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sabato 14 giugno 2014

Der hinterher Fahrradanhänger

Dal sito hinterher
Molto pratico e carino questo trolley multifunzionale con cui ci si può trasportare di tutto, dalle canoe ai sacchi delle barche a vela gonfiabili e/o smontabili tipo le faltboot.

Dal sito hinterher
Disponibile in due versioni standard e personalizzate, quella più grande ha le seguenti caratteristiche tecniche:
Dimensioni esterne: 720 x 510 x 80 mm circa
Dimensioni interne: 712 x 502 x 76 mm circa
Larghezza totale con ruote: 670 mm
Dimensioni ruote: 20"
Peso totale: 10 kg circa
Colori: gamma di colori personalizzabile
Limite di peso trasportabile raccomandato: 50 kg
Smontabile. si
Prezzo: circa 500 €



Così come già immaginato nel post "Think Pink" alla Brompton e al Minicat dello stesso colore rosa ci possiamo abbinare anche il carrettino, con stile un po' tra il dandy e il gaio ma pur sempre piacevole.

Hot Pink, dal sito Brompton


venerdì 13 giugno 2014

BIKE FOLDS AND BOAT COLLAPSES IN AMPHIBIAN OUTFIT

Popular Science, Luglio 1936
Una canoa a un posto inaffondabile, costruita da un inventore francese, si può dividere in tre parti e può essere impilata su un piccolo rimorchio collegato ad una bicicletta pieghevole. Per l'utilizzo in acqua, le tre sezioni della barca possono essere assemblate velocemente e dei tubi di gomma gonfiabili ne garantiscono l'inaffondabilità se questa si rovescia.
Il piccolo carrello e la bicicletta sono stati ideati dallo stesso inventore della canoa e sono stati costruiti in modo che si pieghino a metà in modo che possano essere riposti a bordo della barca.
Le due invenzioni, così combinate, permettono al ciclo turista di avere un mezzo anfibio attrezzato per viaggiare sia a terra che in acqua.

(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Popular Science, Luglio 1936).


giovedì 12 giugno 2014

Sailing Klepper Kayak - Cavazzo Lake 2013



Klepper Aerius II con armo velico della Pouch, vento 8/ 10 nodi, velocità 4 nodi. Lago di Cavazzo, Italia del Nord-Est.

Il più esteso tra i laghi naturali friulani (è lungo 6500 metri) bagna con le sue acque il territorio di tre comuni, Cavazzo Carnico, Bordano e Trasaghis, e offre al turista la possibilità di dedicarsi a una vasta gamma di attività all'aria aperta. 
Chiamato anche "lago dei tre comuni", è alimentato sia artificialmente che da sorgenti naturali sotterranee, chesono dei veri e propri crateri larghi fino a 2 metri; ricca è la fauna ittica, nonché la flora e l'avifauna. Antiche leggende raccontano che il lago si sia formato con le lacrime del cielo scese sotto forma di pioggia.
Le attività: Sul lago di Cavazzo è possibile praticare la pesca e altri sport d'acqua come il canottaggio, il windsurf, la vela, o anche solo fare una bella nuotata nelle sue acque. Si possono noleggiare pedalò e barche. Il territorio è ricco di sentieri naturalistici e di percorsi ciclabili. Per chi ha voglia di rilassarsi immerso nella natura, Cavazzo offre delle aree in cui fermarsi per un pic-nic all'ombra degli alberi. (estratto da: Turismo Friuli Venezia Giulia)



E c'è anche una bella ciclabile con cui fare sailonbike o "faltboot und fahrrad", come la si voglia chiamare in questo caso, estratta da Piste Ciclabili.


mercoledì 4 giugno 2014


Inadatto e impreparato



Inadatto e impreparato, ho pedalato da Jeffreys a Città del Capo, una distanza di circa 750 km, trainando una tavola da surf, una canna da pesca e l'attrezzatura da campeggio. Sono andato in cerca di avventura, ma  ho vissuto più di quello che avrei sperato.

