martedì 16 giugno 2020

Lite XP, finalmente un piccolo cabinato che si albera e disalbera come una deriva


Ne abbiamo già parlato almeno due volte del Lite XP, questo piccolo cabinato carrellabile a vela e remi norvegese, quindi non mi dilungo. Voglio solo far notare, attraverso questo video, come sia facile armarlo, senza gru e paranchi, ma con la sola forza delle braccia come in una deriva. In più, come potete osservare, il carrello di varo e alaggio è come quello di un dinghy, fantastico!
Per carità, per comprarselo ci vogliono un paio di decine di migliaia d'euro, ma poi veramente costi zero.




domenica 14 giugno 2020

Un corridoio di lancio tra Cala Galera e la Feniglia, con spiaggia attrezzata e parcheggi



Sono un bel po' di anni che non torno in questo luogo meraviglioso, la spiaggia della Feniglia, ideale per veleggiare con qualsiasi tipo di barca, deriva o cabinato.
Poiché ora la barchetta me la posso portare sul tetto dell'auto, ho potuto constatare che questo luogo è ottimo per fare car-topping poiché c'è tutto quello che serve: parcheggi, strada di accesso alla spiaggia con zona carico-scarico barca, area rimessaggio, bagni attrezzati o spiaggia libera ed infine il corridoio di lancio.



Imperdibile!


E vai, siamo pronti!


mercoledì 10 giugno 2020

Corinella Boat Ramp, un esempio su come ripensare la nautica in Italia



Recentemente in una nota rivista nautica è uscito un articolo in cui si invitavano i lettori a riflettere su alcuni aspetti della vita in barca, come per il fatto che questa sia sempre in movimento, oppure che le condizioni micro-climatiche al suo interno non sono sempre ideali, che si possono sentire odori a cui non siamo abituati, che gli spazi sono ristretti, etc. etc. 
Ho condiviso nella sua totalità questo articolo, lo ritengo utile e affatto banale perché chiunque si avvicini alla passione della nautica deve conoscere bene quello a cui va incontro, in prima istanza per i tanti soldi che ci si potrebbero investire per poi pentirsene.
Ho constatato però con stupore che sui social questo articolo a detta degli "esperti" naviganti e "navigati" è apparso banale perché tutti i dubbi sollevati non erano veri, insomma come per dire la vita in barca è una vita perfetta.
Mi spiace deludere queste persone, che ho visto in gran parte essere operatori del settore, ma a mio parere non è così perché le barche sono veramente sempre in movimento, che al loro interno vi si sentono spesso odori anche insopportabili, che gli spazi sono ristretti, il microclima non è ideale, etc. etc.. 
La vita di mare, di barca o come la si voglia chiamare è meravigliosa ma non è una vita facile e spesso bisogna scendere a compromessi, ma questo vale per ogni passione o sport. Sfido qualunque scalatore ad affermare che la vita d'alta montagna è una vita facile.
Questo lungo preambolo spero serva a far capire a chi deve prendere delle decisioni che le ultime persone che vanno ascoltate per trovare delle soluzioni ad una rinascita della nautica nel nostro paese sono gli operatori del settore, bensì che vada ascoltata la gente, l'uomo della strada che vuol andare in barca per divertirsi, che sia a vela, a remi, a motore, per andare a pesca o solo per fare il bagno.
La nautica degli operatori del settore, dei saloni, dei grandi yacht, dei porti a me ha veramente e sinceramente stancato, anche perché è una nautica che si fa comodamente prendendo in affitto uno yacht in un qualsiasi luogo del mondo a cifre abbordabili. Di questa nautica se ne devono occupare gli operatori e basta, non la gente comune perché la gente comune deve pensare alla sua barchetta, su come gestirla ed utilizzarla spendendo il meno possibile. Insomma è come se gli albergatori o i proprietari di case chiedessero di condividere con la gente comune di come gestire i loro patrimoni. Ma si arrangino, ce l'hanno insegnato loro da anni "ubi maior, minor cessat!", no?. Ci hanno rotto le palle con i loro problemi!
E allora perché non pensare a chi ha il gommone e vuol andare a pesca, perché non pensare a chi ha un motoscafo e vuol andare a farsi una gita, perché non pensare al velista che vuol farsi accarezzare dal vento, magari per una giornata, senza sentirsi costretto in pochi metri quadri con altre cinque persone, in una cabina spesso puzzolente e umida. Meglio tornarsene a casa o in albergo e fare una bella doccia e dormire in un comodo letto, forse, o no?
In Australia, che sembrano un po' più pragmatici e di sicuro meno "grandeur" di noi ci hanno pensato con una rete di porti a secco come il Corinella Marine Boat Launching Ramp. Nella cartina del parco noterete che ce ne sono una serie infinita.
Col traduttore di Google si capisce facilmente cosa c'è scritto nel loro sito, soprattutto la prima cosa che è tutto gratis, a parte la licenza di pesca che te la vendono seduta stante per il tempo che desideri.
Inutile poi ripetere i discorsi già fatti, una nautica così arricchisce tutti e non i soliti quattro squali che frequentano i porti, loro hanno già sufficiente ciccia per i loro denti.

Corinella Boat Park visto su Google Maps

lunedì 8 giugno 2020

REWIND: How small is too small?

West Wight Potter E-Type, da un articolo di Practical Boat Owner
(Da un articolo di Practical Boat Owner trovato su West Wight Potter Owners, liberamente riassunto, tradotto ed interpretato da me medesimo. Perdonate errori ed omissioni ma una traduzione precisa e puntuale richiederebbe molto più tempo dell'oretta a cui ho potuto dedicargli).

Se gli yacht stanno diventando sempre più grandi e più sofisticati, perché qualcuno dovrebbe scegliere di navigare un micro cruiser di 14 piedi dagli anni '60?

David Harding ha cercato di scoprirlo sul West Wight Potter... How small is too small? 

Se si vuole discutere in merito ai piaceri della crociera in una barca molto piccola basta chiedere ad uno qualsiasi dei proprietari di un West Wight Potter: “Potevo permettermi un nuovo 31 piedi ha detto uno di questi di recente, ma mia moglie non ama né il freddo né l’umido, e l’impegno di possedere una barca non ci lascerebbe il tempo per tutto il resto che vorremmo fare. Invece, teniamo il nostro Potter nel garage. Quando si vuole uscire in barca a vela, lo agganciamo all'auto e si va via per un paio di giorni sul Norfolk Broads, possiamo decidere di navigare lungo la costa orientale, oppure i laghi scozzesi, o dove ci pare e piace. Il Potter può essere varato, alato e attrezzato da una sola persona e, una volta tornati, lo rimettiamo di nuovo nel garage. Non esiste un modo più semplice di andare in barca.”

Un mondo in cui i materiali compositi ultra tecnologici, l’elettronica e i sistemi di climatizzazione gestiti da un cellulare prima di arrivare al porto sembrano averci fatto dimenticare che anche la semplice navigazione può essere divertente, così come riuscì a dimostrare Stanley Smith nei primi anni' anni '60, quando introdusse i primi Potter in compensato marino. Ma Stanley non è venuto alla ribalta con il Potter, bensì con la realizzazione di un dinghy cabinato costruito nel suo cantiere a Yarmouth, nell'Isola di Wight.
Nel 1949, più di un decennio prima dell’uscita del Potter, Stanley e suo fratello Colin, partirono dalla Nova Scotia a bordo di “Espero Nova”, un 20 piedi che avevano costruito nel seminterrato di una vecchia cappella. Con questo dinghy cabinato arrivarono ​​in Inghilterra 11 giorni dopo e, non a caso, si sono trovati al centro dell'attenzione dei media. Dopo aver mostrato la barca al Festival della Gran Bretagna, l'anno successivo, questa volta con Stanley Charles Violet come equipaggio, hanno fatto la traversata di ritorno nel 1951, come raccontato nel suo libro "The Wind Calls The Tune".
Ma le sue imprese non finìrono lì. Convinto sostenitore della capacità che le piccole imbarcazioni a vela possano percorrere lunghe distanze in mare aperto, circa dieci anni dopo decise di consegnare un Potter, ordinato da un comandante di una nave cisterna svedese, al suo nuovo proprietario via mare. Ce la fece, nonostante che per tre giorni nel Mare del Nord ci fosse stata Forza 8-9  e si fosse arenato su di un banco di sabbia della costa danese. Con la barca che, in qualche modo sopravvisse quasi indenne, proseguì il viaggio verso l'entroterra, la Danimarca, ed infine, con l'acquisto di un fuoribordo di 6hp poté percorrere le ultime 60 miglia, attraverso il Kattegat, contro un vento gelido.
La letteratura occidentale del tempo riferisce l’effettuazione del viaggio del temibile Mr Smith con il Potter durante il mese di ottobre, ma si consigliano vivamente i potenziali proprietari di questa barca di non tentare traversate epocali durante questa stagione.

What a way to Potter 

Si potrebbe pensare che ben poche persone avrebbero preso in considerazione il fatto di compiere un viaggio del genere su di un 14 piedi zavorrato solo da una piccola chiglia mobile in acciaio. Invece il Potter è stato progettato per la massima stabilità in mare e allo stesso tempo una grande maneggevolezza a terra. La lunghezza di 14 piedi era quella minima che potesse permettere a due adulti di pernottarci comodamente e a viverci in più persone durante il giorno, in più la possibilità di parcheggialo in un garage di dimensioni normali.
Stanley Smith, per ottenere buone prestazioni veliche, ridusse anche il baglio massimo e il bordo libero. Per quanto riguarda il peso il Potter doveva essere trainato da una Mini Morris, quindi contenuto entro i 280 kg. Nonostante queste modeste dimensioni e i tentativi del costruttore nel dissuadere i nuovi armatori ad emulare le imprese di questo progettista intrepido, molti altri Potterers non sono stati in grado di resistere al bisogno di libertà che questa piccola barca a vela poteva regalare (........)
Nota: si narra di numerose avventure, migliaia di miglia, giorni e giorni passati dai Potterers in mezzo agli oceani .

