sabato 28 maggio 2011


venerdì 27 maggio 2011

Rialberare, che fatica!


Giornata durissima e faticosa, sotto 35°C in pieno sole dalle 15.30 alle 19, "il 26 di maggio!!!". Nel tirare su l'albero si è piegata una vite dell'arridatoio, fortuna che l'abbiamo potuto ricomprare (21€ è il suo prezzo), ora è tutto a posto.



Ieri più che mai questo interrogativo ha pervaso i miei pensieri. Un lavoretto che non doveva durare più di un'oretta ci ha impegnato per tre ore sotto un sole cocente ed insopportabile. L'alberatura non è un qualcosa di automatico, si va a posizionare un albero che, oltre ad essere fissato, deve essere regolato in sicurezza. Probabilmente se non fosse successo l'inconveniente della vite piegata ci avremmo messo molto meno, ma... cose che succedono, un attimo di distrazione nel non aver visto l'arridatoio mal posizionato sull'occhione ed è bastata la forza dell'albero che si issava a piegare la vite. Certo è che quando mi si rimprovera di non essere un vero carrellatore forse non si capisce che, in questo caso, ci si trova di fronte ad un bivio: o si sceglie di tenere la barca sostanzialmente in un posto, sul carrello o in acqua, tutta attrezzata e la si usa come minimo sei mesi, oppure la si arma e la si disarma per le vacanze in crociera. Questi due mi sembra che siano i casi più realisticamente e frequentemente attuati. Decisamente quindi, secondo me, è molto impegnativa l'idea di armarla e disarmarla per più di qualche volta l'anno. E credo di essere onesto se asserisco che  il VIKO 20 è uno dei cabinati più semplici da gestire perché è relativamente piccolo ed i pesi in gioco sono inferiori alle sorelline maggiori. Ovviamente poi si può fare tutto, i regatanti ne sanno qualcosa, loro armano e disarmano, probabilmente, anche una decina di volte l'anno ma una cosa è lo sport, un'altra è il diporto nautico, il divertimento o lo svago. Insomma tirate voi le conclusioni, se vi va.


Dimenticavo, sistemato anche il motore dopo il rimessaggio.

Elena, fino a quando mi sopporterà?


lunedì 23 maggio 2011

Clodia, oltre la Manica lungo i fiumi della Francia


Visualizza Man on the River in una mappa di dimensioni maggiori

Il viaggio di Man of the River, dopo il coraggioso attraversamento della Manica, prosegue lungo i fiumi della Francia, tra chiuse  e luoghi spettacolari. Nel sito Man of the River potrete trovare gli aggiornamenti sulle ultime due tappe, veramente bello ed emozionante seguire questo viaggio.

Dal sito Manoftheriver

L'ultimo video caricato sul canale di Youtube di Man of the River:



Qui si vede Francesco, un amico del Piviere che con questa barca storica e significativa per la nautica da diporto italiana si è girato mezzo Mediterraneo, che rema assieme a Bruno, da Riversidestories


Francesco and Bruno on Clodia from Fine Schaumburg on Vimeo.


domenica 22 maggio 2011


Hurley Silhouette, una bella barchetta d'epoca

Un Hurley Silhouette vicino ad Aspirina
Ne avevamo già parlato in precedenza di questa bella barchetta d'epoca, Vi presento Leonora, tanto che quando l'ho vista ormeggiata nello stesso pontile di Aspirina l'ho riconosciuta subito e ne sono rimasto affascinato.


Questo modello dovrebbe essere, come dichiarato nel Silhouette Owner's International Association, un Silhouette MKIII, progettato da Robert Tucker. Vi ricordo anche un bel blog già citato nel precedente post: Hurley Silhouette ed uno nuovo, il blog di una Silhouette di nome Misty.
Eccovi una brochure dell'epoca trovata in rete, dal blog Bill's Log che ne fa una interessante recensione:

Dal sito Bill's Log

Un video di un Hurley Silhouette in navigazione:




sabato 21 maggio 2011

Oblò nuovi ed antivegetativa


Valeva proprio la pena spendere poco più di cento euro e rifare gli oblò nuovi, sono veramente belli e ben fatti.


E dopo più di tre anni c'era bisogno di una bella rinfrescata di antivegetativa.


