sabato 12 novembre 2011


venerdì 11 novembre 2011


giovedì 10 novembre 2011

I primi 50 anni di Happy Cat



Una bella storia di attaccamento e di grande passione verso ciò che si è realizzato con il proprio lavoro. Da guardare, anche se non si comprendono le parole valgono le immagini.



mercoledì 9 novembre 2011

Camping Out with the British Canoe Association


E' assolutamente da leggere questo piccolo libro pubblicato nel 1891 a Liverpool dalla British Canoe Association. Nel tradurre le poche pagine che vi propongo di seguito la memoria è ritornata al libro preferito della mia fanciullezza, "Scouting for Boys" di Robert Baden Powell, il fondatore dello scoutismo, movimento a cui ho aderito fino all'età di trent'anni, momento della nascita dei miei due figli.
Purtroppo sono più di dieci anni che non parlo inglese, lingua che invece mi ha aiutato tantissimo nella mia carriera lavorativa, e non ho potuto tradurvelo tutto a causa del tempo che mi occorrerebbe anche se mi sarebbe piaciuto, questo libro è veramente bello e lo spirito dei "canoisti a vela" della fine dell'ottocento si avvicina molto al nostro modo di concepire la nautica. Buona lettura!

CAMPING OUT
with the
BRITISH CANOE ASSOCIATION

PREFAZIONE 
Questo piccolo libro deve la sua origine agli appunti scritti dall’autore nel corso di due Conferenze tenute dalla British Canoe Association. Quanto raccolto durante queste manifestazioni ha evidenziato una tale passione verso il campeggio nautico da parte di questo gruppo di amici tanto da incoraggiare la redazione di questo piccolo libro. In un primo momento l'intenzione era quella di limitarne la pubblicazione ad un gruppo ristretto di persone, ma il successo che ha sviluppato l’originaltà di queste note ha portato alla decisione di mettere qualche copia in vendita. Ovviamente, per una produzione così modesta, non aspiriamo ad una frenetica richiesta da parte dei lettori. Le illustrazioni, salvo qualche eccezione, sono o fotografie scattate dall'autore, o degli schizzi fatti da lui stesso. Si coglie l'occasione per ringraziare l’ amica M.W e il signor A. Fownes che hanno collaborato alla stesura dei bozzetti. Nonostante l'origine umile di questa appassionata trascrittura, certamente frettolosa nella sua preparazione, l’autore confida in una critica del tutto paragonabile a cui vengono sottomesse produzioni letterarie ben più pretenziose. Come gli argomenti che vi vengono trattati, questo libro è poco profondo, non tratta di carichi preziosi, non percorre grandi distanze, piuttosto richiede buon vento e bel tempo, con prudenza non ambisce a navigazioni ambiziose: "Più grande è l’imbarcazione maggiore è la possibilità di avventurarsi, ma altrettanto minore è la possibilità di avvicinarsi a riva".  Se, tuttavia, questi modesti appunti, mostrando le gioie trascorse dai nostri amici in barca, trasferiscono ad altri l’interesse per il nostro glorioso sport allora verrà soddisfatto lo scopo principale dell’autore. La mia speranza, è che i membri della British Canoe Association considerino questa pubblicazione come un tentativo per promuovere la loro causa.

The Rear Commodore. Liverpool, 1891. 


Foto tratta da Camping Out

lunedì 7 novembre 2011

Big Dummy, trekking velonautico e mobilità sostenibile

Dal sito Xtracycle

Il Big Dummy mi sembra un'ottima soluzione per praticare trekking velonautico portandosi dietro sailyak, tenda e tutto l'occorrente per fare tanto sport e vacanze indimenticabili tra terra e mare, sotto il cielo del nostro meraviglioso paese. Il rappresentate per l'Italia di Xtracycle è Veloplissé che non è neanche tanto lontano da casa mia, in Toscana.
Occorrono una bici cargo tipo la Surly Bikes, il Big Dummy con pianale e borsoni, un sailyak Hobie Mirage i9S con kit vela, una Ferrino per esempio, insomma tutto quello che serve per viaggiare e tanta voglia di divertirsi con poco.

