lunedì 9 dicembre 2013


Kosterbåtarna på Framnäs

Kosterbåtarna på Framnäs
Il Kosterbåt è una barca a vela che è "spetsgattad", cioè ha la prua a punta in entrambe le estremità. Fu costruita con lo scopo di poter navigare nelle acque ventose e poco profonde intorno alle isole Koster. 
La forma dello scafo doveva garantire stabilità e rigidità con vento forte pur non potendo pescare troppo. Costruita con la tecnica del "clinker", cioè con le fasce laterali dello scafo sovrapposte, ha una armo a "gaff" e un bompresso. 
Le prime Kosterbåt vennero originariamente prodotte da artigiani che si erano consorziati per utilizzarle nell'attività della pesca utilizzando vecchie barche acquistate nel luogo. Le barche vennero interamente ricostruite e dotate di un motore.
La Kosterbåt K6 è lunga 6.10 metri e di larghezza adeguata alla sua lunghezza, circa 2.30 metri. 
Nel 1940 ne erano state costruite già 50 e progressivamente le barche cominciarono a vedersi lungo tutta la costa occidentale, soprattutto a Orust e Göteborg. 
Non è noto quante di queste imbarcazioni siano state prodotte fino ad oggi, l'Associazione svedese Kosterbåtsförbundet ne conta dalle 150 alle 200, si parla di quelle costruite artigianalmente e presenti nel loro registro.
Attualmente non esiste una vera e propria produzione significativa, se non quelle in vetroresina, presenti nelle seguenti classi: K6, K20, K22, K25, K32, K38, K45, dove K sta per kosterbåt, mentre il numero indica i metri quadrati di invelatura. 
Alcuni esempi di imbarcazioni costruite oggi sono, in ordine di grandezza: Havsfidra, Storfidra, L28, Allegro27, Allegro30, Vagabond31, Laurin32, OE32 e Allegro 33.

(di certo maldestramente tradotto, riassunto ed interpretato da me medesimo, via: ssfram)



"Navigando nel fiordo di Oslo, raggiungendo una buona velocità con la vecchia ragazza e godendo un bel po'". 
Ooooohhhhh my God!!
I fiordi e la terraferma davanti alle Isole di Koster, che meraviglia!




domenica 8 dicembre 2013

Mit dem Jolli zum Balaton

Tv.Yacht.de
Una crociera estiva sul Balaton, il più grande lago dell'Europa Centrale in Ungheria, lontano dai soliti itinerari turistici. Martin Kreplin ha scoperto il Balaton con il suo meraviglioso Jollenkreuzer.

Certi scorci e le brezze gentili di cui si parla mi hanno ricordato il mio Trasimeno, "lontano dai soliti itinerari turistici".

Tv.Yacht.de
E vi ho trovato anche il marina dove Martin ha varato e alato la barca.



Searching for canoe sail rig with outriggers

Piano velico con stabilizzatori, dal sito Forum Woodenboat
Se per non essere definito un maniaco depressivo affetto da PNM basta non possedere contemporaneamente più di due barche, esclusi i gonfiabili, quindi oltre Aspirina, una una canoa a vela con stabilizzatori è la possibilità che mi attira di più. 
Nella figura presa dal Forum Woodenboat si può osservare uno stupendo armo velico con gli stabilizzatori ma al posto del kayak metterei una canoa. 
Una che mi piace molto, oltre la Old Town di cui abbiamo già parlato, è la Wee Two, di dimensioni più contenute e con una linea che è una meraviglia.

Wee Two, è bellissima. Dal sito Laughingloon
Considerato il peso potrei pensare di portarmela a spasso con una bici come questa, visto che la mia l'hanno rubata penso che la farò esattamente così.

Foto tratta da Copenghen Cycle Chic
Come trolley potrebbe andare un Woody Wagon.

Woody Wagon, da Wike Bicycle Trailers


venerdì 6 dicembre 2013


Pagine di Arte e Marineria nel sito di Aldo e Corrado Cherini

La battana grande della Laguna di Comacchio, dal sito di Aldo e Corrado Cherini
Pagine dedicate alla Marina Militare e Mercantile ed alla marineria etnica e storica, sembra quasi impossibile che sia arrivato a trovare questo meraviglioso sito web nostrano in un blog d'oltreoceano, Outrigger Sailing Canoe. "Disegni su cui sbavare" definisce il collega blogger le opere d'arte che si trovano in questo sito e con il quale concordo pienamente.
Sono così tante le cose belle da vedere che mi ci sono perso. Buona lettura anche a voi!