Inadatto e impreparato, sembra il mio motto!


mercoledì 28 maggio 2014


venerdì 23 maggio 2014

Expedition Öland, l'avventura è dietro l'angolo

Expedition Oland
Immaginatevi di far parte di una vera e propria spedizione, dove si è coinvolti nella costruzione del campo base, nel montaggio delle tende, nel cucinare, ed infine nel prepararsi a raggiungere una meta.
Si sa che non ci sono tante montagne da scalare sull'Öland, ma non vi è alcuna necessità di salire troppo per essere protagonisti di una vera e propria spedizione.
Durante i 2-4 giorni dell'Expedition Öland i partecipanti possono esplorare nuove zone del Nord Öland e praticare avventure divertenti facendo canoa, diving e quant'altro muovendosi in bicicletta per massimizzare l'esperienza.
Ogni mattina si parte dal campo base dove torniamo la sera di nuovo per raccogliere le forze per il viaggio del giorno successivo. Proprio come in una vera avventura, in cui ci si assume la responsabilità di offrire ai partecipanti uno stile di vita a loro congeniale, procurando il cibo ma anche superando le diverse sfide.
Ci sarà bisogno di nominare un Capo Campo? Qualcuno sarà più bravo degli altri ad organizzare e dirigere? Oppure c'è qualcuno che saprà fare la guida turistica? Qualcun'altro che sarà più abile a navigare? Su Expedition Öland ci si adatterà alle circostanze, secondo le capacità di ciascuno a raggiungere la propria meta. E se un partecipante riterrà che sarà troppo difficile o faticoso, ci sarà sempre qualcuno in grado di aiutarlo.
E anche se non possiamo promettere il Monte Everest vi promettiamo che vi sentirete grandi!
(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da  Expedition Öland)

Expedition Öland è un'Associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo principale quello di offrire a giovani e meno giovani la possibilità di stare a contatto con la natura e l'ambiente rafforzando allo stesso tempo la fiducia in se stessi e l'autostima, programmando e portando a termine mete e obiettivi.

Expedition Öland si trova a Byxelkrok nell'Isola di Öland, in Svezia.

Öland è un'isola situata nel mar Baltico al largo della costa svedese dello Småland. Ha una superficie di 1.342 km² ed è la seconda isola della Svezia dopo Gotland. Da un punto di vista amministrativo fa parte della Contea di Kalmar (Kalmar län) in passato era una delle province della Svezia (landskap) ed era chiamata Öland o talvolta nella forma latina Oelandia. Öland è il tradizionale luogo di vacanza della famiglia reale, vi si trova il castello di Borgholm, fatto edificare nel 1669-1681 dalla regina Hedvig Eleonora su progetto di Nicodemus Tessin il Vecchio. Nei suoi pressi si trova il palazzo di Solliden, residenza estiva della famiglia reale. Il panorama agricolo della parte meridionale dell'isola è stato inserito nella lista del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, caratteristici sono i numerosi mulini a vento e l'area geologica chiamata Alvar. (tratto da Wikipedia)

Le immense distese di mare e di terra dell'Öland.



lunedì 19 maggio 2014

Long Distance Test nella Campagna Toscana



Long Distance Test su 3.5 km in circa 20 minuti, trasporto di una deriva gonfiabile a vela (Papì) con trolley autocostruito e bici nella campagna toscana. Velocità media 5.3 km/h, pendenza massima 7.5 %, falso piano, peso totale trasportato circa 35 kg. Un po' di fiatone ma senza allenamento.
Ho dovuto accorciare il video per motivi tecnici quindi non sentirete le imprecazioni di quando è uscita la catena alla bici, per il resto tutto bene, a parte qualche organo meccanico da ungere.
Nessun problema al trolley, forse però qualcuno avrà pensato che sono matto.

Percorso intorno a casa


giovedì 15 maggio 2014

Trolley a pieno carico, collaudo col fiatone


Il trolley a pieno carico dovrebbe avere un peso totale di circa 35 kg, ho fatto il collaudo intorno a casa per 500 m con un dislivello di circa il 10%. Nella salitina, essendo poco allenato, mi è venuto il fiatone anche con i rapporti a 1/ 6.
In piano la stanchezza credo che si faccia sentire alla lunga, che ci sono 35 kg attaccati si sente poco ma si sente.
Per il resto ora è tutto perfettamente funzionante ed operativo, manca solo il collaudo finale di Papì in acqua.

Caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 2.00 m
Larghezza: 0.90 m
Peso: 10 kg circa
Carico max trasportabile 40 kg

Il treno totale misura 3.25 m di lunghezza, venerdì faremo un test "long distance".





mercoledì 14 maggio 2014

Le ultime modifiche al trolley per bici ... e per Papì

Catarifrangenti, essenziali per la messa in strada
La prima modifica sono stati i catarifrangenti posteriori, poi come vedete nelle foto le squadrette reggimensola di protezione delle ruote.


Ho inserito ulteriori squadrette di rinforzo nelle giunture, anche se non hanno mai mostrato segni di cedimento. Altro aspetto critico è che avevamo visto che Papì era leggermente più grande delle dimensioni del carrello. L'altra volta avevo messo un pesante cassetto in legno che ho deciso di sostituire con una scatola piena di polistirolo, molto più pratica e leggera.


Poi ho rifatto il gancio di attacco alla bici con un foro preciso per la vite.


Infine ho messo sopra Papì per vedere se era tutto a posto. Domani procederemo ad un ulteriore collaudo, forse con la mia nuova bici.


Spesa totale i soliti 2.80 € delle squadrette perché tutto il resto è materiale riciclato, dallo scatolone del televisore, ai catarifrangenti di pedali per bici non utilizzati, fino alle squadrette reggimensola fin troppo piccole per reggere una qualsiasi mensola.


martedì 29 aprile 2014

Quiver Kaddy, the ultimate surfboard carrier

Dal sito Quiver Kaddy
Quiver Kaddy è un trolley dedicato principalmente alle tavole da surf e, visto che le tavole a vela posso anche trasformarsi in vere e proprie barche trasportabili con la bici ne parlo volentieri.
Colgo l'occasione per anticiparvi che, un po' perché me lo aveva chiesto il lettore Giuseppe, un po' perché Papì è il primo modello del Multisport, un po' perché nel motore di ricerca ricorre spesso la frase "manuale istruzioni Aquaglide Multisport 270 in italiano, un po' perché non c'è, mi sono preso la briga di farne la traduzione che spero di inserire già da domani nel blog.
Il Quiver Kaddy potrebbe essere l'ideale per trasportare una tavola gonfiabile a vela come il Multisport poiché ha anche il grande pregio di essere ripiegabile e con una piccola bici pieghevole entrambi trasportabili mentre si naviga.


lunedì 7 aprile 2014

Trolley per bici autocostruito - collaudo a pieno carico


Il Test
Il Windglider, in versione deriva a vela da me modificata, pesa in tutto 22 kg, in più sotto ho aggiunto una scatola per tenerlo sollevato del peso di circa 8 kg che potrebbe corrispondere a quello di ulteriori attrezzature da campeggio, quindi il test è stato effettuato con un carico totale di circa 30 kg.
Il test è andato bene, non si è rotto nulla, né il gancio, né le ruotine, né la struttura del trolley. In pianura si procede molto facilmente, l'inerzia aiuta addirittura la pedalata e si fa poca fatica, in una salita abbastanza lieve si comincia a sentire il peso e si devono modificare i rapporti. Ho percorso circa un chilometro su asfalto, in pianura e con lievi pendenze.


Conclusioni
Le mie conclusioni sono che questo trolley può essere utile, forse indispensabile, in quelle situazioni in cui si vuole portare l'attrezzatura sportiva da casa/ albergo/ campeggio fino alla spiaggia senza usare l'auto. Per fare  molti chilometri invece ci vuole qualcosa di più professionale e realizzato in lega con idonee giunture.
L'essermi reso conto dei pesi che entrano realmente in gioco mi ha fatto capire che molti dei trolley commerciali che si trovano in rete non potrebbero trasportare più di 15 kg. 
Trenta chilogrammi da portare in bicicletta non sono tanti ma sufficientemente impegnativi soprattutto perché il selciato mette a dura prova la meccanica del trolley, sottoposto a continue sollecitazioni. Sono assolutamente da escludere i trolley con le ruotine troppo piccole e senza raggi.

Ulteriori considerazioni
Max consiglia questo tipo configurazione del braccio, sicuramente migliore di quella che ho realizzato io.