Hobie Mirage i9S, da Sail Magazine
Ed ecco l'immagine del suo borsone:

Borsone dell' Hobie Mirage i9S, da Sail Magazine
Anche questo Xtracycke Wide Loader potrebbe offrire una soluzione ideale per il bike trailering:

Xtracycke Wide Loader, dal sito Veloplissé
E la tenda? Bé, le Ferrino sono tutte belle:

La Geo4, la mia preferita delle Ferrino



Un percorso che farei molto volentieri con questo cargo sarebbe la Sardegna Nord Orientale: Costa Smeralda

Per vedere il percorso accedi al sito PISTE CICLABILI
Lo sapete cosa penso? Che centinaia di piccole attività di locazione di Cargo Bike con Sailyak e tenda, oltre ad offrire l'opportunità a tanti turisti di divertirsi, darebbe la possibilità a molti giovani di lavorare divertendosi e creare una famiglia. Un chioschetto in legno e dieci cargo con un investimento iniziale inferiore ai 40.000 € permetterebbe un fatturato annuale sicuramente superiore ai 50.000 €. Infatti un "charter" di 400 € a settimana, per tutto il cargo completo, considerando una media di 6 cargo per 20 settimane di lavoro fanno più o meno questo fatturato. I costi di apertura di attività verrebbero estinti in due o tre anni.

Il chiosco in legno per la locazione dei Cargo Bike, dal sito Chaletlegno


Nel Regno di Re Laurino

Noi tra i monti, dalla nostra FOTOGALLERY
Cosa c'entrano le foto di noi quest'estate tra il Rosengarten e il Latemar? Niente, però finalmente le ho ridotte e mi son sembrate belle da inserire nel mio diario. Prendo spunto per narrarvi la leggenda di re Laurino:

Re Laurino
"Il magico regno dei nani era governato da Re Laurino che aveva un magnifico giardino di rose. Laurino aveva una bellissima figlia, di nome Ladinia, che viveva felice assieme all'amorevole padre. Un giorno il Principe di Latemar, incuriosito dalla presenza di tante incantevoli rose in un luogo così aspro e selvaggio, si inoltrò nel regno di Re Laurino. Vide Ladinia, se ne innamorò perdutamente e decise di rapirla per farne la sua sposa. Laurino, disperato per il ratto della figlia, maledisse i fiori che lo avevano tradito rivelando la posizione del suo regno e ordinò che le rose non fiorissero più, né di giorno, né di notte, ma dimenticò alba e tramonto. Così, ancor oggi, in quei momenti si rivedono le rose del giardino incantato di Re Laurino e che tingono di rosso le montagne del Rosengarten". (da Val di Fassa. Mi Piace! Guida turistica della Val di Fassa)

Qui c'è anche un bel video da guardare: Catinaccio e Latemar nelle Dolomiti, ma la leggenda che vi si narra di Re Laurino è quella sbagliata.


Mentre noi si guarda l'obiettivo la MEG punta le mucche

domenica 6 novembre 2011

Maribelle 615, a sailing revolution

Il varo di Maribelle 615, dalla FOTOGALLERY del Sole24Ore
Maribelle 615, bello questo ibrido tra un gommone ed una barca a vela, facile da condurre, da trasportare e da gestire, mi sembra un ottimo compromesso per chi vuol vivere la vela in semplicità e sicurezza. Era l'ora, quello che ci interessa è solo divertirsi! Ne avevo sentito parlare da tempo e finalmente è arrivato il momento del suo varo segnalatomi da un lettore. Un consiglio, tante volte il suo progettista ci leggesse, meglio la deriva mobile a scomparsa totale per una più facile gestione "terra-mare" senza gru o per la navigazione fluviale ed in laguna.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza f.t.: 6.15 m
Lunghezza scafo: 5.5 m
Larghezza max: 2.3 m
Pescaggio: 0.5 - 1.7 m
Peso: 350 kg
Zavorra: 150 kg
Sup. velica: 19 mq
Albero in carbonio
Portata: 6 persone
Il prezzo dovrebbe essere inferiore ai 20000 €.

Customizzazione, dal sito Maribelle
Questa è la sua BROCHURE, con informazioni e dati tecnici completi.


venerdì 4 novembre 2011


Kinoo, la cucinetta ideale anche per il camping nautico



Tutto l'Ensemble Yatoo è molto interessante, ma questa piccola cucina potrebbe essere installata in ogni barca e fare egregiamente il suo dovere, è veramente ben fatta. Completa di tutto, ma allo stesso tempo poco ingombrante, può essere separabile in due ed essere facilmente applicata in quelle barche che hanno poco spazio, per esempio nei due piccoli vani tra la cuccetta di prua e le cuccette laterali.


