lunedì 29 settembre 2014

Cappottina paraspruzzi per catamarano gonfiabile

Dal forum Ducky
Nel Forum di Ducky potete trovare questa interessante soluzione per proteggere il catamarano dagli spruzzi. La cappottina paraspruzzi, in questo caso, è stata realizzata con una "beach tent", una tenda da spiaggia.
Nello stesso forum potrete trovare lo stesso catamarano dotato ti tenda per la notte.
Avessi qualche hanno di meno non ci penserei un attimo a realizzare una cosa del genere, e poi via in completa libertà e divertimento con il minimo delle spese.

Dal forum Ducky


domenica 28 settembre 2014




sabato 27 settembre 2014

Scivoli e gavitelli di Sicilia


Ho aggiornato la Google Maps degli Scivoli, Gavitelli e Porti a Secco con la Sicilia che fino ad oggi era rimasta nel dimenticatoio. La bella Trinacria chiedeva giustamente vendetta!
L'altra cosa bella è che quasi tutti gli scivoli sono visualizzabili su Street View, come quello meraviglioso di Castellammare del Golfo, oppure tutti nel portolano fotografico di marinas.com.
A scanso di equivoci la mappa, pubblica e gratuita, è stata realizzata verificando dal portolano fotografico di marinas.com - Sicily e da quello di Pagine Azzurre - Sicilia l'elenco dei porti e successivamente la presenza su Google Maps e Street View l'esistenza e lo stato dello scivolo.
Come potete vedere non ci sono molti gavitelli e porti a secco, la mappa verrà aggiornata progressivamente successivamente ad un'analisi accurata della costa e delle imprese commerciali e ricettive presenti.

Scivoli, porti a secco e gavitelli della Sicilia

Wath's new in boats: Sailing Saucer

Popular Mechanics, Marzo 1959
Questo articolo di Poular Mechanics è uscito quando sono nato io, non poteva essere altro che estremamente interessante considerato lo sviluppo che questo tipo di imbarcazione ha avuto ben 55 anni dopo.

Sailing Saucer, above and left, is basically an inflatable play raft that can be rigged as a sailboat. Hull consists on two fabric sections on a mahogany frame. Bamboo mast is stepped into the framework. Yogi Yacht, Midway, Wash.

Piattino a vela, visto da sopra e di lato, è fondamentalmente una zattera gonfiabile attrezzata a vela. Lo scafo consiste in due sezioni, la parte gonfiabile e un telaio di mogano. sul quale vengono fissati l'albero di bamboo, le derive e il timone. (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo).




venerdì 26 settembre 2014


giovedì 25 settembre 2014


O me o la barca

Elena pronta a salpare su Aspirina
Nel blog "sailingthefjords" c'è un interessante quanto esilarante articolo che tratta il problema delle mogli in barca cercando di darne una soluzione, il titolo è tutto un programma "L'arte di come insegnare alla tua compagna ad amare la vela (parte I)".

Nel suo libro Sea Gipsy (1966), Peter Tangvalds scrive che sua moglie, dopo aver attraversato il Golfo di Biscaglia in burrasca, ne aveva avuto abbastanza di lui e della sua barca, dandogli l'ultimatum: O me o la barca! 
Probabilmente Peter era già stanco di avere una moglie spaventata e scontrosa a bordo tanto che si spinse ad affermare ciò che ogni marinaio sa (?); trovare una nuova moglie è molto più facile che cambiare barca. Così, nel porto più vicino le comprò un biglietto per casa di sola andata. 
Il fatto che Peter Tangvald, durante la sua vita, si sia sposato ben sette volte e abbia posseduto solo due o tre barche dimostra inequivocabilmente quanto questa affermazione sia vera, almeno per lui. Però con il passare degli anni Tangvald diventerà uno scrittore più artificioso, e forse meno geniale, così come un marito più premuroso. 
Sembra che alla fine egli abbia imparato qualcosa di simile a questo: Se ad un uomo gli capita di amare veramente la propria compagna o moglie, è molto più facile rischiare di perdere lei che la propria barca e, per una qualche ragione sconosciuta, è difficile da comprare o costruire una nuova moglie con lo stesso nome e lo stesso amore. 
Gli illusi si ostinano a sperare che  stia per uscire uno yacht più moderno, ma purtroppo sappiamo bene che questo non risolverà i nostri problemi a causa di questo o quel difetto.
Ciò che complica tutta questa faccenda è il fatto che un uomo può rischiare di perdere la propria compagna a causa dell'amata barca. Nella sua mente la barca è una sorta di donna, e sa esattamente come prendersi cura di lei. Ma sua moglie, d'altra parte, ...? 

