mercoledì 14 maggio 2014

Dalla Spagna, un bel VIKO 20 in navigazione e non solo

Foto tratta da Inautia
Ho messo questa bella foto del VIKO 20 in navigazione preso dall'alto solo per comunicarvi che oggi lo dedicherò alla traduzione di un interessantissimo articolo in lingua polacca così, per non sciuparlo con premesse inadeguate, vi spiegherò come ho imparato quella lingua una trentina d'anni or sono.

Premessa del traduttore dal polacco, ovvero me medesimo

Lo Służba Kontrwywiadu Wojskowego aveva la sua centrale operativa segreta e sconosciuta ai comuni mortali in un bel palazzo in stile neoclassico in via Oczki a Varsavia dove ora c'è la Cattedra di Medicina. 
Questa struttura, contrariamente a come appare ora, era assolutamente impenetrabile, da qui venivano pianificate tutte le operazioni degli agenti “dormienti” del Komitet Gosudarstvennoj Bezopasnosti in Europa. Questi erano stati addestrati come guastatori e solo in pochi sappiamo cosa combinarono negli anni dal 1971 fino al 1985, anno in cui questa unità operativa del KGB venne definitivamente sgominata grazie all'intervento del Famigerato Circolo dell'Inchiostro a China. 
I ricordi corrono lontano, fummo svegliati a notte fonda e trasportati in elicottero fino al Militärischer Abschirmdienst di Colonia, lì il solito grigio impiegato con gli occhiali scuri ci consegnò le informazioni nella consueta busta chiusa di colore rosso che si sarebbe autodistrutta dopo cinque minuti dall'apertura, dopodiché fummo paracadutati in una zona periferica della città chiamata Bielany dove ci attendeva un gommone di colore nero ormeggiato lungo il Vistola. 
Il resto del racconto rimarrà un segreto per sempre, quello che mi è lecito raccontare è solo che i guastatori “dormienti” da lì a poche settimane sparirono da Varsavia, non ebbero scampo: l'enorme produzione dei gas prodotti dai batteri simbiotici presenti nel loro organismo moltiplicata da un agente organico killer che avevamo versato nella adorata Vodka Moskovskaya generarono in loro una tal flato intestinale irreversibile che permise al nostro controspionaggio di riconoscerli all'istante. 
Quelli più addestrati che riuscirono a contenere il più possibile le loro escorporazioni vennero colti in flagranza di reato nel momento in cui esordivano con il fatidico “Я могу сделать пердеть?” 
Quelli più furbi arrossivano e si giravano come per dire "io non sono stato", ma oramai eravamo abituati a riconoscerli, dai bei tempi all'interno delle funivie di Cervinia quando non vedevamo l'ora di arrivare ed uscire da quella specie di scatoletta in cui l'aria era diventata irrespirabile. 
Tutto questo solo per spiegarvi come ho imparato la lingua polacca, anche se nel racconto che tradurrò ho dovuto fare molti tagli e riassunti, troppe sono le parole che ho dimenticato da quei tempi, in più l'autore si è permesso molte licenze poetiche che sono diventate pressoché incomprensibili in fase di interpretazione del testo. In compenso il racconto è straordinario, ve lo assicuro, rimango basito che qua in Italia non ne abbia parlato nessuno. Dimenticavo qui non si parla di imprese condotte con barche lunghe 2.30 metri, non interessano nessuno, siamo tutti miliardari.




martedì 13 maggio 2014

Nasce Hobie Island Club Italia

Hobie Island Club Italia
E' con piacere che vi giro la notizia comunicatami dal suo fondatore Maurizio che è nato l'Hobie island Club Italia, un'iniziativa lodevole che può essere occasione di incontro e scambio di opinioni per i tanti armatori di questo bellissimo e versatile trimarano a vela.
Ho pensato spessissimo anch'io di acquistarlo e credo che non rinuncerò mai a valutare questa possibilità in futuro.
Iscrivetevi numerosi!