Trolley per bici autocostruito - collaudo a vuoto


La prima cosa che si è rotta dopo dieci metri è stato il gancio in rame, nulla di più semplice che sostituirlo con una "U" in ottone che avevo recuperato da una vecchia sdraio. Come si vede dalla figura ho anche applicato un cordino di sicurezza per non perdere il trolley in caso di distacco del gancio, come si  usa nei carrelli per le barche grandi. Un punto debole, purtroppo, è l'angolo in legno che ho rinforzato con un'altra squadretta., ma ho dei dubbi sulla sua tenuta per lunghe percorrenze. L'angolo è indispensabile perché il trolley ruota quando si gira con la bici, dal punto di vista progettuale però è perfetto.


Ora funziona tutto bene, la prossima fase di collaudo sarà quella di caricarlo con la barchina gonfiabile che dovrebbe pesare circa 25 kg. Ho collaudato il trolley su vari percorsi in salita ed in discesa e, a vuoto, è come non averlo. Con il peso bisognerà verificare anche la tenuta dei perni delle ruote.


Ovviamente la Meg ha voluto presenziare ad ogni fase del collaudo e dei lavori.


domenica 6 aprile 2014

Trolley per bici autocostruito completato


Neanche io ci credevo più, invece oggi tra il taglio del prato, il bagno al cane, l'applicazione dei ganci per le bici in garage, l'acqua alle piante e ai fiori, la passeggiatina con la Meg che, per l'appunto, si era rotolata nei bisognini di cavallo, sono riuscito a terminare il mio trolley per bici. 
Non ho resistito a postarlo, domani lo aggancio alla bici e poi ci caricherò Papì per vedere come va in funzione "sailonbike" e fare un test.


Il più grande pregio di questo trolley, e difetto poi vi spiego perché, è che l'ho pagato solo 2.70 €, cioè il costo delle squadrette di metallo, tutto il resto l'ho fatto con materiali riciclati. Anche il gancio di fissaggio alla bici non l'ho pagato niente perché l'ho trovato qualche mese fa per strada.


La vernice era d'avanzo, il legname faceva parte di qualche vecchio divano, il perno è un reggimensola comprato per sbaglio, le ruote erano di una biciclettina appoggiata al bidone della spazzatura, la molla l'ho sempre vista nella cassetta degli attrezzi assieme alle viti che ho usato.
Unico difetto è che appena l'ha visto Elena mi ha chiesto se ci andavo a raccogliere i cartoni, non gliel'ho perdonata, non gli parlo da un'ora. Per me è un meraviglioso carrettino da bici!




mercoledì 26 marzo 2014

Juggernaut Rungu, il trike da spiaggia

Juggernaut, dal sito Rungu
Juggernaut è il "fat-trike" ideale per portarsi dietro surf, canoe, catamarani, barche gonfiabili e smontabili di ogni tipo attraverso le lunghe distese sabbiose delle nostre coste. 
Immaginatevi con un mezzo del genere, nei periodi di bassa stagione quindi quando pressoché deserte, decidere di percorrere chilometri nelle spiagge del nostro Mar Adriatico fino al punto dove si è deciso di navigare. Fantastico!


Via: Gizmag


venerdì 21 marzo 2014

Tutte le facce di uno Smartkat

Dalle immagini di Google: Smartkat
Ovviamente vale per tutti i tipi di catamarani e gonfiabili a vela, in questo caso ho preso alcune immagini significative dello Smartkat.
Notare il "sailonbike", oltre nell'acqua, sulla spiaggia, in spalla, sul tetto dell'auto, nel portabagagli e nel camper.

Da Smartkat.de
C'è anche un bel video di uno Smartkat a Torbole.


mercoledì 19 marzo 2014

Making camping junkets with a motorcycle

Popular Mechanics, Giugno 1915
Fare il camping nautico con una moto
Uno sportivo di origine orientale, appassionato di canottaggio e di pesca, ma che vive a una certa distanza dall'acqua, ha messo a punto un metodo per portarsi dietro una barca con la moto in modo da poter fare le sue escursioni nautiche.
La moto è un sidecar che gli permette di trasportare un passeggero, mentre dietro ha agganciato un rimorchio a due ruote per il trasporto di una barca. Quest'ultimo è collegato alla moto mediante un semplice accoppiamento che consenta di girare facilmente e che impedisca allo stesso di scontrarsi con la motocicletta quando si azionano i freni, (oggi si chiamerebbe "gancio", ndr). 
Tutto il necessario e le attrezzature per la vacanza in campeggio sono trasportati sopra la barca, lasciando libera la moto da qualsiasi altro armamentario. 
Come si vede nella figura il varo, l'alaggio e la gestione della barca possono essere effettuate facilmente da una sola persona.
(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Popular Mechanics, Giugno 1915).

