sabato 21 marzo 2020

Un Sun Fast 20 in vendita in Costa Azzurra, vacanza compresa

Sun Fast 20, dal sito leboncoin.fr
Premesso che il Sun Fast 20 del cantiere francese Jeanneau è un piccolo veliero che mi è sempre piaciuto, acquistarlo su leboncoin.fr con possibilità di posto barca a St Jean Cap Ferrat in Costa Azzurra per soli 5000 € mi sembra davvero interessante. Inoltre scaduto il contratto di locazione con il porto si può sempre acquistare il carrello e portarselo in Italia. Insomma, barca più vacanza in Costa Azzurra "tout compris", mica male.
Il Sun Fast 20 lo avevamo visto ormeggiato vicino alle nostre barche, è molto carino!


Tra le altre cose, ottimi il fiocco autovirante e il bompressino.


E per concludere il Sun Fast 20 "Refolella" sul suo carrello vicino ad Aspirina.



martedì 17 marzo 2020

Caretta, la "Bernarda" autocostruita dal Clan Orsa Maggiore, del Gruppo Scout Foggia 2

"Caretta" del Clan Orsa Maggiore è perfettamente "cartoppabile"
Con grande piacere vi giro un artico pubblicato dal Clan Orsa Maggiore del Gruppo Scout Foggia 2 dopo il varo della loro Bernarda autocostruita e che hanno battezzato, non credo casualmente, con il nome di "Caretta". La tartaruga caretta caretta è uno delle specie presenti nel nostro Mar Mediterraneo più amate, in particolar modo dalla gente di mare.
L'articolo mi è stato girato dall'amico e fratello Scout Gianmarco, del quale avevamo pubblicato tempo fa un post sulla sua prima realizzazione di una Bernarda: "Demoiselle", la Bernarda 10' autocostruita di Gianmarco". Tutte le informazioni su questo bellissimo progetto le potrete trovare su questo post.

"Caretta", pronta per il varo
Non mi dilungo in ulteriori considerazioni personali se non riassumere quello che ho risposto a Gianmarco per ringraziarlo: "Il progetto della realizzazione di Caretta, nella sua grande complessità e sforzo organizzativo, è risultato una cosa semplice perché solo tutte le cose, e le persone, semplici e belle, dentro, hanno una grande sostanza e valore".

Foto di gruppo prima della partenza
Ciao Francesco! Ci siamo sentiti qualche anno fa, sono Gianmarco il costruttore della bernarda di nome Demoiselle che è presente sul tuo blog.. 
L'anno scorso con il clan ci siamo dedicati alla costruzione di un'altra bernarda, è stata un'impresa che ha avuto un gran successo grazie alla quale ora ci sono altri ragazzi appassionati di vela, costruzione e piccole barche! Se ti va ti inoltrerei un piccolo articolo scritto dai miei rover con alcune foto.
In questi giorni in cui siamo dovuti rimanere in casa abbiamo rispolverato questo breve articolo su un'impresa che abbiamo realizzato qualche mese fa con il nostro clan Orsa Maggiore, del gruppo Foggia 2.