Nel SUN2000 o nel FIRST211, per esempio, l'applicazione del Kinoo sarebbe un'ottima soluzione.

Dal sito Yatoo-concept
Ecco l'Ensemble Yatoo al completo:

Dal sito Yatoo-concept
Ed un interessante video dimostrativo:


giovedì 3 novembre 2011



mercoledì 2 novembre 2011

Knott, accessori e parti di ricambio per il carrello

Un verricello a mano, dal sito Knott Trailer Shop
Knott Italia, rappresentante italiano della casa madre ungherese, offre una variegatissima quantità di prodotti e parti di ricambio per carrelli tanto che, pezzo per pezzo, si potrebbe costruirsene uno con le proprie mani, basta consultare il CATALOGO e ordinare. Tra le varie forniture c'è un interessantissimo sistema frenante resistente all'acqua.
I prezzi, per quello che ho potuto vedere, sembrano assolutamente convenienti.

Una serie di connettori e riduttori per carrelli, dal sito Knott Trailer Shop


martedì 1 novembre 2011

Hobie Mirage Tandem Island è barca dell'anno 2011 di Sailing World

Hobie Mirage Tandem Island, dal sito Hobie
La rivista Sailing World ha assegnato all'Hobie Mirage Tandem Island il prestigioso riconoscimento di "Barca dell'Anno 2011". Ritengo il premio assolutamente meritato perché questo tipo di imbarcazione, per me, non è solo una barca a vela ma un vero è proprio nuovo modo di vivere la vela, una nuova filosofia del tempo libero e di navigazione dalla propulsione silenziosa ed ecologica. Mi piace, ne avevo già parlato: New Hobie Mirage Tandem Island, dove ci andrei?
Ed eccovi un bel video di due Hobie Mirage Tandem Island in navigazione, bello! Non smetterò mai di farci un pensierino perché con questo bellissimo trikayak a vela ci si va ovunque, nei fiumi, nei laghi, nei mari e nelle lagune ed allo stesso tempo si può gestire con estrema facilità.




domenica 30 ottobre 2011

Oggi al Trasimeno


Ieri pomeriggio siamo andati al lago a sistemare Aspirina per l'inverno, abbiamo tolto il motore, le vele, la cuscineria e tutto il materiale all'interno della cabina.
Il lago era meraviglioso e la giornata calda. Unico problema alle 18 è tramontato il sole e alle 18.30 era già freddo, quindi domani è tutto anticipato di un'ora. A Castiglione del Lago hanno ampliato la sosta camper fino al fronte lago, per i camperisti è una cosa meravigliosa. Ho fatto anche qualche foto di dettaglio del bompresso e al tendalino.


sabato 29 ottobre 2011

Il Castello del Leone, la Sequenza di Fibonacci e il Santo Graal


Come abbiamo già appurato, questa magnifica fortezza commissionata da Federico II di Svevia fu realizzata molto probabilmente da uno degli uomini più fidati di San Francesco, Frate Elia da Cortona, su di un progetto dell'amico comune, il matematico pisano Leonardo Fibonacci. A questo punto, come si vede dalla sovrapposizione delle immagini, la relazione tra la pianta del Castello del Leone, la spirale logaritmica e la sequenza di Fibonacci mi sembra più che plausibile. Di questa magnifica rocca ne abbiamo già parlato in due occasioni cercando di delineare le origini del sito fin dai tempi più remoti:
E' pensabile che se il centro della spirale corrisponde alla cappella situata sotto il mastio triangolare, questo potrebbe rappresentare uno dei più affascinanti simboli della cristianità medievale, il Santo Graal. Che vi sia stato nascosto un tempo, che ci sia ancora o che il mastio stesso ne restituisca un'immagine simbolica è tutto da appurare ma la presenza nelle vicinanze di una delle più importanti sedi dell'Ordine dei Cavalieri Templari, il Castello di Magione è un'altro indizio di fondamentale importanza. Tenete presente che Frate Elia da Cortona nascose così bene la tomba di San Francesco sotto la Basilica di Assisi che è stata trovata solo dopo 600 anni e non dimentichiamoci che a lui si deve una delle più importanti reliquie del cristianesimo, un frammento della Santa Croce. Certo è che fra tutte le improbabili ipotesi che si sono fatte sulla presenza del Sacro Calice in altrettante fantasiose e amene località quella di ricondurlo ai personaggi e ai luoghi che stiamo raccontando ha un minimo di possibilità per stare in piedi, sempre che il Santo Graal non sia solo un'immagine simbolica del "sangue reale" di Cristo che Re e Imperatori, nel corso dei secoli, si sono voluti vanamente attribuire per contrastare il potere della Chiesa. Comunque sia, tra realtà ed immaginazione, tra favola e storia, tra religione e stato, il contesto individuato in questi luoghi è l'unico confutabile con la realtà dei fatti.