Stable by design

( ........ ) Se c’è poca acqua, basta alzare la deriva mobile, se c’è poco vento non ci sono problemi a muoversi e a bolinare, se ce n’è troppo non ci dobbiamo preoccupare dei limiti a causa della sua rigidità e poi molto dipende dal posizionamento dell’equipaggio, come in una deriva. Le ridotte dimensioni del Potter, il suo peso contenuto e l’armo semplice permettono di fare vela rimorchiando la barca di giorno in giorno. Con una barca come questa ci si può navigare anche in autunno, con qualsiasi tempo, quando le altre barche sono al rimessaggio, fino a spiaggiarla. E se il vento se ne dovesse andare si può anche condurla a remi, mentre le altre, più grandi, rimangono incollate in acqua. Ovviamente ci si può installare anche un motore, quello da 4 hp dovrebbe essere l’ideale, ma la barca si muove davvero bene anche a remi. Una volta tornati allo scivolo bastano 15 minuti per fare tutto, si mette la barca sul rimorchio con il verricello, si mettono via le vele e si butta giù l’albero in un batter d’occhio.
E a questo punto viene da chiedersi del perché i naviganti hanno sempre il desiderio di avere qualcosa di più grande. E come disse Larry Brown nel suo “Sailing on a micro budget” , “.. più grande è la barca e più costa, meno la si utilizza e meno ci si diverte …”. Non c’è nessun premio per chi indovina quale barca egli avesse.

West Wight Potter E-Type, da un articolo di Practical Boat Owner
La West Wight Polycraft produsse il primo Potter agli inizi degli anni ’60. Dal 1967 in poi il compensato marino lasciò il passo alla fibra di vetro, gli stampi furono prodotti dall’americano Herb Stewart che si preoccupò di spedirli all’Isola di Wight. Stewart iniziò la produzione in America su licenza con un grande successo e dove questa continuò con diverse migliaia di esemplari. Stewart, per ottenere lo stampo, dovette fare alcune modifiche al disegno originale delle prime barche vendute al Salone di Londra del 1961, a poco più delle 300$ di allora. L’anno successivo fu lanciato il C-Type che, sulla base delle richieste dei suoi investitori, fu modernizzato da Smith con riluttanza modificando il piano velico, gli spazi in cabina, le linee d’acqua, il pozzetto autodrenante, etc. La produzione del Potter continuò anche nell’Isola di Wight con la Ring Marine fino alla metà degli anni ’70, fino a che Larry Rumbol non acquistò gli stampi nel 1984 fondando la Potter Boat Company nello stesso anno. Fu inizita la produzione con il D-Type, riammodernato rispetto alla produzione precedente. Successivamente i figli di Rumbol introdussero il Nova al quale applicarono ulteriori modifiche. Poi il Potter crebbe di un piede e diventò l’AX.

West Wight Potter E-Type, da un articolo di Practical Boat Owner
Nel 1996, in onore del suo progettista, Stanley Smith, un Potter A-Type è stato ricostruito in compensato marino sulla base degli stampi del C-Type. 

West Wight Potter E-Type, da un articolo di Practical Boat Owner
Considerazione finale e personale, questo barchino ricostruito come l'originale degli anni '60 è meraviglioso. Questo dovrebbe essere l'E-Type, ma non se trova più traccia in commercio purtroppo.


West Wight Potter E-Type, da un articolo di Practical Boat Owner

sabato 30 maggio 2020


venerdì 29 maggio 2020

Forever First!



Se n'era già parlato nel 2012 di questa barca a vela meravigliosa, la Beneteau First 20, e fin troppo tempo è passato poiché quella di cui parliamo oggi è già di sesta generazione, uscita nel 2017. 
Che altro dire se non che è stupenda e che farei sicuramente un chiodo pur di averla e se, purtroppo, l'età e gli acciacchi  non mi permettono più azioni azzardate almeno rimangono i sogni. Oramai appartengo a quella categoria maledetta di perditempo e sognatori.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:

Lunghezza fuori tutto : 6.4 m
Lunghezza scafo : 6.25 m
Baglio scafo e baglio max : 2.48 m
Dislocamento leggero : 1 245 kg
Potenza motore : 10 CV
Propulsione : Fuori Bordo
Certificazione CE : C6/D6
Prezzo: credo che per prenderla compresa di tutto ci voglia un piano di finanziamento non inferiore ai 35.000 €.

Be the First!

First 20, dal sito Beneteau
Video in testa imperdibile, questo di seguito per vedere i particolari.


venerdì 22 maggio 2020

REWIND: Si vive meglio con una barca piccola


Di Don Casey, Sailnet (maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo). 

Quando facevo l'insegnante di business una vita fa, in uno dei miei corsi era previsto un caso di studio sugli alimenti e di come fare ad iniziare una nuova piantagione di ananas in una piccola isola del Pacifico. Prestate attenzione a questo caso, è veramente divertente e significativo. Per portare a termine il caso abbiamo assunto praticamente tutta la popolazione indigena, e alla fine il progetto ebbe successo. Ma la cosa curiosa è che dopo aver pagato tutti nessun nativo tornò a lavorare alla piantagione. 

Ma diamine, che cosa era successo? Su questa isola remota i lussi consistevano in tutto ciò che il piccolo negozio aveva a disposizione: specchi, tessuto stampato, sedie di legno. Con il salario di due settimane  i nativi furono in grado di acquistare tutti i beni di lusso che avessero mai immaginato di appartenere e poiché la loro vita non poteva  essere migliorata di più non videro alcuna ragione per continuare a lavorare nella piantagione. 

C'è una lezione per i marinai in questo racconto. L'essenza della vela è il momento in cui tutti i pensieri fastidiosi si perdono in una scia diritta, quando il movimento del timone è diretto dall'orecchio, quando le vele e il cuore si gonfiano in concerto. Ma per sperimentare questa magia è necessario solo uno scafo scivoloso e una vela decente. 

Eppure l'impressione inevitabile che si ottiene dalla maggior parte degli articoli presenti in tutte le riviste patinate di nautica e di vela è quella che per ottenere il massimo del piacere dalla navigazione bisogna possedere una barca bella grande, un motore affidabile e avere tutte le ultime stregonerie elettroniche a disposizione. Io credo invece che, ironia della sorte, il divertimento della vela può essere mascherato o addirittura completamente annientato del tutto nel perseguimento di tutti questi elementi, o nella continua frustrazione della loro assenza. 

Già da subito si corre il rischio di perdere il lume della ragione con la scelta della barca. In America si tende a pensare "grande è meglio", partendo dalle case più grandi, poi nelle automobili, fino agli hamburger. Ma a questo punto bisogna porsi una domanda: le barche a vela più grandi sono veramente più divertenti? La verità è che alla fine della giornata abbiamo fatto un tale sforzo che le gite di piacere diventano eventi. Quando si ha una barca piccola è possibile navigare in un batter d'occhio, vantaggio estremamente importante per un passatempo totalmente dipendente dai capricci del vento. Le piccole imbarcazioni godono di altri vantaggi che sono in gran parte dimenticati dai media come il fatto che sono più facili da gestire e forse anche più sicure per un equipaggio ridotto. Le conseguenze di un errore come un incaglio o una  collisione, per esempio, sono quasi sempre meno gravi, e il recupero dell'imbarcazione più facile. Le piccole imbarcazioni sono sempre a portata di mano, e possono essere utilizzate anche in acque protette e possono attraversare anche acque basse. 

Le piccole imbarcazioni sono anche più economiche da acquistare, gestire e mantenere. Con tutte le altre attività che impegnano il tuo tempo libero, considerato il piccolo investimento, le barche più piccole possono rimanere molto più comodamente "inattive". Alla lunga questo aspetto ha un enorme impatto sulla godibilità della vela. Non fraintendetemi, non sto qui a snobbare le barche grandi ma mi sto rendendo conto che nella comunità della vela ci si avvicina di molto ad una dinamica simile al principio di Peter, detto "principio di incompetenza" e cioè che ogni lavoratore tende a salire fino al proprio livello di incompetenza. In pratica  i marinai si auto convincono a comprare barche sempre più grandi fino a quando la loro proprietà diventa così onerosa che la vela non è più divertente. Come si fa a difendersi da questa sciagura? Io non lo so. Se ci fosse stato un supermercato su quell'isoletta del Pacifico ho pochi dubbi che la maggior parte degli indigeni sarebbe ancora al lavoro oggi, ma per la maggior parte, non per tutti. 

Io penso che lo stratagemma migliore sia quello di possedere una barca sostanzialmente più piccola di quello che ci si possa permettere. In questo modo il divertimento è quasi certo, e il denaro risparmiato permetterà di equipaggiare la barca al meglio. I veri piaceri poi sono nella navigazione e mai a terra. Inoltre tra il tempo e il denaro spesi per la barca, quello che dà sempre il ritorno maggiore è il tempo. Molti miei lettori che vogliono acquistare una nuova barca mi chiedono sempre una lista di "papabili" e una lista di quelle da evitare. La mia risposta, ovviamente, è che non ho sufficienti informazioni visto che che se si parla di qualità o prestazioni qualcosa la potrei dire, ma non so assolutamente niente sulla loro idoneità. 

Tanto più che nessuna barca vi potrà mai soddisfare pienamente, la barca ideale non esiste. Se volete una barca che vi ispiri fiducia a prima vista non aspettatevi che sia brillante anche con vento leggero. Se invece una barca è divertente, tanto che renda emozionante un week-end, non è probabile che possa attraversare un oceano. Non aspettatevi mai forti accelerazioni e grande capacità di carico allo stesso tempo. È possibile acquistare una barca per correre in un club velico e poi una per fare il giro del mondo ma non ce ne sarà mai una che possa fare l'una e l'altra cosa contemporaneamente. 