Così, in questo articolo e forse in altri successivi, mi sono preso la briga di affrontare una sfida importante trattando un argomento tra i più spinosi, ma vi avverto: la problematica è affrontata solo dal punto di vista maschile, senza alcun significativo sguardo obliquo che provenga dal femminismo post moderno. 
Premesso ciò, personalmente considero le veliste quali naviganti d'eccezione, quindi se la vostra compagna o moglie ama già la vela voi sarete un uomo felice. 
Al contrario, se non odiate voi stessi, ciò che scriverò è sia per voi che per la vostra partner. Il miglior consiglio che posso dare al marito cocciuto è: Non cadere mai fuori bordo! Perché penso che seppur la tua compagna - equipaggio - sia perfettamente in grado di recuperarti a bordo non sono così sicuro che lo farà. 
Se invece la tua ragazza ama la tua pellaccia ma non la tua stupida barca allora sì, lo so che è difficile, ma val la  la pena di provare: Lasciate che i suoi sogni si avverino - a bordo.

(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: The Art of Teaching your Girlfriend to Love sailing too (I))

Interpretare stati d'animo e pensieri è molto più difficile che i racconti, le narrazioni o gli articoli tecnici, quindi spero di aver compreso bene ciò che l'autore voleva dire.
Personalmente ho cambiato tre barche e ancora, spero per sempre, nessuna moglie, ed io ritengo che è certamente più facile cambiare una barca che una moglie anche se vendere e comprare la barca comporta un grandissimo stress.
E' evidente che l'articolo è scherzoso anche se sottintende problematiche familiari e sociali molto importanti infatti, in senso più generale, di fronte ai problemi è notoriamente più facile orientarsi al cambiamento che affrontarli e superarli. Questo modo di agire ci ha spinto verso un "consumo" estremo delle cose e delle persone e, senza voler affrontare problematiche sociologiche di alto profilo, sta portando la società in un vicolo stretto e buio.
Ho parlato più di una volta delle mie barche e delle ragioni per cui l'ho cambiate, così come i bacini di navigazione, dal mare al lago, o il tempo che passiamo a bordo, dalla settimana o più dell'inizio fino alla mezza giornata, massimo una giornata, di oggi, quindi non sto a ripetermi.
Posso solo concludere affermando che le persone valgono molto di più delle cose e che se la vita è una sola è anche tanto vero che è difficilissimo trovare la persona che, standoti accanto, sia un tutt'uno con te, che ragioni in sintonia, che abbia le tue stesse affinità e che, anche se completamente diversa, sia complementare. Tutto ciò però si costruisce con fatica, non cade dal cielo, complicando enormemente le cose e, durante il cammino, è facile confondere l'impossibilità di incontrarsi con la possibilità di adeguarsi   .... per poi rimpiangere di non averci provato se abbiamo scelto la prima opportunità.
Con la mia barca avrei voluto solcare gli oceani, ad un certo punto ero quasi riuscito ad acquistare la mia Armagnac che aveva già affrontato l'Atlantico, ma mi sono reso conto che con Elena non sarebbe stato possibile perciò abbiamo cambiato i nostri orizzonti, felicemente.



mercoledì 24 settembre 2014

Die Cosmographiae introductio: des Martin Waldsseemuller (Ilacomilus) in Faksimiledruck (1907)



Il testo del 1907 è una riproduzione dell'originale pubblicato ben quattrocento anni prima (1507) per accompagnare la Universalis Cosmographia, una mappa in cui appare per la prima volta il nome "America", successivamente alle scoperte di Amerigo Vespucci avvenute tra il 1497 e il 1504.
E se la Cosmographiae Introductio sembra appartenere al cartografo, umanista e poeta Matthias Ringmann la mappa è stata realizzata da Martin Waldseemüller. Risulta però del tutto evidente dal titolo del libro che alcuni ritengano che anche quest'ultimo sia stato scritto dallo stesso autore della mappa. Enigma interessante quanto il fatto che nella edizione successiva della mappa scompaia il nome "America" per poi riapparire in edizioni successive.
La Universalis Cosmographia è la prima mappa del globo, molto probabilmente realizzata con la collaborazione dello stesso Amerigo Vespucci.
Su Wikipedia è possibile trovare una straordinaria riproduzione di questa mappa, la Walseemuller Map, attualmente depositata presso la Congress Library di Washington dopo che era stata rinvenuta nel 1901 da un gesuita nel Castello del Principe Johannes zu Waldburg-Wolfegg in Schloss Wolfegg.

Questi due documenti sono una pietra miliare nella storia della navigazione e dell'umanità, credo che qualsiasi navigante ne debba essere a conoscenza.

Il particolare della Mappa di Waldsemuller dove appare il nome "America", tratta da Wikipedia


La traversata del Mare del Nord con una barca di 19 piedi



Dalle Isole Shetland fino all'interno dei fiordi norvegesi e ritorno (440 miglia in totale) con un Hunter Europa 19, un piccolo cabinato di 19 piedi.  La crociera è durata due settimane, tempo buono, solo un po' di nebbia che ha generato qualche preoccupazione a causa dell'assenza del riflettore radar a bordo.