Lettera di invito al Club

Caro compagno "Islander",
è con grande soddisfazione che ti comunico che da poche settimane è nata una simbolica Associazione di Classe...per meglio dire un Club e cioè : Hobie Island Club Italia.
Questo Club è riconosciuto direttamente dalla Hobie USA al pari di altre decine e decine di identici Club sparsi in ogni parte del mondo.
Abbiamo due pagine specifiche su Facebook, una più propriamente istituzionale e visibile da tutti ed una più riservata ad uso esclusivo dei soli iscritti al Club che per esserlo devono essere obbligatoriamente proprietari di un Island singolo o Tandem.
Scopo finale del Club sarà quello di scambiarsi notizie e consigli utili sulla gestione a terra o in acqua dei propri scafi, ma sopratutto cercare di contarsi e conoscersi di persona affinché si possa organizzare un Raduno a livello Nazionale, almeno una volta l'anno,  su qualche specchio d'acqua ...... o se le distanze non fossero proibitive, perchè no!, far nascere delle nuove amicizie abbinate anche a frequenti uscite insieme sia in funzione di passeggiata velistica e sia in funzione di battute di pesca in compagnia.
Per questo motivo ti chiedo di aderire all'iniziativa che non ha nessun fine di lucro, infatti l'adesione non implica nessun impegno ne di tempo ne tanto meno economico: basta avere un account personale di Facebook e chiedere la famosa "amicizia" al sottoscritto,  Maurizio Franchetta, che è il referente tecnico del Club in Italia, ma solo tecnico perché al centro di tutto in realtà ci siete tutti voi proprietari di Island.

Grazie per avermi letto e conto sulla vostra adesione anche se fosse solo simbolica. 

Maurizio Franchetta
Hobie Island Club Italia su Facebook
Hobie Island Club - Groups su Facebook
Hobie Island Club
email salessupport@hotmail.it
tel . 3396111463

Per concludere eccovi il bel video realizzato da Maurizio, in pratica in 10 minuti ci fa vedere tutto ciò che c'è da sapere sull'Hobie Island.



lunedì 12 maggio 2014

Inseparable 398, in navigazione


Vedo che anche Aurelio finalmente, tra una perturbazione ed un'altra, è riuscito ad issare le vele e a gonfiarle. Dopo "il varo" vi giro volentieri le prime foto dell'Inseparable 398 in navigazione con qualche particolare in più dell'armo velico e dei suoi spazi, "necessari e sufficienti".





sabato 10 maggio 2014

Luminoso e giocondo come di maggio


“Stiamo appunto per lasciare il Lago, che, veramente fino a ieri fu luminoso e giocondo come di maggio […] Tu avessi veduti i tramonti dei giorni scorsi! veri manti d’ostro e di foco gettati sulle onde e infondo al cielo, dietro ai monti, neri a quel violento sfondo di fiamme. Ma ora si fa fagotto e si torna in città”. Dalle Lettere di Vittoria Aganoor

L’amore di Vittoria Aganoor per l’Umbria e per il Trasimeno è ormai noto, come noti sono i carteggi della poetessa, i quali ci consegnano, a distanza di tempo, un meraviglioso ritratto della regione, fatto di natura, bellezza, pace e loquace silenzio. Un amore, quello della Aganoor, subito ricambiato dalla città di Perugia, se si pensa che il 30 novembre 1901 la rivista d’arte e letteratura “L’Umbria” fu dedicata interamente a lei e alle sue nozze con Guido Pompilj, mentre qualche mese dopo, nel gennaio 1902, i conti Conestabile della Staffa organizzarono un ricevimento per presentare la poetessa all’alta società perugina (nel libro “Aganoor la brezza e il vento” di Lucia Ciani si legge come, secondo le testimonianze dell’epoca,Vittoria, per l’occasione, fosse vestita di damasco giallo, affascinante e bella come sempre). (Tratto da Umbriatouring - Lettere di Vittoria Aganoor).

