venerdì 1 febbraio 2013

Faltboot Kombination

Dal sito WEB.DE Fotoalbum
Dal sito WEB.DE Fotoalbum
Dal sito Foldinkayaks.org
Dal sito Foldinkayaks.org
Dal sito Foldinkayaks.org
Kabine, dal sito Faltbootbastlen
Klepper sottobraccio, da un catalogo storico Klepper
Klepper sottobraccio, da un catalogo storico Klepper
Klepper , da un catalogo storico Klepper
PIonier sottobraccio, da un catalogo storico Pionier
Faltboot a mano, dal sito de.academic.ru
Dal blog SEAEAGLE
Dal blog SEAEAGLE


I dubbi e gli incomprensibili perché sulla darsena di Pratoranieri

La nuova darsena di Pratoranieri, da Il Tirreno
La rivista on-line Il Giunco rientra in merito alla costruzione della darsena di Pratoranieri, a Follonica, che viene data già per realizzata anche da un noto giornale del settore con tanto di particolari conditi dai soliti atteggiamenti trionfalistici sui nuovi numeri della nautica, 400 posti in più entro il 2015, centri commerciali,  cooperative che si occupano di tutto, etc. un disco rotto che angoscia e sconforta per la ottusa e pervicace ripetitività con cui viene trasmesso dai media.
Non entro in merito a valutazioni ambientali e altri aspetti che riguardano tecnici ed amministratori ma insisto nel dire che il progetto originario di un "porto verde", se non verrà realizzato, sarà una grande occasione persa per Follonica.
Cosa porteranno i 400 posti della nuova darsena? Credo solo vantaggi per pochi e forse neanche a quelli perché i numeri di "quella" nautica sono in declino, anzi in caduta libera.
I costi esorbitanti di mantenimento di una barca anche di piccole-medie dimensioni, il redditometro promesse elettorali a parte, il ridimensionamento generale della ricchezza della popolazione dovuto alla globalizzazione, l'aumento spropositato dei costi dei carburanti e della vita, l'impossibilità di utilizzare la barca per un tempo sufficiente ad ammortizzarne i costi in una società in cui tutti devono correre e lavorare parecchio per guadagnare relativamente poco, la concorrenza spietata dei paesi esteri emergenti, sono tutti aspetti che dovrebbero far riflettere chi deve fare delle scelte che debbano portare dei vantaggi a tutto il territorio e non solo a pochi.
Tanto più che in quella zona esistono realtà portuali importanti e strategiche che sono quelle dei marina di Scarlino, incluso il "fossino", e  quello di Punta Ala che tutti assieme dovrebbero contenere intorno ai duemila posti barca. Pochi chilometri a nord ci sono anche i marina di Salivoli e di Terrerosse che potrebbero essere addirittura ampliati senza investimenti così onerosi, pur avendo già a disposizione assieme un migliaio di posti barca. Mi sembra che con questa inutile opera si voglia perpetrare una mentalità campanilistica e da "tettoia" all'uscio di casa visto e considerato che nell'arco delle 15 miglia nautiche del Golfo di Follonica abbiamo già contato oltre 3000 posti barca.
Sono perplesso, nello scorso anno tutti gli operatori commerciali del settore non hanno fatto altro che lamentarsi sulla forte contrazione di questo mercato, quindi mi chiedo: 
"Ha veramente senso in questo contesto avviare un progetto che potrebbe esporre a dei rischi tutto il territorio? Ha veramente senso investire 10 milioni di euro, più gli oneri, altrimenti destinabili ad altre iniziative sicuramente più redditizie?".
In merito a questo argomento faccio un'ultima considerazione, si parla di barche dai 7 ai 10 metri, quindi appartenenti ad una fascia di popolazione che non può permettersi di spendere più di 3/ 4000 euro per il solo posto barca. Tolti gli oneri finanziari per la costruzione, gli interessi passivi e poi i costi di mantenimento della struttura che sono altissimi, quanti anni ci vorranno per ammortizzare l'investimento? 
Ma torniamo alla filosofia del "porto verde", una struttura che costa relativamente poco, certamente un decimo, destinata ad una nautica, quella delle derive e dei piccoli cabinati, accessibile a tutti, specialmente ai non residenti che arrivano a Follonica con la loro barchetta appresso, la tengono lì durante il soggiorno e poi se la riportano a casa, ma non solo. Anche i residenti, e non, possono lasciare la loro deriva, o il gommone, parcheggiati per tutto l'anno pagando un prezzo certamente inferiore ma che ripagherà l'investitore in un tempo esponenzialmente inferiore. Centinaia di posti a terra, di cui una parte a rotazione da gestire con un sistema simile a quello di una sosta camper a pagamento, sarebbero sicuramente un investimento migliore, più sicuro o duraturo per Follonica, ambientalmente compatibile e attirando quel tipo di turismo più consono alla sua vocazione, da sempre attenta alla piccola e media borghesia. Non ultima la grande attenzione che Follonica ha sempre dato alle regate delle derive, questa struttura potrebbe diventare il più grande centro di accoglienza esistente in Italia.
Perché tradire queste aspettative?



