venerdì 5 settembre 2014

Popular Mechanics: Rigging a sailing canoe

Immagine tratta da dngoodchild
Articolo tratto da Poular Mechanics, settembre 1930, Rigging a Sailing Canoe di C.Ed.Packer, da me parzialmente tradotto ed interpretato.

La canoa a vela è passata attraverso molte fasi. Alcune dei tipi precedenti assomigliavano a piccole golette, altre avevano due vele e un canoista che faceva sia da marinaio che da acrobata. 
Ma fra tutte quelle che ho provato, una in particolare si è distinta come la più pratica in tutti i sensi. E' quella da crociera realizzata dall'American Canoe Association comprendente una canoa aperta con una vela singola, due derive laterali e una pagaia che fa da timone. 
I vantaggi di questo armo velico sono l'economicità, la maneggevolezza, la sicurezza, la facilità di stivaggio o il trasporto, e la capacità di essere sorprendentemente veloce, se adeguatamente attrezzata. 
Lo scopo di questo articolo è di dimostrare come un armo velico di questo tipo possa rendere la canoa estremamente veloce e facile da manovrare.


Piano velico
In realtà non ha molta importanza da dove cominciamo quindi possiamo parlare subito della stessa vela. Il piano velico tipo “ladybug” è eccellente ed è stato testato per oltre 25 anni. Il tessuto utilizzato può essere cotone grezzo molto fine, comunemente chiamato “Zephir” o “baloon silk”. Questo tessuto è largo circa un metro quindi unitene 4 pezzi assieme con una doppia cucitura sovrapposta Poi mettete questo grande pezzo sul pavimento e spianatelo. Con riferimento al piano velico che si vede in figura, mettere un bel chiodo in un angolo con la scritta "bugna". Spianando ma senza tirare il tessuto contrassegnare anche gli angoli di "mura" e di "penna" secondo le dimensioni indicate. Tra questi tre chiodi tirare uno spago per contrassegnare accuratamente i bordi della vela. 


Dimensioni della vela, base dell'albero e supporto per le derive laterali
A seconda della forma dello scafo, più o meno arrotondato o più o meno piatto, si può modificarne la dimensione prendendo come base il disegno indicato aumentando la tela. Lungo tutti i bordi della vela, misurare 7 cm, segnare con un carboncino, piegare e orlare. Quando la vela è orlata, cucire un doppio spessore di nastro di tela lungo tutti i bordi. Perpendicolarmente alla balumina possono essere cucite tre tasche per le stecche lunghe 30 cm per 2,5 cm di larghezza, dividendo la sua lunghezza in quattro parti uguali. Per evitare che le stecche in abete rosso, realizzate in dimensioni adeguate, fuoriescano dalle tasche possono essere cucite al loro interno. Mentre gli occhielli possono essere cuciti nel nastro un modo più semplice è quello di cucire anelli galvanizzati ad intervalli di 15 cm come si vede in figura. Una volta completata, è bene rendere la vela resistente alle muffe. Sciogliere 100 gr di acetato di piombo e allume in polvere in una grande pentola piena d'acqua. Lasciate la vela in ammollo per una notte. Poi, senza strizzarla, appenderla per asciugarsi. Per i longheroni, dovrebbe essere utilizzato abete rosso. E se sui lati della vela dovrà essere cucito un nastro di rinforzo per evitare gli strappi sarà meglio andare sul sicuro se si realizzeranno due longheroni eccedenti di 20 cm circa gli angoli della vela. 

Dettagli costruttivi

Il resto della costruzione dell'armo velico lo si evince meglio dalla presa visione dei dettagli riportati in figura che in altre eventuali descrizioni che comunque potete trovare all'interno dell'articolo originale in inglese.
Preferisco invece riportare la stupenda immagine di una canoa a vela di fabbricazione canadese con questo armo velico, realizzata dalla Peterborough Canoe Company, trovata su Aquasno Skiers, A Small Sailing World and More.

Peterborough Sailing Canoe


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