Vittoria Aganoor, dal sito Asterischi
... Nata a Padova da una nobile famiglia di origine armena, fu la settima figlia del conte Edoardo Aganoor e di Giuseppina Pacini. Cresciuta in un ambiente familiare duro, dato il carattere mutevole e introverso del padre, Vittoria soffrì per tutta la sua vita di crisi depressive. Istruita, per volere della madre, dal poeta Giacomo Zanella, manifestò fin da giovane una particolare propensione per le scrittura e per la poesia. Troppo chiusa e timida, però, mantenne i suoi scritti segreti per lungo tempo. Estremamente garbata e piacevole all'esterno, nascose sempre il suo carattere tormentato e depressivo, che le causò una lunga dipendenza emotiva dalla sua famiglia. Dopo aver sacrificato gran parte della sua vita, nella cura della madre e della sorella invalide, alla morte della prima, si sposò con il nobile Guido Pompilj. Uomo misantropo e difficile, che amò perdutamente Vittoria, che egli vedeva come il suo unico conforto in un mondo di debolezza e corruzione. Dopo le nozze, Vittoria cambiò il suo atteggiamento verso la vita, e pubblicò il suo primo libro di poesie, Leggenda eterna (1900), che fu accolto con grande entusiasmo dalla critica. Il successo incoraggiò la scrittrice a dare luce ad un secondo libro di poesie, questa volta dedicate al marito, Nuove liriche (1908). Il 9 Aprile del 1910, però, mentre la vita stava sorridendo al massimo a Vittoria, all'età di cinquantanove anni, ella si spense di cancro. Il dolore provocato dalla sua scomparsa portò il marito a togliersi immediatamente la vita; egli si sparò poche ore dopo. Il gesto di Guido Pompilj conferì un'aura romantica al loro matrimonio e pose le poesie di Vittoria in ottica del tutto nuova, favorendone la divulgazione. Vittoria Aganoor, che per tutta la vita aveva sfuggito la notorietà, era destinata a diventare famosa a causa della sua tragica morte. (Biografia tratta da Italiadonna)

Sotto Villa Aganoor Pompilj a Monte del Lago, è un luogo meraviglioso.


PS: non vi scandalizzate della scotta del fiocco, l'avevo dimenticata a casa ed ho usato quella del vang. Disdetta!


venerdì 9 maggio 2014

Scoutismo nautico per ragazzi e arte marinaresca

La copertina già pronta del mio prossimo librino
Sea Scouting and Seamanship for Boys, di Warington Baden-Powell, è il titolo della mia prossima traduzione, prima di affrontare il manuale di Dixon Kemp che sarà molto più impegnativo dal punto di vista tecnico.

Vi anticipo la "premessa" del fratello Robert Baden-Powell.

Questo libro, Scoutismo Nautico per Ragazzi, è stato scritto da mio fratello Warington. 
E' grazie alla sua guida che, quando ero giovane, iniziai la mia esperienza di scout nautico. Egli per me è stato sia un buon marinaio che un ragazzo generoso ed il suo insegnamento mi ha aiutato molto. Non ho mai dimenticato quelle giornate “ventose” e le cose che ho imparato con lui sono state determinanti per tutta la mia vita. 
Benché fin dalla prima stesura di questo libro il suo autore fosse tra i più alti in grado nella Marina al Servizio di Sua Maestà egli è rimasto come aveva sempre vissuto, un marinaio ed un ragazzo. 
E' in gran parte grazie a lui e alla sua passione per i giovani e l'arte marinaresca che lo scoutismo nautico è diventato popolare fin dalla nascita del nostro movimento, tanto che nel corso della Grande Guerra gli scout nautici hanno dimostrato di essere in grado di svolgere già le funzioni di Guardia Costiera quando questi sono stati arruolati nelle forze della Marina. In questo modo gli scouts hanno potuto tenere sotto controllo le nostre coste da John O'Groats fino alle Land's End durante tutto il periodo del conflitto. Inoltre hanno fornito alla flotta un considerevole contingente di segnalatori, cuochi e marinai. Questi si sono comportati bene a tal punto che alla fine della guerra hanno ricevuto i ringraziamenti pubblici dell'Ammiragliato e di Sua Maestà, il Re in persona. 
Questo libro potrà essere d'aiuto ad un gran numero di giovani per imparare a servire ancora il proprio paese ma resterà anche come la memoria della vita e del carattere del suo autore. 