Insomma, la nostra barchina ora abbaglia, LINK alla fotogallery completa.


Giovedì si rialbera e si mette il motore. Prossimo lavoro, un bel cagnaro per proteggerla dagli agenti atmosferici.


giovedì 19 maggio 2011



La Nordica con il carrello

Midget 20 in vendita dal sito Trademe
Abbiamo parlato della sorellina minore, la Lynaes 14' o Nordica 16' per i canadesi, ed avendola trovata in rete posizionata sul suo bel carrello non ho potuto fare a meno di ricordarla. Credo che non ci sia un motivo particolare nel decidersi di acquistare una barca del genere se non per il fatto che ha un fascino irresistibile, è veramente molto bella. Secondo dove è stata costruita è stata soprannominata in vari modi, Midget 20', Nautica 20' oppure Halman 20' ma il maggior numero di informazioni si trovano sul sito Nordicaboats

Dal sito Nordicaboats
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza F.T.: 5.95 m
Larghezza: 2.38 m
Pescaggio: 1 m
Peso a vuoto: 1143 kg
Peso chiglia: 462 kg
Sup. velica 17.4 mq

Dal sito Nordicaboats

E' stupenda questa barca!

Midget 20 in vendita dal sito Trademe


mercoledì 18 maggio 2011

La nebbia scozzese di un certo MacGregor

Dal sito Intheboatshed
Un noto scrittore e giornalista statunitense asseriva che "congratularsi vuol dire esprimere con garbo la propria invidia". Allora non posso far altro che congratularmi nei confronti del produttore e dell'armatore di questa meravigliosa Scotch Mist che ha vinto il premio Boatbuilding Watercraft 2007. Sul sito Intheboatshed potrete trovare tutte le informazioni e foto su questo evento. Che dire, aveva ragione quel tale Ambrose Bierce, sono un invidioso, ma come si fa a non esserlo per una barca così.

Dal sito Intheboatshed


martedì 17 maggio 2011

Cappottina Spray Hood per i nostri piccoli velieri

Dal sito Saillant-Watersport
Era scomparsa dal web questa bella cappottina Spray Hood che Deltania France offriva al modico prezzo di 590€, probabilmente prodotta dalla stessa Navikom assieme al Lazy Bag, e che oggi viene riproposta dal concessionario olandese della Viko Yachts, Saillant-Watersport.

Dal sito Saillant-Watersport
Spero che il prezzo sia rimasto invariato perché è molto interessante. Nelle foto potrete osservare che viene proposto il cagnaro ed il teak in pozzetto, ma non so a quale prezzo.


ARBIT, il recupero delle barche interne del Trasimeno

Dal sito Associazione ARBIT
Le barche da pesca del Lago Trasimeno sono qualcosa di unico e speciale tanto che si può tranquillamente affermare che loro stesse caratterizzano il luogo, un po' come le gondole a Venezia. Da qualche anno si è costituita l'Associazione ARBIT, promossa da Guido Materazzi, noto artigiano di Castiglione del Lago che intende valorizzarne la tradizione e salvaguardarne il valore, e sono in molti che hanno dato consenso a questa bellissima iniziativa. Tempo fa la Provincia di Perugia aveva emesso un bando di idee per poter sfruttare aree e strutture dell'Isola Polvese, oltre la già ben nota Scuola di Vela. Bé, non persi tempo e gli suggerii che sarebbe stato fantastico aprire una scuola di progettazione e realizzazione di barche tradizionali del lago sfruttando la competenza degli artigiani del luogo. 
Mi sarei aspettato almeno un "grazie, ci penseremo", ma non mi hanno risposto. Comunque e nonostante ciò io continuo a sperare che un giorno almeno una piccola parte di quel fiume di denaro inutilizzato o mal speso dell'Europa Comunitaria possa arrivare a sostenere queste iniziative così importanti e lodevoli per la nostra cultura e tradizione.