Frate Elia, da Vita di Frate Elia da Cortona
Frate Elia da Cortona è stato uno dei personaggi più importanti e complessi del duecento, credente raffinato, politico e mediatore di grande levatura fu posto a capo dell'Ordine dei francescani dallo stesso San Francesco con il quale condusse la più grande opera di mediazione mai attuata con il mondo musulmano e successivamente tra il potere imperiale e la Chiesa, al servizio di Federico II di Svevia. Necessariamente trattato con diffidenza dalla Chiesa e relegato nel ruolo di una figura minore, Frate Elia da Cortona è stato uno degli uomini più importanti della nostra storia medievale.

Il mastio del Castello del Leone ha una forma triangolare, immagine tratta da Wikipedia
Certamente un po' più di attenzione da parte degli storici e delle autorità locali su questo magnifico castello che si affaccia sul Lago Trasimeno sarebbe auspicabile.

Il mastio del castello del Leone, rappresenta il Santo Graal?
Qualche interessante considerazione aggiuntiva sulla Sequenza di Fibonacci,  la Spirale Logaritmica e la Sezione Aurea:



Il priorato di Sion? E' tutto inventato, questa invece è storia!


venerdì 28 ottobre 2011

In barca d'autunno

La navigazione in autunno ed inverno è un'esperienza magnifica, ma altrettanto rischiosa
L'opportunità o meno di andare in barca in questo periodo mi ha spinto a fare qualche riflessione su come doversi attrezzare per navigare nel caso volessi uscire con la barca tra i mesi di ottobre e febbraio. Certo dalle nostre parti non c'è il problema di scegliere i mesi più freddi per navigare in alternativa agli affollati mesi estivi tanto che mi è capitato di uscire i primi di novembre solo una volta, due anni fa in cui ci fu un autunno eccezionalmente caldo. Dal punto di vista dell'affollamento il Trasimeno è un paradiso, si naviga sempre con tranquillità grazie alle scelte delle amministrazioni locali che hanno imposto il divieto di navigazione con motori sopra i 40 CV. 
Quando avevo la barca ormeggiata lungo l'Arno, a Marina di Pisa, mi tiravano su la barca agli inizi ottobre e me la ritiravano giù a metà maggio, comprensibilmente per paura delle piene, ed i fatti degli ultimi giorni hanno dimostrato la validità della scelta: Liguria, cento barche alla deriva. Questo fu  un'altro dei motivi per cui me ne sono andato da quel marina, pagare così tanto per poter utilizzare la barca meno di cinque mesi l'anno per me era impensabile, tra le altre cose.

Il FIRST24 agli inizi di ottobre era già fuori dall'acqua
Comunque vada nella bassa stagione le temperature, così come il sole e la luce, scendono velocemente mettendo i naviganti incontro a rischi di non poco conto.
L'iniziale intenzione di coprire le cinque miglia e ritorno che dividono Castiglione del Lago con Passignano i primi di novembre, dopo attenta riflessione, si è rivelata troppo azzardata, infatti le ore di navigazione non potevano essere più di sei e se ci si mette la distanza, l'incontro con gli altri partecipanti ed anche un seppur frugale pasto non c'era tempo per realizzare qualcosa di veramente divertente perché, in alternativa, avrei messo a rischio la sicurezza.

