venerdì 20 dicembre 2013

La Corricella, lo scivolo più bello del mondo


Se l'abbiamo detto di Procida lo dobbiamo dire anche di questo scivolo situato nel porticciolo della Corricella.  I questo luogo, forse proprio nel terrazzo che si vede davanti, ci venivo negli anni sessanta da bambino a mangiare la pizza, quando ancora era un pasto "povero"; la pagavamo 300 Lire che, convertite con la TABELLA di rivalutazione, corrispondono a circa 3 € di oggi. Un luogo meraviglioso che quest'Italia non merita. 
Non dimenticatevi che Procida è inserita nell'Area Marina Protetta del Regno del Nettuno pertanto bisogna fare attenzione a rispettare i vincoli relativi alla suddivisione delle ZONE.


giovedì 19 dicembre 2013



mercoledì 18 dicembre 2013


TRI-TANIC, titanico Tri-Kindza

Dal video Youtube Volga Regatta 2013
Definirei "titanica" quest'idea sviluppata sul sito Nedoyachting di realizzare catamarani e trimarani con mezzi di fortuna, tipo canne di bambù e paline d'abete, ed addirittura andarci in giro per il mondo, in Thailandia per esempio. Nel sito che vi ho segnalato potete vedere i fantastici resoconti delle loro avventure.
Di tutti però mi ha colpito la realizzazione di questo trimarano, in occasione della Volga Regatta 2013, che ho soprannominato "Tri-tanic", il suo vero nome è Tri-Kindza, poiché durante la sua realizzazione è stato riproposto il sottofondo musicale dell'omonimo film.


Da qui a rielaborare una versione personalizzata di questo trimarano è stato tutt'uno, utilizzando al posto degli scafi gonfiabili dei bei TUBI IN PVC di grandi dimensioni e LISTELLI IN LEGNO, oltre corde e chiodature. Le dimensioni del trimarano possono variare secondo quelle dei tubi, la struttura il legno può essere fissata sui tubi con dei bulloni e gli stessi, per garantire una maggiore riserva di galleggiamento, potrebbero essere riempiti di poliuretano espanso. L'ho visto fare sui portelloni di grandi frigoriferi ad un'azienda casentinese alla quale ho seguito la certificazione ambientale ISO/ EMAS qualche anno fa; in questo caso però il trimarano, anche se molto più sicuro, diventerebbe più costoso. Bello anche il colore blu in contrasto con il legno trattato della struttura. Chiunque in questo modo potrebbe costruirsi una barca, anche cabinata, con poca spesa e impegno relativo dal punto di vista della costruzione e dei materiali necessari.
Il mio TRI-TANIC
Non so se verrebbe bello uguale a questo ma mi piacerebbe provare!

Dal video Youtube Volga Regatta 2013


martedì 17 dicembre 2013


Tern Verge X10, nata per la crociera

Tern Verge X10, dal sito Tern Bicycles
E' proprio così, anche se vi parrà assurdo la Tern Verge X10 sembra essere la bicicletta ideale per la "crociera", in ogni senso. Infatti la caratteristica che sia una bici ripiegabile in un attimo, e facilmente trasportabile in barca, non è la sua unica e principale dote. Il peso contenuto, poco meno di 10 kg, e le sue dimensioni non sono molto dissimili dalle biciclette concorrenti, la più accreditata la Bromptom di cui abbiamo già parlato più volte, bensì sono la velocità, fino a 32 km/h, e la possibilità di trascorrerci lunghe distanze, oltre i 120 km in un giorno, che la rendono vincente rispetto a tutte le altre. Su Gearjunkie potrete trovare un'interessante recensione a riguardo: Folding Bike With A Need For Speed.
Il suo prezzo di listino, trovato su marinorossi, di 1600 € non invoglia certo un acquisto dall'oggi al domani, certamente andrà provata, ma se si vogliono percorrere comodamente lunghe distanze con una bici che abbia la possibilità di essere trasportata in mano, in un cabinato come in una canoa, in treno, in aereo o comodamente nel bagagliaio dell'auto, allora è bene orientarsi verso un prodotto di altissima qualità.
Più di una volta abbiamo parlato anche del "cargo" ideale. Con una capacità massima di 45 kg e il peso di 6.5 kg, il Flatbed Burley sembra ottimale. Anche in questo caso il prezzo, completo di tutto è abbastanza alto, intorno ai 500 €, ma quando si va in "crociera" è veramente difficile badare alle spese se non si vogliono avere problemi.
Flatbed Burley
E se fino a questo punto ho avuto poche incertezze sulla scelta, la barca mi pone ancora degli interrogativi. Gonfiabile o smontabile? Certo, gonfiabile è più semplice e veloce e allora doppio scafo o monoscafo? Certo il monoscafo è più adatto a gente tranquilla come me. Allora se si vuole qualcosa di facilmente reperibile sul mercato le possibilità si restringono con l'Hobie i9s o il SeaEagle Explorer, ma ce ne sarebbero altri come il gommoncino a vela della DinghyGo S. Tutti con kit velico. SeaEagle Explorer e DinghyGo S dovrebbero costare intorno ai 2000 €, l'Hobie Mirage i9s credo circa il doppio.
Concludendo con circa 4000 € si può andare ovunque, in barca, in bici e in crociera.

