giovedì 19 marzo 2015

CRANKCASE: Keep your iPhone charged forever!



Il problema dell'iPhone che si scarica in poche ore in barca può diventare importante. CRANKCASE offre una soluzione sorprendentemente pratica integrando una manovella a ricarica nell'astuccio protettivo dello stesso iPhone. Geniale!


Ancora è in fase di prototipazione e di lancio, il prezzo finale si dovrebbe aggirare intorno ai 50 $, presumo in Italia sui 60 €. E già possibile ordinarlo su indiegogo.
Credo sia fondamentale conoscerne l'efficienza, mica per altro, mica si può stare lì a girare in eterno come in un girone degli inferi.


Sostieni CRANKCASE!



Via: Gearjunkie

mercoledì 18 marzo 2015

New 2015: VIKO S21

Dal sito NAVIKOM
Eccole finalmente, le foto del nuovo VIKO S21 della NAVIKOM. Completamente diverso nella linea rispetto alle anticipazioni, viene fornito in due versioni, con deriva interamente retrattile o con la semichiglia. 
Tutte le informazioni su questa nuova barca a vela del cantiere polacco le trovate nel sito del produttore che vi ho indicato, incluso il prezzo netto di partenza che si aggira intorno ai 10.000 €. Questo significa che si potrebbe acquistare una barca del genere, completa e pronta a navigare, spendendo poco più di 15.000 €.
Pubblico questa informazione per la gioia dei lettori ma con un grande peso nel mio cuore, questa è la barca che oggi vorrei, ma ciò che non voglio più, purtroppo, è la nautica italiana e tutti coloro che ci lavorano intorno. Un solo esempio, per alare Aspirina (specifico solo alaggio) con la gru presso un Circolo Velico, Associazione Velico Sportiva senza scopo di lucro, ho speso la modica cifra (eufemismo) di 50 €. Per carità, è giusto il rispetto per chi lavora ma è anche corretto essere onesti con chi ti paga.
In un ormai lontano passato in cui ho lavorato per grandi aziende che grazie a me hanno ottenuto certificazioni di qualità e ambientali in settori critici, anche in ambito di servizio pubblico e di gestione e incenerimento dei rifiuti, ho avuto difficoltà a farmi pagare 20 € l'ora lorde e regolarmente tassate. 
Grazie Italia! Bella la foto con l'Alfa Romeo Giulietta e complimenti NAVIKOM.


martedì 17 marzo 2015

Il corridoio di lancio al Punta Ala Camping Resort



Credo che sarà proprio questo il luogo più vicino e più bello dove iniziare in nostro "cartopping" con MAE, nel corridoio di lancio del Punta Ala Camping Resort.
E' possibile prenotare e dormire anche sui mitici "silverfield".

Dal sito campingpuntala
Ma un posto più bello di questo a poco più di due ore da casa, volendo anche dalla mattina alla sera, ma dove si vuole andare!


Insomma una barchina di classe in un posto di "gran" classe!



In canoa a vela lungo il Medway River



Adam e io abbiamo deciso di sfidare gli elementi della natura e raggiungere da Queenborough, sull'isola di Sheppey, l'isoletta di Fort Darnet percorrendo circa 9 miglia lungo il fiume Medway facendo campeggio nautico nel weekend a metà del mese di marzo! 
Mentre la temperatura ha raggiunto circa 6 gradi durante il giorno, la sera i 18 - 20 nodi di vento che hanno soffiato da Nord Est hanno fatto scendere la temperatura vicino allo zero! 
E' stato divertente e anche se e in alcuni momenti impegnativo il fine settimana è stato un grande successo. 
Un ringraziamento speciale ad Adam per l'organizzazione di tutto questo.

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo dal canale di Youtube: steamerpoint).


Siamo a poco più di un'ora di auto da Londra.