DRY FLUSH, la toilette a secco

Dal sito Dry Flush
L'ho vista ieri sera su ACQUA, la TV dedicata al mondo del mare, presentata in una Fiera Nautica negli States e mi ha colpito per la sua praticità.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
  • non ha bisogno né di acqua né di prodotti chimici;
  • funziona con la batteria della barca;
  • è silenziosa e non emette odori;
  • è leggera e portatile ovunque;
  • è semplice da utilizzare;
  • è ecologica.
Non posso dire che pur essendo un WC è anche bella da vedersi ma devo dire che mi piace molto. Nel sito del fabbricante ci sono una serie di VIDEO che ne spiegano il funzionamento e come si ricambia la cartuccia che dovrebbe essere sufficiente per 16-17 "evacuazioni".
Unico neo è il PREZZO, circa 600 $.




giovedì 31 gennaio 2013


LUCI, la lampada gonfiabile

LUCI, la lanterna solare gonfiabile, dal sito Gizmag
In un mondo dove si gonfia di tutto, dalle tette alle barche e, diciamo la verità, anche i gabbasisi degli elettori che non ne possono più di promesse che non verranno mai mantenute a mezzo agende,  contratti truccati e profezie verbali, non poteva mancare la lampada gonfiabile. Si chiama LUCI ed è prodotto dalla MPOWERD.
L'idea è geniale perché, oltre a funzionare a pannelli solari quando si sgonfia si assottiglia, credo utilissima nelle nostre piccole barche in cui la mancanza di spazio è sempre un'emergenza e, battute a parte, appare un'invenzione davvero utile a basso costo, meno di 16 $.


Via: Gizmag

La canoa smontabile che ha attraversato l'Atlantico

Lindemanns Klepper folding kayak al Deutsches Museum a Monaco, dal sito WDR.de

Il Liberia III, un "folding kayak" della Klepper, modello commerciale Aerius II, lungo 5.2 metri e del peso di 27 kg, è in assoluto la più piccola barca che abbia mai attraversato l'oceano. Questa grande avventura è stata condotta da un medico tedesco, Hannes Lindemann, che senza dire nulla a nessuno si è accinto ad attraversare l'Altantico in canoa per studiare le reazioni della mente umana in condizioni estreme, e questa era già la sua seconda traversata. 
Alla sua conclusione Lindemann definirà questo esperimento "Spiel mit dem Tod", un gioco con la morte durato ben 72 giorni, dalle Isole Canarie fino ai Caraibi, 3000 miglia in cui ha incontrato tempeste con vento e raffiche fino a forza 9. Durante una di queste tempeste la sua canoa si è capovolta e ci è rimasto aggrappato per una notte intera.
Il Liberia III, la più piccola barca che abbia mai attraversato l'oceano, si ammira nel Deutesches Museum a Monaco di Baviera.
Per carità, ad ognuno il suo, ma di fronte a questi navigatori né i Vendée Globe, né le corse in Maserati riescono a suscitare in me il benché minimo interesse, anzi devo ammettere che rimango un po' infastidito da tanto clamore che non riesco a comprendere.
Tutto il resoconto della storia la potrete trovare sulla rivista LIFE del Luglio 1957.

mercoledì 30 gennaio 2013

Battellino da pesca

Navigator II a vela

Ecco come potrebbe essere realizzato un battellino a vela da pesca con circa 500€ di spesa e che avevamo ipotizzato in un post precedente, Vintage, classico come un Barbour. Il canotto è un Navigator II, costa meno di 300€, il resto lo fanno legno, tela, drizze e bozzelli.
La bici potrebbe essere la ripiegabile Montague Paratropper, la bici ripiegabile dei parà svizzeri, e non solo. 