Il SeaEagle Explorer può essere un buon compromesso


Russische Falboote

Il sito Faltboot-deal
Negli ultimi mesi abbiamo visto che nell'Est si possono trovare gonfiabili e smontabili a prezzi sicuramente concorrenziali, l'unico problema è l'importazione che non sempre può risultare semplice.
Faltboot-deal è un'azienda tedesca che importa questo tipo di imbarcazioni a prezzi che mi sembrano veramente interessanti. Per i prezzi si parte da 600 € fino a circa 1000 € per la canoa/ kayak più grande a tre posti. Si può anche osservare che le strutture sono molto leggere e le imbarcazioni vengono fornite di borsa, le cui dimensioni hanno una lunghezza che varia da 0.93 m fino a 1.3 m e con pesi che vanno da 10. 5 kg fino a 26 kg al massimo.
Sarebbe inoltre ottimo applicarci questo nuovo armo velico con stabilizzatori proposto dalla Solaris Boat che, convertita la valuta in Euro, verrebbe a costare poco più di 400 €.

Armo velico con stabilizzatori della Solaris-Boat
Con questo armo i tre fortunati partecipanti alla Regata Pechenezhskaya 2013, con la faltboot in figura, hanno raggiunto la velocità di circa 6 nodi, pur essendo tre adulti e la "pelle" della barca non fosse più neanche tanto nuova. Questo è il video.



La casa in vetrina


La foto non rende onore a questa piccola opera d'architettura che si trova nei pressi della bellissima Piazza San Domenico ad Arezzo, una casa in vetrina. In pratica tutto ciò che una famiglia può fare normalmente durante il suo soggiorno in casa è visibile ai fortunati passanti attraverso la vetrina.
Con internet e i social network la vita di ciascuno di noi è cambiata radicalmente a causa di una visibilità fino a pochi anni fa riservata solo a i divi della televisione e del cinema; con questa casa vetrina anche gli aspetti più intimi e riservati della vita vengono "esposti". Una scelta interessante, certamente discutibile, ma che desta l'attenzione che solo le opere dei bravi artisti sanno suscitare.
Piazza San Domenico è uno dei luoghi di Arezzo più belli, sconosciuta ai più, nella Chiesa vi è esposto il Crocifisso del Cimabue e credo che l'omonimo convento sia stata la sede della prima Università al mondo, luogo attualmente in stato di abbandono. Ho passato gran parte della mia gioventù in questa piazza perché la mia sede scout era proprio dietro la Chiesa, ricordi indimenticabili in un luogo unico.



Il Comune di Arezzo ha attuato una pregevole iniziativa destinando nuovi locali agli extra comunitari nella ex caserma, bé, è l'ora di cominciare a pensare anche alla cultura visto e considerato che ieri abbiamo partecipato al saggio di musica di Tommaso alla scuola "F. Coradini", convenzionata con il Conservatorio di Cesena, in una sala che poteva contenere appena un quarto delle persone presenti, in un appartamento che per quanto decoroso e ben tenuto nulla ha a che vedere con una scuola di musica.

Tommaso al saggio


lunedì 16 dicembre 2013

The Hobie Experience with Rick Rosenthal in Alaska



Sapete tutti che gli Hobie i9s e i12s possono essere muniti anche di rig velico, in questo caso assente. Comunque sia il video è bellissimo e non ho potuto fare a meno di proporvelo, con o senza vele.

The Hobie Experience visits Prince William Sound with Rick Rosenthal in the Gulf of Alaska. (Hobie Experience in visita allo Stretto di Prince William, con Rick Rosenthal nel Golfo dell'Alaska).

Via: Canale YouTube HobieUsa


La barca a vela volante

Popular Science, Agosto 1925
(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Popular Science, Agosto 1925, di John E. Lodge).