Come clan ci siamo posti l'obbiettivo di migliorare dell'abilità manuale, portando a termine un'impresa a medio/lungo termine. Questa esigenza si è combinata alla perfezione con quello che era un nostro grande desiderio, quello di imparare ad andare in barca a vela per poter, in futuro, effettuare delle uscite o campi in mare gratuitamente, in compagnia di Demoiselle, deriva costruita qualche anno fa da Gianmarco, il nostro capoclan. Così abbiamo deciso di dedicarci per un trimestre alla costruzione di una barca, rispettando quelle che erano le nostre esigenze: semplicità, dimensioni ridotte e robustezza; abbiamo iniziato a febbraio, non sempre è stato facile, svariate volte ci siamo imbattuti in problemi che sembravano insormontabili, dovuti principalmente alla nostra inesperienza e alla grande mole di lavoro richiesta. Tuttavia, la voglia di navigare cresceva giorno dopo giorno insieme al nostro scafo. Nel frattempo acquisivamo sempre più manualità, ed imparando a lavorare meglio ci piaceva sempre di più farlo. Abbiamo approfondito la conoscenza dei materiali più classici, come il legno o l'alluminio, ma soprattutto di altri molto più complessi e difficili da usare, come la resina epossidica e la fibra di vetro. Il 31 maggio, finalmente, abbiamo caricato la barca su un furgone e l'abbiamo trasportata a Manfredonia, la località di mare più vicina. Il momento del varo è stato fantastico, una volta preso il mare tutte le difficoltà, le fatiche affrontate sembravano non essere mai esistite. Non riuscivamo a smettere di ridere, con il vento tra i capelli le gli schizzi addosso. Abbiamo capito quanto ne valesse davvero la pena, e di non aver sprecato un singolo minuto di lavoro. Siamo andati in barca altre volte, sempre in compagnia di Gianmarco, ma è stata quasi altrettanto significativa quella in cui per la prima volta abbiamo navigato con due barche contemporaneamente: Caretta, quella costruita da noi, e Demoiselle, di Gianmarco. Questa volta non c'era nessuno a guidarci (di fatto abbiamo scuffiato non appena in acqua) ma non appena presa un po' la mano siamo andati alla grande! Il meteo era perfetto e Caretta era velocissima. Abbiamo affiancato Demoiselle per scambiarci il 5 dalle due barche, e dopo di che dato il via ad una mini-regata! Tuttavia questo non è che un inizio, di fatto siamo intenzionati ad affrontare un campo mobile nautico lungo le coste del Gargano, la nostra terra, per conoscerne anche il punto di vista marino, oltre che quello terrestre.


E poi via, si mollano gli ormeggi.


Un po' di sana competizione, in questo caso tra gli equipaggi di "Demoiselle" e "Caretta", sta alla base di molte attività scout.


Si parte con un bel traversone con la randa visibilmente "cazzata" e solo un po' sventata per prendere il largo. Partenza perfetta, nonostante la scuffia!


Imperdibile il video, "Caretta" è bellissima! Complimenti al Capo Clan Gianmarco e al Clan "Ursa Maior"!


domenica 15 marzo 2020

Il Promenade 79 della Sibma Navale

Promenade 79, dal sito Secondamano.it
Non so se questo annuncio su secondamano.it è ancora valido, però a me questa barchina carrellabile in compensato marino costruita negli anni '80 dal Cantiere italiano SIBMA NAVALE mi piace parecchio, poi il prezzo, carrello e motore compreso, considerate le buone condizioni mi sembra davvero allettante. La linea alla francese con la carena a spigolo mi fanno impazzire, per me è bellissima. L'architetto Quaranta è stato davvero un mito per la nostra piccola nautica da diporto.
Ce n'è un'altra in vendita anche a Pozzuoli su subito.it.

Promenade 79, su subito.it
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali, anche se credo di averne già parlato:

Lunghezza: 5,60m
Larghezza:  2,30m
Pescaggio:  0,30-1,15m
Peso:           350 kg
Sup. velica: 17,50mq

Un'altra bella foto trovata in un sito di annunci


giovedì 12 marzo 2020

Cenni storici intorno alla Città ed Isola di Procida



La storia meravigliosa dell'Isola dei miei antenati procidani, marinai fin dal tempo di Giovanni da Procida, Federico II, Manfredi, Re Carlo ed infine Re Roberto e Sancha d'Aragona.

La statua in argento e oro di San Michele Arcangelo nell'omonima Abazia in Procida
La statua del Glorioso San Michele Arcangelo nella omonima Abbazia in Terra Murata costò cinquanta ducati. Una totale e assoluta meraviglia realizzata dall'argentiero orefice Nicola Avellino su disegno di Antonio Domenico Vaccaro e voluta, appunto, dall'allora Governatore della Chiesa nel 1727.

mercoledì 4 marzo 2020

Un bell'ALPA 550 restaurato in vendita

ALPA 550 su subito.it
Abbiamo parlato in più occasioni dell'ALPA 550 in questo blog, quindi non mi dilungherò in descrizioni tecniche. Voglio solo segnalare un annuncio presente su subito.it in cui questa barca a vela viene venduta da un privato, ristrutturata dal cantiere PAIARDI, a 3500€. Non è molto considerate le perfette condizioni cui sembra trovarsi. 
L'ALPA 550 è un  piccolo cabinato a vela ideale per gli amatori del daysailing e del campeggio nautico, facilmente trasportabile poiché pesa 380 kg e gestibile da terra con un carrello motorizzato; non è mai conveniente tenere in acqua barche di questo tipo. Nello stesso sito di annunci ce n'è un'altra in vendita, anch'essa molto carina ma di colore rosso, che si trova in un porto spiaggia del ravennate. 
Diciamo che questi due modelli sono quelli che ho trovato con prezzi un po' più alti perché ben tenuti, ma l'ALPA 550, se non si pretende la perfezione, si può acquistare spendendo molto meno.
L'ALPA 550 è una barca che mi piace molto, ha una sua storia come tutte le ALPA, è molto apprezzata, soprattutto dalle scuole di vela, e questa è una garanzia.