Una Montague Paratropper con rimorchio trovata in rete
Questa bici è fantastica, costa sui 1000 € ma credo che li valga tutti.

Montague Paratropper, dal sito Montague

Per un carico non troppo impegnativo sia nelle dimensioni che nei pesi può andare benissimo un Maya Bicycle Trailer o similare, il suo prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 €.




Le Tiwal sbarca in Italia con Sailyachting



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Ho il piacere di informarvi che SAILYACHTING è diventato l'importatore in Italia di le TIWAL, questa fantastica deriva sportiva trasportabile in due borse. Finalmente avremo anche qui da noi l'opportunità di vederla, provarla e, perché no, acquistarla con la garanzia di essere consigliati e seguiti da dei professionisti. 
In un paese in cui tutti, e dico tutti, hanno la possibilità di raggiungere le coste al massimo in due ore, possedere una barca a vela che si porta "a mano" e si monta in 20 minuti credo che sia un vantaggio che non ha prezzo: divertirsi tutto il giorno al mare, o al lago, per tornarsene a casa la sera senza il pensiero di dove, come, e quanto ci costa tenere la barca. 
Con i suoi 50 kg di peso e le sue due comode borse le Tiwal può essere facilmente trasportabile anche con la bici, aggiungendo un grande valore al divertimento perché in questo modo si può arrivare in luoghi altrimenti irraggiungibili in auto.
Le Tiwal ha avuto un grandissimo ed indiscusso successo sia al Salone di Parigi che a quello di Dusseldorf ricevendo ordinazioni da tutto il mondo, diversi sono i rivenditori che si sono fatti avanti, dalla Cina fino ai Paesi Arabi. Penso che valga davvero la pena farci qualcosa di più che un pensierino.
Sailyachting, già concessionario per la Campania di Comar, Delphia e Wauquiez, rivenditore del bel Varianta 18 di cui abbiamo già parlato, ha sede a Napoli in Via Caracciolo, 2 - Tel. +39 081 19576050 - mob. 3473303713.

Le Tiwal, un'idea fantastica, da sito Tiwal


martedì 29 gennaio 2013

Costruire un catamarano gonfiabile

Dal sito Masteraero
Per chi si volesse accingere alla autocostruzione di un catamarano gonfiabile, sul sito Masteraero troverete molte indicazioni interessanti. In questo caso si tratta di un catamarano di cinque metri per due, ma le dimensioni potrebbero essere ridotte, come lo si può trovare in quest'altro SITO dove ti insegnano, tra l'altro, a fare di tutto.

Il catamarano da "zaino", dal sito Самоделки 
Nel sito HENSHAW  potrete trovare tutti i materiali e gli accessori utili per l'autocostruzione degli scafi  come la tela, le colle, i coni, le valvole per il gonfiaggio, etc.. Per quanto riguarda il trapezio, il sartiame, il timone, le vele e le attrezzature di coperta si possono trovare facilmente come parti di ricambio di altri catamarani, se proprio non si vuole costruirseli da soli.

I coni degli scafi, dal sito Henshaw
Se avete qualche problema nella traduzione rivolgetevi pure al famigerato "Circolo dell'inchiostro a china".




巴黎国际游艇展之最




TIWAL设计师Marion Excoffon:"可以放在两个袋子里,带到任何地方,在任何有水的地方下海,船体的材料是双层纺织隔板,有两层隔板之间是聚酯丝,在高压充气下,会变得很坚硬,成为真­正的帆船底座。" 这个重50公斤,长3.2米的帆船售价是5500欧元,引起了不少航海爱好者的兴趣。

Interessante dal minuto 1,15 all'1,47, si parla di le TIWAL, la deriva gonfiabile che si porta in due borse.


A Cervo in vacanza con una piccola barca e lo scivolo di Diano Marina


Nella stupenda Riviera dei Fiori, a Cervo, ci sono due strutture che offrono, l'una (Villaggio Camping Lino) la possibilità di ormeggiare la propria piccola  barca alla boa, l'altra (Bungalows Miracervo) anche di noleggiarla. La posizione è interessante perché ci si trova, protetti da una lunga foranea, nel bel mezzo della Riviera di Ponente, caratterizzata da belle spiagge, scogliere ripide a picco sul mare e caratteristici paesini di grande bellezza.