Su nel cielo, sopra le acque del Mar Baltico, recentemente si è alzato in volo un idrovolante. Improvvisamente si è tuffato verso l'acqua, poi si è raddrizzato sul pelo, e subito dopo ci sono stati grandi spruzzi tra le onde . 
Gli osservatori hanno guardato la manovra con un certo interesse che si è trasformato in stupore quando hanno visto due vele che levavano la loro tela bianca sopra lo scafo dell'idrovolante che ora galleggiava. 
Il suono dei potenti motori si è ridotto della metà, evidentemente ne funzionava uno solo che poi è stato messo a tacere, e l'idrovolante scivolava silenzioso sul pelo dell'acqua con una brezza che gli gonfiava le vele, come una qualsiasi barca vela anche se un po' meno aggraziata, a causa dei due grandi motori presenti sopra la carena e le ampie ali spiegate con la loro inclinazione verso l'alto. 
Questo nuovo sorprendente tipo di idrovolante a vela, tutto il metallo, mostrato nella foto qui e sulla copertina di questo numero, è stato completato e testato un paio di settimane fa dalla Rohrbach Metal Aeroplane Company di Copenaghen. E' stato costruito in duralluminio seguendo i principi utilizzati per la costruzione dei ponti e degli sci. Questa struttura permette l'utilizzo di motori più potenti ma la vera caratteristica dell'idrovolante Rohrbach è la capacità di portare le vele, randa, trinchetto e fiocco. Le vele sono pieghevoli e possono essere aperte e ripiegate secondo la necessità. Esse servono come "motore ausiliario" fornendo un ulteriore elemento di sicurezza durante le lunghe navigazioni. 
Se un motore si guasta c'è sempre l'altro che funziona, ma se si guastano tutti e due le vele possono condurre l'idrovolante fino a che i motori non siano stati riparati o non siano sopraggiunti i soccorsi.
Anche in caso di tempesta le vele possono condurre l'idrovolante in una zona più sicura rendendo possibile un notevole risparmio di carburante, in caso di necessità.
Le illustrazioni rendono un'idea generale del progetto Rohrbach, di tipo monoplano, con le ali a sbalzo fissate con un angolo insolitamente acuto, che si dice servano per controllare meglio la navigazione. Le ali sono così resistenti che l'equipaggio può camminarvi tranquillamente sopra, una caratteristica notevole. Ci sono anche due stabilizzatori ausiliari posizionati sotto le ali, nonché un carrello di alaggio. 
Lo scafo è suddiviso in compartimenti stagni ed è stato progettato in modo che l'idrovolante possa galleggiare con due qualsiasi dei compartimenti completamente allagati. 
I due grandi motori a 12 cilindri sono montati sopra lo scafo su strutture metalliche. Essi sviluppano una velocità di 1800 giri al minuto , fornendo circa 720 cavalli di potenza .
Questo nuovo idrovolante segna un nuovo punto di partenza nel settore aeronautico.

Popular Science, Agosto 1925


Lord Jim

Peter O'Toole nel film Lord Jim
Un film molto più attuale di quanto non si pensi, visionabile integralmente in lingua inglese su Youtube: Lord Jim (film 1965). Grande Peter O'Toole!

Lord Jim è un film anglo-americano del 1965 diretto da Richard Brooks e tratto dall'omonimo romanzo di Joseph Conrad. È stato il secondo film la cui sceneggiatura è stata tratta dal romanzo omonimo, il primo fu un film muto, Lord Jim, girato nel 1925 per la regìa di Victor Fleming. 
Jim è un promettente marinaio della marina mercantile Britannica che diviene Primo Ufficiale sotto il comandante Marlow. Rimasto ferito, Jim viene sbarcato a Giava. Guarito, egli si arruola sulla prima nave disponibile, una scalcinata nave da carico denominata S.S. Patna, sovraffollata di pellegrini musulmani diretti alla Mecca. Quando una tempesta minaccia la nave, che imbarca acqua, l'equipaggio, preso dal panico, sale sulle scialuppe senza pensare ai passeggeri: Jim, in un momento di debolezza, segue i colleghi. Raggiunto il primo porto, i marinai rimangono esterrefatti: il Patna, intatto, è ivi giunto prima di loro. L'equipaggio si dilegua ma Jim rimane e confessa la sua colpa all'ufficiale incaricato dell'inchiesta e viene radiato dai registri navali. Colmo di disgusto per sé stesso, Jim diviene un vagabondo.  .... (il resto su Wikipedia)

Sembro proprio io al timone di Aspirina, Peter O'Toole nel film Lord Jim
Quel cappello da marinaio mi piace, ma la paglietta è meravigliosa ..... riuscirò mai ad indossarla?

