sabato 31 agosto 2013

Construction and Sail Plan of a 10 foot Dinghy

10 foot Dinghy Plan, dal sito Yachtingmonthly
Nel 1912 il Royal Cruising Club organizzò un concorso per la progettazione di un Dinghy da 10 piedi da utilizzare per diporto nautico. Nel sito Yachtingmonthly si trovano una serie di disegni appartenenti ad alcuni dei partecipanti: Arthur Briscoe, T Harrison Butler, L Boughton-Chatwin and W S Draycott.


Dinghy / Life Boat combination

Dinghy / Life Boat combination, dal sito di Lin & Larry Pardey
Interessante questo tender a vela predisposto come scialuppa di salvataggio, proposto sul sito di Lin & Larry Pardey ma progettato da Steven Callhan
Credo che potrebbe essere facilmente riprodotto anche su di un Walkerbay 10 di cui abbiamo già parlato più volte in precedenza.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche:

Caratteristiche del Dinghy / Life Boat, dal sito di Lin & Larry Pardey
Un dinghy / Life Boat in navigazione.

Dinghy / Life Boat in navigazione, dal sito di Lin & Larry Pardey


venerdì 30 agosto 2013

Die HABER 660 ist eine komfortable Segelyacht



Haber 660, il suo design è basato su di un modello precedente che molti anni fa stavo per acquistare direttamente in Polonia, la sua linea semplice da piccolo motorsailer mi aveva affascinato. Come al solito però fu il peso, intorno ai 1200 kg e per me eccessivo per i limiti imposti dalla mia vista, che mi fece desistere. Mi ricordo che lo scafo aveva un bel colore verde, il carrello era compreso ed il prezzo si aggirava intorno ai 12000 €. L'Haber 555 che si vede nella figura sotto in vendita su Jacht Market costa molto meno, intorno ai 6000  € credo, ma non so se è già stato venduto.

Haber 555, il modello precedente dell'Haber 660, dal sito Jacht Market
L'Haber 660 di oggi ha le seguenti caratteristiche tecniche:
Lunghezza totale: 6,60 m
Lunghezza al galleggiamento: 5,70 m
Larghezza: 2.50 m
Lunghezza albero: 5.60 m
Sup. randa: 21,4 m2
Sup. genoa 9,0 m2
Peso: 1350/1700 kg
Altezza in cabina: 1,85 m
L'offerta che mi fecero circa otto anni fa per uno yacht nuovo, completo di tutto, mi portava fuori dal mio budget che era inferiore ai 20000 €, mi sembra di capire che oggi ci vogliano poco meno di 40000 €.

Per un Haber 660 ci vuole un grande fuoristrada e la patente BE, dal sito Haber Yachts
Credo che l'Haber 660 sia uno yacht comodo, sicuro, spazioso e, tutto sommato, non troppo costoso, specialmente se si cerca nel mercato dell'usato. Certo la linea è quella del motorsailer che nulla ha a che vedere con le linee d'acqua delle barche a vela sportive e da crociera.

I comodi interni dell'Haber 660, dal sito Haber Yachts


giovedì 29 agosto 2013


Svezia, dal 2015 galera per le barche che scaricano in acqua



Dal 1° aprile 2015, speriamo che non sia un pesce anche questo, in Svezia saranno vietati i WC marini, ovvero "Skit inte i sjön!", che vuol dire No alla merda in acqua!.
Saranno previste multe salatissime e fino a 2 anni di galera, sarei curioso di sapere quanto darebbero in quel paese agli evasori, elusori, corruttori e riciclatori di denaro sporco che, presenti nel nostro, ricorrono alla Costituzione.
Ovviamente saranno presenti lungo tutte le coste di quel paese una serie di "ricettori" per la raccolta degli scarichi.

Stazione di scarico, dal sito Batmiljo
Via: Hamnen.se


Barchette di carta: la nave del drago

Il "drakkar" vikingo, dal blog Inkjetpaperscissors
Drakkar Longship, meglio conosciuta come "nave del drago", è il modello di una piccola nave da guerra vikinga che serviva per portare solo una dozzina dei guerrieri più addestrati e feroci, capaci di saccheggiare, bruciare e uccidere nei villaggi nemici senza scrupoli.
Questa nave fa parte di una collezione più ampia di creazioni che prevede la realizzazione di tutto il villaggio vikingo con tanto di case, pontili e carretti scaricabili dal sito Inkjetpaperscissors. Davvero carino!

