sabato 25 maggio 2013

All is lost



Presentato fuori concorso al Festival di Cannes di quest'anno All is lost (Tutto è perduto) si basa su di una storia vera. Interpretato da Robert Redford, unico personaggio del film, racconta la forza con la quale ci si aggrappa ad ogni nuovo tentativo anche quando tutto sembra perduto, la chiave del film. L'aspetto sorprendente è che non vi è nessun dialogo con altri personaggi, coinvolgendo allo stesso tempo gli spettatori nell'evoluzione della drammaticità della storia.
Privato della radio e delle apparecchiature per la navigazione a causa di una violenta tempesta, l'uomo scopre, al suo risveglio, che lo scafo del suo yacht di 12 metri è stato perforato in una collisione da un container alla deriva. 
Nonostante la riparazione, la sua competenza tecnica e la forza fisica il navigatore solitario sopravviverà a stento e se il sestante e le carte nautiche gli permetteranno di conoscere la sua posizione dovrà contare solo sulle correnti per essere portato sulla rotta di una nave di passaggio. Il sole implacabile, la minaccia degli squali e l'esaurimento delle riserve di acqua e di cibo porteranno il navigatore a guardare la morte in faccia.

Regia di Jeffrey C. Chandor, al suo secondo lungometraggio, e prodotto da Zachary Quinto.



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