domenica 20 marzo 2011

L'albero con cerniera

Aspirina sta per essere disalberata
Più di una volta amici velisti mi hanno chiesto come fosse fatta la cerniera del mio albero perciò, l'ultima volta che sono andato al lago, ne ho approfittato per fare qualche foto. La cerniera nell'albero è molto comoda per  alberare e disalberare in sicurezza e ritengo che tutte le barche fino a 24 piedi dovrebbero averla. Di come abbiamo fatto a disalberare ne abbiamo già parlato qui.

La base in coperta
La drizza che si vede è quella della deriva mobile. La base in coperta, ha due asole e due fori per una spina, la spina è amovibile ed andrà a fissare la parte superiore fungendo da da cerniera.

La base in coperta
La base dell'albero, che andrà a coprire completamente la base in coperta, ha anch'essa i fori per l'inserimento della spina che avete visto fissata alla base in coperta e una spina fissa che andrà ad appoggiarsi sulle asole della base in coperta. 

La base dell'albero

La base dell'albero
La prima operazione che si fa è di fissare la spina con l'albero steso orizzontalmente, una volta fissata la spina si tira su l'albero. Successivamente si collegano lo strallo, le sartie ed infine il paterazzo.

Si collega/ scollega la spina con albero in orizzontale
La cerniera con l'albero su
Le uniche cose che mancano per poter fare tutta l'operazione in sicurezza sono dei supporti laterali, anche posticci, per evitare le oscillazioni laterali dell'albero, in particolare se si volesse fare questa operazione da soli con l'ausilio del paranco della scotta collegata allo strallo, come si vede nel filmato effettuato da Lorenzo. Nel filmato però Lorenzo non aveva i supporti laterali che altrimenti potrebbero essere realizzati in questo modo: due barre da collegare alla base dell'albero e, tramite delle cimette, agli occhioni di fissaggio delle sartie.

Supporti laterali collegati alla base dell'albero e agli occhioni tramite cimette



sabato 19 marzo 2011

Cotti dal vento



La mano dei terzaroli non era venuta proprio perfetta ma la giornata invece lo era stata, bel vento sostenuto, onda e tanto sole di ritorno da "isola", quattro miglia e mezzo così si vivono raramente.



giovedì 17 marzo 2011

150 anni, il meglio della nostra storia

Dal sito Mondovespucci
Certo, fortuna che abbiamo il nostro Presidente che ogni giorno ci dimostra quanto onestà, rettitudine, ideali morali ed etici stiano alla base di ogni persona civile e intelligente, mi è piaciuta la passione, e allo stesso tempo l'eleganza, con cui ieri sera ha fatto il suo breve discorso durante lo spettacolo di RAI1. 


AUGURI ITALIA!


mercoledì 16 marzo 2011

Klepper, la deriva smontabile

Dal sito Klepper
Dice un vecchio detto tedesco: "Naviga a vela quando puoi, pagaia quando devi.", poi nel loro sito aggiungono che il kayak a vela è uno sport sempre più amato. Concordo, e credo proprio che questa "formula" Klepper, molto tedesca per definizione, mi piace parecchio e ne elenco i motivi:
1) la borsa è lunga 1.33 m
2) pesa 36kg a 1 posto, 48 kg a 2 posti
3) ha randa e fiocco da 2.5 a 5 mq
4) è sicura, fino a 4 Bft;
5) è capiente;
6) il kayak completo di vele ed accessori si aggira sui 3000 € ad un posto, 4000 € a due posti;
7) si monta in soli 15 minuti;
8) è bella da vedere.

Dal sito Klepper
Come si vede dalla foto esiste anche l'accessorio per aumentarne la sicurezza rendendolo un piccolo trimarano. Comunque, per valutare tutti gli accessori ed eventualmente acquistarli on-line c'è un apposito sito: Kleppershop. Il sito Klepper è molto ben fatto e con pazienza si possono trovare molte notizie interessanti, inclusa questa meravigliosa avventura: expeditions , e poi video, foto, istruzioni e quant'altro. Insomma proprio belli questi kayak a vela della Klepper soprattutto perché potrei portarmelo facilmente dietro con la mia bici ed il trolley senza alcuna fatica. Per essere portati in kayak a vela ci vogliono bici e trolley ripiegabili:
Cyclone II ripiegabile
Con una tenda, il sacco a pelo ed il kayak dietro ci si potrebbe veramente girare l'Europa in lungo e largo, inclusi i grandi fiumi, le isole, i laghi, i mari .... magari cominciando proprio dal Po, partendo da Mantova per raggiungere Venezia, seguendo la stessa filosofia di Giacomo De Stefano, The man of the river, di cui avevamo parlato in un post precedente, e degli amici di Un altro Po.

