sabato 2 agosto 2014

Gentile e generosa, quanto inaspettata, brezza d'agosto


Mai successo, il 2 di agosto, di andare al lago la mattina presto, aspettandosi una piatta calura estiva in cui la migliore cosa da fare è quello di buttarsi in acqua attendendo la termica delle cinque del pomeriggio per veleggiare, per trovare invece  una gentile e generosa brezza che ci ha permesso di bordeggiare intorno ai tre nodi tutto il tempo con delle fantastiche boline e per concludere con un maestoso gran lasco al rientro verso l'una e mezza.
Fino alle undici ci siamo sentiti i principi del lago, eravamo assolutamente soli, poi sono usciti quelli della scuola di vela, ma noi eravamo già lontani, a volteggiare e ad ascoltare il dolce fruscio della barca che scivolava nell'acqua, immersi in una natura stupenda e solitaria, e ricordando Foscolo:

" ....il cuore nella solitudine e nella pace va a poco a poco obliando i suoi affanni; perché la pace e la libertà si compiacciono della semplice e solitaria natura..."

abbiamo vissuto ancora momenti indimenticabili.


venerdì 1 agosto 2014

Tiwal 3.2 in navigazione nella Grecia Attica


Pubblicato il 27/lug/2014 da Lodkite.com
Navigazione effettuata il 27 luglio 2014 a Mandra in Gecia con raffiche a 10 nodi, temperatura di 31 gradi e onde alte da 20 a 40 cm. 
La barca si è comportata molto bene, come si può vedere nel video, con la velocità del vento di circa 8 nodi abbiamo raggiunto una velocità di 4-5 nodi. 
Anche la struttura è abbastanza stabile, la barca non si è piegata o non si è svergolata saltando nelle onde.




Finalmente due bei video del Tiwal 3.2 in navigazione, addirittura nella Grecia Attica. Carino il video con la bussola, i dati di navigazione ed il percorso. Meraviglioso! Pensate una barca a vela in due valige in giro per il mondo.



giovedì 31 luglio 2014

martedì 29 luglio 2014

Ciclabile del Trasimeno nella bufera



Vi propongo un deludente servizio della televisione tedesca ARD sulla ciclabile del Trasimeno e sulle sue attuali condizioni di degrado, considerate le insistenti piogge cadute quest'anno.
Non sono del tutto d'accordo in merito a quello che si dice né approvo come il Movimento 5 Stelle stia cavalcando la bufera poiché è da circa mezzo secolo che il Trasimeno non si trovava in queste condizioni, in più c'è da aggiungere che il territorio prospiciente il lago è una pianura di natura alluvionale: allontanarsene troppo nel realizzare la ciclabile avrebbe precluso gran parte del suo fascino, doveva essere fatta una scelta.
Concordo solo su di un punto nelle interviste che si vedono nel video, qualcuno dovrebbe controllare ma se in Italia c'è qualcuno che non fa assolutamente nulla di buono è la nostra classe politica istituzionale che avrebbe questo compito, ma tutti noi sappiamo bene che l'unica cosa che sanno fare egregiamente è riempire i loro portafogli.
In Casentino qualche mese fa è crollato un ponte romanico perché non si trovavano i soldi per restaurarlo, aveva resistito un millennio, purtroppo non ha potuto resistere alla lucrosa buon'uscita della Minetti e a tutti i suoi compari alla Regione Lombardia, né a tutta la gente come loro, presenti nelle Regioni, Umbria e Toscana comprese.

Via: Umbrialeft


lunedì 28 luglio 2014

Un mondo all'altezza dei sogni

Ci siamo alzati a dieci alle sette, come tutte le mattine, per preparare la colazione alla Rachele che parte per andare al lavoro e poi via, di corsa, verso il nostro amato Lago Trasimeno. Tra Laurea di Tommaso, matrimonio di Giulia, imbiancatura della casa e maltempo, abbiamo passato un mese in secca senza che neanche ce ne fossimo accorti.
Non so, sarà stata l'ora sul presto, saranno state le perturbazioni che hanno acceso i colori dell'aria, dell'acqua e della terra ma stamani il Trasimeno era semplicemente meraviglioso, un sogno. 
Dalle foto si percepiscono i colori che difficilmente a fine luglio appaiono così nitidi e lucenti. 
"Voglio vivere in un mondo all'altezza dei miei  sogni", la frase, mutuata dal Liga, esprime tutto ciò che si può dire di questa mattinata passata in mezzo al lago Trasimeno con una brezza leggera che ci ha fatto muovere sempre, in tutte le andature, per concludere con un bel vento in poppa mentre rientravamo. Fantastico!
Nel ritornare a casa con l'auto abbiamo mitigato un po' di stanchezza cantando a squarciagola e sentendoci ancora ragazzi con Mr. Jones, a tutto volume ovviamente.