Le vele dipinte dell'Adriatico, dal sito di Aldo e Corrado Cherini


giovedì 5 dicembre 2013

Vaavud, l'anemometro per Smartphone e iPad

VAAVUD
Se state cercando il regalo di Natale perfetto, poco costoso, originale, in relazione a uno sport o un'attività all'aperto come il trekking, l'arrampicata, il parapendio, gli aquiloni, il surf , il windsurf ed, ovviamente, la vela eccovelo qua.
Il suo design si è ispirato agli anemometri professionali, ma con due "tazze" invece di tre, per renderlo più tascabile e facile da usare.
Lo stampato in un unico pezzo e il rotore composto da cuscinetti a basso attrito in Teflon, rendono il Vaavud uno strumento estremamente durevole ed affidabile.
Se la sabbia o la polvere entrano nel Vaavud, possono essere semplicemente asportati con acqua.
L'applicazione software Vaavud da installare sullo Smartphone o l'iPad fornisce una chiara panoramica della velocità effettiva massima e media del vento e un grafico in tempo reale.
È possibile scorrere, zoomare e andare avanti e indietro nel grafico, se si vuole guardare più in dettaglio.
L'unità di misura può essere modificata in un attimo, semplicemente toccando lo schermo (unità: m / s, km / h, mph, nodi e bft).
Una mappa in miniatura consente l'accesso on-line alle misurazioni effettuate da altri utenti Vaavud in tutto il mondo.
L'anemometro Vaavud ha un range di misurazione della velocità del vento da 2 a 20 m / s. La precisione è superiore a  + / - 4%  o  0,2 m / s.
L'anemometro è stato testato e calibrato in modo professionale nella galleria del vento presso il Politecnico Danese.

VAAVUD
Nota: Nuove funzionalità vengono aggiunte costantemente al software e lo storico delle misure sarà presto disponibile, e molte altre seguiranno. 
Infine, è possibile utilizzare l'indicatore del vento Vaavud con l'applicazione Weendy per far parte della rete meteorologica, una rete che sta conoscendo la più rapida crescita nel mondo.

Il suo prezzo è di 45 €, 5 € per la spedizione, la consegna in 2 - 3 gg. I colori disponibili sono rosso, bianco e verde.

(maldestramente tradotto e interpretato da me medesimo da: Allboatsavenue)



martedì 3 dicembre 2013

Mac Gregor, l'ibrido per eccellenza, diventa Tattoo Yachts

Il nuovo Tattoo 22, dovrebbe uscire a giorni. Dal sito Tattoo Yachts
L'anziano fondatore della Mac Gregor, forse il cantiere di barche carrellabili più famoso al mondo, se n'è andato in pensione e sua figlia, con suo genero, hanno rilevato l'attività introducendo delle novità. 
La prima novità è il nuovo nome del cantiere, Tattoo Yachts, ma l'aspetto più interessante è che sono state introdotte importanti modifiche nell'oramai storico modello 26, nella rifinitura degli interni, la presenza del doppio ancoraggio e doppia timoneria, una maggiore superficie velica e relativa riprofilatura della deriva.

I nuovi interni del Tattoo 26, dal sito Tattoo Yachts
Altra interessante ed importante novità sarà l'imminente uscita del Tattoo 22 che onestamente, dal punto di vista estetico, mi piace di più del modello 26. Molto bella anche l'ampissima finestratura.
La possibilità di avere una barca a vela che, in caso di necessità, possa diventare un veloce motoscafo (motorsailer) mi ha sempre attratto, specialmente quando sono indispensabili lunghe traversate, vedi per esempio Costa Ionica  e Isole dell'Egeo, oppure la nostra penisola con la Sardegna, la Corsica o la Croazia. 
Dal peso di soli 800 Kg, 6.90 metri di lunghezza e zavorra ad acqua, il Tattoo 22 diventa estremamente attraente anche dal punto di vista della trasportabilità con mezzi e patente "normali". Il prezzo si dovrebbe aggirare intorno ai 21000 €, carrello e vele comprese, escluso motore. Molto interessante!