"Fort Darnet è stato costruito sulla base di una Direttiva della Royal Commission on the Defence of the United Kingdom nel 1859 in un'isoletta che controlla il canale navigabile interno del fiume Medway, nel Kent.
Originariamente progettato su due livelli di cannoni montati in un cerchio, con un braccio teso tra di loro, successivamente ci sono stati molti problemi con il cedimento della struttura, e dopo aver superato ampiamente i costi di realizzazione preventivati il forte è stato completato nel 1871 con un solo livello, e 11 cannoni.
Il forte non è mai stato utilizzato in guerra ed è stato disarmato antecedentemente alla prima guerra mondiale . 
Nella seconda guerra mondiale la fortezza è stata utilizzata come posto di osservazione, con piattaforme e casematte costruite in cima. 
Il forte è ancora in discrete condizioni, ma il primo livello sembra essere stato deliberatamente inondato in modo da ridurre al minimo l'accesso a causa dei conseguenti atti di vandalismo. 
L'isola può essere liberamente visitata in barca, anche se l''area circostante è fangosa." (Via: Wikipedia)



lunedì 16 marzo 2015



domenica 15 marzo 2015

Whitehall at RAID Finland 2005


Whitehall at RAID Finland 2005 from Harold Aune on Vimeo.

An exciting travel adventure documentary with Harold Aune and Marie Hutchinson. They enter Raid Finland in a classic Whitehall Spirit 17 rowboat, accompanied by a Whitehall Spirit 14 sailboat. Captured on film is a fleet of 21 small open boats and 72 sailors from 14 countries having fun while rowing sailing and racing through Finland’s beautiful south-western archipelago.

Un emozionante documentario che narra l'avventura di Harold Aune e Marie Hutchinson. La coppia partecipa al Raid Finland con una Whitehall Spirit 17, una barca classica a remi, accompagnati da un Whitehall Spirit 14 a vela. Nel video potrete vedere una flotta di 21 piccole imbarcazioni e 72 marinai provenienti da 14 paesi divertirsi mentre praticano vela, canottaggio e regate in un bellissimo arcipelago situato nel sud-ovest della Finlandia. (maldestramente tradotto da me medesimo da VIMEO).
Whitehall Solo 14 è cartoppable
Delle bellissime Whitehall avevamo già pubblicato il CATALOGO.

Via: Whitehall


venerdì 13 marzo 2015

mercoledì 11 marzo 2015

Circumnavigare la Pulpit Harbor con una barca minuscola

Immagine tratta da USHARBORS
Il racconto tratta dell'avventura di due proprietari di uno yacht ormeggiato sulla Pulpit Harbor che l'hanno circumnavigata con il loro minuscolo Joel White Nutshell Pram.
Come di consueto il testo è stato tradotto ed interpretato maldestramente da me medesimo da: usharbors.

Cosa c'è di più bello che veleggiare con un Joel White Nutshell Pram attraverso la Pulpit Harbor sotto il grande cielo del Maine come un mirtillo sulla panna montata? 
E portando i cani con noi! Chiamatemi pazzo, ma penso che i nostri cani amino la vela. Eva , la nostra Nutshell Pram che ha deliziato i nostri due figli da piccoli quasi 20 anni fa, oggi lo fa per i cani. 
Non c'è da sorprendersi se a loro piace. Come accade per i bambini piccoli, i cani hanno desideri semplici. I potenti occhi di un cane hanno una vista illimitata per tutto ciò che scorre nell'acqua. Una piccola barca a vela naviga in tranquillità, permettendo alle loro orecchie acute di recepire le onde sonore dei cani che latrano in lontananza. E gli infiniti profumi nel vento che i cani bramano esplorare sono ancora più forti in acqua. Il senso dell'odorato di un cane è il suo wifi, le loro quattro narici non hanno mai smesso di battere sui profumi dell'acqua. 
Con il massimo dell'entusiasmo a bordo abbiamo deciso di circumnavigare la Pulpit Harbor. A bordo di una barca di 9'6 piedi, Pulpit Harbor è un grande bacino di navigazione. 
Abbiamo navigato su di un “lobster” galleggiante in tutta sicurezza, sotto costa, con le sedie a sdraio a portata di mano e le poppe degli yacht a vista. 
Con l'alta marea si può remare per circa un miglio fin dalle sorgenti del Pulpit Harbor ma l'albero ci ha impedito di passare sotto il ponte oggi.
Si sono rese necessarie numerose manovre e virate in ogni andatura lungo le rive frastagliate che ci ricordavano le rive dell'Adirondack. 
Le tranquille virate tra gli yacht e le barche da pesca non erano notate dai molti che erano a bordo.
Abbiamo solcato baie sulle quali non si può navigare con barche più grandi. Il Cabot Cove può essere navigato da una piccola barca a vela. Con poche interruzioni ci sono volute circa due ore per circumnavigare il litorale. 
Il “gran finale” è stata la nostra navigazione in solitario al tramonto. 
Dalla nostra piccola barca a vela abbiamo osservato i cormorani a pochi metri di distanza da noi incollati sulle rocce che, infastiditi dalla nostra presenza, si asciugavano le penne delle ali.
Finalmente un piccolo di falco pescatore si è alzato dalle Pulpit Rock mentre ci avvicinavamo, mi piace pensare più per orgoglio che per paura, mostrando le sue nuove abilità al volo. 
Avvicinandoci abbiamo potuto osservare il nido del falco pescatore costruito con ramoscelli e fango sulla cima scintillante e bagnata delle Pulpit Rock, era veramente grande. 
Con un'ultima oscillazione del piccolo timone abbiamo virato verso sud dirigendoci verso la nostra barca ormeggiata all'ancora. 
Mi sono girato per osservare il piccolo del falco pescatore volteggiare sulle antiche rive contro il sole del tramonto. 
E' stata una navigazione a vela perfetta della quale ciascun armatore a bordo di un piccolo Joel White's non può che rimanerne deliziato.