Boatsafeblog, in merito a questo argomento ci regala, come sempre, alcune importanti raccomandazioni (tradotto, integrato e mal interpretato da me medesimo):

Considerate gli scenari peggiori 
Non esistono margini di errore nella bassa stagione, quindi bisogna prendere in considerazione ogni possibile scenario, cominciando dalla possibilità di rimanere fermi, senza vento né benzina. Per prima cosa assicuratevi di avere sempre abbastanza carburante per arrivare dove si sta andando e il ritorno, a prescindere dalla presenza o meno del vento. La regola generale è di avere a disposizione un terzo del carburante per l'andata, un terzo per il ritorno e il rimanente per le emergenze.

Se uno skipper responsabile è consapevole che si dovrebbe sempre portare una cassetta di pronto soccorso, in bassa stagione, bisogna essere sicuri di avere a bordo un kit di emergenza che comprenda un cambio di vestiti, degli snack ad alto contenuto calorico, acqua dolce, un thermos di caffè , cacao o altre bevande calde, nastro adesivo, una torcia elettrica impermeabile portatile con batterie di ricambio, boetta, razzi e dispositivi di emergenza di vario tipo. Tutto questo materiale dovrebbe essere conservato in un sacchetto impermeabile. Ricordatevi anche di non portarvi dietro bevande alcooliche  perché queste appannano il giudizio e accelerano l'insorgenza di ipotermia.

Portate il telefono cellulare in caso di guasto al VHF che deve essere sempre a bordo. I telefoni cellulari perdono il segnale di frequente e sono unidirezionali, inoltre solo una persona riceve la telefonata rispetto ai molti che invece possono ascoltare una chiamata di soccorso via radio. Se andate lontano dalla costa, prendere in considerazione l'aggiunta di un EPIRB o di un satellitare di emergenza avanzato. Se ci si trova in difficoltà con il freddo ogni minuto diventa di vitale importanza.

I giubbotti gonfiabili leggeri sono molto popolari nei mesi estivi ma, quando fa freddo, gli indumenti galleggianti non solo mantengono a galla, ma forniscono anche un buon isolamento dal freddo. Considerato  che raramente c'è tempo per indossare un giubbotto di salvataggio in caso di emergenza, assicuratevi che tutti lo indossano sempre quando si è in barca. Inoltre, controllate che giubbotti di salvataggio siano dotati dei dispositivi sonori (fischietti) per aiutare i soccorritori a trovarvi più velocemente. Se cadete in acqua, possibilmente rimanete più vicini alla vostra barca in modo che i soccorritori vi possano localizzare più facilmente. Siate addestrati al recupero dell'uomo in mare. Considerate anche che la risalita in barca dopo una caduta in acqua può essere quasi impossibile a causa degli abiti appesantiti, dal freddo, dai vestiti invernali bagnati, anche nel caso in cui si sia rimasti illesi. La scaletta deve essere sempre a bordo e pronta per essere utilizzata. Consiglio vivamente a chi non è sufficientemente addestrato e non ha la necessaria esperienza di non navigare nelle stagioni fredde così come di portarsi passeggeri a bordo, si potrà tranquillamente tornare in barca con il caldo.

Cosa dovete indossare
Se si va in barca in autunno, questo è l'abbigliamento adeguato:
  • Vestitevi a strati e siate consapevoli che anche i piccoli cambiamenti nel meteo possono generare l'ipotermia. 
  • Portatevi dietro ricambi asciutti in un sacchetto impermeabile. 
  • Indossate indumenti di qualità, calzature antiscivolo, indossate le calze anche con i sandali. 
  • Indossate sempre il giubbotto di salvataggio o cappotto/ giacca galleggianti.
L'acqua fredda prosciuga rapidamente le vostre forze. I giubbotti di salvataggio offrono un isolamento dal freddo aggiuntivo. Se si cade in acqua, solo indossando un giubbotto di salvataggio può essere sufficiente per farvi tornare in barca senza gravi conseguenze. La prima reazione che si ha quando si cade nell'acqua fredda è quella di boccheggiare e di succhiare l'acqua, Il giubbotto di salvataggio è in grado di concedere allo sventurato quei minuti cruciali per regolare la respirazione dopo lo shock della caduta.