Peter O'Toole, immagine tratta da Coming Soon
Che sia un addio o un arrivederci poco importa, il suo sguardo ci ha sempre spiegato tutto, prima ancora che le cose accadessero.


domenica 15 dicembre 2013

Bici e canoa gonfiabile in Lotusland

Bici + canoa gonfiabile, dal blog Inlotusland
Nel blog Inlotusland potrete leggere di avventure e luoghi stupendi.
In un post in particolare, oltre il trolley della Burley di cui abbiamo parlato più volte, lotuslander utilizza una canoa gonfiabile della Feathercraft che può essere ordinata anche con un fantastico sail rig, il Wind Seeker.


Davvero bella la English Bay, nei pressi di Vancouver.



Elettrico vs. diesel, incredibile, vince l'elettrico!



Volentieri vi giro quanto trasmessoci dal nostro amico lettore Stefano in merito a questo argomento estremamente interessante e a cui anch'io rivolgo sempre la massima attenzione.
In riferimento a ciò credo che i nostri governanti, invece di elargire sconti e abbuoni ai ricchi possessori di grandi yacht, farebbero bene ad incentivare la sostituzione dei motori a scoppio con quelli elettrici/ ibridi, in particolar modo nei laghi e nelle aree marine protette

Ciao, 
in verità bisogna andare almeno a 6 nodi per rigenerare, nel video hanno barato un po' (Si riferisce al video del mio post "Oceanvolt, il motore elettrico per medie imbarcazioni"). Ti invito però a mostrare questo bel video di un match tra motore diesel ed elettrico. Impressionante come l'elettrico alla fine generi una potenza tre volte superiore del diesel che non riesce a arrivare alla coppia e sviluppare i suoi hp fino a quando la barca non prende velocità. Ho appena acquistato comunque un Oceanvolt AX5 per montarlo su un Figaro Solo Challenge che ho da poco preso. 
Ti farò sapere come funzia. 
Ciao da Stefano Leon Rodriguez


sabato 14 dicembre 2013

BrauckmannBoote, il porto virtuale

Montgomery 17? Dal sito BrauckmannBoote
Ho sognato per diverso tempo una barca che avevo visto su BrauckmannBoote, avevo trovato anche il modo di farmela portare qui in Italia, era un 30 piedi degli anni quaranta. Questo broker tedesco, lui stesso si definisce un porto virtuale, è molto interessante perché si  possono trovare buone barche a prezzi relativamente bassi, alcune delle vere occasioni. 
Quella nella foto sembra proprio una Mongomery 17, praticamente impossibile da trovare qui da noi in Europa continentale, al prezzo di circa 3500 €.
Ma ve ne sono altre molto belline a prezzi  davvero interessanti, come questa HAI590 a 1600 €.

HAI 590. Dal sito BrauckmannBoote
oppure un bel 15er Jollenkreuzer a 4000 €. Da non perdere.


venerdì 13 dicembre 2013

TRIKA 540, Geniales Multifunktionsboot



Il TRIKA 540 è un bel trimarano, ibrido, multifunzionale, per autocostruttori, fornito anche in kit dall'azienda tedesca Metz Boats.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza dello scafo principale: 5.40 m
Lunghezza degli stabilizzatori: 3.34 m
Larghezza dello scafo principale: 0.70 m
Larghezza max con stabilizzatori: 3.28 m
Larghezza min con stabilizzatori: 1.30 m
Peso dello scafo principale: 32 kg
Peso totale: 70 kg
Carico max utile: 200 kg
Sup. randa: 5.5 mq
Sup. fiocco: 2.3 mq
Lunghezza albero: 5.1 m
C'è anche una dettagliata BROCHURE in inglese.

Il piano velico del TRIKA 540, dalla sua BROCHURE
Il TRIKA 540 è un trimarano veloce e stabile per una o due persone. Si assembla in soli 25 minuti senza dover ricorrere ad attrezzature speciali, è facilmente gestibile e trasportabile e, volendo, non necessita di carrello potendolo caricare sul tetto dell'auto. Sono disponibili il progetto (20 €), i piani costruttivi (100 €) ma anche il kit contenente i prezzi pre-tagliati e tutto il materiale necessario.

TRIKA 540, dalla sua BROCHURE
Se ne parla dettagliatamente su Smalltrimaran.


What is a Sea Otter?

Sea Otter 21, dal sito David Moss Boatbuilders
I comuni mortali sanno che il Sea Otter, la lontra di mare, è un simpaticissimo mammifero marino originario delle coste nord e orientali dell'Oceano Pacifico.