Queste sono solo alcune delle iniziative che intende promuovere ARBIT, sosteniamoli!
  • Censire tutte le barche tradizionali presenti in navigazione sul lago Trasimeno, al fine di riprodurne disegni e piani di costruzione e creare un archivio dei modelli più rappresentativi. 
  • Creare, all’interno dei porti turistici, delle aree dedicate esclusivamente all’ormeggio delle barche tradizionali, per incentivarne l’utilizzo e per conservare il patrimonio paesaggistico che ne deriva. 
  • Realizzare un cantiere nautico dove sia possibile progettare e costruire barche tipiche del Trasimeno nuove, restaurare e mantenere quelle vecchie, compresi tutti i componenti ed accessori relativi. 
  • Salvaguardare e diffondere il linguaggio e la nomenclatura delle barche tipiche del Trasimeno e delle attività connesse ad esse, come già sostenuto e valorizzato dall’atlante linguistico dei laghi italiani (ALLI) usandolo e pubblicizzandolo ogni qual volta si tratti l’argomento. 
  • Promuovere corsi all’interno delle scuole e non, per insegnare la cultura nautica legata al Trasimeno ed al suo ambiente e dare ospitalità a scuole o singoli studenti che volessero frequentare corsi di formazione a vari livelli nel cantiere nautico. 
  • Programmare manifestazioni ed eventi per promuovere la nautica tradizionale del Trasimeno, offrendo non solo emozioni legate alla comunicazione, ma la possibilità materiale di provare ad “andare per lago” per vivere concretamente l’esperienza della navigazione ( ad esempio la navigazione a remi tipica del Trasimeno, ecc.).
Dimenticavo, c'è anche una bella foto fatta da me una delle ultime volte che sono andato al lago.




domenica 15 maggio 2011

Le fantastiche avventure di una barca di nome Crusoe

Dal sito Crusoecraft

Ne fa una bella recensione Smalltrimarans, quindi come al solito non mi dilungo, voglio solo aggiungere che mi piace parecchio la soluzione da "campeggio nautico" di questo bel trimarano chiamato Crusoe, soluzione a cui ho pensato spesso tanto che in questo caso mi sembra molto ben curata anche dal punto di vista estetico e del design, veramente bravi!

Dal sito Crusoecraft

In questo LINK ci sono descritte tutte le caratteristiche dimensionali del carrello, e qui c'è la BROCHURE del trimarano. Insomma, un'altra risposta intelligente ai problemi della nautica e godetevi il sito della Crusoecraft, è molto bello.





sabato 14 maggio 2011

Finalmente pronta!

Aspirina quasi pronta per essere rimessa in acqua
Finalmente i lavori sono quasi terminati:
  • antivegetativa
  • oblò nuovi (spessi più del doppio)
  • pulizia carena
  • rimessaggio completo motore
Veramente bella Aspirina, anche sul carrello. Il Trasimeno oggi pomeriggio, come sempre, era bellissimo, mi sembra fossimo bel oltre i 12 nodi di vento:

In lontananza il Campionato Nazionale Classe FUN a Passignano
La mia sposina
Meteor in uscita con un bel venticello ideale!
Noi!


mercoledì 11 maggio 2011

Cinque regole essenziali per la sicurezza in barca

Da BoatsafeBlog

(Liberamente tradotto, interpretato ed integrato dal sottoscritto da Boatsafeblog)

La scorsa settimana c'è stata molta tensione nella regione di Long Island, N.Y., perché la Guardia Costiera aveva cercato tutta la notte un probabile surfista scomparso. Erano state trovate le sue attrezzature in mare ma del surfista nemmeno l'ombra finché non hanno mostrato in TV l'attrezzatura recuperata; poco dopo il surfista ha telefonato dicendo che era a casa e stava bene.
Nella regione di Long Island si trovano spesso barche abbandonate o alla deriva, e se in questo caso è finita bene, dice il Comandante della Guardia Costiera, a volte tutto ciò finisce in tragedia. Se c'è anche una sola possibilità che qualcuno sia in acqua devono assolutamente iniziare le ricerche, ma per facilitare il lavoro dei soccorritori suggeriamo cinque semplici e fondamentali regole:

Indossate un giubbotto di salvataggio : indossare correttamente un giubbotto di salvataggio omologato è il modo più semplice per aumentare le vostre possibilità di sopravvivenza dopo un incidente. Questo vale per qualsiasi forma di sport acquatici, dal kayak alla vela.