Sembra quindi logico che il primo passo per determinare quale barca si dovrebbe comprare dovrebbe essere quello di determinare in che modo avete intenzione di utilizzare la barca. Ma la passione della vela è più epifanica che razionale, più spirituale che pratica e trascurare questa verità ci mette a rischio di prendere la decisione sbagliata, nonostante tutti i ragionamenti che si possano fare. Quindi per me il primo aspetto da prendere in considerazione è la bellezza. Molto di ciò che mi piace nella vela è l'aspetto estetico, se è la graziosa curva delle vele bianche contro il blu del cielo, oppure i dolci fruscii che solleticano i miei timpani abusati, o il calore inaspettato di una fuoriuscita di luce da un oblò nella notte. Di conseguenza trovo la bellezza in una barca più appagante che la velocità, o lo spazio, o il design innovativo. Quando mi faccio trascinare dalla mia barca  mi accorgo che la mia testa è inclinata più o meno allo stesso modo di quando ammiro un'opera d'arte. Mi sento privilegiato di possedere una barca così bella. Questo senso di orgoglio ha sostenuto la nostra relazione per 25 anni. Qualunque sia la vostra idea di una barca bella è che dovrebbe comunque essere il punto di partenza nella ricerca. Se la velocità non è  importante per voi non lasciatevi condizionare da chi vi vuole scoraggiare dal comprare una barca che ti piace perché è "lenta". 

Limitate le vostre aspirazioni e piuttosto pensate a come utilizzarla da subito. Anche la tanto discussa navigabilità o "marinità" sono concetti relativi, infatti la barca che si acquista dovrebbe fornire un elevato livello di sicurezza  per il modo in cui la si utilizza quindi non sono valori assoluti, come la bellezza che è negli occhi di chi guarda. È possibile trovare una barca che è veloce e allo stesso tempo di avere lo spazio di un appartamento, ma se non ti senti un po' orgoglioso di essere il proprietario di una barca da pesca, sei già sulla buona strada per guardare per la tua prossima barca. Se ti interessano le corse piuttosto che le crociere la velocità diventa l'aspetto prioritario e si può essere felici se la barca è veloce, ma..... 

Non date troppa importanza alle performance perché, per esempio, la velocità è un concetto relativo. In una tipica giornata di vela la barca più veloce della flotta getterà l'ancora mentre sta arrivando la barca più lenta. In tema di velocità, mi si permetta una piccola digressione. Vedo spesso citata l'affermazione che le barche  veloci sono anche più sicure. Questa logica troverebbe fondamento nel fatto che l'esposizione agli agenti atmosferici è ridotta. Ma allora questo ragionamento dovrebbe valere anche per le auto, premiamo sull'acceleratore così siamo meno esposti ai pericoli della guida.  Mi piace la velocità nella guida, come chiunque altro, ma più veloce va la barca, più si corrono rischi di collisione, maggiore è lo stress sul rigging, e minore è il tempo per reagire agli imprevisti. Se si dispone di abbastanza cibo e acqua a bordo la semplice verità è che più la barca è lenta e più è sicura. Naturalmente, nessuno vorrebbe andare alla deriva in un oceano, ma non non ci convinciamo che siamo più sicuri in una barca veloce. 

Tornando ai criteri di selezione, il costo è il numero 2 della mia lista. Per la maggior parte di noi la vela è sempre in concorrenza con altre attività in relazione al tempo libero che abbiamo. Se si spende troppo all'inizio si rischia di non potersi permettere la  manutenzione e l'ormeggio e alla fine si può arrivare alla triste conclusione che non ci si può permettere la vela. Invece tutti possono permettersi la vela. Quello che non può ci si può permettere è solo una barca sbagliata. Altro aspetto importante da considerare è che la barca che si acquista sia adatta al tipo di navigazione si può fare adesso, non quello che si spera di fare in futuro. 

Tutte le altre considerazioni che si possono fare hanno meno importanza, scegliere una barca è un lavoro duro, ma se sei onesto con te stesso, persistente e paziente, la barca perfetta sarà la tua ricompensa.


"L'essenza della vela è il momento in cui tutti i pensieri fastidiosi si perdono in una scia diritta, quando il movimento del timone è diretto dall'orecchio, quando le vele e il cuore si gonfiano in concerto."

mercoledì 20 maggio 2020

Jouet 17 Foxtrot et sa remorque

Jouet 17 Foxtrot et sa remorque, dal sito leboncoin.fr
Davvero carino questo Jouet 17 Foxtrot in vendita su leboncoin.fr, ma poi per poco più di 1000 € si prende yacht con carrello. Certo non sarà al top delle condizioni ma meno di così ....
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza fuori tutto : 5.08 m
Larghezza : 1.98 m
Pescaggio massimo : 0.90 m
Pescaggio minimo : 0.35 m
Peso : 315 kg
Peso deriva : 80 kg
Tra l'altro si trova non lontano dalla costa mediterranea, sopra Montpellier, insomma da non farselo scappare perché se ne vedono molti nelle spiagge, quindi si alano e si varano senza bisogno di ormeggio.



mercoledì 6 maggio 2020


lunedì 4 maggio 2020

Northeaster, yacht e grandi yacht carrellabili

TES 246 Versus, dal sito TES Yacht France su Facebook
Premesso che a me piacerebbe molto il "piccolo" TES 550 Master, di cui ho già parlato nel blog, se non altro perché più alla mia portata in tutti i sensi, il rappresentante in Italia di diverse marche di imbarcazioni fabbricate in Polonia NORTHEASTER, nel proporre i suoi modelli fa una distinzione tra le carrellabili e le non carrellabili. Insomma, mette subito in chiaro le cose e questo è molto importante.
Infatti, il suddividere da subito le tipologie di barche in funzione della loro trasportabilità può essere utile al futuro armatore perché questo lo può orientare su come intenderà gestirla e, a mio parere, le differenze di costi sono interessanti. 
Abbiamo già detto più di una volta che se è pur vero che occorrono un auto di grossa cilindrata e un carrello, la barca ricoverata in un porto a secco e messa in acqua solo quando la si utilizza praticamente dimezza i prezzi di ormeggio e manutenzione. Voglio precisare che il possedere un auto di grossa cilindrata non è obbligatorio se si fa portare subito barca e carrello in un porto a secco. Dopo non sarà più necessario neanche pagare l'assicurazione del carrello se non lo si fa transitare per strada ma solo, ovviamente, una polizza Responsabilità Civile che vale per tutto.
Facendo qualche conto, se si prende per esempio la bellissima TES 246 Versus rappresentata nella foto e nel video, se la ormeggiamo a mollo questa ci costerà come minimo 5000 € di posto barca più un'antivegetativa annuale, per un totale di circa 6000 €, ma se bastano.
Se invece la teniamo in un porto a secco con abbonamento annuale dell'uso della gru compreso o del trattore per il varo e alaggio da scivolo, io penso che si possano mantenere i costi ben al di sotto dei 3000€. Ecco un esempio di LISTINO a Palermo.
Non sono così aggiornato sui prezzi in generale però, per ottenere lo stesso risultato, e sicuramente migliore dal punto di vista ambientale, praticamente spendiamo la metà. 
Credo meno nella possibilità di portarsi la barca avanti e indietro da casa perché in questo caso bisognerebbe avere, oltre obbligatoriamente un auto di grossa cilindrata, anche un posto dove tenerla e poi non è così semplice trasportarla, neanche se fosse di medio-piccole dimensioni. Questa possibilità lasciamola agli armatori che vivono in paesi con immense distese di terra, possibilità che a noi, tutto sommato, a meno che la barca non sia davvero piccola, rimane poco conveniente.
In testa al blog, nella cartina, potrete trovare molti porti a secco presenti e distribuiti nelle nostre meravigliose coste. 


Oltre a fare, come sempre, complimenti a Marek per le sue bellissime barche fabbricate in Polonia, concludo che, se si può, è certamente più conveniente acquistare una grande carrellabile con tutte le sue comodità.


giovedì 30 aprile 2020

GO 550, voilier de 2007 en bon état

GO Neptune 550, dal sito leboncoin.fr
Per me questo piccolo veliero di neanche sei metri in vendita su leboncoin.fr, costruito dal cantiere francese Indigo Yacht che credo non esista più, è bellissimo. Il GO 550 ha una linea essenziale ed eccezionale e, se potessi, davvero andrei a prendermelo in Bretagna. Una linea simile ce l'ha anche il Deltania 20.5 di costruzione polacca.
Le sue caratteristiche tecniche le potrete trovare descritte in un mio vecchio post, Il ritorno del Nettuno, quindi non mi dilungo.

GO 550 ormeggiato su Microclass France

martedì 28 aprile 2020

Barca a vela Leisure 17

Barca a vela Leisure 17, su Subito.it
Lo sapete che questo piccolo yacht da crociera con doppia chiglia, con cui hanno attraversato anche l'Atlantico, mi è sempre piaciuto pertanto non posso fare a meno di segnalare questo annuncio presente su subito.it. Ne avevo già parlato nel post Leisure 17, un piccolo e fantastico cabinato a vela, quindi non mi dilungo, tutte le informazioni le potrete trovare lì. 
Tra l'altro quel simpaticissimo Leisure 17 presente a Castiglione del Lago mi è sembrato di vederlo, per un certo tempo, in uno stato di semi abbandono e varrebbe la pena di andare a vedere se possa ancora convenire acquistarlo ad un buon prezzo.
Voglio solo far notare che nel prezzo di 3800 € che viene proposto nell'annuncio sono compresi motore e carrello, componenti che rendono l'oggetto veramente appetibile in quanto sembra anche ben restaurato ed in buone condizioni.
Certo, dalla Toscana, Palermo è lontano ma vi immaginate approfittare per visitare quella meravigliosa città e poi fare una puntatina alle isole, dalla più vicina isola delle Femmine fino a Favignana e Marettimo. Che meraviglia! 


lunedì 27 aprile 2020

REWIND: Daycation, a day vacation

Dal blog Pat N. Lewis
Una volta era chiamata la gita fuoriporta, oggi, con la globalizzazione delle lingue, gli è stato dato un nome che pare un po' snob, ma solo in apparenza, la genesi è sempre la stessa ovvero poche possibilità di fare altrimenti. Premesso ciò non è detto che una non - vacanza del genere non sia migliore della vacanza costosa, affollata, spesso monotona a cui siamo abituati, vediamo di elencarne le qualità.