Lontra di mare, foto tratta da wikipedia
E così, come il Sea otter 21 di cui vogliamo parlare oggi, anche la lontra di mare è una specie in via di estinzione, credo per lo stesso identico motivo. La vanità dell'uomo ha permesso lo sterminio di questa specie animali per farci delle pellicce, la stessa vanità a cui ci ha abituato questo pseudo capitalismo consumistico negli ultimi quarant'anni: se si devono spendere dei soldi per comprarsi una barca non è importante che sia bellissima, l'importante è che sia grande.
Il Sea Otter 21 è una barca meravigliosa, costruita a mano da artigiani che hanno imparato le loro tecniche di costruzione dai loro antenati, ma chissà per quanto tempo ancora.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza FT: 6.4 m
Lunghezza al galleggiamento: 5.5 m
Larghezza: 2.1 m
Pescaggio: 0.61 - 1. 22 m
Peso: 1524 kg
Sup. velica: 23.41 mq
Prezzo: qualsiasi cifra venga richiesta li vale tutti.

Sea Otter 21, dal sito David Moss Boatbuilders
Qualche volta e sempre più raramente, proprio mentre stiamo ragionando sul fatto che oramai i costruttori di barche tradizionali, che hanno imparato dai loro antenati le tecniche di costruzione, stiano volgendo al termine la loro esistenza, si incontra qualcuno che ci smentisce. David Moss è uno di questi.
Il nuovo Sea Otter non è stato certamente realizzato in tempi da record e va detto che se si desidera avere una barca domani, David Moss non è certo la persona a cui chiedere una cosa del genere. Ma se volete una barca originale realizzata con maestria indiscutibile, materiali di qualità e che duri per tutta la vostra vita allora potete avere la pazienza di aspettare per ottenere il meglio, il silenzio vi consiglierà e rimarrà solo di recarvi  a Skippool Creek in Lancashire a far visita a questo "maestro" d'ascia.
Durante fase di realizzazione del Sea Otter più piccolo David Moss ha sviluppato l'idea di crearne uno più grande, un dayboat capace di contenere una piccola cabina completamente attrezzata.
Di quelle parti della barca che ho visto ho potuto trovare solo una frase che ha fatto giustizia al lavoro di David: una vera arte. 
Egli ha una teoria sulle barche: "Una barca deve essere bella e capace di navigare. Non dovrebbe essere brutta come tante barche moderne."
C'è un'eleganza tale nel Sea Otter che smentisce le sue ridotte dimensioni, l'attenzione al dettaglio è incomparabile, eppure, grazie alla purezza del layout e del design non vi è leziosità o eccesso. La bellezza è dovuta alle sue curve dove altrimenti ci sarebbero angoli, la forza al legno massello dove altrimenti ci sarebbero strati, il calore ad una brillante finitura e verniciatura dove altrimenti ci sarebbero impiallacciature e materie plastiche.
C'è una sorprendente quantità di spazio in cabina anche se questo, forse, è stato acquisito a scapito del pozzetto, più di due adulti si sentirebbero di troppo quando si naviga.
Il Sea Otter di David Moss mi ha costretto a rivedere la mia opinione sul piano velico yawl e ha dimostrato che David non è solo un costruttore di prima classe, ma anche un eccellente designer.
E alla fine, se vi ho convinti ad andare da David Moss a chiedergli una barca, non sarete accolti da un venditore chiacchierone, capace di false promesse, ma da un uomo riflessivo e metodico, attento nel cercare di definire le sue caratteristiche, e non c'è ombra di dubbio che il risultato varrà l'attesa. Se ne dovrebbe fare di strada per trovare una qualità migliore di questa.

(Maldestramente tradotto, interpretato e riassunto da me medesimo da una recensione di The Boatman su: David Moss Boatbuilders)


giovedì 12 dicembre 2013


mercoledì 11 dicembre 2013


Le Figaro rende onore al Corsaire

Nautisme Le Figaro
Martedì 10 dicembre Le Figaro Nautisme ha parlato del Corsaire, rendendogli l'onore che merita.

Il Corsaire, una barca che piace ancora

Progettato nel 1954 dall'architetto Jean-Jacques Herbulot, nel 2014 il Corsaire celebrerà il suo sessantesimo anniversario ma nonostante ciò seduce ancora. 

Torniamo a parlare del successo di questa piccola barca a vela con Jacques Lévy, presidente della AS Corsaire, l'associazione dei proprietari dei Corsaire.
Costruito per sessant'anni senza interruzione, il Corsaire è una piccola barca a vela lunga 5,50 metri che, per le sue caratteristiche, soddisfa sia i regatanti che i crocieristi. 
Ad oggi risultano costruite circa 4000 unità, di cui 3000 prodotte in Francia e 1000 in Svizzera. (mi risulta che sia stato prodotto anche in Italia dal Cantiere Sartini, forse in poche unità).