Robert Baden-Powell

(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da "Sea Scouting and Seamanship for Boys"


mercoledì 7 maggio 2014


Everglades Challenge, la sfida



Questo film di Warren Richey ci racconta la storia dei partecipanti all'Everglades Challenge 2013. Un'avventura lunga 300 miglia a bordo di piccole barche, da Tampa Bay a Key Largo in Florida. Ottantotto imbarcazioni iscritte, 62 hanno raggiunto il traguardo. Imperdibile, soprattutto al minuto 01:08:31, "Hei, cosa mangiamo a colazione, rematori o  velisti? I velisti sono più facili da digerire!". Oh, My God! Credo proprio che le ventisei barche mancanti se le siano mangiate i coccodrilli.


martedì 6 maggio 2014

Novità 2014: Etupirka, il sailing kayak

Immagine tratta dalla galleria fotografica di  Response.jp
Lo scorso 6 marzo, al "Japan International Boat Show 2014", è stato presentato un nuovo tipo di kayak a vela che può muoversi liberamente in qualsiasi condizione, si chiama ETUPIRKA che in italiano vuol dire "pulcinella di mare." 
La società che lo produce ha sede a Hokkaido in Giappone e ha sviluppato questo prodotto in tre combinazioni per garantire una maggior sicurezza anche ai principianti, e ad uno o due posti. Il kayak, che è dotato di stabilizzatori smontabili, può essere armato o solo con genoa rollabile, oppure con randa, genoa e gennaker, secondo le capacità del conduttore e le condizioni meteo marine. In più è dotato di un grosso timone per migliorare il governo del kayak nelle manovre.
Le lunghezze nelle tre versioni vanno da 4.5 ai 5.8 metri, la larghezza tra i 2.3 e i 2.4 metri con gli stabilizzatori, da 0.57 a 0.69 metri senza stabilizzatori.
Poiché tutti i componenti del kayak possono essere smontati questo può essere facilmente trasportato sul tetto dell'auto.
Per ora vengono prese solo le ordinazioni, la produzione su vasta scala è prevista da settembre o entro la fine dell'anno, ma di prezzi non se ne parla. Vedremo.

Dal sito del produttore, Kogensha


Atlas Maritimus, or a book of charts (1672)



Atlas Maritimus, o un libro di carte: descrive le coste, i capi, i promontori, le spiagge, le secche, gli scogli e i pericoli; le rotte, le baie, i fiumi e i porti, nella maggior parte dei luoghi conosciuti al mondo. Con i percorsi e le distanze, da un luogo ad un altro: tratti dalle ultime e più importanti scoperte riportate dai più abili ed esperti navigatori della nostra Inghilterra, integrati con una rappresentazione idrografica di tutto il mondo (1672).



lunedì 5 maggio 2014


domenica 4 maggio 2014


venerdì 2 maggio 2014

KRILL 2 Miranda at sea



Test del 14 piedi KRILL 2 il pocket cruiser, nel Mare del Nord, nessun motore, nessun autopilota, per 48 ore in mare. Interessante la navigazione con la Storm Trysail che nelle nostre piccole barche dovrebbe essere "obbligatoria" a bordo, in altri video dello stesso autore la si vede navigare con 25 nodi.



giovedì 1 maggio 2014

Campeggio nautico sul Lago dell'Oregon con Hobie Tandem Island



Questo video ci porta in un viaggio di quattro giorni lungo le sponde del Waldo Lake in Oregon. L'Hobie Tandem Island è una barca brillante, adatta anche per crociere di campeggio nautico per più giorni. È anche possibile piantare la tenda sulla barca.

Vi ho trovato anche l'Islet Boat Ramp, situata sul lago da dove è partito il nostro "lupo solitario", che invidia quando ha esordito: "Ho scelto una spiaggia senza NESSUNA orma di piede umano".


Attività da imitare: fiumi e canali con la mini barca



Recentemente a Hoogeveen in Olanda è stata realizzata una delle più piccole barche al mondo. La barca è lunga circa la metà di una canoa ed è alimentata da un motore elettrico. Fred Hulshoff ha concepito e progettato il "vaartuigje" quattro anni fa. La batteria del motore può essere ricaricata con la rete elettrica di casa e una carica completa con la barca a tutta velocità può durare oltre 3 ore di navigazione e a velocità inferiori per tutto il giorno.
Se fino ad ora questa barchina non si era rivelata un successo, da questo maggio le prime barche verranno affittate nel centro della città di Utrecht. Il grande vantaggio di questa mini barca è che si può arrivare dove non sono consentite altre barche a motore. Potrebbe essere una soluzione per il moto ondoso di Venezia e in molte altre situazioni in fiumi e canali italiani. Certamente un'attività da imitare anche qui da noi, anche se non ci sono piani per ampliare l'attività di produzione e noleggio .... ma per carità, togliete quella barca dalle mani di Ilona!

Via: De Telegraaf VaarKrant



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