Cambiare ogni giorno:
Un giorno alle terme, un giorno al mare, un giorno in montagna, un giorno al lago a fare vela, un giorno in una città d'arte e nei musei, un giorno in meditazione e in preghiera,  un giorno per i percorsi eno - gastronomici, un giorno a fare slalom o fondo con gli sci, un giorno tra boschi e torrenti, un giorno in canoa, un giorno a pesca e a far funghi, un giorno in bici lungo le ciclabili, un giorno all'ippodromo e al golf, un giorno a teatro o all'opera lirica .... un giorno nel giardino di casa mia. E poi? Poi si ricomincia!

La giornata tipica:
Gli odierni mezzi di trasporto permettono di coprire grandi distanze in poche ore, a due ore da casa si raggiungono tutti i luoghi e le possibili attività che ho sopra citato, in qualunque luogo si abiti. Si parte alle 8.00, alle 10.00 siamo a destinazione e trascorriamo una piacevole giornata, alle 18.00 si riparte, alle 20.00 siamo a casa di nuovo, sempre che non si voglia cenare fuori. Questa è la giornata tipica del "daycationer".

La base di partenza:
La base è casa, con le sue comodità, i suoi abiti, i suoi armadi, i suoi letti, le sue docce e la sua cucina. Non c'è nulla di meglio che la propria casa. E' per questo che scegliere la casa giusta sta alla base di questa filosofia di vacanza. Se si abita in un luogo affollato, rumoroso, affumicato dallo smog è ovvio che se ne voglia liberarsene per più tempo possibile. Il vero "daycationer" ha una casa bella, spaziosa, fuori città, in mezzo al verde. Quasi sempre il luogo di lavoro preclude questa possibilità ma credo che spesso non si voglia cercare il giusto compromesso, ritengo invece che vicino al luogo di lavoro esista un angolo di paradiso, sconosciuto ai più, facilmente raggiungibile in auto e poi in autobus o metrò. Una certa distanza dai luoghi "tipici" di lavoro farà sì che la vostra bella casa costi molto meno di un anonimo appartamento in centro che, per quanto ci mettiate del vostro, non sarà mai così bello come una casetta situata in mezzo a prati verdi ed arbusti e dove il cielo è sempre azzurro.

Il tempo si ferma:
La daycation si fa quando si può ma anche quando si vuole, non c'è fretta, si fa nei week end o nei periodi di ferie durante tutto il corso dell'anno, ad Agosto, per Natale e Pasqua, nei ponti e nelle feste comandate. Insomma il daycationer è sempre in vacanza, qualunque giorno è buono per andarsene in vacanza. Spesso mi viene da pensare, ma credo anche voi lettori, quanto attendiamo quei fatidici quindici giorni di ferie per poi accorgersi quanto siano stati brevi, alla fine neanche ce ne siamo accorti ...... e via ricominciare a sognare. Il daycationer invece non smette mai, anzi provo una certa compassione per quei privilegiati delle ferie.

Secondo il "budget":
E' ovvio che non si può fare tutto ciò che ho elencato ma, acquistata una bella casa, si possono modulare le proprie vacanze come si vuole, secondo le disponibilità del momento che sono sempre modeste. Si può fare un'ottima daycation con molto meno di 100€, alla fine andranno sommate ma .... quante cose avremo fatto.

Non ci si annoia mai:
Il rischio della vacanza tradizionale è quello di annoiarsi, magari non si ritrovano gli amici di sempre, i figli non vengono più con noi e poi la solita routine, che orrore quando raggiunge il suo culmine nello sdruscio con il gelato in mano, ripuliti dalla testa ai piedi a guardarsi l'un l'altro. A quell'ora il daycationer è già sulla via del ritorno per casa, pronto a rilassarsi ancora nel luogo più bello del mondo.

Le insidie del meteo:
Quante volte è successo! Prenotazioni, ore di viaggio, gite guidate e pianificate ...... per poi ritrovarsi quasi tutto il tempo al chiuso a giocare a carte per il maltempo. Al daycationer tutto ciò non succede mai perché quando lui  parte ha la quasi assoluta certezza che il meteo non gli darà problemi, vuoi mettere?

Le valigie: 
Ohi, ohi. Non dimenticherò mai la faccia di quel tizio a cui crollarono tutte le nostre valige addosso mentre tentava di entrare nell'ascensore del nostro albergo a Les Halles di Parigi. Al daycationer queste cose non accadranno mai perché a lui basta una borsetta con poche cose, al limite una borsa termica coi panini e l'acqua.

Il nostro paese ed il suo patrimonio:
Se si traccia una circonferenza avente come centro la propria casa e come raggio una distanza pari a circa due ore di viaggio ci accorgeremo che i luoghi meravigliosi che potremmo vistare sono tantissimi. Il nostro paese possiede il patrimonio artistico, storico, naturalistico ed ambientale più ricco del mondo. forse varrebbe la pena di interrogarsi su cosa dovremmo andare a vedere durante le nostre vacanze.

Voli e low cost, una opportunità da non perdere:
Da Firenze si raggiunge Parigi in circa due ore, se non un giorno si può star via comodamente un fine settimana, se poi ci aggiungiamo un volo low cost potremmo pensare di fare un week end con meno di 200 €.

Raccogliere le sfide di un mondo che cambia rende l'uomo più colto, più felice e senz'altro più ricco di umanità, credo di aver detto abbastanza.

Un grande casale nella campagna toscana può costare meno di un appartamento  in una grande città.


venerdì 24 aprile 2020

Barca a vela Lanaverre 510

Barca a vela Lanaverre 510, dal sito Subito.it
Se si vuol diventare armatori di un piccolo cabinato, facilmente carrellabile, alabile e varabile anche da spiaggia con un carrello motorizzato, tenuta bene, di un bel color azzurrino e a buon prezzo si può certamente valutare l'acquisto di questa "Barca a vela Lanaverre 510", presente su subito.it.
Non credo di aver mai parlato di questo modello quindi, senza farla troppo lunga, rimando alla scheda tecnica di sailingtheweb.
Da notare il peso inferiore ai 400 kg, pertanto si può tranquillamente trasportare con un carrello ed un auto di piccole dimensioni.
Insomma perché no, anzi, se si riesce a trattare un po' il prezzo direi che è proprio allettante, specialmente se è davvero in buone condizioni come dicono.

Scheda tecnica del Lanaverre 510

martedì 21 aprile 2020

REWIND: Il Tour dell'Elba

Visualizza Isola Elba in una mappa di dimensioni maggiori


L'Elba
"La perla dell'Arcipelago Toscano, l'isola senza confini: il mare cristallino, le spiagge e le calette, il verde della campagna, i paesini arroccati, i tesori archeologici, i boschi di castagni e altro ancora si susseguono senza soluzione di continuità.
L'Elba regala questa sensazione di molte cose in una, negli spazi brevi dell'isola si viaggia attraverso situazioni turistiche e ambientali completamente diverse: zone asciugate dal sole e dal vento e zone verdeggianti, spiagge di sabbia dorata, di ghiaia e ripide scogliere. E' da ricordare che il territorio dell'isola, in gran parte, fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano." (da:  Infoelba )
Il Canale di Piombino
Il canale di Piombino, compreso tra il promontorio omonimo (o di Populonia) e la punta NE dell'Elba, è largo 5 miglia. Al centro del canale sorgono due isolotti. Il primo, Palmaiola, di forma conica, è sovrastato dalla casa bianca del faro (ben visibile). Da esso fuoriesce a Nord uno scoglio ben in vista e, a 450 m in direzione Sud, un basso fondale coperto da 4,5 m d'acqua.
Il secondo isolotto, Cerboli, è meno elevato (74 m), ha in cima una vecchia torre e presenta, visto da NO o da SE, un profilo irregolare. Il canale è attraversato da numerose navi e da aliscafi che assicurano il collegamento tra l'Elba e Piombino, cui si deve prestare attenzione.
D'estate i frequenti venti da Ovest e NO formano nel canale una corrente per Est e SE che supera a volte i due nodi. I venti dominanti del periodo estivo, Maestrale e Scirocco, non sono pericolosi, ma bisogna temere le improvvise Libecciate quasi mai preannunciate e da evitare per la loro forza, quindi estremente pericolose per barche a dislocamento leggero come le nostre. Fortunatamente rare nel periodo tra giugno e settembre.
Se si decide di affrontare la traversata e non si vogliono superare le frequenti e insidiose onde di traghetti ed aliscafi conviene partire dal Porto di Scarlino, altrimenti si può scegliere il Porto di Baratti o lo stesso Piombino. Ovviamente, partendo da Scarlino il tragitto è molto più lungo.
Tutti e tre i punti di partenza sono dotati di scivoli, gru e parcheggi per auto e carrelli.
Il prezzo dei parcheggi varia tra 10 e 20 € al giorno (incluso carrello),  l'uso della gru da 60 a 100 € per operazione. Scivoli libero a Porto Verde di Scarlino e a Piombino, attivando lo zoom si vedono benissimo scivoli e parcheggi:

