Sarà possibile vedere le relazioni della professoressa Giulia Barone, docente all'Università "La Sapienza" di Roma, sul tema "La storiografia su Elia da Sabatier a Manselli" e del professor Antonio Rigon, docente all'università di Padova, al quale sono state affidate le conclusioni dell'incontro.
Come si concilia il fatto che San Francesco invierà Elia in Terra Santa nel 1217 per poi porlo a capo dell'ordine con quanto detto e scritto su quest'uomo successivamente da parte dei suoi detrattori? A me sembra ovvio ma lascio a ciascuno le sue conclusioni.
Insomma Terra Santa, santi, imperatori, scienziati e architetti, farmacisti e alchimisti, costruzione di chiese e castelli, poteri temporali, reliquie e chiodi della croce, insomma tutto molto affascinate e coerente con la presenza di quanto più sacro nelle terre del Trasimeno, dove San Francesco si recò e compì un miracolo.
Certo, gli storici ed i ricercatori si devono mantenere entro i percorsi molto ristretti imposti dalle fonti e dai documenti, ...... ma io non sono uno scienziato e posso sognare e supporre: Il Castello del Leone, la Sequenza di Fibonacci e il Santo Graal.