venerdì 31 maggio 2013

Navigare l'Arcipelago delle Curili, tra le Isole del Nord e un secolo e mezzo di controversie


Visualizza Vikinghi in una mappa di dimensioni maggiori

Questo è stato l'ultimo dispaccio intercettato dal "cable non classificato" del famigerato "Circolo dell'Inchiostro a China".
Destinatario: nome in codice Джулио, Giulio per gli amici.
Mittente: nome in codice: classificato
"Il governo del Giappone ha avvertito il Cremlino, ma Dmitrij Anatol'evič Medvedev non ha voluto sentire ragioni. Il presidente è stato il primo leader russo a visitare le isole Curili meridionali. Tokyo così ha immediatamente richiamato il proprio ambasciatore a Mosca ed ha sottolineato che quel viaggio ha urtato la suscettibilità della popolazione del Sol levante. «Sono nostre questioni interne», ha risposto il ministero degli Esteri russo. I quattro isolotti occupati alla fine della Seconda guerra mondiale dall'Armata rossa sono dal 1945 al centro di una complessa battaglia diplomatica tra i due Paesi. Esperti, storici e politici cercano di dimostrare periodicamente la giustezza delle posizioni ufficiali di Mosca e Tokyo. Gli Stati Uniti d'America si sono schierati con il Giappone. Nelle prossime settimane il presidente americano Barack Obama dovrà ridiscutere i rapporti bilaterali con Tokyo. Il 13-14 novembre il capo della Casa bianca sarà presente al summit dell'Apec, dei Paesi del Pacifico a Yokohama. In questa stessa sede il presidente Medvedev dovrebbe incontrare il premier giapponese Kan, almeno così hanno annunciato alcune fonti vicine al Cremlino".

Immagine tratta da Wikipedia
Quasi centocinquanta anni di controversie per un piccolissimo arcipelago di isole disabitate si sono ripresentate di recente in tutta la loro gravità, riaprendo una crisi diplomatica che ha allargato i suoi orizzonti fino ai confini degli Stati Uniti d'America. 
Obama che stava già pensando di inviare "Abe" nel Golfo Persico era pronto a cambiarle destinazione ai confini del Mare di Okhotsk, nel Pacifico del Nord.
"Calma ragazzi!" è stata la risposta che ho dovuto urlare al telefono rosso di Obama, ".... fate poco i cowboys, maledizione! L'8 agosto 2011 è prevista una spedizione di giovani naviganti su di un catamarano gonfiabile a vela che iniziando la sua navigazione da Aniwa Bay sulla costa meridionale dell'Isola di Sakhalin si dirigerà lungo tutto l'arcipelago fino alla Penisola della Kamčatka."
"Queste sono le informazioni che ha avuto la nostra intelligence e non potete intervenire."
Il famigerato Circolo dell'Inchiostro a China non si sbaglia mai, menché meno nome in codice Giulio. Fortunatamente Obama ha poi desistito e ha inviato "Abe" nel Golfo Persico per assicurare l'apertura dello Stretto di Hormutz.
E meno male, questo è il resoconto dell'avventura dei nostri eroi, ЧАПАЕВ И ПУСТОТА часть 1 (Parte I) e ЧАПАЕВ И ПУСТОТА часть 2 (Parte II), e questa è la FOTOGALLERY.

Dalla fotogalley di Chapaev and Emtiness 2011
Loro non lo sanno, ma gli abbiamo evitato un ingaggio in mare con "Abe" la portaerei statunitense "Abraham Lincoln", la quinta unità della classe Nimitz della United States Navy.


Kontender K2, una deriva versatile e per tutta la famiglia

Kontender K2 in navigazione, dal sito Stowawayboats
Sempre di più barchetta "senza pensieri", è questa la filosofia che vuole proporre questo Kontender K2, sorella del nostro Paper8 di cui abbiamo parlato, assieme ad altre, nel post "Pieghevole o smontabile?".
Realizzata con vari componenti plastici e fibra di vetro il K2 ha le seguenti caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3.05 m
Larghezza: 1.28 m
Peso con sail rig completa di accessori: 70 kg (39 + 15.5 + 3.8 + 2.9 + 9)
Larghezza (piegata): 0.48 m
Altezza (piegata): 0.20 m
Sup. velica: 5.7 mq
Persone trasportabili: 3 adulti (260 kg)
Potenza fuoribordo consigliata: 2.3 Cv

I componenti dello scafo del Kontender K2, dal sito Stowawayboats
Trasportabile sul tetto dell'auto ed immagazzinabile in garage può funzionare da tender per una barca più grande.