Il porto di Scarlino
Se si decide di non effettuare la traversata ma di portare l'auto e il carrello nell'isola il costo totale della traversata A/R, 4 persone + cane + auto + barca, è intorno ai 300 €, forse anche qualcosa meno se si scelgono le compagnie meno care. Non ci sono grandi problemi nell'imbarco del treno auto+carrello. L'importante è prenotare per tempo, gli scali sono molto organizzati. Considerati i costi di parcheggio a Piombino ritengo che sia molto più conveniente fare la traversata con il traghetto.
Gli scivoli a me noti dell'Elba sono a:
Portoferraio
Marina di Campo
Porto Azzurro
Marciana Marina
Cavo

La baia di Porto Azzurro e Cala di Mola


Per chi vuole entrare nella Baia di Porto Azzurro il Faro di Capo Focardo  fà da riferimento in quanto è ben visibile provenendo dal largo su punto nave goniometrico 215°  e 315° NE E. Individuato quest'ultimo,  di prora via si solca verso il faro. Bisogna fare attenzione di lasciarlo alla nostra SX, continuando con angolatura tra 270 e 360 NO si intravede l'ingresso del porto. Il Porto è segnalato da un Faro sulla punta San Giovanni (sopra Hotel Plaza)  e da un faro sulla testata foranea del molo. Se si desidera fare rifornimento, non esistono problemi di sorta, Carburante, acqua, servizi vari ecc.  Ci sono oltre la banchina IV Novembre per l'ormeggio,  anche dei Pontili Galleggianti Gestiti ed espressamente adibiti per il Diporto il tutto ben organizzato. Attenzione invece nel buttare l'ancora in rada liberamente in quanto nel porto due volte al giorno è in manovra il Traghetto della Toremar.  L'entrata in porto si effettua tenendo la sinistra ad una distanza non inferiore a 150 m dalla testata del molo foraneo. In uscita bisogna tenere la sinistra, passando ad una distanza non superiore a 100 m dal molo foraneo.
Per ulteriori le notizie, consigliamo sempre di contattare la Capitaneria di Porto di Portoferraio al n° Tel: 0565914000 Fax: 0565918598

Le spiaggette dove ancorare
Nota: per motivi di rispetto del copyright sono state inserite solo foto di carattere "commerciale" che non hanno nessun valore artistico. Molte foto ed informazioni dettagliate sulle spiagge dell'Elba le potrete trovare sul sito Elbaspiagge.
Digitando sul nome della spiaggia di seguito descritta apparirà una foto significativa presente su Google Maps.


Si incontra prima dell'ingresso, arrivando da Est, in Porto di Porto Azzurro, questa spiaggia offre un'ottima protezione dai Venti Freddi (Settentrionali), offre un buon  ancoraggio. E' una spiaggia abbastanza grande con un piccolo Pontile sul lato Dx venendo dal mare, sempre guardando dal mare si vede sulla Sx imponente la Fortificazione Spagnola di Porto Longone (XVII secolo) che ha dominato per 400 Anni. Oggi Forte San Giacomo. Barbarossa, è una spiaggia molto frequentata, le profondità sono di circa 15 mt in Baia,  decrescendo regolarmente verso la spiaggia. Esiste una Catenaria a 200 mt. dalla battigia con un fondale in parte algoso e in parte sabbioso che va dai 5 ai 7 metri di profondità.


Camping e strutture disponibili con pontile gratuito: Camping Arrighi

Foto tratta dal sito del Camping Arrighi
Le tariffe per 4 persone per una settimana, nel periodo di luglio - agosto, indicativamente sono:
a) Camper/ Roulotte/ Tenda + auto: circa 400 €
b) Bungalow/ appartamento: da 441 a 805 €

Spiaggia di Reale:
La spiaggia, molto frequentata d'estate ha dei corpi morti . Per evitare la secca di punta Reale dovrete entrare sfilando lungo il lato Est restandone a circa 80-100 m. I fondali sono irregolari (rocce, alghe o sabbia) con profondità di 5-7 m all'ingresso, decrescenti progressivamente verso la spiaggia da cui è preferibile tenersi piuttosto lontani, per restare tranquilli.

Spiaggia di Terranera:
E' la più pescosa e la meno frequentata delle tre spiagge per gli accessi al mare abbastanza difficoltosi. Il Fondale di 3-4 m all'ingresso in Baia diminuisce progressivamente verso la spiaggia con grandi ciottoli. Esistono grandi massi e avvicinandosi, si deve prestare attenzione alla secca con  1 mt. di profondità lato Est (a dx venendo dal mare).Il nome Terranera, deriva dalla grande ferrosità che si è sviluppata negli anni con l'estrazione del minerale ferroso e di Pirite. A ridosso della Spiaggia c'è un Laghetto di acqua dolce e Zolfo chiamato Laghetto di Terranera.

Spiaggia La Rossa
E' una spiaggia in Paese con uno specchio d’acqua dove esiste un Campo Boe (Corpi Morti), molto organizzato. Una fascia di  spiaggia viene occupata durante il periodo invernale dalle imbarcazioni ricoverate a secco. Nella stagione estiva tutti i natanti sono nello specchio d’acqua, ormeggiati alle boe. Esiste l'accesso per il  varo o l'alaggio delle piccole imbarcazioni nei pressi della spiaggia. I Posti auto esistenti sono quelli a disposizione che servono le esigenze degli abitanti del paese di Porto Azzurro il quale vanta molti Parcheggi. I Vari Servizi sono disponibili tutti intorno in quanto La Rossa si trova in Paese e dove vicino esistono anche altri Pontili Galleggianti ad uso diportistico. Esistono Circa una cinquantina di boe nello specchio d’acqua, la spiaggia ha una lunghezza di 80 metri circa a fondo sabbioso. Sul frontale della Spiaggia esiste un Circolo Nautico.

Esistono Strutture di ormeggio spontanee, quali boe, pontili in legno del locale Hobby Club e dell'Hotel Cala di mola,  sull’arenile ci sono barche dove si capisce che l'Area di Trascinamento e Ricovero a secco indica che l’accesso carrabile risulta comodo fino alla battigia. Limitrofi alla Spiaggia  si scopre ampi spazi del litorale adibiti attualmente  a parcheggio sterrato dovei si accede dalla provinciale che va a Porto Azzurro. Sarebbe ottima una gestione organizzata per un ricovero a secco con ripristino dell’arenile e la ristrutturazione del molo di ormeggio esistente, in modo da regolamentare la fruizione dei natanti carrellabili con passerelle galleggianti in un ottica di migliore custodia del quadro ambientale. Potrebbe essere un Fiore all'Occhiello.
Albergo o residence con pontile per ormeggio barchini: Cala di Mola

Immagine tratta dal sito Cala di Mola
Le tariffe per 4 persone per una settimana, nel periodo di luiglio - agosto, con ormeggio, indicativamente sono:
a) Albergo: da 2400 €, mezza pensione
b) Appartamento: da 1200 €

Spiaggia di Naregno
Spiaggia di circa 500 mt con fondo di sabbia, arenile di ottima qualità, con accesso facile. Specchio d’acqua con "Campo Boe" esistente sul lato Sud. A ridosso della spiaggia esistono strutture ricettive ed abitative organizzate con parcheggi riservati. Nel retro arenile possibilità di ricovero a secco dei natanti. Esiste un sistema scivolo, alaggio barche, Corsia per imbarcazioni, Diving, scuola di vela, Corsia gestita imbarcazioni, Ristoranti, Bar, Hotel, Noleggi Barche, Gommoni, Pedalò, Wind Surf, Stabilimenti Balneari con sdraio e Ombrelloni. Sull’estremo lato Sud è presente un molo di attracco in concessione ad uno degli alberghi limitrofi.

Albergo o residence con pontile per ormeggio barchini: Acacie

Immagine tratta dal sito Le Acacie
Le tariffe per 4 persone per una settimana, nel periodo di luiglio - agosto, con ormeggio, indicativamente sono:
a) Albergo: da 2400 €, mezza pensione
b) Appartamento: da 1200 €

Il Golfo di Lacona e il Golfo Stella


In Prossimità di Naregno abbiamo il Faro di Capo Focardo, proseguendo la navigazione si trova Capo Caldo con le Buche per Cernie che partono da Punta Bianca a Punta dei Ripalti dove si può fare pesca a traino in superficie e in profondità. Ad un miglio 180°S di Ripalti si trova a 100/110 mt. di profondità, il Ciglio del Corallo, in questi ambienti i Record di Apnea sono stati stracciati, (Mayol, Pellizzari ecc). Continuando il Nostro percorso troviamo Capo Punta Calamita (42°45'E 10°23'S), si riconosce dalle Miniere di Ferro  ormai dismesse e da costruzioni fatiscenti metalliche. All'entrata Est del golfo Stella, sulla Dx del Calone si hanno le Isole Gemini. Il passaggio fra questi Isolotti e Terra è pericoloso per via dei Fondali che variano tra il metro e il metro e mezzo.  Dai Gemini fuoriesce a circa 100 mt. in direzione S-SO uno scoglio a pelo d'acqua, poco visibile, con profondità di 1 mt. Si consiglia di girargli intorno. Ancora più in fuori (0,6 miglia), gli scogli dei Corbelli, si vedono bene. Il passaggio tra i Corbelli e i Gemini  è sicuro. Procedendo avanti nel Golfo Stella, ampio e profondo, questo offre numerose possibilità di ancoraggio. Procedendo ad Ovest troviamo Capo Stella di fronte, troviamo l'Isolotto della Corbella. Il passaggio fra questo Isolotto e Terra è pericoloso, procedendo nel nostro girovagare intravediamo Capo Fonza  che con lo scoglio della Triglia su un fondale di 3/4 metri si può effettuare un'ottima pesca a traino in superficie. A dominio di tutto questo paradiso si erge ad un altezza di circa 185 mt. slm. il  Paese di Capoliveri con alle spalle il Monte Calamita.