Fate un piano di navigazione : questo piano di navigazione consiste semplicemente di dire a qualcuno dove state andando e quando si pensa di tornare, così nel caso voi non tornaste, i soccorritori hanno un'idea di dove andare a cercarvi.

Marchiate vostra attrezzatura : questo aspetto è spesso trascurato dai diportisti poco esperti, ma se si utilizza inchiostro indelebile indicando un indirizzo e numero di telefono su pagaie, vele, canoe e kayak, scafi, gli armatori possono essere chiamati immediatamente in modo da evitare inutili e dannose perdite di tempo. 

Portatevi sempre dietro le dotazioni di sicurezza previste : portate fiaccole, dispositivi di segnalazione acustica, specchi di segnalazione, radio VHF o un telefono cellulare, etc. Non è difficile immaginare che, quando il vento soffia forte, è improbabile sentire una voce per quanto possente in mare, e in quei momenti razzi e dispositivi acustici possono essere utilissimi.

Frequenta un corso di sicurezza della navigazione : Quasi tutti i principianti degli sport nautici, per la fretta di divertirsi e/ o utilizzare la loro barca, dimenticano che prima di utilizzarla dovrebbero aver imparato come funziona e come comportarsi in caso di pericolo. E' quindi necessario ed indispensabile fare un corso di sicurezza della navigazione per evitare di ritrovarsi in situazioni di pericolo.

Vi consiglio vivamente di guardare questo video:


Quando si dice "porto verde"


Visualizzazione ingrandita della mappa

Eccovi un porto verde, ne abbiamo parlato tanto, il Colico Vela Club ce ne offre un bell'esempio da imitare. Di seguito la planimetria della struttura completa, dotato di rimessaggio a secco delle barche recintato, magazzino e ricezione, parcheggio auto, scivolo di alaggio/ varo ed infine spiaggia.

Dal sito ColicoVelaClub

Questa piccola struttura prevede di ospitare principalmente derive, ma con l'ausilio di mezzi meccanici quali carrelli motorizzati o trattorini potrebbero essere movimentate barche di dimensioni superiori.

Dal sito Gattanella Rimorchi


martedì 10 maggio 2011

London to Istanbul 2011, Clodia ha attraversato la Manica



E' ricominciata alla grande la meravigliosa avventura di Giacomo de Stefano, Man of the River: l'attraversamento del Canale della Manica. Clodia ha dimostrato tutte le sue doti marine mantenendo un'ottima media, 35 miglia in sole 9 ore! Dalle coste europee il viaggio proseguirà risalendo i canali francesi fino a Strasburgo, si immetterà prima nel fiume Reno verso Norimberga e successivamente nel Danubio dove sfocerà nel Mar Nero per raggiungere Istanbul. Un viaggio fantastico attraverso il cuore, la natura e la cultura europea che vi invito caldamente a seguire nel loro sito. Buon vento Giacomo, Bruno e Josephine .

Dal sito Man of the River


SailonBike Tour a Sanremo con il Twiner


Ho scritto niente meno che al più grande degli architetti navali, J.M..Finot, per chiedergli se l'idea di fare "SailonBike" con il suo bellissimo ed innovativo Twiner, prodotto dal cantiere 2Win, potesse essere valida, lui mi ha gentilmente risposto che era pienamente d'accordo, insomma mi ha incoraggiato. Ho realizzato quindi, per questo piccolo dinghy a vela e la bici, uno dei più bei Tour immaginabili, tra la Pista Ciclabile del Ponente e la Riviera Ligure.

Dal sito del produttore, 2Win
Se per la normativa francese le caratteristiche del Twiner solo l'ideale per il trasporto con la bici, per l'Italia siamo leggermente fuori da limiti. Inoltre, considerato che il Twiner ha una capacità di carico di 150 kg è anche possibile trasportare il bagaglio durante la navigazione di ritorno, inclusi la bici ed il trolley ripiegati, ovviamente dopo averli adeguatamente fissati a prua. Tutto ciò nonostante che il Twiner abbia un peso totale di soli 45 kg!
Come bici sceglierei una Dahon VitesseP18, ripiegabile e del peso di circa 13 kg. Questa piccola bici da strada permette di contenere la lunghezza del "treno", sia per le sue dimensioni ridotte sia per il fatto la barca potrebbe essere sovrapposta alla ruota posteriore fino al sellino.
Il trolley più adatto per il Twiner, rimanendo nei prodotti francesi, sembra essere lo Spot-Shuttle, già utilizzato per il trasporto delle canoe. Lo Spot-Shuttle pesa circa 11 kg.

