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La bombola a gas di Aspirina, adeguatamente svuotata dopo 10 anni di onorato servizio, stivata in cantina |
Ho imparato, non troppo bene, l'olandese durante una delle tante operazioni ancora secretate del Famigerato Circolo dell'Inchiostro a China. L'allora Ministro dell'Interno, "nome in codice Zio Amintore l'Aretino", mi chiamò pregandomi: "nome in codice Giulio, corri a Liepāja perché quelli della Latvijas Jūras Spēki, le forze navali lettoni, hanno fatto un casino con gli olandesi tanto che quelli sono incacch.... neri e vogliono contrattaccare. Ti rendi conto? Se non fai qualcosa i russi li fanno gonfi!". Giuro, parole testuali.
Andammo lì di corsa in due e concedemmo ai lettoni pan per pariglia rendendo inutilizzabile il pattugliatore KA-03 Komēta della Classe Ribnadzor, con cui avevano fatto casino, dopo avergli infilato due belle bombe all'acido solfidrico a prua e una a poppa. Gli olandesi non seppero mai come poté accadere tutto ciò ma allora si accontentarono e tornarono ad annaffiare i tulipani. Almeno fino allo scorso ottobre in cui si è riaperta la
tensione Russia-Olanda con la scusa degli attivisti di Geenpeace, ma solo in pochi sappiamo che questa è una resa dei conti bella e buona.
Bando alle ciance entriamo nel discorso sul
gas in barca.
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Danni provocati da un'esplosione di gas in barca, immagine tratta da Dagensbatliv |
Nella rivista olandese
Dagensbatliv di recente si è parlato di una barca a vela volata in mille pezzi a causa di un'esplosione di gas.
Tutte le informazioni attualmente in mano agli inquirenti indicano che il gas era fuoriuscito dalla barca. Quando il proprietario si è svegliato la mattina ha acceso una candela che ha provocato l'esplosione facendo letteralmente volare la barca in mille pezzi. Anche le barche accanto hanno subito ingenti danni. Come si vede dalla figura, della barca a vela sono rimaste solo briciole.
L'armatore della barca è miracolosamente sopravvissuto all'esplosione anche se è stato ricoverato in ospedale con ustioni estese. Il GPL in barca non è assolutamente innocuo perché il propano è altamente esplosivo ed essendo 1,5 volte più pesante dell'aria eventuali perdite di gas in barca sono difficili da smaltire. Infatti il propano si deposita in sentina e questo rappresenta un grosso rischio. Basta una sola una scintilla che l'esplosione è assicurata.
Il proprietario della barca nella foto ha avuto un'incredibile fortuna nell'essere sopravvissuto. Non si riesce neppure a capire che tipo di modello è la barca, pure difficilmente che fosse una barca a vela. L'impianto a gas è volato via ed è affondato accanto alla barca, il ponte di prua è saltato sul ponte e l'intera tuga è volata ed affondata da qualche parte.... (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da
Dagensbatliv)
Per ovvi motivi di copyright non posso riportare l'articolo per intero ma col traduttore si capisce benissimo quel che c'è da capire: il gas in barca è cosa buona solo se correttamente installato e mantenuto, e viene data qualche interessante indicazione.
Però, visto che la mia copertura nel Famigerato Circolo dell'Inchiostro a China era quello di tradurre e promuovere l'applicazione nelle forniture militari e aerospaziali italiane le United Stetes Military Standars, le MIL per gli addetti del settore, posso tradurre una specifica tecnica della
SXK Båtpärm, una rete olandese che si occupa di offrire supporto tecnico ai diportisti. Credo che farà piacere ai miei lettori. Premetto che, pur avendo una lunga esperienza di natura tecnica e normativa non sono un esperto in impianti a gas pertanto non garantisco sulla correttezza della traduzione.
(maldestramente tradotto ed interpretato da
FAST MONTERAT GASOLSYSTEM I BÅT, che vuol dire "Impianto di alimentazione fisso a gas installato in barca".