Dal sito "Man of the river"
Qui abbiamo un bel video di un Kayak Klepper in navigazione.


Un altro Po




"Un viaggio per aiutarci a salvare questo grande fiume, e un progetto per nutrire le coscienze. Un viaggio a impatto zero risalendo il Po a remi e a vela, fatto con le uniche risorse dei doni ricevuti lungo il cammino, per sensibilizzare sul fiume che muore, su uno stile di vita leggero e lento, una riflessione sui limiti di uno sviluppo frenetico che dimentica l’uomo e la natura, sulla decrescita possibile, sul vivere meglio con poco." (dal sito Un altro Po).

DON’T LEAVE THIS PLANET TO THE STUPID. PLEASE: ULTRAPO

Dal sito di UltraPo

Un bellissimo sito, una bellissima iniziativa, una filosofia da amare e condividere!


sabato 12 marzo 2011

Lavori di primavera, si disalbera

Per prima cosa si toglie il boma
Il momento è arrivato, finalmente una giornata soleggiata e calda ci ha permesso di andare al lago a preparare la barca per i lavori: oblò nuovi, antivegetativa, revisione totale del motore. Purtroppo ci vorrà più di un mese e probabilmente cominceremo a volteggiare a fine aprile, ma d'altro canto erano cose che andavano fatte. Per portare la barca al cantiere abbiamo disalberato io e Tommaso da soli senza l'ausilio della gru. Questa operazione senza il kit che permette di evitare l'inclinazione laterale dell'albero non è proprio consigliabile da fare in acqua perchè se la barca si inclina rischia di portarsi l'albero dietro quando non è più vincolato alle sartie. Comunque siamo riusciti a farlo senza problemi, ovviamente in due persone.

Via il paterazzo
Per fare queste operazioni bisogna essere molto precisi, comunque abbiamo fatto tutto in meno di due ore, compreso aver caricato tutto il materiale in auto e riposto tutto con molto ordine.

Via le sartie
Mentre Tommaso "disconnette" le sartie io sorreggo l'albero. Quando lui si sposta da un punto all'altro della barca che si inclina mi corre un brivido nella schiena, ma basta tenere l'albero bello fermo sopra la cerniera. Il problema per ora è solo l'inclinazione laterale perché la cerniera e lo strallo tengono l'albero ancora ben fissato. TASSATIVO: ricordatevi di tirare giù la deriva!!!

Via lo strallo di prua
Ora bisogna cominciare a stare attenti ed io devo tenere l'albero bello dritto.

Si comincia a disalberare
Mentre Tommaso tiene saldamente l'albero per lo strallo io mi sposto nel pozzetto, prima con i piedi nella scaletta della cabina.

Sempre più giù
Poi, mentre tengo con una mano l'albero vado indietro ed entro completamente nel pozzetto.

Ora è quasi fatta
Nel momento in cui si tiene l'albero ben stretto nelle due mani si tira un sospiro di sollievo.

E' fatta!
A questo punto si sgancia l'albero dalla cerniera e si appoggia sul ponte. per appoggiare l'albero, se non si ha il supporto centrale in fondo alla barca darei questo consiglio. Si preparano due panetti costruiti con una vecchia maglietta e poi scocciati completamente. Si mettono uno sul pulpito di prua e l'altro tra il winch ed il tambucio, in pratica i punti in cui andrà appoggiato l'albero.

L'albero passa tra il winch ed il tambucio
Inquesto modo il sistema è molto rigido e ci sono due punti di attacco sicuri.

Metodo semplice per evitare la flessione dell'albero sul ponte
Aspirina è bellissima anche con l'albero giù, baciata dal primo sole di primavera.

