Mai successo, il 2 di agosto, di andare al lago la mattina presto, aspettandosi una piatta calura estiva in cui la migliore cosa da fare è quello di buttarsi in acqua attendendo la termica delle cinque del pomeriggio per veleggiare, per trovare invece una gentile e generosa brezza che ci ha permesso di bordeggiare intorno ai tre nodi tutto il tempo con delle fantastiche boline e per concludere con un maestoso gran lasco al rientro verso l'una e mezza.
Fino alle undici ci siamo sentiti i principi del lago, eravamo assolutamente soli, poi sono usciti quelli della scuola di vela, ma noi eravamo già lontani, a volteggiare e ad ascoltare il dolce fruscio della barca che scivolava nell'acqua, immersi in una natura stupenda e solitaria, e ricordando Foscolo:
" ....il cuore nella solitudine e nella pace va a poco a poco obliando i suoi affanni; perché la pace e la libertà si compiacciono della semplice e solitaria natura..."
abbiamo vissuto ancora momenti indimenticabili.