Questo video è fantastico e i due scozzesi sono simpaticissimi. Assolutamente da non perdere, ci sono delle immagini bellissime, incredibile.


Via: Wavetrain




Di torre in torre, da Oriente a Occidente di Cap Corse


Costruite dalla Repubblica di Genova per organizzare la rete difensiva dell'isola di fronte alle invasioni "barbaresche", le torri oggi segnano l'identità della Corsica, ne valorizzano le sue coste, fanno parte del suo patrimonio architettonico, storico e culturale. 
Per i diportisti sono anche le meravigliose fasi di una navigazione alla portata di tutti e con qualsiasi mezzo, lungo i mille chilometri di coste dell'isola e delle sue bellezze. 

(Per saperne di più  da: Le Figaro Nautisme).

Si tratta di circa 50 miglia di navigazione, un tour che può essere realizzato navigando per una settimana immersi in un vero e proprio paradiso, con un cabinato ma anche con un catamarano gonfiabile, per esempio, facendo campeggio nautico.
Tenete presente che con le due borse di un piccolo catamarano gonfiabile si può raggiungere Bastia in Corsica, sia con un volo fino all'Aeroporto Internazionale di Porretta  che con il traghetto, e da lì iniziare il Tour. Il traghetto è certamente più economico a meno che non si trovi un volo low-cost.

Di torre in torre, da Oriente a Occidente di Cap Corse


martedì 23 settembre 2014

Ready About In Shoal Waters - Giusto per Acque Poco Profonde

Il blog di Creeksailor
Il blog di Creeksailor vale certamente una visita approfondita perché si parla di  "Shoal Waters", una meravigliosa e mitica barchina in legno appartenuta a Charles  Stock che ci ha navigato per 60.000 miglia nell'estuario del Tamigi. 
Charles oggi non c'è più ma è ancora possibile leggere le sue storie su Shoal Waters, oltre che sui suoi LIBRI: Sailing Just for Fun (In barca a vela solo per divertimento) e Sailing Small (In piccole barche a vela).
Nel video che vi propongo di seguito, girato da un appassionato, potrete ammirare in tutto il suo fascino "Shoal Waters" che naviga nell'Isola di Wight.



Tanto per farsi un'idea siamo qui, nella zona di Fishbourne Creek dell'Isola di Wight.


E a questo punto come non ricordarsi dei Dik Dik e la loro Isola di Wight, tanto per tirarsi un po' su, considerata la miseria dei contemporanei. 


Infatti il volto di questo elegante e distinto signore non ha nulla a  che vedere con la nautica (e la politica) dei tempi moderni.

Dal sito di Charkes Stock
Ohhhhh, l'ho avuto, l'ho avuto e l'ho avuto anch'io. Me lo comprò la mia mamma intorno alla metà degli anni settanta, il mitico cappellino in velluto nero a coste grosse alla Jackie Stewart. Cosa non darei per riaverlo.

Jackie Stewart col mitico cappellino, tratto da Wikipedia


lunedì 22 settembre 2014


Aggiornamento "scivoli, porti a secco e gavitelli"

Scivoli, porti a secco e gavitelli
L'adeguamento alla nuova piattaforma di Google Maps mi ha obbligato a rimettere le mani su questo lavoro con molte interessanti novità che andrò via via aggiornando, come gli scivoli della Croazia, della Francia e della Slovenia.


Come potrete osservare oramai quasi ovunque gli scivoli si possono vedere su Street View, inoltre ci sono i link dove si trovano le informazioni sui porti.

Marinas
Lo stesso scivolo visto da terra su Street View e dal cielo su Marinas.com.


domenica 21 settembre 2014


sabato 20 settembre 2014

Test Bike Trailer con GoPro White Hero3



Alla fine sono riuscito a pubblicare il video fatto con la GoPro White Hero3 attaccata alla bicicletta, ovviamente ridotto e accorciato.
Il test si riferisce al carrello per bici con Papì, la barca a vela gonfiabile, a rimorchio nella campagna toscana, anche su sterrato.


Il miglior caravan è una barca

Foto tratta da Hamnen.se
La vacanza con una roulotte a rimorchio della macchina è una buona soluzione. Ma la vacanza con un cabinato a motore attaccato al gancio di traino è ancora meglio. Questa è stata la scelta della famiglia Dahlberg che attualmente è pienamente impegnata in questa avventurosa alternativa con tutti i vantaggi che ne derivano.

Tutto è successo durante una vacanza con una roulotte attraverso l'Europa nel corso della quale la famiglia Dahlberg ha avuto questa brillante idea. Avevano notato molte carovane ed anche come molti tedeschi ed europei che trasportavano le loro barche sui rimorchi.
Detto e fatto. Sono passati due anni da quando hanno sostituito la loro roulotte con un cabinato appoggiato sul rimorchio. In questo modo hanno aperto nuove porte all'avventura.
La barca è sufficientemente grande per ospitare quattro persone e viverci dentro, sia a terra che al largo in acqua. Allo stesso tempo questa è facile da gestire sia in mare che a secco tanto che l'estate scorsa la famiglia Dahlberg  è andata fino alla Croazia con il suo yacht da 7,5 metri di lunghezza ricevendo un grande interesse da parte di tutti poiché questa è un po' più grande rispetto alla maggior parte delle altre barche che i turisti si portano dietro in campeggio.

