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lunedì 27 maggio 2013


venerdì 17 maggio 2013

Ampliamento del Porticciolo nella Baia di Vallugola San Bartolo, fermateli!



Un altro progetto di ampliamento sconsiderato in una delle perle del Mare Adriatico, il porticciolo nella Baia di Vallugola. Ma proprio lì si dovevano ricavare 100 miserabili posti barca in più, devastando completamente il paesaggio in una delle più belle aree naturali del Mar Adriatico? Per il resto no comment, rimango basito.


giovedì 2 maggio 2013


lunedì 22 aprile 2013

Earth Day 2013, The Face of Climate Change




Ogni anno il 22 aprile, più di un miliardo di persone prendono parte alla Giornata della Terra. In tutto il mondo, gli individui, le comunità, le organizzazioni e i governi riconoscono il meraviglioso pianeta che chiamiamo casa e intervengono per proteggerlo.

Earth Day 2013: The Face of Climate Change 

Il cambiamento climatico ha molte facce.

Un uomo che alle Maldive è preoccupato di dover trasferire la sua famiglia a causa dell'innalzamento del livello del mare, un agricoltore del Kansas che lotta per sbarcare il lunario causato dalle devastazioni prolungate ai raccolti per via della siccità, un pescatore sul fiume Niger le cui reti rimangono il più delle volte vuote, un bambino nel New Jersey dopo aver perso la sua casa per una super-tempesta, una donna del Bangladesh che non può più bere acqua fresca a causa delle frequenti inondazioni e cicloni ...

E sono non solo i volti umani.

Sono l'orso polare nello scioglimento dell'artico, la tigre nelle foreste di mangrovie minacciate dell'India, la balena digiuna di plancton a causa del riscaldamento del Nord Atlantico, l'orango nelle foreste indonesiane disorientato da incendi e siccità sempre più frequenti ...

Questi volti del cambiamento climatico si moltiplicano ogni giorno.

Per molti, il cambiamento climatico può spesso apparire remoto e nebuloso - un problema vago e complesso lontano nel tempo e che forse i nostri nipoti dovranno risolvere. Ma questo è solo perché hanno ancora la fortuna di non percepirne le conseguenze attuali. Il cambiamento climatico ha effetti molto reali su persone, animali e gli ecosistemi e le risorse naturali dalle quali tutti noi dipendiamo. Lasciato incontrollato, i problemi si diffonderanno a macchia d'olio. 

Per fortuna, altri volti del cambiamento climatico si moltiplicano ogni giorno.

Ogni persona che fa la sua parte per risolvere il problema del cambiamento climatico: gli imprenditori che vedono come opportunità quella di creare la nuova economia verde, gli attivisti che organizzano l'azione comunitaria e le campagne di sensibilizzazione, gli ingegneri che progettano le tecnologie pulite per il futuro, i dipendenti pubblici che si battono per le leggi che possano mitigare il cambiamento climatico, le persone comuni che si impegnano a vivere in modo sostenibile ...

Il 22 aprile 2013, più di un miliardo di persone in tutto il mondo prenderanno parte al 43 ° anniversario della Giornata della Terra. Da Pechino al Cairo, da Melbourne a Londra, da Rio a Johannesburg, da New Delhi a New York, le comunità di tutto il mondo potranno esprimere le loro preoccupazioni per il pianeta, e intervenire per proteggerlo. Ci connettiamo per mostrare al mondo il volto del cambiamento climatico. E chiameremo i nostri leader ad agire con coraggio insieme, come abbiamo fatto, in questo anno di svolta.

Da giorni stiamo raccogliendo e visualizzando le immagini di persone, di animali e dei luoghi direttamente colpiti o minacciati dai cambiamenti climatici - così come le immagini di persone che si stanno preparando per fare qualcosa al riguardo. Racconteremo al mondo le loro storie. Ma abbiamo bisogno del vostro aiuto. Abbiamo bisogno di essere i giornalisti del clima. Quindi, inviateci le vostre immagini e le storie che mostrano il cambiamento climatico.