L'ALPA 550 restaurata dal Cantiere Paiardi in vendita, dal sito FACEBOOK PAIARDI

sabato 29 febbraio 2020

L'Oceanix di J.J. Herbulot a San Feliciano

L'Oceanix su Subito.it
Se devo essere onesto, per soli 700 €, questa barchetta d'epoca disegnata da J.J Herbulot nei primi anni '60, completamente ristrutturata, facilmente carrellabile e vicina a casa l'avrei comprata io. Mi dispiace segnalare questo annuncio, avrei voluto tenerlo per me. Purtroppo in questo momento ho altre priorità e mi devo accontentare del mio "dink" cartoppabile. Però l'Oceanix di Le Prairie è veramente deliziosa e parrebbe anche abbastanza sicura considerato il peso della chiglia/ deriva di 200 kg. Il peso totale è 550 kg,  la lunghezza di 5.60 m, la larghezza di 2.18 m, la superficie velica (fiocco+randa) circa 10 mq. La cabina ha due cuccette.
Di seguito inserisco caratteristiche tecniche e foto trovate in rete, bellissima la cappottina tenda completa, chissà se si trova ancora in giro l'originale, sarebbe fantastica. Foto e informazioni di seguito riportate trovate QUI e QUI.

Depliant trovato in rete
Depliant trovato in rete
Articolo di giornale trovato in rete
Articolo di giornale trovato in rete

Articolo di giornale trovato in rete
Articolo di giornale trovato in rete
E' carinissima! Nelle foto non si vede l'armo velico però nell'annuncio si parla di "barca a vela", quindi dovrebbe esserci. Segnalo anche che San Feliciano sul Trasimeno è un bel posticino dove tenere la barca.

Articolo di giornale trovato in rete

martedì 18 febbraio 2020

Un FARR 640 nella baia di Castiglioncello


Nella nostra gita a Rosignano-Castiglioncello ho avuto la gradita sorpresa di vedere un FARR 640, alias Winning Cat, ormeggiato nella baia di Castiglioncello. Devo dire che questa barca fa sempre la sua bella figura.


Ovviamente Castiglioncello e il suo lungomare ci hanno riservato altre sorprese, in particolar modo la qualità del paesaggio e il mare che non conoscevo e che si sono rivelati fantastici.


Ho visto che in rete ci sono un paio di FARR 640 in vendita a buon prezzo, uno neanche tanto lontano da qui, a Bolsena, e molto bello.

Winning Cat da subito.it
Ma ora dobbiamo pensare alla famiglia che si allarga.


In ogni caso bello il FARR 640 che vedrei bene ormeggiato sempre a terra con un carrello motorizzato.




venerdì 7 febbraio 2020


sabato 18 gennaio 2020

REWIND: La pulizia della barca con un occhio all'ambiente

Ci vuole attenzione al rispetto dell'eco-sistema

Il lago Trasimeno ha un eco-sistema molto delicato e fortunatamente l’attenzione che le autorità locali hanno posto alla conservazione dell’ambiente ha permesso di farne uno dei laghi più protetti d’Italia. La criticità la si percepisce senza essere ecologisti o scienziati, basta un minimo di attenzione per accorgersi quanto la flora e la fauna locali convivano in un equilibrio caratterizzato dalla carenza di acqua ma anche da una presenza antropica discreta, che appare sovente distrattamente assente. Questa criticità mi ha sempre portato a porre molta attenzione a non turbare l’equilibrio tra natura e uomo, per esempio ho sempre evitato l’uso di detergenti e ho posto molta attenzione a non sversare alcunché nelle acque del lago e quando questo è accaduto per pura disgrazia, fortunatamente quasi mai, ci sono rimasto parecchio male. 