martedì 10 marzo 2015

MAE, prove di montaggio e smontaggio completo


La necessità di verificare alcuni dettagli tecnici nella mia Walker Bay Brezze 10, quali per esempio il perfetto scorrimento della deriva, ma anche il calcolare i tempi di montaggio e smontaggio nonché gli sforzi necessari mi hanno spinto ad approfittare della bella giornata ed effettuare un'ulteriore prova su MAE prima del varo in modo da non avere sorprese. 
Al termine del montaggio completo ho effettuato una discreta quantità di foto con e senza tubolari.


Per rimuovere la barca dal garage, montarla sul carrellino, effettuare la prova e le foto ed infine rimettere tutto a posto, incluso tutti i materiali nella apposita scaffalatura, ho impiegato circa tre ore.

Tempi di sistemazione ed assemblaggio:
  1. Sistemazione sul carrello: ho fatto tutto da solo ed ho impiegato non più di 10 minuti. Per evitare rigature e danneggiamenti allo scafo  ho appoggiato sopra il carrellino il "coltrone" in stoffa e piuma che utilizzo per la copertura.
  2. Montaggio armo velico completo: il montaggio prevede l'applicazione del timone, della deriva, dei remi, dell'albero con la vela ed il fiocco ed infine delle drizze e delle scotte. Ci sono voluti circa 20 minuti, non di più.
  3. Montaggio e gonfiaggio dei tubolari: questa è stata l'operazione più lunga e laboriosa. Ci sono voluti circa mezz'ora per il montaggio e dieci minuti per il gonfiaggio. Ci vuole anche una certa attenzione per evitare che le punte delle viti non danneggino il tubolare.
In totale ho impiegato un'ora e dieci, credo che con maggiore esperienza si possa arrivare ad un'ora, forse anche meno.


Considerato che il montaggio dei tubolari raddoppia i tempi totali di sistemazione della barca ritengo che si debbano applicare solo se la si utilizza per più giorni e/ o solo in caso di necessità, quindi se c'è molto vento o si è in quattro a bordo. Infine penso che non convenga tenerli montati e sgonfiati durante il trasporto poiché ci potrebbe essere il rischio di danneggiarli inutilmente.


Dal punto di vista estetico la barca è molto bellina in tutti e due i modi, bisognerà vedere come si comporta in navigazione, certamente proverò prima senza i tubolari montati.


Tutto il resto del tempo l'ho impiegato per fare le foto e rimettere tutto a posto.


Lo sforzo è stato relativo ma alla fine un po' di stanchezza l'ho sentita per cui ho elaborato delle considerazioni finali, tanto per non andare oltre con i sogni e rimanere con i piedi per terra in merito alle possibilità che abbiamo io ed Elena.