Nella Giornata della Terra, uno schermo digitale interattivo di tutte le immagini verrà mostrato in migliaia di eventi che si terranno in tutto il mondo, tra i quali accanto agli edifici dei governi federali dei paesi che producono più inquinamento da anidride carbonica. Lo schermo sarà inoltre reso disponibile online per tutti coloro che lo vogliono visualizzare o mostrarlo.

Insieme, porremo in evidenza le soluzioni e mostreremo il valore del potere collettivo di individui che si prendono una tale responsabilità in tutto il mondo. In tal modo, speriamo di ispirare i nostri leader ad agire e di ispirare noi stessi per raddoppiare i nostri sforzi nella lotta contro il cambiamento climatico.

Dal sito Earth Day Network


martedì 26 marzo 2013

Wipeout Eraser e Mr. Magic Clean, magici per la pulizia della carena

Dal sito Wipeout Eraser
La pulizia della carena e del ponte è il gruccio di tutti gli armatori e fonte di preoccupazione poiché il prodotto sbagliato potrebbe essere dannoso per il gel coat. Personalmente, come ho detto altre volte, quando le macchie si facevano importanti ho sempre utilizzato la pasta abrasiva per carrozzieri ottenendo sia la carena che l'acciaio lucidi senza rigature visibili.
Sembra però che questi prodotti alle nanofibre, il Wipeout Eraser e il Mastro Lindo Magic Eraser siano davvero magici assicurando una pulizia di fondo e allo stesso tempo garantendo la protezione totale delle vernici. 
Di notevole importanza anche il fatto che non si debbano utilizzare prodotti chimici e che la pulizia venga effettuata a secco, evitando pericolose diluizioni per l'ambiente.



lunedì 4 marzo 2013

Living Lakes del Trasimeno, obiettivi 2012 - 2017

Goals 2012 - 2107, da Global Nature Fund
Eccovi gli obiettivi 2012 - 2017 del Living Lakes per quanto rigurada il Lago Trasimeno, estratti dal documento Goals 2012 - 2017, Living Lakes del Global Nature Fund.

Goals 2012 - 2107, da Global Nature Fund
Il Trasimeno è il lago più grande della zona peninsulare italiana ed è il quarto lago in ordine di grandezza in Italia. Non c'è nessun grande fiume che alimenta o sfocia dal Lago Trasimeno e il livello dell'acqua oscilla in modo significativo in base alla quantità di precipitazioni, le esigenze stagionali delle città, dei villaggi e delle aziende agricole vicino alla riva. In passato, sono stati fatti diversi tentativi per tenere sotto controllo il livello variabile dell'acqua ma anche il prosciugamento del lago è stato frequente argomento di discussione, prima per combattere la malaria, poi per ricavarne fertili terreni agricoli. Nel 1898 è stato costruito un canale sotterraneo per proteggere il litorale dalle inondazioni. Nei terreni circostanti, tipici del paesaggio naturale e culturale umbro - toscano, vengono coltivati mais e tabacco​​. Nella zona umida del Trasimeno si possono trovare piante come la Ninphea Alba , il Galium comune, l'Iris giallo, la Lemna Trisulca, ed infine la Najas Marina, del tutto simili a quelle che si trovano nel Lakeshore Bulrushsi. Nella zona transitano molti uccelli migratori.