E' più unico che raro che un piccolo cabinato abitabile sia ancora così presente dopo sessant'anni dal suo primo lancio nel mercato nautico, ci dice Jacques Lévy. 
Il Corsaire è, ancora oggi, il cabinato più costruito in Francia. Negli anni sessanta il Corsaire era un po' l'equivalente della 2 CV, abitabile, carino, "una buona barca", ma soprattutto meno caro di tutti gli altri e quindi "abbordabile" ai più, questo è stato il motivo della sua grande diffusione
Attualmente il Corsaire è prodotto in piccole quantità, in poliestere o in compensato marino, come il primo che è stato lanciato.
Il Corsaire ha un'importante presenza nel mercato dell'usato, tanto più che tutto può essere riparato in questa barca, ha continuato Lévy.
Tutt'oggi in Francia  sono ancora in navigazione circa 1000 esemplari, nel resto del mondo la cifra è difficile da valutare.
L'ASCcorsaire conta più di 300 membri armatori, una delle più grandi associazioni di armatori di cabinati in Francia, poi ci sono 200 armatori che ruotano, altri che, pur conoscendo l'associazione non hanno voluto aderire.
Una cosa è certa, il Corsaire è sempre presente in ogni porto, ma certamente ce ne sono ancora altri chiusi nei garage, quelli che non navigano più, o solamente di tanto in tanto.

Ma uno dei motivi del grande successo del Corsaire in tutti questi anni è anche perché AS Corsaire è sempre stata molto attiva, organizzando raduni e regate. Siamo presenti tutti gli anni al Salone Nautico di Parigi dove esponiamo una barca (......).
Il Corsaire è facile da trasportare e gestire, ci andiamo a spasso per la Bretagna, nella regione di Parigi, in Svizzera, nelle Alpi o nel Sud della Francia, nel Mediterraneo. 
Il prossimo anno, per il sessantesimo l'ASCorsaire si aspetta una grande partecipazione di appassionati e armatori in corrispondenza della Myth of Malham Cup, che si terrà a Carantec il 3 agosto, giusto prima della Nazionale 2014. Ci sono molti "Corsairistes" famosi nella baia di Morlaix, come Armel e Gaël Le Cléac'h, che saranno presenti. Armel sta preparando una barca per l'occasione, speriamo di portare altri velisti noti, conclude Lévy.
(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Le Figaro Nautisme)

Personalmente ho parlato del Corsaire in più occasioni, la prima volta nel maggio del 2007 con "Storia e gloria del mitico "Corsaire" di J.J. Herbulot".


martedì 10 dicembre 2013

E chi ha più bisogno dello scivolo?

Dal Canale norvegese Nrk
Wooohowoooohhhh! Quante volte ci ho pensato ad una soluzione del genere e finalmente qualcuno l'ha realizzata davvero.

Una nuova invenzione norvegese apre un mondo di nuove possibilità per chi vuol trasportare la sua barca col carrello. La novità consiste in un rimorchio che ha un'estensione nella parte posteriore che può essere allungata e appoggiata sull'acqua. In cima alla prolunga si trova un galleggiante. 
A questo punto non c'è più bisogno di cercare uno scivolo per alare e varare la barca, basta posizionarsi sul molo e via! 
Fin ad oggi, nessun carrello del genere è mai stato presentato nel mercato tanto che l'inventore, Kurt Egil Strømø, ha già ottenuto il brevetto in molti paesi. Diversi potenziali clienti, incluse le agenzie governative e organizzazioni come la Croce Rossa hanno già manifestato il proprio interesse. ....
Successivamente alle autorizzazioni e test necessari, il "carrello - scivolo" dovrebbe entrare in produzione nel 2015 presso la Tysse che attualmente sta conducendo indagini di mercato. Dopodiché verranno comunicati caratteristiche tecniche e prezzi.

Via: Hamnen, nrk


Nautic 2013: Vik 600, le fils normand du Muscadet

Voiles et Voiliers
Vi avevo promesso che avrei trovato il produttore di questo bel veliero carrellabile dallo stile un po' retrò, ebbene ho trovato molto di più, una presentazione sulla rivista Volies e Voiliers: Vik 600, le fils normand du Muscadet.
Certo, secondo l'epoca in cui sono stati prodotti, i velieri si sono assomigliati un po' tutti ma questo Vik 600 davvero sembra molto di più il Piviere di Mancini e Renai che il Muscadet. 

