembre 2011


Yeoman & Kinsman

Dal sito Yeoman&Kinsman
Più sono i giorni che impiego ad approfondire questo bellissimo mondo della piccola nautica e più mi rendo conto di quanto in giro si trovano delle barche meravigliose. Che cosa si può dire di questi due velieri Yeoman & Kinsman, praticamente uguali meno il fatto che una è a deriva mobile e l'altra no, se non che lasciano stupefatti per la loro bellezza. Esiste anche l'Associazione di Classe di supporto agli armatori e agli Yacht Club per regate  e manifestazioni con tante informazioni utili e foto per chi fosse interessato.
Nonostante tutto mi stupisco ancora di quanto questo tipo di produzione venga del tutto snobbato in Italia, ma non dovrei: come si può in un paese diviso in due tra pochi, famosi, politici e  ricchi e dall'altra parte tanta povera gente che lavora a testa bassa nelle aziende, nei negozi e nel pubblico impiego, tartassata da ogni tipo di balzello, potersi permettere una barca di sei metri? E' ovvio che vadano per la maggiore solo i "loro" grandi yacht.
Ma dimentichiamo le cose sgradevoli e diamo qualche dettaglio:
Lunghezza: 6 m
Larghezza: 1.9 m
Peso totale: 670 kg
Peso zavorra: 325 kg
Sup. velica: 20 mq circa
Prezzo: ritengo che ragionevolmente e sulla base di quanto trovato in rete il prezzo della barca completa parta dalle 20.000 Sterline. Su Apolloduck si trovano degli ottimi usati dal 3000 alle 8000 Sterline.
Ovviamente sia Yeoman che Kinsman sono trasportabilissime con il carrello e parcheggiabili sotto casa.

Eccole in un bel video:


sabato 17 settembre 2011

Oggi lavori a bordo


Aspirina finalmente con il timone rimontato per il verso giusto
Purtroppo le barche hanno bisogno anche di un po' di manutenzione intermedia. Infatti mi ero accorto che, dopo l'antivegetativa, il timone mi era stato rimontato al contrario quindi ho dovuto togliere le spine, stenderlo nel pozzetto e girarlo. Sono cose da niente ma richiedono un po' di tempo e pazienza. Comunque il risultato è stato ottimo.

Ora il timone sta su bello dritto
Poi, massimo delle sciagure, mi ero accorto che il serbatoio interno del motore perdeva benzina. Con le vibrazioni si è rotta la pipetta di collegamento di un tubo inutile che chi ha progettato il motore ha voluto mettere tra la parte superiore ed inferiore del serbatoio per salvare un goccio di benzina. Ho dovuto tappare tutti e due i buchi di collegamento al tubo ed eliminarlo. Che pazienza!

Questo è il tubo che ho dovuto eliminare, le pipette di collegamento si sono rotte e ho messo due tappi
Peccato perché c'era un bel venticello giusto per noi tra i 6 e i 7 nodi, sarà per la prossima. Dimenticavo, ho dato anche una bella lavata, si vede è!

Aspirina bella pulita e a posto!


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