Risultati 2005 - 2011 
  • Realizzazione del piano di uso sostenibile dell'energia nella regione, oltre ad attuare azioni di risparmio energetico nelle scuole; 
  • promuovere progetti per l'applicazione delle ISO e Sistemi di gestione ambientale EMAS; 
  • partecipare al progetto CHAMP UE per l'elaborazione di un piano di gestione sostenibile per il Trasimeno; 
  • attuare il progetto"SlowTour" che prevede lo sviluppo del turismo sostenibile del lago con la partecipazione dei partner europei di Living Lakes e del GNF, applicando in particolare i vari studi sul trasporto sostenibile e sul turismo sostenibile realizzati per i laghi;
  • realizzare e mantenere i giardini fenologici utili alla sorveglianza e monitoraggio della interrelazione fra situazione del clima e salute delle piante; 
  • avvio di un progetto di apicoltura come un importante misura per la conservazione della biodiversità;
  • avvio della creazione della rete di Living Lakes Italia e del suo coordinamento fino al 2011;
  • promozione dell'uso delle fonti energetiche rinnovabili per il trasporto e l'acquisizione di una barca solare per il trasporto dei visitatori; 
  • attività di educazione ambientale sia per la popolazione locale che per i visitatori ai fini della sensibilizzazione sulle importanti tematiche ambientali riguardanti il lago; 
  • Hosting della 12 ° Conferenza di Living Lakes dedicata al tema “Linking Cultural Landscape Values to Lake Protection”. 
Obiettivi 2012 - 2017 
  • Promozione del Living Lakes Network Italia; 
  • promuovere la designazione del Lago Trasimeno come sito Ramsar (zona umida di importanza internazionale); 
  • impostazione di linee guida per la ricerca scientifica e l'educazione ambientale; 
  • esecuzione di indagini socio-economiche di valutazione sulla pesca sostenibile, riforestazione, fauna, e delle aree protette, con la partecipazione dei residenti locali e pescatori; 
  • sviluppo dell'eco-turismo sulla base sui risultati del progetto "SlowTour" con forte coinvolgimento delle popolazioni locali; 
  • promozione dell'uso sostenibile del territorio del lago.
(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Global Nature Fund Publications)

We save the lakes of the world


venerdì 1 febbraio 2013

I dubbi e gli incomprensibili perché sulla darsena di Pratoranieri

La nuova darsena di Pratoranieri, da Il Tirreno
La rivista on-line Il Giunco rientra in merito alla costruzione della darsena di Pratoranieri, a Follonica, che viene data già per realizzata anche da un noto giornale del settore con tanto di particolari conditi dai soliti atteggiamenti trionfalistici sui nuovi numeri della nautica, 400 posti in più entro il 2015, centri commerciali,  cooperative che si occupano di tutto, etc. un disco rotto che angoscia e sconforta per la ottusa e pervicace ripetitività con cui viene trasmesso dai media.
Non entro in merito a valutazioni ambientali e altri aspetti che riguardano tecnici ed amministratori ma insisto nel dire che il progetto originario di un "porto verde", se non verrà realizzato, sarà una grande occasione persa per Follonica.
Cosa porteranno i 400 posti della nuova darsena? Credo solo vantaggi per pochi e forse neanche a quelli perché i numeri di "quella" nautica sono in declino, anzi in caduta libera.
I costi esorbitanti di mantenimento di una barca anche di piccole-medie dimensioni, il redditometro promesse elettorali a parte, il ridimensionamento generale della ricchezza della popolazione dovuto alla globalizzazione, l'aumento spropositato dei costi dei carburanti e della vita, l'impossibilità di utilizzare la barca per un tempo sufficiente ad ammortizzarne i costi in una società in cui tutti devono correre e lavorare parecchio per guadagnare relativamente poco, la concorrenza spietata dei paesi esteri emergenti, sono tutti aspetti che dovrebbero far riflettere chi deve fare delle scelte che debbano portare dei vantaggi a tutto il territorio e non solo a pochi.
Tanto più che in quella zona esistono realtà portuali importanti e strategiche che sono quelle dei marina di Scarlino, incluso il "fossino", e  quello di Punta Ala che tutti assieme dovrebbero contenere intorno ai duemila posti barca. Pochi chilometri a nord ci sono anche i marina di Salivoli e di Terrerosse che potrebbero essere addirittura ampliati senza investimenti così onerosi, pur avendo già a disposizione assieme un migliaio di posti barca. Mi sembra che con questa inutile opera si voglia perpetrare una mentalità campanilistica e da "tettoia" all'uscio di casa visto e considerato che nell'arco delle 15 miglia nautiche del Golfo di Follonica abbiamo già contato oltre 3000 posti barca.
Sono perplesso, nello scorso anno tutti gli operatori commerciali del settore non hanno fatto altro che lamentarsi sulla forte contrazione di questo mercato, quindi mi chiedo: 
"Ha veramente senso in questo contesto avviare un progetto che potrebbe esporre a dei rischi tutto il territorio? Ha veramente senso investire 10 milioni di euro, più gli oneri, altrimenti destinabili ad altre iniziative sicuramente più redditizie?".
In merito a questo argomento faccio un'ultima considerazione, si parla di barche dai 7 ai 10 metri, quindi appartenenti ad una fascia di popolazione che non può permettersi di spendere più di 3/ 4000 euro per il solo posto barca. Tolti gli oneri finanziari per la costruzione, gli interessi passivi e poi i costi di mantenimento della struttura che sono altissimi, quanti anni ci vorranno per ammortizzare l'investimento? 
Ma torniamo alla filosofia del "porto verde", una struttura che costa relativamente poco, certamente un decimo, destinata ad una nautica, quella delle derive e dei piccoli cabinati, accessibile a tutti, specialmente ai non residenti che arrivano a Follonica con la loro barchetta appresso, la tengono lì durante il soggiorno e poi se la riportano a casa, ma non solo. Anche i residenti, e non, possono lasciare la loro deriva, o il gommone, parcheggiati per tutto l'anno pagando un prezzo certamente inferiore ma che ripagherà l'investitore in un tempo esponenzialmente inferiore. Centinaia di posti a terra, di cui una parte a rotazione da gestire con un sistema simile a quello di una sosta camper a pagamento, sarebbero sicuramente un investimento migliore, più sicuro o duraturo per Follonica, ambientalmente compatibile e attirando quel tipo di turismo più consono alla sua vocazione, da sempre attenta alla piccola e media borghesia. Non ultima la grande attenzione che Follonica ha sempre dato alle regate delle derive, questa struttura potrebbe diventare il più grande centro di accoglienza esistente in Italia.
Perché tradire queste aspettative?