Muta di galleggiamento per velisti, dal sito  Ursuk
Ma questa è veramente troppo per me, meglio le calde giornate primaverili ed estive!


giovedì 27 ottobre 2011

Il coltellino, uno strumento indispensabile in barca

Il mio coltellino tattico, dal sito Softairgun
Avendolo acquistato con la barca mi sono dovuto accontentare ma questo coltellino tattico mi è stato utile in diverse occasioni e devo dire che ha svolto egregiamente il suo compito. C'è da aggiungere che per gli usi di pinza, cacciavite, seghetto, coltello e apriscatole ha un prezzo veramente accessibile a tutti.
Se però si vuole qualcosa di più dal proprio coltello nel mercato si possono trovare prodotti davvero belli ed eccezionali, da veri appassionati, tutt'altra storia che il mio coltellino tattico, per quanto utile.
Il sito web francese Allboatsavenue ha incoronato come coltellino marino per eccellenza il Crafy Jack di Farol ed effettivamente è bellissimo. Se però desiderate un coltellino personalizzato realizzato da un vero artigiano italiano allora vi potete rivolgere a Mura Denis, le sue produzioni sono eccezionali. Denis, che ho conosciuto tanti anni fa a Firenze alla Madonnina del Grappa a fare servizio agli anziani, è veramente bravo, è il "libero coltellinaio".


martedì 25 ottobre 2011

Vela Donne 2011 con il J22

Veladonne 2011, dalla AVL Ledro's Gallery
Chi mi conosce oramai sa che amo poco tutto ciò che ruota attorno alle regate, ma non era di questo che volevo parlare quanto invece di questa meravigliosa competizione, la Women's Trentino Match Race, che mi ha colpito per la sua bellezza. Ci sono almeno tre motivi per i quali ne sono rimasto affascinato: il primo è che gli equipaggi sono tutti femminili; il secondo è che si naviga in uno dei monotipi più belli ed interessanti presenti nel mercato, il J22; il terzo è che la regata si svolge nel bellissimo Lago di Ledro in Trentino. E' veramente stupenda questa gara, il massimo dell'eleganza e della semplicità allo stesso tempo, insomma quello che ogni vera donna ci può regalare. Per quanto possa valere, mi complimento con l'Associazione Vela Lago di Ledro per essere riuscita ad organizzare un evento di tale portata, tutto troppo e veramente bello.
Il J22 è una barca che mi è sempre piaciuta anche se poco adatta al mio spirito velico. Fino a poco tempo fa, dove era ormeggiata Aspirina, ce n'erano due e non mi dimenticavo mai di lanciargli un'occhiata di ammirazione, poi basta guardare queste FOTOGALLERY per capire di che barca si parla. Unico grande handicap per il Trasimeno è la deriva fissa e per questo purtroppo non c'è speranza, il livello del lago è troppo basso e variabile per una barca di questo tipo, qua ci vuole la deriva mobile integrale, il lago di Ledro sembra invece il luogo ideale.

Foto tratta dalla AVL Ledro's Gallery
Queste sono le caratteristiche tecniche principali del J22:
Lunghezza: 6.86 m
Larghezza: 2.44 m
Pescaggio: 1.16 m
Peso a vuoto: 812 kg
Peso chiglia: 318 kg
Sup. velica: 20.7 mq
Nell'osservare quanto sia interessante dal punto di vista tecnico questa barca, a tutti i regatanti più o meno mancati, mi sento di consigliarne un'attenta valutazione perché credo che, assieme a poche altre come il Surprise, il Meteor e il FUN, possa davvero regalare delle grandissime soddisfazioni e in questo caso anche solo dal punto di vista estetico, è davvero bella. E' la barca che piace di più a mio figlio Tommaso e che, se fosse stato per lui, avrebbe certamente acquistato.

Dal sito JBoats
Il J22 è una barca carrellabile che nel mercato dell'usato si può trovare ad ottimi prezzi, quelle un po' datate possono costare anche meno di 10000€ incluso il carrello, come questa nelle foto che sono riuscito a fare al lago qualche tempo fa e che era in vendita per 8000€.



domenica 23 ottobre 2011

Wee Seal, a formidable small boat

Wee Seal, dalla FOTOGALLERY di Richard
Spero che Richard non cancelli mai dalla sua FOTOGALLERY l'immagine di questa formidabile barchina perché per me è stato un colpo di fulmine, è meravigliosa. Ci sono i Simmons&Broome Ltd. che la realizzano e andrei volentieri oltremanica a prendermela ne avessi le possibilità. Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 5.64 m
Larghezza: 2.21 m
Pescaggio: 0.53 m
Peso: 705 kg
Sup. velica: 16.4 mq
Stanotte la sogno!