Il pontile e il ponte del Villaggio Vikingo


mercoledì 28 agosto 2013

Il problema mai affrontato delle rampe troppo ripide

Lo scivolo di Castiglione del Lago è decisamente troppo ripido per un auto normale
Nella rivista olandese on-line De Telegraaf Vaarkrant si è finalmente trovato il coraggio di parlare con onestà di questo problema, anche se solo dopo l'ennesimo incidente in cui una donna è rimasta ferita durante le operazioni di varo della sua barca (via: RTV Utrecht).
Purtroppo, qua in Italia, neanche gli scivoli progettati di recente sembrano rispettare le regole del buon senso, si veda quello di Castiglione del Lago, realizzato nel 2003, che ha una pendenza, a mio parere, pericolosa se si tiene conto che questa dovrebbe aggirarsi al massimo intorno ai 7 gradi, che corrispondono a circa il 12% in percentuale.
Però in Olanda non tutti la pensano così. Infatti il signor Van der Jagt che cura il sito Trailerhelling, dove si possono trovare menzionati la gran parte degli scivoli olandesi, asserisce che il problema principale sussiste nella sopravvalutazione dei propri mezzi e la relativa sottovalutazione della pendenza dello scivolo.
Effettivamente io non  mi sono mai sognato di varare e alare la barca con la mia auto nello scivolo di Castiglione del Lago però questo non vuol dire che chi progetta porti non debba pensare anche ai rischi che possono correre gli utenti se la rampa è troppo ripida.
Certamente una cosa da fare prima di accingersi a varare la barca sullo scivolo è quella di consultare e avvertire la Capitaneria di Porto, se non si ha un potente fuoristrada a portata di mano e si hanno dubbi è sempre consigliabile orientarsi verso l'utilizzo di una gru, anche se costa qualche decina di euro di più.
Oltre a questo vengono molto in aiuto, ove rilevate, le immagini di Street View, BingMaps e Marinas.
Una volta mi sono divertito a realizzare un INCLINOMETRO per carrellatori. Boh, chissà se funziona!
Nell'immagine di seguito riporto lo scivolo di Porto Santo Stefano vista con Street View che sembra avere una pendenza ed una larghezza ottime e per questo motivo molto utilizzato.




martedì 27 agosto 2013


Aspetti fiscali del blogger non professionista, la risposta al mio "Interpello" da parte dell'Agenzia delle Entrate

LINK AL DOCUMENTO

Nel post "Aspetti fiscali del blogger non professionista" vi avevo preannunciato l'intenzione di presentare "Istanza di Interpello" all'Agenzia delle Entrate in merito alle problematiche fiscali relative agli introiti sui banner pubblicitari.
Qualche settimana fa avevo inserito nella colonna posta sulla destra la mia interpretazione sull'esito di questo interpello che ritengo ancora valida, però, visto che mi è stato richiesto e poiché lo ritengo interessante anche per aprire una eventuale discussione, inserisco per intero la risposta dell'Agenzia delle Entrate.

"Questo blog non potrà contenere spazi pubblicitari per autofinanziarsi. La risposta al mio "interpello" alla Agenzia delle Entrate è stata chiara, ogni forma di pubblicità su internet che prevede un corrispettivo in denaro appartiene alla categoria del Commercio Elettronico, pertanto soggetta ad apertura di Partita IVA con tutti gli oneri connessi, e dal resto che mi è stato comunicato io stesso deduco attività continuativa e non saltuaria, come invece avrei voluto ed esposto nella mia domanda."


lunedì 26 agosto 2013


Nasce il Museo della Piccola Nautica

Ve lo avevo preannunciato, mi è venuta l'idea di raccogliere tutti i post che riguardano la storia della piccola nautica, che siano barche, libri, navigazioni o quant'altro, nell'etichetta Museo della Piccola Nautica
Da oggi potrete vedere il logo nella colonna laterale destra, per semplicità.
Il museo è solo virtuale e non del tutto completo, ma chissà, magari l'uomo vestito da man in black, con gli occhiali scuri, la Hummer nera e la valigetta piena di bei soldoni, potrebbe venire da me ed esordire: "questo museo s'ha da fare sul serio". Mi andrebbe bene anche nei capannoni di Prada, nei pressi dei quali, come dicono, abbia comprato il campo per parcheggiare l'elicottero in questo modo, personalmente però preferirei l'Isola Polvese.