DRY FLUSH, la toilette a secco

Dal sito Dry Flush
L'ho vista ieri sera su ACQUA, la TV dedicata al mondo del mare, presentata in una Fiera Nautica negli States e mi ha colpito per la sua praticità.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
  • non ha bisogno né di acqua né di prodotti chimici;
  • funziona con la batteria della barca;
  • è silenziosa e non emette odori;
  • è leggera e portatile ovunque;
  • è semplice da utilizzare;
  • è ecologica.
Non posso dire che pur essendo un WC è anche bella da vedersi ma devo dire che mi piace molto. Nel sito del fabbricante ci sono una serie di VIDEO che ne spiegano il funzionamento e come si ricambia la cartuccia che dovrebbe essere sufficiente per 16-17 "evacuazioni".
Unico neo è il PREZZO, circa 600 $.




domenica 20 gennaio 2013

Twister, la lavatrice ecologica da barca

Twister, dal sito Ventusfreeenergy
That's incredible! Twister, è proprio lei, la vera lavatrice da barca, queste sono le sue eccezionali qualità:
  • è leggera, poco ingombrante e facilmente trasportabile (2,7 kg)
  • è efficiente nel lavaggio (lavaggio, risciacquo, centrifuga)
  • è capiente (4-6 kg)
  • è facile da usare
  • non richiede energia elettrica
  • è ecologica
  • costa  poco (100 €)
questa è la sua BROCHURE e queste sono le ISTRUZIONI per il funzionamento. E c'è anche un video dimostrativo.