La famiglia Dahlberg ha convenuto che la vacanza in Croazia a bordo della loro caravan barca è stata una delle migliori che avevano vissuto.
Hanno potuto visitare le belle città portuali e le aree urbane intervallando la vacanza nelle baie solitarie. La loro isola preferita è stata Rab. Hanno detto che è incredibilmente bella e che ci ritorneranno ma l'intero arcipelago attorno a Krk è meraviglioso.
"La combinazione di uno splendido scenario, acque cristalline, servizio di alto livello e bel tempo, è imbattibile", dice Ulf.
Le vacanze estive di quest'anno della famiglia Dahlberg si sono concentrate ad esplorare i canali di Dalslands in modo da acquisire esperienza nella navigazione lungo i canali.

Purtroppo il meteo è stato brutto per tutti quest'anno, ha piovuto quasi ogni giorno durante le due settimane. Sono partiti da Vanersborg e in barca hanno raggiunto Köpmannebro, poi hanno continuato il viaggio lungo il canale e fino a Östervallskog.
Il grande vantaggio di avere una barca a rimorchio invece di un caravan è che la loro in vacanza è diventa più flessibile.
Si va solo nelle aree che si desidera esplorare e allo stesso tempo c'è tutto a bordo fin dall'inizio del viaggio.

"Abbiamo la barca sempre pronta sul carrello e a volte riusciamo ad uscire anche solo per i week-end lunghi. Di solito visitiamo posti nuovi, inoltre, evitiamo il costo di un posto barca fisso", conclude Ulf. 

Se volete leggere la storia completa della famiglia Dahlberg con la loro caravan barca si trova su Discover Boating.

Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: hamnen.se.

Questo è un tipo di vacanza che io non riuscirei certamente a fare con un veliero, che significa albero da mettere su e giù, e così via, anche se oggi i sistemi di sollevamento e abbattimento sono molto evoluti. Certo è che con un motoscafo forse le cose sono un po' più semplici ma pur sempre impegnative.



venerdì 19 settembre 2014

DinghyGo dagje treinen en zeilen in Friesland



Una giornata in DinghyGo sui laghi della Frisia.

Certo, è possibile trasportare la barca con la macchina su un rimorchio ma il redattore di "Zeilen", Willem Plet, ha fatto molto di più,  è andato a piedi a prendere il treno portandosi sulle spalle un Dinghy Go, una barca a vela gonfiabile. Prodotto da Eric Van Staten / Zeilen TV.

Je kunt je boot achter de auto op een trailer vervoeren. Zeilen redacteur Willem Plet ging met de trein op pad en nam in zijn zeiltas een Dinghy Go, een opblaasbare zeilboot, mee.

Questo video è fantastico!


Trailer per bici, test su strada sterrata


In verità ho il video con la GoPro ma era così grande che non sono riuscito a caricarlo e poi credo che sarebbe stato spazio inutile occupato. Comunque il test di alcuni chilometri, salite, discese e sterrato lungo la campagna toscana è andato bene. Pronti per il primo grande "tour".


Visualizza Da Arezzo al Trasimeno per il Sentiero della Bonifica in una mappa di dimensioni maggiori


giovedì 18 settembre 2014

Trailer per bici, pronto per il test


Notevole questo trailer per bici che ho realizzato, universale perché si applica in pochi secondi a qualsiasi bicicletta. Non manca che caricare il "winglider" modificato a deriva e fare il test su strada, necessario dopo che ho applicato le protezioni alle ruote.


Come vedete non c'è più lo scatolone che serviva a tenere sollevato il carico per proteggere le ruote. L'attacco ha funzionato benissimo anche sulla mia nuova bici.


Per concludere una vista del "windglider", una deriva a vela di soli 22 kg. Effettivamente pesa quattro kg in più del nuovo modello dell'aquaglide multisport ed è un po' più largo (anche il sacco) poiché ha una base in legno, base che in futuro mi permetterà di applicare due barre laterali sulle quali appoggiarsi durante la navigazione.


Questo è Papì in navigazione lungo la Costa Etrusca.


Tempo di assemblaggio sulla spiaggia 15 minuti, non uno di più.


Dimenticavo, Papì fa anche da stand up paddle, ma con quelle onde con scarsi risultati a quanto sembra.



mercoledì 17 settembre 2014

Viko 20 aus 2009


Eccovi la promozione di un VIKO 20 usato in vendita su www.viko-hh.de.
Non sarà per tutti i mari, non sarà per tutti i tempi, non sarà per tutti i navigatori né per tutti i gusti, ma la magnificenza del mio barchino non smetterà mai di stupirmi.