Conclusioni:
  • Per non sforzarsi eccessivamente è conveniente sistemare la barca sopra l'auto la sera prima di partire, che siano uno o più giorni, in modo da effettuare il viaggio riposati. 
  • Se si parte per un giorno conviene montare i tubolari solo in caso di necessità, infatti senza il montaggio di questi ultimi occorrerà non più di mezz'ora per la messa in acqua e lo stesso tempo per la risistemazione sull'auto.
  • Premesso questo si possono fare uscite giornaliere anche con una discreta periodicità, purché i chilometri di percorrenza non siano molti. Se si fanno più di 100 km è consigliabile rimanere almeno due giorni, oppure riducendo la periodicità per non stancarsi troppo.
  • In ogni caso vedremo con la prova dei fatti.
Ovviamente queste considerazioni valgono solo per gli ultra cinquantenni come me e non troppo atletici, altrimenti con una barchetta del genere ci si può fare tutto quello che si vuole.


Questa è la FOTOGALLERY completa.


Portrait de Florence Arthaud



Un pensiero per Florence, la piccola sposa dell'Atlantico, e per tutte le altre giovani vittime di un tragico quanto assurdo scontro tra elicotteri.
Sopravvissuta a numerosi incidenti, in mare e non, il suo motto che pronunciava fin da adolescente ha chiuso il suo cerchio: Demain, on sera tous morts"


lunedì 9 marzo 2015

BoatWasher, l'alternativa svedese all'antivegetativa

Dal sito BoatWasher
BoatWasher, il sistema antivegetativo ecologico.

Non sarà più necessario applicare antivegetative tossiche per proteggere lo scafo, basterà pulire la carena periodicamente con delle spazzole. 
Il sistema proposto da BoatWasher è efficace, veloce e pulisce la carena sia che si possieda una barca a vela che a motore rendendo il diporto nautico più rispettoso dell'ambiente, più comodo e più economico.

A. Riduce del 95-100% il rilascio di sostanze tossiche nell'ambiente

Nel mese di aprile-maggio di ogni anno gli armatori svedesi utilizzano circa 500.000 kg di vernici antivegetative. Quanta ne viene utilizzata nel resto del mondo ancora non si sa. Questa vernice, che si applica sul fondo delle barche, rilascia delle tossine dannose per le piante, gli animali e gli esseri umani e aumenta il contenuto di rame e di altri metalli negli oceani, nei laghi e nei cantieri navali. 
Questo nuovo metodo di pulizia dello scafo è molto ecologico in quanto i proprietari delle barche non hanno più bisogno di verniciarlo. Infatti basta pulirlo regolarmente in una stazione di lavaggio. Con questo sistema i proprietari delle barche interrompono immediatamente l'inquinamento che proviene dalle loro barche, e per sempre.

B. Comodo ed ecologico 

I proprietari di imbarcazioni non avranno più bisogno di comprare la vernice antivegetativa, né avranno bisogno di pulire la barca da alghe ed altre incrostazioni, comunque depositatesi, prima di applicarla di nuovo. 
Si fa tutto in 15 minuti ogni tanto al posto di ore di pittura e pulizia dello scafo, Il costo approssimativo è di circa 50 € per lavare una barca di sette metri.

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: boatwasher.se).

Personalmente ritengo che questo sistema dovrebbe essere reso obbligatorio nei laghi e in prossimità delle aree marine protette a prescindere dalla sua economicità e semplicità di utilizzo.
Per quanto riguarda le barche a vela queste ne gioverebbero molto anche dal punto di vista delle prestazioni in quanto la vernice applicata sullo scafo ne riduce come minimo la velocità.



Via: BÅTMILJÖ


domenica 8 marzo 2015

In collaborazione con gli architetti navali Finot-Conq, Marine Composite lancia BIHAN 650

Bihan 650, dal sito Finot-Conq
Marine Composite, con Bihan 650, punta sulla tecnologia, lo stile e l'innovazione finalmente abbinati ad un veliero di piccole dimensioni, trasportabile e con deriva mobile, insomma tutto ciò che auspichiamo da anni. 
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 6.50 m
Larghezza: 2.54 m
Pescaggio: 0.20 - 1.20 m
Peso: 750 kg
Sup. velica: 28 mq (bolina), 48 mq (portanti)
Posti letto: 4
Le attrezzature sono in carbonio e lo spinnaker asimmetrico, la finitura del ponte è in teck.
Lascio ai più esperti di me le valutazioni tecniche ma personalmente la considero una bellissima barca.