Un Wee Seal a Port Townsend, foto tratta dal blog 70.8%


sabato 22 ottobre 2011

Raising Awareness of River Protection, l'avventura di Giacomo continua


Un altro bel video curato dalla TV tedesca sulla grande avventura ambientalista di Manoftheriver, Giacomo De Stefano che attualmente sta navigando nel Danubio ungherese e di gran lena verso la sua meta, Istanbul.


Visualizza Man on the River in una mappa di dimensioni maggiori
E mi raccomando, continuate a seguire il suo sito, immagini mozzafiato e racconti emozionanti allargano la nostra mente verso gli orizzonti più grandi di cui la nostra terra martoriata ha sempre più bisogno. Grazie Giacomo!

Tramonto sul Danubio, dal sito Manoftheriver
Qui si vede come ogni sera viene montata la tenda per dormire, altro che campeggio nautico!



venerdì 21 ottobre 2011

Lo scivolo di Marina di Pisa


Visualizzazione ingrandita della mappa

A dire il vero qui davanti ci siamo passati tutte quelle volte che, visto il maltempo, andavamo sugli scogli a  guardare il mare. Il problema di avere una barca a 200 km da casa è questo, cerchi in tutti i modi di partire ma  può capitare che, dopo esserti fatto due ore di autostrada, l'unica cosa che ti rimane da fare è tornartene a casa a causa delle condizioni meteomarine. Ma non è sempre andata così, fortunatamente. Marina di Pisa è un punto di partenza per luoghi meravigliosi, tutta la costa livornese, attraverso Quercianella  fino a Baratti e all'Isola d'Elba oppure in alternativa verso Viareggio e Portovenere con la tappa intermedia del Gombo e le sue dune.
Marina di Pisa è comoda perché non mancano ampi parcheggi e il turismo si confà con gli ideali del marinaio "carrellatore", un po' alla spicciolata, pratico e senza le tante ipocrisie degli arricchiti, anche se ormai siamo agli sgoccioli a causa della costruzione del nuovo porto turistico per mega yacht. Noi tenevamo la barca lungo l'Arno a circa due miglia dalla foce, ci voleva una mezz'oretta prima di arrivare al mare ma il problema più grande è che i costi, già nel 2006, erano arrivati a 2400€/ anno per il nostro FIRST 24. Decisamente troppo se si aggiungono quelli relativi agli spostamenti e alla manutenzione della barca, tant'è che abbiamo dovuto venderlo. Comunque tenere la barca a Marina di Pisa è stata una bellissima esperienza, indimenticabile.

Giornate serene a Marina di Pisa, come sempre in barca.
Altre informazioni le potrete trovare su:
Sullo sfondo il porto canale di Marina di Pisa

giovedì 20 ottobre 2011

Lo scivolo di Cavallino Treporti a Venezia


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Lo scivolo è lungo il canale che sfocia su Treporti e, come si vede dalla mappa, gode di una posizione eccezionale per partire da lì alla scoperta della Laguna Veneta. Per informazioni più dettagliate di questo scivolo libero potete contattare l'Assonautica Provinciale di Venezia, anche per eventuali richieste sull'ormeggio e di parcheggi a pagamento. La zona però sembra tranquilla e spaziosa per lasciare eventualmente auto, carrello e barca incustoditi per brevi periodi.
Altre informazioni le potrete trovare su:
Carte nautiche e tanto altro: Città di Venezia, Cartografia e Viabilità

Elena tra i ponti di Venezia, un bel po' di tempo fa


martedì 18 ottobre 2011

Torqeedo Travel 1003 è prodotto verde dell'anno 2011




In questo articolo preso da Hors-bord-electrique potrete leggere un'ottima recensione su questo motore fuoribordo elettrico montato su di un cabinato, inclusi dati tecnici e prezzi: Essai Torqeedo Cruise 2.0 avec sa batterie sur le voilier Surprise.
Come i suoi predecessori, anche il nuovo Torqeedo Travel 1003 è stato eletto "Prodotto Verde dell'Anno" incoronando la società tedesca Torqeedo leader mondiale nella produzione di motori elettrici marini. Hanno cominciato quando ancora a questa opportunità non ci credeva nessuno ma è bastato che ci credessero loro, indubbiamente è stato un successo enorme. Oggi è ancora, e credo per poco, solo una questione di costi altrimenti il motore elettrico in barca è un opzione assolutamente allettante e alternativa al motore a scoppio. La conferma è in questo filmato in cui un Torqeedo Cruise 2.0 è stato montato addirittura su di un Archambault Surprise.