Il Kontender K2 sul tetto dell'auto, dal sito Stowawayboats
Il suo prezzo completo di IVA dovrebbe aggirarsi intorno alle 7000 £, come da LISTINO PREZZI, questa è la sua BROCHURE, e QUI potete leggere il manuale del proprietario con le istruzioni per il montaggio.
Certo, la libertà ha un suo prezzo ma vuoi mettere, viva la libertà!



giovedì 30 maggio 2013

Der Gardasee gilt als das deutsche Traumziel schlechthin


La rivista tedesca Segeln premia il nostro Lago di Garda definendolo come la "destinazione sogno" per eccellenza di ogni tedesco, sia nell'acqua che nella terraferma.
Il giornalista Thomas Kliem accompagnerà i lettori attraverso una navigazione sul lago alla ricerca delle specialità culinarie offerte dai pescatori del Lago. L'articolo sarà visionabile nel numero di luglio.
Che dire, grazie! La vista che si vede su Google Maps è quella che avemmo durante una pausa lungo il nostro viaggio per le Dolomiti quattro anni fa, un panorama mozzafiato.

Noi a Torbole


mercoledì 29 maggio 2013

OMG: il Figaro scuffia e succede anche nelle migliori famiglie



Ogni tanto vado a guardare le "chiavi di ricerca" di accesso al sito, l'unico dato disponibile veramente interessante a cui si può accedere nelle statistiche perché raccoglie quali sono gli interessi reali dei visitatori. 
Oltre alla delusione che non ho mai trovato la fatidica parola "qual'è il blog di quel fico del Lenzi", a volte mi è successo di vedere la richiesta "il Viko 20 scuffia?". 
Bé posso rispondere io, il Viko 20, il mio barchino, non scuffia a meno che non lo si voglia far scuffiare, come in questo caso un bel Figaro, non so di quante tonnellate. E' come se ci si chiedesse, "ma l'auto ci va contro un muro?" Certo che ci va se si vuole che ci vada.


martedì 28 maggio 2013

Ladeuch '30, un micro cabinato di tre metri

Ladeuch '30, dal sito di Jean Claude Michaud
Se si ha una predilezione particolare per le barche piccole non si può fare a meno di apprezzare questo Ladeuch '30, micro cabinato di soli 3 metri di lunghezza progettato da Jean Claude Michaud
Il Ledeuch '30 è una vera e propria barca "minimalista" con ben due chiglie, il progetto è disponibile sia per la produzione in alluminio che in legno. 
I piani di costruzione sono disponibili su richiesta. 

Via: Osavoile


Barchette di carta: Sagres II

Sagres II, dal sito Canon Paper Craft
"Il Sagres II è stato costruito nel 1937 dal cantiere Blohm & Voss di Amburgo, in Germania. Ha iniziato come nave scuola della Marina Militare tedesca con il nome Albert Leo Schlageter. Danneggiata nella seconda guerra mondiale, è stata successivamente confiscata dagli Stati Uniti e consegnata al Brasile, dove dal 1961 è stata utilizzata, anche in questo paese, come nave scuola con il nome di Guanabara. Successivamente è stata venduta alla Marina portoghese, che è diventata la Sagres II sempre con la stessa funzione formativa, ruolo che continua ad avere fino ad oggi. Il suo nome deriva dal Capo Sagres, il sito della prima scuola di marina al mondo, fondata dal principe Enrico il Navigatore nel 15° secolo.
Sulle sue vele è impressa la Croce di Malta che era il blasone delle navi portoghesi durante l'Età delle Scoperte."

Via: Canon Paper Craft


lunedì 27 maggio 2013

Das LOAD von Riese & Müller läutet eine neue Aera bei den Lastenrädern ein

Load, dal sito Riese & Müller
Il titolo l'ho ripreso da Twenty Inch perché mi è sembrato riassumesse al meglio la novità che Riese & Müller ha lanciato nel 2013, "..... nasce una nuova epoca per le biciclette da carico".
Load è una cargo bike, ibrida a pedali ed elettrica, con le sospensioni assistite totalmente ma anche smontabile per il trasporto, un cargo mai visto prima, comodo, veloce, agile e facile da usare.
Il prezzo è importante, circa 5000 €, ma Load Hybrid è davvero interessante, sicuramente da utilizzare assieme ad una barca smontabile, per esempio questo magnifico Klepper a vela giallo trovato su Folding Kayak Forum.