Trailer per bici, barre di protezione delle ruote


E' bastato fare un po' di pulizia in cantina per trovare la soluzione alternativa allo scatolone da mettere sotto Papì per proteggere le ruote. 
Un vecchio carrellino portavivande non serviva più perciò ho potuto riutilizzare i manici che fungono ottimamente da carter.


Quattro fori, un po' di vernice, mezz'ora di lavoro ed il gioco è fatto. Zero spesa.


A domani il collaudo, con Papì a bordo e la mia nuova bici.




martedì 16 settembre 2014

Rhino Rack - Nautic Kayak Lifter

Rhino Rack, Nautic Kayak Lifter
Rhino Rack è un'azienda specializzata nel trasporto e manipolazione di attrezzature turistico sportive con e sull'auto senza l'ausilio di un carrello, come metterle sul tetto per esempio. Mi piace molto il sistema rappresentato nella foto, il nautic kayak lifter che serve a caricare e scaricare dal tetto dell'auto kayak fino a 80 kg di peso, come il Mirage Adventure Island per esempio.


I prodotti Rhino Rack vengono commercializzati anche in Italia da 4 Technique di Modena.
Ritengo che soluzioni del genere, per quanto più o meno costose in base alle dimensioni e ai pesi, rendano l'opportunità di navigare ai massimi livelli di economicità, praticità e ovunque si voglia.

Dal Catalogo di Rhino Rack
E per concludere, questo è il CATALOGO 2014.


Regata Coppa del Presidente 2014




Nel 2001 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito il proprio apprezzamento all'Associazione Vela al Terzo facendo omaggio di una coppa d'argento che è diventata la Coppa del Presidente della Repubblica assegnata quale trofeo perpetuo al primo assoluto.
Nel 2007 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ribadito il proprio sostegno all'Associazione donando cinque medaglie d'argento assegnate quali trofei perpetui ai primi di ogni categoria.

Regata Coppa del Presidente della Repubblica


domenica 14 settembre 2014

Campeggio nautico con due kayak a vela, dalla costa del Queensland fino alla Peel Island


Liz Cantor di Creek e Nat Gray  della Sunstate Hobie hanno effettuato la traversata dal Faro di Brisbane fino alla Peel Island per fare campeggio nautico con due kayak, un Mirage Revolution 11 e un Mirage Revolution 23, a pedali e a vela .

Liz Cantor from Creek to Coast and Nat Gray from Sunstate Hobie, head to Peel Island for a pedal and sail-powered camping trip on the Mirage Revolution 11 & Mirage Revolution 13.

Per farsi un'idea della distanza, da punta a punta, sono circa due miglia e mezzo. Cos'altro dire, chi non si vorrebbe trovare assieme a Liz e Nat nella Peel Island a bere quella tazza di té caldo?

Hobie is a way of life, dal sito Sunstate Hobie
Ho trovato anche da dove sono partite, sono proprio lì, davanti il faro e a destra lo scivolo.


sabato 13 settembre 2014


venerdì 12 settembre 2014

The Sage 17 Pocket Cruiser



Sage 17 is a modern design has been created by Mr. Jerry Montgomery. A lapstrake hull provides rigidity, tracking, wave deflection, and is a style trademark of Jerry's designs. Sage 17 is designed to be safe and seaworthy. A fractional 7/8 sailing rig provides performance and versatility. An overall light boat weight makes for easy trailering. Sage 17 is sophisticated enough for experienced sailors that might be downsizing and simple enough for a beginner.

Il design moderno del Sage 17 è stato realizzato dal Signor Jerry Montgomery. La carena in "lapstrake" fornisce rigidità alla barca e resistenza all'onda, è un marchio di stile nei progetti di Jerry. 
Il Sage 17 è stato progettato per essere sicuro e "marino". Un vela frazionata a 7/8 offre prestazioni e versatilità. Il peso complessivo leggero della barca la rende facilmente trasportabile con un piccolo rimorchio. 
Il Sage 17 è abbastanza sofisticato per i velisti esperti e allo stesso tempo semplice per il principiante.

(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medeismo da Sagemarinevideo).


Un trolley "vintage" per canoe e piccole barche

Popular Mechanics, Settembre 1917
Poiché una canoa deve essere spesso essere trasportata da un luogo ad un altro, per effettuare con facilità questo lavoro può essere conveniente utilizzare un trolley realizzato con due ruote da carrozzina (tassativamente vecchio stile, ndr) e un montante adeguatamente sagomato. Come asse per le ruote utilizzate un tondino di ferro da 1/2 pollice. Poi bisogna aggiungere due cinghie di cuoio per fissare la canoa, due piccole mensole in legno per dare stabilità, due cerniere per fissare l'asse al montante ed infine due squadrette di ferro su cui infilare i perni delle ruote. Come già detto il montante deve essere sagomato con la forma dello scafo. Bloccare il tutto con viti, rondelle e coppiglie. Il disegno dei particolari è sufficientemente esaustivo e vi vengono indicate tutte le dimensioni.
Per il trasporto non dimenticatevi di avvolgere la barca con la cinghia e di stringere la fibbia.
L'intera attrezzatura occorrente per la navigazione può essere contenuta all'interno della canoa che potrebbe essere trasportata anche da un bambino. (J.A. Down, San Francisco - California)

Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da Popular Mechanics, Settembre 1917.