venerdì 6 marzo 2015

Boat Parking Port Land


Siamo nel Port Land a Hyères, Provence-Alpes-Côte d'Azur. Non c'è nulla di romantico come in un marina però forse è un po' più economico, credo che si risparmi soprattutto sulle antivegetative.
Qui ci sono le TARIFFE, annuali, mensili e settimanali. inclusi gli orari che permettono la messa in acqua istantanea. Le categorie vanno da meno di 6 metri fino a 9 metri.


giovedì 5 marzo 2015


Car-top Boat Park a Castiglione del Lago, pronti per il varo di MAE

Da un'immagine di Google Earth
Il varo di MAE non potrà essere che lì, a Castiglione del Lago, a fianco della darsena dove abbiamo tenuto per dieci anni le nostre barche. Lì c'è una sorta di "car-top boat park" perché c'è tutto quello che serve, il parcheggio per l'auto, il prato dove fare pic-nic, un piccolo pontile ed una specie di scivolo naturale. 
La data è prevista per l'inizio della nostra stagione velica, da fine marzo, presumibilmente l'ultimo fine settimana o, secondo il meteo, il primi giorni di aprile, durante la Pasqua. 


Non vedo l'ora, MAE è già pronta per partire!  
Il caldo sole di primavera, le lievi brezze che accarezzano dolcemente il lago, il fruscio della barca che scivola silenziosamente nell'acqua ...... cosa si può desiderare di più dalla vita.



martedì 3 marzo 2015

Affidamento in gestione Isola Polvese, son desto?


La vedete questa villa ducale, inclusi tutti gli annessi e il giardino del Porcinai?


E questo meraviglioso castello?


E tutto quello che c'è intorno?


Inclusi i moli ...


e la chiesetta?  Ebbene li danno in gestione alla mastodontica cifra di

10.000 € / anno + IVA

e c'è anche l'Ostello ad ancora meno (8000 €/ anno).



ENTRO IL 19 MARZO, No comment! Son desto?



Cartopping: protezione anticaduta per portatutto


Sia nella fase di carico che durante il trasporto, credo che sia indispensabile una protezione laterale sulle barre, anche se durante il viaggio la barca non si dovrebbe muovere grazie alle cinghie.
In ogni caso, visto che è stato molto semplice, ho preferito prendere delle precauzioni inserendo quattro piolini nei due portatutto, ovviamente quelli dalla parte del carico vanno inseriti successivamente alla sistemazione sul tetto dell'auto.


Non so se ci sono oggetti del genere disponibili come "optional" alle barre ma, considerato che ho pochissimo spazio a disposizione, ho preferito utilizzare viti, dadi e rondelle, nulla di più.


Il tubicino di plastica serve a proteggere la barca da eventuali danneggiamenti.





OMG: qualcuno ha perso la barca!



Dalla rivista Boating Magazine (22 ottobre 2014):
Trasportare la barca in completa sicurezza è di fondamentale importanza; mentre stai rimorchiando il tuo orgoglio e la tua gioia sul tetto della tua auto, devi essere assolutamente sicuro di non aver trascurato nulla e di sapere bene come fare. Il varo e l'alaggio sulla rampa sembrano molto più complicati del trasporto, tuttavia se non assicuri la tua barca in maniera corretta c'è una buona probabilità di non avere più una barca da varare quando si arriva alla rampa.

Via: Boatingmag


lunedì 2 marzo 2015

Come realizzare un "car-top boat park"

car-top boat park, adattato da rdn.bc.ca, Regional District of Nanaimo
Dopo anni di proposte di porti verdi e a secco ecco la novità, il "car-top boat park". Si tratterebbe, così come è stato proposto da alcuni residenti, abitanti nei pressi del Quennell Lake, di una piccola area attrezzata di un parcheggio, area di carico/ scarico, pontile e servizi per i car-topper.
Nella figura ho provveduto a semplificare e a tradurre le caratteristiche di progetto che sembra  molto interessante.
Il "car-top boat park" è il primo modello di approccio alla nautica, un sistema semplice ed economico per sviluppare il turismo nautico in ogni sua manifestazione e, indipendentemente dalla condizione economica e sociale, in modo ecologico e altamente compatibile con l'ambiente.
Ce ne vorrebbero a migliaia negli 8000 km delle nostre coste ma soprattutto anche nei nostri magnifici laghi e lungo i fiumi.
Come promesso qualche giorno fa, evito di fare ulteriori commenti su come si dovrebbe comportare la nostra classe dirigente, mi permetto solo di dare un piccolo consiglio su come potrebbero investire alcune e poche centinaia tra le migliaia di euro che l'Italia non riesce a spendere dei finanziamenti europei.
Evviva il car-topping!