Un bellissimo Klepper S-2 mit sailrig, gelb, dal sito Folding Kayak Forum
C'è anche un video dimostrativo.





domenica 26 maggio 2013


sabato 25 maggio 2013

Turks Auction, la più bella collezione di cimeli nautici del mondo

Dalla Slideshow di Turks Auctions
Il 14 aprile 2010 nei pressi di Gillingham, in Inghilterra, si è tenuta un'asta di circa 200 imbarcazioni collezionate dalla famiglia Turks di Kingston negli ultimi 100 anni. La vendita ha compreso oggetti che sono stati presenti  in produzioni cinematografiche che vanno dalle Avventure del Capitano Hornblower fino ad Harry Potter. 
In qualche post precedente abbiamo visto che era stata posta in vendita la magnifica canoa  a vela Nautilus di Warington Baden Powell ma vi si trovavano anche diverse prestigiosissime barche in stile vittoriano, gondole, traghetti e di fantasia.
Degli oggetti presenti esiste una interessantissima SLIDESHOW.
Oltre le barche, erano in vendita anche numerosissimi cimeli d'epoca come bussole, carte e attrezzature nautiche di ogni genere. Deve essere stata un'asta bellissima, peccato di non aver potuto partecipare.


All is lost



Presentato fuori concorso al Festival di Cannes di quest'anno All is lost (Tutto è perduto) si basa su di una storia vera. Interpretato da Robert Redford, unico personaggio del film, racconta la forza con la quale ci si aggrappa ad ogni nuovo tentativo anche quando tutto sembra perduto, la chiave del film. L'aspetto sorprendente è che non vi è nessun dialogo con altri personaggi, coinvolgendo allo stesso tempo gli spettatori nell'evoluzione della drammaticità della storia.
Privato della radio e delle apparecchiature per la navigazione a causa di una violenta tempesta, l'uomo scopre, al suo risveglio, che lo scafo del suo yacht di 12 metri è stato perforato in una collisione da un container alla deriva. 
Nonostante la riparazione, la sua competenza tecnica e la forza fisica il navigatore solitario sopravviverà a stento e se il sestante e le carte nautiche gli permetteranno di conoscere la sua posizione dovrà contare solo sulle correnti per essere portato sulla rotta di una nave di passaggio. Il sole implacabile, la minaccia degli squali e l'esaurimento delle riserve di acqua e di cibo porteranno il navigatore a guardare la morte in faccia.

Regia di Jeffrey C. Chandor, al suo secondo lungometraggio, e prodotto da Zachary Quinto.



venerdì 24 maggio 2013


Caschetto obbligatorio anche in barca a vela? Perché no!

Caschetto, da Sweet Protection
Certo, in questo caso, circa 200 € per un caschetto non sono pochi ma se ne possono trovare anche a cifre molto inferiori, magari non così belli ma ugualmente funzionali (in Italia si possono trovare da Ozone Kayak).

Strutter, da Sweet Protection
A me piace questo modello perché è molto simile al mio cappellino, ma sono belli anche quelli che si vedono nell'America's Cup. Ricordiamoci che la sicurezza viene prima di tutto e la strambata con conseguenze imprevedibili è sempre in agguato. Una volta, a causa di un salto improvviso di vento quasi normale al lago, mi è successo con una potenza ed una forza tale che non avrebbe lasciato scampo a chi si fosse trovato nella sua traiettoria e l'unica conseguenza fu che, a detta dei presenti, diventai bianco come un cencio.
Personalmente ritengo che almeno nelle regate di ogni genere e tipo dovrebbe essere sempre obbligatorio indossarlo.

A bordo di Luna Rossa si indossa il caschetto, dal sito Fare Vela


Barbiere "fai-da-te" in barca

Single Handed Barber, dal sito Hammacher Schlemmer
Se non mi fosse capitata la sventura che Elena, per tagliarmi i capelli troppo lunghi cresciuti in barca, non mi avesse lasciato dei buchi tali in testa che dovetti correre di corsa dal primo barbiere del primo approdo conosciuto non avrei affatto segnalato questo Single Handed Barber, un taglia capelli elettrico che rade uniformemente in tutte le direzioni in quattro diverse lunghezze. Credo che il suo costo di circa 60 $ valga assolutamente la spesa. 
E così anche oggi ne abbiamo scoperta una nuova, anche dov'è un barbiere davanti ai grandi yacht di Porto azzurro.


Via: Gizmag


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