Progettato da Patrick James e Francis Rougier, il Vik 600 è il primo veliero da diporto nautico costruito dal Chantier du Bessin, finora specializzato nella costruzione e manutenzione di pescherecci. Semplice e robusto, questo piccolo veliero di soli 5,98 metri realizzato in compensato e resina epossidica, sembra il successore normanno del famoso Muscadet di Philippe Harlé. 
Eric Vibart ve ne parla direttamente dal Nautic 2013.

Via: Voiles et Voiliers

Il mitico Piviere ormeggiato a Castiglione del Lago, 

Harbour Boats, Decked Sailing Canoe

Decked Sailing Canoe, dal sito Harbour Boats
Decked Sailing Canoe della Harbour Boats, un'altra piccola meraviglia che vi propongo con rinnovata soddisfazione. Sicuramente l'ideale per navigare serenamente nei nostri laghi, per esempio quelli del centro, ma anche nei fiumi e nel mare.

Questa canoa è stata progettata da John Heason per la Harbour Boats su specifica di un cliente che ne ha acconsentito la produzione.
Il cliente aveva necessità di trasportare la canoa da solo quindi era indispensabile fare attenzione ai pesi dei materiali da costruzione.
Il suo peso finale, compresi l'albero e le vele infatti è di sole 75 libbre (35 kg circa). L'albero e il boma sono stati costruiti a mano, in mogano massello, anche la barra del timone e la deriva sono in mogano, mentre il resto è in compensato marino.
A differenza delle altre canoe a vela presenti sul Markey, questa possiede una deriva centrale estraibile e regolabile in altezza, esattamente come la voleva il cliente.
La vela è stata realizzata utilizzando un nuovo tessuto tipo ripstop nylon / poliestere in modo da mantenerne il peso contenuto, infatti il peso della vela e dell'albero erano molto importanti per bilanciare il peso in uno scafo leggero.

La canoa è lunga 14 piedi (4.30 metri circa) e ha una larghezza di 38 pollici (circa 1 metro) che permettono all'armatore di pagaiare come in una canoa tradizionale in assenza di vento. L'albero non utilizzato può essere riposto all'interno del pozzetto. 
Questa canoa viene promossa come un esempio della nostra produzione ma può essere personalizzata da ciascun cliente, esattamente come la vuole in modo da soddisfare ogni sua esigenza e necessità. 
Questo tipo di imbarcazione a vela è veloce e l'ideale per acque protette, fiumi, laghi e insenature. Per ottenere il massimo delle prestazioni è necessaria esperienza di navigazione. 
Il suo prezzo parte da 3.500 Sterline, secondo le opzioni. 

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, da: Harbour Boats).

Decked Sailing Canoe, dal sito Harbour Boats


Seduzione Etrusca

MAEC, Seduzione Etrusca
Una mostra-evento ricostruisce tra dipinti, disegni, reperti archeologici, documenti e oggetti, la nascita dell’etruscologia moderna nel XVIII secolo e la passione degli anglosassoni e dell’Europa per gli Etruschi. Prestiti eccezionali per la prima volta in Italia dal British Museum e dalla residenza di Holkham Hall e i più noti capolavori etruschi accostati ai disegni originali del De Etruria Regali.

Dal sito del MAEC è possibile scaricare una elaborata e completa cartella informativa sull'evento che si terrà a Cortona, Palazzo Casali, dal 21 marzo al 31 luglio 2014.
Un'altra ottima occasione per venire a vistare Arezzo e i suoi dintorni, Cortona e i laghi "chiari", il Trasimeno, Chiusi e Montepulciano con le loro ricchezze naturali, storiche, culturali ed archeologiche. Da non perdere.

Via: MAEC


lunedì 9 dicembre 2013

Nautic 2013, meno barche, più novità


La 53-esima edizione del Nautic che si tiene al Parc des Expositions de la Porte de Versailles a Parigi dal 7 al 15 dicembre si presenta con i mercati francesi ed europei depressi ma i produttori stanno rivolgendo la propria attenzione all'export negli Stati Uniti, Brasile e Sud-Est Asiatico. 
Come risultato, il numero di barche a vela esposte è diminuito rispetto allo scorso anno, ma i cantieri continuano a innovare come nel caso di Dufour 310, Astus 24,  RM 890 e 600 Vik 600.
Il punto della situazione nel video con Pierre-Marie Bourguinat.

Dal video ho tratto alcune immagini significative ed interessanti, tra altre che ho solo intravisto.