A Truck for a Canoe or Small Boat
A canoe must frequently be carried over a trail, or other place, and this work is made convenient by the use of a small truck made of t w o rubber-tired baby-carriage wheels, suitably mounted. A piece of 1/2-in. iron rod is used for the axle, as shown. An old trunk strap, two iron damns, t w o small wooden brackets, and a carry-ing handle of 1/4 by 11/s-in. band iron are the fittings used. To make the truck, cut the main piece of 11/4-in. oak, and out-line the lower section of the canoe on it, as shown. Make the cross brackets, used to keep the truck steady, and fasten them with screws. Fit the axle into a groove under the main piece, and attach it by clamps, as shown. Secure the wheels with washers and cotter pins. Attach heavy trunk straps at the ends. To use the truck, set the canoe in place, and buckle the strap around it, as shown. The iron carrying handle is placed under the opposite end. The entire outfit can be carried, knocked down, in the canoe. (J.A. Downs, San Francisco - California)



Come costruire un bozzello

Bozzello, da superengineer
Tra tutte le attrezzature di coperta il bozzello, chiamato volgarmente carrucola, è sicuramente il più affascinate e vorrei sfidare ciascuno di voi nel non aver mai pensato di realizzarne uno con le proprie mani.
Detto ciò, dopo lunghe ed elaborate ricerche, eccovi il progetto: "come costruire il vostro bozzello in legno". 
L'articolo è in lingua russa ma basta guardare il disegno e le figure che non c'è neanche bisogno del traduttore.



giovedì 11 settembre 2014

Öresund - Querung con un Banana Boot



"Probabilmente è la prima volta che una Banana Boot ha attraversato i confini nazionali!"

L'Øresund è lo stretto che separa la Danimarca dalla Svezia. In questa pagina, Lenz-Online.de, potete trovare tutti i viaggi che il Signor Lenz (mio omonimo tedesco) ha fatto in giro per l'Europa con la sua Banana Boot. In Italia è stato a Bracciano, è davvero straordinario scoprire quante avventure si possano vivere con una piccola barca pieghevole. 
IMPERDIBILE! Quest'uomo è fantastico.

Paul Lenz sul suo Banana Boot



L'Italia, tra sperequazione e privilegi

Scivoli, porti a secco e gavitelli, dal sito di UCINA
Prendo spunto da Sergio Mistro su Velablog e Italia Oggi in cui si tratta dei porti turistici con l'IVA ridotta al 10%. 
Non entro in merito all'equità o meno della misura e ai suoi benefici effetti che credo saranno assolutamente nulli poiché sul costo medio di mantenimento di una barca di medie dimensioni il risparmio di qualche centinaio di euro sull'IVA, quando si parla di migliaia, ritengo sia ininfluente. Non è certamente questa la causa della crisi della nautica, checché se ne dica.
La mia opinione è che si continua a non capire la genesi di questa profonda crisi economica prodotta da una reazione a catena dovuta agli eccessivi costi caricati sulla classe medio-bassa, una classe che non consuma più e di conseguenza non "foraggia" il mercato. 
Il ricco imprenditore, ed armatore, non sarà più tale se non c'è più nessuno che consuma il suo "prodotto" o servizio, che siano scarpe, elettrodomestici o il progetto di una nuova casa. 
Null'altro da dire quindi, tutto il resto sono inezie, come questa misura del tanto proclamato "Sblocca Italia". La cosiddetta "spending review", ad esso collegata istituita dal degno predecessore e professore dell'attuale Primo Ministro, è una vera e propria inutile caccia alle streghe che non sta producendo alcun risultato, semmai dovrebbe essere considerata un'attività di normale e buona amministrazione.
Ritornando ai porti mi hanno colpito le considerazioni del nuovo Presidente di UCINA quando parla di "sperequazione" attuata nei confronti delle strutture turistico-nautiche confrontandole con le aree sosta camper e strutture similari. 
Io credo che stia proprio qui il problema, bisogna smetterla di pensare alle disuguaglianze in senso inverso ma in senso diretto. Vanno eliminati i privilegi, infatti mi chiedo perché i camperisti o le altre strutture turistiche debbano avere privilegi rispetto a tutti gli altri. E perché allora rimanendo in tema di sperequazione un vespino 50 deve pagare 20 € di bollo e un motore per una barca no?
A questo punto personalmente cambierei il nome da "spending review" a "privilege review", magari iniziando dalle regioni, dalle pensioni e liquidazioni di tutti i politici, e così via  ....... facendo pagare il bollo al motore da 4CV di Aspirina.
Sono assolutamente certo che procedendo in questo senso, stabilendo più equità, togliendo ai privilegiati e magari non applicando l'IVA sui servizi essenziali come acqua, luce, gas, rifiuti e quant'altro A TUTTI, e non solo ai finti poveri, i signori possessori e acquirenti di belle barche forse potrebbero ricominciare a vivere la loro vita da ricchi come hanno sempre fatto prima che arrivasse questa crisi prodotta da un capitalismo cieco, scellerato ma soprattutto stupido.
Però, una cosa bella l'ha fatta UCINA, ha adottato la mia GoogleMaps su Scivoli, Porti a Secco e Gavitelli. GRANDE LENZI!!! Me lo dico da me!