lunedì 10 dicembre 2012

Circumnavigare il globo in un 10 piedi



Sven Yrvind è disposto a pagare parecchio per per poter stare un po' di tempo da solo. Il marinaio svedese ha in mente di circumnavigare il globo in solitario con una barca a vela un po' più grande di una vasca da bagno. Armato di una pila di libri e nutrendosi principalmente di sardine e muesli, a 73 anni, questo costruttore di barche prevede di passare all'interno di quello che lui chiama affettuosamente una "capsula di sopravvivenza", circa un anno e mezzo a leggere, scrivere, pensare e godersi le meraviglie della natura. (.....)
"Sarò completamente al sicuro. La barca è come una pallina da ping pong in mare, non si rompe mai" ci ha detto mentre ci mostrava la barca nel suo laboratorio. "Una piccola barca costruita nel modo giusto è certamente più sicura di una barca grande."
Gli scettici si chiedono se il signor Yrvind non finirà con l'impazzire in una barca così piccola o se sarà in grado di resistere se essa dovesse andare a sbattere contro una balena o iceberg.
Ma il signor Yrvind e i suoi amici più stretti dicono che questo progetto è nelle mani di un uomo con 50 anni di esperienza nella navigazione.
"Sarei più preoccupato se lo vedessi ritirarsi nel suo appartamento per guardare la TV," ha detto Thomas Grahn, un vecchio amico del marinaio che ha navigato con il signor Yrvind in Florida nel 2007. "Certo, ci sono dei rischi, ma una delle sfide è ridurli al minimo realizzando una barca infallibile, e lui è il costruttore di piccole barche più competente che conosco." (....) 
Il suo ultimo viaggio di 45 giorni, nell'autunno del 2011, lo ha portato attraverso l'Atlantico in un 16 piedi autocostruito, e nonostante i dubbi il viaggio ha avuto successo. Questa volta, il signor Yrvind vuole fare di più, azzardando con una barca di soli 10 piedi, meno della metà delle dimensioni della barca che nel 2010 ha stabilito il record per essere la più piccola a circumnavigare il globo senza sosta. 
Realizzato in materiali compositi, l'"Yrvind 10" peserà circa una tonnellata e mezzo e disporrà di due vele. Il rapporto lunghezza - larghezza, i bordi arrotondati e un centro di gravità pesante, consistente in una gran quantità di libri e alimentari confezionati in contenitori stagni, dovrebbe garantire stabilità e, "se si capovolgerà, sarà sempre in grado di raddrizzarsi", ha detto Yrvind (..... ). 
Il viaggio, di circa 30.000 miglia nautiche, inizierà dall'Irlanda, proseguendo per il Sud Africa e poi navigando a sud est dell'Australia. Questo comporterà una circumnavigazione completa del globo attraverso i mari tempestosi di Capo Horn (....) Le acque intorno al Capo saranno particolarmente impegnative, con forti correnti e il rischio di iceberg che in diverse occasioni hanno causato vittime. Come se questo non fosse già abbastanza impegnativo, il nostro svedese vuole completare la circumnavigazione senza fare soste, per riposare o una scorta di provviste.(....)
"Quello che sto cercando sono la solitudine e la pace", ha detto, ma questo progetto è anche una critica contro quella che il signor Yrvind, che ama immedesimarsi con un moderno Henry David Thoreau, descrive come un eccessiva cultura del consumo che rischia di esaurire le risorse naturali del mondo. Al di là della solitudine, il signor Yrvind ama pensare di poter tenere sotto controllo una situazione apparentemente incontrollabile:  "Se un uomo può vivere in una barca di 3 metri per oltre un anno in mare, allora sicuramente il mondo può vivere con meno risorse di quanto non sia oggi," ha detto. "Certo, sarebbe bello poter stabilire questo record mondiale a 73 anni", ammette con una strizzatina d'occhio.  (.....)"

Liberamente estratto, riassunto, tradotto ed interpretato da me medesimo, da: The Wall Street Journal

Tutto quello che volete sapere su questo progetto lo potete trovare sul sito di Mr.Yrvind

L'Yrvind 10, dal sito Yrvind


giovedì 29 novembre 2012

Haswing Marine, motori elettrici telecomandati

Protruar 2.0 RS, dal sito Haswing Marine

Davvero interessanti questi motori elettrici telecomandati Haswing Marine, raccomandabili anche nel prezzo di LISTINO. In questo caso la potenza massima erogata è quella di un motore da 2 Hp, per un peso massimo totale dell'imbarcazione di 800 kg. Non male! Ci sono dei limiti certo, le acque interne e/ o piccoli itinerari sotto costa sono l'ideale, ma io continuo a sperare nella possibilità di installare un motore elettrico sulla mia barca.
Cayman, dal sito Haswing Marine

E c'è anche un video di un acquirente alquanto soddisfatto.