Gli interni del Tattoo 22, dal sito Tattoo Yachts
Via: Yacht.de


lunedì 2 dicembre 2013


Sail's Best Boat 2014 of America premia le "piccole"

Sail's Best Boats 2014, Archambault 27, da Sail Magazine
Contrariamente alla tendenza ormai consolidata in tutta Europa in cui si premiano solo barche impossibili ai più, oltreoceano si mantiene la tradizione di guardare a tutti, anche alle imbarcazioni di medie e piccole dimensioni.
Questo fatto mi da da pensare e mi lascia perplesso, il paese del capitalismo per eccellenza, dove è nato, prospera e si moltiplica diffondendosi in tutto il mondo ci si preoccupa anche di ciò che può piacere alla famiglia media americana.
Solo oggi credo di aver capito perché, è una questione di modelli e di etica che, con tutti i loro limiti, sono rimasti pressoché invariati, la famiglia media che si fortifica e cresce è ancora una colonna portante dell'economia americana e del capitalismo sano. 
Qui da noi invece, complice l'europeismo conservatore e bigotto, il capitalismo ha assunto connotati criminali: la ricchezza di pseudo finanzieri d'assalto, politici, manager pubblici o privatizzati al soldo di mafie, camorre, massonerie e potentati si ottiene a scapito delle classi media, lavoratrice e della piccola imprenditoria, che si trovano a dover pagare tutte le volte un conto salatissimo.
E non mi si tirino fuori i discorsi dei "subprime" e dei "derivati", vorrei sapere il nostro debito pubblico cosa ha di più sano, un debito pubblico che si tenta di ripianare con le cartelle esattoriali inviate alle famiglie dei suicidi falliti mentre si abbuonano i miliardi evasi dei delinquenti delle slot machine e sai di quanti altri, più o meno noti, nei cui processi si passa per prescrizione da 300 milioni evasi a 7, dei quali "non erano neppure a conoscenza". Semmai è colpa dei magistrati e a questo riguardo sto aspettando con curiosità mista a sdegno la solita tiritera degli attacchi politici della magistratura da parte dei capi di partiti e interi consigli regionali nel momento in cui dovranno giustificare milioni di euro spesi in regalie e festini a scapito di malati, pensionati e lavoratori.
Comunque, torniamo ai Sail's Best boats 2014 of America, una nautica in cui mi riconosco certamente più di quella nostrana, al meglio rappresentata dalle riviste di settore nonché da tutti i suoi rappresentati del mondo sportivo ed imprenditoriale, al soldo degli interessi dei grandi produttori di yacht e, indirettamente, di coloro che fanno affari con i porti costruiti con soldi quasi sempre pubblici.
Tra gli altri, troviamo premiati:
  • RS Cat 16, un catamarano completamente modulare, facilmente assemblabile con l'impiego di soli 8 bulloni, configurabile sia per gli sportivi che per le famiglie.
  • Far East 18: ne avevamo già parlato su "Novità 2013: Fareast 18, die chinesische Offensive", una barca che non ha deluso nessuna delle aspettative, sia dal punto di vista delle prestazioni ma anche della tecnologia, pur rimanendo a prezzi molto concorrenziali.
  • Archambault 27: bé, una barca meravigliosa che altro dire.
  • Paine 14: il "remake" della barca perfetta, ha colpito i giudici per la sua semplicità e bellezza.
  • Catalina 275 Sport: una barca intelligente, divertente e ben concepita.

Piccoli e grandi, Sail's 2014 Best Boat Winners

domenica 1 dicembre 2013

250 Miglia lungo il Volga in un gommone a vela


Arkady Abramovich Chichilina (Аркадий Чичилин), professore ordinario di Elettrotecnica presso gli Istituti Mosca Power Engineering Institute (MEI) e il Polytechnic Institute Volga (VPI), ha ideato ed attuato questa bella impresa, navigare a vela in un gommone lungo il fiume Volga, da Volgograd fino ad Astrakhan, ben 480 km in otto giorni di vero e proprio campeggio nautico. Il resoconto del viaggio che ho maldestramente tradotto, interpretato e riassunto si trova sulla rivista Volzsky.
Ma l'aspetto più interessante di tutto questo è che finita l'avventura il nostro professore se n'è tornato a casa in autobus con tutta l'attrezzatura nel bagagliaio. Fantastico!