1 Generalità
In linea generale, il gas è sia il migliore che il più economico combustibile per la cambusa di bordo. Statisticamente, il propano è il combustibile più sicuro, a condizione che l'installazione venga eseguita correttamente e che le prove di tenuta e l'ispezione di tubi vengano effettuate almeno una volta
anno.
Il GPL è un derivato del petrolio costituito principalmente da propano, propilene o butano.
Di solito consiste in una miscela di butano e propano in stato gassoso fornito in gas compresso in forma liquida. Una bombola piena contiene circa l'80 % di GPL in forma liquida. La pressione nella bombola dipende dalla temperatura e dal tipo di GPL. Il propano, per esempio, ha una pressione di circa 850 kPa a + 20 ° C.
Per mettere in guardia gli utilizzatori in caso di presenza di perdite viene aggiunta una sostanza maleodorante che la rende percepibile all'olfatto anche in concentrazioni molto piccole. Nel processo di combustione è necessaria la presenza di ossigeno il cui difetto produce monossido di carbonio ( CO ), che
è tossico.
L'Unione europea ha emesso una Direttiva, la 94/25/EEC, in cui si stabilisce che tutte le imbarcazioni di nuova costruzione (dal 1998/06/16) devono essere dotate di impianti a GPL installati secondo la
Norma internazionale "ISO 10239 “Small craft- Liquified petroleum gas systems”.
La norma descrive come devono essere progettate e costruite le componenti dell'impianto GPL e gli impianti ed attrezzature ad esso collegati, per l'utilizzo in imbarcazioni fino a 24 metri lunghezza. Le componenti incluse nell'impianto GPL devono essere approvate CE.
Di seguito viene descritto ciò che si dovrebbe prendere in considerazione durante l'installazione e la manutenzione dell'impianto GPL in barca.
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Aspirina ha una presa d'aria sul portello |
2 Posizionamento e installazione della bombola GPL
- L'impianto a gas GLP deve essere dotato di un manuale facilmente accessibile, di una valvola di intercettazione principale e di un riduttore di pressione. Il rubinetto principale può essere composto dalla valvola di intercettazione della bombola del gas .
- Il rubinetto può essere parte della valvola purché isoli la bombola del gas
dalla fornitura e la rimozione della valvola di riduzione chiuda automaticamente la valvola del serbatoio di propano .
- Una valvola di intercettazione deve essere posta a monte, in prossimità di ciascun
apparecchio a gas. La valvola deve essere facilmente accessibile a breve distanza dalla fiamma.
E' ammessa un'eccezione solo se il dispositivo collegato al sistema e al rubinetto del serbatoio di propano sono facilmente accessibili. NOTA: Nel caso in cui si utilizzi un'elettrovalvola questa deve essere "normalmente" chiusa (diseccitata).
- Si consiglia l'installazione del tester di densità.
4 Riduttore
- L'impianto GPL a bordo deve essere munito di valvola di non ritorno che fornisca una pressione costante di esercizio, la pressione massima ammissibile è 50 mbar.
- Il riduttore deve, anche se non è montato direttamente sulla bombola GPL, essere
posizionato e ben fisso nel box della stessa.
- Il riduttore deve essere di tipo approvato ed etichettato: propano/ butano.
5 Tubi e manicotti
- Il cablaggio può essere eseguito interamente con tubi rigidi e relativi giunti, e brevi tratti flessibili, oppure completamente flessibile senza giunti .
- Il cablaggio non deve passare per il vano motore.
- I cablaggi, ovvero i tubi devono essere conformi alla normativa ISO di riferimento.
- I tubi flessibili devono essere adatti per il GPL , di colore arancio e incontrare Requisiti EN 1763-1 e 1763-2 Classe 2.3 e 4.
- Il materiale dei tubi rigidi può essere rame o rivestito in acciaio inossidabile. Lo spessore minimo del tubo è di 0,8 mm per tubi con un diametro esterno di 12
mm o meno e 1,5 mm per tubi con diametro superiore a 12 mm . .
