giovedì 11 settembre 2014

L'Italia, tra sperequazione e privilegi

Scivoli, porti a secco e gavitelli, dal sito di UCINA
Prendo spunto da Sergio Mistro su Velablog e Italia Oggi in cui si tratta dei porti turistici con l'IVA ridotta al 10%. 
Non entro in merito all'equità o meno della misura e ai suoi benefici effetti che credo saranno assolutamente nulli poiché sul costo medio di mantenimento di una barca di medie dimensioni il risparmio di qualche centinaio di euro sull'IVA, quando si parla di migliaia, ritengo sia ininfluente. Non è certamente questa la causa della crisi della nautica, checché se ne dica.
La mia opinione è che si continua a non capire la genesi di questa profonda crisi economica prodotta da una reazione a catena dovuta agli eccessivi costi caricati sulla classe medio-bassa, una classe che non consuma più e di conseguenza non "foraggia" il mercato. 
Il ricco imprenditore, ed armatore, non sarà più tale se non c'è più nessuno che consuma il suo "prodotto" o servizio, che siano scarpe, elettrodomestici o il progetto di una nuova casa. 
Null'altro da dire quindi, tutto il resto sono inezie, come questa misura del tanto proclamato "Sblocca Italia". La cosiddetta "spending review", ad esso collegata istituita dal degno predecessore e professore dell'attuale Primo Ministro, è una vera e propria inutile caccia alle streghe che non sta producendo alcun risultato, semmai dovrebbe essere considerata un'attività di normale e buona amministrazione.
Ritornando ai porti mi hanno colpito le considerazioni del nuovo Presidente di UCINA quando parla di "sperequazione" attuata nei confronti delle strutture turistico-nautiche confrontandole con le aree sosta camper e strutture similari. 
Io credo che stia proprio qui il problema, bisogna smetterla di pensare alle disuguaglianze in senso inverso ma in senso diretto. Vanno eliminati i privilegi, infatti mi chiedo perché i camperisti o le altre strutture turistiche debbano avere privilegi rispetto a tutti gli altri. E perché allora rimanendo in tema di sperequazione un vespino 50 deve pagare 20 € di bollo e un motore per una barca no?
A questo punto personalmente cambierei il nome da "spending review" a "privilege review", magari iniziando dalle regioni, dalle pensioni e liquidazioni di tutti i politici, e così via  ....... facendo pagare il bollo al motore da 4CV di Aspirina.
Sono assolutamente certo che procedendo in questo senso, stabilendo più equità, togliendo ai privilegiati e magari non applicando l'IVA sui servizi essenziali come acqua, luce, gas, rifiuti e quant'altro A TUTTI, e non solo ai finti poveri, i signori possessori e acquirenti di belle barche forse potrebbero ricominciare a vivere la loro vita da ricchi come hanno sempre fatto prima che arrivasse questa crisi prodotta da un capitalismo cieco, scellerato ma soprattutto stupido.
Però, una cosa bella l'ha fatta UCINA, ha adottato la mia GoogleMaps su Scivoli, Porti a Secco e Gavitelli. GRANDE LENZI!!! Me lo dico da me!


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...