Quella che segue è una presentazione fatta dalla rivista Cruising World sulla nuova linea dei motori Torqeedo, in questo filmato il motore elettrico mi sembra montato su di un J24. Insomma eccezionali, ma cosa aspettano i nostri "amministratori" a dare almeno un minimo di incentivi? Già, dimenticavo, sono troppo intenti ad intascare pensioni e privilegi piuttosto che preoccuparsi dell'ambiente o semplicemente accedere a possibilità e finanziamenti che la Comunità Europea elargirà solo a chi svolge con solerzia e correttezza il proprio lavoro, ovviamente in altri paesi che non siano l'Italia. 



Il Porto di Isola Maggiore




L'Associazione Arbit ci ha donato questa bella ripresa del porto di Isola Maggiore. In barca non ci sono mai entrato perché ho sempre preferito ormeggiare all'ancora davanti ad una spiaggetta erbosa sul lato dell'isola che da verso Passignano, però ora che so bene come è fatto potrei anche trovare il coraggio di entrarci e di ormeggiare il barchino senza aver paura di dare noia.

Il posto dove ormeggiamo di solito, sul lato a sinistra dell'isola venendo da Castiglione del Lago
Il porto di Isola Maggiore fotografato da Aspirina in una bella giornata ventosa


lunedì 17 ottobre 2011

La configurazione più economica per un cabinato abitabile

Kerkena 5.5 è la nuova versione del GO 550, dal sito Bateau.ouest-atlantis
Scegliere la configurazione migliore ma anche la più economica,  premettendo che se si cerca nell'usato le varianti aumentano ed i prezzi scendono. Rimanendo sul nuovo non avrei dubbi su cosa sceglierei oggi se dovessi acquistare un piccolo cabinato abitabile e sportivo.

Renault Grand Modus, dal sito Omniauto
Dell'auto ne abbiamo già parlato, il miglior rapporto tra prezzo di acquisto, spazio, massa rimorchiabile, cilindrata e relativi costi di mantenimento è ricaduto sulla Renault Grand Modus. Tenete presente che questa 1.2 di cilindrata può rimorchiare ben 900 kg, quindi, se mi piace una barca abitabile che pesi almeno 550 kg, con un buon carrello ce la potrei fare. Un auto del genere costa circa 13.000 € e solo 650 € annue tra tassa di circolazione e assicurazione.

Balbi BD900B, dal sito Balbi
Senza andare troppo lontano nella ricerca mi è sembrato ottimo questo carrello Balbi BD900D che ha esattamente una capacità di 900 Kg. Va tenuto presente che il carrello pesa 250 Kg, in più se si aggiungono circa 50 kg di rulliere, ne consegue che la massa utile è di 600 kg. Cinquanta chilogrammi di materiale sistemato in barca devono essere sufficienti. Il prezzo di questo carrello, tutto compreso, credo che vada intorno ai 2000 €.

Le caratteristiche tecniche del Balbi BD900B, dal sito Balbi
Per quanto riguarda la barca già lo sapete, per me questo Kerkena 5.5 è bellissimo ma di barche aventi la stessa massa di 550 kg ci sono il Challenger Micro 2000 o il Sailart 17. Nell'usato, tanto per citare una delle ultime barche di cui abbiamo parlato ci sono lo STAG 18, ma anche il Micropomo, il Corsaire e altre.
Ritengo che una configurazione del genere permetta l'acquisto di auto, rimorchio e carrello nuovi mantenendosi intorno ai 30.000 €, con costi di mantenimento annui irrisori se si tiene la barca sempre a terra. Un buon investimento, ma non eccessivo, per lo sport più bello del mondo!


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