Le spiaggette dove ancorare

Spiaggia di "Lacona" (Golfo di Lacona)
La Spiaggia di circa 1000 mt. a sabbia con un arenile ampio di buona qualità e possibilità di notevole sviluppo diportistico. Sono presenti specchi d’acqua con Campi Boe dislocati ad Est, Ovest ed al centro del Golfo. Buone le aree di parcheggio sparse all’interno. Nella fascia posteriore dell’arenile, esiste la possibilità di ricoverare a secco piccole imbarcazioni. Nel periodo di maggior afflusso turistico, il numero dei natanti aumenta in quanto esistono Strutture Ricettive (Alberghi e Campeggi) che sono dislocati subito a contatto con gli arenili. Alcuni Ristoranti sono ubicati lungo il bordo della spiaggia. Ci sono Scuole di Surf, Sub e Acquascooter. Accesso alla spiaggia diretto. Possibilità di struttura di alaggio o varo.

Camping e strutture disponibili con ormeggio natanti custodito: Camping Lacona Pineta

La spiaggia di Lacona, dal sito del Camping Lacona Pineta
Le tariffe per 4 persone per una settimana, nel periodo di luiglio - agosto, indicativamente sono:
a) Camper/ Roulotte/ Tenda + auto: circa 400 - 450 €
b) Bungalow/ appartamento: da 900 €

Spiaggia di Margidore (Golfo Stella)
Spiaggia di circa 400 mt con fondo di sabbia e ghiaia, è la seconda spiaggia per dimensioni di Lacona, Insenatura naturale con protezione aggiunta (scogliera frangiflutti). Il lato Est risulta potenzialmente adibito al ricovero di imbarcazioni di piccole e medie dimensioni. Specchio d’acqua con "Campo Boe" molto consistente. Nel retro arenile esiste un ricovero a secco dei natanti per un buon numero di natanti di vario genere (vela e motore) e di diverse dimensioni. Organizzazione efficace per l’alaggio con mezzi meccanici dedicati. Accesso ottimo, protetto e custodito. Pontili galleggianti stagionali. Noleggio Windsurf, Noleggio pedalò, Noleggio barche gommoni, Corsia per imbarcazioni. I Servizi pubblici e parcheggi esistenti nella zona interna antecedente la spiaggia.

Spiaggia di Lido di Capoliveri
Spiaggia di circa 400 mt con fondo di sabbia, arenile di notevole sviluppo con presenza di specchio d’acqua con "Campo Boe" dislocate in maniera irregolare al centro dell’insenatura. Aree di parcheggio gestite . Strada di accesso parallela lo sviluppo della spiaggia. Esposizione vento di Libeccio. Nel retro arenile, è possibile in bassa stagione mettere a secco alcuni natanti. Ottima Zona, nel periodo di maggior afflusso turistico, il numero dei natanti tende ad aumentare in maniera consistente, proprio in considerazione del fatto che esistono delle ampie strutture ricettive a ridosso Alberghi, Campeggi, strutture di servizio a carattere Ristorativo e Negozi. Inoltre la spiaggia offre tutti i servizi, Stabilimenti balneari,   Noleggio Windsurf, Noleggio pedalò, Noleggio barche gommoni, Corsia per imbarcazioni.

Camping o residence alla spiaggetta delle Calanchiole con pontile di ormeggio: Le Calanchiole

Immagine tratta dal sito Le Calanchiole
Le tariffe per 4 persone per una settimana, nel periodo di luiglio - agosto, indicativamente sono:
a) Camper/ Roulotte/ Tenda + auto + carrello: circa 600 €
b) Bungalow/ casamobile/ residence: da 770 a 870 €
c) Villetta: circa 1450 €

Camping alla spiaggetta del Lido di Capoliveri con campo boe gratuito: Elba Camping Europa

Immagine tratta dal sito Elba Camping Europa
Le tariffe per 4 persone per una settimana, nel periodo di luiglio - agosto, indicativamente sono:
a) Camper/ Roulotte/ Tenda/ Maxicaravan + auto + carrello: circa da 450 a 600  €

Spiaggia di Straccoligno
Arenile di ottima qualità, con accesso tortuoso e piccolo parcheggio adiacente. Specchio d’acqua esistente con "Campo Boe" di limitate dimensioni sul lato Nord. Nel retro arenile esiste un ricovero a secco dei natanti. Oltre l’arenile vi sono aree che potrebbero consentire il rimessaggio organizzato e la custodia di ulteriori natanti.

Località "Innamorata" (Cala dell’Innamorata)
Spiaggia di circa 300 mt con fondo di sabbia, arenile ampio di buona qualità con presenza di specchio d’acqua con "Campo Boe" dislocato sul lato Sud dell’insenatura. Area di parcheggio al termine della strada di accesso. Esposizione vento di Libeccio. possibilità di ricovero a secco dei natanti. Strutture di Servizio a carattere Ristorativo e Residence, sono dislocate lungo il bordo interno della spiaggia. Corsia per imbarcazioni, Diving, Scuola di Vela.

Spiaggia di Pareti Località Pareti
Spiaggia di circa 200 mt con fondo di sabbia, posto subito a ridosso dell’agglomerato, l’arenile risulta attrezzato con scivolo di alaggio per l’accesso delle imbarcazioni Specchio d’acqua con "Campo Boe" dislocate in maniera irregolare al centro dell’insenatura. Difficoltà di parcheggi limitrofi. Esposizione vento di Libeccio. possibilità di ricovero a secco dei natanti. Strutture di servizio Ristorativi, Bar, inoltre  esiste anche un rinomato Diving Center con possibilità di immersioni fantastiche.

Spiaggia di "Morcone"
Spiaggia di circa 200 mt con fondo di sabbia. Arenile ampio di buona qualità con presenza di specchio d’acqua con "Campo Boe" una certa quantità dislocate in maniera irregolare al centro dell’insenatura. Aree di parcheggio interne protette . Esposizione vento di Libeccio. Nel retro arenile, possibilità di ricovero a secco dei natanti. Strutture di servizio a carattere Ristorativo sono dislocate lungo il bordo interno della spiaggia. Presenza di scuola di Surf, Diving, vela.

Dal Golfo di Marina di Campo a Pomonte


Nella Zona Sud dell'Elba, Marina di Campo o Campo nell'Elba, è l'unico Porto Turistico ben Organizzato. Durante alcuni periodi dell'anno è battuto dai venti  da SE, in quanto il Porto  vi si trova esposto. Esistono due Fari a luce Rossa tra Punta di Capo Poro ed il Porto. Nei tempi passati come nelle altre zone dell'Elba si viveva di solo pesca  con il passare del Tempo ed in particolare d'estate quello che era un Borgo di pescatori si è trasformato in uno dei più rinomati Approdi Turistici che con la Sua spiaggia di sabbia, il Binomio forma un connubio Turistico ottimale. Le Frazioni di S. Piero, S. Ilario e La Pila cingono le spalle alla grande baia, le altre frazioni quì sotto riportate fanno di Marina di Campo uno dei centri balneari più belli dell'Isola d'Elba.

Le spiaggette dove ancorare

Spiaggia di "Pomonte"
Situata sul confine del Comune di Marciana si affaccia sul Canale della Corsica, ed è sempre stato punto di attracco delle imbarcazioni per il carico del Granito e del Vino. La spiaggia il cui arenile risulta del tipo "a ghiaia", ospita, ricoverati a secco (data la forte esposizione al Vento di Libeccio), alcune imbarcazioni di piccolo e piccolissimo cabotaggio. Esiste, prima di accedere alla spiaggia, un piazzale asfaltato eretto lungo la costa, ad uso promiscuo di ricovero e posteggio..Non esistono scivoli di alaggio/varo, né strutture o mezzi adatti allo scopo. Nel paese di Pomonte troviamo tre spiagge una di queste è quella del Quartiere, 90/100 mt. Ghiaia), lì vicino altra spiaggia l'Ogliera, 300 mt ghiaia e poco distante a 16 mt  di profondità (visibile dalla superficie) giace una nave da carico affondata, punto di visita di apneisti e sommozzatori emozionante vedere  questo enorme relitto, diventato ormai abitazione di numerose specie biologiche. L'ultima spiaggia è la Centrale con una lunghezza di 80 mt. di Ghiaia. Esistono gestioni Tipo : Affitto di ombrelloni, Noleggio pedalò, Noleggio barche gommoni, Bar e Ristoranti.

Spiaggia di "Fetovaia"
Questa Spiaggia che con la sua Lunghezza di  circa 250 mt. e con sabbia finissima, durante la Stagione ha la particolarità di essere sempre affollata. Ha uno specchio d’acqua con "Campo Boe" ben definito ed esiste un corridoio di lancio per i natanti e una decina di Boe. Nel periodo estivo non è permesso il ricovero a secco sull’arenile ad esclusione delle barche di servizio alla balneazione. Vi sono servizi con WC per disabili all’interno di strutture di Ristoro a conduzione privata, site sul bordo-spiaggia. L’accesso è buono, lato terra, vi si arriva agevolmente e si trovano alcuni  posti auto pubblici liberi ed molti altri a pagamento. Intorno alla baia ci sono alcuni Alberghi rinomati.

Località "Seccheto"
Ubicata al di sotto della Frazione di Seccheto, l’area destinata al ricovero dei natanti è composta da un piccolo specchio d’acqua in una insenatura naturale, protetto da scogliera e da un piazzale con possibilità ai piccoli natanti di essere ricoverati, a cui si accede da una comoda discesa asfaltata e carrabile. potrebbe essere espandibile la possibilità di ricovero a secco. per i posti auto si accede appena sopra, dislocati nell’agglomerato urbano, su un piazzale lastricato ed arredato appositamente. Presenza di Diving Sub sul bordo interno dell’area di ricovero. La spiaggia di circa 130 mt. a sabbia ed esiste la presenza di scivolo di alaggio / varo.