Aspirina, mon amour!
La fotogallery completa in cui sono inclusi particolari dell'albero e della cerniera: Lavori di primavera, si disalbera


mercoledì 9 marzo 2011

Le Cabochard Beneteau, più grande di quanto non sembri

Dal sito di Tanou
"Più grande di quanto non sembri", era lo slogan di questo piccolo "testardo" prodotto negli anni settanta dal cantiere Beneteau, allora solo agli inizi della sua prestigiosissima ascesa. Fortunatamente, e quasi per caso, ho trovato nel web l'armatore di Tanou che ha fatto una raccolta di foto e ha messo a disposizione la brochure originale nel quale sono elencate le sue caratteristiche tecniche principali, una vera chicca:
Lunghezza: 4.05
Larghezza: 1.82
Pescaggio: 0.55 m
Peso: 350 kg
Sup. velica: 10 mq
In rete, soprattutto in Francia, se ne trovano a prezzi molto abbordabili, dai 1500 ai 3500 € incluso carrello, in buone condizioni e anche molto carini, basta digitare il suo nome nel motore di ricerca.

Dal sito di Tanou

Com-pac Sun Cat, una nuova specie di cat boat

Dal sito Com-pac Yachts
E' semplicemente stupendo il Sun Cat, questo piccolo cat boat della Com-pac Yachts, tanto che prima di prendere Aspirina avevo chiesto un'offerta al distributore più vicino a noi che risiede in Svizzera. Purtroppo, come è facile capire, tra optional e tutto si andava oltre le mie modeste possibilità ma questa bella piccola barca di produzione americana rimane sempre un sogno nel mio cassetto. Ma non è solo veramente bella, ha anche una caratteristica che nessun'altra barca possiede, infatti è dotata di un sistema di alberatura brevettato, chiamato Mastender System, molto semplice e pratico tanto che si potrebbe facilmente ormeggiare lungo un fiume e passare tranquillamente sotto un ponte per poi rialberare la barca in pochi secondi e senza fatica. Insomma, una soluzione, oltre che bella, anche molto intelligente ai problemi della piccola nautica, o per lo meno offre la possibilità di non lasciare tutti i posti a buon mercato ai soli motoscafisti. In più, come avrete capito, adoro la sua linea, il suo armo velico a cat e la sua cura nei particolari, quasi maniacale.
Questo video è molto esplicativo e significativo, ma ce ne sono anche altri nella Videogallery, da guardare con avidità:


Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 5.28 m
Larghezza: 2.21 m
Pescaggio: 0.36/ 1.37 m
Peso: 682 kg
Mi piace anche la sua bella BROCHURE, che vi ripropongo.
E dove pensate che ci andrei con un cat boat così bello? In un posto altrettanto bello, in una stupenda caletta della Corsica a nord-est di Bonifacio.


martedì 8 marzo 2011

Novità 2011, Tricat Access 6, Simplissime!

Dal cantiere Tricat
Sono proprio ansioso di vedere come sarà questo interessantissimo trimarano, l'Access 6, che sta uscendo dal cantiere francese Tricat. Le prime informazioni sembrano di tutto rispetto, a partire dal prezzo, dalle dimensioni ma soprattutto dalla semplice gestione. Insomma attendiamo notizie dal cantiere.
Queste saranno le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.99 m
Larghezza: 4.25/ 2.35 m
Sup. velica: 22 mq
Peso: 490 kg
Pescaggio: 0.28 m
Intanto godetevi questo bel video che riguarda il Tricat 23.5 il fratello maggiore.




lunedì 7 marzo 2011

Little Skellig, un gioco da ragazzi

Little Skellig dal sito della Plasmor
Non sarà solo il Little Skellig che vi proporrò del cantiere francese Plasmor perché ce ne sono anche altri di piccoli velieri veramente interessanti. Come sapete però io prediligo i più piccoli perciò comincio con questa bellissima deriva da tre metri e mezzo, di quelle che si alzano in due e si trascinano sulla sabbia senza problemi, che si tengono tranquillamente in garage e che fanno il loro bel figurone quando le tiri fuori, a me piace molto.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3.50 m
Larghezza: 1.76 m
Peso: 100 kg
Portata: 350 kg
Il prezzo base è intorno ai 4000 €, poi ci sono gli accessori.
Con un deliziosissimo armo aurico, i fabbricanti assicurano che il suo utilizzo è veramente un gioco da ragazzi e questo mi basta per apprezzarlo parecchio. Per saperne di più leggete il racconto dell'armatore di ArTiYote, veramente interessante.
Con una barchina così bellina, oltre nel mio Trasimeno e nelle vicina Costa Etrusca, ci potrei facilmente coniugare vela e belle passeggiate nei dintorni del Lago di Cavazzo.