Sono sempre stato convinto che l’utilizzo di prodotti per la pulizia a base chimica possano causare gravi danni per l'ambiente, e non solo quello lacustre e marino. Per questo motivo, con l’aiuto di Elena ho cercato delle alternative, quelle che poi vengono utilizzate anche nelle nostre case, o meglio che utilizzavano i nostri nonni. 

Sappiamo tutti che i detergenti, contenendo fosfati, possono causare un impoverimento di ossigeno, così come il cloro, l’ammoniaca, ed in generale tutti i solventi possono essere molto dannosi per l'ambiente acquatico. Ben noti studi in materia hanno confermato che la gran parte dei prodotti di pulizia a base chimica contengono sostanze che possono interrompere il ciclo riproduttivo dei pesci. Per questo motivo riterrei opportuno che nei marina dovrebbe essere vietato l’utilizzo di prodotti detergenti che contengano ammoniaca, candeggina, ipoclorito di sodio, prodotti derivati dal petrolio o lisciva. Questi prodotti chimici sono tutti tossici per la vita marina e possono danneggiare la flora e la fauna. 

L'acqua e la ramazza sono il miglior sistema per pulire

Esistono in commercio molti prodotti ecologici, basta informarsi, ma di seguito elenco alcune indicazioni molto semplici su quali alternative seguire quando e se non si hanno a disposizione: 
  1. premessa fondamentale: quando la barca è in acqua utilizzare solo acqua; 
  2. in generale alle sostanze chimiche sono preferibili acqua e ramazza, ovviamente con un po’ più di olio di gomito; 
  3. l’acqua salata sgrassa e pulisce, poi è sufficiente una passata con acqua dolce; 
  4. per rimuovere le macchie più persistenti provate ad aggiungere all’acqua salata del succo di limone; 
  5. la varichina può essere tranquillamente sostituita con l’acqua ossigenata; 
  6. le muffe presenti nelle vele o nelle stoffe possono essere asportate con succo di limone e sale in parti uguali; 
  7. le polveri abrasive possono essere sostituite con bicarbonato o il sale; 
  8. farina e aceto bianco diluiti smacchiano molto. 

Olio di gomiti, componente essenziale

E’ consigliabile infine utilizzare come mezzo vecchi panni come magliette, camicie, etc. in modo da poter essere riutilizzati le volte successive. 

Quando ho utilizzato proficuamente questi accorgimenti sinceramente sono tornato dal mio amato lago più soddisfatto.

Uno scafo pulito fa sempre un'ottima figura


mercoledì 15 gennaio 2020

X-CAT Mobile Boote – mit dem Fahrradanhänger ans Wasser

Dal sito sportwerft
X-CAT, è l'unico catamarano a vela al mondo fornito e predisposto per il trasporto con la bici. 

Stiamo lavorando per realizzare il primo rimorchio per bici Sportwerft X-CAT Sail Mobil per il trasporto con la bicicletta di un catamarano con i nostri partner Hinterer e Weber Technik per i ritocchi finali.
Fin dall'inizio, l'obiettivo era quello di creare una soluzione affidabile. Con i freni a disco WEBER Technik sarà possibile arrestarsi in tutta sicurezza durante la frenata. Poi, grazie al carico bilanciato, non c'è peso sull'attacco sulla bici e il rimorchio sarà incredibilmente manovrabile. Solo in curva, ovviamente, dovrà essere considerata la lunghezza sporgente come per un qualsiasi carrello. Ma come sapete, la pratica rende perfetti.
L'X-CAT è già facilmente cartoppabile:

Dal sito sportwerft
L'X-CAT in navigazione.


REWIND: Le buone maniere in barca

Aspirina durante le operazioni di ormeggio

(reperito qua e la in rete, più interpretato che capito, più riscritto che tradotto)

Secondo alcuni la nautica da diporto ha più di 300 anni, più del baseball, del tennis e del golf, secondo me invece la nautica da diporto esiste fin dal tempo dei Fenici, e non è difficile trovare nella letteratura degli antichi romani esperienze di diportisti che si dilettavano lungo le coste dell'impero. Le tradizioni in questo sport si sono evolute in parte come cerimoniali, in parte per necessità. Il galateo in barca è stato sviluppato non tanto come una forma di gratifica, ma piuttosto per definire un insieme di standard, di regole e competenze nell’andar per mare che possano infondere sicurezza in se stessi e negli altri naviganti. Ai vostri vicini di ormeggio, per esempio, potrebbe essere necessario chiedere pazienza mentre gli state attraccando accanto, oppure una qualsiasi altra necessità, come per esempio, prendere una cima per fissarla al molo. È quindi opportuno stabilire con lui un buon rapporto, obbedendo alle prassi esistenti, che siano per tradizione che per buona norma. Il rispetto della privacy e l’aiuto reciproco sono le pietre angolari del galateo in barca.