domenica 27 luglio 2014


I colori sono i veri abitanti dello spazio

Incrocio tra azzurro e giallo ocra
I colori sono i veri abitanti dello spazio. La linea non fa che viaggiarvi attraverso e percorrerlo; essa passa soltanto. (I.Klein)

Il meteo ballerino ci ha convinto che il sistema migliore per passare il nostro  tempo era di fare ciò che desideravamo da tempo, colorare la nostra casa. 
Preso il coraggio a quattro mani, due per pennellare e le altre per pulire, abbiamo colorato già gran parte della casa, in azzurro, in giallo ocra, in rosa ed infine violetto. Tutti colori conosciuti nelle antiche case toscane ma da tempo abbandonati per il bianco, certamente "pulito" ma forse un po' banale.

La stanza del focolare non poteva essere altro che giallo ocra
Le foto non rendono molto e in un caso, con il violetto, non abbiamo avuto abbastanza coraggio nello scegliere una tonalità più intensa.

La sala si tinge d'azzurro
Abbiamo lavorato molto ma ci ha aiutato l'ottima qualità della vernice, spendere un po' di più ci ha fatto risparmiare tempo e fatica.

Il rosa della camera da letto è il più riposante
Insomma è bello vivere in uno spazio colorato, che sia in mezzo alla natura che in casa propria.

Peccato, il violetto è stato poco coraggioso
Elena in rosa.

Elena in un disegno di un pittore inglese
Il colore esalta Magritte!



venerdì 25 luglio 2014



giovedì 24 luglio 2014

Rollout, il cargo trailer semovente per bici

Rollout Trailers
Il problema più grosso dei trailer per biciclette è la grande sollecitazione fisica che richiedono, in particolar modo quando si trasportano carichi pesanti come quelli che si vedono in figura, oppure nel corso di pendenze e percorrenze impegnative. 
L'ingegnere americano Brian Bartel ha risolto questa difficoltà dotando il suo carrello, che ha chiamato Brouhaha Rollout, di un motore elettrico, ma l'aspetto interessante di questa realizzazione è che questo provvede solo a se stesso lasciando che il ciclista continui a pedalare normalmente come se dovesse andare da solo con la sua bici, senza toglierli il piacere delle due ruote . 
Tutto ciò è stato reso possibile grazie ad un'alimentazione elettrica controllata da sensori che mantengono a zero la forza necessaria per il traino.
Per ora il Brouhaha è solo un prototipo ma, una volta definiti alcuni dettagli, questo verrà commercializzato entro breve tempo.
La campagna di vendita offre varie opportunità, dal noleggio a 1200 $ per tre mesi, al ritiro dei prototipi usati per 2500 $, fino all'acquisto del nuovo che si aggirerà intorno ai 5000 $. 
Le possibili applicazioni di questo nuovo tipo di carrello per bicicletta sono elencate nella sezione Trailer Apps del sito di Brian, tra queste la più interessante per noi è il trasporto di imbarcazioni, gonfiabili, smontabili o addirittura intere come kayak e canoe.

Brouhaha sullo scivolo, dalla FOTOGALLERY di Rollout
E a questo punto arriviamo al punto importante perché la combinazione di una batteria da 36 V da 500 W garantisce un'autotrazione del carrello fino a 181 kg lordi.
Per concludere il video di Brian.



Via: GIZMAG


martedì 22 luglio 2014

Tao : sauvetage réussi en plein Atlantique


Pubblicato il 22/lug/2014 
La mattina del 15 Maggio 2014, la barca francese Tao, trovatasi in mezzo ad una tempesta nel Nord Atlantico è stata capovolta da un'onda anomala. Una grande quantità di acqua ha riempito la barca nel corso del capovolgimento durato circa 5 minuti. 
Sebbene l'equipaggio fosse molto esperto, questo non ha potuto impedire l'affondamento di questa robusta barca di 44 piedi in lega d'alluminio. Un Hercules C-130 statunitense della Guardia Costiera è arrivato ​​rapidamente sulla scena per salvare i naufraghi che alla fine sono stati raccolti da un peschereccio spagnolo. 
Ecco una ricostruzione con l'impressionante filmato girato dalla Guardia Costiera.