HPVelotechnik, trike und boot

Dal sito Facebook di Hinterher
Abbinare una barca pieghevole, o non come nel caso della fotografia che ho trovato nello spazio FACEBOOK di Hinterher, con un TRIKE come quelli prodotti dalla HPVelotechnik è un'opportunità che mi ha sempre attratto. Credo che questo sia un abbinamento che possa permettere lunghissime percorrenze ed il trasporto di una discreta quantità di materiale in tutta comodità, inclusa la barca.
Il trolley per il kayak che si vede nella foto è il nuovo modello di "Fahrradanhänger" prodotto da Hinterher.

Bootstransport mit dem neuen Fahrradanhänger von hinterher.com


mercoledì 10 settembre 2014

Isola di Malu Entu in vendita



L'isola di Mal di Ventre, o meglio ancora in sardo Malu Entu, è in vendita su Vladi. Solo una cucuzza e mezzo, si fa per dire, per un'isola che si trova a quattro miglia al largo della costa occidentale della Sardegna, vicino alla città di Oristano e Cabras.
Si tratta di ca. 2 km di lunghezza, 0,8 km nel punto più largo e circa 18 m sopra il livello del mare, nel punto più alto.
L'isola è prevalentemente granito e feldspati coperti da bassa vegetazione con una varietà di fauna tra cui gabbiani, berte e cormorani. L'interno dell'isola è prevalentemente roccia con pochi alberi.
Le uniche strutture sull'isola sono alcuni ruderi vicino a un vecchio molo in pietra.
Grazie alla sua posizione appartata, l'isola è stata in grado di mantenere il suo ecosistema. In inverno, le pecore pascolano sul salice rosmarino, che è abbondante sull'isola.

La storia umana di questa antica isola risale al neolitico (6000/2700 a.C.) quando sull'isola, forse collegata alla penisola di Capo Mannu si praticava la caccia. Infatti sono stati ritrovati numerosi frammenti e pezzi di punta di freccia di ossidiana nonché frammenti di macine dell'epoca nuragica. Fra l'altro su questa isola, proprio a lato della cala dei pastori, vi è la presenza di un nuraghe bilobato, in parte franato in mare così. 
La frequentazione umana si è consolidata prima in epoca fenico punica e successivamente in epoca romana, così come appare dalle numerose testimonianze abitative ritrovate sull'isola. In particolare si segnala la presenza di una villa romana assai estesa (forse sede di un nobile esiliato da Roma nel I o II secolo d. C.) nella quale vi erano anche delle colonne di calcare che nel corso di questi ultimi anni sono state rubate. Tale testimonianza è avvallata non solo dal Generale Alberto della Marmora ma anche dal Canonico Giovanni Spano che parlarono in diverse occasione dell'isola. 
Per la verità ancora oggi, proprio dietro la capanna chiamata dei pescatori, è possibile vedere tra gli arbusti di Lentischio e di Fillirea, centinaia di massi frammisti a pezzi di embrici e cocciame appartenenti a manufatti di varia epoca e funzione. (Via: Wikipedia).

Malu Entu in sardo significa "cattivo vento".

VLADI - PRIVATE ISLAND FOR SALE


martedì 9 settembre 2014


lunedì 8 settembre 2014

FIAT 500L Trekking, il campeggio nautico al via

FIAT 500 Trekking, foto tratta da TheTruthAboutCars
Ci siamo decisi, non appena anche Tommaso sarà autonomo venderemo le nostre due auto per averne una sola, ci piace molto questa Fiat 500L Trekking. Personalmente, ma credo valga anche per Elena, preferisco quella verde.

FIAT 500L Trekking al Salone di Ginevra, da allaguida
La FIAT 500L Trekking ha una capacità di traino di 1100 kg quindi, teoricamente, è in grado di trasportare la mia barca, incluso il carrello ed accessori. 
Di recente mi sono innamorato anche di questa meravigliosa mini roulotte d'epoca, la Lander Levante Graziella 300, un piccolo caravan che fu progettato per essere trasportato proprio con la Fiat 500, infatti pesa poco meno di 300 kg.
Sarebbe magnifica per me ed Elena.