Elena sugli scogli di Seccheto
Anche per Cavoli, con la sua spiaggia di sabbia fine e con i suoi 300 mt. circa di lunghezza, esiste uno Specchio d’acqua con "Campo Boe" e corridoio di lancio ben definito. Nel Retro-Arenile adibito in piccola parte al ricovero a secco di piccoli natanti. Sempre nel Retro Arenile vi è un’ampia superficie adibita a parcheggi sia liberi che custoditi. Dal mare si può trovare  la Grotta Azzurra a circa un miglio costeggiando sulla dritta a SO. A Cavoli i Servizi sono presenti come la Ristorazione, Negozi Vari, Docce, Telefoni ecc.

Elena negli scogli di Cavoli
La spiaggia ha una lunghezza di circa 1500 mt con un bellissimo fondo sabbioso l' arenile è molto ampio, situato alla foce del fosso della Pila, chiamata anche spiaggia della Foce, ha uno specchio d’acqua con campi di boe e corridoio di lancio natanti. Esiste nel Retro - Arenile adibito a ricovero a secco di modeste dimensioni naturalmente nei periodi di bassa stagione.  Insistono Strutture di servizio confinanti con locali di Ristorazione e ottimi Campeggi direttamente sul mare. C'è lo Scivolo di accesso alla spiaggia. Possibilità di miglioramento di attrezzature ed eventuale potenziamento. E' la spiaggia più grande dell'Isola, parte dal porticciolo del paese per arrivare alla Foce confinante con i Campeggi.

Pur essendo molto ampia e pur avendo diversi punti di ormeggio più o meno liberi, la baia di Marina di Campo, soprattutto nei pressi della "Foce",  è sempre molto affollata. L'unica struttura che garantisce un pontile di ormeggio è l'Hotel Select, posto nella zona centrale della baia e davanti al mare, ma essendo un quattro stelle ha un prezzo abbastanza alto. Una vacanza per quattro persone per una settimana si dovrebbe aggirare, mediamente, intorno ai 3500 €.

Da Portoferraio a Procchio


Una particolarità che distingue Portoferraio da altri Porti è che la Diportistica in ingresso e in uscita da Portoferraio deve mantenersi  alla sinistra invece che attenersi alla destra e naturalmente le imbarcazioni che escono hanno la precedenza su quelle che entrano. Circumnavigando in prossimità delle acque di Portoferraio e provenendo da Est si individuano in lontananza i Bastioni dei Forti Storici e precisamente Forte Falcone e  Forte Stella,  dove su quest'ultimo, si erge un FARO che ben visibile durante la Notte. Mentre entrando lato Ovest esiste un Faro Rosso, si tratta del faro dello Scoglietto. Questo isolotto con questo Faro è molto importante in quanto tra Capo Enfola e Capo Bianco vi si trova la Secca di Santa Lucia  e tenendosi a circa mezzo miglio da terra si evita questa Secca. Entrando in Porto si scorge un Sistema Portuale Vivo con varie Compagnie Marittime, in Banchine di Medio e di Alto Fondale. In Darsena si trova la Capitaneria di Porto. La Darsena di Portoferraio ha una Forma a  ferro di cavallo naturale, a colpo d'occhio si ha un'immagine organizzata di diportistica, all'interno si trovano tutti i servizi:(Carburante, Acqua, ecc.), per necessità varie, la Darsena è proprio in Centro alla Cittadina di Portoferraio.

Sci nautico all'ombra del Volterraio
Le spiaggette dove ancorare

Spiaggia di Scaglieri  (Golfo della Biodola)
Spiaggia di circa 150 mt. a sabbia fine, esiste uno specchio d’acqua con "Campo Boe" sparse, un  area di ricovero a secco ubicata nell’entroterra, adibita anche a parcheggio. Corsia esistente per imbarcazioni, Scivolo Alaggio e Diving. Posti auto alcuni liberi, altri custoditi. Ci Sono Strutture di servizio adibite a Ristorazione e Negozi.

Spiaggia del Forno (Golfo della Biodola)
Spiaggia di circa 150 mt. a sabbia fine  con specchio d’acqua con "Campo Boe" . Scivolo di rimessaggio a secco in manufatto di muratura, incassato nella scogliera. Accesso da Scaglieri o dalla spiaggia della Biodola. Alcuni posteggi disponibili al pubblico, altri a carattere privato. Ingresso all’arenile solamente pedonale. Ci Sono Strutture di servizio adibite a Ristorazione, Bar e Negozi. Per Arrivarci, sulla provinciale Portoferraio-Procchio dopo 4 km si trova un bivio con le indicazioni per la Biodola si prende e dopo una serie di curve per 3 Km si trova la Biodola, aggiungendo un altro Km si trova la Spiaggia del Forno.

Spiaggia della Biodola (Golfo della Biodola)
L’insenatura  della spiaggia si sviluppa a Sud-Ovest. La Biodola ha una Lunghezza di circa 600 mt.  L'arenile risulta a sabbia fine, risulta essere tra le più belle spiagge dell'Elba, ha  uno specchio d’acqua con "Campo Boe" piccolo e solamente utilizzato nel periodo estivo. Esiste un piccolo molo di ricovero all’interno della concessione dell’Albergo. Esiste la corsia per imbarcazioni e tutti i servizi connessi: Hotel, Stabilimenti balneari, Ristoranti, Camping, Bar,Noleggio Barche,Gommoni Windsurf ecc.Per Arrivarci, sulla provinciale Portoferraio-Procchio dopo 4 km si trova un bivio con le indicazioni per la Biodola si prende e dopo una serie di curve per 3 Km si trova la Biodola.

Località "Enfola"
Penisola nell'Isola, promontorio bagnato da due parti (Sud e Nord), eccezionale per tutta la nautica, posto richiesto anche per effettuare campionati di spessore internazionale. Presenza di un ampio parcheggio centrale, ai lati di questo Parcheggio (Sud-est e Nord-Ovest) si sviluppano 2 arenili, uno di circa 200 mt. a Sud e l'altro di circa 50 mt. a Nord a fondo ghiaioso. All’interno dei quali sono stati ricavati ampi spazi per il ricovero dei natanti carrellati. Un pontile su ogni insenatura consente l’attracco delle imbarcazioni per il carico e scarico dei passeggeri. Presenza di strutture di servizio in degrado (WC pubblici). Sarebbe necessario un ampliamento e ristrutturazione degli esistenti per adeguamento alle reali necessità. Presenza di scivolo di alaggio munito di argano meccanico. Strutture a carattere Ristorativo, Bar, Diving, Noleggi Vari. Specchio d’acqua con "Campo Boe" con  possibilità di ormeggiare (Golfo di Viticcio).

Camping e strutture disponibili con pontile: Camping Enfola

Immagine tratta dal sito Camping Enfola
Le tariffe per 4 persone per una settimana, nel periodo di luiglio - agosto, indicativamente sono:
a) Camper/ Roulotte/ Tenda + auto: da 500 a 650 €
b) Bungalow/ appartamento: da 980 a 1200 €

Spiaggia "la Padulella"
Arenile di circa 160 mt. a forma di "ferrodi cavallo" con sabbia fine di colore chiaro e ghiaia. Specchio d’acqua con "Campo Boe" sparse . Retro-arenile adibito a ricovero a secco dei natanti . Esiste un ampio lotto usufruibile sia per ricovero natanti che per posteggi auto. Sul Mare insistono strutture di servizio pubblico a carattere di ristoro. Possibilità di organizzare un ricovero efficiente.  l’incremento sostanziale dei Posti Barca ottenibili, è possibile prevedere un aumento di Posti Barca in Ricovero a Secco.

Località "Magazzini" (Baia o Rada di Portoferraio)
Sito nella rada di Portoferraio, come Bagnaia è frontale al porto di Portoferraio. Si sviluppa un arenile a ghiaia di circa 200 mt. che termina in direzione Est con un molo in Muratura . Nell’insenatura si trova uno specchio d'acqua con un Campo Boe dove sono ormeggiate un consistente numero di imbarcazioni che aggiunte a quelle in rada con boe a carattere sparso e considerando anche la Scuola di Vela, si raggiunge un cospiquo n° di ormeggi. Nel retro-arenile possibilità di ricovero a secco per i natanti. Possibilità di alaggio per il piccolo cabotaggio, mentre per le imbarcazioni di stazza superiore è consigliabile il varo nello scalo di alaggio di Portoferraio sito a circa 2 miglia marine, percorrendolo in auto si ha una distanza di circa 7 Km. Posteggi all’interno, subito a ridosso dell’accesso alle strutture. Presenza di servizi a carattere Ristorativo e Negozi, Scuola di Sub e Vela.

Il porticciolo di Magazzini:

Immagine tratta da Hotel Mare
ed eventualmente affacciato sul porticciolo: Hotel Mare
Tra Magazzini e Portoferraio, ci sono alcuni bellissimi alberghi che possono offrire disponibilità ai nostri barchini ma, ovviamente, i prezzi settimanali per quattro persone nel periodo preso come riferimento sono superiori ai 3500 €: Hotel Airone, Villa Ottone, Hotel Fabricia.