Le 40.000 mappe storiche di David Rumsey

Estratto da una carta del 1798, Procida, Ischia ed il Golfo di Napoli,dal sito di David Rumsey

L'incredibile Collezione di Mappe Storiche di David Rumsey è stata da poco tempo incrementata di 5.359 nuove mappe ed immagini da tutto il mondo.
La collezione ora conserva 42.725 mappe, ognuna delle quali è visualizzabile on-line. 120 di queste possono essere visualizzate sul Google Map di David Rumsey.
Ovviamente non ho potuto fare a meno di cercare, e trovare, Procida, l'isola più bella del mondo.

Via: Google Maps Mania


venerdì 23 agosto 2013

Wingsailer, the water is yours!

Wingsailer, dalla brochure scaricabile da sailingtheweb
Mi ha colpito subito questa tavola con vela alare progettata alla fine degli anni settanta da Ron Lathan, una vera e propria innovazione, credo per quei tempi, se si pensa che la sua evoluzione sta imperversando solo oggi nelle gare dell'America's Cup. 

Foto tratta dal blog Fagelsangenirasbokil
Non sono sufficientemente esperto né nella fisica né nella vela tanto da capire i motivi per cui questa tavola non ha avuto il successo che secondo me meriterebbe, di sicuro mi piacerebbe averla e provarla.
Sono ben poche le informazioni che si trovano in un sito dedicato al Wingsailer, che peraltro presenta non pochi problemi di accessibilità e visibilità. Me ne dispiaccio molto, le stesse foto come potete constatare voi stessi sono a bassa risoluzione.

Dal gruppo Yahoo del Wingsailer
Sul mitico Sailingtheweb si può scaricare una brochure e nella quale è possibile trovare le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 12.01 ft
Larghezza: 4.99 ft
Pescaggio minimo: 2 ft
Peso: 60 lbs
Sup. velica: 27 sqft

Wingsailer, dalla brochure scaricabile da sailingtheweb
Portentoso, in Australia c'è anche chi se lo porta con la bicicletta!



Dimenticavo di informarvi che da oggi tutti i meravigliosi gioielli d'altri tempi appartenenti alla storia della piccola nautica verranno raccolti nella etichetta "Museo della Piccola Nautica", un museo virtuale per una nautica a misura d'uomo, comunque di questo scriverò un post a parte.


giovedì 22 agosto 2013

Elia da Cortona: tra realtà e mito - sesta parte



Sarà possibile vedere le relazioni della professoressa Giulia Barone, docente all'Università "La Sapienza" di Roma, sul tema "La storiografia su Elia da Sabatier a Manselli" e del professor Antonio Rigon, docente all'università di Padova, al quale sono state affidate le conclusioni dell'incontro.

Come si concilia il fatto che San Francesco invierà Elia in Terra Santa nel 1217 per poi porlo a capo dell'ordine con quanto detto e scritto su quest'uomo successivamente da parte dei suoi detrattori? A me sembra ovvio ma lascio a ciascuno le sue conclusioni.
Insomma Terra Santa, santi, imperatori, scienziati e architetti, farmacisti e alchimisti, costruzione di chiese e castelli, poteri temporali, reliquie e chiodi della croce, insomma tutto molto affascinate e coerente con la presenza di quanto più sacro nelle terre del Trasimeno, dove San Francesco si recò e compì un miracolo.
Certo, gli storici ed i ricercatori si devono mantenere entro i percorsi molto ristretti imposti dalle fonti e dai documenti, ...... ma io non sono uno scienziato e posso sognare e supporre: Il Castello del Leone, la Sequenza di Fibonacci e il Santo Graal.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...