Levante Lander Graziella 300, da varie foto trovate in rete
Ce ne una in vendita su Subito per soli 2000€. Mannaggia, la vile pecunia.

Levante Lander Graziella 300 su Subito

Arezzo, tesori e tradizioni in mostra


E' stato impossibile dire di no ad Elena che è voluta a tutti i costi andare in centro a vedere la sfilata della Giostra del Saracino, la mattina eravamo stati immersi nel silenzio e nella solitudine del nostro amatissimo lago, non potevo fargli pesare più di tanto la mia avversione ai luoghi affollati e la mia latente "agorafobia".
Questa era la mia faccia prima che arrivassero i figuranti della sfilata.


Poi chissà, forse è stato grazie ai rulli dei tamburi che ti entrano dentro facendoti sobbalzare, come d'incanto mi sono rasserenato e ho cominciato a tifare anch'io il mio quartiere, Porta Santo Spirito.


Elena tifa Sant'Andrea che vince quasi sempre, invece ieri ha vinto proprio il mio quartiere, il Santo Spirito. I quartieri sono quattro Santo Spirito, Sant'Andrea, Porta del Foro e Porta Crucifera e, come voi tutti saprete, la sfida è a cavallo e lancia contro il buratto.
Terminata la sfilata siamo saliti al "Prato" a vedere la Fiera Antiquaria, sempre molto affascinante.


Ma la cosa straordinaria che che siamo riusciti a vedere è stato il MUDAS, il Museo Diocesano d'Arte Sacra. Prima abbiamo visitato la mostra "Il Libro della Speranza", l’esposizione raccoglie 38 opere di arte contemporanea di Kamilla Chilingarova e Aleksandr Smirnov, che raccontano storie tratte dalla Bibbia, nate dopo la lettura di alcuni brani dei Vangeli e dell’Apocalisse, in un percorso che parla di maternità e speranza.


Da lì siamo entrati con soli 2€ a testa nel MUDAS e soli, dicasi assolutamente soli per la mezz'ora circa che abbiamo passato nel museo mentre fuori nelle piazze c'erano decine di migliaia di persone che vagavano senza meta, abbiamo potuto ammirare inestimabili meraviglie di arte, pittura e scultura medievali e rinascimentali.


Nel museo vi sono esposte opere pittoriche di Vasari, Spinello Aretino, Signorelli ed altri importanti vissuti tra il XV e il XIX secolo. Una delle sale accoglie tre grandi e rari crocefissi lignei, del XII e XIII secolo, che simboleggiano il sacrificio di Cristo sulla croce, l’esemplare più antico risale al 1179 e in origine era rivestito di lamine in rame dorato e quindi concepito come un grande oggetto di oreficeria.


Come sempre ho fatto le foto anche per voi perché poteste verificare di persona di che opere si sta parlando, visto e considerato che questo museo è stato quasi completamente ignorato dai più. Queste sale sarebbero degne di essere presenti tra le più prestigiose nel Museo degli Uffizi.


Per questo motivo mi sono preso un doveroso e severo rimprovero dal personale addetto al museo, ma non ho potuto fare a meno di fare qualche foto, era tutto troppo meraviglioso. Purtroppo quando sono giunto ad un portale dipinto, originariamente presente nella nostra Basilica d San Domenico, ero già stato redarguito perciò non l'ho potuto fotografare, è bellissimo. Notevoli anche le opere del Vasari.
Nella mostra è presente una collezione di prestigiose oreficerie e parati sacri, tra le quali emerge per importanza la famosa Pace di Siena raffigurante da un lato il Cristo morto sorretto dagli angeli e dall’altro la Madonna Addolorata. Si tratta di un opera di manifattura francese di grande raffinatezza e rarità in oro, smalti, pietre preziose e perle. Databile agli inizi del Quattrocento, la Pace fu donata da Papa Pio II Piccolomini alla cattedrale di Siena, che a sua volta la donò alla cattedrale aretina nel 1799 durante i moti anti francesi del Viva Maria.


A questo punto mi chiedo come sia stato possibile che in una giornata come quella di ieri in cui la città era stracolma di gente una mostra di tale portata sia stata pressoché ignorata. 
Io credo che qui ad Arezzo, e questo vale anche per la maggior parte dei nostri tesori artistici ed architettonici presenti in tutta Italia , manchi un'adeguata comunicazione ed informazione. Siamo un po' stanchi di sole chiacchiere.



Sotto queste colonne c'è il portale della Pieve di Arezzo. Nello strombo dell'arco sono raffigurate le "stagioni" risalenti alla scuola dell'Antelami, una magnifica scultura di arte romanica ignorata da tutti perché nessuno sa che esiste. Attualmente è anche poco visibile perché coperta da un'orribile grata per la protezione dai piccioni.



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