Dal sito Spot-Shuttle
Che dire, fantastico!
Ecco un Twiner che già  naviga non lontano dal nostro Tour:




giovedì 5 maggio 2011


mercoledì 4 maggio 2011

Pabouk Love, Coup de Coeur

Dal sito Pabouk
E' meraviglioso questo piccolo catboat costruito in Bretagna in un atelier, l'Atelier Pabouk, che mi fa morire di invidia per dove è collocato, per cosa fanno e per come lo fanno. E se "Love" come "Amore" è il nome che contraddistingue questo veliero ritengo che non poteva essere scelto di meglio. Avevamo già parlato del Pabouk 260 e delle sue caratteristiche innovative coniugate con la tradizione, lo stesso vale per il modello cabinato "Love" con il suo peso relativamente contenuto e la sua stabilità grazie al "water ballast", ma come è ben identificato nella rivista "Voile et Voilier" il Pabouk Love è di per se stesso "un mondo", un qualcosa a se stante che si contraddistingue da tutti gli altri, insomma brilla di luce propria. Nel sito Pabouk potrete trovare tutte le informazioni possibili, caratteristiche, foto, video e il suo prezzo che si aggira intorno ai 20000 €, che mi sembra veramente onesto.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.85 m
Larghezza: 2.20 m
Pescaggio: 0.81 m
Peso a vuoto: 300 kg
Superficie velica: 23 mq
Se osservate attentamente le sue caratteristiche tecniche vi accorgerete di quanto questa barca sia fantastica, soprattutto come veliero carrellabile. Ritengo che sia uno dei miei "pochi" velieri ideali.

Dal sito Pabouk
Un bel video di presentazione:




lunedì 2 maggio 2011

Coupe Atlantique 2011

In vendita, dal sito dell'Ascapcorse
Solo per i mitici Corsaire e CapCorse nella meravigliosa cornice del Golfo di Morbihan, all'Ile de Ré, si terrà dall'11 al 13 giugno la 3° edizione della Coppa Atlantica. Partecipare ad un evento del genere deve essere una esperienza fantastica, quasi quasi mi compro questo bellissimo CapCorse in vendita nel sito dell'Ascapcorse per soli 3500 € e ci vado. E' bellissimo!

Sono già on-line tutti i percorsi: LINK




domenica 1 maggio 2011



venerdì 29 aprile 2011


martedì 26 aprile 2011

La Brezza 22 in un porto spiaggia

Dal blog di Giuseppe, La mia barca: Brezza 22
Che la Brezza 22 del Centro Nautico Adriatico sia un'ottima barca non ci sono dubbi, ma vederla attrezzata con il suo carrello motorizzato in un porto spiaggia fa veramente una bellissima impressione. Tutte le informazioni su questo veliero carrellabile e molto di più le potrete trovare nel blog di Giuseppe, La mia barca: Brezza 22.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 6.50 m
Larghezza: 2.50 m
Immersione: 0.22/ 1.47 m
Peso: 800 kg
Sup. velica: 22 mq
Non dico altro perché tutto quello che c'è da sapere lo potrete trovare nei link che vi ho indicato, l'unica cosa che posso aggiungere è che la Brezza 22 è una barca che consiglierei a chiunque.
Questo è un bel video di una Brezza 22 in navigazione:


Osservando il porto spiaggia nella foto mi viene da pensare che con tutte le coste che abbiamo, possibile che non si riesca ad istituzionalizzare la presenza anche di queste strutture? Tra l'altro libererebbero tanti posti inutilmente occupati nei marina che potrebbero ospitare solo barche ben più grandi o quelle in transito.

Un porto spiaggia situato nella costa adriatica

lunedì 25 aprile 2011

Sailing Nordic Waters


(By Mikael Sundeback, WindRider Sweden, liberamente tradotto ed interpretato da me medesimo: LINK)

Siamo tutti a conoscenza del fatto che il popolo scandinavo ha navigato e solcato gli oceani fin dagli albori dell’umanità anche con mezzi estremamente primitivi. Oggi navigare in Svezia, Norvegia e Danimarca è diventato molto più semplice e cavalcare le onde dell’oceano è sicuramente più piacevole di allora.