Il Codice della Nautica da Diporto detta le condizioni in cui bisogna condurre la barca al fine di evitare collisioni. Tuttavia, anche se non esiste il rischio imminente di abbordaggio, nessuno è libero di fare quello che vuole quando si è nelle vicinanze di altre barche. La scia di una barca che corre ad alta velocità in porto può generare dei danni sia alle strutture del porto stesso che alle altre imbarcazioni. Quando si procede al sorpasso di una barca più lenta è sempre buona norma mantenere una distanza tale che non vengano generate delle forti oscillazioni. Non c'è niente di peggio che essere in cabina a cucinare la colazione e di essere improvvisamente superato da una barca che non ha mantenuto una sufficiente distanza.

Se certamente tutti gli altri devono rispettare i limiti di velocità non dimentichiamoci che a volte potrebbe essere necessario ridurre la nostra velocità se la barca che ci deve sorpassare ha la precedenza. Se si deve  sorpassare un’altra barca a vela, questo sarà possibile se siamo sopravvento in modo da non interporsi tra lei e il vento. Durante la navigazione in prossimità di una regata, bisogna cercare di starne ben lontani e, ovviamente, non pretendere il diritto di precedenza. Infine gestite i parabordi e le cime fuori bordo in sicurezza in modo che non vadano ad interferire con i motori delle altre barche.

Quando si desidera ormeggiare o ancorare bisogna farlo a bassa velocità senza che la nostra scia faccia dondolare i vicini a tal punto da rovinargli la cena. Bisogna stare attenti a non ancorare troppo vicino alle altre barche perché il vento può cambiare con la conseguenza di scontri o sovrapposizioni delle linee di ancoraggio. E’ consigliabile ancorare in prossimità di barche della stessa tipologia e dimensioni poiché barche diverse si comportano diversamente l’una dall’altra, così i multiscafi rispetto ai monoscafi e le barche leggere rispetto alle barche pesanti, secondo i cambiamenti del vento e delle maree.

Se necessario, accendere le luci per segnalare la propria posizione. Allo stesso tempo fate attenzione al volume della voce, si potrebbe disturbare il vicino. Se possibile considerate l’opportunità di usare dei remi al posto del motore quando utilizzate il canotto per gli spostamenti in modo da non disturbare. La consuetudine vuole che se ci si avvicina un’altra barca lo si dovrebbe fare sul lato dritta ad una distanza da sei a dieci metri, poi bisogna farsi riconoscere salutando ad alta voce prima di avvicinarsi. Alcuni diportisti sono socievoli, altri riservati pertanto bisogna essere amichevoli ma non invadenti. Non salite mai a bordo di un’altra barca senza essere mai stati espressamente invitati.

Assicuratevi sempre di aver ottenuto il permesso prima di prendere l’ormeggio appartenente ad altri. Questo potrebbe essere stato riservato ad un'altra barca che sta per arrivare, o può non essere adatto alla vostra imbarcazione. Considerate anche ciò che avete intenzione di fare durante la notte. Un barbecue o una festa potrebbero disturbare i vostri vicini, in tal caso mantenetevi alla debita distanza.

Quando siete al pontile per il rifornimento del carburante, cercate di essere veloci e ricordatevi che altre imbarcazioni sono in attesa. Per esempio non lasciate lì la barca per andare ad acquistare generi alimentari o altro. Durante l’operazione di rifornimento state attenti ad ormeggiare in modo sicuro e rimanete a bordo, questo farà sì che altre imbarcazioni non possano avvicinarsi troppo. In caso di necessità favorite l’avvicinamento e lo spostamento delle barche che vengono prima e dopo di te al rifornimento.