Via: Canale Youtube Voilesetvoiliers

Impressionnant!




lunedì 21 luglio 2014

La balade du Balea


Cosa c'è di più semplice di un piccolo veliero attrezzato perché possa essere armato in pochi secondi? Cosa c'è di più pratico di una barca facile da trasportare, varare e alare in acqua senza difficoltà? Se va sia a vela che a remi cosa c'è di più versatile ed ecologico per divertirsi nell'acqua con o senza vento?
Eccovi una dimostrazione nel Bacino di Arcachon, con un très sympathique Balea. (via: voilemagazine).



Balea è una piccola e magnifica canoa a vela della quale si possono acquistare i piani di costruzione per 130 €, costruirsela da se con circa 2000 €, oppure acquistarla finita, pronta a navigare, per 7500 €.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.50 m
Larghezza max: 1.50 m
Peso: 66 kg (70 kg completa di tutto)
Sup. velica: 5.10 mq
Zavorra ad acqua: 48 litri
Persone trasportabili: 2

Uno stupendo Balea in costruzione, dal sito KANOTA
E per concludere un bel blog per gli amanti di questa barca: le blog de escumayres-talasta.


sabato 19 luglio 2014


Il viaggio di Brent e Gary lungo il Bow River con una bici, un trolley e una canoa


In una calda giornata estiva c'è solo una cosa migliore che andare in bicicletta lungo il bordo di un fiume meraviglioso, è remare lungo il fiume in canoa. Per anni queste due attività sono state pensate per essere reciprocamente esclusive. 
La logistica della spola di una canoa dal punto A per poi recuperarla al punto B è abbastanza difficile. Non c'è proprio bisogno di farsi venire il mal di testa nel cercare di far entrare un paio di biciclette assieme alle pagaie, i giubbotti di salvataggio e gli zaini in una station wagon già caricata con la canoa nel tetto. 
Nell'estate del 2003, Gary Pluim ha deciso di fondere il mondo del ciclismo con quello della canoa. La sua idea è stata geniale, risolvendo il problema secolare che ha sempre tenuto queste due attività separate.
E lui lo ha risolto così, non con l'idea di una nuova station wagon, ma eliminandola definitivamente! 
Il fatto che Gary non possedesse una station wagon, nonostante fossimo a conoscenza della sua audacia nello sfidare le convenzioni, è stata ammirevole. 
Il suo piano è consistito nell'utilizzare una bicicletta tandem per il traino di una canoa su un piccolo rimorchio a due ruote dal centro di Calgary lungo tutta la strada fino a Bow Lake, la bicicletta e il rimorchio sarebbero stati stivati ​​nella canoa, e poi con la barca avrebbe remato indietro verso Calgary lungo il fiume Bow. (maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Bikeforest).

BIKEFOREST
I rimorchi per le biciclette si trovano facilmente nei negozi di bici di oggi, ma trovarne uno che possa trainare una barca di 16 piedi e che pesa 50 kg non è poi così facile. La scarsità di questo tipo di rimorchi è stato un piccolo ostacolo, ma certamente non abbastanza per fermare Gary. 
Ma perché poi Gary si doveva preoccupare del rimorchio se non aveva né la bicicletta né la canoa? Gary avrebbe acquistato una canoa in alluminio usata per questa avventura. Quest'ultima non era l'ideale per le acque del fiume Bow superiore, ma in caso di deragliamento sulla strada un colosso del genere sembrava una scelta saggia. 
In qualità di partner di Gary, l'acquisto della bici e del rimorchio era passato sotto la mia responsabilità. Ho realizzato un trailer personalizzato nel mio garage in Ontario e ordinato una bicicletta tandem pieghevole da dei bravi artigiani di Eugene nell'Oregon, i Bike Friday
La bicicletta tandem ci è stata spedita direttamente a Calgary dove Gary la stava aspettando ansiosamente con la sua lucida canoa d'argento. 
Il trailer è arrivato quando l'ho terminato. Questo non si adattava alla bici come avevo previsto ma con un po' di ritocchi, abbiamo realizzato un qualcosa che ha funzionato. 
Siamo andati subito a navigare dolcemente su e giù per le strade ripide del quartiere dove abita Gary.