Popular Mechanics, Giugno 1915
Nella stessa rivista vediamo pubblicizzata una magnifica "Old Town" canoe di cui abbiamo già parlato.

Popular Mechanics, Giugno 1915



lunedì 17 marzo 2014

Ciclobarchina "Serenella", la video-presentazione



La versione definitiva della ciclobarchina anfibia "Serenella" è stata completata ed io, come tramite per il suo autore, ho realizzato la mia prima presentazione video. Non posso giudicarne il risultato finale ma così, oltre che conoscere meglio lo sviluppo di questa interessantissima idea, molti dei miei lettori potranno ascoltarmi. Speriamo, da bravo toscano, la mia voce "un se possa sentì" come quella di Renzi!


giovedì 13 marzo 2014

Identify an older Folbot

Variazione sul tema trasporto di un Folbot
Identify an old Folbot è una interessante sezione di un sito dove sono raccolte immagini e listini d'epoca della casa produttrice inglese di kayak pieghevoli Folbot
Non ho saputo resistere alla tentazione di aggiungere una bicicletta e fare "sailonbike"; è si perché di Folbot a vela nei vecchi cataloghi se ne vedono tantissime, molte più che oggi, chissà perché.

Stupendo armo velico in un Folbot, da un CATALOGO DEL 1937
La voglioooooo! Incluse tutte e quattro le bandierine che sventolano, le tre vele, il trolley, la bici, la pipa e il cappellino in testa.


giovedì 20 febbraio 2014

Sealander, sviluppo di un dispositivo multifunzionale per il trekking

BraunPreis 2007, Sealander
"Sealander" fonde le caratteristiche di una  "chaise longue bike" con la tecnologia di una barca pieghevole in modo che possa essere utilizzata per le attività di viaggio e tempo libero nelle regioni in cui corsi d'acqua e terreno si alternano. La combinazione delle due modalità di trasporto permette un adattamento flessibile ai diversi requisiti ambientali e la possibilità di viaggiare senza ostacoli su lunghe distanze. Nella sua realizzazione si è riusciti a integrare il  telaio della bicicletta nella struttura della barca in modo da permettere il doppio utilizzo dei numerosi elementi funzionali. Un'altra importante innovazione consiste nell'ottimizzazione dei materiali, spazi e pesi garantiscono la qualità del prodotto. Grazie alla sua flessibilità, "Sealander" permette al viaggiatore di esplorare luoghi precedentemente inaccessibili e allo stesso tempo di pianificare liberamente ogni tipo di itinerario. (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo via: media.braun)

Sealander, bauhausverein

Il "Sealander" è un veicolo da trasporto che si basa sulla propulsione muscolare, realizzato in modo che possa essere utilizzato sia a terra che in acqua, un mezzo ottimale per svolgere trekking senza limitazioni.
Il progetto non è altro che il risultato tra la fusione di una bicicletta con un kayak, un mezzo anfibio che possa interagire con le caratteristiche topografiche del paesaggio.
Progettato per percorsi a lungo raggio, lungo regioni paesaggistiche attraenti in cui si incontrano reti terresti e vie navigabili, questo tipo di veicolo permetterà di esplorare luoghi in altro modo non visitabili.
La caratteristica principale del Sealander è che esso può essere utilizzato completamente nella rispettiva modalità di trasporto, che sia bicicletta che kayak. Il telaio della bicicletta è completamente integrato nella costruzione del kayak, così da garantire un notevole risparmio di peso, e allo stesso tempo tutti i componenti del mezzo vengono riutilizzati in modo che non rimangano parti nella conversione. (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Bauhausverein)

forschung-fuer-die-zukunft
Purtroppo non ci sono ulteriori novità su questa interessantissima idea sviluppata qualche anno fa da due studenti della Hochschule Anhalt di Dessau, Gregor Zeilder e Falko Strauch.

Via: PM Magazin


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