domenica 6 marzo 2011

Sailonbike in der "österreichischen riviera"


Visualizza Tour dei 5 laghi - Carinzia in una mappa di dimensioni maggiori

E' proprio così, è chiamato la "riviera austriaca" questo bellissimo BikeTour dei cinque laghi della Carinzia in Austria. E quale sarebbe il sistema migliore per realizzare questo sogno se non con "Sailonbike"? Bici e sailyak in luoghi veramente stupendi e a portata di famiglia, infatti non occorre essere assolutamente degli atleti per farlo. Per quanto riguarda il biketour potrete trovare informazioni su Funactive
Questa volta propongo un equipaggiamento del tutto particolare che vi piacerà, mi auguro vivamente che qualcuno lo realizzi prima di me perché io lo farò senz'altro! Per prima cosa la barca, non potevo che scegliere l'austriaca Grabner, tanto più che come sailyak gonfiabile è quella che ha il piano velico che mi convince di più, oltre che per la sua leggerezza e dimensioni nonostante sia adatta per due persone. Questa volta cercherò di essere abbastanza preciso nel determinare le dimensioni del carico.



Dal sito Grabner, il sailyak trimarano Explorer 2, bello vero?


La borsa per il trasporto del kit velico ha le seguenti dimensioni: 180x30x30 cm, infatti c'è da considerare la lunghezza del boma e delle sezioni dell'albero che sono al massimo 1,5 m, invece la borsa per il trasporto del sailyak ha le seguenti dimensioni: 85x45x35 cm.



Pack bags per le vele, dal sito Grabner

Il kit completo per la vela pesa 14 kg, l'Explorer2 pesa 26 kg, per un totale di circa 40 kg. L'Explorer 2 può trasportare 2 persone, un carico totale di 230 kg, è lungo 5 m, largo 0.75 m e ha una superficie velica di 4 mq. Insomma, una volta assemblata è proprio una bella barca, spaziosa, comoda, sicura e facile da gestire. Il prezzo base è di 2600 €, poi ci sono da aggiungere tutti gli accessori, diciamo che il prezzo della barca completa si avvicina ai 5000 €. Può sembrare una cifra impegnativa, ma ricordate sempre che l'acquisto di una barca va sempre messa in relazione alla praticità e alla versatilità che significano la cosa più importante: l'utilizzo. Ne abbiamo già parlato parecchio in articoli molto significativi come "piccolo è bello".







Passiamo al trolley, deve essere sufficientemente leggero e versatile. Potrebbe essere il Roland Profi, adattissimo per giardinieri ma anche per trasportare il nostro sailyak. Questo tipo di trolley permette il trasporto le due borse di diverse dimensioni, infatti la borsa dell'Explorer è contenuta dentro la scatola, mentre la borsa delle vele può essere appoggiata sopra per tutta la lunghezza del trolley, tanto più che è ammessa una sporgenza posteriore fino a 50 cm. Il prezzo di questo trolley si aggira intorno ai 400 €.


Dal sito della Roland

Tenda e bagagli potrebbero essere trasportati dalla seconda bici, oppure essere messe nelle borse, secondo le dimensioni e le necessità. Questa tenda, per esempio, mi sembra molto adatta al trasporto su bici, comoda, spaziosa adatta per viverci comodamente diversi giorni, pesa circa 18 kg, è la Ferrino Poseidon. Il suo prezzo è di circa 400 €.
Per quanto riguarda la bici, potrebbe essere un classico Vintage della Velorbis visto che il tragitto non presenta difficoltà. Questo bellissimo modello Churchill Baloon Classic costa 830 €.
E mi raccomando, tassativi cappellini tirolesi e giacchette di lana cotta.


Dal sito Lowenweiss
Ulteriori informazioni sui alberghi, itinerari, campeggi, prenotazioni, noleggi barche, bici e quant'altro le potrete trovare su: Vacanze in Carinzia

Dal sito Vacanze in Carinzia
Per il trasporto delle bici fino alla Carinzia, se non si va in treno, può essere utilizzato il supporto per bici montato sul gancio del traino, come nella nuova Opel Astra a 5 porte.

Dal sito Opel

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