domenica 1 marzo 2015

Hummer, a car-topped Passagemaker Dinghy

Dal sito di Hummer
Hummer è un bellissimo Passagemaker Dinghy autocostruito della Chesapeake Light Craft di cui giusto ieri ho pubblicato il CATALOGO.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3.56 m
Larghezza:  1.42 m
Pescaggio: 0.15 - 0.76 m
Peso: 41 kg
Peso trasportabile: 295 kg
Sup. velica: 7,2 mq

Dal sito di Hummer
Sul Sito di Hummer potete trovare informazioni, foto e come costruire questa bella barchetta a vela e a remi, nonché il sistema per trasportarla sul tetto dell'auto.
C'è anche un bel video sulla sua storia, assolutamente da vedere:


venerdì 27 febbraio 2015


mercoledì 25 febbraio 2015

Il tappetino per MAE e poi svernare


Ieri sera è arrivato il tappetino per MAE ed ho provveduto subito al suo montaggio, mi sembra molto pratico e utile.


Il sistema di fissaggio del tappetino è ad incastro, pertanto lo si può togliere e mettere in ogni momento.


Avevo già sistemato la barca per l'inverno quindi ho dovuto ritirarla su con il solito sistema, si appoggia al carrellino, stando ben attenti che sia fissato a terra, e poi la si fa ruotare su se stessa.


Così è pronta in un attimo per i lavori.


Terminato il montaggio del tappetino e l'aggiunta di un paio di fissadadi l'ho rimessa a dormire sotto le bici in attesa della primavera e del suo varo. Barca e bici, ma solo per fare passeggiatine.



martedì 24 febbraio 2015


lunedì 23 febbraio 2015

Venezia, vietati i natanti a remi, firma la petizione

Elena a Venezia, un bel po' di anni fa
A Venezia? Vietati i natanti a remi!, su questo articolo potrete trovare tutte le informazioni in merito a questa assurda vicenda e su come firmare la petizione.

Negli ultimi giorni, oltre ad avere la gioia di sistemare la nuova barchina, ho fatto un po' di manutenzione al blog riattivando i molti link interni che non erano più validi a causa della modifica dell'indirizzo e nell'occasione ho eliminato i post che trattavano di attualità ed i relativi commenti in merito alla nostra classe politica/ dirigenziale/ imprenditoriale. Ho deciso di non parlarne più, i fatti occorsi negli ultimi mesi mi hanno fatto riflettere e prendere questa decisione. Non faccio altre considerazioni, lascio ai molti esperti, forse troppi, questo ingrato compito. Mi sono ormai lasciato alle spalle da tempo le esperienze da voltastomaco e le relative rielaborazioni.


sabato 21 febbraio 2015

OCSG Winter Meet 2015 - Lake Windermere



A chance to catch up with friends on the wonderful banks of Lake Windermere. (Una chance da vivere assieme agli amici sulle splendide rive del Lago Windermere).

Chi non ha letto la mia traduzione di "Camping Out" non può capire quanto mi abbia fatto piacere vedere questo video girato dalla OCSG (Open Canoe Sailing Group) e poter finalmente rivivere non solo con l'immaginazione i luoghi e le esperienze con cui la British Canoe Association nel 1889 organizzò il suo secondo raduno. Unica differenza è che il raduno di allora si svolse in tenda, qui si sono ritrovati al Fallbarrow Hall, un "resort" che comunque rievoca quei tempi ed il Winderere Hotel citato nel libro.
Vi ripropongo qui la bozza della traduzione della sezione di interesse.

CAPITOLO IV. 

Con la British Canoe Association al Lago di Windermere.