Durante l’ormeggio o l’ancoraggio mantenete sempre la linea in chiaro in modo che altri non ci si possano impigliare.

Se si naviga lentamente in una canale stretto date la precedenza a chi viene dopo di voi e se si è costretti a salire su di un’altra barca per raggiungere il molo passate sempre lungo il ponte e mai in pozzetto, così come le eventuali linee di attracco. Date fiducia ai vostri ospiti in barca e vicini di ormeggio eseguendo con perizia i nodi necessari.

Quando i componenti dell’equipaggio salgono a bordo, spiegategli chiaramente cosa ci si aspetta da loro, soprattutto se hanno poca esperienza di navigazione. Una visita pre partenza della barca, dei i suoi sistemi, e delle sue eventuali peculiarità renderà più piacevole il tempo da trascorrere a bordo.

Fate presente al vostro equipaggio che a bordo bisogna avere le calzature adatte secondo la temperatura dell’aria e dell’acqua e comunque con un adeguata suoletta antiscivolo. E’ importante anche ricordare che lo spazio a bordo è limitato e che quindi non ci si può portare tutto come se fossimo in un appartamento, ci sono però alcune cose fondamentali da portarsi dietro come gli occhiali da sole, la crema solare e il cappello.

In caso di viaggi all’estero assicuratevi sempre che ogni componente dell’equipaggio abbia con se tutti i documenti necessari. Controllate anche che i giubbotti salvagente siano idonei per tutti i passeggeri a bordo.

Una volta assegnato il proprio posto a ciascuno spiegategli l'importanza dell’ordine e della precisione in modo che tutto possa essere ritrovato facilmente, specialmente nel caso in cui un oggetto sia stato tolto dal proprio posto, come una torcia, una bussola, un GPS, etc..

L'espressione "avete perso la barca" ha sicuramente un origine “nautica” (da noi in verità si parla del treno). Non c’è niente di più frustrante che attendere persone in ritardo, magari in una bella giornata soleggiata e ventilata. Per questo motivo comunicate a tutti gli orari precisi e rendeteli consapevoli delle possibili variazioni meteo e delle maree in modo che si rendano conto che è necessario essere precisi.

Rendete l’equipaggio consapevole che la riuscita di una crociera, piccola o grande che sia, dipende dalla capacità di ciascuno di adattarsi e rispettare le regole. Lo skipper deve essere il primo a salire a bordo e tutti gli altri dietro. L’equipaggio deve essere anche consapevole che l’uso dei servizi igienici e dell’acqua devono essere contenuti il più possibile e di fare attenzione a non ostruire gli scarichi in nessun modo. La conservazione dell’acqua potabile è un aspetto di prioritaria importanza.

Informate l’equipaggio sulle procedure di emergenza e di sicurezza prima di partire. Spiegate le procedure di rifornimento, attracco e partenza. Accertatevi che qualcuno a bordo è in grado di prendere il vostro posto e che sia in grado di far funzionare la radio VHF per chiedere aiuto in caso di necessità.

Se sarete previdenti, onesti e chiari con il vostro equipaggio, tutti a bordo potranno trascorrere una navigazione sicura e piacevole.

Mantenere la calma, cosa rara su Aspirina

martedì 14 gennaio 2020

WANDERSEGELN MIT KARU. Unser Familyskiff als Wanderjolle.



Escursionismo a vela con KARU. Non c'è solo la vela ad essere fantastica perché si può fare anche del campeggio nautico utilizzando una tela cerata poggiata sul boma per la notte. Durante un week-end abbiamo navigato verso le Isole Ochseninseln, approfittando dell'ultima coda dell'estate 2018.

Dal sito Karuboats
Queste sono le caratteristiche tecniche di KARU:
Lunghezza: 5.45 m
Larghezza: 1.86 m
Pescaggio: 0,.15 - 1.70 m
Peso: 400 kg
Sup. velica: 22 mq

Che altro dire, bellissima!

Dal sito Karuboats

domenica 12 gennaio 2020


mercoledì 8 gennaio 2020

OSMOSI: Metodo CSI con 20 Euro di spesa



Dopo aver parlato nuovamente di antivegetativa non potevamo fare a meno di trattare l'argomento "osmosi". Gli amici velisti di Yacht.tv ci hanno offerto una soluzione a buon mercato, dal costo non superiore ai 20 €, per effettuare una diagnosi immediata sulla carena, o opera viva.
Utilizzando una semplice lampada a UV e un paio d'occhiali gialli l'osmosi, anche quella non visibile, compare quasi come per magia e in tal modo si possono attuare le necessarie ed immediate azioni correttive.