Se noleggiate un Windrider 17 a vela lungo la costa occidentale della Svezia in una limpida giornata estiva vi potrete trovare in mezzo a tanti amici in barca a vivere una splendida avventura. Infatti, durante l’alta stagione, ci si può aspettare di vedere barche assolutamente ovunque come prova dell’amore per l’acqua dei popoli scandinavi, dai traghetti d’altura ai motoscafi, dalle barche a vela da regata alle canoe, fino a vecchie barche d’epoca di ogni dimensione.

Recentemente, anche in queste latitudini, abbiamo notato un crescente interesse verso i multiscafi, una tipologia di barca che fino a poco tempo fa era rimasta in qualche modo estranea alla mentalità conservatrice dei navigatori scandinavi. I vantaggi che i trimarani Windrider offrono, tra cui la facilità di gestione, la carrellabilità, il divertimento, l’economicità e la versatilità hanno fatto sì che diventassero molto popolari anche qui.

Se si va parecchio indietro nel tempo si scopre che fu l’avvento dei Vichinghi ad allargare gli orizzonti ai nostri antenati nordici che, pur non amando particolarmente la navigazione, inventarono tecniche e tecnologie per affrontare il mare ancor oggi utilizzate dai nostri marinai. Allora questa tecnica veniva utilizzata quasi esclusivamente per scopi militari mentre i pescatori rimanevano sostanzialmente attaccati alla terra. E rimanendo in tema di come guadagnarsi da vivere certamente la zona intorno a Smögen non era nota per il suo clima mite, le barche operavano in condizioni estremamente critiche a causa del freddo, del ghiaccio e della neve anche se la Corrente del Golfo riesce a regalarci condizioni molto più accettabili che in altri luoghi situati più a nord, ove sono presenti solo orsi polari. L’era moderna non ha ancora cambiato queste condizioni climatiche e le attrezzature delle barche da diporto devono avere caratteristiche di resistenza ben superiori a quelle che navigano più a sud, come ai vecchi tempi e, anche se non ci sono pericoli, navigare lungo le coste della Norvegia settentrionale, per esempio, non è per i deboli di cuore, neanche in estate.


La cosa migliore da fare per navigare in queste acque è di far parte di una spedizione con marinai esperti. L’anno scorso abbiamo venduto un Windrider 17 ad un abitante della zona che ci ha promesso di segnalarci le sue prestazioni in queste condizioni ma noi non ci siamo preoccupati del fatto che il Windrider 17 non abbia soddisfatto le sue aspettative.


Quindi se la stagione di vela della Scandinavia è più breve rispetto a quella del Mediterraneo certamente può essere compensata con l’intensità e lo stile. Le acque poco profonde e rocciose degli arcipelaghi scandinavi non si prestano ai mega-yacht o alle dimensioni dei multiscafi che si vedono ai Caraibi e stiamo osservando un cambiamento di mentalità rispetto a qualche anno fa. Un 30 piedi, oggi, è considerata una piccola imbarcazione e difficilmente trova posto in un marina a buon mercato, o perlomeno a condizioni tali da essere sopportate da una famiglia media. I fabbricanti di yacht costruiscono solo grandi barche e il mercato delle barche piccole è andato progressivamente a scomparire, tanto che è diventato estremamente difficile trovare imbarcazioni che possano far divertire le famiglie in semplicità ed economia.

Questa è stata la sfida di Windrider, offrire un trimarano semplice, sicuro, veloce, divertente ed adatto alla famiglia e per esplorazioni lungo costa. Windrider ha coniugato in maniera esemplare libertà nella navigazione con la velocità e la facilità di utilizzo e con ciò ha salvato le anime inquiete degli amanti della navigazione a vela. Per quanto riguarda le avventure sulle lunghe distanze possiamo aggiungere che da queste parti abbiamo sempre avuto la nostra bella costa, la più lunga d’Europa, e non è certo un problema trovare luoghi meravigliosi ove navigare, anche in rive straniere fino al Mar Baltico, il Nord della Germania, oppure le coste finlandesi o l’isola svedese di Gotlnad.