mercoledì 21 novembre 2012

Verniciare e proteggere la barca con una pellicola



Il Canale del Giornale della Vela ci propone un sistema innovativo, alternativo alla verniciatura, che consiste in una pellicola per rinnovare e proteggere le fiancate delle nostre barche, sembra anche meno costoso. Devo dire che il video è estremamente interessante e la finitura perfetta, credo assolutamente consigliabile per i colori scuri, o il verde, che tendono ad opacizzarsi e a rigarsi con molta facilità. Di questo prodotto se ne parla da tempo per le auto, car wrapping, e se i prezzi sono simili, per ridare colore alla mia barca di circa 16 mq di fiancate occorrerebbero circa 2000€.
Per riassumere il sistema è più ecologico, più protettivo, più economico, più facile da applicare, occorre molto meno tempo di lavorazione ed infine dura molto di più, cosa altro vogliamo?


venerdì 2 novembre 2012

Earth Day, raggiunto il miliardo di azioni "verdi"



Tra il miliardo di azioni "verdi" proposte in tutto il mondo tramite Earth Day c'è anche la mia, promuovere il "sailonbike", un modo di vivere la vela e la mobilità su strada combinandole in modo assolutamente eco-sostenibile, senza alcun tipo di inquinamento all'insegna dell'amore per la natura e dello sport.

Che ne dite del logo dei "sailonbiker"?


mercoledì 17 ottobre 2012

Extra Fuel, per la pace della mente

Il contenitore di Extra Fuel, dal sito Gizmag

Extra Fuel, viene da oltreoceano questa interessante invenzione che consiste in un semplice carburante, da tenere come riserva, con delle caratteristiche assolutamente speciali:
  • va bene per tutti i motori a benzina, incluse le barche;
  • non è infiammabile;
  • non è esplosivo;
  • si conserva 10 anni senza pericolo;
  • non si formano gas all'interno del contenitore;
  • è eco-biologico;
  • ha un rendimento uguale alla benzina normale
Unico difetto è che costa 10 volte di più della benzina alla pompa ma .... vuoi mettere la pace della mente?
Mi sembra interessante.


Via: Gizmag


giovedì 11 ottobre 2012

A Isolella un'alternativa ecologica al corpo morto

I nuovi ormeggi a Isolella, dal sito Pietrosella
Lo scorso agosto, nelle acque della penisola di Isolella a Pietrosella, nella Corsica Occidentale, sono statie installate in via sperimentale due strutture di "nuova generazione" per l'ormeggio la cui forma ricorda un fiore.
La grande affluenza di imbarcazioni e yacht nella baia ha sollecitato le autorità locali a pensare soluzioni ecologicamente sostenibili per un ormeggio meno impattante nei confronti del fondale marino, soluzione che si è materializzata con l'installazione di quattro pontili flottanti che assumono la forma di un fiore ancorati al fondo con quattro blocchi di roccia naturale collegati al centro della struttura, che è girevole, con quattro cavi di grosso diametro. La struttura potrà ospitare ben otto imbarcazioni.
Questo nuovo tipo di ormeggio, essendo mobile, permetterà di evitare i movimenti delle ancore sul fondale dei quali conosciamo l'enorme impatto su tutta la biologia marina
I pontili essendo dotati anche di luce ed acqua, potranno essere una valida alternativa alle banchine dei porti turistici nei quali difficilmente si trovano posti liberi e anche un nuovo modo di affrontare lo sviluppo economico della baia in modo eco-sostenibile.


Questo progetto, che mi sembra davvero interessante,  si è sviluppato nel contesto dell'adesione di Pietrosella al Programma di Azione Agenda 21, programma al quale i promotori hanno aderito seguendo i fatti, contrariamente a quando succede sempre nel nostro Paese dove si rimane alle chiacchiere.

I protagonisti del progetto Isolella, da Corsematin

mercoledì 26 settembre 2012

TransparentSea Voyage con Hobie Mirage Tandem Island

Oceanside to Cardif, dal sito TransparentSea Voyage

"TransparentSea è una campagna di sensibilizzazione volta ad evidenziare le questioni ambientali inerenti alle coste, con particolare attenzione per i cetacei (balene e delfini) e le acque in cui vivono.  
Il primo viaggio (Byron Bay, Australia, 2009) ha evidenziato con successo la situazione delle megattere e la minaccia a fronte delle flotte baleniere giapponesi
Il secondo viaggio (California, ottobre, 2011) ha ripercorso la migrazione a sud della California della balena grigia, da Santa Barbara a Baja in Messico , con l'intento di coinvolgere nel progetto e rendere consapevoli dei problemi i principali gruppi e le comunità costiere." (dal sito TransparentSea Voyage).