BIKE FRIDAY
Il 7 agosto, in una splendida mattinata nell'Alberta, siamo partiti dal centro di Calgary. Abbiamo avuto un paio di scontri contro le barricate di cemento lungo le ciclabili finché finalmente non abbiamo capito come dovevamo curvare con il nostro rimorchio e ben presto ci siamo diretti velocemente fuori la città.

....... continua a leggere su BIKEFOREST


Romena e i suoi castelli


Ieri sera siamo andati a cena a Raggiolo in Casentino e nel tornare a casa ci siamo ricordati delle meravigliose serate al tramonto ai piedi del Castello di Romena mangiando le ciliege, i duroni casentinesi, proprio in quella "greppa" che si vede su Street View. 
Non dimenticherò mai l'ultima volta che ci sono stato, tanti anni fa il giorno in cui morì mio padre, credo che sia arrivato il momento di tornarci.



L'itinerario che vi propongo oggi, a piedi, in bici o in auto, sono i Castelli del Casentino. Da non perdere.

Il castello di Romena, Dante e Mastro Adamo   ....   ma c'è anche D'Annunzio
Le prime testimonianze sull'esistenza del fortilizio risalgono al 1088 quando era la residenza del conte Guido Alberto dei Marchesi di Spoleto, il quale partendo da questa rocca riuscì nel corso del XI secolo ad estendere i suoi domini sul Casentino. Nel XII secolo il maniero divenne proprietà dei nuovi signori della valle: i conti Guidi. Alla morte del conte Guido Guerra III (1217), i beni dei Guidi furono suddivisi tra i figli e il castello di Romena passò ad Aghinolfo, e da lui discendono i cosiddetti "conti Guidi di Romena", un ramo minore della famiglia.
L'episodio forse più celebre nella lunga storia del castello avvenne nel 1281. In quel tempo presso il castello viveva Mastro Adamo da Brescia che per conto dei Guidi di Romena, falsificava i fiorini d'oro della Repubblica di Firenze. Catturato e condannato a morte venne giustiziato nei pressi del castello nella località oggi chiamata Omomorto; l'episodio di Mastro Adamo è riportato anche da Dante Alighieri nel canto XXX dell'Inferno.
Lo stesso Dante Alighieri è vissuto per qualche tempo nel castello al tempo del suo esilio durato dal 1301 alla morte nel 1321. Dante era in buoni rapporto con i conti Guidi che accettarono di ospitarlo e proteggerlo, va detto per amor di verità che il sommo poeta risiedette però quasi sempre nel vicino Castello di Porciano. I Guidi rimasero padroni di Romena fino al 1357 quando il castello venne acquistato dal comune di Firenze.
Nel XIV secolo il castello aveva un aspetto molto diverso dall'attuale: era presente un palazzo signorile per i Signori ed anche un cassero qual punto di estrema difesa, era difeso da un sistema costituito da ben tre cerchie murarie e da 14 torri. All'interno del recinto murario vi erano le abitazioni per circa cento persone ed anche un ospedale per i pellegrini o per i poveri; in seguito le torri furono ridotte a cinque.
Probabilmente il numero delle torri diminuì già nel 1440 quando il castello fu conquistato e in parte distrutto dalle truppe arruolate dai Visconti, signori di Milano, guidate dal condottiero Niccolò Piccinino. Il castello pochi anni dopo tornò in mano ai fiorentini e da allora in poi seguì le vicende prima di Firenze poi del Granducato di Toscana. Un devastante terremoto nel 1579 ridusse il maniero in un rudere. Proprietà prima dei conti Goretti passò nel 1768, a seguito di un'asta pubblica, ai Flamini, ancora oggi proprietari del castello. Ancora nel 1889 i terreni all'interno delle mura erano coltivati con viti e olivi e addossate alla seconda cerchia di mura c'erano della case da contadini. Al conte Ottaviano Flamini si deve il restauro conservativo che ha permesso al castello di salvarsi da un inesorabile degrado. Nel castello soggiornò nel 1901 Gabriele d'Annunzio che qui scrisse gran parte dell'Alcyone.
Purtroppo durante la seconda guerra mondiale il castello venne pesantemente bombardato dall'esercito alleato per cacciare le truppe tedesche che qui si erano arroccate. (tratto da Wikipedia).