Armati di EPIRB e attrezzature di soccorso, con tempo stabile e prevedibile, è possibile con un Windrider 17 attraversare il Baltico, in Estonia, Lettonia e la Lituania. Ma se siamo nello Smålandshavet e vogliamo esplorare i fiordi norvegesi o navigare da un'isola all'altra della costa occidentale della Svezia, vicino Smögen, ebbene sappiate che questo è il sogno di ogni velista scandinavo. Allontanarsi da tutti, trovare una baia isolata e semplicemente rilassarsi, godersi un pic-nic sulle rocce ed abbandonarsi sopra i trampolini durante le notti d'estate che non finiscono mai. Sei libero di andare in qualsiasi isola di tua scelta ed immergerti nella natura incontaminata che ti offrono gli arcipelaghi della Svezia, rispettando i regolamenti del parco ed alla fine, perché no, portarsi a casa i frutti di mare freschi appena pescati dagli abitanti del luogo.

I sogni spesso si perdono tra i rumori e la confusione, ma se tu lascerai la Svezia dopo essere stato al comando di un Windrider 17 al WindRider Basecamp Hasselösund ebbene questo sogno tornerà sempre chiaro e limpido con la voglia e la promessa di tornare in un luogo in cui il tempo rallenta, la tua scala di valori torna a proporzioni umane in modo tale che tutto il fascino di vivere la vela è più che eloquente. Come stanno scoprendo molti scandinavi l’amore per i loro Windriders è destinato a durare.

Ecco dove siamo:


Un bel video di un Windrider che naviga nelle acque svedesi di Kungsbacka:


venerdì 22 aprile 2011

Pinkie di International Marine in favore della lotta contro il cancro

Dal sito WWPottersowwers
E' l'ultima variante della meglio conosciuta West Wight Potter 15', questa meravigliosa barchina a vela cabinata di soli 15 piedi. Ho sempre avuto un debole per lei, ma così è troppo, me ne sono innamorato appena l'ho vista! Pinkie è stata esposta al Strictly Sail Show Boat Pacific a Oakland, California dal 14 Aprile al 17 aprile 2011. Il primo modello è stato messo all'asta a favore del Breast Cancer Fund, per la lotta contro il cancro al seno nelle donne. 

Da Neversealand

giovedì 21 aprile 2011

Il futuro dei giubbotti di salvataggio

Sembra che verranno sostituiti da semplici magliette "gonfiabili" come questa i futuri giubbotti di salvataggio, attualmente molto ingombranti ed antiestetici. Mi piacerebbe proprio provarne uno, speriamo che arrivino presto anche in Italia. Info: LINK. Ecco il video per vedere come funzionano:



Colgo l'occasione per invitare tutti ad indossarli:

Da Boatsafeblog
Fonte: Dailyboater


mercoledì 20 aprile 2011

Giornata Mondiale della Terra 2011

Ciascuno di noi è invitato a partecipare per il giorno 22 aprile alle celebrazioni della Giornata Mondiale della Terra 2011, l’Earth Day 2011. L’edizione di quest'anno sarà organizzata attorno al "Miliardo di azioni verdi”, impegni di singoli cittadini, associazioni, aziende, Enti e Governi che puntano a migliorare la vita in maniera sostenibile. L’obiettivo è di far registrare un miliardo di azioni prima del Summit della Terra che si terrà dal 14 al 16 maggio 2012 a Rio de Janeiro in Brasile, per sensibilizzare i Governi che parteciperanno a questo  appuntamento. In Italia è stata avviata anche una campagna chiamata “Azioni del Buon Senso“, l’insieme di azioni che ognuno di noi può compiere quotidianamente per dimostrare il proprio amore per la natura e per il Pianeta che lo ospita. Chiunque può registrare la propria azione direttamente dal sito della Giornata Mondiale della Terra, sul link azioni del Buon Senso, prendendo un impegno concreto che permetta di migliorare l’ambiente. La Giornata mondiale della Terra fu celebrata a livello internazionale per la prima volta il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta. Le Nazioni Unite ricordano ogni anno questa festa il 22 aprile. La festività è riconosciuta da ben 190 nazioni e viene celebrata da quasi mezzo miliardo di persone. Info: LINK





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