Veramente grande ed interessante questo progetto che sarebbe da mutuare anche nel nostro Mar Mediterraneo, e se già esistono programmi a riguardo che vengono vissuti su grandi velieri mai avevo visto come tutto ciò si possa fare con dei piccoli trimarani a vela, senza motore, senza comodità, ma facendo solo del campeggio nautico alla scoperta della vita acquatica di delfini e balene. Questa è la vera condivisione "ambientale" dei problemi, vivendo nel mare il più vicino possibile agli esseri viventi che lo popolano. Insomma, bello il progetto, bella la modalità in cui viene svolto, bella la musica e l'arte che viene promossa dai suoi fautori, belle le persone.

TransparentSea Voyage, un progetto ambientale tra navigazione, arte e cultura
E non è un caso se questa campagna viene sostenuta con l'utilizzo di ben cinque magnifici Hobie Mirage Tanden Island, un tipo di imbarcazione che a me attira molto per le sue enormi potenzialità e prestazioni ma anche per il grande significato simbolico che rappresenta dal punto di vista ambientale: per navigare è necessaria solo la forza delle braccia, delle gambe e del vento. Infine è un bellissimo trimarano a vela del quale avevo già parlato: Hobie Mirage Tandem Island, dove ci andrei?

Uomini e cetatcei, dal sito TransparentSea Voyage
Ed infine il "trailer" di TransparentSea Voyage, assolutamente da vedere.


mercoledì 27 giugno 2012

Save the Arctic

Dal sito di greenpeace
La Ribellione degli Orsi polari è cominciata. In tutto il mondo è partita la più grande campagna in difesa dell'Artico. Più di 100 mila persone come te hanno già chiesto ai leader del mondo di creare un Santuario globale al Polo Nord e vietare le perforazioni petrolifere e la pesca industriale nelle acque artiche. 

firma

A causa dei cambiamenti climatici, la banchisa polare artica si è ridotta drammaticamente negli ultimi anni e, secondo gli scienziati, il ghiaccio del Polo Nord potrebbe scomparire presto. Mentre gli orsi polari rischiano di perdere la loro casa, le grandi compagnie petrolifere progettano di raggiungere l'Artico alla ricerca dell'ultima goccia di petrolio.

Dobbiamo fermare le trivellazioni petrolifere nell'Artico e, per farlo, abbiamo bisogno di te. Insieme possiamo salvare gli orsi polari. Firma qui.



Anch'io ho firmato, via greenpeace


mercoledì 16 maggio 2012

Oceanvolt, il motore elettrico per medie imbarcazioni

Il motore elettrico entrobordo Oceanvolt
Oltre la potenza, sono diverse le caratteristiche importanti di questo motore elettrico entrobordo Oceanvolt. Molto interessante è il fatto che può essere montato al posto di motori tradizionali Volvo e Yanmar per imbarcazioni da 20 a 40 piedi, ma oltre l'aspetto ambientale c'è da considerare il fatto che possiede un circuito chiuso di raffreddamento e lubrificazione, è molto leggero, poco rumoroso, poco ingombrante e per finire, quando la barca va a vela, funziona da generatore. Fantastico! Eccone le prestazioni elaborate con il Range Calculator per una barca di circa sei metri come la mia:

Le prestazioni per una barca di sei metri, da Oceanvolt

E queste sono le caratteristiche tecniche del modello più piccolo, l'Oceanvolt SD8.6:

Le caratteristiche tecniche del motore più piccolo, da Oceanvolt

C'è anche un bel video dimostrativo, davvero interessante quando fa vedere come si ricaricano le batterie mentre va a vela.