Perché ogni imbarcazione può capovolgersi, o scuffiare?

ZAGLE
Finalmente nella rivista polacca ZAGLE si dice a chiare lettere la verità: tutte le barche a vela possono rovesciarsi, ma soprattutto che il termine "yacht autoraddizzante" andrebbe bandito  definitivamente dalla terminologia nautica.
Il punto dell'articolo che mi ha fatto andare in brodo di giuggiole è stato quando si scrive:

"il ribaltamento non può essere evitato neppure se si rispettano le norme tecniche che disciplinano la fabbricazione delle barche dell'Unione europea (RCD), secondo le quali ogni imbarcazione prodotta in serie deve soddisfare i criteri stabiliti nel cosiddetto indice di stabilità - STIX. Il valore che viene fuori con questo indice offre il diritto (sacrosanto, ndr) agli yacht di navigare in un corpo idrico idoneo al limite appropriato della forza del vento e delle condizioni meteomarine, secondo le seguenti categorie di progettazione: 
A - tutte le acque, 
B - per la navigazione nelle aree marine, 
C - nella zona costiera e le baie, 
D - solo la navigazione interna, con forza del vento 4B e onda max di 0,3 m 
Tutti gli yacht che soddisfano i criteri per la progettazione di categoria C superiori a 6 m, devono essere dotati d adeguate riserve di galleggiamento in caso di allagamento.
Ma la natura, però, ignora tutte le regole, anche quelle dell'Unione Europea."

Nell'articolo potrete trovare tanto di spiegazioni e grafici smentendo coloro i quali che si illudono che avere uno yacht con chiglia fissa e baricentro più basso renda la barca più sicura, per concludere con:
"Una barca è stabile solo con piccoli angoli di sbandamento, non superiori a 20 - 30 gradi".

Che l'Elena con i suoi piantini quando la barca comincia a sbandare troppo non abbia avuto ragione? Come sempre d'altronde!

Via:  ZAGLE


giovedì 17 luglio 2014

Thalassa. Le acque del Mediterraneo


«Thalassa è la parola che preferisco fra le tante che i greci avevano per indicare il mare perché significa semplicemente acqua salata. È il luogo del vivere, l’orizzonte della pratica, il Mediterraneo dell’esperienza.» 

Le acque mediterranee, da millenni teatro di storie e avventure, continuano a regalare grandi emozioni, quelle del nuoto, del remo e della vela. Passioni antiche che l’autore ogni giorno rinnova, ascoltando la voce delle onde e dei marinai, di ieri e di oggi. Nuotare e navigare riflettono un amore unico e ancestrale per il mare, che è il punto di partenza di questo portolano sentimentale. Nelle sue pagine i piaceri e le gioie che il Mediterraneo offre quotidianamente si intrecciano con la storia, la geografia, il mito, le scienze e le arti, dando vita a un racconto intenso e vitale. Una rotta che porta dalle fondamenta di Venezia alle banchine di Genova, dalle Bocche di Bonifacio allo Stretto di Messina, dalle verdi acque adriatiche a quelle blu tirreniche, restituendo un significato concreto alla mediterraneità, che è fatto storico-culturale e appassionata pratica del mare.

Fabio Fiori, marinaio e scrittore, ha pubblicato Un mare. Orizzonte adriatico (2005), Abbecedario Adriatico. Natura e cultura delle due sponde (2008), Vela libre. Idee e storie per veleggiare in libertà (2012) e con Mursia Ánemos. I venti del Mediterraneo (2012). Scrive di paesaggio, ecologia e cultura del mare su quotidiani, riviste, tra cui «Bolina» e «Lettera Internazionale», e sul blog www.maregratis.blogspot.com

Pagine 134 
Euro 9,00 
ISBN-13 9788842553144


martedì 15 luglio 2014


lunedì 14 luglio 2014

Alla Laurea di Tommaso


Grande giornata ed evento per la nostra famiglia, Tommaso si è laureato in Ingegneria Meccanica. La sua Tesi trattava di un modello matematico per l'individuazione e il controllo di emissioni inquinanti di Ossidi di Azoto e di Carbonio all'interno di un combustore di una turbina a gas, visto che il suo indirizzo è quello energetico ... almeno per quel poco che ho potuto capire nella sua pur brillante esposizione.  Bravo Tommaso!