- I raccordi per i tubi devono essere di metallo con accoppiamento anello e manicotto di sostegno. NOTA: Non utilizzare mai connessioni e giunti fatti in casa.
- I tubi flessibili devono essere dotati di collegamenti secondo le regole della EN 1763-2 e devono essere facilmente
accessibili per l'ispezione in tutta la loro lunghezza.
- I tubi flessibili tra gasolbox e l'apparecchio a gas o tra gasolbox e la valvola di intercettazione accanto all'apparecchio gas non devono avere giunzioni o connessioni .
6 Materiali
- Il punto di fusione del materiale saldato o brasato nei collegamenti / accoppiamenti non deve
essere inferiore a 450 ° C.
- I collegamenti dei tubi devono essere costruiti con materiali resistenti alla corrosione quali
ottone o acciaio inossidabile. I collegamenti dei tubi devono essere resistenti all'acqua.
7 Installazione
- L'impianto a GPL non può avere un contatto diretto con le parti metalliche della barca.
- Le tubazioni del gas e i componenti dell'impianto devono essere installati almeno a 30 mm da cavi elettrici
a meno che le linee elettriche non siano inglobate in un tubo di protezione.
- Le tubazioni del gas devono essere installate almeno a 100 mm dal gas di scarico del motore. L'impianto a GPL deve
avere una distanza minima di 100 mm dai terminali elettrici, apparecchiature o
accessori.
- Le tubazioni del gas devono essere fissate con morsetti o altri mezzi, rivestiti,
per evitare sfregamenti o danni dovuti a vibrazioni.
- I tubi e i raccordi devono essere ancorati saldamente.
- I tubi che attraversano paratie o simili devono essere protetti per la corrosione e usura.
8 Componenti elettrici
Il gasolbox, i vani che contengono valvole, connettori o giunzioni e
i locali contenenti apparecchiature automatiche
devono essere anti-scintilla e contrassegnati in modo da soddisfare le ISO 8846. I requisiti di cui sopra non si applicano agli altri locali di bordo.
9 Prova di tenuta
L'impianto GPL di nuova installazione, prima di essere messo in servizio, deve essere sottoposto a test con aria compressa
pari a tre volte la pressione di esercizio, massimo 150 mbar , dal riduttore
fino agli apparecchi a gas.
La pressione non deve cambiare più di + / - 5 mbar per 5 minuti per essere approvato.
Questo tipo di prova di tenuta di solito è fatto nei nuovi impianti, ma può essere raccomandato in combinazione con il controllo annuale delle perdite .
Se installate un rilevatore di perdite in modo permanente questo deve essere installato nei pressi e sotto gli apparecchi a gas.
Per rilevare facilmente le perdite può essere utilizzata acqua a spruzzo, saponata che non contenga ammoniaca e demineralizzata.
NOTA: Il monitoraggio delle perdite deve essere eseguita almeno una volta all'anno.
Controllo del sensore di fiamma: ogni fornello possiede un dispositivo di sicurezza in grado di interrompere l'erogazione del gas se la fiamma
si è spenta. Verificare che il sensore di fiamma funzioni come segue: accendere la fiamma e lasciarla bruciare, spegnere la fiamma e
assicurarsi che si senta un clic, controllare che
non sia possibile accendere nuovamente la fiamma senza toccare la manopola. NON DIMENTICATE DI CHIUDERE
DOPO LA PROVA!
Un modo semplice per fare la prova di tenuta del fornello a gas è quello di accenderlo e poi spegnere la cucina e chiudere la valvola sul tubo GPL. Provare a riaccendere il fornello dopo un'ora che dovrebbe durare 1-3 secondi, a seconda
lunghezza e la pressione. Questa prova deve essere fatta un paio di volte l'anno in modo da essere sicuri che l'impianto a GPL è in condizioni di sicurezza .
NOTA: solo ora, alla fine, mi rendo conto quanto l'argomento sia delicato ed importante. Sicuramente da far fare a personale accreditato. Certamente nei nostri barchini è più conveniente utilizzare fornellini con bomboletta integrata.