Via: Yacht.de

domenica 22 aprile 2012


mercoledì 18 aprile 2012

Da Arezzo al Trasimeno lungo il Sentiero della Bonifica


"La bonifica della Val di Chiana è stato un tormentone storico ambientale che si è trascinato per secoli, ma la soluzione decisiva è arrivata nell'arco dei decenni che vanno da Pietro Leopoldo I e Leopoldo II. Poco sensibili alla "grandeur" celebrativa, i granduchi lorensi erano sensibilissimi alle opere pubbliche, e in particolare alle infrastrutture, indispensabili allo sviluppo economico. Ebbero (anzi scelsero) come collaboratori una batteria di amministratori e di tecnici di alto livello,: il più importante fu Vittorio Fossombroni, vero "deus ex machina" della bonifica, del quale Napoleone in persona ebbe a dire che un uomo così grande non meritava di essere ministro di uno stato così piccolo come il Granducato" .... (da Etruria Oggi, n° 82).

Copertina di Etruria Oggi, n° 82
E' se è consigliabile leggere l'interessante articolo scritto su Etruria Oggi da Marco Hagge, "L'invenzione della Val di Chiana", lo è altrettanto ripercorrere il Sentiero della Bonifica fino ai laghi di Chiusi e del Trasimeno concludendo con la pista ciclabile del Trasimeno.

Le tappe del Sentiero della Bonfica,  dal sito  Sentiero della Bonifica
Il Canale Maestro della Chiana comincia dal Lago di Chiusi e si conclude con la Chiusa dei Monaci, nei pressi di Arezzo, definito nella stessa rivista come uno stupefacente manufatto di pietre squadrate che ha l'imponenza di una fortezza. Ma tante sono le cose da vedere negli oltre 100 chilometri del percorso da fare tassativamente, per l'appunto, in bici e canoa appresso: dai laghi del Trasimeno, Chiusi e Montepulciano, poi le fattorie, le case coloniche chiamate "leopoldine", le opere idrauliche ed infine, di non secondaria importanza, tutto il comprensorio archeologico tra Cortona e Chiusi del quale il mio trisnonno fu uno dei principali artefici come vice direttore degli scavi. Di questo grande progetto realizzato a cavallo tra il Granducato dei Lorena ed il Regno d'Italia se ne parla in una interessante pubblicazione: Gli Etruschi e gli scavi in Toscana nel Risorgimento. I lavori della Società Colombaria tra il 1858 e il 1866

Gli Etruschi e gli scavi in Toscana nel Risorgimento
"Per oltre mezzo secolo, dal 1821 al 1871, Firenze e la Toscana svolsero un ruolo determinante nel processo dell'Unità italiana, dalla formazione della coscienza nazionale alla unificazione territoriale. Alla gloria delle lettere e delle arti deve essere, tuttavia, aggiunto anche il recupero del passato etrusco della regione e, più latamente, della nazione, questione che nell'arco del quindicennio a cavallo dell'Unità non resta relegata al solo, ristretto ambito accademico, ma investe, con tutta la sua forza, la stessa coscienza nazionale, aggregandosi attorno al problema della creazione di un Museo Nazionale Etrusco. Nella prospettiva di cristallizzare l'identità nazionale anche nel nome degli Etruschi, nel 1852 il progetto, vagheggiato da Alessandro François fin dalla metà degli anni trenta, cominciò a prendere corpo in seno al gruppo dei liberali moderati capeggiato da Gino Capponi e nel 1 858, grazie a una sottoscrizione pubblica, a cui contribuirono i più bei nomi dell'intera Toscana e di gran parte d'Italia, iniziò la serie di campagne di scavo che fino al 1 866 si svolsero in molte zone dell'antica Etruria toscana. L'impresa, tenacemente voluta dal Capponi, da Pietro Capei e da Giovan Pietro Vieusseux, portò alla realizzazione del Museo Etrusco di Firenze, in un primo momento previsto, nel quadro delle iniziative tese a trasformare Firenze nella "Atene d'Italia", nell'antico Palagio del Podestà, inaugurato nel 1871 nel Cenacolo di Fuligno, a fianco del Museo Egizio."  dal sito Ibs.it

In bici lungo il Canale Maestro della Chiana, dal sito Sentiero della Bonifica
Del Grande Anello del Trasimeno ne abbiamo già parlato su "Benvenuti sul Lago Trasimeno", certamente il sailyak della Hobie in questo caso è consigliabile anche per esplorare i laghi di Chiusi e Montepulciano.

Dal forum HobieCat


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