domenica 13 luglio 2014



venerdì 11 luglio 2014

Una puntata al Dechatlon

Kayak Sirocco e Giubbotto Tribord al Dechatlon
La necessità di dover accompagnare la Rachele al lavoro a Montevarchi ci ha convinto a fare una puntatina al nuovo negozio Dechatlon di Figline Valdarno.
L'impressione generale è stata positiva, ovviamente se non si cercano abbigliamento e attrezzature di fascia alta, per queste cose ci vogliono ancora i negozi specializzati. 
In questo magazzino invece determinati capi od oggetti si trovano a prezzi estremamente bassi, come il costume della Tribord che ho pagato solo 3,89 € e  le scarpette da camminatore che mi sono costate 13 €.
A parte questo mi sono piaciute molto le canoe gonfiabili Sevylor Sirocco e Thaiti, che, come avrete visto negli articoli precedenti, possono essere facilmente dotate di kit velico. Inoltre ho potuto constatare con grande interesse che la borse sono veramente a portata di "braccio". Anche il comodo giubbotto salvagente Tribord, acquistabile per solo 16 €, non è affatto male.



mercoledì 9 luglio 2014

Dieci anni, un sogno, tre barche e un salsicciotto


Il sogno
Ho sempre navigato fin da bambino con mio padre ma con barche a motore. La decisione di acquistare una barca a vela da condividere con la mia famiglia la presi una notte in ospedale mentre vegliavo Tommaso. Da quella notte in poi la mia vita ha cambiato completamente direzione, con la vela ho scelto la semplicità e l'affetto dei miei, a scapito del lavoro e di una carriera che, per quanto brillante, non era certo esaltante. 
Eravamo nel 2003, sono passati undici anni e non mi pento affatto di aver deciso di vivere un sogno, non so quanto durerà ma questi sono stati certamente anni meravigliosi.

Un po' di storia e di cifre
Ho acquistato la mia prima barca a vela il 1 luglio del 2004 e scegliemmo una fra le più belle delle piccole, un Jeanneau SUN 2000, usata poco dal 2001, armata di tutto punto e dotata di carrello per il prezzo di 19.500 €. Dopo aver constatato tutti assieme che la vela era un'esperienza meravigliosa decidemmo di comprarne una più grande da tenere al mare e la rivendemmo quasi allo stesso prezzo solamente dopo un anno. 
E' stato un errore di cui mi sono pentito anche se il Beneteau FIRST24,  pagato 18.000 €, è stata una barca fantastica. IL FIRST 24, anche se ben tenuto, aveva una ventina d'anni. L'abbiamo tenuto fino al 2008, ovvero fino a che non ci siamo resi conto di non essere né ricchi né lupi di mare e che quindi sarebbe stato opportuno tornare ad una barca più piccola ed economica. Il FIRST 24 la vendemmo a circa 15.000 €. 
Il Navikom Phoenix 600 (VIKO 20), che acquistammo nel 2008, tolto il trasporto fino ad Arezzo e con carrello incluso, lo pagammo circa  11.500 €. "Aspirina" è ancora di nostra proprietà, spero ancora per molto tempo, anche se è sempre più difficile mantenere un cabinato.
Il salsicciotto a vela l'ho avuto in regalo da un gentile e affezionato lettore in cambio di due libri su Arezzo che ho pagato circa 50 €. Spero di farne un piccolo gioiello.

I costi
L'argomento è molto complicato perché se oggi Aspirina non ci costa più di qualche centinaio di euro l'anno c'è da considerarne la svalutazione che, specialmente di questi tempi, galoppa. Diciamo che nel nostro caso la barca ci è venuta a costare da circa 1300 euro/ anno di oggi ai 3000 euro/ anno di quando l'abbiamo tenuta al mare. Se non ho fatto male i conti i costi ci dovrebbero essere compresi tutti gli oneri, incluso l'acquisto e il valore residuo dell'usato.
In pratica con questi soldi ci si sarebbe potuta fare una buona vacanza di un paio di settimane al mare, alberghino, ciabattine e coccodrillo gonfiabile sotto l'ascella. Abbiamo preferito avere la nostra barca a disposizione per almeno sei mesi l'anno anche se l'utilizzo, purtroppo, non è mai sufficiente per giustificare in pieno l'investimento.