Unumgängliche!


Fonte: Yacht.tv

REWIND: Antivegetativa, quale, quanta, come, quando, dove e perché

Si ispeziona la carena, antivegetativa ancora buona dopo tre anni

Ho tentato di rimettere un po' le idee in ordine sul tema antivegetativa, speriamo solo di non aver aumentato la confusione.

QUALE:
Le opinioni sono controverse, se si tiene la barca sul carrello o non la si usa moltissimo sembra conveniente applicare una matrice dura, al contrario quando invece si usa molto la barca e la si tiene in acqua allora va applicata l'autolevigante. La problematica, in questo modo, è molto semplificata ma non sono in grado di scendere in argomenti troppo tecnici. Ogni tipo di antivegetativa ha i suoi vantaggi, l'autolevigante si toglie facilmente e non fa spessore, la matrice dura, a meno di non toglierla completamente tutte le volte ed è un lavoretto piuttosto impegnativo, fa spessore e la superficie della carena può non essere completamente liscia. Se si ala e si vara la barca tutte le volte potrebbe essere conveniente non metterla per niente, come si fa per le derive e per le barche da regata, ma l'aspetto che mi lascia perplesso in questo caso è che il gel-coat non ha più nessuna protezione, specialmente durante le fasi di alaggio e varo, e quindi si torna alla necessità di applicare la matrice dura che dovrebbe garantire una maggiore tenuta contro i graffi durante le "scivolature". L'autolevigante va applicata almeno una volta all'anno, la matrice dura, secondo le mani che sono state applicate, può durare anche qualche anno.

Alle barche da regata normalmente non viene applicata l'antivegetativa

QUANTA: 
Un piccolo programmino di calcolo:


Larghezza al galleggiamento in m (es.: 2)
Lunghezza al galleggiamento in m (es.: 5.5)
Pescaggio in m (es.: 0.3)
Potere coprente in mq/ litro (es.: 8)
Numero di litri da applicare per ogni mano              

COME: 
Preparazione della superficie: 
Pulire con getto a pressione per eliminare lo sporco e tracce di antivegetativa aiutandosi con uno straccio pulito imbevuto di diluente. Cambiare lo straccio quando è sporco. Smerigliare leggermente all’acqua (grana 200). Se nella superficie c'è antivegetativa o è in cattive condizioni decaparla con un raschietto e una spazzola, aiutandosi con acqua ad alta pressione. Levigare all’acqua (grana 200).
Primer:
Applicare una mano di Primer per garantire una buona adesione delle mani di antivegetativa che saranno applicate ulteriormente. A 20°C, attendere 6 ore prima di applicare una seconda o più mani. Il numero delle mani dipende da quanto tempo all'anno viene tenuta la barca in acqua e dalla temperatura della stessa, più calde sono le acque più bisogna stare attenti.
Antivegetativa:
Proteggere con strisce adesive la linea di galleggiamento, nonchè le sonde, gli anodi ecc. Applicare due mani di antivegetativa sulla carena, una mano sulla pala del timone, al galleggiamento e sui bordi di attacco. A 20° attendere 2h30 fra le mani e 4 ore prima della messa in acqua. La quantità calcolata deve essere applicata nella sua totalità. Per l'applicazione utilizzare una pennellata più larga possibile ed infine applicare incrociando su una superfice di 1 m² massimo.

QUANDO: 
Tra marzo e giugno, poco prima di tornare in acqua e dopo aver fatto asciugare la carena per almeno qualche giorno.

Tra aprile e maggio è il periodo migliore, almeno non rompono!

DOVE: 
Nell'opera viva appena sopra la linea di galleggiamento. Ovviamente va applicata anche sulla deriva e, se si vuole, anche sul timone.

Io la metto anche sul timone

Appena sopra la linea di galleggiamento

PERCHE':
La vernice antivegetativa serve a far sí che i microrganismi che vivono attaccati alle superfici immerse non aderiscano alla carena e fa prevenirne l'osmosi.

Una carena "pulita" è sempre bella!

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