Il campo boe, dal sito Camping Lino
Lo scivolo adatto a varare ed alare una barca di dimensioni superiori a quelle di una piccola deriva si trova presso il porto turistico di Diano Marina, ulteriori informazioni le potrete trovare su:
C'è anche un video di presentazione.


lunedì 28 gennaio 2013

Barchette di carta: Viacosì di Zio Prudenzio

Dal sito di Zio Prudenzio
Questa bellissima barchetta di carta è scaricabile dal sito di Zio Prudenzio. So solo che si chiama Viacosì ma non mi posso sbilanciare sul modello ed il cantiere di fabbricazione. Inizialmente pensavo fosse un vecchio Comet ma osservandolo meglio e sulla base di un commento trovato in rete sono giunto alla conclusione che debba appartenere ad un cantiere genovese non più attivo dagli anni novanta.


domenica 27 gennaio 2013

Progetto gratuito A-230 "Perkoz" per autocostruttori

S-230 "Perkoz", un progetto free per autocostruttori

Per chi si volesse cimentare nell'autocostruzione credo che questo A-230 "Perkoz" sia il sistema migliore per cominciare, tanto più che potrebbe fungere da tender per barche più grandi..
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 230 cm
Larghezza: 110 cm
Pescaggio: 8-70 cm
Sup. velica: 3.5 mq
Peso: 80 kg
Il progetto è completo, incluso il programma di taglio del compensato marino in formato CNC per le macchine operatrici e le ISTRUZIONI per il montaggio. 
Molto carino, bello da costruire assieme ai propri figli.
S-230 "Perkoz", un progetto free per autocostruttori

sabato 26 gennaio 2013

Derive smontabili, piccoli gioielli persi nella storia della nautica

Klepper Passat, dalla FOTOGALLERY di Ingmar
Nel sito Faltbootbastlen di cui abbiamo parlato giusto ieri ho scovato dei veri e propri "gioielli" di architettura navale, si tratta di piccole derive completamente smontabili realizzate in Germania dal dopoguerra fino agli anni '90. Cosa significhi possedere una barca di questo tipo lo si vede molto chiaramente nella FOTOGALLERY di Ingmar, si mettono i tre sacchi in cui è contenuta la barca nel portabagagli, si giunge a destinazione, si aprono i sacchi e si stendono le parti della barca nel prato, si monta la barca in circa venti minuti, si veleggia tutta la giornata e alla fine si rimette tutto nei sacchi, dimenticandosi di averla.

Uno stupendo Klepper Master, dal sito Sailing Texas
Ma l'aspetto di dimenticarsi di avere una barca quando non la si usa non è il solo vantaggio importante, queste barche smontabili sono dei veri e propri gioielli di ingegneria meccanica. Credo che solo i tedeschi, per quel poco che li ho conosciuti quando mi recavo in Germania ad acquistare macchinari per il collaudo elettrico di circuiti, siano stati capaci di realizzare un prodotto così bello e perfetto.

Faltjolle Mewa, dal sito Faltbootbastlen
Oltre la Klepper, uno dei produttori di questo tipo di barche, principalmente kayak e canoe ma anche derive e catamarani, è stata la gloriosa MTW Faltboot di Wismar che è riuscita a produrre un fantastico catamarano completamente smontabile. E' bellissimo, la sua struttura completa la potrete trovare in questa FOTOGALLERY, il suo nome è Scalare 250

Lo Scalare 250, dal sito Faltbootbastlen
La triste fine del cantiere MTW Faltboot è descritta nel suo sito, una fine ingiusta, giustificata dalla stretta economica avvenuta dopo la riunificazione delle due germanie, forse è così, ma credo che le cause maggiori siano da ricercarsi in una compressione generale di questo mercato dovuto all'avvento del gonfiabile. Oggi queste derive smontabili sono considerate come barche d'epoca e non è molto facile trovarle, purtroppo. Esiste un sito in cui vengono fornite le parti di ricambio, ovviamente anche per i kayak e le canoe che sono ancora in commercio: PATCOOL.

Il piano velico del Klepper-Master, dal sito Faltbootbastlen
Per concludere, una Klepper Passat in navigazione. Sono stupende queste barchine smontabili, da non confondersi con le piegabili.


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