Una valutazione globale
Ho fatto una valutazione globale, spero obiettiva, delle tre barche e se oggi posso assolutamente affermare che io personalmente comprerei già da subito un VIKO 20, al velista medio quest'ultimo non lo consiglierei. In generale consiglierei questo:
Al velista che cerca emozioni, tecnica e prestazioni: Jeanneau SUN 2000 (lago - mare)
Al crocerista che ama stare almeno due settimane in barca: Beneteau FIRST 24 (mare)
All'amante della passeggiatina (giornaliera o week end) e dello "slow sailing" in comodità:  NAVIKOM VIKO 20 (lago - golfo)

MODELLO SUN 2000 FIRST 24 VIKO 20
Estetica 9 8 6
Performance 9 8 6
Carico utile 8 9 6
Qualità attrezzature 8 8 6
Gestione e trasporto 6 4 9
Abitabilità esterna 8 8 7
Abitabilità interna 4 8 7
Prezzo acquisto nuovo 7 6 9
Prezzo acquisto usato 6 7 8
Sicurezza 7 9 5
Economicità 7 5 9

79 80 78

Come si vede dalla tabella pregi e difetti si compensano a tal punto che l'unica differenza tra le tre barche sta solo nel fatto di cosa ci si vuole fare. Inutile e dannoso il discorso di quella che perdona errori, la natura non perdona mai.


martedì 8 luglio 2014


Tuilik, kayak inshore

TUILIK
Con piacere vi giro quanto segnalatomi dall'amico lettore Enrico, d'altro canto a pagaia o a vela su di un kayak bisogna saperci andare e quale occasione migliore se non farsi un bel corso presso il Centro Velico Caprera con Tuilik?

Ciao Enrico, come promesso ti inoltro il collegamento al sito tuilik
In questo momento ci sono ancora dei posti disponibili per il corso che ho organizzato presso il Centro Velico Caprera. 
Ti sarei grato se potessi diffondere. 
 Ciao e buona domenica. 
 Guido 

 PS bellissimo il tuo progetto "cantiere"!

Guido Grugnola mobile +39 335 286 606
TUILIK srl Sea kayak courses, guiding, gear, lifestyle
Via Lampugnano, 175 20151 Milano
partita iva 08548100968
tuilik.com
rounditalycruise.it



lunedì 7 luglio 2014

Samara 2014



L'ansa di Samara è un grande tornante situato a circa la metà del fiume Volga alla confluenza del fiume Samara.
Lo scrittore russo Aleksej Tolstoj trascorse parte della sua vita a Samara e in suo onore venne eretto un monumento.
Durante la Seconda guerra mondiale visse a Samara il musicista Dmitrij Šostakovič che compose la sua Settima Sinfonia.
Imperdibili le belle foto della crociera con un catamarano gonfiabile a vela. Se poi osservate da Google Maps con lo Street View potrete capire come sia cambiata la Russia in questi ultimi venticinque anni.




Al via gli scavi all'interno del Castello del Leone



CASTIGLIONE DEL LAGO - Verrà avviata, a partire da 27 maggio e per 5 settimane, la prima campagna di scavi archeologici nel territorio del Comune di Castiglione del Lago che avranno luogo in pieno centro storico, nell'area della rocca, nei mesi di maggio e giugno 2014. Le indagini vedranno all'opera archeologi e studenti dell' Umbria Institute di Perugia provenienti da varie Università degli Stati Uniti d’America, sotto la direzione scientifica del Dott. Paolo Bruschetti, con la concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la supervisione della Dott.ssa Marisa Scarpignato della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e il contributo tecnico di Intrageo - Impresa Archeologica di Todi. (Leggi tutto su UmbriaLeft).

Così quando troveranno lì sepolto il Santo Graal, nascosto ai piedi del mastio triangolare verso la metà del Duecento da Frate Elia da Cortona, potranno dire "il Lenzi l'aveva detto!" su: Il Castello del Leone, la Sequenza di Fibonacci e il Santo Graal.
Attenzione però, "solo l'uomo penitente potrà passare!"



domenica 6 luglio 2014

OMG: portarsi via la boa



Al big match race a Marstrand in Svezia, l'equipaggio italiano di Simone Ferrarese ha preso una boa di poppa e se l'è portata via. Sorprendentemente, è rimasta in alto volando di poppa per lungo tempo.

Via: Yacht.de


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...