mercoledì 22 ottobre 2014

Il "decalogo" del velista brocco

La "gassa" è la vera angoscia esistenziale del velista brocco

Beaufort: il velista brocco esce quando tutti gli altri rimangono a terra, onde e vento che tanto divertono i bravi a lui lo spaventano.

Partenze: il velista brocco si dimentica periodicamente di sciogliere la barca dalla bitta con il risultato che avrà il privilegio di vivere quei cinque secondi in cui non capisce perché la barca non va nonostante che il motore sia a tutto gas.

Arrivi: ogni ormeggio perfetto è come una conquista, ma non sempre accade.

Nodi: il velista brocco non imparerà mai a fare la gassa, per quante ne abbia fatte a tavolino nel momento in cui serve gli verrà fuori sempre uno scorsoio.

Attrezzature di coperta: quelle in fondo al mare appartenevano al velista brocco che via via gli scivolano di mano con il risultato del fatidico “plaff”

Precedenze: il velista brocco si dimentica delle precedenze, sopravento, sottovento, dritta e sinistra sono troppe da ricordare, l'unica regola valida è passare sempre dietro a tutti

Abbigliamento nautico: l'abbigliamento del velista brocco è in ogni modo fuori luogo, normalmente lo stesso che utilizza per fare lo struscio

Autorevolezza: il velista brocco non riscuote un minimo di autorevolezza a bordo perciò quando è il momento di farsi sentire impreca, quasi sempre con il fatidico “azz”.

Manovre: non appena la barca comincia a sbandare il velista brocco ammaina la randa e accende il motore … per oggi ci siamo divertiti abbastanza.

Attese e speranze: quando è a terra il velista brocco sogna di andare in barca ma non appena è salito  a bordo pensa già a quando rientrerà, mai senza aver dato una ripulitina alla sua seconda metà che deve essere sempre "perfettina".


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