Oh Windermere e le tue incantevoli magie! 
Non potrò mai dimenticare 
 le tue colline, i tuoi ruscelli, le tue piacevoli fattorie, 
 LA TUA PERENNE UMIDITA'! 
Ho visto molti luoghi piovosi, con clima equinoziale; Ma qui piove ora e poi, 
qui piove sempre! 
E' LA FINE DEL CANOISTA 

La base del campeggio del 1889 era situata a Beeholm, a sud di Waterhead, sul Lago di Windermere, sulla sponda opposta di Ambleside.
Il campeggio era molto bello, posto in un leggero declivio che si affacciava sul lago e protetto da alberi ad alto fusto. Poiché la sponda era rocciosa erano stati costruiti dei piccoli pontili di legno in modo da facilitare l'imbarco e lo sbarco dalle barche e la nuotata mattutina.
L'acqua del lago è così fredda che, alzandosi la mattina presto, ci vuole del tempo per stabilire se quella mattina non fosse troppo gelida per fare il bagno, o se si era preso troppo freddo per arrivare a riva, oppure se una nuotata a stomaco vuoto non sarebbe stata un male in generale e questa mattina in particolare.
In aggiunta allo shock di quanto sopra descritto, poiché era necessaria una zoppicante e dolorosa camminata sopra le pietre appuntite scrupolosamente distribuite sulla riva mentre l'acqua fredda si infiltrava lentamente nelle ossa, le probabilità di fare il bagno erano pressoché nulle, il che lasciava ai fuggitivi quella spiacevole sensazione di vile abbandono del dovere che prende il britannico che abbia rinunciato alla sua nuotata mattutina.
Dopo che furono costruite le passerelle questa lenta agonia non si rese più necessaria, al che la codardia divenne molto meno scusabile; il pigiama veniva risolutamente gettato al vento e poi via, una corsa lungo la passerella poiché, anche se l'acqua era sempre “più fredda che mai”, ogni partecipante sentiva che sarebbe stato disonorato prima della sua coscienza se non avesse tirato fuori il suo coraggio e fatto il grande passo.
Il Raduno ebbe un buon successo di partecipazione, perciò molte signore alloggiarono a Waterhead o nella Bee-Holm Farm; due di queste erano mogli, una delle quali in viaggio di nozze.
C'è sempre qualche uomo divertente al campo, così, naturalmente, di queste povere creature fu detto che erano venute al campo alla ricerca della felicità “canoabiale”
Le canoe sono state scaricate dai treni a Lakeside e, poiché il campo era all'altra estremità del lago, è stato necessario navigare a vela o a remi per raggiungerlo.
La fattoria di Beeholm ci ha fornito i latticini di sua produzione mentre per gli altri approvvigionamenti e generi alimentari ci servivamo ad Ambleside, il luogo più vicino; a questo scopo l'Associazione aveva noleggiato una grande barca a remi e l'attendente di campo è stato in grado di consegnare provviste, lettere e qualsiasi altra cosa fosse stata necessaria dal villaggio al campeggio e viceversa.
La vista dal campeggio, che comprendeva le Langdale Pikes e le altre colline circostanti, Waterhead, la casa di Mr. Mclver e il suo pontile, ed infine la parte bassa del lago, Lowood, la più amata dai novelli sposi.
Nonostante che nel corso delle due settimane che è durato il Raduno ci siano stati due giorni veramente belli, il Lake District ha confermato il suo carattere “abbondantemente piovoso”.
 Durante tutto il tempo la pioggia è stata frequente, fastidiosa e abbondante e in qualsiasi modo la si definisse semplicemente maledetta.
Fortunatamente la giornata più bella ha incontrato i favori della spedizione in carrozza che venne noleggiata per recarsi a Keswich; le piogge dei giorni precedenti avevano abbattuto le polveri e la giornata straordinariamente limpida dette la possibilità ai partecipanti di apprezzare le più attraenti località del Lake District.
E' stato un bello spettacolo vedere la flotta di canoe veleggiare verso Waterhead per raggiungere la carrozza che aspettava al Waterhead Hotel.
La bandiera del Club è stata issata sulla carrozza e il linguaggio pronunciato, naturalmente, è stato esclusivamente nautico.
Il conducente, ovviamente, non capiva quando gli veniva chiesto di far virare a babordo o a tribordo i suoi cavalli e c'è voluto un po' di tempo a fargli capire che “gettate l'ancora” significava che volevamo fermarci. E 'molto probabile che egli ci considerasse una nuova varietà di matti, per il vagabondare lungo la riva e con quel modo di parlare con termini marinareschi non così comune al lago quanto al mare.
Egli era forse più abituato al rumore discordante che al frastuono che facemmo noi con la tromba della carrozza poiché, avendo fatto pratica con questo strumento a turno tutti quanti alla quale avevamo chiamato in soccorso una trombetta Sixpenny, avessimo stabilito il record nel Lake District.
Dopo una piacevole gita in carrozza attraverso uno scenario incantevole, la Royal Oak a Keswick ci ha servito un ottimo pranzo; dopo di che abbiamo passeggiato nei dintorni; molti di noi hanno speso le loro energie ad acquistare le matite Keswick con impressi i nomi dell'acquirente, o di amici a casa.
Abbiamo suonato e cantato per diverse serate in campeggio, il suono del banjo e bravi canterini venivano proposti a richiesta.
Nel tendone del Comitato organizzatore c'era un pianoforte e sono stati organizzati ben due concerti ad uno dei quali sono stati invitati anche ospiti e turisti presenti nei dintorni; le performance vocali e strumentali sono state così lodevoli che hanno meritato una menzione nella stampa locale.
Dopo il concerto, una delle due spose ha mostrato ai presenti i gagliardetti delle regate che erano state tenute e, anche se in questi raduni le regate non sono una peculiarità, alcune ne erano state organizzate e realizzate. Due serate sono state animate sotto il tendone con il proiettore di diapositive che mostravano le crociere in canoa. Una serata è stata dedicata ad una cena conviviale tra i membri ed i loro amici, tenutasi al Waterhead Hotel; dopodiché le barche, illuminate da lanterne cinesi, hanno navigato a vela e a remi tra Ambleside ed il campeggio.
Il grazioso effetto è stato poi testimoniato da una gran parte della popolazione circostante. Sono state effettuate anche processioni di canoe ed evoluzioni, tutti assieme in mezzo al lago, con canti e cori, fino a che le barche illuminate non sono tornate al campeggio. Nel corso della riunione annuale dell'Associazione Mr. R.M. Richardson è stato nominato Vice Commodoro; e sono stati valutati diversi luoghi per l'incontro del prossimo anno: Dopo la riunione i membri hanno fatto una foto di gruppo per il nuovo Year-Book. Quando è arrivato il momento di congedarsi dal nostro piacevole campeggio è stato concordato che incontri del genere sono il modo migliore di spendere le proprie vacanze e con Black-eyed Susan abbiamo urlato:

 "Ci incontreremo di nuovo di sicuro."




venerdì 20 febbraio 2015

MAE con i tubolari, o senza?


Il Breeze 10 Sail Kit della Walkerbay 10 è corredato anche dei tubolari. Ci ho messo circa un'oretta per montarli, anche se all'incontrario perché le scritte sono venute sotto, ma con l'avvitatore elettrico credo che ci si metta meno di venti minuti. Questa opzione permette di aggiungere una persona alle tre trasportabili senza tubolari in più garantisce una maggiore sicurezza nella navigazione.


Non sono male, l'unico dubbio che mi assale è che per fare cartopping bisogna sgonfiarli perciò vanno lasciati penzoloni sul bordo della barca perché fissati grazie a delle viti. Vedremo, così era senza tubolari in formato "dinghy".


Insomma, un dubbio amletico, li metto o non li metto? Forse all'occorrenza, quando c'è molto vento e quando saremo di nuovo tutti e quattro insieme a navigare, portarseli dietro con un cacciavite e il gonfiatore non costa nulla.



giovedì 19 febbraio 2015

Cartopping, come fare da soli


Stamani ero da solo ma oggi Elena mi ha potuto fotografare mentre scaricavo la barca dall'auto perciò ho potuto immortalare la sequenza dell'operazione, che è velocissima e nient'affatto faticosa. Ovviamente per il carico basta fare all'incontrario e osservate bene che il trucco è tutto nel carrellino che permette una semplice rotazione della barca. Non dimenticate che il carrellino deve essere bloccato con un peso e deve essere tassativamente smontabile per poterlo caricare nell'auto assieme alle attrezzature della barca.
Qualora l'auto fosse più alta basta mettere qualcosa sotto le ruote del carrellino o sfruttare l'alzata di un marciapiede.


Ecco la sequenza completa.



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