Il bagaglio a mano di Arkady, dal sito Volzsky
Quella di cui parliamo oggi non è la prima impresa di Arkady Chichilina che ha impiegato ben un anno per prepararla, e come sempre egli stesso ha progettato e realizzato il suo gommone a vela che ha battezzato "Ammiraglio". Una volta predisposto il rig velico si è munito di un sacco a pelo, di una tenda, di un pannello solare per ricaricare la telecamera e lo smartphone, di 20 litri di acqua potabile, verdura, spezzatino e polenta. Indispensabili infine la sua esperienza di velista e un  fornellino a gas.
Arkady Chichilina è sempre stato un patito di stile di vita attivo e all'aria aperta fin dalla giovane età ma nei suoi 65 anni non aveva mai realizzato un'impresa così impegnativa.
Dalle foto che ho potuto vedere nel sito di Volzky, mi sembra che il rig velico predisposto da Arkady consista in un supporto tipo SEA-CLAMP, del quale mi ero ripromesso di parlare da tempo. Il prodotto dovrebbe essere di fabbricazione americana ma lo si trova pubblicizzato solo nei paesi dell'Est.

SEA-CLAMP
Per quanto riguarda il resto è evidente l'utilizzo dell'armo "Optimist" di cui abbiamo già parlato: "Armo Optimist e tanto altro".
Tutto il resto è storia e belle immagini da leggere e vedere su Volzky.

Camping nautico, dal sito Volzsky
Perché allora non provare a ripetere questa bella avventura lungo i nostri grandi fiumi, dal Po all'Arno? Il gommone a vela può essere un ottimo compromesso per navigarli in tranquillità e sicurezza.

Navigare in sicurezza lungo il fiume, dal sito Volzsky


Aspirina, modello Phoenix 600 con timoniere su SketchUp

Aspirina modello Phoenix 600 con timoniere su SketchUp
Credo di fare un piacere a tutti gli armatori del modello Phoenix 600 se ripropongo l'ultima versione con cui il lettore Iperegocentrico ha voluto gratificare la mia spropositata passione per Aspirina.
Dovrei informarmi ma credo che i modelli del Viko 20 in questa versione non siano più di dieci al mondo, una vera rarità.
Poiché il file occupa 17 Mb di spazio, e Trimble ne accetta solo 10, l'ho messo nel mio "drive" da dove potete scaricarlo: LINK
Grazie ancora Iperegocentrico!


sabato 30 novembre 2013

Semperit, inflatable sailboard

La pubblicità di allora della tavola a vela Semperit
Questa interessante tavola a vela gonfiabile con rig velico veniva prodotta in Germania anni orsono, ancora periodicamente se ne trova qualcuna in vendita su ebay ed io, prima che scomparisse definitivamente dal web, sono riuscito a salvare qualche preziosissima foto. 
Mi interessa molto perché devo decidere come attrezzare il rig velico di Papì ed effettivamente in queste foto ho trovato molti suggerimenti utili.
Queste sono le caratteristiche tecniche del Semperit Sailboard Dinghy:
Lunghezza: da 2.3 m senza timone, 2.8 m con timone
Larghezza: 0.9 m
Sezioni albero: 3
Dimensioni borsa: 1.2 x 0.4 x 0.3 m
Produttore: Semperit - Germania


venerdì 29 novembre 2013

Port Navas Yacht Club in vendita

Dalla BROCHURE di vendita di Savills
E' già in fase di trattativa presso Savills quindi può essere che sia già stato venduto ma se domani ricevessi un milioncino di sterline in eredità da quel mio lontanissimo tris zio inglese che non ho mai saputo esistesse un pensierino ce lo farei.
La rivista inglese Sailing Today , che ho maldestramente tradotto ed interpretato, esordisce:

Comprati il tuo Yacht Club
Port Navas, uno dei due circoli velici presenti sul fiume Helford nel sud della Cornovaglia, è entrato nel mercato immobiliare con Savills ad un prezzo orientativo di £ 1.000.000. 
Il fiume Helford è considerato uno dei più belli ed incontaminati fiumi della Cornovaglia, con le sue valli profonde e riparate, antiche foreste di querce e calette nascoste che entrano nell'entroterra, lungo questa parte riparata della costa meridionale della Cornovaglia. 
Ci sono ancora molte piccole banchine sul fiume, nonché un traghetto che collega le sponde nord e sud. 
La tranquillità e la solitudine del fiume Helford ha molto a che fare con il suo entroterra, uno scenario di straordinaria bellezza naturale. 
Secondo i brokers di Savill, questa vendita rappresenta "l'occasione che si presenta una sola volta nella vita per tutti coloro che amano la vela e hanno sempre sognato di acquistare il proprio yacht club." 
Si ritiene che la struttura sia stata costruita nel 1955, il Port Navas Yacht Club si trova vicino al Duchy Oyster Farm in prossimità dell'estuario del fiume, immortalato nel romanzo di Daphne du Maurier, Frenchman Creek. 
L'edificio principale si compone di due grandi appartamenti con uno studio posto al di sopra, una terrazza affacciata e un giardino con patio privato. Inoltre vi è un locale piano bar-ristorante completo di  cucina e terrazzo, oltre a vani negozi.
I villaggi di Cunostantino e Mawnan Smith che sono nei dintorni offrono una vasta gamma di negozi e servizi, mentre la città portuale di Falmouth, con i suoi porti, il National Maritime Museum e il Royal Cornwall Yacht Club sono tutti portata di mano. 
Secondo i brokers, il fiume Helford e i suoi estuari offrono ottime opportunità per il nuoto e la vela, le strutture sono sicure riparate da una insenatura protetta da cui partire per esplorare la costa, molta della quale è di proprietà e protetta dal National Trust. Lo yacht club può offrire un elevato reddito con le locazioni, il ristorante, i posti barca al pontile e gli ormeggi sul fiume. Essi ritengono inoltre che in una struttura del genere si può sia lavorare che vivere bene, fatte salve eventuali autorizzazioni necessarie. 


Dalla BROCHURE di vendita di Savills
C'è anche lo scivolo, lo vogliooooo!!!!




Iseo, il Lago di Tosi


Seppur senza averlo mai visto sono affezionato a questo lago perché proprio davanti a me e alla mia scrivania, sempre quando scrivo, ho un bel dipinto di Arturo Tosi, "la Punta di Predore", lasciatami da mio padre che era un suo estimatore. 

Arturo Tosi, "La Punta di Predore", litografia
L'altra sera, con Elena, abbiamo aggiunto un nuovo "affiche illustreè", verso la zona notte, che ci è piaciuto molto: "il lago di Tosi", la locandina della mostra antologica di Arturo Tosi organizzata dal Comune di Iseo nel 1984 dove mio padre era andato appositamente per vederla.

Locandina della mostra antologica di Tosi del 1984
Arturo Tosi è stato un Maestro del paesaggio del '900 italiano e i suoi dipinti sono conservati nei Musei d'Arte Moderna di tutto il mondo. Anche a me, come a mio padre, piace molto la sua forma espressiva che trae forza dalla dolcezza dei suoi paesaggi.
Ma torniamo a Iseo, l'immagine che ho tratto da Google Maps non può che confermare l'impressione di quanto sia bello e così, quasi casualmente, vi ho segnalato anche uno scivolo pubblico con un ampio e bel parcheggio a ridosso, cose assai rare da trovare tutte assieme. E' stato un caso anche che dallo scivolo che ho individuato si veda proprio la Punta di Predore.
Certo rimango ogni giorno stupito di quante cose belle abbiamo nel nostro paese e mi chiedo, invece di costruire brutti capannoni in ogni dove forse non sarebbe stato meglio sviluppare un'industria turistica più efficiente, più economica, più diffusa e più colta? Fabbriche e capannoni, come prevedibile, si stanno svuotando e si svuoteranno sempre di più perché oramai di qualsiasi cosa si abbia bisogno si riesce a trovare di ottima qualità e a metà prezzo anche se realizzata in Cina, o in Africa, o in Sudamerica. E' arrivato il loro momento ed il momento per noi è quello buono di "alzare il tiro" offrendo ciò che abbiamo, scienza e conoscenza attraverso i servizi ma anche svago e cultura con il turismo. Credo che quando giornalmente i nostri politici parlano di lavoro lo debbano fare pensando al futuro, non al passato, e il futuro è la cultura, non l'industria manifatturiera che, per quanto possa rimanere presente nel nostro paese, non sarà mai più la colonna portante del nostro P.I.L.
Ho potuto constatare con piacere che tutti i camping - village presenti sulle sponde del Lago di Iseo offrono la possibilità di ormeggiare in un porticciolo o alla boa:
E per chi ama le comodità c'è l'Hotel Rivalago con il suo bel porticciolo privato.

Hotel Rivalago

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...