A presto l'identificazione del cantiere, un retrò che mi ricorda molto il Piviere. Davvero bellissima.
Non saprei
Questo è di sicuro l'Albatros di Finot, un gioiello. Via De Telegraaf Vaarkrant
Uno stupendo trimarano, sembra proprio il DIAM 24
Interessantissima novità, il catamarano che vola sull'acqua con gli hydrofoil
Ed infine il bellissimo Astus 24 di cui abbiamo già parlato


Novità 2014: Salon Nautique de Paris 2013, trimaran de croisière Astus 24



Il cantiere Astusboats è presente al Nautic di Parigi con un nuovo trimarano da crociera trasportabile, l'Astus 24. 
Progettato da Eric Henseval, questa barca di 7,40 metri è la più grande finora prodotta dal cantiere "morbihanais". 
Rimangono immutati e veri i valori del marchio: semplicità, facilità di utilizzo e low cost. 
Grazie alle sue dimensioni e design, il nuovo Astus dovrebbe consentire la crociera in tutta sicurezza e per lunghe navigazioni. 
Ecco il video istruttivo di Pierre-Marie Bourguinat.



Vita nei laghi di Chiusi e Montepulciano



Il bravo Alex Revelli Sorini nel programma televisivo "Esplorando", con la regia di Giuliano e Giulietta Sodi e la collaborazione di Franco Boschi dell'associazione Gens Valia, racconta la "Vita nei laghi di Chiusi e di Montepulciano". 
I temi proposti sono l'attività dei pescatori, il turismo sostenibile, l'allevamento del luccio, il centro visite della riserva naturale. La trasmissione terminerà di fronte ad una tavola con i prodotti del lago di Chiusi.
Certamente meravigliosi laghi da esplorare contestualmente al Sentiero della Bonifica di cui abbiamo già parlato. 
Credo che in queste zone sarebbe ottima un'attività di trekking velonautico, bici + canoa a vela e a remi + pesca + birdwatching + turismo eno-gastronomico storico e archeologico, immersi in una natura stupenda ed incontaminata che potrebbe attirare migliaia di turisti. 
Mah, e mentre noi italiani ci piangiamo addosso forse, alla fine, verrà qualche straniero furbo ad aprire un'attività del genere qui da noi pur essendo già presente un'importante centro sportivo di canottaggio, i Canottieri d'Aloja Chiusi.
La barca ideale per passare da un lago all'altro con la bici potrebbe essere il piccolo Sea Eagle Explorer a vela per esempio, ma nel blog ne potete trovare tantissime altre, dai faltboot, ai gonfiabili fino alle canoe e kayak in legno tutti muniti di armo velico. L'importante, in questi laghi, è il basso pescaggio e niente motore perché l'acqua del lago di Chiusi si beve.

Dal sito Seaeagle



Kosterbåtarna på Framnäs

Kosterbåtarna på Framnäs
Il Kosterbåt è una barca a vela che è "spetsgattad", cioè ha la prua a punta in entrambe le estremità. Fu costruita con lo scopo di poter navigare nelle acque ventose e poco profonde intorno alle isole Koster. 
La forma dello scafo doveva garantire stabilità e rigidità con vento forte pur non potendo pescare troppo. Costruita con la tecnica del "clinker", cioè con le fasce laterali dello scafo sovrapposte, ha una armo a "gaff" e un bompresso. 
Le prime Kosterbåt vennero originariamente prodotte da artigiani che si erano consorziati per utilizzarle nell'attività della pesca utilizzando vecchie barche acquistate nel luogo. Le barche vennero interamente ricostruite e dotate di un motore.
La Kosterbåt K6 è lunga 6.10 metri e di larghezza adeguata alla sua lunghezza, circa 2.30 metri. 
Nel 1940 ne erano state costruite già 50 e progressivamente le barche cominciarono a vedersi lungo tutta la costa occidentale, soprattutto a Orust e Göteborg. 
Non è noto quante di queste imbarcazioni siano state prodotte fino ad oggi, l'Associazione svedese Kosterbåtsförbundet ne conta dalle 150 alle 200, si parla di quelle costruite artigianalmente e presenti nel loro registro.
Attualmente non esiste una vera e propria produzione significativa, se non quelle in vetroresina, presenti nelle seguenti classi: K6, K20, K22, K25, K32, K38, K45, dove K sta per kosterbåt, mentre il numero indica i metri quadrati di invelatura. 
Alcuni esempi di imbarcazioni costruite oggi sono, in ordine di grandezza: Havsfidra, Storfidra, L28, Allegro27, Allegro30, Vagabond31, Laurin32, OE32 e Allegro 33.

(di certo maldestramente tradotto, riassunto ed interpretato da me medesimo, via: ssfram)



"Navigando nel fiordo di Oslo, raggiungendo una buona velocità con la vecchia ragazza e godendo un bel po'". 
Ooooohhhhh my God!!
I fiordi e la terraferma davanti alle Isole di Koster, che meraviglia!




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