Noi alla Bagnaia
Questa Spiaggia è inserita nella Rada di Portoferraio,  è una Frazione di Rio nell’Elba che nel territorio Comunale è parte integrante.  Bagnaia risulta essere una spiaggia ad elevata affluenza Turistica con alta richiesta di ricovero per imbarcazioni. Sono Presenti Scuole di Vela, Surf e Sub. Si rilevano alcuni pontili in uso, per attracco provvisorio. Posti auto lungo il territorio posteriore l’arenile.Vi sono dislocate diverse strutture di servizi Bar, Ristoranti, Residence ed Hotel. Alaggio/Varo organizzato. Nello Specchio d’acqua è presente un  "Campo Boe" . Arenile adibito anche al ricovero per i natanti residenti in bassa stagione.
Residence disponibile con pontile: Volterraio
Le tariffe per 4 persone per una settimana, nel periodo di luiglio - agosto, indicativamente partono da 800 €.
Io e Elena sula rocca del Volterraio
Marciana Marina e dintorni



Marciana Marina, il Comune Turistico dove si trova uno dei Porti tra i più sicuri ed organizzati dell'Isola per il piccolo, medio e grande Cabotaggio Diportistico. Ottima la passeggiata sul lungomare, il Paese molto caratteristico con piccole Vie e Piazzette dove in quella della chiesa, ogni anno si svolge il Premio internazionale Brignetti. Esistono molti  Negozi, Ristoranti ed Alberghi. Il Comune per le Sue dimensioni è il Più piccolo dei Comuni Elbani. Il porto di Marciana Marina si riconosce bene da una grossa Torre Rotonda, si tratta della Torre Saracena che fu edificata nel 12 sec. dai Pisani  da questa Radice si allunga un molo, lungo 380 mt. Entrando si denota a dritta il Faro di Vertice. La zona marinara con il Suo approdo protetto ha sempre favorito nel passato la pratica della pesca, in particolare per il pesce azzurro e per il Tonno che fino a qualche decennio fà in loc. Bagno funzionava con una Tonnara ma ormai in disuso.

Noi nella spiaggia di Sant'Andrea

Spiaggette dove ancorare

Spiaggia di Circa 200 Mt. a sabbia, con graniti laterali ben levigati dal tempo. Provvista di specchio d’acqua con "Campo Boe", ospita le imbarcazioni lungo il molo "banchinato", realizzato negli anni sessanta, sulla cui superficie è previsto un rimessaggio a secco dei natanti nella bassa stagione. Vi sono in prossimità servizi all’interno di strutture ricettive. L’accesso è buono con possibilità di alaggio. Spiaggia libera, stabilimento balneare, noleggio imbarcazioni, parcheggio, bar, ristoranti, market, edicola, diving center, scuola windsurf, pontile e manica di atterraggio per imbarcazioni.

Situata in un versante dove gli appassionati di vela e  windsurf sono soddisfatti. La spiaggia di circa 100 mt. con ghiaia e una banchina abbastanza larga dove esiste il  Bar, ristorante, parcheggio, in questa piattaforma di cemento vi è il pontile per lo scivolo a mare.  Sviluppandosi lungo la scogliera, l’area di balneazione risulta separata dalla struttura di banchinamento ed alaggio per il ricovero ed il rimessaggio delle imbarcazioni. In aggiunta alla superficie della banchina esistente, nell’immediato retroterra, vi si trova una zona adibita al ricovero a secco dei natanti provvista di impianti ed attrezzature. Vi è, inoltre, la presenza di un punto di servizio dedicato alla nautica. Ulteriori parcheggi per i veicoli, questi ultimi vengono dislocati lungo il bordo esterno della strada di accesso.

Chiessi è il ritrovo abituale degli appassionati di windsurf grazie al vento che soffia prevalentemente di traverso alla costa. per cui i Residenti e la Popolazione turistica si sono adattati ad un percorso di alaggio naturale, sconnesso tra la scogliera. Non vi sono strutture di servizio per la Diportistica adiacenti ma esiste la spiaggia libera, bar, ristoranti, parcheggio, scuola di windsurf. La spiaggia di circa 70 mt. è a fondo ghiaioso. Un’ampia superficie viene adibita a parcheggi sita a monte della scogliera.

La spiaggia di non grandi dimensioni circa 100 mt. con Ghiaia,. rimane sottostrada a due km da Marciana Marina e vi si accede percorrendo un Sentiero  di circa 200 mt. Questa Spiaggia essendo piccola e di non facile individuazione dalla strada, solo i Residenti e i Turisti che la conoscono, vi accedono tranquillamente. Per individuare il punto di accesso, rimane sulla  Provinciale che da Procchio va a M.Marina, negli ultimi due km prima di arrivare a Marciana Marina.

Anche questa Spiaggia di piccole dimensioni circa 60/70 mt. con fondo a ghiaia, per raggiungerla bisogna fare circa un centinaio di metri di scalini rimane lungo strada sulla  Provinciale che da Procchio va a Marciana Marina, negli ultimi 600/700 mt. prima di arrivare a Marciana Marina.

Rio Marina e dintorni


Per chi entra con imbarcazioni di piccolo e medio cabotaggio riconosce Rio Marina distinguendo la grande Torre dell'Orologio costruita dagli Appiani nel 1500 e sul  molo, una torretta esagonale rossa., all'occhio risaltano anche le Miniere di ferro che per Rio Marina sono state fonte di sostentamento per lunghissimi anni. Il Porto adibito a traffico di Merci, Auto e Passeggeri, tutti i giorni viene interessato e toccato dal Traghetto della Compagnia Toremar che attracca sulla  SX del braccio portuale, la profondità tra i 7 e i 10 mt. In fondo, alla dritta del porto vengono ormeggiate le piccole Barche lì la profondità di banchina e tra i 2 e i 3 mt. Esiste anche un'area di trascinamento e ricovero a secco di piccoli natanti. Durante la Notte si intravede un Faro a luce fissa Rossa ubicato in Testata del Molo. Non esistono problemi di acqua per rifornimento inoltre per tutte le necessità esistono intorno al Porto tanti Negozi, Ristoranti ecc. che possono soddisfare le esigenze dei naviganti.

Spiaggette dove ancorare

Spiaggia di interesse turistico, per il suo stato selvaggio ed abbastanza frequentata dai Locali. L’arenile, molto profondo, avrebbe le caratteristiche di attrezzabilità per i natanti. Non vi sono  Campi Boe.Per arrivarci fare circa 2 km dopo Rio Marina, sulla strada per il Cavo troviamo l'indicazione per la spiaggia, situata circa 200 mt. sotto la provinciale.

Si trova a circa 3 km da Rio Marina sulla provinciale per il Cavo la Sua lunghezza: 100 mt. con fondo di sabbia color nero dovuta alla alta concentrazione di minerale ferroso e Ghiaia.Non vi sono  Campi Boe.

Spiaggia con accesso confortevole e abbastanza frequentata. Presenza di locale di Ristorazione in muratura sito sul lato Sud dell’arenile. Presenza di "Campo Boe" in un piccolo specchio d'acqua. Esiste uno  Spazio ad uso parcheggio a ridosso della spiaggia.

Ottimo Arenile con sabbia sottile, situato all’inizio del litorale della frazione di Cavo (lato Sud-est). in un piccolo specchio d’acqua si trova un campo di boe limitato,  data la notevole vicinanza con l’approdo ufficiale del servizio Aliscafo che esiste. Esiste una fascia retro-arenile adibita a ricovero a secco. L'accesso al mare è molto agevole, poiché la spiaggia risulta delimitata dalla carreggiata stradale, è possibile per poter posteggiare l’utilizzo della banchina stradale. Strutture di servizio in prossimità dell'abitato.

Arenile con sabbia sottile, situato al termine del litorale della frazione di Cavo (lato Nord-Ovest). Specchio d’acqua con campo di boe limitato. Fascia retro-arenile adibita a ricovero a secco. Accesso abbastanza agevole, poiché la spiaggia risulta confinante con la carreggiata stradale.L'accesso al mare è molto agevole, poiché la spiaggia risulta delimitata dalla carreggiata stradale, è possibile per poter posteggiare l’utilizzo della banchina stradale. Strutture di servizio in prossimità dell'abitato.

Arenile a notevole sviluppo Turistico, non molto profondo. Limitate possibilità di ricovero a secco. Nessuna presenza di servizi. La spiaggia è facilmente raggiungibile dal Cavo ed è distante circa 1 km da Cavo. Accesso non ottimale (da migliorare se previsto l’accesso dei natanti su carrello). Area adibita a parcheggio poco sopra della spiaggia. Il "Campo Boe" risulta a carattere Stagionale per la scarsa protezione ai venti.

Insenatura di piccole dimensioni con una spiaggia di circa 180 mt.di ghiaia e sabbia in buone dimensioni. N.NE. (Venti di Ponente e Tramontana), le Infrastrutture presenti di recente realizzazione, composte da parcheggi, presente Bar sulla spiaggia,cabine,bagni, docce, Lettini, sdraio, ombrelloni, Pedalò, canoe e Locali ad uso di Ristorazione, e Residence ben organizzato. Accesso carrabile attraverso il campeggio limitrofo l’arenile. Specchio d’acqua con "Campo Boe"  Retro-arenile con possibili natanti da ricoverare a secco. È opportuna la realizzazione di un modesto pontile di attracco centrale, per il carico e lo scarico passeggeri, anche in previsione di Emergenze e Soccorso, in quanto è molto più rapido e sicuro il collegamento alla Cittadina di Portoferraio via mare.  Presenza di Scuola di Vela, Centro Diving ed esiste la possibilità di battute di pesca a traino e subacquea.

Negli scogli di Nisporto
Insenatura di piccole dimensioni con spiaggia di 130 mt. di sabbia e ghiaia. Accesso su strada sterrata, fino all’arenile. Specchio d’acqua con "Campo Boe"  e retro-arenile. Posti auto da aumentare. E' presente una struttura ad uso di Ristorazione e una Scuola di Sub.  Corsia di lancio realizzata a protezione dei bagnanti. Mancanza di scivolo di alaggio.

a seguire ..... ma qualsiasi altra cosa da dire rimane nei ricordi come indimenticabile e meravigliosa.



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